Pescara, 7 settembre 2022. Via Passolanciano, all’interno del recinto del Palazzo che ospita la Regione e la Provincia, ma anche una scuola (e non so cos’altro), nei pressi di un ingresso laterale, salta agli occhi una postazione di raccolta rifiuti, differenziati e tal quale (ad uso degli interni, si suppone). Ma quello che appare più evidente è la coltre di bottiglie di plastica e carta disseminata tutt’intorno, come se non ci si prendesse a buttare quel materiale nei cassonetti.
Ma c’è di peggio, perché una foto scattata all’insieme testimonia che dentro il cassonetto dell’indifferenziato ci sono bustoni trasparenti di carta, che rimandano ad una pulizia di più stanze e quindi non di un conferimento singolo.
Mi chiedo come la indecorosa questione possa essere affrontata, e penso a delle soluzioni, e ne segnalo una: l’azienda di igiene urbana, laddove facesse il servizio qui, dovrebbe segnalare la criticità al referente contrattuale dell’utenza di riferimento (Regione? Provincia? Altri?) e chiedere, oltre che spiegazioni su quanto rilevato, di porre in atto azioni intanto comunicative e poi eventualmente anche di richiamo nei confronti di possibili trasgressori, per distrazione o altro.
Il luogo segnalato sembra essere abbandonato a sé stesso e quindi neanche quel poco di verde che c’è viene curato. Potrebbe essere una prima azione …
Come si fa a chiedere agli altri di fare quello che non si fa neanche a casa propria? Intanto da visitatore esterno chiedo di dare una prima pulita … Diamo una mano, se serve …
Giancarlo Odoardi
Rifiuti Zero Abruzzo, giornalista, ecologista, ciclista urbano
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