PIOGGIA DI RICONOSCIMENTI per Davide Lupinetti

Il regista abruzzese si aggiudica anche il Premio speciale al Festival In Corto di Messina

Un altro rilevante premio per Davide Lupinetti, il promettente regista abruzzese, che, un po’ alla volta, sta guadagnando un posto di rilevo nel panorama della cinematografia d’autore. Stavolta la giuria di Festival In Corto a Messina, lo ha insignito con un Premio speciale per il suo cortometraggio Nautilus (2002) girato interamente nel territorio di Silvi e, segnatamente, nella splendida cornice delle terre del Cerrano. A ritirare il premio, nei giorni scorsi, in suo luogo, l’attrice pescarese Maria Grazia Di Giulio, ospite del Festival. Un altro riconoscimento, per lo stesso lavoro, che fa il paio con la targa di miglior cortometraggio dalla città di Ferrara ricevuta nello scorso mese di giugno dai giurati Estensi.

Nautilus è stato girato a Silvi Marina, mettendo in scena le bellezze autoctone e, segnatamente, quelle delle terre del Cerrano. In una clinica bellissima del litorale abruzzese, nella splendida cornice del mare adriatico, giovani infermiere si prendono cura di un gruppo di anziani. Al suo interno, invitando la sua paziente a spogliarsi, un dottore comincia la sua visita.

Nautilus è un piccolo cortometraggio in cui il regista ha tenuto a mente quella che è stata la produzione cinematografica italiana dei primi anni Settanta: la commedia erotica. In questo gioco del vedere senza vedere, della fantasia ad occhi chiusi, appunto, risiede la ricetta per lo stile di regia. La fotografia è calda, con una patina grumosa, proprio come nei film del tempo, dove i colori sono accesi ma non debordanti, come se nell’aria si respirasse ancora l’ottimismo per un Paese decrepito che, nonostante abbia già un piede nell’obitorio, è ancora capace di fare qualche bella pernacchia. I movimenti sono fluidi e lenti, senza bruschi tagli, come in un lungo spogliarello che si sofferma sul corpo morbido e curvilineo di una bella donna che solletica le fantasie erotiche degli uomini, lasciando intravedere senza mai guardare. Nella seconda parte, quando si seguono gli attori nel corridoio, si scopre che ridere è l’unico modo possibile per non piangere. Qui i colori sono decisamente più sobri.

Nautilus è stato realizzato nel 2021, in piena emergenza covid. Sebbene la pandemia non sia un elemento chiave del film, ma percettibile solo dalle mascherine portate dagli addetti alla clinica, l’opera ricalca, con ancor più forza, lo stato sociale di quelli che potrebbero essere i nostri nonni. È questa la denuncia sociale del film: la terza età, fascia di persone sempre più abbandonata a sé stessa. Non va, infatti, dimenticato che l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo e il primo in Europa (dato in costante crescita e le previsioni dicono che, nel 2050, un italiano su 3 sarà over 60).

Davide Lupinetti è un regista abruzzese, nato ad Atri e residente a Silvi Marina. Laureato in Media Design e Arti Multimediali alla NABA di Milano, ha vinto una borsa di studio alla San Francisco State University, che, così, gli ha dato l’opportunità di studiare film in California e muovere i primi passi come regista tra i più importanti marchi internazionali (YouTube, Cartier, Jaguar, l’European Council per citarne alcuni). Da liceale, nel prestigioso Spaventa di Città Sant’Angelo, una sua foto è stata premiata da Oliviero Toscani.

Davide Lupinetti ha diretto tre cortometraggi, 50 e 50 (2018), Under the Water (2020) e Nautilus (2021). I suoi corti hanno ricevuto candidatura e premi in più film festival in giro per il mondo. Merita la menzione il premio diversità come valore ad Under the Water, ricevuto alla settantasettesima Mostra del cinema di Venezia. Sempre nel 2021, tra le sue produzioni il documentario sul campione del mondo di canoa, Nicola Zamuner, progetto anch’esso presentato al festival del cinema di Venezia e due videoclip, “dal tramonto all’alba – il più grande omaggio ad Ennio Morricone” e “Cosa sono io per te”, che hanno superato le 100mila visualizzazioni su YouTube.




INCIDENTE LAVORO: Filt Cgil, in codice rosso lavoratore Gsa

Episodio avvenuto su a24 a bordo di un mezzo antincendio

L’incidente a distanza di una settimana dal presidio tenutasi davanti alla Prefettura di Pescara

“Un lavoratore, dipendente del Gruppo Servizi Associati (Gsa), azienda che espleta servizi integrativi antincendio, alla guida di automezzo aziendale nello svolgimento delle sue mansioni, è stato coinvolto in un incidente sul lavoro sulla A24, Roma – L ’Aquila ed ora è ricoverato in codice rosso”. A darne notizia il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, aggiungendo che “l’incidente, le cui dinamiche sono ancora in fase di accertamento, richiama ancora una volta l’attenzione di tutti sul tema della sicurezza sul lavoro”. 

“La sicurezza sui luoghi di lavoro – spiega il dirigente nazionale della Filt – è una delle nostre priorità che, anche nei tavoli di confronto di questi giorni con Gsa, è stato posto al centro delle rivendicazioni a tutela di tutti i lavoratori. L’obiettivo è la definizione di un percorso capace di monitorare costantemente le necessità di intervento e di miglioramento delle condizioni di lavoro”.

L’incidente si è verificato a meno di una settimana dal Presidio sindacale organizzato dalla Filt Cgil davanti alla Prefettura di Pescara in concomitanza con altri presidi organizzati contestualmente in altre regioni in cui opera questa impresa che si occupa di vigilanza, sicurezza e guardia a fuochi nelle autostrade e in prossimità delle gallerie con funzioni e compiti H24




OSSERVATORIO CONTINENTAL sui macro-trend del trasporto pesante

Autobus, in Abruzzo volano le immatricolazioni L’Aquila in controtendenza: -4,5% in un anno

Nel capoluogo il parco circolante più datato: gli Euro 0, 1 e 2 sono oltre il 43%. Risultati positivi sul fronte del trasporto merci: balzo in avanti del 50,7% per le nuove targhe

L’Aquila, 21 Luglio 2022. Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Abruzzo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione , l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: L’Aquila chiude in negativo con 21 nuove targhe

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. L’Abruzzo segue il trend positivo nazionale e immatricola 670 nuove targhe, segnando +50,6% rispetto all’anno precedente. Stessa percentuale registrata a L’Aquila che, immatricolando 104 nuovi mezzi, arriva a +50,7%.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, l’Abruzzo chiude con +19,4% (123 nuovi veicoli). In controtendenza, il capoluogo chiude col segno meno e solo 21 nuove targhe (-4,5%).

Alimentazione: a L’Aquila la percentuale più alta di autobus elettrici

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.

In Abruzzo l’elettrico tocca lo 0,1% e l’ibrido lo 0,3%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 93,7% del parco. In linea con la percentuale regionale, L’Aquila ha lo 0,3% di autocarri ibridi ma azzera la quota di elettrico. I mezzi a gasolio si attestano al 93,9%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

In Abruzzo l’ibrido rimane a quota zero, mentre l’elettrico arriva allo 0,8%. Il gasolio raggiunge il 95,1% e il metano supera il 4%. L’Aquila si conferma la provincia più virtuosa con la quota maggiore di autobus elettrici (2,5%). Nel capoluogo il gasolio rappresenta il 95,9% del parco circolante mentre il metano l’1,5%.

Categoria Euro: a L’Aquila il 43,6% del parco autobus è Euro 0, 1 o 2

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.

La situazione è più delicata in Abruzzo dove gli Euro 0 non scendono ancora sotto il 18% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 38%. Le classi meno inquinanti crescono ma si fermano al 25,3%. A L’Aquila le categorie più vecchie raggiungono il 41%, la percentuale più alta in regione, e solo gli Euro 0 sfiorano il 21%. Per contro gli Euro 5 ed Euro 6 non superano il 22%.

In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.

Sopra la media nazionale, in Abruzzo gli Euro 0 sfiorano il 13% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 salgono a 37%. Ancora una volta, nel capoluogo, si registra la cifra più alta di Euro 0, 1 e 2 (43,6%). Molto più bassa la percentuale delle categorie più giovani che arrivano al 24,2%.

Anzianità: nel capoluogo il 42,7% degli autobus ha più di 20 anni

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).

Anche in Abruzzo la fascia d’età più diffusa è quella dei 15-20 anni (21%). Le percentuali si abbassano considerando le categorie più giovani: il 23,9% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2,5% massimo un anno. Sulla scia della media regionale, a L’Aquila la quota per la fascia 15-20 anni sfiora il 22% mentre il 10,8% degli autocarri in circolazione non supera i 10 anni.

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.

La differenza aumenta in Abruzzo, dove la fascia di oltre 20 anni supera il 31% e quella di massimo 5 anni arriva solo al 15,5%. Nel capoluogo la percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, scende a 14,7% mentre quella dei mezzi di oltre 20 anni sale a 42,7%, la più alta in regione (seguita da Teramo a 41,4%, Pescara 40,2%, Chieti 23,8%).

Giorgio Cattaneo




SECONDO UNO STUDIO dei ricercatori della d’Annunzio

Con la mascherina il cervello legge diversamente le emozioni

Chieti, 21 luglio 2021. È stata documentata una sistematica anomalia nel modo in cui il nostro cervello reagisce ogni qual volta vediamo un volto coperto da una mascherina. Una ricerca appena pubblicata sulla rivista internazionale Neuropsychologia* dal professor Luca Tommasi e dalle ricercatrici Giulia Prete e Anita D’Anselmo del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ha dimostrato che il disagio psicologico che sperimentiamo nell’interagire con persone che indossano la mascherina è legato a doppio filo ad un cambiamento oggettivo e misurabile dell’attività cerebrale. Ai partecipanti allo studio condotto dai ricercatori della “d’Annunzio” sono stati mostrati centinaia di volti arrabbiati o felici che indossavano o meno la mascherina mentre veniva registrata la loro attività elettrica cerebrale tramite elettroencefalografia (EEG).

I risultati, oltre a confermare la difficoltà nel riconoscere le emozioni dei volti mascherati, hanno dimostrato che la risposta della corteccia cerebrale è alterata rispetto alla norma durante la visione di quei volti, soprattutto nei partecipanti quotidianamente meno esposti alle mascherine. Queste conclusioni giungono a conferma di altri studi internazionali che hanno già dimostrato l’impressione che le mascherine indeboliscono la nostra capacità di percepire gli altri, rendendo più difficile il riconoscimento di identità ed espressioni emotive.

La pandemia da COVID-19 ha influenzato le abitudini e i comportamenti di tutti noi – spiega il professor Luca Tommasi, docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica alla d’Annunzio” -. Fiumi di inchiostro sono stati spesi per commentare gli effetti psicologici e sociali spesso problematici che il virus ha portato con sé anche nella vita quotidiana. È il caso, appunto, delle mascherine, dispositivo di protezione fondamentale per ostacolare la diffusione virale ma che, allo stesso tempo abbiamo sperimentato essere un’interferenza negativa per la nostra vita sociale. Da oltre due anni ci siamo infatti abituati a interagire e parlare con persone con il volto parzialmente coperto dalla mascherina, ed è molto probabile che dovremo continuare a farlo ancora a lungo.  I risultati delle nostre ricerche – sottolinea il professor Tommasi – costituiscono una dimostrazione scientifica di come il nostro cervello si stia adattando a vedere volti mascherati a causa dei vincoli imposti dalla pandemia. Si tratta di un cambiamento cerebrale prevedibile sul piano teorico, ma che nessuno aveva ancora documentato e su cui la comunità scientifica dovrà interrogarsi ancora, anche in vista delle possibili ripercussioni di questo cambiamento sullo sviluppo delle capacità sociali nei bambini, nei quali la normale esposizione ai volti permette sin dalla nascita la costruzione di circuiti cerebrali predisposti a riconoscere le altre persone.

Maurizio Adezio

Foto ADNKronos




FESTIVAL Atrincontra 2022

Domani con Macioce De Il Giornale e Piccioni di Doc

Atri. 21 luglio 2022. Dopo il grande successo degli scorsi appuntamenti a cura di Atrincontra – Associazione Abruzzo Ontario, proseguono gli incontri domani venerdì 22 luglio ore 21.00 a p.zza Duchi d’Acquaviva, Atri (TE) in compagnia di nomi illustri e di grande spessore.

A dar lustro alla serata ci sarà Vittorio Macioce, caporedattore ed editorialista de “il Giornale”: è da anni una delle migliori penne del giornalismo culturale italiano. Tra le altre cose è il fondatore e il direttore artistico del Festival delle Storie nella valle di Comino. Questo è il suo esordio nella narrativa con la sua opera “Dice Angelica” edito da Adriano Salani Editore.

A seguire l’incontro con Pierdante Piccioni, colui a cui si è ispirato il Dott. Fanti nella serie Rai “DOC NELLE TUE MANI”il cui protagonista è interpretato da Luca Argentero. Prima dell’incidente, che gli ha cancellato dodici anni di vita, era direttore dell’Unità operativa di Pronto Soccorso dell’ospedale di Lodi: forte di questa esperienza, nasce un romanzo intenso edito da Mondadori, ricco di contenuti inediti sul passato di Doc, Agnese e Cecilia.

Il relatore è il giornalista professionista e saggista Berto Alfatti Appetiti.

Il Festival è in collaborazione con Regione Abruzzo Atri Cup Comune di Atri Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia Provincia Di Teramo Fondazione Tercas.

L’ingresso è gratuito.

Alessandra Renzetti




IL CONSIGLIO REGIONALE FINANZIA iniziative per la disabilità promosse dal Comune

Accolta la proposta per sedie job, bici speciali, panchine inclusive e formazione di personale dedicato

Giulianova, 21 luglio 2022. A Pescara, nella sala del Consiglio regionale, si è tenuta oggi una riunione tra i centri della costa abruzzese, la Regione Abruzzo, Anfass e Legambiente. Il consigliere Paolo Bonaduce e il funzionario Raffaele Di Marcello hanno rappresentato il Comune di Giulianova.

L’incontro ha sancito l’ avvio ufficiale del  progetto per la realizzazione di opere inclusive per le persone con disabilità nei comuni costieri che hanno aderito.

I fondi utili alla realizzazione del piano, legati alla rete ciclabile Bike to Coast, sono stati intercettati grazie alla partecipazione ad uno specifico bando.

Le iniziative proposte dal Comune di Giulianova comprendono sedie Job per un servizio in spiaggia che consenta il trasporto in acqua, bici speciali, panchine inclusive e formazione di personale dedicato. Tutte sono state ritenute meritevoli di finanziamento.

Soddisfatto il Comune di Giulianova, che vede compiersi un prezioso  passo avanti nell’ottica di una città sempre più inclusiva, finalmente a misura di tutti.




#SOLOORTONANELLATESTA, slogan che si trasforma in un fare per il territorio

Un progetto politico nuovo che si apre al civismo

Ortona, 21 luglio 2022. Nel giorno del primo consiglio comunale della nuova giunta ortonese, previsto per sabato 23 luglio, la coalizione a favore del candidato sindaco Ilario Cocciola, in minoranza per una manciata di voti in un ballottaggio in cui il vero vincitore è stato l’astensionismo al 48,71%, rilancia la propria compattezza sempre con lo stesso motto #soloortonanellatesta, slogan che si trasforma in un fare per il territorio con la consapevolezza dello stato in cui versa la città e dell’urgenza del rilancio di Ortona attraverso interventi di più alto spessore.

Un progetto politico nuovo che si apre al civismo con l’intento di accogliere le esigenze della comunità ortonese e di farla crescere culturalmente in un’ottica di responsabilità e alto senso dei propri doveri di cittadino, partecipe e promotore del proprio e, di conseguenza, dell’altrui benessere.

Il gruppo #soloortonanellatesta intende fare tutto questo sia attraverso il sostegno ai consiglieri di minoranza che non saranno mai lasciati soli a decidere sulle istanze, sia con la promozione di attività, formazioni ed eventi da implementare sulla città.

Il dialogo attivo e l’apertura a tutta la comunità saranno prerogative di questa nuova realtà.

Il progetto nella sua interezza verrà presentato pubblicamente nella seconda metà di settembre, nel mentre si invita a seguire la pagina FB soloortonanellatesta per gli aggiornamenti e ad inviare richieste, contributi, idee a soloortonanellatesta@gmail.com




ALL’INSEGNA DELLE CONTAMINAZIONI l’edizione 29 di Adriatico Music Festival

La rassegna avrà Roseto come epicentro e vedrà il coinvolgimento di Morro d’Oro, Pineto, Giulianova e Pescara

Roseto degli Abruzzi, 21 luglio 2022. Dal Sudamerica, con un omaggio ad Astor Piazzolla e Aldemaro Romero, alla favola di Prokofiev “Pierino il lupo”, in mezzo 20 date comprese tra l’apertura il 24 luglio alla Chiesa di San Salvatore di Morro d’Oro, con il suo organo del 1700, e la chiusura il 21 settembre a Pescara nella sala Flaiano dell’ex Aurum.

L’edizione numero 29 di “Adriatico Music Festival. Il solista e l’orchestra”, organizzato dall’Associazione “Gioachino Rossini” e presentata nella sala del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi, sarà all’insegna delle contaminazioni, non solo per i generi proposti che vanno dal tango al flamenco, dal funky al jazz, dalla musica sinfonica al pop, ma anche territoriale, con Roseto che resta “l’epicentro dell’evento”, come ha tenuto a ricordare il presidente dell’Associazione “G. Rossini”, il maestro Manfredo Di Crescenzo, in un programma che coinvolgerà i Comuni di Morro d’Oro, Pineto, Giulianova e Pescara.

“Le Muse hanno scelto di stabilire la loro residenza a Roseto” – ha detto il sindaco Mario Nugnes nel suo intervento. “Non si sono ancora spenti i riflettori del festival “Roseto Opera Prima” che siamo pronti ad alzare di nuovo il sipario su un’altra rassegna che valorizza l’offerta culturale della città di Roseto.  Una cultura che nelle nostre intenzioni vuole e deve essere un valore diffuso, e in tal senso con il maestro Di Crescenzo lavoreremo già durante questa rassegna all’edizione del trentennale.”

A rendere ancora più interessante questa edizione di “Adriatico Music Festival” ci saranno anche alcune contaminazioni artistiche di grande spessore, oltre che “portatrici sane” di tematiche importanti e di attualità.

“Mai come in questo caso mi piace pensare alla longevità e alla continuità espresse dalle 29 edizioni come ad un certificato di qualità” – ha ribadito l’Assessore alla Cultura, Francesco Luciani. “Tradizione ed innovazione, rivisitazione e ricerca sono ben rappresentati in un cartellone di cui la città intera deve andare fiera.”

La direzione artistica di “Adriatico Music Festival” sarà di Nicola Samale, e all’interno del programma sono presenti personalità artistiche di notevole spessore. “Avremo il piacere di assistere all’esibizione di Roberto Marini, teramano, considerato dalla critica uno dei più grandi organisti dell’epoca presente, della ballerina di flamenco Lisa Flores – conferma il presidente dell’associazione “Rossini”, Manfredo Di Crescenzo – personalmente dirigerò l’orchestra che accompagnerà l’esibizione di Amalia Gré, e ci saranno ancora artisti del calibro di Javier Girotto, uno dei più grandi sassofonisti viventi, della street band abruzzese Mo Better Band nonché tre serate che vedranno protagonista una formazione di sole donne con la direzione musicale di Tiziana Perna”.

Di grande impatto il finale, il 19 settembre al Centro Piamarta di Roseto, il 20 nella Chiesa San Salvatore di Morro d’Oro e il 21 a Pescara all’ex Aurum. “Dirigerò l’orchestra Symphonia 2000 in quella che è la favola sinfonica per eccellenza, “Pierino e il Lupo” di Prokofiev, – conclude il maestro Di Crescenzo – con la voce narrante che sarà dell’attore romano Lorenzo Gioielli”.




MAISON DES ARTS Fondazione Pescarabruzzo

Fondazione Pescarabruzzo compie 30 anni

Pescara, 21 luglio 2022. Al via la giornata di celebrazioni, esposizioni e un cortometraggio nella sede storica della Fondazione e all’Imago Museum

Venerdì 22 luglio alle ore 11:00 è indetta una conferenza stampa, promossa dalla Fondazione Pescarabruzzo, finalizzata a celebrare i 30 anni dalla sua costituzione, con un programma della giornata che coinvolgerà sia la Maison des Arts sia l’Imago Museum.

Nell’arco di 30 anni, la Fondazione ha contribuito a generare nella comunità di riferimento valore e crescita, attraverso progetti che durano nel tempo e che spesso sono entrati nell’immaginario collettivo come luoghi dai forti connotati anche identitari. In questo senso i concerti-evento che si sono susseguiti nei mesi scorsi, l’esposizione, da venerdì 22 fino a domenica 31 luglio, degli oltre 200 titoli delle cinque collane editoriali pubblicati in questi anni, l’evidenza dei numerosi restauri di opere d’arte realizzati nel tempo e il cortometraggio “Condividere innovando, un viaggio attraverso i 5 sensi”, prodotto ad hoc per festeggiare la storia trentennale dell’Istituto, sono alcuni esempi emblematici dell’attività filantropica totalmente proiettata a sostenere la comunità di riferimento.

Saranno presenti il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, il Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, il Presidente della Provincia di Pescara e Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, i Sindaci di Pescara, Spoltore e Loreto Aprutino, Carlo Masci, Chiara Trulli e Gabriele Starinieri, il Presidente del Tribunale di Pescara, Angelo Mariano Bozza, il Presidente del Conservatorio di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara, Maurizio Di Nicola e il Vice Questore, Pasquale Sorgonà, i quali riceveranno un omaggio speciale in ricordo di questo importante traguardo.

Di seguito il Programma completo delle iniziative e il palazzo storico della Fondazione in corso Umberto I, 83 Pescara




INAUGURATO IL NUOVO AMBULATORIO di medicina generale

Sono terminati i lavori nell’ambulatorio del medico di medicina generale di Opi

Opi, 21 luglio 2022. Nel tardo pomeriggio di ieri è infatti stato inaugurato lo spazio, all’interno del Palazzo Comunale risalente al XVII secolo, che ospita il nuovo medico, la dottoressa Lina Tatti, ripristinando uno dei servizi fondamentali ed importanti per tutta la Comunità.

Al taglio del nastro dell’ambulatorio medico erano presenti il sindaco di Opi Antonio Di Santo, il Vicesindaco Odorisio Boccia, il Consigliere Giannicola Ruggiero, il Parroco Don Joseph, la dottoressa Lina Tatti, il Gruppo di Protezione Civile PIVEC Alto Sangro ed i cittadini.

Nell’ambulatorio sono stati eseguiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno interessato lo studio medico e la sala di attesa attigua per l’attesa dei pazienti.

“Si assicura ad Opi un servizio rilevante per tutta la nostra comunità – spiega il Sindaco Antonio Di Santo – l’ambulatorio su cui siamo intervenuti per consentirne ancora l’utilizzo si inserisce all’interno del lavoro che stiamo portando avanti, insieme all’ASL1 della Regione Abruzzo, per la valorizzazione della medicina territoriale nei piccoli Borghi. Opi avrà il suo medico di base in un ambulatorio rinnovato e in un luogo centrale del Borgo come il Palazzo Comunale.

Ritengo doveroso sottolineare la sensibilità di tutto il gruppo dell’Amministrazione Comunale, che prontamente ha ritenuto essenziale ristrutturare secondo le nuove normative l’ambulatorio medico, con la finalità di garantire, per molti utenti e pazienti, il servizio di medicina generale di base fondamentale per i nostri cittadini, soprattutto per quelli fragili, cronici e anziani. Se è vero che oggi si va verso il concentramento dei Medici di medicina generale e specialisti in studi associati di Professionisti che garantiscono continuità oraria e personale amministrativo ed infermieristico, non va dimenticata la medicina di prossimità che il Medico di Medicina Generale deve garantire nelle zone rurali e poco densamente abitate, lontane dai centri più popolosi.

Colgo l’occasione per ringraziare davvero, a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale, il Gruppo di Protezione Civile PIVEC Alto Sangro per la straordinaria opera di volontariato e per aver reso, ancora una volta, il nostro Borgo un Paese migliore.

Un ringraziamento ed un augurio speciale infine vanno alla Dottoressa Tatti, per la passione e la disponibilità con la quale ha scelto di ricoprire il ruolo e per aver dimostrato ancora una volta una smisurata sensibilità verso la nostra Comunità.”




SE LA SUONANO, SE LA CANTANO … e se la ridono

Fuori comunque rimane lo squallore di un popolo inebetito

Chieti, 21 luglio 2022. Si torna a votare. Per non so cosa ma si torna a votare con le certezze degli alti decisori e le speranze degli  ingenui elettori. La sintesi del quadro è questo. Il sistema oramai è rodato; meccanismi dalle dinamiche esatte ma soprattutto decisive per esclusive garanzie e precisi equilibri di potere.

Non c’è scampo ai perversi movimenti per la salvaguardia e la conservazione dei vantaggi e dei privilegi; tutto risponde ai dettati della bramosia e dell’egolatria di chi occupa ruoli di potere.

L’Italia di questi tempi si legge comodamente in ogni luogo, spazio, zona d’immagini e di parole. Individuare qualche elemento genuino ed autentico rimane pressoché impossibile: tutto legato ai rispettivi allineamenti d’interesse.

L’Italia di adesso non può che trovare la migliore metafora in quell’immagine della standing ovation, per questo campione di presidente del Consiglio dei Ministri, alla Camera dei Deputati. Comunque vada, tutto risponde ai giusti meccanismi di potere: se la suonano, se la cantano e se la ridono, fuori comunque non rimane che lo squallore del popolo inebetito allo storico giogo degli asserviti e sottomessi.  

NM

Foto: Edicola del Sud




I SOLISTI AQUILANI al Laziosound

Con un Vivaldi ambientalista

Attesissimi ospiti della terza edizione di LAZIOSound Festival – programma realizzato dalla Regione Lazio, con il supporto di LAZIOcrea, nell’ambito del programma regionale delle Politiche Giovanili GenerAzioniGiovani, con il sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili – I Solisti Aquilani e il violinista Daniele Orlando, si esibiranno sul palco del Castello di Santa Severa (Santa Marinella – Roma) domenica 24 luglio, alle 21, con Le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, interpretate in chiave ambientalista.

Il progetto, presentato e patrocinato dal Parlamento Europeo e dalla Camera dei deputati, nasce dalla necessità di riflettere e far riflettere sul ruolo dell’uomo all’interno dell’ambiente. Vivaldi nelle Quattro stagioni descrive una natura incontaminata. Ben diversa è l’amara visione di come la natura sia stata ridotta da un intervento dell’uomo spesso troppo invasivo.

Il concerto di Daniele Orlando, primo violino dell’orchestra d’archi abruzzese, offre al pubblico diversi spunti di riflessione, grazie all’elaborazione di un “chiaro-scuro sonoro” nell’esecuzione: da un lato la natura per com’era, sarebbe potuta e potrebbe tornare a essere, dall’altro la natura violata come quella che abbiamo troppo spesso di fronte ai nostri occhi.

Manifesto di questo progetto è il cortometraggio sperimentale, che verrà proiettato prima dell’inizio del concerto. Il corto, ideato e diretto da Daniele Orlando con la collaborazione di Serena Raschellà, esprime, con immagini particolarmente evocative, questa denuncia e trascina il pubblico sullo stesso piano emotivo dell’interprete.

Un evento imperdibile dove la musica classica diventa il veicolo per una presa di coscienza etica e sociale in un luogo, come quello del Castello di Santa Severa, dove natura, arte e storia convivono in un’ottica di sostenibilità e valorizzazione.

I Solisti Aquilani e Daniele Orlando

“Le Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi

domenica 24 luglio, apertura porte: ore 20

Castello di Santa Severa – SS1 Via Aurelia, Km 52,600, 00058 – Santa Marinella RM




COSTRETTI A DENUNCIARE le precarie condizioni di lavoro degli Operatori Sanitari

La cronica carenza di personale nella Asl teramana. Il disinteresse della Direzione delle Professioni Sanitarie responsabile dell’organizzazione del lavoro degli operatori del comparto

Teramo, 21 luglio 2022. La più volte denunciata carenza mette a dura prova il personale Sanitario in servizio (Infermieri, ostetriche ed OSS) sottoposto a stressanti turni di lavoro, a repentini cambi della turnazione, a chiamate anche al telefono privato per rientri in servizio, a revoca delle ferie, a rendere sostituzioni in UU.OO. non di appartenenza senza affiancamento, con conseguente ovvio ed ingiusto stravolgimento della vita privata. 

I titolari delle funzioni di coordinamento (IFC, ICI ed ICO) sono costretti a coprire i turni di servizio oltre a dover svolgere la propria funzione istituzionale e ciò senza il benché minino strumento organizzativo, in assenza di risorse economiche, potendo contare solo sulla collaborazione e sulla buona volontà degli operatori, anzi, con la assurda disposizione da parte della Direzione delle Professioni Sanitarie di rispettare il budget orario mensile.

La tenuta del sistema sanitario teramano sembra essere affidata al solo sacrificio dei lavoratori, è necessario, dunque, che la Direzione delle Professioni Sanitarie attivi immediatamente di tutti gli strumenti organizzativi ed economici per migliorare le condizioni di lavoro degli Operatori Sanitari e di conseguenza migliorare la qualità dell’assistenza erogata ai cittadini, individuando gli strumenti necessari per gestire adeguatamente le assenze improvvise dovute a malattia e positività Covid, e ciò anche al fine della tutela della salute dei lavoratori.

La Direzione Generale dal canto suo, sebbene,  con l’impegno di pagamento del premio produttività entro il mese di Agosto pv, abbia riconosciuto lo sforzo che sta facendo il personale, non può restare ulteriormente inerte rispetto alle necessarie assunzioni e deve procedere al reclutamento di personale mediante l’utilizzo delle graduatorie concorsuali (OSS ed Infermieri) pubblicate rispettivamente il 17  e 25 maggio u.s. nonché, allo stesso fine, utilizzare gli strumenti che la Regione ha messo a disposizione.

La carenza di personale e la minore disponibilità di risorse economiche destinate alla Sanità teramana rispetto alle altre Asl Abruzzesi (la ASL Teramana è quella con il tetto di spesa per il personale più basso della Regione Abruzzo, conseguenza paradossale di una gestione virtuosa degli anni passati) sono una questione che non riguarda solo il personale sanitario, ma anche la cittadinanza e l’utenza che subisce le conseguenze della predetta mancanza di risorse. Al riguardo, quindi, tutte le istituzioni e le rappresentanze politiche devono farsi carico di sostenere una modifica di tali determinazioni regionali al fine del miglior funzionamento del servizio e conseguente tutela della salute pubblica.




EMERGENZA CINGHIALI, la Lega chiede di intervenire

Evitare ulteriori danni al settore agricolo e alle persone

Vasto, 21 luglio 2022. In queste ultime settimane sono stati innumerevoli gli avvistamenti di branchi di cinghiali sul territorio del Comune di Vasto. In particolar modo gli ungulati scorrazzano indisturbati nelle zone agricole e nelle riserve naturali. In molti casi, per passare da una zona all’altra delle riserve, attraversano improvvisamente la corsia stradale causando non pochi problemi e paure agli automobilisti che si trovano in quel frangente a transitare in quel punto della carreggiata.  L’ultima ordinanza emessa dal sindaco Menna, la n.12 del mese di febbraio 2022, non ha raggiunto i risultati sperati. 

È arrivato il momento di intervenire concretamente per risolvere questo annoso problema. Proponiamo al Sindaco di prendere visione del risultato del piano triennale 2020/2022 di gestione e controllo delle popolazioni dei cinghiali nelle riserve naturali dei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. In due anni, in circa ottanta giornate di intervento, sono stati abbattuti circa centocinquanta esemplari. Tale intervento ha ridotto i danni alle coltivazioni, ha limitato il numero degli incidenti stradali e ha preservato l’aspetto naturalistico nei cinquecento ettari di riserva coinvolti nel progetto. È durato quasi un anno lo studio preliminare di fattibilità del progetto al quale sono seguiti due anni di attività. Insieme alla polizia provinciale e ad alcuni cacciatori volontari con abilitazione specifica, sono stati effettuati degli abbattimenti selettivi programmati. Una volta abbattuti, i capi sono stati ritirati da ditte specializzate nella lavorazione di carni selvatiche, portati in centri di lavorazione, commercializzati e poi venduti.

I proventi delle vendite, e questa è una particolarità dell’iniziativa, sono tornati nelle casse dei due Comuni coinvolti e sono stati utilizzati per la gestione della riserva naturale. Insomma, un piccolo circolo virtuoso che, inoltre, punta a far diventare, attraverso questo percorso, la carne di cinghiale prodotto tipico e simbolo del territorio. Invitiamo il nostro Sindaco a seguire quest’esempio, coinvolgendo anche i gestori delle riserve naturali. Inoltre, all’inizio del mese di luglio, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore e vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente, ha approvato il nuovo disciplinare per la caccia di selezione al cinghiale nel quale sono state inserite importanti novità e cioè la possibilità del prolungamento dell’orario di caccia fino alle ore 24, il ricorso a strumenti per il miglioramento della visione notturna, come visori a infrarossi, visori termici, torce e fari e, per la prima volta in Abruzzo, l’utilizzo dell’arco, che risulta una tecnica a bassa invasività e un’alternativa valida laddove l’utilizzo di un’arma da fuoco può risultare inopportuno per via del disturbo.

Invitiamo il sindaco Menna a sfruttare questa ulteriore opportunità che permetterebbe di svolgere la caccia di selezione nelle ore notturne nelle riserve e nei campi agricoli, vietando preventivamente l’accesso a tali aree nelle ore notturne a cittadini o turisti nei giorni in cui sono previste le battute di caccia.

Ermanno Falone, Segretario cittadino Lega




TRE SERATE in questo fine settimana

Da venerdì 22 a domenica 24 luglio, sempre alle ore 21:00, al Parco di Villa Sabucchi

venerdì 22 luglio ore 21:

Incontro con Emanuele Felice sul tema “Il futuro non sia una terra straniera”. Emanuele Felice, sulla base del proprio volume “La conquista dei diritti” e con la conduzione di Maria Rosaria La Morgia, discuterà con Giovanni Damiani ed Enzo Fimiani su ideologie, conflitti, diritti nel mondo che cambia

sabato 23 luglio ore 21:

Maratona Flaiano, che era stata rinviata per maltempo. Numerosi lettori si avvicenderanno nella lettura di brani scelti con il coordinamento e la regia di Lucilla Sergiacomo, scrittrice e studiosa delle opere di Flaiano. Nel corso della serata, a cura di Claudio Sarmiento, saranno proiettate diapositive relative ai numerosi film e verranno diffuse le note di alcune celebri colonne sonore attinenti tale filmografia.

domenica 24 luglio ore 21:

Proiezione del film ” Tempo di uccidere”, regia di Giuliano Montaldo (1989), tratto dall’omonima opera letteraria con cui Ennio Flaiano vinse la prima edizione del Premio Strega nel 1947.

Italia Nostra “L. Gorgoni” di Pescara