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NATURA INDOMITA. Nel segno di Mario De Nigris

Tavola Rotonda. Mario De Nigris, colui che con la propria missione umana e intellettuale ha donato alla comunità valori e lezioni di vita in guerra e in pace

Mercoledì 3 agosto alle ore 18:00 presso la Villa Comunale

Teramo, 2 agosto 2022. Nel corso della manifestazione verrà affrontato l’impegno civile emerso sin dagli anni giovanili che, caratterizzerà tutta la sua vita: “Per 25 anni fu Presidente della Fratellanza Artigiana, nel 1992, ne divenne Presidente onorario e in tale veste promosse la nascita dell’Associazione Regionale del-

le Società Operaie d’Abruzzo presiedendola per 19 anni. Tra i fondatori dell’Istituto abruzzese per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza. Nel 1986 fu fondatore e Presidente del premio “Paliotto d’Oro”, onorificenza da conferire a Teramani illustri che avessero onorato la Città nei vari campi delle scienze, delle arti, della politica, della società, dello sport. Fu tra i promotori, infine, del Sindacato Unitario delle Arti Visive a Teramo e, ancora, nel 1996 promosse la Rassegna “Realtà figurativa d’Abruzzo”. Socio onorario di “Arte Teramo”, fu tra i fondatori della sezione teramana di Italia Nostra e del sodalizio cittadino Teramo Nostra.” (Ponziani, 2022). Alberto Melarangelo esporrà il tema della passione dell’artista per il paesaggio naturale ed antropico indagato nella pittura, la quale gli ha suggerito possibilità nuove di descrivere l’umano, aumentando la gamma delle cromie con tonalità virate a seconda dei momenti della rappresentazione.

“Quelli di De Nigris sono i tramonti senza sole, virati sul celeste che diventa viola, con il mare che sfuma verso il blu, quelli con la luce che viene e trapela dall’alto, dalla sinistra della tela e che coglie i raggi provenienti da occidente, da nord ovest. Sono i colori di Pasquale e Raffaello Celommi, che dipingevano le albe, ma sono stati anche i primi a trasporre sulla tela le ultime luci del giorno lungo le spiagge dell’Adriatico, tra Otto e Novecento. Le ultime luci violette, i toni violacei e celesti, tra mare, cielo e arenile; quelle che anche De Nigris ha visto come i suoi predecessori rosetani e che riesce ad aggiornare e interpretare nuovamente, usando il linguaggio della sintesi, e soprattutto dell’evocazione poetica e percettiva allo stesso tempo, che racconta ciò che vede dopo averlo interiorizzato e vissuto emotivamente.” (A. Melarangelo, 2022). Marcello Martelli, infine, racconterà l’uomo Mario De Nigris, in un riconoscimento significativo e prestigioso a chi si è affermato fuori dai confini, senza mai dimenticare le proprie radici.

L’iniziativa si colloca a conclusione di un articolato progetto, promosso dalla Fondazione Celommi, ideato al fine di divulgare l’opera di Mario De Nigris, alta personalità che si è distinta nel territorio per la sua poliedrica ingegnosità: comandante, partigiano, artista, ideatore e promotore di rilevanti iniziative culturali, intellettuale raffinato.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Pasquale Celommi in collaborazione con l’I.I.S. Delfico-Montauti.

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