Non può essere dato solo a chi ha il posto garantito al parlamento nazionale
Cupello 30 Agosto 2022. Nei giorni scorsi i vicesindaci di Casalbordino e San Salvo hanno condiviso una comune posizione politica dove hanno fatto appello ai sicuramente eletti del centrodestra a fare squadra nella difesa del territorio e dei suoi articolati interessi.
Nel mentre è condivisibile la natura dell’appello fa riflettere che ancora prima del voto dei cittadini, che ci sarà solo il prossimo 25 Settembre, alcuni dei candidati già si sentono onorevoli e senatori; tutto ciò per un sistema elettorale per nulla democratico dove il voto degli elettori non è unico, libero e democratico, come è scritto nella nostra carta costituzionale, ma di semplice ratifica della volontà dei notabili di partito.
È assurdo che nel voto dei Comuni, delle Regioni e del parlamento europeo gli elettori abbiano la più ampia libertà di scelta di sindaci, presidenti, consiglieri e parlamentari mentre, laddove si fanno leggi in favore del popolo e si dà la fiducia al governo della cosa pubblica, i cittadini non hanno alcun potere decisionale.
Poi ci si lamenta della distanza tra paese reale, di noi cittadini, e paese legale, fatto dai nominati delle segreterie di partito.
Tornando al merito degli appelli a fare squadra sento il dovere di commentare che questo non può e non deve riguardare i futuri parlamentari della propria parte politica ma tutti gli eletti nominati ed i rappresentanti di tutti i livelli istituzionali.
Il nostro territorio ha tanti, troppi problemi discussi ed evidenziati che non hanno sinora trovato sintesi e soluzioni unitarie; a memoria e senza alcuna vena polemica ne rammento qualcuno come: arretramento della SS 16, costruzione del nuovo ospedale di Vasto, costituzione della Zona Economica Speciale, situazione occupazionale ed industriale, servizi reali al cittadino e loro distribuzione nel territorio dove, nelle aree interne, continua inesorabile lo spopolamento ed aggiungo, vista la notevole differenza di veduta soprattutto tra amministrazioni del centrodestra, il futuro del consorzio intercomunale Civeta alla vigilia della costituzione degli ambiti da parte della Regione Abruzzo con l’avvio concreto dell’Agir.
Su tutti questi ed altri argomenti si resta divisi e su posizioni lontane.
Bene, quindi, l’appello a fare squadra ma il territorio deve trovare anche un modus operandi dove, sui temi, ci siano meno personalismi e più azione comune ed unitaria nel trovare soluzioni e dare al vastese un futuro di maggiore speranza.
Camillo D’Amico
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