Incivili alla fonte

La perla della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 21 aprile 2022 –

Da anni ci battiamo per tenere in ordine l’unico luogo pubblico ed attrezzato della Riserva Borsacchio: La Fonte D’Accolle. In quasi dieci anni , oltre ad aver organizzato oltre 30 eventi di storia, musica, cultura ed educazione ambientale per valorizzarla la custodiamo autotassandoci

Negli anni abbiamo a nostre speso sostituito lampade, riparato quadri elettrici (ora irrimediabilmente distrutti) e pulito e mantenuto la struttura sia tagliando erba sia ripristinando ogni due o tre mesi i canali di scolo per non farla tornare una palude. Un lavoro immane.

Solo due settimane fa siamo stati sul posto a tagliare erba e bonificare le 32 discariche lungo i sentieri.

Durante la Pasquetta spesso giovani si recano sul posto. Consapevoli di questo siamo passati, oltre che sulla spiaggia, anche lungo l’accolle.

Era affollata da persone civili e da un gruppo di ragazzi molto giovani con grandi quantità di alcolici. Abbiamo parlato con loro e raccomandato di divertirsi ma di rispettare il luogo e lasciare in ordine riportando i rifiuti a casa visto che la Fontana non è pulita dalla nettezza urbana e i rifiuti dobbiamo portarli via noi da volontari.

Purtroppo, l’amara scoperta. I festeggiamenti , protratti presumibilmente fino a sera hanno lasciato tappeti di immondizia, cosa consueta. Purtroppo, si sono divertiti a distruggere tutte le bottiglie a terra cospargendo il piazzale di vetri rotti e pericolosissimi.

Da anni chiediamo interventi. 

Chiediamo che la zona sia servita dalla raccolta rifiuti e che passi un addetto.

Chiediamo che la via torni solo pedonale con barriere mobili per consentire accesso solo ai residenti . In modo tale da evitare le discariche abusive notturne di furgoni che scaricano rifiuti di ogni genere e grado.

Che siano istallate fototrappole e, a questo punto, un sistema di video sorveglianza della Fonte.

In questi anni ci siamo fatti in quattro per non far scomparire una perla della Riserva e della storia di Roseto e Montepagano. Un luogo sempre più meta di turisti e escursionisti.

Ora è il momento di agire.

Marco Borgatti




Massere

La trentennale produzione di Pasqualone in dialetto abruzzese

Francavilla al Mare, 21 aprile 2022 –

Esce per i tipi di Teaternum il volume Massere, che raccoglie la trentennale produzione in dialetto abruzzese di Massimo Pasqualone, poeta, critico d’arte e letterario ed operatore culturale abruzzese. Dalla notissima Statte zitte ma’ fino alle più recenti liriche, dal 1992 al 2022 il cammino poetico dialetto di Pasqualone è costellato da innumerevoli riconoscimenti, tra cui il premio Penne, il Premio San Felice sul Panaro ed i più importanti premi di poesia dialettale, di cui Pasqualone è studioso attento ed apprezzato, nonché presidente di giuria in tutta Italia. La copertina del volume è dell’artista di Avezzano Giuseppe Rozzi e riproduce un meraviglioso paesaggio abruzzese, di cui Pasqualone è profondo conoscitore.




Al via resistenza

Memoria al futuro. 23-24-25 aprile a Chieti

Chieti, 21 aprile 2022 –

Sindaco e presidente Febo: “Tre giorni da vivere insieme per la memoria e la storia della Liberazione”. L’ANPI: “Primo passo per un evento destinato a crescere”

L’Amministrazione comunale, Giunta e Presidente del Consiglio comunale, con ANPI di Chieti organizzano la prima edizione della manifestazione “Resistenza: memoria al futuro”, in occasione del 25 aprile 2022. La festa della celebrazione sarà celebrata da tre giorni di eventi, dal 23 al 25 aprile, resi possibili dalla sinergia con la Prefettura e con diverse associazioni cittadine che animeranno gli appuntamenti sul territorio cittadino. Per la ricorrenza, la Città di Chieti sarà inoltre presente con una rappresentanza istituzionale alle celebrazioni previste nel sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna.

“Sarà un 25 aprile di rinascita e di qualità – così il presidente del Consiglio Comunale, Luigi Febo – Chieti ricordare il contributo dato alla Resistenza dei suoi figli, lo farà con un calendario in cui si intrecciano storia e storie e iniziative aperte a tutti. Per questo voglio invitare non solo tutta la città, ma tutto il Consiglio comunale a partecipare, perché sia prevalente il valore istituzionale di questa festa che deve appartenere a tutti”.

 “Una festa che non costerà nulla alle casse comunali, perché sostenuta dalla Presidenza del Consiglio e dalla Giunta, oltre che dalla collaborazione di tante associazioni che ringraziamo e vogliamo ci accompagnino in questo cammino – così il sindaco Diego Ferrara – Lo abbiamo fatto e lo faremo anche per altre iniziative e a sostegno della città, mi piace pensare di aver contribuito a porre un mattone importante nella costruzione della memoria collettiva. Questa data è una tappa di riferimento anche della storia di Chieti e di quanti morirono per la libertà, un fatto che non deve essere retorico, perché ci appartiene e che serve a scrivere la storia futura, quella che scriveremo insieme alla città e a quanti vorranno”.

“Con questo 25 aprile si riallacciano dei fili della memoria, anche quelli che storicamente si è tentato di rimuovere – così Aldo Grifone, vicepresidente ANPI – Alla Resistenza appartiene il sacrificio fatto dai tanti giovani teatini non solo per conquistare questa nostra libertà, ma per farla durare. Da lì è iniziato questo percorso che noi abbiamo cercato di portare avanti con un Consiglio straordinario in cui l’11 febbraio del 2006 con delibera l’allora Amministrazione Comunale intitolò la Sala Consiliare ai martiri del 11 febbraio 1944, perché si tenne lì il processo farsa a loro carico e si impegnò a tenere viva la fiamma della memoria.

Oggi siamo riusciti a riprendere quel discorso coniugandolo anche al futuro, immaginando un calendario della memoria viva e forte. Un atto di proposizione e di conoscenza per le nuove generazioni, che ci consente di vivere questa vita serena. Chiudo ricordando come il comandante della Brigata Maiella si presentava, diceva che aveva fatto il partigiano perché lui parteggiava per la pace e aveva dovuto combattere per mantenerla, siamo qui per remare per la pace, specie in questo momento”.

“Abbiamo deciso di strutturare in tre giornate i tanti eventi nati dallo straordinario confronto che si è acceso con le associazioni che hanno aderito a questa prima iniziativa – così Alberta Giannini, delegata del sindaco ai Rapporti con le istituzioni e uno dei motori organizzativi – Un impegno grande e bello a vantaggio di questo evento a cui teniamo e della città, perché abbia memoria. Alle associazioni va un sentito grazie, con la speranza che aderiscano anche altre realtà. Vi invitiamo a partecipare alla tre giorni che comincerà sabato 23 dall’Emeroteca dell’Università, arrivando al 25 aprile fra reading, presentazione di libri, ambiente, teatro, visite negli ipogei che furono rifugi per i partigiani, musica, mostre e anche degustazioni di prodotti tipici. Un particolare grazie anche a Franca Panara che ha con noi acceso i motori di questa organizzazione”.

“Un cartellone che vuole essere il lancio di un’organizzazione permanente di questa giornata, un punto di inizio per celebrare e ricordare nel presente molte vicissitudini storiche, troppo spesso dimenticate o distorte nel loro significato – aggiungono i consiglieri Edoardo Raimondi e Paride Paci – con l’assessorato ai Grandi Eventi, stiamo lavorando a organizzare il Primo maggio, che sarà un appuntamento bello e intenso dopo questi anni difficili, per ritornare e a celebrare con i sindacati e le associazioni una giornata dedicata al tema del lavoro e aperta all’intrattenimento”.

Le associazioni partecipanti. Hanno reso possibile la realizzazione del calendario della tre giorni di Liberazione le associazioni: Libera presidio di Chieti, 360 Gradi, Labirinti Teatro, Legambiente di Chieti, Unione degli studenti, Jamè, Slow Food Chieti, Da grande voglio crescere, Fridays for future Chieti, Amnesty International Chieti, WWF Chieti-Pescara, Music & Arts Academy di Giuliano Mazzoccante, Teatelier, Comitato territoriale Arcigay Chieti “Sylvia Rivera”, Libridine, Unione Sindacale di Base, Cisl, Uil, Cgil, Mediterranea Saving humans, Left, Libreria Giiunti al Punto Chieti, Cuntaterra, Speleo Club Chieti, Libreria dei piccoli rimedi, De Luca. A tutti i rappresentanti va il grazie dell’Amministrazione.

PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI PER IL 25 APRILE

SABATO 23 APRILE

  • ORE 10.00 (Emeroteca Polo Lettere Università D’Annunzio) – Diario di un Partigiano. Letture di storie di resistenza (a cura dell’associazione 360Gradi)
  • ORE 11.00 (Via Isonzo) – Creazione del “Bosco della Memoria” (a cura di Legambiente)
  • ORE 17.30 (Museo Barbella) – Reading “Storie di Libertà. Narrazioni dentro la Costituzione” (a cura di Libera Chieti – Presidio Attilio Romanò)
  • ORE 19.30 (Via San Francesco di Paola) – Storie di gente R-esistente (a cura di CuntaTerra)

DOMENICA 24 APRILE

  • ORE 10 – 18 (Corso Marrucino) – Mostra Fotografica Resistente e proiezione (a cura di Amnesty International e Mediterranea)
  • ORE 11 (Corso Marrucino) – Natura Libera, Storie e Note (a cura di Libreria De Luca, Libreria dei Piccoli Rimedi e da Atelierista Emilia Liberatore)
  • ORE 16.30 (Palazzo de Mayo) – “La Musica e la sua funzione Terapeutica durante la Pandemia”  (a cura dell’Accademia Music&Art di Giuliano Mazzoccante)
  • ORE 17.00 (Piazza G.b.Vico) – Letture di Pace, a cura di Michele Di Conzo e Franca Panara (a cura di Associazione TeAtelier)
  • ORE 18.00 (Piazza G.b.Vico) – Presentazione del libro “Amare Male” di e con Guido Catalano e Peppe Millanta (promosso da Libreria Giunti al Punto Chieti)

LUNEDì 25 APRILE

  • ORE 11 – 13 e 15 – 18 (Piazza Umberto) – Visita e racconti negli Ipogei di Piazza Umberto (a cura di SpeleoClub)
  • ORE 11.30 (Largo Martiri della Libertà) – Letture e Canti resistenti con il Maestro Cantore Michele Avolio (a cura di Libreria De Luca ed APS Da Grande Voglio Crescere)
  • ORE 17.30 (Museo Barbella) – Reading “La Camera in Attesa” (a cura di Labirinti Teatro)
  • ORE 19.00 (Foyer Teatro Marrucino) – Reading del libro “Solitudine” di Beppe Fenoglio (a cura di Iamè e LEFT)
  • ORE 20.00 (Foyer Teatro Marrucino) – Degustazione prodotti del Territorio (a cura di Slow Food Chieti)



L’Abruzzo dei poeti

La giornata mondiale del libro 2022

Pescara, 21 aprile 2022 – Un libro, una poesia. I poeti ricordano i poeti.

Sabato 23 aprile, ore 17.00, presso il Teatro Gianni Cordova

In occasione della Giornata mondiale del libro, trenta poeti  parteciperanno all’evento “Un libro una poesia: i poeti ricordano i poeti”. Nel corso della serata, ideata e condotta da Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e di Fondazione Aria, patrocinata dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali, ciascun poeta partecipante leggerà una poesia di un poeta abruzzese scomparso, da d’Annunzio ai giorni nostri, commemorandolo brevemente, anche attraverso il libro dal quale la poesia è tratta; poi leggerà un proprio breve componimento come omaggio al poeta scelto.

Ha scritto Marianacci: “Diceva giustamente Schopenhauer  che ‘i libri sono l’umanità stampata’ e Hörderlin, a proposito dei poeti, che “quello che è destinato a durare lo fondano i poeti’, forse perché – è sempre Hörderlin che parla –  ‘pieno di merito, ma poeticamente, abita l’uomo la terra’. E il nostro Flaiano, del quale ricorre quest’anno il cinquantenario della morte, aggiungeva: “Un mondo ha finito di vivere quando il poeta va via”, perché “la poesia è una vita di scorta” e “quando la scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà al poeta rimescolare di nuovo le carte.’ Ci chiediamo continuamente quale sia il ruolo del libro, segnatamente del libro di poesia, e della lettura della poesia, in questo nostro tempo così difficile, tra guerre e pandemie, che rimettono continuamente in discussione tutte le nostre illusorie certezze.

Noi restiamo della convinzione, come ci disse una volta il grande regista Manoel De Oliveira, che ‘un libro serve a non farci sentire mai soli’, forse proprio perché rappresenta quella umanità di cui parlavano Schopenhauer e Flaubert, per il quale bisogna “leggete per vivere.” E con quest’ultima ancor più efficace convinzione, o piacevole illusione, noi continueremo a leggere e a vivere con i libri e tra i libri, di poeti in particolare, ricordando anche e soprattutto quelli dei poeti, nostri conterranei, che non ci sono più.”

Elenco dei poeti partecipanti e di quelli che verranno commemorati:

Antonio Alleva (Ubaldo Giacomucci), Vittorina Castellano (Modesto Della Porta), Daniele Cavicchia (Sergio De Risio), Margherita Cordova (Raymond Andre’), Daniela D’Alimonte (Alessandro Dommarco), Rolando D’Alonzo (Clemente Di Leo), Franca Di Bello (Luciano De Angelis), Tino Di Cicco (Marco Tornar), Raffaele Giannantonio (Ottaviano Giannangeli), Nicoletta Di Gregorio (Diana Conti), Anna Maria Giancarli (Romolo Liberale), Giancarlo Giuliani (Vito Moretti), Grazia Di Lisio (Giammario Sgattoni), Nunzia Macciocca (Elisabetta Merlonetti Mastromattei), Elena Malta (Luigi Polacchi), Dante Marianacci (Gabriele d’Annunzio), Leonardo Paglialonga (Luciano Russi), Massimo Pamio (Rita Ciprelli), Leda Panzone Natale (Alfredo Luciani), Sonia Pedroli (Annamaria Albertini), Daniela Quieti (Igino Creati), Giuseppe Rosato (Ennio Flaiano), Paolo Rosato (Tonia Giansante), Mara Seccia (Cesare De Titta), Stevka Šmitran (Carlo Lizza), Flora Amelia Suárez Cárdenas (Giannina Milli), Marco Tabellione (Dante Gabriel Rossetti), Patrizia Tocci (Anna Ventura), Vittore Verratti (Iva Polcina), Tiziano Viani (Raffaele Fraticelli), Alexian Santino Spinelli (ospite d’onore).




CGIL su DDL appalti

Ripristinare clausola sociale o rischio ricadute pesantissime

Pescara, 21 aprile 2022 –

“Decine di migliaia, in Abruzzo e Molise, le lavoratrici e i lavoratori esposti al rischio continuo di licenziamento a causa del venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato”.

Così, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filcams Cgil Abruzzo Molise, Lucio Cipollini, a proposito del Ddl Appalti, discusso e approvato di recente in Senato.

“Il Ddl – hanno ricordato i due segretari – è il Disegno di Legge che delega al Governo la stesura del nuovo Testo Unico in materia di Appalti Pubblici. Il testo, sebbene veda alcune importanti conferme di norme a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, introduce la facoltà, e non l’obbligo (previsto, invece, dall’attuale normativa), di inserire clausole sociali nei bandi di gara”.

“Una configurazione del dettato normativo che, se confermata – osservano Ranieri e Cipollini – avrà ricadute pesantissime per le lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori ‘deboli’, occupati in comparti spesso essenziali: ospedali, strutture sociosanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici. Non è ammissibile che il decisore politico, con la ‘giustificazione’ della semplificazione, depotenzi regole e liberalizzi a danno delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Nelle Regioni Abruzzo e Molise – sottolineano i due sindacati – sono decine di migliaia le lavoratrici ed i lavoratori che operano negli appalti di enti pubblici: Regione, Comuni, Sanità, Giustizia. Lavoratrici e lavoratori che vivono in uno stato di costante precarietà servizi essenziali come pulizia e sanificazione, mense, servizi di vigilanza e portierato. Il venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato, esporrebbe lavoratrici e lavoratori al rischio continuo di licenziamento”.

“Il DDL è già stato approvato dal Senato e nelle prossime settimane approderà alla Camera dei deputati. CGIL Abruzzo Molise e FILCAMS CGIL Abruzzo Molise oltre a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione verso tutti i lavoratori e le lavoratrici dei settori interessati e dell’opinione pubblica, hanno coinvolto tutti i parlamentari eletti nei nostri comprensori, affinché intervengano nella discussione del testo che ci sarà prossimamente alla Camera dei Deputati per proporre la reintroduzione dell’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, con piena conferma di quanto previsto dall’attuale articoli n. 50 del Codice dei Contratti Pubblici, al fine di non ridurre le tutele che già vi sono nell’attuale codice e normativa derivata, e impedire che ogni cambio di appalto si trasformi in perdita di posti di lavoro e di reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi, essenziali e di pubblica utilità per il settore sanitario e socio assistenziale, per le scuole e più in generale per la collettività”, concludono Ranieri e Cipollini.




Disuguaglianza di salute

Raccontata dagli scatti di Cerio

Pescara, 21 aprile 2022 –

Il quartiere San Cristoforo di Catania diventa emblema del divario sociale. A Ceravento, dal 23 aprile al 24 giugno, la mostra “La Chance”

Stress abitativo, basso livello di istruzione, tipologia di lavoro, indice di povertà, scarso accesso alle catene alimentari e assenza di presidi sanitari: discriminanti sociali che generano disuguaglianze e incidono sulle aspettative di vita. Questi i contenuti di “La Chance”, mostra personale del fotografo documentarista pescarese Simone Cerio. Protagonista degli scatti è lo storico quartiere San Cristoforo di Catania che, con le sue mille contraddizioni, diventa emblema delle disuguaglianze di salute che caratterizzano la società di oggi.

Ad ospitare la mostra, dal 23 aprile al 24 giugno, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte e spazio culturale di Pescara.

L’evento inaugurale si svolgerà sabato 23 aprile, alle ore 17.00, alla presenza dell’artista. Poi la mostra sarà visitabile il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento.

Le opere esposte a Pescara sono parte di un progetto più ampio e ancora in corso. La mostra è un percorso che colpisce e invita alla riflessione. Particolari, scorci e dettagli descrivono le diversità che separano San Cristoforo dall’area urbana che si trova dall’altro lato della strada, quasi come se vi fosse una linea immaginaria di confine. Il fulcro dell’opera di Cerio sono i concetti di disuguaglianza e di salute, più che mai attuali.

“A distanza di pochi metri da dove viviamo – afferma Simone Cerio – esistono persone con un’aspettativa di vita nettamente diversa rispetto alla nostra e la nostra consapevolezza a riguardo è nulla. A San Cristoforo le discriminanti sociali incidono profondamente sul livello di aspettativa di vita media dei 20.000 abitanti. Il divario sanitario, di istruzione e lavorativo, oltre che alimentare, tra le due aree urbanistiche è incredibile ed è visibile ad occhio nudo. Nessun ospedale presente (l’unico funzionante è stato demolito), un indice di abbandono scolastico tra i più alti d’Italia, abusi edilizi, case al limite della vivibilità, alimentazione quotidiana basata su carne di cavallo. Dall’altro lato della strada l’opposto”.

“Simone Cerio, con la sua opera fotografica – osserva Loris Maccarone, ideatore dello spazio culturale pescarese Ceravento – ci racconta il disuguale e ci porta in quei luoghi nascosti, che in realtà sono proprio dietro l’angolo. Simone vuole renderci consapevoli, con la sua fotografia documentaristica, perfetta sintesi di contenuti e forma, che diventa opera d’espressione a tutti gli effetti. Il solo fatto di conoscere, approfondire e far emergere queste realtà significa farle vivere. Un modo per portarle allo scoperto. Una possibilità. La chance; eccola qui nella conoscenza, coestistenza e contaminazione”.

SIMONE CERIO

Simone Cerio è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro. Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno storytelling estremamente intimo. E’ conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità Lgbt credenti, intitolata “Religo”, e per il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, “Love givers”. Progetti che gli hanno consentito di ottenere premi internazionali tra cui il “Wellcome Photography Prize” nella categoria “Hidden Worlds” e il Premio “Umane Tracce” 2022. Contributor della Ong Emergency dal 2014 e co-fondatore di Mood Photography, centro studi di fotografia presso il quale è docente di “Identità e Metodo”, collabora con testate nazionali ed internazionali ed ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




Il Vizietto

Guido Barilla chiede finanziamenti stataliPerò si vedeva che era consenziente. #lavoro #vignette #satira #barilla “Rivolgo un appello ai ragazzi – ha dichiarato Barilla – non sedetevi su facili situazioni, abbiate la forza di rinunciare ai sussidi facili e mettetevi in gioco. Entrate nel mercato del lavoro, c’è bisogno di tutti e specialmente di voi”




 La ricetta

Calamarata con orata e calamari

Chieti, 18 marzo 2022 –

La calamarata, è un formato di pasta che nel napoletano, è conosciuta con il nome di mezzi paccheri. Questa pasta si sposa bene con il pesce, specialmente il calamaro. Ingredienti per quattro persone

Calamarata 320 g

Orata fresca 200 g

Calamari (da pulire) 200 g

Pomodorini ciliegino 250 g

Aglio 1 spicchio

Prezzemolo 1 ciuffo

Sale q.b.

Olio extra vergine di olivo q.b.

pepe e peperoncino se graditi

Procedimento

Primo impegno, la pulizia del pesce. All’orata si tolgono le squame e le interiora per ricavarne due filetti. Con pazienza, togliere la spina centrale e le spine laterali.  Adagiarla in una padella dove abbiamo rosolato uno spicchio di aglio nell’olio. Facciamo cuocere l’orata sino a quando diventa morbido. Ora, togliamo la pelle che si stacca facilmente e tagliamo il pesce intero in modo da ricavarne la polpa.

La pulizia del Calamaro è più facile, perché non ci sono le spine. Alla fine, sciacquarli e si tagliano a strisce sottili, di circa mezzo centimetro. Si adagiano e si fanno cuocere, nella stessa padella dove è stata cotta l’orata, per una decina di minuti. Togliere i calamari che li uniamo all’orata e, nella stessa padella, mettiamo i pomodorini ciliegino tagliati a metà. Quando i pomodorini sono cotti, aggiungiamo l’orata e i calamari. Nel frattempo, cuocere la pasta al dente, (prelevare un mestolo d’acqua di cottura), scolarla e versarla nella padella dove abbiamo fatto assaporare il pesce e i pomodorini, così da realizzare un condimento profumato e gustoso.

Mescolare, se occorre unire acqua di cottura, il prezzemolo fresco e, servire il piatto caldo. Se è gradito, si può aggiungere il pepe o il peperoncino. Si accompagna con un vino bianco secco, o anche molto secco, in quanto si abbina nel modo migliore al loro gusto salato e iodato.

N.B. La pulitura dei pesci, che necessitano tempo e bravura, la eseguono i pescivendoli dove si fa la spesa.

Luciano Pellegrini




Torta di mele

Una mela al giorno toglie il medico di torno

Chieti, 11 novembre 2021 –

La mela è una preziosa difesa per la nostra salute. Una ricerca scientifica ha evidenziato che Il rischio di tumore nei consumatori di mele diminuisce. Il polifenolo, un antiossidante naturale di cui la mela ne contiene la più grande quantità, è la sostanza principale per abbattere questo rischio. Molte sono le varietà di mele ed ognuna di esse ha qualità primarie sulla salute, come l’influenza, i dolori reumatici, la gotta, la colite. La mela in cucina può essere cotta al forno, fritta, lessata o cotta al vapore. 

Ottima per le torte, le confetture, le insalate e le salse. Ogni qualità di mela è indicata per risolvere inconvenienti e fastidi. La mela rossa è consigliata se si desidera perdere peso. La mela verde è il frutto della giovinezza. La mela gialla è antirughe ed utile per la vista. La mela Fuji è utile in caso di colite. La mela renetta difende dal tumore. La mela stark protegge il cuore e le vene. La mela annurca idrata e tonifica. Inoltre, la mela contiene molte vitamine. La vitamina B1, la riboflavina B2, la niacina B3, l’acido folico B9, la vitamina A, la vitamina C. Tra i sali minerali della mela troviamo il sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco.

INGREDIENTI

·       2 mele grandi Fuji

·       2 uova

·       200 g di zucchero

·       200 g di farina tipo 00

·       1 bicchiere di latte, circa 200 ml

·        1 bustina di lievito per dolci

·        ½ tazzina da caffè di Olio di oliva

·       Zucchero a velo q.b. per spolverare la torta

La torta di mele è la più conosciuta ed apprezzata. Facilissima da realizzare, è il classico ciambellone con l’aggiunta di mele. Io preferisco le mele Fuji, perché la polpa è soda, dolce, croccante, succosa e dal sapore acidulo e aromatico. Quando la mangi si sente sotto i denti.

PREPARAZIONE                                                                                                                                                                                                        Sbucciare le mele, togliere il torsolo, tagliarle in quattro PARTI.  Ricavare una decina di fettine sottili, quanto basta per decorare la torta, il resto tagliare a tocchetti, (pezzi di media dimensione). In un recipiente alto, montare le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio con il quale abbiamo oliato la tortiera ed il latte, con il lievito sciolto. Seguitiamo a mescolare l’impasto e versiamo la farina. Per ultimo uniamo le mele a tocchetti.

L’impasto deve essere sufficientemente denso in modo tale che, una volta versato nella tortiera, le mele a fettine non devono affondare all’interno della torta. Ora, infornare la torta nel forno preriscaldato ad una temperatura di 180 gradi, al secondo livello di inserimento, per circa 30 minuti. Quando la superfice della torta è dorata e risulta umida e soffice si sforna, si lascia intiepidire e si cosparge di zucchero a velo.

È una bomba di energia, impossibile non mangiarla, a colazione, a merenda, la sera dopo cena, quando si ha un languorino allo stomaco. Quando vado in montagna, sostituisco ben volentieri il panino, con la torta di mele. Mi carica…

Luciano Pellegrini 




Spaghetti al limone

È una ricetta semplice, gustosa che si prepara in poco tempo

Chieti, 10 aprile 2022 –

Il limone è un agrume, la cui pianta fiorisce circa due volte l’anno, con i bellissimi e profumatissimi fiori bianchi.

Sia la buccia gialla e rugosa, che la polpa, si prestano per numerosi utilizzi in cucina. (Pasta, riso, obbligatorio in qualsiasi tipo di carne, sia alla marinatura, che alla cottura, sul pesce, nei contorni lessati e conditi con olio crudo, le marmellate e nei dolci?

È la prima donna! Oltre che in cucina, il succo di limone è un ottimo ingrediente naturale, per le pulizie della casa.

Benefici del limone

Favorisce la digestione – è ricchissimo di vitamina C – rafforza le difese immunitarie – contrasta il raffreddore e l’influenza – assicura le funzioni intestinali – contribuisce ad assorbire il calcio e il ferro – Contiene fosforo, calcio e potassio – riduce i livelli di colesterolo cattivo e aumenta il colesterolo buono – ha proprietà depurative e disintossicanti ed è in grado di favorire l’eliminazione di scorie e tossine, accumulate nell’organismo.

Ingredienti per quattro persone

320 gr di Spaghetti o Linguine                                                                                                              

1 limone grande

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 etto di ricotta

Pepe e Sale q.b.

Prezzemolo

Procedimento

Lavare bene il limone e grattugiare la scorza. Fare attenzione a evitare la parte bianca, di sapore amarognolo. Spremere il limone e ricavare il succo.

Posare sul fuoco una pentola, con acqua e sale. Appena bolle, mettere a cuocere la pasta. In una padella antiaderente dai bordi alti, versare l’olio e la scorza di limone, avendo cura di lasciarne un po’ da parte. Farla appassire a fuoco molto dolce. Poi, aggiungere il succo di limone filtrato. Scolare gli spaghetti molto al dente e farla saltare nella padella, per insaporirli nel condimento.

Aggiungere DUE mestoli di acqua di cottura bollente. Lasciare RISOTTARE gli spaghetti a fuoco lento, girando di tanto in tanto. A fine cottura, unire la ricotta, per rendere gli spaghetti cremosi e, mantecare. Spegnere il fuoco, impiattare e servire gli Spaghetti al limone ben caldi, con una spolverata di buccia grattugiata restante, una grattata di pepe e prezzemolo fresco.

Il vino? Un bianco, che non copre o altera il gusto, ma che contrasta l’acidità del limone.  Chardonnay o Pecorino.

Luciano Pellegrini 




Benvenuto al quarantottesimo

Prossimo obiettivo le nozze d’oro al 2 febbraio 2024

Chieti, 2 febbraio 2022 –

Avevo ritento giusto, dopo tante squallide vicende (aggressioni a tante ragazze indifese come a Milano la notte di capodanno e in altre parti del nostro e di altri Paese) sulle quali spesso i commenti sono stati decisamente discutibili ed offensivi per le vittime e anche dopo le vicende politiche non propriamente esaltanti che si sono verificate prima, durante e anche dopo la rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – da me fortemente apprezzata e condivisa sulla quale peraltro mi ero già favorevolmente espresso, da cittadino elettore, il 4 gennaio scorso con un articolo intitolato “Mattarella bis? Perché no? – 

evitare di continuare a fare anche polemiche sia con chi aveva ed ha opinioni politiche diverse dalle mie sia contro i purtroppo ancora tanti sostenitori NO VAX, NO GP ecc. convinto come sono sempre stato e continuo ad essere, che solo la ricerca scientifica, gli scienziati, gli studiosi ai diversi e alti livelli e non con improvvisati sciamani in cerca del loro minuto di celebrità sui mass-media, il covid-19, questo ennesimo pericolo per il genere umano, possa finalmente essere sconfitto per dare nuova serenità a tutti, come è già successo nel passato remoto e recente della nostra storia millenaria.

Oggi torno volentieri a riutilizzare questo moderno strumento di comunicazione di massa per scrivere di un fatto privato ma, almeno mi auguro, significativamente positivo che voglio condividere con tutti coloro che mi sono amici su FB o leggono le cose che scrivo,

Sembrava ieri.

Sono invece trascorsi 48 anni dal giorno in cui – era un sabato mattina il 2 febbraio 1974 –l’allora Assessore Guido Angelini celebrò, al glorioso Palazzo d’Achille, sede storica del Comune di Chieti, il mio matrimonio con Eleonora, che sugellò anche un certo periodo di fidanzamento.

Nonostante qualche litigata (ma non si usa, giustamente, dire che l’amore non è bello se non è litigarello?) siamo ancora una coppia solida, con due splendide figlie – Tatiana ed Erika – che hanno allietato la nostra unione.

Che dire?

Evitando ogni retorica, che 48 anni dopo rifarei esattamente la stessa cosa, magari evitando qualche errore comportamentale che avrei dovuto e potuto impedire che potessero accadere e di cui mi scuso. Adesso, prossimo obiettivo per proseguire un bel cammino, le nozze d’oro al 2 febbraio 2024.

Per il momento, un grandissimo grazie a tutta la mia meravigliosa famiglia.

Giustino Zulli




Se si vuole

Le leggi possono essere sempre rispettate

Chieti, 13 gennaio 2022 –

Sono molto soddisfatto per il fermo di due giovani, a Milano e Torino, per le molestie e violenze sessuali in piazza Duomo a Capodanno.

I due – uno di 18 anni l’altro di 21 – sono stati riconosciuti dalle ragazze (tre giovanissime aggredite in Piazza Duomo, quattro giovani turiste tedesche e quattro aggredite e derubate in Galleria Vittorio Emanuele II) vittime del branco. I due giovani sarebbero responsabili di “pesanti violenze sessuali quasi complete, accompagnate da rapine di cellulari e borsette”, come è stato scritto nell’ordinanza di custodia della questura milanese.

Ora i provvedimenti dovranno essere esaminati e convalidati dal gip di Milano e Torino. I due incarcerati sono stati  accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina.

Ora, è chiaro che la giustizia dovrà fare il suo corso, anche per accertare altre eventuali responsabilità di 18 ragazzi, 12 dei quali già indagati, tra cui diversi minorenni, che avrebbero partecipato alla stupida bravata; è importante quanto è successo perché, grazie alle immagini di telecamere puntate sulla piazza e sulle strade limitrofe, alcuni dei presunti responsabili sono stati individuati in tempi relativamente brevi.

Questo, a mio parere, vuol dire che, quando si vuole, possono essere individuati delinquenti, più o meno giovani, protagonisti di brutali avvenimenti. A volte sono utili le telecamere fisse, a volte le riprese televisive, a volte anche quelle che si fanno con i cellulari.

Allora, è possibile chiedere perché questi moderni strumenti non vengono utilizzati anche per individuare molti dei tanti delinquenti che hanno assalito la sede della CGIL nazionale il 9 ottobre scorso o i tanti partecipanti alle varie manifestazioni organizzate dai NO VAX, NO GREEN PASS ma SI DUX, tutti rigorosamente senza mascherine e senza rispettare le distanze di legge per evitare i contagi?

Quel giorno, a Roma, sono stati ben 38 gli agenti feriti negli scontri provocati da questi facinorosi. Gli arrestati appena 13.

Eppure, le tante immagini trasmesse da quasi tutte le emittenti televisive hanno documentato che i manifestanti, molti dei quali sono anche entrati nella sede sindacale per tentare di distruggerla, erano molti di più.

È chiedere troppo assicurare alla giustizia tanti altri di questi teppisti?

Giustino Zulli




Mattarella bis?

Perché no

Chieti, 4 gennaio 2022 –

Il Presidente della Camera Roberto Fico ha convocato i 1009 “grandi elettori” (321senatori, 630 deputati, 58 delegati regionali) che il prossimo 24 gennaio, a partire dalle ore 15,30, saranno chiamati a scegliere il futuro Presidente della Repubblica

Tra e nei partiti sono in corso riunioni più o meno segrete che spesso lasciano filtrare notizie che servono solo a fare qualche altisonante titolo sui quotidiani e a dare vita ad infuocati dibattiti nei vari talk-show televisivi dove si confrontano, o meglio, si scontrano le opinioni più disparate che spesso, come insegnano molti risultati di precedenti elezioni, sono del tutto irrilevanti.

C’è un problema che, a mio avviso, potrebbe far saltare molti dei disegni elaborati dalle menti più esperte delle vicende parlamentari su cui mi sembra che ci sia poca attenzione: la pandemia in atto.

I “grandi elettori” sono persone come tutte le altre e potrebbero, purtroppo, rimanere contagiati dalla variante Omicron del Covid 19 che ha già determinato numerose assenze in occasione del voto sulla fiducia per l’approvazione della Legge di Bilancio 2022.

Come dicono molti scienziati esperti della materia, in Italia il picco dei contagi, a causa anche delle basse temperature tipiche della stagione invernale, dovrebbe coincidere proprio con uno dei momenti più importanti della vita democratica di un Paese qual è l’elezione del Presidente della Repubblica, custode e garante della nostra Costituzione.

Tutti i piani studiati a tavolino potrebbero saltare a causa della pandemia che potrebbe ridurre, anche di molto, il numero dei votanti.

Per non correre questo possibile rischio, una soluzione ci sarebbe: confermare, con un accordo politico capace di coinvolgere tutti i partiti, l’attuale Presidente Sergio Mattarella che potrebbe rimanere in carica fino alle prossime elezioni politiche previste per la primavera del 2023 che, tra l’altro, ridurranno considerevolmente il numero dei deputati (da 630 a 400) e senatori (da 315 a 200).

Sarebbe anche la più logica delle soluzioni visto che molti parlamentari, proprio per effetto di questa riduzione, non torneranno a Monte Citorio o Palazzo Madama e che, dovendo eleggere un nuovo Presidente della Repubblica che rimarrebbe in carica per i successivi sette anni, i futuri “grandi elettori” sarebbero anche legittimati dal voto popolare.

Non sarebbe, la rielezione di Mattarella – stimato, apprezzato e  benvoluto dalla stragrande maggioranza degli italiani- una forzatura costituzionale perché già con Napolitano il limite dei sette anni è stato superato.

Sarebbe, più semplicemente, un tener conto di una situazione oggettivamente nuova, imprevista e imprevedibile, caratterizzata dalla presenza del covid-19 e varianti.

Fantapolitica? Forse.

Ma Niccolò Machiavelli ci ha insegnato che “la politica è l’arte del possibile”.

A me pare che siamo proprio in questa situazione.

Giustino Zulli




Costruire la pace

Un nuovo rinascimento per l’Europa

Teramo, 25 febbraio 2022 –

Cari fratelli e sorelle,

questa mattina ci siamo svegliati con le tristi e preoccupanti notizie che provengono dall’Europa dell’Est. Poche ore prima avevo partecipato alla organizzazione del prossimo Forum internazionale del Gran Sasso che avrà per tema: “Un nuovo rinascimento per l’Europa”.

Con il cuore e la mente protesi verso la chiusura del Giubileo di San Gabriele, il Signore affida a tutta la Chiesa e a tutti gli uomini di buona volontà una grande responsabilità: costruire la pace in Europa e nel mondo.

   Accogliendo l’invito di papa Francesco desidero dedicare la celebrazione della Santa Messa che presiederò nel Santuario di San Gabriele Domenica 27 febbraio alle ore 16 alla preghiera per la Pace.

    Invito tutte le comunità ecclesiali ad unirsi nella preghiera e a prepararsi alla Giornata di digiuno per la Pace con la quale, Mercoledì delle Ceneri, inizieremo la Santa Quaresima, guidati dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2022.

         Alle ore 18.30 presiederò la Santa Messa e il rito dell’imposizione delle ceneri nella Cattedrale di Teramo.

         Nei prossimi giorni Vi invierò la mia lettera ai giovani per il mese di marzo.

           Augurando a tutti un fecondo cammino quaresimale, Vi benedico di cuore.

Vostro

X Lorenzo, vescovo




 Al presidente Marsilio

Le inadempienze del management della Tua S.p.A. mettono a rischio servizi e lavoro

Abruzzo, 20 gennaio 2022 –

È un grido di allarme quello lanciato dalle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal: “La lotta alla pandemia, tuttora in corso, ha generato risorse e normative che non possono essere sprecate, anche nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale.

La Giunta regionale, presieduta dal Governatore Marsilio, ha scommesso sul rilancio occupazionale della Società regionale di TPL, TUA S.p.A., ma le inadempienze del management, unitamente a consulenze esterne di discutibile efficacia (peraltro affidate molto spesso a ex funzionari aziendali collocati di recente in pensione!), stanno mettendo seriamente a rischio il raggiungimento dell’obiettivo“.

Questa la sintesi della posizione delle Organizzazioni sindacali, impegnate a cercare un confronto che possa portare a risultati importanti per la nostra Regione: “lo scorso 19 ottobre 2021, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, il Presidente Marsilio ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni, parlando di un’importante iniezione di fiducia e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire occupazione stabile e superamento del precariato.

Tutto questo sarebbe stato possibile attraverso la sottoscrizione con le parti sociali di un “Contratto di Espansione”, ovvero di uno strumento legislativo atto ad ottenere ricambio generazionale abbinato a percorsi formativi per fornire nuove competenze.

Da parte nostra, condividendo appieno le finalità evidenziate dal Presidente Marsilio, abbiamo lavorato per la sottoscrizione in tempi celeri degli accordi necessari risultando la prima realtà in Italia a redigere un testo condiviso di Contratto di Espansione nel trasporto pubblico locale.

Non c’è stata altrettanta attenzione al tema da parte della dirigenza di TUA, e questo pressapochismo mette a rischio il raggiungimento degli importanti obiettivi prefissati.”

In merito a quest’ultima affermazione le Organizzazioni Sindacali mettono in evidenza tre inadempienze che sono alla base del rischio di fallimento del progetto occupazionale stabile e tutelato, dell’accordo sindacale e quindi del buon esito dell’iter relativo al Contratto di Espansione:

  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO – Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011: IMPEGNO DISATTESO
  3. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa: IMPEGNO DISATTESO

Su questo ultimo aspetto, peraltro, ci preme evidenziare che la norma legislativa per il Contratto di espansione, prevede espressamente che l’azienda presenti obbligatoriamente una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi previsti.

Il dato drammatico si evidenzia ancor di più analizzando l’andamento occupazionale in TUA dalla sua nascita ad oggi:

“la gestione della TUA SpA, ha prodotto una diminuzione della forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 a poco meno di 1300 di oggi, con una perdita secca per la Società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro, il tutto con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in house e con un aumento delle corse bis causa Covid.

Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno e ammontano a 22702 le giornate in somministrazione (lavoro interinale) che la TUA SpA ha utilizzato.

“L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e lotta al precariato auspicato dal Presidente Marsilio e da noi condiviso.”

A poco è servito l’immissione di lavoratori precari che peraltro pur essendo stati “sfruttati” in termini salariali e normativi, rischiano addirittura la beffa di non poter partecipare al concorso pubblico in ragione dei limiti di età e dei requisiti previsti per le assunzioni con contratti di apprendistato.

I disservizi all’utenza aumentano esponenzialmente. Lavoratori pendolari e studenti vengono continuamente appiedati a causa della carenza di conducenti.

Numerose corse, in particolare sulle relazioni di traffico più frequentate, vengono quotidianamente soppresse.

Alla luce di quanto sopra esposto, le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno chiesto  un confronto con il Presidente della Giunta per evitare il fallimento del progetto occupazionale di una delle più importanti realtà lavorative della nostra Regione.

SEGRETERIE REGIONALI

Franco Rolandi FILT CGIL           

Andrea Mascitti FIT CISL            

Vincenzo Marcotullio UILTRASPORTI          

Luciano Lizzi FAISA CISAL

                                                         Sig. Presidente Regione Abruzzo

                                                         Dott. Marco MARSILIO

                                                  e p.c.             Agli organi di stampa

Oggetto: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO MARCO MARSILIO

Sig. Presidente,

circa tre mesi fa, esattamente lo scorso 19 ottobre 2021, Lei è stato artefice, unitamente al Presidente di TUA Spa, di una conferenza stampa  nella quale, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni da distribuire in un arco temporale di 14 mesi, (una notizia che peraltro venne anticipata nel mese di giugno dello stesso anno e sempre con un comunicato stampa dallo stesso Presidente Giuliante, alla vigilia della sottoscrizione con le parti sociali di un “contratto di espansione”).

Parlando di un’importante “iniezione di fiducia” e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire “occupazione stabile e superamento del precariato“, sono state altresì esplicitate e specificate le 127 posizioni oggetto di assunzione da tenersi anche attraverso il contratto di apprendistato per il quale, come è noto, la legge di bilancio 2022 ha confermato lo sgravio contributivo totale per le aziende che ne facciano ricorso.

Assunzioni mediante concorso pubblico che, soprattutto per il personale addetto alla guida degli autobus, costituirebbero una novità attesa da ben 7 anni. Risale infatti al 5 marzo 2015 (TUA non era ancora nata) quando a firma dell’allora presidente di Arpa SpA, la pubblicazione del bando per l’assunzione di autisti part time.

Da allora ad oggi, tra affidamenti (sottocosto e in sub concessione) a vettori privati prevalentemente a conduzione familiare (non a caso nessuna impresa privata abruzzese degnamente strutturata ha formulato offerte per aggiudicarsi tali servizi) e con ricorsi massicci al precariato e ai contratti di somministrazione, la società regionale di trasporto, nello stesso arco temporale, ha visto dilapidare la propria forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 (anno in cui nacque TUA Spa) a poco meno di 1300 di oggi con una perdita secca per la società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro. Il tutto, va precisato, con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in-house ed i ristori derivanti dall’emergenza covid.

            Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno, ammontando a 22702 le giornate in somministrazione lavoro che la TUA SpA ha utilizzato. L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e di lotta al precariato da Lei auspicato e da noi condiviso.

Le immissioni di nuovo personale dipendente, abbinate alle trasformazioni a tempo pieno degli attuali lavoratori TUA che da anni operano con prestazioni part time e con retribuzioni altrettanto ridotte, sono state peraltro oggetto del summenzionato Contratto di Espansione(1) che le scriventi organizzazioni sindacali hanno responsabilmente sottoscritto, prime in Italia nell’ambito del TPL, lo scorso 12 agosto 2021 presso il Ministero del Lavoro, condividendo con l’impresa la necessità di agevolare il turn over generazionale mediante l’inserimento di nuove risorse da assegnare a specifici percorsi formativi.

Il programma di assunzioni che l’azienda intende perseguire attraverso il solo contratto di apprendistato (e che peraltro impedisce ai tanti lavoratori interinali con età maggiore di 29 anni e che finora hanno prestato la propria attività in TUA, di poter partecipare al concorso con la speranza di un rapporto stabile) , il progetto di formazione e di riqualificazione del personale, il piano di riorganizzazione dell’impresa nonché il piano d’esodo, costituiscono parte integrante del verbale di che trattasi (di cui si allega copia), siglato, come detto, oltre che dalle parti sociali, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla società TUA (assistita peraltro – e a differenza delle parti sociali – dallo studio legale Pessi e associati e dallo studio di consulenza del lavoro Brisciani& Partners Stp).

Ebbene a fronte di questa ampia premessa, siamo a segnalarLe una serie di gravi inadempienze aziendali, che non attengono soltanto gli impegni assunti in conferenza stampa rispetto all’immissione di nuovo personale, ma che disattendono anche quanto sottoscritto in sede ministeriale e nei verbali di accordo correlati e risalenti al 30 giugno 2021.

A tal proposito e per avvalorare le nostre affermazioni, ci permettiamo di elencare sinteticamente le inadempienze e le anomalie:

  • CONTRATTO DI ESPANSIONE (accordo Ministero del Lavoro del 12 agosto 2021)
  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO –Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011:

IMPEGNO DISATTESO

  1. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria (2) a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa:

IMPEGNO DISATTESO

            Premesso che Ad oggi la forte carenza di organico produce disservizi giornalieri all’utenza, numerose corse nell’area metropolitana vengono regolarmente soppresse, studenti e pendolari Lavoratori vengono privati del servizio minimo contribuito dalla regione, le scriventi Segreterie, con il fine di poter dare un fattivo contributo agli obiettivi che la sua Giunta si prefigge, chiedono un incontro, certi di poterLe fornire elementi e considerazioni utili ad una valutazione complessiva delle prospettive aziendali e dell’operato dell’attuale management.

  1. di cui all’art. 41 del d.lgs. n 14/2015, come sostituito dall’articolo 26-quater del decreto-legge n.34/2019 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 58/2019 e successivamente modificato dall’art.1, comma 349, legge 178/2020 e dall’art.39 del D.L.73/2021
  2. Il comma 5-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato dall’articolo 1, comma 349, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 prevede che il datore di lavoro, allo scopo di dare attuazione al contratto di cui al comma 1, sia obbligato a presentare una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi prescritti dalla norma.La fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto… (omissis)…Il datore di lavoro esodante deve consegnare alla Struttura territoriale presso la quale assolvei propri obblighi contributivi il documento bancario attestante la fideiussione a garanzia degli obblighi di cui al programma di esodo. La predetta Struttura territoriale, verificata la conformità della fideiussione agli obblighi indicati nel prospetto INPS, ne comunica l’accettazione al datore di lavoro e alla banca… (omissis)…In caso di mancato versamento della provvista in unica soluzione e di mancata sottoscrizione della fideiussione, l’Istituto provvederà a dare comunicazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per gli eventuali adempimenti di competenza. Come sopra precisato, la fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto aventi ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e per la contribuzione correlata.

FILT CGIL (Rolandi)

FIT CISL (Mascitti)  

UILTRASPORTI (Marcotullio) 

FAISA CISAL (Lizzi)




Lettera al sindaco

In risposta al comunicato sull’antenna

Anversa degli Abruzzi, 11 maggio 2021 –

Caro Sindaco,

nel comunicato si afferma: “A seguito della richiesta di installazione pervenuta nel 2018, è stato avviato l’iter previsto dalla legge per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie.” Dire 2018 è troppo vago. Ti prego di specificare la data precisa della prima richiesta della Wind. Quindi, vediamo un po’, ti è arrivata la richiesta e subito ti sei attivato per le autorizzazioni. Ma che solerzia! Che efficienza! 

Nella richiesta veniva specificato il sito in questione o andava bene qualsiasi sito?

In altre parole, nella prima richiesta della Wind veniva specificato anche il sito?

O c’è stata una trattativa?

Se sì su quali punti si è trattato?

Ma una domanda impertinente mi sorge: siete stati voi a fare la richiesta alla Wind o quest’ultima a voi?

Come puoi ben immaginare non è cosa di poco conto. E chiedo venia ma la discussione tra i membri dell’amministrazione (come quelle che facevamo su ogni argomento importante) c’è stata?

E con chi?

Nel 2018 sono stato fisso a Castro e passavo spesso in comune chiedendoti se c’era qualcosa di importante di cui discutere, ma di questa fantomatica richiesta della Wind non mi è stato mai fatto cenno.

La corretta governance o prassi decisionale per una richiesta così delicata prevede prima un passaggio in consiglio con discussione e forte della decisione consiliare procedere alla richiesta delle autorizzazioni. Si è sempre proceduto in questo modo, dove delle volte al posto del consiglio, ci riunivamo nella stanza del sindaco per trovare un consenso generale su progetti importanti.

In questo caso non si è proceduto in questo modo ed in più la richiesta della Wind è stata tenuta volutamente sottotraccia e comunicata solo ad altri due consiglieri. Alcuni consiglieri storici non ne sapevano nulla perché stavano subendo un processo di marginalizzazione proprio in quel periodo. Mi riferisco a Gabriele Gianni.

L’allora ed attuale sindaco Gianni Di Cesare sapeva e sa benissimo della mia sensibilità verso il rispetto del paesaggio e più volte mi ero lamentato con lui dello stato di abbandono delle antenne sul colle di S. Michele e gli avevo esternato la necessità di un intervento. A maggior ragione avrei dovuto essere informato per prima visto che una delle mie proprietà ovvero l’ara di Camillo confina con il sito del serbatoio dell’acqua. Invece ripeto che sono stato tenuto all’oscuro di tutto e a questo punto posso affermare che solo pochi fedelissimi lo sapevano.

Un punto sul quale sto indagando in questi giorni e se l’ufficio tecnico del comune era in potere di richiedere le autorizzazioni senza una delibera consiliare. È evidente, infatti, che in questo caso il carro è stato messo davanti ai buoi! Mi sembra quanto meno strano di essere stato tenuto informato su tutti i progetti importanti ma, guarda caso, su questo no. In questi giorni mi sono chiesto il perché di questo comportamento peculiare della vecchia politica anversana, da cui mi avevano messo in guardia personaggi storici della opposizione anversana. Mi riferisco ovviamente a Nunzio Marcelli.

Durante le mie passeggiate solitarie su quest’isola sperduta nel Mediterraneo, mi sono chiesto con rabbia, delusione e incredulità il perché di uno sfregio così macroscopico ad un gioiello così importante per il territorio e per l’intero Abruzzo. Per stupidi e banali 5000 euri si deturpa Castrovalva?

L’amministrazione non aveva bisogno di questa entrata. Il bilancio sempre chiuso in pareggio come da legge. La copertura WiFi di Castro?

Ma quando mai!

A Castrovalva avevo più copertura che in Toscana e sin dal 2012 con il servizio offerto da SINET lavoravo da casa quando ne avevo bisogno. Copertura WiFi di Anversa?

Si poteva scegliere la sede delle altre antenne a Colle S. Michele. Tra le altre cose questa antenna non serve nemmeno per la banda larga che arriverà con la fibra (che è arrivata a Casale di Cocullo). Consiglio a tutti gli Anversani di andare al min 44 della registrazione streaming del consiglio comunale del 23/4/2021 per scoprire che il comune sta creando un ponte radio tra Cocullo e Castro per dare la banda larga in anticipo al comune di Anversa per rientrare all’interno di un censimento di due università del nord sui comuni adatti allo Smart working (a me sembra assurdo). Ovviamente la società che sta offrendo questo servizio è la SINET. Ma allora questa antenna Wind a cosa serve?

Ovvio per la continuità territoriale del servizio Wind per la copertura del tratto autostradale. Ma perché sfregiare Castro per una simile necessità? Devo dire che ci ho messo un paio di giorni ma dopo ho fatto due più due ed ecco la ragione. Nel 2018 si era iniziato a discutere cosa fare della vecchia scuola di Anversa ed ex sede della comunità psichiatrica. Se ne discuteva spesso sia in consiglio che nelle riunioni nella stanza del sindaco alla presenza di vari consiglieri. C’era un problema: lo stato di conservazione interna dello stabile non era dei migliori e da una stima richiesta i lavori avrebbero richiesto una spesa di ca 100mila euro.

Dove trovarli. Un mutuo ventennale per quella cifra significava uno sbilancio di ca 6mila euro annui. E il comune non poteva chiudere il bilancio senza una entrata di finanziamento. Se ne discuteva sempre. Ma ad un certo punto è tutto uscito fuori dal radar. Ora si scopre che il finanziamento lo avevano trovato ma comportava lo sfregio. Ma non si doveva informare gli altri e specialmente il sottoscritto. Ovviamente hanno informato la consigliera storica di Castrovalva ma non me, perché avrebbero trovato un muro su quella localizzazione e non per il mio orticello ma per rispetto a Castro. La consigliera storica la dovevano coinvolgere per rendere accettabile lo sfregio presso gli abitanti e i proprietari che si sarebbero di sicuro lamentati una volta messi di fronte al fatto compiuto. Quindi il flusso annuo di entrata per accendere un mutuo per il riordino interno della ex sede della comunità è stato trovato con la svendita del paesaggio e seguendo un processo decisionale opaco, truffaldino e sotterraneo che ha coinvolto tutta l’amministrazione per la maggior parte ignara. Ovviamente nessuna decisione condivisa ma solo decisione finale in consiglio dove il sindaco sa di avere la maggioranza.

Vedi, caro sindaco, per quel poco che ti conosco, so perfettamente che ti vergogni di questo sfregio a Castrovalva, anzi te ne vergogni profondamente, ma, moralmente e politicamente, ti senti giustificato dal fatto che lo hai fatto per la comunità, perché vuoi ristrutturare un immobile da mettere a sua disposizione. Ma, caro Gianni, hai negoziato un tuo desiderio politico con la bellezza di Castrovalva. Ne prendi coscienza per favore! Questa bellezza è un assoluto che non puoi negoziare perché non è né tua né mia e nemmeno dei castresi; questa bellezza è dell’umanità.

Castro non è negoziabile!

Se vuoi riparare a questa improvvida decisione, dalla quale non ti ho potuto difendere o consigliare perché me ne hai tenuto all’oscuro, è necessario da parte tua un comportamento di umiltà e schierarti a fianco di tutti gli abruzzesi e chiedere alla Wind di spostare l’antenna sul colle di S. Michele. Questo sarebbe un comportamento da nuova politica di cui noi abbiamo bisogno per riacquistare la fiducia nei tuoi confronti. La riunione che hai avuto con la Wind per un intervento di mitigazione dell’impatto (che la dice tutta della superficialità con la quale hai preso questa decisione) non va in questa direzione. La mitigazione della bruttezza non genererà mai bellezza!

Noi siamo qui ad attendere un tuo atto di presa di coscienza ma se si continua su questa strada attenditi una stagione infuocata di manifestazioni e rimostranze in cui chiameremo in campo tutte le associazioni abruzzesi e nazionali.

Ed ovviamente porteremo in tribunale il comune ed il tuo operato in questa decisione. Sta a te decidere cosa è meglio per l’attuale amministrazione. Un tuo atto di umiltà liberebbe anche la consigliera storica di Castrovalva che si è spinta financo a scrivere che il sottoscritto non ha mai dimostrato amore per il paese di Escher.

L’umiltà è la più grande delle virtù perché ti libera dai tuoi fantasmi e ti apre al futuro!

Un caro abbraccio, Roberto Isidoro