Nel cuore del centro storico di Luco dei Marsi
Un ideale viaggio nella storia e nella memoria delle terre fucensi e del prosciugamento del Fucino, in una formula di grande potenza suggestiva ed evocativa. É l’evento a tema “Le Stanze del Tempo”, in programma per oggi, venerdì, 15 luglio, alle 21, a Luco dei Marsi, che vedrà protagonista la compagnia teatrale “Lanciavicchio”. Cornice d’eccezione della rappresentazione, la piazza centrale, gli antichi vicoli – le rue – e le piazzole del borgo storico, per l’occasione peculiari “stanze della memoria”, in cui gli Artisti accompagneranno i partecipanti a ripercorrere tempi, luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione, e in cui storia, storie e leggende si intrecceranno in una narrazione avvincente, tra la luce delle candele, i suoni e le parole che riportano l’eco profonda di realtà che non sono più ma che permeano la memoria e la fisionomia profonda delle terre fucensi.
“Un appuntamento culturale straordinario, che invito a non perdere”, ha spiegato la sindaca Marivera De Rosa, “Il Teatro Lanciavicchio dà vita, come sempre, a progetti di assoluto rilievo, in grado di appassionare un ampio pubblico e di avvicinare al teatro anche sensibilità meno allenate al genere, con grande valenza artistica e la capacità di generare produzioni suggestive e di grande spessore”. Lo spettacolo, in forma itinerante, vedrà gli spettatori, suddivisi in piccoli gruppi, visitare le diverse “Stanze”, “Ognuna delle quali restituisce tempi, luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione. […]. In ogni stanza dello spettacolo storie e leggende si fondono con elementi narrativi ricavati dai dettagli tecnici della colossale opera di ingegneria idraulica, dal patrimonio bibliografico, e da paesaggi della memoria collettiva. Una memoria collettiva scandita da un tempo frammentato e rimodulato, ogni volta diverso ad ogni passaggio di stanza. Un viaggio che restituisce l’immagine di un Abruzzo arcaico; eppure, al centro di profondi processi di innovazione: un Abruzzo sempre distante dalla percezione emotiva dei più, eppure in grado di trasformarsi e rinnovarsi nella sua stessa natura”, come nella presentazione della Compagnia.
Ideazione, Drammaturgia e Testo di Stefania Evandro, regia di Stefania Evandro e Antonio Silvagni
Altre Notizie
LA DIOCESI IN ASCOLTO DEI GIOVANI
PMI DAY DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO
TESTIMONIANZE DI FEDE E CARITÀ