UN ABRUZZESE SUL GRADINO più alto della Giraglia

Lisa R vince in overall una delle più importanti regate d’altura del Mediterraneo

Pescara, 18 giugno 2022. Lisa R, il Ker 46 di Giovanni Di Vincenzo imprenditore di Pescara (Circolo Velico La Scuffia), ha vinto la Rolex Giraglia 2022, la regina delle regate del Mediterraneo, classificandosi prima in overall.

Lisa R, 14 metri, è la super barca dell’imprenditore abruzzese che ha voluto nel suo equipaggio professionisti e giovani atleti per lo più abruzzesi appassionati della vela, cresciuti sportivamente a Pescara.

La Giraglia è la più classica delle lunghe, ossia 240 miglia sulla rotta Saint Tropez-Giraglia Genova, regata nella quale erano iscritte quest’anno ben 164 barche. Un risultato storico per la vela abruzzese e pescarese in particolare.

Oltre a Gianni Di Vincenzo in barca anche Matteo Pagliuca, che gestisce la prua di Lisa R, e poi Ugo Arlini di Pescara, Francesco Murillo di Vasto e Piero Riccetti di Lanciano. Nella Giraglia di quest’anno i dettagli hanno fatto la differenza, con condizioni meteo marine particolari: salti di vento e soprattutto bonaccia. Lisa R, varata nel 2015, è un bolide da regate lunghe ottimizzato in ogni dettaglio: progettato da Jason Ker, mago delle carene veloci (già progettista in Coppa America di Shosholosa).

L’imbarcazione Lisa si chiama così per la passione in casa Di Vincenzo per i fumetti dei Simpson , popolare serie TV americana. La piccola Lisa Simpson troneggia sullo spinnaker, e anche le precedenti barche dell’imprenditore pescarese (prima un X-41 e poi un Reichel-Pugh 45) portavano lo stesso nome. L’equipaggio vincente: Gianni Di Vincenzo, Francesco Bertone, Marcel Korte, Giacono Santinelli, Ugo Arlini, Guglielmo Giordano, Simone Malagugini, Francesco Murillo, Nikolai Kornev, Fabio De Simoni, Matteo Pagliuca, Piero Riccetti, Christian Buck.




CERASUOLO D’ABRUZZO CUP, l’abbraccio della vela col vino

Presentata questa mattina nello spazio verde del Marina di Pescara la prima edizione della Cerasuolo d’Abruzzo Cup 2022, regata-evento organizzata dal Circolo Nautico Pescara (Cnp 2018) per promuovere lo sport della vela in gemellaggio con le eccellenze eno-gastronomiche del territorio. In particolare, main sponsor della manifestazione, che si svolge sotto l’egida della Federazione Italiana Vela IX Zona Abruzzo e Molise, è il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che conta attualmente 210 soci tra cantine private e cooperative e che ha scelto il colore del Cerasuolo per abbracciare l’iniziativa e idealmente il colore delle vele. Vento, vela, vino, territorio.

Venerdì sera al tramonto, nello scenario del Marina di Pescara, la cerimonia di inaugurazione della manifestazione con armatori, equipaggi e autorità. Alza bandiera e brindisi col Cerasuolo d’Abruzzo. Poi via alla due giorni di regate/veleggiate sabato e domenica, 25 e 26 giugno. Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 23. Attualmente sono già una ventina gli armatori partecipanti provenienti da Giulianova, Vasto, Ortona e Pescara abbracciando così idealmente tutta la costa abruzzese. Sabato 25 il tracciato è di 24 miglia direzione sud Ortona con passaggio sotto l’Orientale e ritorno a Pescara. Domenica 26 rotta verso nord, al largo tra Pescara e Montesilvano, con sfilata davanti a piazza Primo Maggio. Ogni imbarcazione conta a bordo in media 7/8 componenti di equipaggio.

Nel frattempo, nel Marina di Pescara è allestito il Villaggio Cerasuolo per gli eventi a terra riservati agli equipaggi. Sabato degustazioni Cerasuolo e cena con festa. Domenica degustazioni Cerasuolo, pasta party e premiazioni. In palio è il Challenger Cerasuolo d’Abruzzo Cup che viene assegnato per un anno, fino alla prossima edizione, alla barca che ha vinto in overall nelle due gare. A presentare la manifestazione nello spazio verde della Club House del Cnp 2018 Andrea Mori, delegato del Circolo Nautico: presenti il presidente del Circolo Nino Venditti, il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, il delegato della IX Zona Fiv Abruzzo e Molise Giancarlo Casuscelli, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il direttore del Marina di Pescara Bruno Santori, il comandante in seconda della Guardia Costiera Marcello Notaro.

Nino Venditti: “Il progetto Cerasuolo d’Abruzzo Cup è il primo esempio concreto di abbinamento di un evento sportivo a un prodotto così strettamente caratteristico abruzzese come il vino. Deriva da altri successi di analoghi gemellaggi svolti, e che continuano a svolgersi, e che si sono trasformati in appuntamenti classici anche di richiamo turistico (incoming). Ma non bisogna dimenticare che comunque la vela è uno sport formativo per tutti i giovani che devono imparare a prendere decisioni da soli in mare, e quindi deve essere sempre più valorizzato in una regione come la nostra che si affaccia sull’Adriatico.

Mi auguro che il Marina torni ad ospitare sempre più eventi di rilievo nazionale ed internazionale come una volta”. Valentino Di Campli: “Abbiamo ricevuto l’invito e certo non ci siamo sottratti a questa interessante iniziativa di promozione del vino abruzzese in un contesto meraviglioso ed accogliente come quello del Porto Turistico di Pescara. Da una parte il territorio espresso dal prodotto dall’altra i valori che esprime la vela, come l’ambiente, il turismo, il mare, oltre che i valori dello sport e l’agonismo in generale. Un connubio perfetto.

Alla vela si avvicinano aziende convinte che lo sport, l’impegno, la voglia di vincere possano diventare delle bandiere per promuovere i propri marchi. Non è un caso che molti grandi marchi siano ben impressi sulle vele di migliaia di barche piccole e grandi in tutto il mondo.”. Lorenzo Sospiri: “Sono tre giorni di promozione del nostro territorio attraverso lo sport del mare per eccellenza, ossia la vela. Questa manifestazione è un evento sportivo ma anche conviviale che negli anni potrebbe promuovere tutte le eccellenze abruzzesi”. Giancarlo Casuscelli: “è importante portare in mare non solo gli sportivi ma anche le loro famiglie, amici e figli per vivere il mare in tutte le sue sfumature. E questa manifestazione è un evento sportivo ma soprattutto sociale che valorizza questa vita sana”. Bruno Santori: “Ben vengano queste iniziative che troveranno sempre sostegno nel nostro Marina”.

Comandante Marcello Notaro: “La vela è lo sport per eccellenza che rispetta l’ambiente marino. Noi ci saremo per offrire e garantire la sicurezza in mare”.

Per l’occasione viene indetto un contest fotografico denominato “EquipaggioCerasuolo” che prevede un premio ai marinai che pubblicano la foto con magliette e loghi Cerasuolo Cup ritenuta più significativa e simpatica, foto che saranno pubblicate sui social media indicando #cerasuolodabruzzocup2022.

A deliziare i palati degli equipaggi ci sarà la “Pasta al Cerasuolo d’Abruzzo” cucinata dallo chef Massimo Filippone con la pasta Rustichella d’Abruzzo.

Grazie agli sponsor e partners che si aggiungono al Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo: Autoepi, Saquella, Spiedì, Rustichella d’Abruzzo, AssoPanificatori Abruzzo -Molise, New York Grafics Banca Generali Private, Ferretti Gioielleria, Locman, Vittoria Rms. Pescara, 18 giugno 2022 Info press 3299741002 – 3283598425 cnp2018press@gmail.com




SENSIBILIZZARE ALLA PREVENZIONE delle malattie cardiovascolari

L’Arma dei Carabinieri scende in campo

San Salvo, 18 giugno 2022. È stato lo stadio di atletica intitolato a P. Mennea, l’unica struttura in grado di ospitare un evento simile, ad ospitare, il 14 ed il 15 giugno le prove di efficienza fisica per il conseguimento dell’ambito brevetto tedesco DSA (Deutsche Sportabzeichen) che annualmente deve essere raggiunto dai militari tedeschi. 

L’evento è stato organizzato magistralmente dal Magg. Amedeo Consales, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Vasto ed ha rappresentato l’occasione per valorizzare il connubio Sport e Salute in aiuto alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, ‘prevenzione carente in tutta Italia, ma soprattutto in Abruzzo e nella ASL Lanciano Vasto Chieti che deve prendere ad esempio e modello il suddetto evento’, dice l’ex Primario al S. Pio da Pietrelcina Dr. Lucio Del Forno, che evidenzia come ‘le malattie cardiovascolari, come ictus cerebrale e infarto del miocardio, sono al primo posto nel mondo per mortalità ed invalidità con un aumento vertiginoso dei costi socio-sanitari’.

Le prove di efficienza fisica nelle varie discipline (3000 metri di corsa, nuoto in piscina, salto in alto, getto del peso, corda, salto da fermo) hanno visto la partecipazione degli stessi Consales e Del Forno, ma anche del giovane comandante del Porto di Vasto T.V. Stefano Varone e di tutti i militari liberi dal servizio (circa 60 carabinieri), dopo aver conseguito l’idoneità agonistica sportiva di 2° livello.

Alla fine, hanno prevalso proprio Consales e Varone, super bravi, che hanno conseguito l’oro, Del Forno l’argento pur avendo preso l’oro nella corsa dei 3000 metri (sua specialità).




RAGIONARE IN TERMINI DI TERRITORIO, superare  localismi seguendo le linee guida europee

I temi del convegno del COPE (Consorzio Punto Europa).

Teramo , 18 giugno 2022 .L’appuntamento dal titolo “Fondi di cooperazione territoriale europea: opportunità per il turismo”ha rappresentato l’evento conclusivo del progetto europeo InnoXenia Plus, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ADRION, che ha visto nel COPE uno dei partner impegnati nell’analisi dei flussi turistici nel periodo pandemico e nello studio del fenomeno del turismo digitale.

Il convegno ha visto fra i protagonisti il dottor Lodovico Gherardi, Coordinatore dell’Autorità di Gestione del Programma IPA ADRION – Regione Emilia-Romagna, che ha illustrato quelli che sono i programmi di sviluppo introdotti dell’Europa volti a finanziare progetti specifici per il turismo e per lo sviluppo dei territori da qui al 2027.

Le opportunità che arrivano dall’Unione europea sono molteplici e il COPE, tramite il presidente Filippo Lucci, si è detto ben disponibile nel fare la sua parte per dar manforte alle istituzioni locali nell’intercettare fondi e pianificare progetti utili alla crescita dell’Abruzzo e della provincia di Teramo. In particolare, il dottor Gherardi ha illustrato i più rilevanti programmi europei tesi allo sviluppo dei territori ai quali la regione Abruzzo e la provincia di Teramo potrebbero accedere per ottenere finanziamenti: Ipa – Adrion, centrato sulla green economy e sulla mobilità sostenibile, che mette in campo 136 milioni di euro per la programmazione 2021/2027 e per il quale una prima parte di progetti va presentata entro il 2022; Euro Med, focalizzato sul turismo sostenibile, che mette a disposizione 100 milioni di euro; Italia – Croazia, con fondi per 141 milioni di euro; ed infine Urban, agenda urbana europea che mira a valorizzare e rivitalizzare i centri urbani.

«L’Abruzzo e la provincia di Teramo sono realtà straordinarie, bisogna però iniziare a ragionare in termini di territorio, superando le bandiere politiche e costruendo una rete di collaborazione che punti ad ottenere fondi per uno sviluppo a tutto tondo: le risorse ci sono, bisogna saper progettare, dialogare e programmare in termini vasti», ha sottolineato Gherardi ribadendo come lo sviluppo del turismo debba necessariamente passare per lo sviluppo globale dei territori sotto il profilo delle infrastrutture, della viabilità, dei servizi. «Occorrono programmi di sviluppo integrato: questo chiede l’Europa. Bisogna mettersi subito al lavoro per intercettare le opportunità che da qui ai prossimi otto mesi vanno colte», ha aggiunto Gherardi.

Il project manager Gino Verrocchi ha illustrato i risultati del progetto europeo InnoXenia Plus che ha visto il Cope fra i protagonisti nello studio delle nuove tendenze del turismo post Covid: «Il turismo digitale ha avuto una forte accelerata con la pandemia: l’82% dei viaggi viene prenotato tramite smartphone; il 70% dei viaggiatori sceglie la meta in base alle opinioni degli utenti del web; il 74% dei viaggiatori usa i social per condividere l’esperienza vissuta in un luogo di vacanza. Questi dati che abbiamo acquisito devono essere usati per ripensare l’offerta turistica», ha spiegato Verrocchi sottolineando come il turismo abbia cambiato pelle anche con l’avvento dello smartworking, che sempre più spesso viene conciliato con momenti di relax e svago.

Al convegno hanno preso parte anche la presidente di Italia Nostra Teramo Paola Di Felice che sta sviluppando col COPE un marchio sui paesaggi culturali del Teramano e col Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga un progetto volto alla creazione di un museo del terremoto per «mantenere viva la memoria, la conoscenza e la storia di quei territori che hanno vissuto una esperienza così impattante», ha detto la dottoressa Di Felice.

L’avvocato Tommaso Navarra, presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, dal canto suo ha ricordato i risultati raggiunti dall’ente sotto la sua gestione rimarcando i progetti avviati nell’area del Parco quali – fra gli altri – l’ippovia, le 72 colonnine di ricarica per i mezzi elettrici, i 25 autobus di comunità.

All’incontro hanno preso parte anche l’assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Teramo Antonio Filipponi, che ha espresso massima disponibilità dell’ente a collaborare con le realtà del territorio per sviluppare progettazioni europee; il consigliere delegato della Provincia di Teramo Giovanni Luzii che ha rinnovato al COPE e alle istituzioni la disponibilità ad una collaborazione di ampio respiro; e l’esperto di marketing territoriale Claudio Ucci.

Il presidente Lucci ha ribadito l’impegno del COPE nel fare da raccordo fra gli enti territoriali per sviluppare progetti europei utili a far crescere il territorio: «Quando si parla di turismo si parla di un sistema esteso, non solo di ricettività: quindi oggi più che mai va ripensata l’accoglienza che significa offrire ai visitatori servizi, opportunità, esperienze culturali, sociali ed enogastronomiche. Il Cope è in prima linea nell’intercettare fondi europei che spingano la crescita del nostro territorio», ha concluso il presidente Lucci.




EDILIZIA IN ESPANSIONE, ma troppe distorsioni

Sfruttare il Pnrr e rendere il comparto attrattivo per i giovani

Isola del Gran Sasso, 18 giugno 2022. Al congresso regionale, e quelli territoriali di L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti, della Feneal, la federazione dei lavoratori edili Uil eletto Louis Panza segretario.

Vigilare affinché la spinta all’economia che arriva dall’edilizia non si trasformi in vantaggio per pochi, ma sia a beneficio di tutti. Vigilare affinché in tutti i cantieri l’occupazione sia di reale qualità, perché opere buone e sicure nascono da lavoratori soddisfatti. Lo ha detto Gianni Panza, segretario uscente della Feneal Uil Abruzzo che oggi, sabato 18 giugno, ha lasciato dopo oltre quarant’anni la segreteria della federazione degli edili della Uil: al suo posto, il congresso regionale ha eletto Louis Panza, al termine di una intensa mattinata di lavori sul tema “Valorizzare il lavoro, riqualificare il futuro”, ai quali hanno partecipato anche il segretario generale Vito Panzarella ed il segretario organizzativo Pierpaolo Frisenna, insieme a Fabrizio Pascucci, componente degli organismi della federazione regionale, e Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo. Contestualmente, si sono svolti anche i congressi territoriali di Feneal L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara: sono stati eletti segretari, rispettivamente, Luigi Di Donato e Louis Panza. La segreteria regionale sarà composta dagli stessi Louis Panza, Luigi Di Donato insieme a Andrea Potere, tesoriere Antonio Marescalchi. Gianni Panza, infine, è stato eletto presidente del consiglio regionale della Feneal.

Nel corso della sua articolata relazione introduttiva, Gianni Panza ha trattato i temi da sempre cari alla Feneal come salari, legalità, formazione, prevenzione, sicurezza. Temi particolarmente importanti oggi che, dopo anni di forte disoccupazione, il comparto edile sta vivendo una nuova primavera: “Ora – ha detto – va eliminato definitivamente tutto il lavoro precario in favore del tempo indeterminato per tutti”. Naturalmente, si tratta di obiettivi ambiziosi che richiedono “una risposta dal Governo”, non solo una buona azione del sindacato, impegnato in un settore dove il tema dell’immigrazione rimane centrale: “Apprezziamo – ha rimarcato Panza – il protocollo tra sindacati e i ministeri di Interni e Lavoro che, ispirato dalla crisi del popolo ucraino, ha rimediato alla legge nazionale che vieta ai rifugiati politici di poter lavorare”. Il tutto mentre stiamo “finalmente viviamo una fase di notevole espansione legata al Superbonus che è sicuramente uno strumento molto valido per efficientare il nostro patrimonio edilizio e per il rilancio del settore. Una misura poderosa ma da ottimizzare, che ha già dimostrato di essere espansiva per l’intera economia e che ha stimolato con velocità la crescita del Paese portando il PIL nel 2021 al 6,5 per cento”. Ma non sono mancate le critiche: la misura “ha il limite di essere progettato in tempi troppo ristretti per il nostro settore ed i benefici completi non potranno essere colti se non con una estensione dei tempi di fruizione”. Al riguardo, Panza ha snocciolato anche alcune interessanti cifre: “Finora in Abruzzo sono stati realizzati quasi 4.000 interventi con 900 milioni ammessi a detrazione e quasi 600 milioni di investimenti per lavori conclusi. A far da contrappeso, purtroppo, il comparto delle opere pubbliche che sconta ancora ritardi gravissimi”.

Tra gli altri temi toccati nel corso della relazione, anche i due eventi sismici del 2009 e del 2016: il primo “a distanza di ben 13 anni vede ancora la ricostruzione effettuata molto parzialmente e penalizzando soprattutto i Comuni minori. In riferimento al sisma 2016, la decisione del Governo di incaricare il Commissario Unico per la Ricostruzione (Giovanni Legnini) ha visto una prima fase di leggera empasse nella quale si è proceduto a potenziare gli Uffici Speciali per la Ricostruzione, per poi vedere dei significativi segnali di un processo di ricostruzione più tangibile. Nella ricostruzione privata su circa 3800 pratiche, 2500 lavorate e 1300 in corso. Sul fronte pubblico, invece, la ricostruzione è ancora in ritardo e quindi apprezziamo ulteriormente la gara unica d’appalto da 900 milioni per la progettazione ed i lavori su 227 scuole nelle quattro regioni colpite dal sisma”.

Venendo al Pnrr, il segretario uscente ha messo in guardia da alcuni fenomeni distorsivi come “la nascita di numerose nuove imprese improvvisate, la forte carenza di manodopera qualificata, il forte incremento dei prezzi delle materie prime, dei carburanti, dell’energia”. E sul tema della sicurezza sul lavoro, Panza ha ricordato come il Governo abbia “deliberato l’assunzione di 2500 nuovi ispettori: lo apprezziamo anche se sono insufficienti. Dopo oltre 40 anni – ha concluso Panza – lascio gli incarichi di segreteria, con la massima serenità e con la consapevolezza che i futuri dirigenti sapranno non disperdere quanto faticosamente costruito, incrementando ancora di più i nostri livelli e valorizzando ulteriormente la nostra azione, che vede sempre il lavoratore come elemento centrale della nostra attività”.

Da parte sua, il neosegretario Louis Panza ha rimarcato che “è decisivo sfruttare i Pnrr come strumento di reale consolidamento della crescita: è un’occasione unica, che va colta senza tentennamenti. Inoltre, è giunto il momento di lavorare per rendere il comparto edile attrattivo per i giovani. Sono troppi, infatti, quelli che se ne sono andati all’estero: è necessario invertire la rotta, puntando sulla creatività, la forza e la passione di tanti ragazzi che possono e devono tornare ad essere centrali nelle politiche che riguardano il nostro comparto”.

Piergiorgio Greco




ANCORA INSIEME. L’azzurrino Leonardo Ferrato ancora regista

Il giovane e talentuoso palleggiatore nel progetto Sieco Service Impavida

Ortona, 18 giugno 2022. Ancora insieme. Il giovane e talentuoso palleggiatore Leonardo Ferrato, ormai in pianta stabile nella Nazionale Italiana Under ha sposato l’ambizioso progetto della Sieco Service Impavida Ortona. La dirigenza impavida ha chiuso ufficialmente l’accordo e oggi, Leonardo Ferrato, è a tutti gli effetti ancora uno dei Ragazzi Impavidi per la prossima stagione di Serie A3.

Annunciato ufficialmente alla stampa il 10 dicembre dello scorso anno, Leonardo Ferrato fa il suo esordio con la maglia della Sieco Service Impavida Ortona all’undicesima giornata di andata, in trasferta contro Santa Croce. Troppo forti in quell’occasione i Lupi, che si imposero per tre set a zero. Con quell’ennesima sconfitta, nessuno poteva immaginare che quell’esordio avrebbe invece di fatto portato l’Impavida a rialzare la testa e a condurre una straordinaria galoppata verso una salvezza che non si è materializzata soltanto per un soffio. L’arrivo di Ferrato ha con ogni evidenza scosso l’ambiente e, da lì alla fine del campionato sono arrivate tutte le otto vittorie di una stagione a tutti gli effetti sfortunata.

Alto 196 centimetri, Leonardo si è formato nella scuola della Kioene Padova, con la quale può vantare anche presenze in Superlega. Il suo indiscutibile talento lo porta ad entrare ben presto nel giro della Nazionale con gli azzurrini under 20, che all’Europeo del 2020 conquista la medaglia d’argento. Questo argento degli europei è però solo un gustoso antipasto per il palleggiatore impavido. L’anno successivo arriva anche la convocazione per disputare I campionati del Mondo Under 21. Anche questa volta è medaglia, cambia però il colore; stavolta è oro.

L’ottima stagione di Ferrato nella cittadina abruzzese è sotto gli occhi di tutti. In quindici partite giocate con i bianco-azzurri, il palleggiatore ha realizzato ben 65 punti, la 34 dei quali a muro. Mai uscito dai radar dei selezionatori nazionali, diventando anzi un bersaglio ben più grosso, Leonardo Ferrato è stato convocato per disputare i Campionati Europei a Tarnow in Polonia dal 12 al 17 luglio.

«Sono contento di poter restare ad Ortona anche per la prossima stagione. L’anno scorso sono arrivato in corsa ma mi sono subito trovato molto bene e quest’anno non vedo l’ora di lottare con i miei compagni fin dall’inizio. Ce la metteremo tutta, per riconquistare la Serie A2 anche grazie all’aiuto dei tifosi che già da adesso chiamo a raccolta per sostenerci. Con i Dragoni non servono raccomandazioni. So benissimo che saranno in tantissimi a spingerci nell’impresa di riportare l’Impavida sui palcoscenici che merita. A loro ed Ortona il mio saluto. CI vediamo presto!»

CARRIERA

Nascita: 25/12/2001

Luogo: Padova

Ruolo: Palleggiatore

Altezza: 196cm

2022 / 2023        Sieco Service Impavida Ortona  Serie A3

2021 / 2022        Sieco Service Impavida Ortona  Serie A2               dal 10/12/2021

2021 / 2022        HRK Diana Group Motta di Livenza          Serie A2               fino al 9/12/2021

2018 / 2021        Kioene Padova                                 Serie A1

2018                      Kioene Padova                                 Settore Giovanile




CARMELO CANTONE nominato nuovo vice capo Dap

FP CGIL: piena soddisfazione, alta figura istituzionale

Roma, 17 giugno 2022. Carmelo Cantone, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise è stato nominato Vice Capo del DAP, succedendo al magistrato Roberto Tartaglia. La Guardasigilli, Marta Cartabia, ha firmato il 15 giugno il decreto ministeriale di conferimento dell’incarico, ora alla Corte dei Conti per le operazioni di rito.

Siamo soddisfatti per questa nomina istituzionale così significativa, per Carmelo Cantone, in un momento storico abbastastanza delicato per il panorama penitenziario italiano. Afferma Mirko Manna FP CGIL Nazionale.

Una persona con elevate capacità gestionali, sempre sensibile e puntuale alle esigenze e difficoltà che, negli ultimi anni, hanno attanagliato il distretto abruzzese-molisano. Continuano Puglielli, Amantini e Merola della FP CGIL Abruzzo Molise

Una persona di comprovata esperienza e capacità gestionali, da sempre attento e sensibile alle  questioni che afferiscono le carceri, pertanto siamo certi in un suo proficuo lavoro a tutela di tutta la comunità penitenziaria del Paese. Urgono riforme ed una seria necessità di cambiare il passo su tante condizioni che attanagliano quotidianamente il lavoro della Polizia Penitenziaria. Concludono i sindacalisti

Giuseppe MEROLA




NUTRIRE LE MENTI del futuro con il passato

Progetto T.E.R.R.A. Ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Chieti, 18 giugno 2022. Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia di Chieti ancora una volta sono i destinatari, e allo stesso tempo protagonisti, di una straordinaria visita guidata al Museo archeologico nazionale La Civitella, grazie ai voucher culturali Nutrire la mente, previsti dal progetto T.E.R.R.A., Talenti Empowerment Risorse Reti per gli Adolescenti, selezionato da Impresa Sociale CON I BAMBINI, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La classe III Chimica C ha avuto l’opportunità di visitare l’interno delle sale di questo autentico gioiello della città di Chieti. Grazie al lavoro della Dirigente scolastica Prof.ssa Anna Maria Giusti e alle instancabili professoresse Angela Rossi, e presidente dell’associazione Artemind, e Donatella Pizzica, gli studenti hanno esplorato i diversi locali situati presso il polo archeologico Civitella, passeggiando tra i secoli e i preziosi ritrovamenti provenienti dalla città di Chieti e anche dalle civiltà italiche presenti sul territorio abruzzese prima dell’arrivo dei romani.

Accompagnati dalla storica dell’arte e archeologa Mariangela Terrenzio dell’associazione OltreMuseo, gli alunni hanno potuto ammirare la celebre sezione dedicata a – L’inizio della storia urbana – che ospita i ruderi di età repubblicana e i resti dei frontoni in terracotta riferibili ai Tempietti del II secolo a.C. La visita è proseguita nella sezione – da Roma a ieri – dove sono state descritte ai ragazzi le aree tematiche riguardanti l’antico foro, la riscoperta dell’anfiteatro dimenticato, le terme con il mosaico e le due necropoli dell’antica Teate. Infine, grazie alla grande ospitalità mostrata dallo staff del Polo Museale Abruzzese, la classe è stata accompagnata attraverso le sale riguardanti la Teate Marrucinorum, ospitante innumerevoli reperti provenienti dalla media e bassa vallata del fiume Pescara, in particolare dalla famosa Grotta del Colle, testimonianza tangibile della centralità del luogo di culto della Dea di Rapino per il popolo italico. La visita al museo, inserita all’interno dei percorsi storico – culturali attivati nella scuola dal progetto T.E.R.R.A e che hanno coinvolto anche le classi II e IV Chimica C, ha permesso a studenti e studentesse di entrare in contatto con il patrimonio culturale e storico della città sviluppando competenze di cittadinanza e di consapevolezza del patrimonio estetico, parte degli obiettivi dell’agenda 2030.

Gli studenti hanno potuto così rispolverare e approfondire non solo le loro conoscenze storiche, ma anche, in una dimensione fortemente interdisciplinare, tutte quelle che si incrociano con la storia dell’arte, la letteratura, l’educazione civica e la religione. Insomma, una visita che ha nutrito le menti del futuro con il passato della città, perché, come afferma la Prof.ssa Rossi: «Se non si conosce il passato non si può affrontare il futuro.




IL FILO TURCHESE, installazione di Silvana Abbruzzese

Serie di incontri culturali e teatrali. Una riflessione sul corpo e l’umanità per riscoprire una nuova consapevolezza ecologica

Chieti, 18 giugno 2022. Si chiama il Filo turchese l’installazione dell’artista Silvana Abbruzzese che da oggi, sabato 18 giugno, al 10 luglio sarà ospitata nella ex Chiesa di Santa Maria del Tricalle a Chieti, il tempietto che offre, dopo la sua ristrutturazione un’intensa attività progettuale. Tricalle Sistema Cultura, in uno spazio di grande valore simbolico, si apre ad una riflessione su passato, presente e futuro dell’umanità attraverso la tessitura di corpi e trame con fili di alluminio come spiega la curatrice Francesca Finarelli.  Tra volti di terracotta isolati in bolle di rete ed un filo turchese si dipana una strada verso la consapevolezza, auspicio per una nuova umanità, sottotitolo della mostra che si oppone alla violenza della guerra ed alla distruzione della natura.

 Silvana Abbruzzese nelle sue precedenti mostre aveva già affrontato temi complessi come la femminilità violata, la dolorosa odissea dei migranti e la ricostruzione della memoria nei luoghi disabitati attraverso l’uso di materiali poveri e tecniche informali di forte impatto visivo. Molto apprezzate le mostre al Circolo Aternino di Pescara ed al Museo Barbella di Chieti oltre agli allestimenti di successo alla Fortezza di Civitella del Tronto (Te) ed alla Galleria Frammenti d’arte di Roma a cura di Massimo Pasqualone. Dopo diversi anni l’artista torna nella nativa Chieti con un percorso che parte dall’Antropologia del turchese della scrittrice naturalista Ellen Meloy, narratrice californiana con le sue riflessioni su deserto, mare, pietra e cielo. Il rapporto fra l’uomo e i colori, emotivo e spirituale, può ri-svegliare la nostra coscienza e tornare a proporci l’urgenza di una nuova e non più rinviabile ecologia dell’anima. Dopo il vernissage del Filo turchese di sabato 18 giugno alle ore18, nei fine settimana  successivi verranno proposti degli incontri con autori e performer per discutere di letteratura, teatro e difesa della natura come lascito dell’arte contemporanea.

 Primo appuntamento venerdì 24 giugno con Maria Cristina Favini Berti del centro Amavita per discutere di arte, guarigione e cultura sciamanica; sabato 25 anteprima del libro Abba Padre del fumettista Roberto Battestini, sul tema dell’incontro fra umano e divino, mercoledì 29 giugno Spettacolazione con la performance di Cam Lecce e Jorg Grunert. Nel successivo fine settimana venerdì primo luglio lo scrittore Marcello Nicodemo presenta Due libri Quattro canzoni dialogo su due romanzi dell’autore; sabato 2 luglio incontro con Edoardo Oliva, attore e regista per parlare del progetto teatrale Nell’Immediato “Enzo Spirito”. Il 9 luglio Giancamillo Marrone propone La commedia della vanità di Elias Canetti portata in scena dai giovani attori del Piccolo Teatro dello Scalo.Gli incontri si svolgeranno all’aperto dalle ore 18.30; l’installazione sarà visitabile sino alle ore 22 con la possibilità di incontrare l’artista, il tutto ad ingresso gratuito: info 3358380406.




IL PANNELLO FOTOVOLTAICO da portare sempre con sé

Premio alla collaborazione virtuosa tra la startup Levante e l’azienda ACS

Tortoreto, 18 giugno 2022. Una collaborazione virtuosa e all’insegna dell’economia circolare e verde che da una parte recupera gli scarti di lavorazione della fibra di carbonio e, dall’altra, consente di avere un pannello fotovoltaico da portare sempre con sé all’occorrenza e per gli usi più svariati. Con questo progetto la startup Levante con sede Milano e la società ACS (Advanced Composites Solutions), con sede a Bologna e Tortoreto (Teramo), esperta nella progettazione e nella realizzazione di componenti in materiale composito per vari settori industriali, ieri si sono aggiudicate il Premio Best Practices per l’Innovazione (categoria Greentech) promosso e organizzato da Confindustria Salerno. Un riconoscimento prestigioso, che viene assegnato da diciotto anni in Italia alle migliori tra imprese, spin off e start up. L’iniziativa promuove la cultura dell’innovazione in Italia generando un meccanismo virtuoso di contaminazione e condivisione delle progettualità tra attori diversi, offrendo una premialità aggiuntiva per i progetti svolti in collaborazione con altri soggetti.

Al premio concorrevano 60 progetti selezionati da Confindustria nei settori Internet of Thinghs, Digitalizzazione e Greentech. È in quest’ultima categoria che si sono candidate Levante ed ACS, offrendo una soluzione il cui contenuto tecnologico è pensato per migliorare l’ambiente.

Sara Plaga e Kim-Joar Myklebust, founder di Levante, hanno fondato la startup per semplificare l’accesso all’energia con soluzioni più efficienti, versatili ed accessibili. L’idea della startup, che oggi rientra tra le prime 50 startup in Europa per la mobilità sostenibile, è nata da un problema che sentivano in prima persona: entrambi velisti e camperisti, nei loro viaggi avvertivano il bisogno di avere accesso all’energia ovunque.

Così è nato il pannello ad origami di Levante: semplificando il design dell’energia green con un prodotto riciclato e rinnovabile, Levante ha di fatto rivoluzionato il concetto di staticità del fotovoltaico, creando un prodotto (in fase di brevettazione) da portare ovunque e utilizzare in contesti staccati dalla rete.

Con la sua tecnologia patent pending, il dispositivo è compatto, trasportabile, modulare ed estendibile grazie ad un meccanismo ispirato agli origami. 

ACS, azienda operante in campo internazionale fondata sei anni fa dall’ingegnere e imprenditore Roberto Catenaro, ha invece messo a disposizione la propria tecnologia ed esperienza partendo dal recupero degli scarti di fibra di carbonio proveniente dall’industria automobilistica. Se si pensa che quasi il 40% della fibra di carbonio utilizzata per la produzione di un’unica auto da corsa viene scartata (circa 250 kg), il progetto messo in piedi dalle due aziende costituisce un’occasione unica per innescare un processo virtuoso di recupero cosiddetto “upcycling” (che letteralmente significa riciclare meglio). In questo modo, la fibra scartata viene successivamente impiegata nella produzione del pannello fotovoltaico, in particolare per le componenti della cornice, dei bracci meccanici e delle cerniere, al fine di rendere il pannello più leggero e trasportabile. 

La collaborazione tra Levante e ACS – avendo come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale di entrambe le aziende – apporta dunque benefici ad entrambe le realtà coinvolte oltre che ridurre la quantità di scarti e rifiuti e di materie prime utilizzate a tutto vantaggio dell’intero processo produttivo. 

Questa la dichiarazione di Sara Plaga, co-fondatrice e CEO di Levante: “Levante vuole creare energia pulita in un formato portatile, ma creare energia pulita da sola non basta. Vogliamo essere responsabili dell’impatto del prodotto che stiamo creando. La collaborazione con il nostro partner ACS ci permette di unire e ottimizzare le tecnologie presenti sul mercato e renderle più efficaci per un beneficio comune. Desideriamo ringraziare Confindustria di Salerno per questo riconoscimento che rappresenta per noi una conferma che siamo sulla giusta strada verso un mondo dove le risorse a disposizione vengono sfruttate in maniera ottimale”.

“Da sempre siamo impegnati – è il commento dell’ingegnere Roberto Catenaro, fondatore e CEO di ACS – in progetti di ricerca che vanno nella direzione di migliorare i nostri processi e le nostre tecnologie ma anche di evitare gli sprechi. Siamo davvero contenti che la partnership con Levante susciti l’interesse di osservatori privilegiati, questo ci spinge ad andare avanti con entusiasmo e maggiore determinazione”.




FONDAZIONE PESCARABRUZZO CELEBRA 30 anni recuperando il patrimonio artistico

Quarto concerto-evento all’Abbazia di San Clemente a Casauria

Pescara, 18 giugno 2022. Si terrà oggi alle ore 18:00 nello splendido scenario dell’Abbazia di San Clemente a Casauria l’ultimo concerto-evento della rassegna concertistica per i “30 anni di storia condivisa in divenire” della Fondazione Pescarabruzzo, declinato sul territorio in cui opera dal 1992.

Ad esibirsi sul repertorio vivaldiano, sarà l’Orchestra d’Archi “D’Annunzio Strings” del Conservatorio di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il concerto sarà preceduto dai saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, del Sindaco di Castiglione a Casauria, Biagio Piero Petrilli, del Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara, Cristina Collettini, e del Presidente del Conservatorio di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara, Maurizio Di Nicola.

Il viaggio itinerante nei luoghi e attraverso i progetti più rappresentativi per i quali l’Istituto ha operato in 30 anni, si concluderà quindi nel territorio di Castiglione a Casauria presso l’Abbazia di San Clemente a Casauria, tra i primissimi monumenti di inestimabile valore che ha beneficiato di un recupero architettonico e artistico in tempi brevissimi, a seguito dei gravi danni riportati dal terremoto del 2009. Il progetto di restauro è il risultato di una virtuosa partnership istituzionale tra Regione Abruzzo, Commissario per la ricostruzione, World Monuments Fund Europe (WMF) e Fondazione Pescarabruzzo. L’intervento ha avuto un costo complessivo di € 1,4 milioni, sostenuto interamente dalla Fondazione Pescarabruzzo (€ 750.000) e dal WMF ($ 940.000), di cui il Prof. Mattoscio è stato a lungo Vicepresidente per l’Italia.

L’Abbazia, monumento nazionale e gioiello fra i più amati ed antichi della terra d’Abruzzo, fu costruita nell’anno 871 dall’imperatore Ludovico II, pronipote di Carlo Magno, a seguito di un voto fatto durante la prigionia nel ducato di Benevento.

Nei secoli successivi fu soggetta a numerosi saccheggi da parte di Saraceni e Normanni, che la distrussero fino alla sua completa ricostruzione nel XII secolo, quando però subì gravi danni a causa del terremoto del 1348, durante il quale si persero definitivamente splendidi particolati architettonici mai recuperati dalla successiva ricostruzione avvenuta cento anni dopo.

Il recupero architettonico dell’Abbazia del 2010 è stato inserito dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali nella lista dei 44 monumenti nazionali da salvare dopo il terremoto ed è stato il primo intervento di restauro a disporre, immediatamente dopo il sisma, di un progetto esecutivo (presentato a Roma alla stampa internazionale e nazionale già il 1° luglio 2009 alla presenza dell’allora Ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi) e di una precisa definizione dei tempi di realizzazione.

Gli interventi hanno interessato sia i profili di generale stabilità dell’importante monumento nazionale (parete di timpano, abside, archi che presentavano fessurazioni e sbilanciamenti della muratura, colonne e pilastri), sia gli elementi decorativi contenuti nel suo interno (ambone e candelabro).

Alla progettazione hanno contribuito i tecnici della Soprintendenza, un’équipe dell’Università Roma Tre, nonché l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. L’8 aprile 2011 si è svolta la solenne cerimonia di riapertura del prezioso complesso monumentale.

La Fondazione Pescarabruzzo dal 1992 sostiene la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio con un progetto pluriennale di restauro di opere d’arte che, ad oggi, conta oltre 100 interventi in ben 34 comuni della Provincia di Pescara e non solo. Per questa intensa attività di recupero del patrimonio artistico provinciale, l’Istituto ha ricevuto, nel 2010, il più alto apprezzamento da parte dell’allora Soprintendenza Regionale per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo. Negli ultimi anni l’attività è stata concentrata principalmente sui restauri delle tele della scuola degli “Impressionisti Scandinavi”, di Mario Schifano e di opere di una pregiata collezione dell’Espressionismo tedesco, tutte di proprietà della Fondazione stessa.

«È con grande piacere che la Fondazione Pescarabruzzo celebra il suo 30° anniversario proprio all’Abbazia, ripercorrendo l’impresa che ha portato all’intervento di restauro. L’occasione del Trentennale e il concerto d’archi dei musicisti del Conservatorio di Pescara sulle musiche di Vivaldi, all’interno di questo luogo emblema del recupero e della rinascita, spero possano essere per la comunità locale e per il flusso di turisti l’auspicio a ritornare a visitare e vivere un monumento di così grande prestigio culturale per l’intero Abruzzo», dichiara il Presidente dell’Istituto, Nicola Mattoscio.

Le celebrazioni per i 30 anni proseguiranno il 22 luglio prossimo, in occasione della ricorrenza della nascita della Fondazione Pescarabruzzo.

Foto di Stefano Schirato




LA REGIONE AGEVOLI i territori

Concretizzando le proposte scaturite dalla sintesi fra Comuni e cittadinanza

Chieti, 18 giugno 2022. “Se la variante dei Comuni e dei cittadini al progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Chieti-Pescara avrà un futuro, sarà perché i Comuni e cittadini, da soli, si sono mobilitati: si sono seduti insieme intorno a un tavolo per costruirla e l’hanno proposta a RFI e al Commissario governativo e l’hanno seguita passo passo nel dibattimento pubblico a cui avevamo chiesto che la Regione avesse un ruolo di rappresentanza, che, però, fino ad oggi non abbiamo visto. Ci fa piacere che il presidente Marsilio sia venuto a vedere, dopo sei mesi dalla diffusione degli elaborati progettuali e fine del dibattimento pubblico su uno dei tratti più impattanti, dopo quello di San Giovanni Teatino, ci auguriamo come portatore di buone notizie e di un ruolo aggregante che fino ad oggi non c’è stato da parte della Regione”, così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo commentano la vista di oggi del presidente della Regione sul tracciato del progetto, impossibilitati ad accogliere Marsilio a Brecciarola e a Chieti Scalo, dove c’erano il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, il presidente e il vicepresidente della Commissione consiliare RFI Vincenzo Ginefra e Roberto Miscia.

“Chieti, una volta messa a conoscenza del progetto e delle sue diverse criticità, è scesa in campo, facendo da motore a una legittima mobilitazione, al fine di avere un confronto con RFI, prima attraverso un Consiglio comunale straordinario e la nascita di una Commissione consiliare ad hoc, poi con una mobilitazione costante con gli altri Comuni – incalzano Ferrara e Febo – e se uno spiraglio si aprirà, evitando così l’abbattimento delle case, delle attività economiche e commerciali inizialmente previsti, è senz’altro grazie al fronte costruito dai sindaci e dai Comuni, che in modo trasversale si sono uniti, facendo resistenza. Ci auguriamo oggi che, a fronte di questa pur tardiva presa di coscienza dei luoghi da parte dei vertici regionali, l’esecutivo affianchi i Comuni e le comunità nella concretizzazione delle istanze presentate ad oggi e divenute parte della fase della conferenza dei servizi, dove il 26 giugno il Comune ribadirà il no alla stesura attuale del progetto e ripresenterà la variante e la Regione avrà una importante voce in capitolo. Ora, serve dunque una presenza istituzionale che rafforzi le nostre posizioni l’auspicio è che questa visita sia un primo concreto passo in tal senso e che accompagni anche il successivo dibattimento pubblico che si aprirà anche sul lotto che interessa i comuni di San Giovanni Teatino e Chieti Scalo, dove insistono criticità ancora maggiori di quelle riscontrate sul primo lotto e su cui occorre sintesi, proposta, ma soprattutto massa critica per trovare una soluzione alternativa a vantaggio del territorio, di chi li governa e della comunità che ci vive, lavora e sceglie di rimanervi”.

“Al presidente abbiamo ribadito le posizioni dell’Amministrazione – così il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore Stefano Rispoli e il presidente della Commissione Ginefra – chiedendo che la Regione si faccia portatrice della realizzazione con meno criticità dell’opera, vista con i tecnici e ampiamente condivisa anche con la cittadinanza. Andiamo verso un momento strategico dell’iter progettuale, siamo fiduciosi che la presenza della Regione ora sul tracciato, voglia significare un concreto spiraglio a un miglioramento del progetto, come i cittadini e i Comuni chiedono da tempo”.