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LA NUOVA PESCARA senza confini

D’Alfonso: È una rivoluzione: facciamola bene e nel tempo giusto

Pescara, 9 luglio 2022. Presentato stamattina, in conferenza stampa, nella sala consiliare  del comune di Montesilvano,   l’Evento internazionale di martedì 12 luglio  a Pescara con il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e i sindaci di Atene e Tirana, organizzata con la Fondazione Europa Prossima dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso: alle 16.30, in via G. D’Annunzio 128,  la cerimonia inaugurale della Giornata Internazionale del Museo dell’Ottocento, e alle 17, presso la sala consiliare di Palazzo di Città, il convegno internazionale “Nuova Pescara: La città senza confini al centro dell’Europa adriatica”.

“Tirana e Atene – ha sottolineato D’Alfonso – sono due grandi città in pieno sviluppo e fermento da cui possiamo solo imparare. Non si può portare avanti con successo questa grande città progetto, se non si assumono informazioni ed esperienze da ciò che hanno già fatto  altre grandi realtà urbane come Tirana e Atene che hanno già lavorato alla fusione.

Per la presenza della Nuova Pescara nello spazio europeo dell’Adriatico è fondamentale, già da ora, coltivare i  rapporti nella Euroregione Adriatico Ionica – ha proseguito D’Alfonso spiegando la presenza del Ministro degli Esteri martedì a Pescara – Luigi Di Maio sarà con noi proprio perché ci aiuterà a pensare iniziative di cooperazione transfrontaliera che vadano nella direzione desiderata perché la nuova Pescara conquisti un ruolo da coprotagonista al centro dell’Europa adriatica”.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco di Montesilvano Paolo Cilli e la sindaca neoeletta di Spoltore Chiara Trulli, il senatore D’Alfonso si  è soffermato sulle direttrici fondamentali del progetto di fusione: “La parola d’ordine non è presagire il grande destino della nuova Pescara, ma è saperlo prefigurare, ossia mettersi subito al lavoro per far sì che si realizzi, nel tempo giusto e non il prima possibile perché rischiamo di non fare bene e di trovarci, poi, davanti a Pescarexit: Nuova Pescara è una rivoluzione, facciamola bene, per produrre capacità di funzionamento, opportunità, comodità e, arriverei a dire, anche più diritti.

I tre elementi fondamentali già ci sono – ha specificato D’Alfonso –  il referendum, la Legge regionale e l’emendamento che la scorsa primavera ha donato 105 milioni di euro in 10 anni al progetto di fusione. Adesso servono altre norme. Quella che consenta ai consiglieri comunali di partecipare agli organi collegiali. Quella che istituisca una pianta organica dedicata dei dipendenti che riconosca il lavoro straordinario che dovranno fare, perché sia chiaro: al centro della capacità di funzionamento della nuova grande città metropolitana non ci sarà lo Statuto, che pure è necessario, ma ci sarà proprio la pianta organica.

Posso anticipare – ha concluso D’Alfonso – che entro la fine dell’anno queste norme occorrenti saranno assicurate da un nuovo emendamento che anche stavolta sarà con i nomi di tutti: D’Alfonso, Pagano, Bagnai, Castaldi, De Bertoldi,  D’Alessandro,  saremo tutti insieme a spingere nella stessa direzione desiderata”.

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