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68° FESTIVAL PUCCINI: 160 giovani musicisti per l’Anno Europeo della Gioventù

Domenica 28 agosto 2022 il Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago ospiterà il concerto conclusivo del Campus ‘Musica Insieme’ di ANBIMA, titolato “O allegro cinguettar di #Gioventù”

Roma, 26 agosto 2022. Il concerto, organizzato da ANBIMA in sinergia con la Fondazione Festival Pucciniano, la Fondazione Musica per Roma e il Distretto Rotary 2071 Toscana, gode del sostegno della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è inserito nel calendario di eventi celebrativi d’Europa per l’anno della Gioventù.

Le formazioni bandistiche toscane, ovvero la Filarmonica “Giacomo Puccini”, il Gruppo Folkloristico “La Castellana” di Nozzano Castello di Lucca, diretti da Nicola D’Arrigo e la Filarmonica “Versilia Don Eugenio Benedetti” di Capezzano Pianore (LU) diretta da Massimo D’Alessandro, accoglieranno, dalle ore 20.00 alle ore 20.45, nei giardini adiacenti al Teatro, l’arrivo del pubblico e dei giovani esecutori dalle altre regioni del centro Italia, eseguendo marce e brani popolari del repertorio bandistico, accompagnate dai rispettivi Corpi Majorettes.

Dalle ore 21.00, sul palcoscenico toscano saliranno 160 giovani musicisti delle Bande Giovanili Regionali ANBIMA del Centro Italia, rispettivamente delle regioni Lazio, Marche e Umbria, per il concerto finale del fine settimana di studi svolgentesi dal 26 al 28 agosto a Montecatini Terme.

Aprirà la serata la Banda Giovanile Regionale ANBIMA Umbria. Il programma avrà inizio con l’esecuzione di una pagina di sapore latino-americano When the Rhinos do the Rumba in the Rain di Len Orcino, per la direzione di Roberto Chioccoloni; Francesco Verzieri dirigerà Karakorum di Filippo Ledda e Marco Pontini, a conclusione dell’esibizione, condurrà Bohemian Rapsody di Freddy Mercury, per l’arrangiamento di Paul Murtha.

La Banda Giovanile Regionale ANBIMA Umbria passerà il testimone alla Banda Giovanile Regionale ANBIMA Lazio. Fulvio Creux, anche direttore artistico e musicale del progetto ‘Musica Insieme’, aprirà e chiuderà la performance dei giovani musicisti laziali, eseguendo la marcia sinfonica Venditori di Fumo di Salvatore Pucci e Fortunae di Marco Somadossi, prima esecuzione assoluta mondiale, articolata in tre movimenti: Festive, Serenade e Ballarella. I due brani incorniciano la Suite fanciullesca di Salvatore Schembari e Magic Mallets di Renato Soglia, diretti dal Sandro Taglione, preparatore e vicedirettore dei 55 elementi. Xilofono solista di quest’ultimo brano sarà Francesco Conforti.

La prima parte della serata sarà conclusa dalla Banda Giovanile Regionale ANBIMA Marche. Sul podio si avvicenderanno ben cinque direttori. Massimiliano Laudadio condurrà The Tempest di Robert William Smith; Roberto Vagnini dirigerà Challenger Deep di Filippo Ledda; Tsunami di Vince Gassi per la bacchetta di Gabriele Buschi; Andrea Greganti per la partitura Condacum dell’olandese Jan Van der Roost; chiude l’esibizione degli oltre 70 giovani musicisti marchigiani Gianluca Sartori con Pilatus Mountain of Dragon di Steven Reineke.

La seconda parte del concerto vedrà l’unione delle tre formazioni giovanili nell’Orchestra di Fiati ANBIMA di Lazio, Marche ed Umbria e sarà affidata alla direzione del Maestro Fulvio Creux. Programma tutto pucciniano per celebrare la chiusura della sessantottesima edizione del Festival. Saranno eseguite la marcetta brillante Scossa elettrica, l’aria di Lauretta ‘O mio babbino caro’ dal Gianni Schicchi, il Piccolo valzer, l’Inno a Roma su testo di Fausto Salvatori, il Piccolo tango, l’aria di Liù ‘Tu, che di gel sei cinta’ dalla Turandot, la marcia veloce Corazzata Sicilia da La bohème.

Le sinergie culturali create da ANBIMA con le due Fondazioni e il Distretto rotariano toscano per questa occasione mirano alla valorizzazione e alla formazione delle future nuove generazioni di musicisti. Si incrementano la conoscenza e la diffusione del patrimonio artistico musicale originale per orchestra di fiati, così come le pagine del Maestro Giacomo Puccini, nei luoghi dove egli visse e compose i suoi immortali capolavori.

Sabrina Malavolti Landi

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