SE IL NUOVO ARRIVA, ciò che c’era è in decadenza

In questa estate torrida, ma non solo, a Guardiagrele si fa prepotentemente sentire una grande, grandissima assente: la nostra piscina comunale

di Gianna Di Crescenzo, consigliera Guardiagrele per Tutti

Guardiagrele, 10 agosto 2022. Come una “Cenerentola” bistrattata quella che, in tempi non molto remoti, era giustamente considerata con orgoglio una struttura di prestigio oggi versa, totalmente trascurata, in uno stato di assoluto abbandono in un clima politicamente miope e incapace di agire.

Tutte le amministrazioni, susseguitesi in questi anni, ne hanno fatto scempio con la loro cieca e ottusa mancanza di progettualità e di capacità imprenditoriali in un’ottica innovativa. Vero è che la struttura risale agli anni ’70 e proprio in considerazione di ciò già da molti anni a questa parte avrebbe avuto bisogno di opere di rimodernamento, efficientamento e ristrutturazioni periodiche; invece sono sempre state fatte scelte ottuse, mai lungimiranti, che non hanno mai tenuto conto delle reali potenzialità che tale struttura poteva offrire per lo sviluppo futuro del territorio.

Sono state messe le così dette “pezze” che inesorabilmente hanno portato alla chiusura definitiva, prima sfiorata durante l’amministrazione Dal Pozzo e poi sancita da quella Di Prinzio. Con “Guardiagrele il bene in comune” ci vollero le proteste della squadra di agonistica e dei master per ottenere la riapertura anche se tardiva dell’impianto, e ci si limitò al solo intervento sulla gradinata e la vetrata retrostante.

Per cecità politica, la passata giunta si è sempre rifiutata di interloquire con l’allora Assessorato Regionale allo Sport, che pure riuscì invece a finanziare molte altre strutture sportive dei comuni viciniori che ne fecero richiesta. Non si procede granché meglio con l’amministrazione Di Prinzio: certo la pandemia da Covid-19 ha complicato non poco le cose ma, a quasi due anni dall’insediamento della nuova  amministrazione, non ci sembra possibile che il bando per l’affidamento della struttura ad un gestore interessato, che pure ci sarebbe, non abbia ancora visto la luce. Certamente non è possibile andare avanti con assegnazioni annuali che, ovviamente, impediscono al gestore di turno di operare investimenti significativi per quelle migliorie di cui l’impianto necessariamente ed urgentemente necessita.

La piscina comunale di Guardiagrele è stata lungamente un fiore all’occhiello della nostra città, richiamando utenza da tutti i comuni del circondario e fornendo una valida alternativa anche all’attività motoria delle scuole. Purtroppo, oggi il risultato di questo lassismo e di questo temporeggiare è che l’agonistica, i Master, la scuola nuoto e le attività fitness si sono spostate su altre realtà del territorio, abbandonando la nostra città ai già pesanti spopolamento e crisi economica.

Non da ultimo, con la sua perdurante chiusura, è venuta meno anche la sua consolidata funzione di aggregatore sociale. Si sarebbe potuto investire su strutture già esistenti, per potenziarne l’attività quale bene aggiunto alla ricchezza del nostro territorio, si è scelto invece di appesantire le casse comunali con un mutuo decennale per la realizzazione ex novo di un palazzetto che in realtà si è rivelato essere, a conti fatti, solo una palestra con pochi posti, pochi parcheggi e nessuna potenzialità di sviluppo reale per la comunità.