Un libro di Leandro Leonardi, ex ds della squadra salita in serie B
In pochi hanno il coraggio di dirlo, addirittura Leandro Leonardi, pesarese laureato in Giurisprudenza, alla soglia dei 74 anni, ha avuto il coraggio di scriverlo: Pagato per divertirmi (edizioni Etabeta, 15 euro). Ha lavorato tanto, certo, ma quando sacrificio e passione coincidono lo si fa con piacere. Ovvero, senza pesare sulla vita. Leandro Leonardi è stato un dirigente sportivo che ha dedicato la sua esistenza al calcio.
Dirigente senza un passato agonistico. Non è stato un calciatore, ma è diventato dirigente di società si calcio. È partito dai dilettanti per finire tra i professionisti con passaggio obbligato nel settore giovanile. Non è stato uno che ha fatto fortuna, non è uno che ha il conto in banca che soddisferà le prossime due generazioni. Men che meno è famoso. Un onesto lavoratore che si troverebbe a disagio nel calcio di oggi fatto di apparenze e di business.
Ma ha fatto quello che gli piaceva fare, divertendosi e trasformando il piacere in un lavoro. In oltre 200 pagine passa in rassegna i momenti salienti di una carriera lontana dai riflettori. E’ stato l’ideologo del Castel di Sangro dei miracoli, salito in B nel 1996; è stato colui che ha indirizzato Gabriele Gravina, presidente della Figc e uomo forte del calcio italiano, alla carriera di dirigente federale quando era un presidente di una squadra di C, pressoché sconosciuto, in rappresentanza di un paese di 5.500 abitanti; ha scoperto il campione del mondo del 2006 Vincenzo Iaquinta; ha lanciato a poco più di 10 anni il futuro campione d’Europa Federico Bernardeschi; ha lavorato in tante società (direttore di società professionistiche di calcio dal 1981, dopo essersi diplomato al supercorso della Figc a Coverciano diretto da Italo Allodi.
Ha lavorato con Junior Pesaro, Vis Pesaro, Campobasso, Salernitana, Castel di Sangro, Vastese, Chieti, Pistoiese, Siena, Hellas Verona, Fiorentina lasciando sempre il profumo di una persona onesta e perbene. Competente e professionale. Non uno che cerca pubblicità. Al contrario, rifugge dalla ribalta dei mass media. Un Normal One dietro la scrivania. Ecco perché il libro “Pagato per divertirmi” è un condensato di storia calcistica, aneddoti e curiosità di un calcio lontano dalle bollicine fatto di personaggi di un’altra epoca. Un calcio che è sport e non è business. Un calcio vecchio stampo, quello reale e genuino.
La Redazione
Altre Notizie
CINQUE ANNI DI CARCERE per Marine Le Pen
INSULA#2
DIABETES AND WELL-BEING