BUONA LA PRIMA per la Tombesi 

I gialloverdi si impongono 5-1 sul campo della Real Dem nella prima partita ufficiale della stagione. Massimo Morena: «Contento e anzi quasi stupito per la qualità della prestazione, dopo una sola settimana di allenamenti».            

Ortona, 11 settembre 2022. La Tombesi inaugura con una convincente vittoria esterna la stagione 2022/2023. Al PalaSenna di Montesilvano, per il primo turno di Coppa della Divisione, i gialloverdi si sono presentati privi degli infortunati Scarinci e Romagnoli, e con Juan Cruz in tribuna: è solo la prima tappa di un ballottaggio destinato a durare tutto l’anno, con soli due stranieri in campo (ieri Moragas e Bordignon) e uno, a turno, costretto in tribuna. Contro una Real Dem giovanissima, priva dei suoi elementi di maggior esperienza (Vinicius e l’ex di turno Amelii, con Dodò in campo solo nei primissimi minuti), la Tombesi è andata in difficoltà nella prima metà del primo tempo, trovandosi sotto 1-0 e in generale faticando a trovare ritmo e spazi. Berardi ha anche neutralizzato un tiro libero, prima che Iervolino siglasse l’1-1 con cui si è andati a riposo. Tutt’altra partita nel secondo tempo, con la Tombesi che, padrona del campo, ha finito col dilagare: doppietta per Antonio Masi, prima rete in gialloverde per un ottimo Lucio Moragas e sigillo finale per il giovane Mariani. La Tombesi tornerà in campo per la Coppa della Divisione sabato 24 a Ortona, contro la Futsal Academy Pescara.

«Sono contento e anzi quasi stupito per la qualità della prestazione, dopo una sola settimana di allenamenti – queste le parole di mister Massimo Morena –. Abbiamo avuto un momento di difficoltà a inizio partita, poi abbiamo preso le misure e ci siamo “ricordati” che siamo una squadra capace di giocare e di giocare bene. Sono molto soddisfatto della prestazione di Moragas, che ho voluto in campo proprio per vedere come si sarebbe integrato nel nostro gioco, e direi che lo ha fatto benissimo. Stavolta è andato in tribuna Juan Cruz, ma ho la fortuna di avere tre stranieri di altissimo livello per la categoria, ruoteranno in base alle necessità. Mi aspetto moltissimo dai nostri giovani, e oggi hanno fatto bene sia Mejzini che Mariani, in questo campionato il loro apporto sarà fondamentale. Speriamo di recuperare quanto prima Romagnoli e Scarinci, ma già adesso posso dire di essere contento della squadra e degli ampi margini di crescita che ha davanti a sé».

Giuseppe Mrozek




DOPPIO PODIO abruzzese

Ai campionati nazionali giovanili catamarani

Pescara, 11 settembre 2022. A Viareggio due equipaggi del Circolo velico Svagamente di Pescara conquistano il titolo di campione nazionale Quattro giovani velisti abruzzesi hanno vinto i Campionati italiani giovanili di vela in doppio 2022 nelle loro rispettive categorie.

Nella classe Nacra 15 Enrica Morelli e Stefano Troiano sono risultati primi under 17 e secondi Overall, mentre nella classe Hobie Cat 16 Spi Caterina Dall’Olio e Camilla Di Tillio sono primi under 16 femminile e quinti Overall. Entrambi gli equipaggi sono della squadra del Circolo velico Svagamente di Pescara diretto dall’istruttore federale Fiv IX Zona Abruzzo e Molise Mauro Di Feliciantonio.

Un grande successo per i velisti abruzzesi, diventati campioni nazionali, che si sono distinti nell’appuntamento clou della stagione velica giovanile, i Campionati Italiani in doppio, che si è svolto a Viareggio dal 6 al 10 settembre ed ha coinvolto ben 622 velisti dai 13 ai 17 anni accompagnati dai loro istruttori e da numerosi genitori.

Sei le classi in gara: 420 , 29er , RS Feva, Hobie Cat 16 , Hobie Dragoon e Nacra 15 per un totale di 311 imbarcazioni appartenenti a ben 80 circoli velici italiani.

Numerose le regate che si sono svolte nello spazio acqueo di fronte al litorale di Viareggio diventata per l’occasione la Capitale della Vela giovanile grazie ai circoli velici locali organizzatori. Solo gli ultimi due giorni sono stati difficili a causa delle condizioni meteo avverse, eventualità sempre da calcolare quando si tratta di regate in mare.

Ma ciò non ha tolto nulla alla riuscita della manifestazione, voluta fortemente dalla Federazione Italiana Vela e dal suo presidente Francesco Ettorre, e alla soddisfazione del coach abruzzese Di Feliciantonio che ha fatto i complimenti a tutta la squadra dell’ASD Svagamente, l’unico a rappresentare l’Abruzzo in questi Campionati doppi e che ha portato in Toscana ben 11 imbarcazioni Nacra e 15 tra Hobie Cat 16, Hobie Cat Dragoon e Rs Feva.

Daniela Peca




LA SIECO SCALDA IN MOTORI nel torneo di Tuscania, presso il palasport dell’olivo

Si aggiudica il Sesto Trofeo PM&B. Allenamento Congiunto a Tuscania

Ortona, 11 settembre 2022. Si tratta della sesta edizione del trofeo PM&B che ha visto coinvolti, oltre i nostri, anche i locali ragazzi del Tuscania e della Roma. Un gustoso antipasto di quello che il girone blu del prossimo campionato e un buon banco di prova per coach Nunzio Lanci alla ricerca della conferma che il lavoro svolto in palestra sino ad ora sta dando i suoi frutti. Un torneo molto importante per tastare il polso della squadra dato che sia Tuscania che Roma saranno prossime avversarie in campionato, soprattutto Roma, che arriverà alla prima. La formula è semplice: chi ha più punti vince e le gare sono disputate al meglio dei due set su tre.

La prima gara. Spetta ai padroni di casa del Tuscania inaugurare il torneo con il derby contro i ragazzi di Tuscania. I locali avranno la meglio abbastanza agilmente, sconfiggendo i lupi due set a zero con parziali piuttosto larghi (25-18 e 25-17).

SIECO – Roma. Coach Nunzio Lanci sceglie di risparmiare le due bande titolari e quindi il sestetto che scende in campo è formato da Ferrato palleggiatore e Di Tullio opposto. Marshall e Dell’Angol schiacciatori, Fabi e Arienti centrali. Libero Benedicendi. La Roma vuol vendicare la gara sottotono giocata con Tuscania e non risparmia colpi. La Sieco riesce a spuntarla due set a zero ma con parziali cortissimi (26/24 e 26/24).

Tuscania – Ortona è di fatto la gara che decreterà la vincitrice del torneo. Le squadre si fronteggiano alla pari ma sono proprio i padroni di casa a spuntarla al fotofinish superando gli adriatici con il minimo scarto (25-23).

Ortona, però, non ci sta e nel secondo set riesce ad avere la meglio sui ragazzi di Tuscania aggiudicandosi il parziale per 20 – 25. La vincitrice del torneo si deciderà quindi al terzo set. Terzo set che premia gli ortonesi. La formula del torneo prevede che si arrivi ai quindici punti ed è proprio la squadra abruzzese ad avere la meglio, con il minimo vantaggio 13-15.

La Sieco Service Impavida Ortona che, con questo allenamento congiunto, si aggiudica la sesta edizione del trofeo PM&B ma soprattutto sfoggia un potenziale di tutto rispetto anche priva di giocatori del calibro di Bertoli e Bulfon.

Tommaso Fabi «È stata una buona prima uscita soprattutto considerando le assenze di due giocatori titolari. Sono soddisfatto della mia partita ma  soprattutto del collettivo. Tutti abbiamo dato il nostro importante contributo che è valsa la vittoria. Ricominciare a giocare contro squadre che avremo nello stesso girone è stato importante e probante. Sono contento della nostra prestazione corale e dopo questa sera avremo materiale sul quale lavorare in allenamento per continuare a migliorare»

Questi i risultati

Ore 15.30 – Tuscania vs. Roma 2-0 (25-18 / 25-17)

Ore 17.00 – Roma vs. Ortona 0-2 (26-24 / 26-24)

ore 18.30 – Tuscania vs. Ortona 2-1 (25-23 / 20-25 13/15)




SE NE CHIEDIAMO TRE e poi ne resta una …

Proprio ieri abbiamo fatto un giro ispettivo in bici lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi. Neanche alcuni giorni or sono eravamo a chiedere di considerare l’ipotesi di una terza corsia ciclabile, soprattutto per dire che in alcuni momenti dell’anno, ovviamente di più nella bella stagione, comincia a esserci il problema della saturazione delle due esistenti, con la necessità da parte degli utenti di incolonnarsi come si fosse in autostrada, facendo venir meno la piacevolezza della condivisione della pedalata con parenti e amici. Senonché ci siamo accorti che in parecchi tratti sta già venendo meno la seconda, lato monte soprattutto, costringendo le due ruote a spostarsi sull’altra, contromano. Completato il cantiere, come da tutte le parti si auspica, e restituita l’area alla piena e legittima fruizione pubblica, la manutenzione sarà la questione più complessa da gestire, a partire dal ritorno della vegetazione, di cui adesso si vedono già i primi segnali.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB Abruzzo Molise




L’ECOMUSEO DEL MARE e della pesca non finisce mai di stupire

Martinsicuro, 11 settembre 2022. Non finisce mai di stupire l’Ecomuseo del mare e della pesca che, ancora una volta, ha attirato l’attenzione di tanti cittadini di ogni età interessati a conoscere meglio il mondo della marineria, la sua storia ed i suoi segreti.
Riscontri positivi, dunque per l’iniziativa gratuita organizzata dall’Associazione “Il Marcuzzo”, dall’Unione Sportiva Acli e dall’Associazione Martin Pescatori, con il Patrocino del Comune di Martinsicuro e col sostegno di Coop Alleanza 3.0.
L’Ecomuseo è attivo da 6 anni, ha 6 stanze tematiche e grazie ad i suoi operatori è stato possibile ammirare gli strumenti più antichi di pesca, gli attrezzi utilizzati oggi ma anche reti, nasse, argani, cesti, boe, bussole, vecchi radar, carte nautiche ma anche la plancia di una nave.
A seguire ha avuto luogo una breve passeggiata fino a raggiungere il Biotopo Costiero di Martinsicuro dove è stata effettuata una visita guidata con il Prof. Mario Marano Viola ambientalista – Mountain Wilderness. Sulla spiaggia è stato possibile conoscere meglio la ricca flora e le dune presenti.




MARECHIARO, dove gli dèi danno spensieratezza all’uomo

Dal Pausilypon ai versi di Salvatore Di Giacomo, un libro di Peppe Manetti fa luce su un luogo dell’anima che racconta umanità. Il mistero del palazzo degli spiriti e il segreto di regalarsi tempo per pensare e amare oltre gli scogli della vita

Vi sono luoghi dell’anima, baciati da un dio strano che si è divertito a slargare bellezza per i giorni dell’uomo. Uno di questi ‘topos’, icona senza tempo della città di Partenope, è Marechiaro. Solo a scandirne il nome, scende nelle vene un pensiero lungo, fatto di storie e volti, di onde ineguali che sono segno della vita, dove le pietre raccontano e una ‘fenestella’ ispira canzoni che scorrono nell’anima del popolo napoletano. Condanna al ritorno, quel posto abitato da Sirene e pescatori, santi e dannati, perché misura metrature di nostalgia per la carne che abbiamo amato e perso, perché è confine tra mondi, tra quella napoletanità dove tutto è teatro, per dirla con Edoardo, e la lotta dei giorni che al Sud è sempre chirurgia di guerra. Ce lo ricorda Peppe Manetti in Marechiaro oltre la bellezza (ed. Idelson-Gnocchi, Napoli 2022, prefazione di Alfredo Diana, foto di Monica Porcelli e Pino Lieto), un libro che ci dona atmosfere e sa parlare in profondo di ciò che vale la pena cercare.

Napoli non cambia il sangue e si racconta con il rumore del mare in uno spicchio di Posillipo che dà vela ai sogni perché “ogni uomo è un mondo” scriveva Giordano Bruno. Marechiaro è un pensiero a onde lunghe, che restano e fanno andare al bisogno di verità e di ricerca senza fine rispetto a quelli che il Nolano definiva “spacciatori di certezze”.  

Trasmette visioni, Marechiaro. Dice energie, come nella sua antica dizione: Marechiano… con la sua ‘scesa della sodesca’, la villa di Vedio Pollione, il Pausilypon, l’unicità senza fine della Gaiola, i versi di Salvatore Di Giacomo che hanno resi eterni amori nati a strapiombo, a dispetto del ‘palazzo degli spiriti’, con le sue pietre romane che emergono dal mare, a rimarcare con la forza della natura che le scelte di vivere sono più forti delle paure.

Ha ragione da vendere Peppe Manetti a scrivere che Marechiaro non è solo magia e tramonti al chiaro di luna: “è storia, arte, cultura, tradizioni. È uno scrigno che non è stato ancora del tutto aperto”. Da qui anche l’importanza delle pagine di un autore che si mette in ascolto di un luogo e disvela, una dopo l’altra, le storie di Marechiaro, i suoi segni che invitano ad andare sempre più a fondo delle cose e di ciò che sembra. Lo fa a cominciare dalle testimonianze più antiche, come quella del poeta Publio Papinio Stazio, che nel I sec. dopo Cristo annotava: Qui batte l’onda tranquilla come se il mare dormisse ed è la pace sicura…”. Secoli dopo ad essere stregato da quel luogo sarà Goethe che non trattenne l’inchiostro nelle vene: “Mai nella vita mi fu dato godere una così splendida visione…”. E poi il Tempio romano della Fortuna, i ruderi romani della marina e le antiche peschiere. Tesori sommersi e storie perdute. Cifre di un’avventura di senso, scandita dalla bellezza. E se è vero che Marechiaro figura già nelle fonti degli antichi greci, con il tempio dedicato alla Venere Euplea, divinità che i marinai imploravano per avere una navigazione senza tempeste, con preghiere di sale che salivano alla sommità dell’isolotto della Gaiola, sulla parete sovrastante lo Scoglione di Marechiaro era posta – in un incavo della roccia – una edicola alla dea Odegitria, colei che indica la strada sicura. Scorre il tempo e si bagna di umanità, con la domus di Pollione, liberto alla corte di Augusto, che fu testimone di momenti di vita senza penziero, libera dagli affanni del corrente che imprigiona a una sequenza punteggiata solo di cose da fare. Il lettore troverà in queste pagine frutto di studi e di passione le storie del liberto sfrontato ma anche quelle di Stratone e del vescovo Agrippino, cucite con quello spicchio di terra e di mare, e si perderà nel racconto dei falsari levantini che si erano messi in proprio nel palazzo degli spiriti, nelle leggende degli schiavi dati in pasto alle murene, la carcara e il profumo delle nasse dei pescatori, il foco acceso d’inverno dai marinai per riscaldarsi. E ancora la magia piena di storia della ‘Preta Salata’ e la Chiesa di Santa Maria del Faro e le cure della famiglia Mazza per quel luogo dell’anima. Senza dimenticare le donne e gli omini che hanno abitato i luoghi, dalla famiglia di Macedonio Gualtieri, nel 1335, ai Coppola e ai Maza e Borrello, con gli anelli del tempo che si legano in percorsi di arte e musica, tra le storie di Torquato Tasso e il sorriso di mille e mille cercatori di bellezza che hanno amato e amano scale e scogli, terre e onde di Marechiaro, che rimbalzano gonfie di vissuti anche nell’asilo di Marechiaro, ‘o culleggio, pietra miliare della medicina sociale e dell’igiene a favore dell’infanzia. Scugnizzi e ‘irridenti’ trovarono affetto e cure, persone che indicavano una strada e voglia di riscatto.

Marechiaro non è un panorama ma un affaccio alla vita. E’ un invito a prendersi cura di se stesso e delle persone che si amano. “Mi auguro – scrive Peppe Manetti – che il mio modesto contributo possa servire a rimuovere quella patina di indifferenza e noncuranza che da troppo tempo si è posata su questi luoghi”

Sta lì, Marechiaro. A ricordarci sempre che la nostra più grande ricchezza è il tempo. Avere tempo per sé, dare tempo alle persone. Ed è bello qui, tra le voci del vento che portano leggende e gli scogli di un mare unico al mondo, togliersi le bende e raccontarsi, stringer mani nel vento, guardarsi negli occhi. Soprattutto pensare oltre, in compagnia della bellezza che salva.

Salvatore Balasco




UN ARCOBALENO TRICOLORE sul cielo dell’Aquila

L’Italia padrona degli Europei di Pattinaggio Corsa

L’Aquila, 11 settembre 2022. Oggi doppio oro per Alice Marletti. Buoni i piazzamenti abruzzesi di Matilde Biondi, Leonardo De Angelis, Anastasia Federici

Dopo le cattive condizioni meteo che nella serata di ieri hanno fatto slittare le gare finali per i sei titoli delle prove a punti, oggi, in questa giornata conclusiva dei Campionati Europei di Pattinaggio Corsa su Strada, all’interno dell’aeroporto dei Parchi, anche il cielo sopra L’Aquila si è colorato di azzurro.  Sono 4 i titoli continentali conquistati a Preturo dagli Azzurri nelle competizioni odierne che hanno inorgoglito il Presidente FISR e World Skate, Sabatino Aracu. Vittorie che rappresentano la ciliegina su una torta che gli splendidi ragazzi del CT Massimiliano Presti hanno saputo farcire con un numero impressionante di medaglie, dominando la massima competizione europea.

Buoni i piazzamenti degli atleti abruzzesi. Matilde Biondi è settima nella 8000 m eliminazione youth, mentre Leonardo De Angelis conquista il sesto posto nella gara del Giro Sprint Junior. La pattinatrice della Rolling Bosica di Martinsicuro, Anastasia Federici chiude undicesima sui 15000 m eliminazione junior.

La giornata parte con i recuperi delle gare a punti dove, nei 5000 metri della categoria Youth restiamo di un soffio fuori dal podio con gli ottimi quarti posti di Elisa Folli e di Leonardo Bossi. Sui 10000 metri Junior è imperiosa Alice Marletti che vince, in solitaria sul traguardo, dominando con 33 punti una gara resa superlativa dallo splendido lavoro di squadra di Giulia Presti, seconda. Nella gara maschile vinta dal francese Fourneret, un ottimo Leopoldo La Rosa conquista la piazza d’onore. La senior donne è condizionata dalla squalifica della sfortunata atleta aquilana Federica Di Natale, mentre la prova senior maschile è vinta dallo straordinario olimpionico Bart Swings, in fuga dal primo all’ultimo giro. Nelle retrovie gli azzurri.

Nel pomeriggio gli altri titoli della giornata sono assegnati dalle gare ad eliminazione e dal Giro Sprint. L’oro arriva negli 8000 m eliminazione youth, con un bravissimo Leonardo Bossi che lancia lo sprint già ai 400 metri e taglia il traguardo a braccia alzate. Nelle categorie superiori si passa ai 15000 metri e Alice Marletti bissa il titolo di stamattina. Tra i maschi sono imprendibili i transalpini, ma un ottimo Leopoldo La Rosa è bronzo, mettendosi al collo la seconda medaglia di giornata. 

Le finali sul giro sprint chiudono gli Europei Strada, manca purtroppo l’abruzzese Asja Varani, uscita di scena nelle semifinali. Le ragazze azzurre finaliste nella categoria Youth non tradiscono la fiducia del CT Presti e del pubblico. Asja Negri vince, seppur di pochissimo, uno splendido oro arricchito dal bronzo di Rita De Gianni e dal 4° posto di Carola Falco. Nella finale maschile non ci sono azzurri. Ritorniamo sul podio con gli Junior. Ilaria Carrer è argento con Alice Sorcionovo quarta, mentre Riccardo Ceola chiude terzo.  L’argento di Duccio Marsili è l’ultima medaglia azzurra di questi straordinari Campionati Strada aquilani. Domenica chiusura con la Maratona, lungo il circuito stradale di viale Corrado IV.

Foto by Luca Parisse

Giovani Centenari