IL LITTERING, oltre le buche

Solo pedoni e ciclisti vedono!

Pescara, 4 settembre 2022. Stando al suo racconto, il nostro socio deve essere caduto per via di una delle buche che costellano la SS 16 appena fuori il sottopasso ferroviario  che precede la rotatoria per San Silvestro, in direzione sud. La ruota di alluminio della bici non ha retto al colpo e lui, rovinato a terra, deve essersi fatto molto male all’omero destro.

Come ha ceduto anche la ruota sinistra anteriore dell’auto che venerdì 2 settembre, intorno alle ore 18,00, lasciandosi alle spalle via della Bonifica, ancora in direzione sud,  ha preso letteralmente in pieno un profondo fosso nell’asfalto, molto probabilmente generato dalle violente piogge dei giorni scorsi.

“Andavo troppo piano”, ha detto il conducente, fermo al lato della strada a controllare i danni, “che se andavo più veloce, come tutti, ci passavo sopra”. La Polizia municipale, allertata per i rilievi, ha posizionato i cartelli di avviso di sinistro. Ma se avesse dovuto sistemare la segnaletica relativa alle buche, avrebbe dovuto recintare quasi l’intero tracciato, se non per le auto, sicuramente per i ciclisti, e non solo di quel tratto di strada, ma di tanti e tanti altri.

Ma per rimanere su questa via, coloro che vi si spostano sulle due ruote vedono ben oltre l’asperità del manto stradale. In questi 200 metri di percorso, interni al perimetro della Riserva Dannunziana, dal bivio con via Silone fino a quello con via Pantini, zona auto-demolitore, in totale assenza di marciapiedi, è stato appena effettuato lo sfalcio dell’erba, operazione che si ripete periodicamente. Non si tratta di cura del verde, ma di interventi sporadici, per cui agli operatori sfugge la presenza su entrambi i lati della strada di una coltre diffusa di rifiuti (si dice littering); usando “falciatrici tradizionali senza aspirazione” non fanno altro che frantumarli ulteriormente e sparpagliarli tutt’intorno. Il risultato finale è una coltre di plastica, carta e metalli spezzettati che si mischiano e ricoprono l’intero manto di erba. Chi transita un’auto non vede nulla, né si interessa dell’intorno, ma ciclisti e pedoni hanno a possibilità di osservare da vicino il territorio attraversato e di percepirlo con tutti i sensi, a partire dalla vista.

Inoltre, i ciclisti che, come spesso capita, hanno la necessità di continuare verso sud su questa strada, soprattutto nei momenti di maggior traffico, vivono la disavventura di ritrovarsi incastrati tra una doppia fila di auto, quella sulla stessa SS16 e l’altra che si forma all’uscita della circonvallazione, colonne che poi si uniscono fuori dal sottopasso, in prossimità della rotatoria. Eppure, qui non c’è il divieto di transito per le bici, ma al contempo non c’è poi nulla che agevoli o per o meno tuteli il loro passaggio.

Tra non molto, come previsto, questo tratto terminale di superstrada verrà abbattuto. Sarebbe quanto meno doveroso da parte di progettisti e amministratori, se si vuole stare dentro il solco della sostenibilità a cui la rimozione dell’opera rimanda, prendere in considerazione e quindi prevedere spazi riservati e sicuri per le utenze deboli, da anni colpevolmente escluse da questi luoghi, con l’accortezza di curare i futuri scenari di transito con l’ottica di chi si muove lentamente e che quindi guarda l’intorno del suo procedere con occhi più attenti e assolutamente meno distratti di chi si sposta in auto, che vive una sola dimensione del viaggio, quella temporale.

Ne guadagnerebbe sicuramente la qualità del territorio.

Fiab PescaraBici




GIORNATA CONCLUSIVA DI FESTEGGIAMENTI in onore di Maria SS. Annunziata

Il sindaco e vicesindaco partecipano alla processione e alla Messa  presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi

Giulianova, 4 settembre 2022. Processione della venerata statua della Madonna, questo pomeriggio,  e Messa in piazza presieduta dal vescovo di Teramo-Atri monsignor Lorenzo Leuzzi. Tutto è andato secondo programma,  nella giornata conclusiva dei Festeggiamenti in onore di Maria SS. Annunziata. Le previsioni del tempo, almeno in mattinata, non erano delle migliori. Addirittura, il sole, invece,  ha benedetto simulacro, ministri e fedeli.

Alle 16:30, dunque, la statua, seguita dall’ immagine di San Gabriele, ha lasciato la chiesa di Santa Maria a mare per percorrere, in circa un’ora, le strade principali del quartiere.

Al corteo, guidato dal vescovo monsignor Lorenzo Leuzzi e dal parroco don Ennio Di Bonaventura, hanno preso parte il sindaco Jwan Costantini ed il vicesindaco Lidia Albani, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e, per l’arma dei carabinieri,  il luogotenente Paolo Gentile. In testa, la banda della città di Notaresco.

Prima dell’arrivo in piazza Giovanni Paolo II, c’è stata la tradizionale esplosione della batteria pirotecnica. Quindi, la celebrazione della Messa, presente anche il neocomandante della guardia costiera, il tenente di vascello Alessio Fiorentino.




RE GRANCHIO. Domani sera, sulla banchina di riva, ancora cinema

Continua con successo la rassegna curata dall’Ente Porto Profondo blu

Giulianova, 4 settembre 2022. È Re Granchio, produzione italo-franco- argentina del 2020, il film in programma per il 5 settembre sulla banchina del porto.

La rassegna cinematografica curata dall’ Ente Porto Profondo Blu propone, dunque domani sera, una pellicola di grande interesse, che ha ottenuto una candidatura ai Nastri d’Argento ed una al David di Donatello. La storia, diretta da Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, racconta di un uomo che, esiliato nella Terra del Fuoco, dedicherà tutta la vita alla ricerca di un tesoro. Western di mare, come è stato definito, Re Granchio è un’investigazione filosofica inquadrata come un dipinto d’epoca.




IL VALORE DELLA PROSSIMITÀ nella sanità del futuro

Si terrà presso la Galleria Wojtyla l’incontro sul tema della Sanità in Abruzzo

A Sambuceto martedì, 6 settembre alle 17:30

San Giovanni Teatino, 4 settembre 2022. L’iniziativa è organizzata e promossa dal Circolo PD Franca Chiacchiaretta di San Giovanni Teatino e dai Giovani Democratici Abruzzo, che vogliono così contribuire alla discussione su un tema di grande importanza per la vita dei cittadini e delle cittadine abruzzesi come lo sviluppo del sistema sanitario.

Anche in tema di Salute, il PNRR rappresenta un’occasione irripetibile per lo sviluppo di importanti rami, come ad esempio la telemedicina per prestazioni che non richiedono la presenza fisica del medico; per l’impiego di nuove risorse professionali e strumentali, anche nelle aree periferiche e disagiate, e per il sostegno economico di quelle già operanti. Inoltre, per gli interventi su strutture esistenti e su quelle di nuova concezione, per citare solo alcune delle tante aree di interesse e sviluppo.

Con il contributo fondamentale del Dott. Ivan Dell’Atti, Dirigente Medico presso l’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti, della Dottoressa Irene Rosini della FNOPI (Federazione nazionale ordine professioni infermieristiche) e il Dott. Mario Petrucci, Medico di medicina generale, verranno descritti lo scenario attuale, con le sue criticità e punti di forza, e soprattutto gli spunti e le idee per una nuova concezione del sistema sanitario regionale, incentrato appunto sull’idea di prossimità.

Grazie anche all’aiuto di Silvio Paolucci, Capogruppo PD in Consiglio Regionale, si cercherà di comprendere meglio in che termini e con quali strumenti pensare di colmare le attuali lacune e rafforzare i servizi per una domanda di prestazioni troppo spesso non soddisfatta dal sistema sanitario.




NO AL TAGLIO DEGLI ALBERI della pineta storica

Grave danno alla città secondo Zennaro

Alba Adriatica, 4 settembre 2022. “Come Lega siamo contrari all’abbattimento dei pini di Alba Adriatica. Stupisce che un’amministrazione di sinistra sia così poco attenta alle questioni della tutela ambientale, andando anche contro il parere della Soprintendenza e del Servizio Parchi e Foreste della regione e creando un grave danno alla città. La pineta è un patrimonio da preservare, anche perché uno dei pochi polmoni verdi del comune albense” così interviene sulla questione il deputato uscente della Lega, Antonio Zennaro, ricandidato al collegio plurinominale Abruzzo per la Camera dei deputati.




INCONTRI MUSICALI INTERNAZIONALI. Riconoscimento a  Paolo Cavallone

Il compositore premiato dalla Camerata Musicale Sulmonese

Sulmona, 4 settembre 2022. Il compositore Paolo Cavallone è stato insignito di un riconoscimento alla carriera dalla Camerata Musicale Sulmonese. La targa è stata consegnata dal direttore artistico Gaetano Di Bacco, sabato 3 settembre, all’Auditorium dell’Annunziata, in occasione di “Incontri Musicali Internazionali”.

L’appuntamento, promosso dalla Camerata Musicale Sulmonese, ha visto la presentazione del libro “Musica presente” del musicologo Renzo Cresti (introdotto dal musicologo Francesco Zimei), contenente ben sei pagine dedicate al compositore, e il concerto della pianista Maria Perrotta, che ha eseguito in prima italiana il brano “Immagini d’argilla” e “Illusioni” di Paolo Cavallone, oltre a composizioni di Beethoven, Schumann, e dei contemporanei Luke Dahn e Girolamo Deraco.

Il direttore artistico della Camerata Musicale Sulmonese, Gaetano Di Bacco, nel consegnare la targa, ha letto la motivazione ricordando “l’elevata qualità della sua produzione artistica riconosciuta a livello internazionale e mai lontana dalla sua terra natia”.

“Il riconoscimento che ricevo dalla Camerata Musicale Sulmonese mi onora perché proveniente dalla mia terra”, ha dichiarato il Maestro Paolo Cavallone, che lo scorso maggio aveva ricevuto un importante riconoscimento alla carriera dalla Regione Abruzzo come “Ambasciatore abruzzese nel mondo”, “Le mie origini, i paesaggi forti di questa regione, i ruderi medievali sparsi sui monti o le varie riconfigurazioni architettoniche di un monumento, come la chiesa dall’Annunziata a Sulmona, rappresentano una radice di sicuro riferimento per la mia vita e la mia arte”.

Compositore, pianista e poeta, Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è considerato uno dei maggiori compositori della scena musicale contemporanea. Le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo, e in particolare: Zipper Concert Hall a Los Angeles; Merkin Concert Hall a New York; Illott Theatre di Wellington (Nuova Zealanda); Teatro Verdi di Firenze; Auditorium “Parco della musica” Roma; American Academy a Roma; Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e di Parigi; Bellefield Hall Auditorium di Pittsburgh; Opera di Rennes. Le sue opere, pubblicate da Rai Com, sono trasmesse – insieme a interviste e/o programmi a lui dedicati – da: RAI, Radio France, Radio Capodistria, Radio New Zealand, University Radio UFRGS (Brasile). Sue composizioni sono state registrate su CD prodotti da Albany Records (USA), Tactus, Rai Trade e altre.

La sua produzione comprende composizioni orchestrali, da camera, canzoni, poesie. In qualità di regista, e autore di musica e versi, ha realizzato il film d’animazione “Magasin de métaphores”. Attualmente è professore di Composizione al Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto. È stato invitato come Visiting Professor di composizione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zealanda) ed è stato Collaboratore di Ricerca alla State University of New York (USA). Ha tenuto conferenze sulla sua musica alla Manhattan School of Music (USA), University of Pittsburgh, McMaster University di Hamilton (Canada) e Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.

Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo brani di assoluto rilievo come “Metamorfosi d’amore”, “Porte” – entrambi per orchestra – il concerto per flauto “Hóros”, “Identificazione di un ritratto” per jazz band e la sonata per pianoforte “Confini”. Per il noto musicologo Renzo Cresti quella di Cavallone “è musica che sogna di sognare in un’estasi sonora che destabilizza il senso comune, è spesso ambivalente, crea collisioni e rilassamenti”.

Foto Daniel Underwood




XXI PREMIO NAZIONALE Maria Grazia Cutuli

I premiati: Enrico Mentana, Antonio Padellaro, Stefania Battistini, Giammarco Sicuro, Nello Scavo, Ennio Bellucci e Piero Paciello

di Goffredo Palmerini

Lucera, 4 settembre 2022. Enrico Mentana, direttore TG La7, Antonio Padellaro, presidente del Fatto Quotidiano, gli inviati di guerra Stefania Battistini (TG1), Giammarco Sicuro (TG2) e Nello Scavo (inviato speciale di Avvenire), Ennio Bellucci (TGR Abruzzo) e Piero Paciello, direttore della testata online L’Attacco di Foggia, sono i vincitori del XXI Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli”, istituito e promosso dal Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, presieduto dalla prof. Rosa Nicoletta Tomasone.

La cerimonia di premiazione si terrà il 18 settembre prossimo alle ore 10:30 al Teatro “G. Garibaldi” di Lucera. Presidente onorario del Premio Cutuli è Marco Clementi, corrispondente RAI da Pechino, membro della giuria con altri due premiati nelle passate edizioni, Hafez Haidar (candidato al Premio Nobel per la Pace e per la Letteratura) e Giorgiana Cristalli (Ansa), e con i docenti Ottavia Iarocci, coordinatrice per le scuole superiori, e Domenico Vasciarelli, segretario del Premio e del Centro “Einaudi”.

È la prima volta il Premio Giornalistico Nazionale Maria Grazia Cutuli si svolge a Lucera, col supporto organizzativo del Sindaco Giuseppe Pitta e della sua Amministrazione. Coordinerà i lavori il caporedattore della TGR Puglia Giancarlo Fiume. Al premio giornalistico si affianca quest’anno anche quello all’Eccellenza, assegnato a Francesco Spada, vicecapo di gabinetto del Ministro del Turismo, originario di San Severo. Il Centro Einaudi insignirà inoltre del prestigioso Premio Rinascimento Cavaliere Europeo di Carlo V la prof. Manuela Mendonça, presidente dell’Accademia nazionale di Storia del Portogallo.

Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole coraggio a scavalcarli, afferma Rosa Nicoletta Tomasone, presidente di giuria del Premio Cutuli, nato per non dimenticare e per promuovere la pace, citando una frase cara a David Sassoli, il giornalista del TG1 e Presidente del Parlamento Europeo, alla cui memoria è dedicata questa edizione. La presidente Tomasone leggerà, nel corso della cerimonia di premiazione, il messaggio che Alessandra Vittorini Sassoli le ha inviato per ringraziare d’aver dedicato il premio a David Sassoli.

Dall’istituzione del Premio eccellenti giornalisti della carta stampata e della televisione sono stati insigniti, dando così vita ad un Albo d’Oro davvero di gran pregio: Aldo Forbice, Giovanna Botteri, Elisabetta Rosaspina, Michele Santoro, Antonio Ferrari, Duilio Giammaria, Gabriella Simoni, Ferdinando Pellegrini, Tiziana Ferrario, Vittorio Dell’Uva, Lorenzo Cremonesi, Giovanni Porzio, Enzo Nucci, Giuliana Sgrena, Francesco Faranda, Pietro Raschillà, Pino Scaccia, Michele Farina, Francesca Sforza, Carmen Lasorella, Toni Capuozzo, Andrea Nicastro, Stefano Boccardi, Gabriele Torsello, Paolo Conti, Lilli Gruber, Ettore Mo, Barbara Schiavulli, Paolo Di Giannantonio, Lucia Annunziata, Carmela Giglio, Lucia Goracci, Carlo Bollino, Enzo Nucci, Marco Clementi, Enrico Bellano, Claudio Accogli, Marc Innaro, Elvira Serra, Mimmo Candito, Maria Giannitti, Alessandro Plateroti, Marcello Masi, Aldo Cazzullo, Maria Cuffaro, Alessandro Cassieri, Roberto Napoletano, Cecilia Rinaldini, Alberto Negri, Hafez Haidar, Andrea Iacomini, Flavio Mucciante. Targhe di Menzione Speciale sono state tributate a Giacinto Pinto, Giorgiana Cristalli, Sergio De Nicola, Grazia Leone, Beniamino Pascale, Francesco Giorgino, Goffredo Buccini, Massimo Sebastiani, Goffredo Palmerini, Desio Cristalli, Domenico Di Conza, Barbara Carfagna, Filippo Golia, Giorgio Fornoni, Gabriele Micalizzi (alla memoria), Andrea Vianello, Barbara Capponi, Simona De Santis, Giuseppe La Venia, cui vanno ad aggiungersi gli insigniti dell’attuale edizione.

Nel 2021, in un’edizione davvero eccezionale, il Premio è stato conferito a Papa Francesco e consegnato direttamente al Santo Padre da Rosa Nicoletta Tomasone e Domenico Vasciarelli nel corso di un’udienza in Vaticano. Il Premio giornalistico Maria Grazia Cutuli Per non dimenticare e per costruire la Pace, è un evento di caratura nazionale per la difesa dell’informazione, come condizione di libertà e di democrazia, e per la difesa dei diritti e della dignità della persona. Fortemente voluto dalla Presidente del Centro Culturale L. Einaudi, Grand’Ufficiale prof. Rosa Nicoletta Tomasone, il Premio, partendo dal dovere della memoria, si proietta nel futuro e verso quei Paesi ancora all’affannosa ricerca della libertà e della democrazia, e sintetizza il suo impegno nella promozione della Pace.

Inserito nella programmazione di molte Scuole Superiori, iI Premio Maria Grazia Cutuli sollecita gli studenti a leggere, dibattere e confrontarsi, offrendo ai giovani uno stimolo per riflettere sui valori universali della Libertà e della Pace, che vanno coltivati assiduamente e difesi come i beni più preziosi per l’umanità. Il Premio Cutuli è anche un’occasione per avvicinare la grande stampa nazionale, attraverso i suoi giornalisti di punta, all’Itinerario Culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa Le Vie di Carlo V, del quale Rosa Nicoletta Tomasone è Vicepresidente europea. Il Centro L. Einaudi, tra le prestigiose sue attività, annovera infatti studi e ricerche sull’imperatore Carlo V, promuove e realizza, con il Corteo Storico in costumi rinascimentali, importanti manifestazioni in Italia e all’estero, con lo scopo di accrescere e consolidare la rete di città aderenti al progetto Le Vie di Carlo V.

Doverosa, a questo punto, un’annotazione biografica su Maria Grazia Cutuli, cui il Premio è intitolato. Nata a Catania nel 1962, Maria Grazia si laurea in Filosofia con il massimo dei voti e lode all’Università di Catania. Entra subito dopo nel giornalismo, collaborando con il quotidiano La Sicilia e conducendo per l’emittente regionale Telecolor International il telegiornale della sera. Determinata, coraggiosa e tenace, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare per il mensile Marie Claire, ottenendo anche contratti dal settimanale Epoca. Diventata giornalista professionista, inizia una collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, maturando una cospicua esperienza sulle questioni di politica estera, diventata la sua grande passione.

Dopo alcuni contratti temporanei di lavoro presso il Corriere della Sera, nel 1999 viene assunta stabilmente dal prestigioso quotidiano e subito destinata alla redazione Esteri. La svolta della carriera, e della sua vita, arriva due giorni dopo l’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, quando il giornale la manda in Afghanistan come inviata, con un temporaneo passaggio in Pakistan. Il 19 novembre 2001, mentre si trova sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, nei pressi di Sarobi ad una quarantina di chilometri dalla capitale afghana, viene assassinata insieme a Julio Fuentes, inviato del quotidiano spagnolo El Mundo, e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, Harry Burton e Hazizullah Haidari. I due afghani imputati per l’omicidio di Maria Grazia Cutuli, già condannati in Afghanistan a 16 e 18 anni e detenuti nel loro Paese d’origine, sono stati condannati con sentenza d’appello dalla Corte d’Assise di Roma a 24 anni di reclusione.

Infine, qualche cenno su Lucera, la città che quest’anno ospita il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli”. Lucera ha origini antichissime. Si narra, infatti, che il suo nome derivi da lessemi etruschi e che Diomede, giunto in terra dauna dopo la guerra di Troia, venerò la dea Minerva nel leggendario tempio a lei dedicato, situato nel bosco sacro che avvolgeva la città. Notevole la presenza di reperti di epoche diverse: da resti neolitici all’età del bronzo a testimonianze di epoca greca, dauna, a reperti di epoca romana e di età moderna. Alleata di Roma contro i Sanniti, Lucera venne elevata a colonia di diritto latino, con larga autonomia, propri magistrati e privilegi fiscali.

Colonia militare in epoca augustea, nel primo secolo a.C. Marco Vecilio Campo vi fece costruire in onore di Ottaviano il maestoso anfiteatro, di forma ellittica, riportato alla luce nel 1932 e perfettamente conservato. Dominata dai Normanni fino al 1200, la storia della città si intrecciò con quella degli Svevi ed in particolare con quella di Federico II, che fece della città una delle roccaforti del suo potere e vi trasferì, nel 1224, una colonia della irrequieta popolazione saracena dalla Sicilia. Lucera sorge su tre colli, sul più alto dei quali l’imperatore Federico II fece costruire la sua splendida dimora, il Palatium (1233), circondato successivamente da imponenti mura a formare la maestosa Fortezza svevo-angioina che ancor oggi domina la città. Negli anni della presenza federiciana Lucera visse un periodo di grande sviluppo civile ed economico e si arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana – palazzi, moschee, harem -, di cui tuttora si ritrova traccia, visitando la torretta saracena del XIII secolo o il quartiere che sorge nelle “vie alle mura” accanto a Porta Troia.

La stessa Basilica Cattedrale, magnifico esempio di stile gotico-angioino, è sorta agli inizi del Trecento sui resti di una moschea, per celebrare la vittoria degli Angioini sugli “infedeli” e dedicata a Santa Maria, patrona della città. Nello stesso periodo Carlo d’Angiò, principale artefice della sconfitta degli Svevi, fece costruire la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario: all’interno sono custodite le spoglie del “Padre Maestro” San Francesco Antonio Fasani (1681-1742), il Santo di Lucera. Di grande bellezza anche le altre Chiese del centro storico cittadino, tra cui quelle di San Domenico, S. Antonio Abate, Santa Caterina, del Carmine ecc.

Anche in epoche successive a quella angioina Lucera svolse un ruolo importante nell’economia del territorio, arricchendosi di nuove istituzioni, come l’Università, il Tribunale, la Biblioteca, il Teatro Garibaldi e di numerosi palazzi gentilizi. Molti di questi palazzi, per lo più privati, conservano splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali: il centro storico è ricco di cortili, piazzette ed edifici di nobile architettura. Di fronte alla Cattedrale c’è il Palazzo vescovile, che ospita il Museo Diocesano; poco distante dal Duomo, all’interno del Palazzo De Nicastri, il Museo Civico “Fiorelli” offre numerosissime testimonianze sulla vita della città, dall’età preistorica fino ai nostri giorni.




LA NOTTE DEI BAMBINI di Maristella Lippolis

La presentazione del libro al Festival della Pro Loco

Spoltore, 4 settembre 2022. Proseguono senza sosta gli appuntamenti nell’ambito del Festival dei 5/4 a cura della Pro Loco di Spoltore Terra dei 5 borghi: questa volta l’ospite sarà Maristella Lippolis con il suo ultimo libro La notte dei bambini, edizione Vallecchi. L’incontro con l’autrice sarà moderato da Roberta Zimei e si terrà venerdì 9 settembre in P.zza D’Albenzio alle 19,00.

In un tempo imprecisato del futuro, in una città distrutta dalle guerre, dalle epidemie e dai disastri climatici, la popolazione di Tauersiti cerca di sopravvivere ad ogni costo. In questa straordinaria narrazione di eventi e di vite che si incrociano in un futuro non troppo lontano, distopia e utopia si alternano “in una grande storia di solidarietà, di energie, soprattutto di energie femminili che si adoperano per costruire un futuro possibile”.

Ad immergere gli spettatori nelle suggestive atmosfere del romanzo sarà la voce di Stefania Liberati con la lettura di brani scelti.

In caso di maltempo l’evento si terrà presso la Biblioteca Comunale di Spoltore in Via Dietro le Mura, 10.