Ortona, 12 maggio 2022. Una città che vuole essere ecosostenibile, funzionale, vivibile, ricca di opportunità, meno costosa e più amica dei suoi cittadini, dunque, una città “smart”, intelligente, ha bisogno di formazione e di progetti mirati. È il succo del primo dei quattro incontri on line sui temi del programma elettorale organizzati dal candidato sindaco di Ortona Ilario Cocciola con esperti e protagonisti dell’impresa, della cultura, della scuola, delle professioni.
“Ortona città smart è una sfida e un’opportunità”, ha spiegato Domenico Di Francescantonio, moderatore dell’incontro,” all’inizio il progetto può forse spaventare, ma una città deve pur iniziare da qualche parte”. Di Francescantonio individua l’ambiente come primo pilastro della smart city (economia circolare, sostenibilità energetica), e i servizi alle imprese come primo obiettivo che il Comune deve darsi (consulenza, semplificazione, accessibilità).
Il modello da seguire per Di Francescantonio è il Comune di Amsterdam con il suo progetto “a ciambella”, fatto di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, tra i quali cibo e acqua, qualità degli alloggi, servizi sanitari, istruzione, uguaglianza, reddito, partecipazione. Lo scopo del governo locale è quello di portare tutti i cittadini all’interno della ciambella, cioè nella migliore condizione possibile, aiutando a migliorare le proprie condizioni chi è nel “buco” della ciambella (i cittadini economicamente e socialmente più deboli), disincentivando chi si pone all’esterno del perimetro della ciambella: coloro che non hanno comportamenti eco-sostenibili e sprecano risorse ed energia.
Nel programma della coalizione, ha ricordato Cocciola, queste idee sono già delineate: “Promuoveremo modelli di economia circolare, punteremo sulla transizione energetica, sulla mobilità sostenibile e sull’efficienza energetica degli edifici. Ottimizzeremo il sistema di gestione dell’illuminazione pubblica per garantire risparmi di spesa”.
Il governo locale ha certamente le leve giuste per incidere su questi processi, ma ha bisogno di risorse. Dove trovarle? Per il direttore della Zes Abruzzo Angelo De Luca (la Zes è la Zona economica speciale introdotta dal governo nazionale), i fondi si trovano soprattutto nel Pnrr della Ue (il Piano nazionale di ripresa e resilienza). “I progetti bisogna farli avendo di fronte quali sono i programmi Ue. Se il programma dell’Europa è il taglio delle emissioni, occorre guardare alla politica regionale comunitaria e sapere cosa si può fare”. Ma “fare” non è semplice. “Gli enti locali devono attrezzarsi”, ha aggiunto De Luca, “e oggi penano tutti, perché non hanno progetti”. Il grande problema è la formazione del personale all’interno degli enti pubblici “dove l’età media”, ha sottolineato De Luca, “è alta per affrontare la trasformazione digitale alla quale siamo tutti chiamati”.
Si tratta di criticità che Cocciola ha in programma di superare: “Creeremo un’unità organizzativa all’interno del Comune”, ha rimarcato il candidato sindaco, “dotata di risorse umane, finanziarie e strumentali, che fornirà informazioni in materia di finanziamenti europei e di altre istituzioni pubbliche e che sia di supporto ai piani e ai progetti del Comune e delle imprese ortonesi per sostenere lo sviluppo e la valorizzazione della nostra economia”.
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