O IL MODELLO PESCARA o il modello Barcellona: Decidim!

Barcellona, Al n. 35 di via Pi i Margall, c’è una locandina che annuncia l’inizio dei lavori del nuovo corridoio verde proprio lungo quella via.

Al riguardo l’avviso invita a partecipare a una ennesima sessione informativa, sia in presenza che in remoto, dedicata alla riurbanizzazione (potremmo dire rigenerazione viaria) del carrer de Pi i Margall. Firmato: l’Ajuntament, il Municipio, de Barcelona.

In altri termini, il Comune ha organizzato una lunga serie di incontri in cui ha presentato il progetto, ne ha discusso con i residenti e con i possessori di attività commerciali e stakeholder, ha quindi congiuntamente tratto le conclusioni e definito l’elaborato finale, avendo svolto a monte un percorso partecipato. Ma come hanno fatto?

La risposta alla domanda sta tutta nel titolo della locandina: DECIDIM, intuitivamente traducibile come decidiamo.

Cos’è “DECIDIM”?

È una piattaforma di democrazia partecipativa nata nel 2016 dalla mano del giovane governo comunale di Barcellona.  Il ventaglio di possibilità partecipative su Decidim è ampio e vario: dai processi partecipativi (compresi i bilanci partecipativi e i testi partecipati come le proposte di legge), a consultazioni pubbliche e referendum attraverso l’accesso a un sistema di voto elettronico esterno, a iniziative cittadine come l’iniziativa legislativa popolare (consentendo ai cittadini di presentare proposte e di raccogliere firme a sostegno), fino ad Assemblee e Consigli municipali o settoriali (definizione delle caratteristiche degli organi e della loro composizione attraverso i profili di partecipanti, convocazioni, calendario di riunioni geolocalizzate).

Dunque, i cittadini possono partecipare e interagire in questi spazi utilizzando le funzionalità della piattaforma: fare proposte e dare un parere (voto), commentare e deliberare, monitorare le interazioni, le azioni e i risultati, partecipare a sondaggi, sessioni in e dibattiti aperti con funzionari eletti, esaminare la documentazione prodotta.

Una caratteristica importante di Decidim è permettere di gestire tutti i processi partecipativi del comune in un’unica piattaforma, in una modalità omogenea che rende più facile la partecipazione. Oggi Decidim, oltre che da Barcellona, è utilizzata da altre città Spagnole ed è in fase di test in altre amministrazioni nel mondo.

A Barcellona ci sono 27.010 persone registrate, sono stati aperti 14 processi partecipativi e un’iniziativa cittadina e sono state presentate complessivamente 11.965 proposte, di cui più del 70% sono state adottate come politica pubblica dal comune, il cui controllo e monitoraggio sono attivi e trasparenti.

Una di queste iniziative è la rigenerazione stradale di Via Pi i Margall. Ed ecco il progetto.

La strada, al di là di due marciapiedi già abbastanza ampi, di quasi 5 metri di larghezza, a cantiere aperto è composta di una carreggiata di circa 20 metri, con 4 corsie centrali di marcia in direzioni opposte e parcheggi auto a  spina di pesce su entrambi i lati. Niente piste ciclabili (di cui Barcellona è ricca). Ecco le sezioni riassuntive.

Pi i Margall, c’è scritto, si trasformerà in un asse verde di 600 metri, per dare priorità ai pedoni e alla mobilità sostenibile. Il grafico mostra le sezioni di partenza e di arrivo. Attualmente la sezione stradale è dedicata per il 38% a uso pedonale e il 45% ai mezzi di trasporto (tutti: monopattini, bici, bus, furgoni e soprattutto auto); lo spazio verde ammonta al 15 %. Tra 17 mesi l’uso pedonale sarò portato al 70% , mentre quello veicolare al 30, ma che comprende una corsia bus riservata e anche  una corsia ciclabile mono direzionale in salita. In discesa tutti andranno nella stessa corsia, visto che viene previsto il limite di 30 km/h. Lo spazio verde occuperà l’80% della strada, oltre il 500% in più di quello attuale.

La rigenerazione di Pi i Margall fa parte del nuovo modello stradale dei Superblocchi di Barcellona, esteso a tutta la città, che comprende anche il Piano Natura 2030. In questa nuova configurazione di strade, assume particolare importanza la naturalizzazione , ovvero l’abbondante presenza di vegetazione.

Il nuovo Pi i Margall avrà 142 alberi in più rispetto ad ora , di più di venti specie diverse. La superficie delle aiuole e delle zone arbustive si moltiplica quasi dieci volte e passerà dagli attuali 370 a 3.270 mq. In questo modo l’intera strada sarà ombreggiata all’80%. Allo stesso modo, il suolo avrà un sistema di drenaggio sostenibile che riutilizzerà l’acqua piovana e fornirà agli alberi migliori condizioni di irrigazione e aria. Il progetto prevede la creazione di quattro nuove piazze, allo scopo di dare centralità alla vita di quartiere e al commercio locale. In queste piazze e lungo tutta la strada verranno collocate 42 panchine e 121 sedie e sarà incrementato il numero degli attraversamenti pedonali, da 8 a 14.

Importo dei lavori: 13 ml di euro, per togliere parcheggi e strade e fare spazio ai pedoni, bus, bici e verde. La tentazione di fare il paragone con via Marconi, ma anche con l’area di risulta, e pure con la strada parco, è irrefrenabile e inevitabile.




SOLO PIANO. Maria Gabriella Castiglione in concerto

Società operaia mutuo soccorso in  piazza D’Albenzio, sabato 9 luglio 2022, ore 21

Spoltore, 3 luglio 2022. Ascolteremo un percorso musicale intenso, suggestivo e singolare come lei sa fare da anni coinvolgendo spettatori di tutte le età, interpretando musiche di autori classici come Bach, Chopin, Rachmaninov ai moderni come Piazzolla, Sakamoto, Glass, Nyman, Hisaishi, Tiersen, con una intensità che rapisce l’anima ed il cuore.

Tecnicamente Maria Gabriella, dotata di poliedricità e forza, ma intimamente di rara commozione, quasi a voler conoscere ogni singolo spettatore, percorrendo, attraverso le note vibranti, il cuore di ognuno.

Lei si autodefinisce Artista Indipendente perche fuori da tutte le convenzioni, dalla politica, dai sistemi, ma guidata da uno spirito ribelle ma austero, severo ma anarchico, libera da tutto e tutti.

La sua solitudine interiore l’ha sempre portata a crescere nello studio per cercare di evolversi lontana dalle mode di ogni genere, le sue contraddizioni indicano lo spirito artistico che la contraddistingue da sempre, cavalcando centinaia di palchi da tantissimi anni. Direttore artistico del festival Musicarte nel Parco a Pescara da 25 anni, insegnante infallibile amata dai suoi allievi, riesce a captare ogni momento in ogni nota, seppur di autori di epoche  diverse, ma legati magistralmente da un filo sottile che, solo al termine del concerto lo spettatore sa cogliere, direi un pugno nello stomaco.

Maria Gabriella Castiglione, pluripremiata anche dalla presidenza della repubblica, si esprime anche attraverso la pittura e scrittura, e come lei dice, sceglie l’arte come sopravvivenza e modus vivendi in un mondo ormai disumanizzato in cui molti tradiscono anche mentendo a sé stessi ma la musica è l’unica via per non mentire e ritornare ad amare, perché coinvolge tutti i sensi, la mente e l’evoluzione culturale e umanistica in cui tutti ne abbiamo bisogno. Penso che chi ha modo di conoscerla ed ascoltarla non può dimenticarla mai. È lei: Maria Gabriella Castiglione.

Renato Caldarale




L’INCOGNITA post-elettorale in Italia e Francia

Risultati ed astensionismo esprimono sfiducia e rivelano incognite  

I segnali che vengono dalle elezioni francesi e italiane nella loro diversità e specificità confermano a distanza di tempo dalle elezioni in Germania, dove si erano chiaramente palesate, le due tendenze dell’elettorato di oggi: la sua volatilità e la sua distanza dal sistema politico istituzionale che, sia in Francia che in Italia, è quello democratico che per sua natura “naviga a vista“ o, per meglio dire, è sempre sull’orlo di una crisi esistenziale.

Già da qualche anno, l’avvento dei partiti populisti ha provocato un aumento dell’astensionismo e, messo in evidenza, l’insoddisfazione dell’elettorato per il modello economico dominante, a suo vedere, incapace di distribuire equamente il dividendo della crescita economica.

Li dove le democrazie sono avanzate, è difficile tenerle insieme e i governi sono in perenne affanno. Il Covid e la guerra in Ucraina sono stati un deterrente non da poco nell’evitare crisi di governo al buio e nel circoscrivere, da un lato le  “piccole patrie”, i governi di destra,  dall’altro nel rivitalizzare in Francia una “gauche “ alla deriva, la “gauche “ di Mélenchon, da qualche opinionista definito “il Chavez d’oltralpe senza il petrolio”, perfetto rappresentante di quella Francia barricadiera, populista e arrabbiata, che con i suoi gilet gialli, aveva così tanto affascinato il Di Maio della prima ora. Mélenchon ha dimostrato di essere un abile trascinatore di folle, molto più della Le Pen, ed ha saputo con l’intelligenza e l’esperienza del vecchio militante marxista, trasformare in forza parlamentare il senso di ingiustizia di milioni di francesi.

Sia in Francia che in Italia, il voto ha segnato l’ulteriore decomposizione del sistema partitico e la parlamentizzazione del dissenso e della rabbia, mentre una fetta sempre più larga dell’elettorato ha voltato ancora una volta le spalle alla politica, indifferente ad un appuntamento così importante e decisivo.

Il dato dell’astensione va attentamente valutato perché esprime disinteresse e sfiducia nei partiti, rassegnata accettazione di uno status quo che, opinione diffusa, nessun politico è oggi in grado di cambiare, anche perché se l’ambizione dei politici  che abbiamo è quella di rendere compatibile l’istanza di cambiamento con la giustizia sociale, l’operazione risulta quanto mai difficile perché continua a ridursi l’appoggio del ceto medio, l’unico ad essere interessato ad un sostanziale cambiamento.

Quattro anni fa, proprio pensando ad un cambiamento radicale del quadro politico, in Italia il Movimento 5 Stelle fu votato da un italiano su tre. Oggi non riesce ad avere candidati alle amministrative o, se li presenta, i risultati sono risibili. Il Movimento è figlio di una grande illusione, quella di pensare che bastasse un “vaffa“ per cambiare la classe politica esistente, vecchia ed obsoleta e risolvere così i problemi del nostro Paese, invece i nuovi rappresentanti del popolo si sono presto dimostrati quelli che erano: un misto di improvvisazione e demagogia, con l’aggravante di pensare che, con i soldi pubblici si potesse dare a tutti un reddito senza creare lavoro e che, la crescita economica di un Paese non fosse il risultato di capacità di innovazione, competenze e competitività. Altro che uno vale uno !!!

La realtà ha rapidamente superato l’illusione segnando il progressivo, lento, irreversibile logoramento del quadro politico, la moltiplicazione delle leadership, sempre più plurali e passeggere, non in grado di riposizionarsi strategicamente. In sintesi, i sistemi politici delle democrazie occidentali non hanno più trovato assetti adeguati e, senza più punti stabili di riferimento, riuscire a “cavalcare l’onda“ è molto difficile, può riuscire nel medio termine, per una stagione, poco più poco meno, ma presto si torna al punto di partenza.  

Angela Casilli




CON ESQUIVE L’ALTA ACROBAZIA racconta le nostre fragilità

Dalla Francia un grande show in anteprima assoluta

Pescara, 3 luglio 2022.Funambolika, festival internazionale del nuovo circo prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, continua il 5 luglio al Teatro d’Annunzio con un appuntamento imperdibile che ancora una volta trasformerà la città di Pescara nella capitale dell’arte più antica e diffusa al mondo, quella del circo.

In anteprima assoluta dalla Francia, arriva infatti la nuova creazione acrobatica che promette di essere il riferimento europeo dei prossimi anni: “Esquive” (dal francese “schivare”), balletto vertiginoso su piattaforme elastiche e pareti oblique, uno spettacolo ipnotico in cui i performer camminano sui muri e si gettano nel vuoto. È un progetto nato durante il lockdown, sul tema del rischio e della caduta, che unisce alta acrobazia, danza contemporanea e musica elettronica. Sostenuto dal Ministero della Cultura Francese, co-prodotto da cinque teatri stabili d’oltralpe, “Esquive” ha accettato l’invito di Funambolika a tenere a Pescara la prima data internazionale, prima ancora di approdare a Parigi. L’idea del progetto è di Gaëtan Levêque, atleta-coreografo che da 25 anni fa del trampolino la propria specialità. Per questo spettacolo ha messo insieme sei acrobati-danzatori fuoriclasse usciti dalle migliori scuole francesi, realizzando una sorprendente macchina scenografica che invaderà l’intero palcoscenico del d’Annunzio, raggiungendo in alcuni momenti un’altezza di dieci metri.

Spiega l’autore francese: «Mettendo in discussione gravità, peso, sospensione e cambiamenti dello stato corporeo, il gesto acrobatico diventa un linguaggio. Ciò traduce le fondamenta intime del circo: l’arte del volo e del rischio, un elogio della fragilità e dell’utopia. “Esquive” è un invito a contemplare il desiderio umano di rialzarsi, a sentire il nostro continuo sforzo di sottrarsi alla caduta».

I sei interpreti in scena saranno Rémi Auzanneau, Hernan Elencwajg, Aris Colangelo,Tanguy Pelayo, Baptiste Petit, Hugo Couturier. Oltre alla regia e alla scenografia di Gaëtan Levêque, la produzione si avvale della coreografia di Sylvain Decure, della creazione musicale di Maxime Delpierre, delle luci di Jérémie Cusenier e dei costumi di Mélinda Mouslim. Lo spettacolo è prodotto dal centro di creazione “Le plus petit cirque du monde (Bagneux)”, in co-produzione con i centri teatrali di Sceaux, Maubeuge, Chalons, Cherbourg, Calais.

«Funambolika è sempre stato un laboratorio, un trampolino di lancio» spiega il fondatore del festival, Raffaele De Ritis; «negli anni abbiamo puntualmente accolto creazioni inusuali da tutto il mondo, ancora sconosciute, che partendo da Pescara sono diventati appuntamenti leggendari a Londra, Sidney, Parigi, Berlino Montreal. Una delle nostre missioni è la scoperta, e con essa stimoliamo la curiosità del pubblico verso territori inesplorati della creazione. Ed è su questa scia anche la scelta di accompagnare nella nascita un progetto creativo e ambizioso come “Esquive”. Il circo resta un linguaggio nel quale la fantasia e l’innovazione non hanno confini».

Al termine dello spettacolo, tornerà anche quest’anno la tradizione del “Funambolika Talk”: dopo i saluti finali, gli artisti rientreranno brevemente in scena per raccontarsi e scambiare con il pubblico domande e curiosità.

Funambolika, giungerà al clou con l’ultimo appuntamento di importanza mondiale: l’8 e il 9 luglio, sempre al Teatro d’Annunzio, andranno in scena le due repliche di quello che è forse il momento più atteso: la quattordicesima edizione del “Gran Gala du Cirque”, che si annuncia favoloso. Lo spettacolo più prestigioso dell’anno raccoglierà le novità da tutto il mondo, tra vincitori di talent show internazionali o vincitori dei massimi concorsi circensi del pianeta.

I biglietti per “Esquive”, che stanno andando a ruba, sono disponibili anche in un convenientissimo carnet in combinazione con il Gran Gala du Cirque.




CON L’AIUTO dei giovani migranti

L’Ente mostra rimette a nuovo il pergolato del Belvedere Santoleri

Guardiagrele, 3 luglio 2022. L’Ente mostra dell’artigianato artistico abruzzese, nell’ambito del programma di iniziative rivolte all’integrazione dei ragazzi extracomunitari ospiti del SAI (il sistema di protezione dei richiedenti asilo) di Guardiagrele, ha risistemato il pergolato del Belvedere Santoleri e ridato splendore alla fontana donata dall’Ente al Comune di Guardiagrele nel 2012, realizzata dall’Artista Polacca Małgorzata Bukowicz. I volenterosi ragazzi stranieri sono stati coordinati dal maestro artigiano Nello Iacovella e dal personale dell’Ente.

L’approccio all’accoglienza proposto nell’ambito dei programmi di accoglienza dei migranti punta ad ottenere un’effettiva emancipazione dal bisogno di ricevere assistenza. Si parla di “accoglienza emancipante” e riguardano tutte le iniziative rivolte all’ospitalità dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria che possano valorizzare le persone e la loro capacità di scelta e di progettazione.

Il presidente Gianfranco Marsibilio fa appello al senso civico di tutti ma avverte che chiunque danneggerà il pergolato del Belvedere sarà facilmente individuato grazie ad un impianto di videosorveglianza. “Vorremmo continuare l’opera di tutela del patrimonio artistico della città – spiega Marsibilio – ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno economico degli operatori economici e degli imprenditori della zona”.

Il prossimo progetto di restauro in collaborazione con il Comune di Guardiagrele, già inoltrato alla Sovrintendenza dei beni culturali dell’Abruzzo, riguarderà il cancello della grotta di Andrea Bafile a Bocca di Valle realizzato da Aristodemo Di Sciascio e le preziosissime maioliche di Basilio e Tommaso Cascella.




LANCIANO NUOTO, quante novità

Le nuove attività della società sportiva

Lanciano, 3 luglio 2022. Nuova stagione, progetti nuovi con tante sorprese. È questa la premessa agonistica dell’associazione Lanciano Nuoto, squadra frentana il cui “quartier generale” è presso il centro piscine Le Gemelle, impianto gestito proprio dall’associazione stessa.

Il progetto della Lanciano Nuoto è stato quello di rivitalizzare l’impianto; per l’associazione, infatti, lo sport rappresenta un vero e proprio valore aggregante che si basa sul rispetto di sé e degli altri ed è per questo che la dirigenza ha voluto restituire a tutti i cittadini la possibilità di prendersi cura della propria salute e allo stesso tempo di divertirsi.

La nuova stagione 2022/2023 continuerà il percorso intrapreso quest’ anno: due piscine semi olimpioniche, attività agonistica, scuola nuoto con istruttori qualificati sia per bambini che per adulti, numerosi istruttori impiegati nel segmento di fitness in acqua e di fitness a terra e anche in quello della sala attrezzi, personale di segreteria, direzione e bar.

Non mancheranno le novità.

La direzione si è impegnata ad arricchire a tutto tondo le competenze del proprio staff per garantire, ancora di più, un servizio eccellente a tutti gli utenti della struttura e soddisfare così i loro bisogni. È stata realizzata, inoltre, una campagna promozionale per gli abbonamenti stagionali 2022/2023: dal 1° luglio sarà possibile sottoscrivere, l’abbonamento più consono alle tue esigenze, a una tariffa davvero vantaggiosa.

In particolare, a breve sarà presentato il nuovo staff tecnico della squadra della LANCIANO NUOTO.

Squadra che quest’anno si è ben distinta in particolar modo nella disciplina del salvamento riportando diverse medaglie a carattere regionale e nazionale e rientrando tra le prime 20 squadre italiane.

Punta della squadra è l’atleta Serena Nicolucci che è arrivata in nazionale.

Altri risultati si sono avuti nella pallanuoto dove l’under 18 ha ben figurato nel campionato regionale piazzandosi dopo le squadre pescaresi così come l’under 14.

“Il prossimo anno ci vogliamo ancora di più migliorare in tutte le discipline” ha commentato il presidente Antonio Carbone.




PASSAGGIO DEL MARTELLETTO al Rotary Club Chieti Ovest

Tenuto all’hotel Dragonara lo scorso venerdì

Cepagatti, 3 luglio 2022. “Venerdì scorso si è celebrata la tradizionale cerimonia del “passaggio del martelletto” del club Rotary Chieti-Ovest. Il Dr. Dino Scrivani è il nuovo Presidente, consulente finanziario stimato di Pescara guiderà i soci nell’anno rotariano appena iniziato, succedendo al Dr. Basilio Ruscetta che passa il testimone dopo un mandato caratterizzato dalle complessità dovute al Covid-19, ma che comunque ha visto il club focalizzato sul massimo supporto al tessuto sociale in cui è immerso con iniziative afferenti la comprensione del nuovo virus, le informazioni su quanto vissuto in corsia dai medici, eventi culturali di vario genere, ecc…

La cerimonia si è consumata nella splendida cornice del ristorante “Relais Toulà” di Cepagatti, luogo esclusivo che, oltre ad un’attenzione ineccepibile ai dettagli, offre un panorama mozzafiato della città di Chieti sulla collina di fronte. Il mandato del presidente Scrivani sarà certamente ispirato ai più alti valori del Rotary come anche enunciato dallo stesso nel discorso di inizio mandato.

Proprio questo scopo ha ispirato il progetto del nuovo direttivo, la creazione di diverse commissioni che possano, nei vari ambiti di specializzazione dei soci, fornire un servizio utile alla comunità di riferimento con un occhio di riguardo alle nuove generazioni.

Ad aiutare il Presidente nell’ambiziosa missione sarà il Consiglio Direttivo appena nominato, composto da: la vicepresidente Anna Morgante, il past president Basilio Ruscetta, il segretario Maurizio Cantatore, il presidente incoming Giancarlo Bigi, il presidente eletto Michele Salcuni, il prefetto Gabriella Di Muzio e i consiglieri Maria Franca Mancini De Cecco, Vincenzo Rabottini, Michele Del Grosso e Michele Salcuni, i presidenti di commissione Antonio Petrucci, Patrizia Di Gregorio, Giancarlo Bigi e Michele Salcuni.

Tutti i soci del Club e le autorità civili e rotariane formulano al neopresidente le congratulazioni per un radioso anno di lavoro.

L’accoglienza del Rotary offre ai territori in cui insistono i vari club un punto di riferimento, un facilitatore e un vero e proprio sostegno nella vita quotidiana.”

Michele Salcuni