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23 Novembre 2024 home

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LA BANDIERA GIALLA della Ciclabilità

Sventola su 174 comuni italiani

Per l’Abruzzo entrano anche Teramo ed Avezzano portando i ComuniCiclabili abruzzesi ad un totale di 19, con la nostra regione al terzo posto dopo Veneto ed Emilia-Romagna per numero di comuni aderenti alla rete.

Si chiude oggi l’edizione 2022 di FIAB ComuniCiclabili che, dopo cinque anni, accoglie in rete 174 comuni italiani di ogni tipologia e dimensione in cui, complessivamente, abita oltre il 20% della popolazione italiana. Tra questi si contano 9 capoluoghi di regione, tra i quali L’Aquila, a cui si affiancano altri 25 capoluoghi di provincia, (in Abruzzo Pescara e da oggi anche Teramo).

Attraverso l’iniziativa FIAB-ComuniCiclabili* la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni a adottare politiche a favore della mobilità ciclistica, dare risalto all’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly e valorizzare le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei “bike smile” anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile insieme ad una valutazione che include utili suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità. Ogni anno, infatti, FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi compiuti da ogni singola amministrazione.

“Oggi chiudiamo il primo entusiasmante quinquennio di ComuniCiclabili. Quando in FIAB abbiamo pensato a un riconoscimento da attribuire alla ciclabilità dei territori, siamo stati visionari e ambiziosi avendo come capitale le nostre competenze di urbanisti e la nostra infaticabile dedizione alla mobilità in bicicletta – dice Alessandro Tursi, presidente di FIAB – L’iniziativa è cresciuta oltre le più rosee aspettative perché i comuni e le loro amministrazioni hanno compreso e apprezzato il nostro grande sforzo per produrre valutazioni attendibili l’approccio propositivo e collaborativo per fornire suggerimenti e indicazioni adatti alle specifiche realtà. La soddisfazione più grande è vedere come tanti amministratori abbiano implementato gli sforzi per migliorarsi ogni anno, e siamo sempre felici di riconosce i bike smile in più quando i punteggi superano le varie soglie. La sfida più grande per il futuro di FIAB-Comuni Ciclabili è quella di essere all’altezza del lavoro fatto fin qui e di onorare la fiducia che sempre più comuni ripongono in FIAB”.

La partecipata cerimonia virtuale di oggi, ha dato il benvenuto nella rete a 10 nuovi comuni, tra i quali Teramo e Avezzano (AQ ), entrambe con 1 bike-smile.

Insieme a loro hanno ricevuto le bandiere gialle di rinnovo i tantissimi territori già presenti nel circuito, con la conferma o la modifica del punteggio rispetto all’anno precedente.

QUALCHE NUMERO…

La valutazione massima con il punteggio di 5 bike-smile è stata ottenuta per il riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili 2022 da 13 comuni italiani (ancora nessun abruzzese), seguono i 27 i comuni in Italia che hanno 4 bike-smile sulla bandiera gialla, tra cui Pineto, che si conferma così la più virtuosa d’Abruzzo. In questa edizione si distingue Alba Adriatica (TE), che viene promossa da 2 a 3 bike-smile, grazie al completamento della nuova ciclabile lungo il Vibrata, alla redazione del Biciplan e alle sue prime applicazioni, come l’aver reso Zona 30 km/h buona parte delle città. Confermano i bike smile già ottenuti Tortoreto (TE) – 3 bike-smile; Giulianova (TE) – 2 bike-smile (menzione speciale per super ciclabile che ha rivoluzionato lungomare), Montesilvano (PE) – 2 bike-smile; Corropoli (TE) – 2 bike-smile; Rapino (CH) – 1 bike-smile;

Nota dolente per Roseto degli Abruzzi, che purtroppo retrocede da 2 ad 1 bike-smile a causa del mancato sviluppo della rete ciclabile comunale e della scarsa manutenzione dei percorsi esistenti, sempre meno fruibli. Se altrove, infatti, il finanziamento Bike to Coast ha rappresentato l’occasione imperdibile per avviare un processo di rigenerazione urbana e ha stimolato ulteriori investimenti con risorse comunali, Roseto sembra averlo subito e sofferto come un male necessario, i cui effetti andavano il più possibile arginati anziché amplificati. FIAB si augura che la città inverta la rotta con uno slancio verso azioni e politiche tese a sviluppare la mobilità ciclistica, così da riconquistare il bike-smile perduto e puntare magari ad aggiungerne altri negli anni successivi. Ma sarà necessario porre il tema come priorità dell’agenda amministrativa con risorse adeguate, coraggio e l’indispensabile pianificazione strategica (Biciplan di qualità).

Monica Macchioni

Annachiara Montefusco 

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