DISSERVIZI INGIUSTIFICABILI nel XXI secolo

È inutile che qualcuno che alza la voce faccia finta di non avere colpe

di Sabrina Bocchino, Lega Abruzzo

È una vera e propria emergenza quella sanitaria che sta attanagliando tutto il sistemo ospedaliero teatino e lo denunciamo da tempo. Le problematiche che abbiamo sollevato nelle scorse settimane per l’ospedale S. Pio da Pietrelcina sono affiancate da quanto inopinatamente sta accadendo per i nosocomi più importanti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e denotano un momento di difficoltà che non può essere sottaciuto. Lo dichiara la portavoce della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino che rileva come ci sono malanni che hanno radici profonde nel passato anche recente, ma che nel corso di questi anni non hanno trovato adeguate risposte e non è possibile più attendere.

La nostra non è una guerra dei campanili che non porta da nessuna parte, ma la richiesta di politiche chiare e definite per tutto il sistema sanitario teatino. Non si può intervenire solo a tamponare le criticità quando diventano intollerabili, ma bisogna agire pianificando secondo una visione di efficienza ed efficacia che da anni sembra mancare.

Sono anni, ed è inutile che qualcuno che alza la voce faccia finta di non avere colpe, che gli ospedali teatini sono oggetto di continui tagli di personale e servizi a scapito dei cittadini utenti chiamati a fare i conti con disservizi davvero ingiustificabili nel XXI secolo.

Arrivare a chiudere il reparto di geriatria della Clinica universitaria, lì dove gli studenti dovrebbero apprendere tecniche e metodiche, determinare la sospensione di servizi come l’ortopedia a Vasto, ridurre le prestazioni in molti servizi sanitari dei tre grandi ospedali della Asl 02 colpiscono in maniera innegabili i pazienti e soprattutto quelli più fragili e non possiamo condividere questo modo di operare.

Riteniamo, e lo diciamo da tempo, che sia giunto il momento di accelerare verso una modernizzazione del sistema sanitario abruzzese e, soprattutto, nel chietino che non si possa basare su contratti a tempo determinato e sul precariato in genere. Ci vuole organizzazione, programmazione, reperimento fondi e finanziamento ad ogni possibile livello di intervento ed in tempi rapidi per quanto possibile ed è questo l’impegno che chiediamo e con forza al direttore Schael. Non servono più promesse, inaugurazioni, presentazioni, è necessario dare concretezza alle parole.