La musica unisce; tutti uniti e vicini al profondo dolore del popolo ucraino. La musica commuove; tutti intorno alle forti emozioni di una comunità che chiede aiuto, sostegno e difesa. La musica vince; tutti per la Kalush Orchestra che trionfa per il trionfo della bellezza. Il trionfo del bene fra le oscure trame del male, di una guerra che distrugge ed uccide.
Vinciamo tutti allora; alcun conflitto, alcuna gara, alcuna competizione fra i popoli del mondo; tutti uniti per le cose belle, per le cose che fanno bene, per l’amore che guarda avanti e soccorre dietro: uniti, forti e vincenti per rispondere alle divisioni, alle miserie e alle distruzioni del fragile mondo delle incertezze, delle perversioni e delle follie.
Serata straordinaria quella vissuta ieri sera a Torino; quella vissuta nel mondo di uno spettacolo che attrae, nel mondo di una musica che affascina e conquista, nel mondo delle luci e dei colori, nel mondo delle dinamiche tutte, che invitano ai valori del bello.
L’Eurofestival, fra i progetti, fra gli eventi, fra le geniali attività per liberare dalle banalità e dal grigiore delle tristi visioni, per un’Europa davvero unita.
nm
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