Chieti, 22 maggio 2022. Il calcio ci piace e quando qualcosa piace il genio degli affari è al lavoro. Il calcio di questi ultimi tempi, purtroppo, non può chiamarsi fuori dagli interessi economici e finanziari perversi. Difficile, per chi gode dei piaceri effimeri, ma genuini, entrare negli argomenti dei grandi affari e comprenderne la complessa lussuria: l’uno esclude l’altro ed in maniera radicale. Non troveremo mai un tifoso ammettere schifezze fra i propri colori, così come non troveremo mai un affarista difendere valori se non di cassa.
I tifosi autentici, prescindendo dai colori, sono risorse uniche, straordinarie, di valore incommensurabile soprattutto per gli affaristi che, senza scrupolo alcuno, godono ampiamente.
Senza rischio di smentita, l’affarista non conosce colori se non quello del vile denaro. Proprio quel denaro che si nutre dell’autentico, della bellezza, del cuore e delle emozioni, in una parola, dell’autorevole forza dei colori che richiamano all’appartenenza, all’adesione, alla condivisione di valori indiscutibili.
Il calcio ci piace e se ci piace, solo per oggi, del mondo perverso ne guardiamo solo i risultato: Milan scudettata, tifoseria gratificata. Da domani però, sarà meglio aguzzare la vista per cercare di salvaguardare la bellezza di questo sport e dei veri valori legati ad esso, altrimenti, in mano ai voraci distruttori senza scrupolo, tutto è destinato al misero ricordo.
nm
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