A PA’. PASOLINI SUITE 100. Concerto anteprima quarantottesima stagione dei concerti

L’istituzione sinfonica abruzzese al ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. Sabato 15 ottobre ore 18.00

L’Aquila 13 ottobre 2022. Riprendono il 15 ottobre alle 18.00 presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” gli appuntamenti del sabato all’Aquila con la musica dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Per questa occasione, mentre l’Orchestra è impegnata a Chieti per le recite dell’opera Madama Butterfly al Teatro Marrucino con la direzione di Gianna Fratta e la regia di Manu Lalli, il pubblico aquilano potrà seguire lo spettacolo A Pa’. Pasolini Suite 100 dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini.

Nella serata che trae il titolo da una canzone di Francesco De Gregori, le parole dell’intellettuale friulano saranno interpretate dalla voce del narratore Gabriele Zanini accompagnato dal Quartetto d’archi Cécile, da Francesco Galizia per fisarmonica e sax soprano, Pietro Verna voce e chitarra e da Antonio Palazzo al pianoforte. Lo spettacolo ripercorre, in musica e parole, l’amore pasoliniano per l’arte e la bellezza, andando ad intrecciare, in un crescendo costante, musica colta e brani del panorama cantautorale italiano ad aneddoti e poesie, accompagnando il pubblico in un “viaggio” costellato di meraviglia, stupore ed emozione in cui la musica, che Pasolini considerava l’unica azione espressiva alta e indefinibile, gioca un ruolo fondamentale. Un progetto unico e originale per omaggiare la straordinaria e poliedrica personalità di Pier Paolo Pasolini a 100 anni dalla sua nascita avvenuta il 5 marzo del 1922.

Il concerto, anteprima della 48° Stagione dei Concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, è a ingresso gratuito. In questa occasione, a partire dalle ore 16, sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento all’intera stagione presso il Botteghino del Ridotto del Teatro Comunale.

Gli abbonamenti, compresi quelli con riduzioni riservate agli over 65 e agli under 25 sono già in prevendita sul circuito Ciaotickets, online e nelle rivendite autorizzate (all’Aquila Infopoint in Piazza Battaglione Alpini e Agenzia Welcome AQ in via Cimino).

Gli abbonamenti riservati, invece, agli Organismi convenzionati sono invece acquistabili solo presso il Botteghino del Ridotto del Teatro.

Inaugurazione della stagione sabato 22 ottobre alle 18.00 al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”: primo concerto sinfonico, con la direzione di Benedetto Montebello, dedicato alla grande musica di Hollywood che trasporterà il pubblico nella magia del Cinema con le colonne sonore di celebri film firmate da compositori pluripremiati come Max Steiner, Bernard Hermann, Alan Silvestri e John Williams.

Elisa Cerasoli




MADAMA BUTTERFLY di Giacomo Puccini apre la Stagione Lirica 2022 del Teatro Marrucino

In collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago, Manu Lalli firma un allestimento potente e delicato per un’Opera tutta al femminile.

Chieti, 13 ottobre 2022. La Stagione Lirica 2022 del Teatro Marrucino punta in alto già dal primo titolo in cartellone. Si parte ufficialmente Venerdì 14 Ottobre alle ore 20.30 con la “Madama Butterfly”, capolavoro immortale del genio di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.  Stamane nel Foyer del Teatro la presentazione in presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura e Teatro Paolo De Cesare, del Direttore artistico del Teatro, il Maestro Giuliano Mazzoccante, Maria Cristina Stumpo per la Deputazione teatrale e in presenza della direttrice d’orchestra Gianna Fratta e della regista Manu Lalli.

“Davvero un grande onore avviare la stagione lirica con un’opera intramontabile come la Butterfly e speciale come questa versione, non solo declinata al femminile, ma in chiave attuale e originalissima – così il vicesindaco Paolo de Cesare – Abbiamo avuto una grande risposta dal pubblico che ha già esaurito tutti i biglietti per le due rappresentazioni: la prima di venerdì e la pomeridiana di domenica e vogliamo accogliere questo appuntamento come l’avvio di una stupenda stagione lirica. Una stagione che aveva avuto un’anteprima quest’estate all’Arena della Civitella con il Don Giovanni e che ci sorprenderà data dopo data anche con la Cavalleria Rusticana di Mascagni, in novembre e il Don Pasquale di Donizzetti i primi di dicembre. Un ringraziamento va al Maestro Mazzoccante e a tutto il motore del Teatro che sta facendo un grandissimo lavoro per la città, portandola sempre più ai vertici di un circuito nazionale di qualità e valore”.

“Il Teatro Marrucino grazie al progetto della stagione lirica di quest’anno che per la prima volta ha previsto la messa in scena di quattro opere è cresciuto, un fatto testimoniato anche da un aumento del punteggio attribuito dal Ministero al progetto 2022 – così Maria Cristina Stumpo – Questo è un dato più che positivo, perché significa che potremmo avere la possibilità di fare programmazioni ancora più ricche, belle e innovative, ma soprattutto risponde agli sforzi che ognuno sta profondendo per esprimere tutto il potenziale del nostro Teatro di tradizione”.

“Una partenza che rende straordinario l’avvio della nuova stagione lirica del Marrucino – così il Maestro Giuliano Mazzoccante – Questa Madama Butterfly rappresenta uno dei progetti più interessanti e coinvolgenti del momento, sia per il cast, sia per la presenza alla regia di Manu Lalli, sia per la direzione musicale di Gianna Lalli. Grazie alla loro creatività e al loro carisma, l’opera avrà un sapore molto speciale anche per i significati profondi che la caratterizzano. Una scenografia fresca e originale e un’interpretazione della musica di Puccini che sarà unica e coinvolgente e saprà emozionare, regalando alla città una prima di grandissimo livello. Il tutto arricchito dal gemellaggio culturale triennale che ci lega al Festival Pucciniano che ci porterà, nel prossimo triennio, a essere parte delle celebrazioni del centenario della morte del compositore nel 2024”.

“È una delle prime opere da me dirette, fatta decine e decine di volte e che accetto sempre con grande piacere – così la direttrice d’orchestra Gianna Fratti – Mi lega a quest’opera matura del compositore toscano, la particolare scrittura musicale, la sua natura di grande affresco sinfonico, connotata da un enorme appeal musicale. Il tessuto timbrico dell’orchestra è denso e poi c’è una storia di una grandissima modernità, a cui sono legata da essere umano e da donna: perché noi donne abbiamo fatto tanti percorsi nelle nostre vite, ci siamo conquistati posti e traguardi, ma sotto il profilo sentimentale quello che racconta Butterfly è una storia che non avrà tempo, intramontabile. La storia di una donna che non riesce a vedere quello che le accade intorno, che vive l’amore e l’attesa e compie il più grande dei sacrifici in nome di essi”.

“Invito la città a venire a vederla perché credo che questo allestimento ci appartenga a tutti – rimarca la regista Manu Lalli – nel senso che io ho dato una valenza parabolica all’opera ed ho ambientato la Butterfly in un bosco che degenera fino a diventare un bosco arido e secco, perché l’uomo occidentale, come ha fatto Pinkerton con Butterfly, ha abusato della natura, se ne è appropriato e l’ha dimenticata, quindi penso che sia di grande attualità. La musica di Puccini ci dà sempre segnali di grande modernità e io spero di vedere il Teatro pieno per condividere queste consapevolezze e ringrazio sin da ora Chieti, perché è davvero una città incredibile”.

L’opera e il cast.

La vicenda drammatica della giovane Ciò-Ciò San, sedotta, sposata per scherzo e per denaro e infine abbandonata dal Tenente Pinkerton, viene riletta dalla regista Manu Lalli (che di questo allestimento firma anche scene, luci e costumi) in una chiave assolutamente attuale, legando la fragilità della protagonista a quella della natura che la circonda. Il cast di altissimo livello mette unissce nomi di grande rilievo nel panorama nazionale e internazionale. A partire proprio da Butterfly, che avrà il volto di Donata d’Annunzio Lombardi, attualmente considerata una delle migliori interpreti pucciniane al mondo. Segue a ruota Max Jota, fresco vincitore del Judita Award al Verdi Festival di Spalato e inserito dalla rivista Opera Britannia nell’elenco dei migliori tenori in attività, che presterà viso e voce a Franklin Pinkerton. Nel ruolo del Console Sharpless, diviso tra il dovere verso la sua terra d’origine e il rimorso per le azioni compiute dal suo compatriota ai danni di un’innocente, il baritono Emilio Marcucci, recentemente visto nel ruolo di Scarpia nella Tosca al Teatro Selinius di Castelvetrano. La parte della fedele Suzuki sarà invece interpretata da Annunziata Vestri, mezzosoprano di origini abruzzesi, apprezzatissima protagonista della Carmen di David Livermore, che torna sulla scena nel ruolo che, nel 2003, ne consacrò il debutto ufficiale.

Completano il cast Tommaso Mangifesta (Goro), Andrea Tabili (lo Zio Bonzo), Paolo Gatti (il Principe Yamadori), Angelica di Francesco (Kate Pinkerton), Benedetto Agostino (lo Zio Yakusidé), Davide Filipponi (il Commissario Imperiale), Alessandro Zulli (l’Ufficiale del Registro), Valentina Coletti (la Madre di Ciò-Ciò San), Giulia Bruni (la Zia), Angelica Mele (la Cugina), e il giovanissimo Tommaso Tucci (Dolore).

A dirigere l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, la M° Gianna Fratta, prima donna ad assumere la direzione dei Berliner Symphoniker e dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, e definita dal grande Yuri Ahronovic “così giovane, ma già così dotata di braccia e di cuore”.

Il M° Christian Starinieri guida invece il Coro del Teatro Marrucino che, insieme alle figuranti, sarà parte essenziale della messa in scena, accompagnando gli spettatori nei momenti salienti dell’Opera, fino al finale drammatico, potente e di grande impatto emotivo.

Sperimentazione e innovazione che si fondono e vanno di pari passo con la tradizione saranno il filo conduttore dell’intera Stagione Lirica 2022, con l’intenzione, espressa anche dal Direttore Artistico M° Giuliano Mazzoccante, di coinvolgere il pubblico in una grande riflessione collettiva sul ruolo dello spettacolo dal vivo e sull’attualità dell’Opera Lirica.

Madama Butterfly vi aspetta in scena il 14 Ottobre alle ore 20.30 e il 16 Ottobre alle ore 17.30. I biglietti sono disponibili al Botteghino del Teatro Marrucino, online e nei punti vendita autorizzati CiaoTickets.

Che lo spettacolo abbia inizio!




DONNE E RINASCITA 2, questa mattina consegnata una targa

DONNE E RINASCITA 2, questa mattina consegnata una targa

Il ringraziamento agli studenti dell’Artistico di Teramo

Teramo, 13 ottobre 2022. Il vicepresidente con delega ai servizi antiviolenza, Luca Frangioni, questa mattina nella sala consiliare della Provincia ha consegnato agli studenti del Liceo Artistico “Montauti” di Teramo una targa di ringraziamento per la loro partecipazione al progetto “Donne e Rinascita 2”.

Il progetto di street art, coordinato dall’associazione Big Match e finanziato dalla Fondazione Tercas, è nato in collaborazione con il Centro Antiviolenza “La Fenice”. Gli studenti, coordinati dalla professoressa Rita Di Gregorio, hanno realizzato un murales a tema che con il linguaggio tipico dei writer simboleggia il percorso di rinascita delle donne che hanno subito violenza. Il murales oggi abbellisce l’ingresso del Centro Antiviolenza “La Fenice” di via Trento e Trieste a Teramo.

Ma il progetto ha un orizzonte più ampio e, in collaborazione con e-distribuzione, le cabine Enel di via Fonte Regina e Scapriano diventeranno le pareti di un murales su disegno dell’artista Gedo (Ivan Pilogallo), entrando a far parte del programma nazionale di street art per la riqualificazione urbanistica delle vecchie cabine.

A fare gli onori di casa il vicepresidente con delega alle pari opportunità, Luca Frangioni, che ha ribadito l’importanza dell’educazione alla non-violenza nelle scuole: “questo pannello rappresenta un augurio di rinascita per le donne che accederanno al Centro, sperando che siano sempre di meno”.

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato, oltre alla prof.ssa Rita Di Gregorio ed ai ragazzi della 3^A del Liceo Artistico di Teramo, Alfredo Natali di Big Match, Michela Fazzini coordinatrice del Centro Antiviolenza “La Fenice” ed Emilia Di Matteo, responsabile del servizio Pari Opportunità e del Centro Antiviolenza, già diretto da Annapaola Di Dalmazio all’inizio del progetto.

Pina Manente

Il ringraziamento agli studenti dell’Artistico di Teramo

Teramo, 13 ottobre 2022. Il vicepresidente con delega ai servizi antiviolenza, Luca Frangioni, questa mattina nella sala consiliare della Provincia ha consegnato agli studenti del Liceo Artistico “Montauti” di Teramo una targa di ringraziamento per la loro partecipazione al progetto “Donne e Rinascita 2”.

Il progetto di street art, coordinato dall’associazione Big Match e finanziato dalla Fondazione Tercas, è nato in collaborazione con il Centro Antiviolenza “La Fenice”. Gli studenti, coordinati dalla professoressa Rita Di Gregorio, hanno realizzato un murales a tema che con il linguaggio tipico dei writer simboleggia il percorso di rinascita delle donne che hanno subito violenza. Il murales oggi abbellisce l’ingresso del Centro Antiviolenza “La Fenice” di via Trento e Trieste a Teramo.

Ma il progetto ha un orizzonte più ampio e, in collaborazione con e-distribuzione, le cabine Enel di via Fonte Regina e Scapriano diventeranno le pareti di un murales su disegno dell’artista Gedo (Ivan Pilogallo), entrando a far parte del programma nazionale di street art per la riqualificazione urbanistica delle vecchie cabine.

A fare gli onori di casa il vicepresidente con delega alle pari opportunità, Luca Frangioni, che ha ribadito l’importanza dell’educazione alla non-violenza nelle scuole: “questo pannello rappresenta un augurio di rinascita per le donne che accederanno al Centro, sperando che siano sempre di meno”.

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato, oltre alla prof.ssa Rita Di Gregorio ed ai ragazzi della 3^A del Liceo Artistico di Teramo, Alfredo Natali di Big Match, Michela Fazzini coordinatrice del Centro Antiviolenza “La Fenice” ed Emilia Di Matteo, responsabile del servizio Pari Opportunità e del Centro Antiviolenza, già diretto da Annapaola Di Dalmazio all’inizio del progetto.

Pina Manente




ONE HEALTH AWARD, apre il cardinale Parolin

Il Segretario di Stato della Santa Sede domani a Teramo

Teramo, 13 ottobre 2022. Sarà il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, ad aprire One Health Award, il grande evento scientifico-divulgativo promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. Tre giorni di incontri, dibattiti, spettacoli teatrali e dialoghi che cominciano domani per proseguire fino a domenica. Ed è proprio sul tema della necessità di un cambiamento di mentalità e di azione di fronte alla grande sfida posta dalla crisi ambientale che si sofferma il Cardinale: “E in cosa consiste questa nuova consapevolezza?

Che la nostra salute non è separata dalla salute dell’ambiente e non è separata dalla salute di tutti gli altri esseri che popolano la terra. Siamo usciti dal perimetro di uno spazio popolato solo da noi adesso e abbiamo visto la realtà del legame con il tutto fuori di noi. La realtà di una interconnessione che non cancella le distinzioni ma le rende contigue. Quando, con l’esplosione della pandemia da Covid 19 abbiamo scoperto la parola zoonosi, abbiamo toccato con mano questa realtà e con una chiarezza mai percepita prima. Questa interconnessione, questa contiguità messa clamorosamente in luce dalla pandemia, si collega al principio che viene chiamato One Health One Earth, cui è dedicato questo importante evento internazionale di Teramo”.

Il video-intervento del Cardinale Parolin, sarà il primo atto della manifestazione cui prenderanno parte scienziati, protagonisti della cultura e della società civile, esponenti delle istituzioni italiane e internazionali.

Nel corso della presentazione di OHA agli organi di informazione, il Direttore Generale dell’IZS Nicola D’Alterio ha dichiarato l’ambizione di far diventare Teramo la capitale di One Health, da sempre approccio guida delle attività dell’Istituto e che fa la differenza in molte situazioni emergenziali.

Manuel Graziani




ORA CHE SENTI… parliamo!

Il 14 ottobre a Pescara convegno sulla disabilità uditiva infantile

Pescara, 13 ottobre 2022. Come lavorare al meglio a fianco delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti ipoacusici, aiutandoli ad affrontare la propria disabilità e a inserirsi prima nella scuola, poi nella società.

Di questo e di tanti altri temi si parlerà domani (venerdì 14 ottobre, ore 8:30, Sala Consiliare Comune di Pescara), in occasione del convegno “Ora che senti… Parliamo!” organizzato dall’AFIA, Associazione famiglie ipoacusici abruzzesi: un pool di esperti e volontari che da oltre trent’anni offre sostegno educativo e scolastico ai ragazzi ipoacusici delle province di Pescara e Chieti.

Medici, psicologi, logopedisti e audioprotesisti: tante le figure professionali di spicco che interverranno nel corso del convegno: si inizia alle 8:30 con il saluto del presidente Afia, Vincenzo Odoardi: a lui il compito di introdurre i saluti istituzionali, con il sindaco di Pescara, Carlo Masci e l’intervento del dott. Marco Bianchedi, dirigente medico Otorinolaringoiatria (Orl) dell’Ospedale di Pescara. A seguire spazio a logopedisti, psicoterapeuti e avvocati: “Prediligiamo il metodo oralista, quello cioè dell’insegnamento della lingua parlata attraverso l’espressione verbale e la lettura delle labbra – spiegano i rappresentanti Afia – e per questo mettiamo in campo una vera e propria squadra di professionisti per una presa in carico multidisciplinare del bambino non udente e della sua famiglia”.

Si parlerà anche di riabilitazione tramite apparecchio acustico: in quest’ottica si inserisce la collaborazione tra Afia e Istituto Acustico Maico, partner tecnico del convegno. La Maico, infatti, è da sempre promotrice di campagne di sensibilizzazione sui disturbi uditivi, in favore di tutte le fasce di età.




ALESSANDRO D’AVENIA al FLA 2022

Per la prima volta a Pescara, lo scrittore presenterà il racconto teatrale “L’appello” sabato 12 novembre al Teatro Circus

Pescara, 13 ottobre 2022. A poco meno di un mese dall’inizio della sua ventesima edizione, che si svolgerà a Pescara dal 10 al 13 novembre prossimi, il FLA – Festival di Libri e Altrecose svela uno dei nomi di punta del cartellone di quest’anno: lo scrittore e sceneggiatore Alessandro D’Avenia, che sabato 12 novembre alle ore 21:00 al Teatro Circus porterà in scena il racconto teatrale L’appello, tratto dal suo omonimo romanzo pubblicato per Mondadori. L’evento è realizzato in collaborazione con Metamer, anche per il 2022 main sponsor del FLA.

Protagonista de L’appello è Omero: quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, viene chiamato come supplente di scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa-famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky… Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa.

E se l’appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po’ di più chi lo porta? Allora la risposta “presente!” conterrebbe il segreto per un’adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna.

A dieci anni dalla rivelazione di Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l’essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi.

Il FLA – Festival di Libri e Altrecose si svolgerà a Pescara dal 10 al 13 di novembre. Tantissimi luoghi della città, teatri e musei ma anche circoli e l’ex mattatoio, ospiteranno concerti e reading, incontri con autori e spettacoli per bambini, tavole rotonde e mostre. Nei prossimi giorni verranno svelati gli altri protagonisti del programma di questa edizione.

I biglietti (primo settore euro 20,00 + diritti di prevendita, 2° settore euro 15,00 + diritti di prevendita) saranno disponibili sul circuito CiaoTickets.com a partire da questo fine settimana. Per informazioni 085.4554504.

Credito foto: Marta D’Avenia




ABBECEDARIO RIBELLE per una pedagogia emozionale

Alle officine di Fontecchio la presentazione libro di sartorio

Fontecchio, 13 ottobre 2022. Un libro che coniuga la narrazione di un anno di scuola in una prima elementare, con la trattazione e l’analisi di questioni e tesi concernenti la pedagogia, i protagonisti e le nuove scoperte delle neuroscienze. Rivolto a insegnanti, educatori, genitori, ma anche ad un più vasto pubblico interessato ai temi della formazione e dell’educazione

È “Abbecedario ribelle per una pedagogia emozionale”, di Alessandra Sartorio, edito da Armando Editore, e che sarà presentato a Fontecchio, in provincia dell’Aquila,  venerdì 14 ottobre alle ore 18 presso i laboratori d’arte Le Officine, solo uno dei tanti appuntamenti in programma nel piccolo paese dove tanti artisti e intellettuali sono andati a vivere e lavorare stabilmente da più parti d’Italia e del mondo.

Sartorio, che dialogherà con l’assessora alla Cultura Valeria Pica, opera da anni come insegnante e formatrice.

“Una scuola diversa non basta sognarla, bisogna iniziare a costruirla – spiega l’autrice -. E questo spetta a ognuno di noi. Sono convinta che si possa apprendere nella gioia, nel piacere, nel divertimento, sviluppando attenzione e concentrazione. Quando l’adulto cambia postura mettendo il bambino o l’adolescente al centro, gli offre potere decisionale e lo rende consapevole delle sue modalità di apprendimento, del suo talento, della molteplicità delle sue intelligenze e dei suoi linguaggio Sono convinta che si possa apprendere nella gioia, nel piacere, nel divertimento, sviluppando attenzione e concentrazione. Quando l’adulto cambia postura mettendo il bambino o l’adolescente al centro, gli offre potere decisionale e lo rende consapevole delle sue modalità di apprendimento, del suo talento, della molteplicità delle sue intelligenze e dei suoi linguaggi”.

“Il periodo storico che stiamo vivendo – aggiunge Sartorio -, sta lasciando emergere un forte disagio sociale che si evidenzia con situazioni di violenza, di bullismo e di autolesionismo. La scuola ha la grande responsabilità di farsi carico di questo disagio e di offrire un sostegno ai piccoli e ai giovani, ma anche gli adulti educanti sempre più spesso infelici, frustrati, stressati, vittime sacrificali di cavillosi ingranaggi burocratici e di estremismi valutativi. Raccontare un anno di scuola che ha segnato una cesura foriera di felicità, equivale per me a gettare un sassolino nello stagno-scuola e generare qualche piccola onda, nella convinzione che sia necessario agire da moltiplicatori”.

Ad Officine operano Teresa Ciambellini, con Circolare, studio di progettazione impegnato nell’applicazione dei principi di bioarchitettura e di economia circolare in edilizia.

Nopal, laboratorio di stampa in serigrafia (sperimentale), orientato nello sviluppo dell’arte visuale come alternativa alla riproduzione digitale.

Debora Panaccione, che si occupa di collage e fotografia analogica e digitale. Gestisce, alle Officine, una camera oscura sperimentale.

Massimo Punti, con Universo Parallelo, che cerca di mettere in comunicazione,  attraverso i mezzi dell’arte, le molteplici realtà che convivono in ognuno di noi, l’arte come risoluzione dei conflitti.

L’artista messicano Nespy5euro, che si definisce “ladro di scarpe, illustratore e animatore del brutto e il grottesco. Vetri rotti, kitsch, disegni infantili sono i suoi soggetti preferiti”.

Debora Frasca, che nel suo spazio sperimenta le diverse forme dell’arte visiva e dell’artigianato. dalla pittura al movimento, principalmente sui temi legati al mondo femminile. Unisce tutto questo nei corsi e laboratori per bambini e adulti.

E ancora il Centro di ricerca di ecologia sociale, creatività, energia (Cresce),  progetto di Sebastian Alvarez che utilizza la ricerca sperimentale, il design, la narrazione, il dialogo informale e altri mezzi creativi di espressione per stimolare discussioni e interventi nell’ambito urbano e nella regione. Cresce studia le pratiche della geografia, della cartografia, della cultura, dell’ecologia, dell’artigianato e del commercio e degli spazi fisici e teorici in cui convergono questi campi.




VENDEMMIA 2022, vini di ottima qualità nonostante la siccità

Uve sane e ottima qualità: queste le parole chiave della vendemmia 2022 che si è da poco conclusa in Abruzzo. Iniziata con circa una settimana di anticipo quest’anno la qualità del raccolto è stata soddisfacente nonostante la siccità.

Chieti, 13 ottobre 2022. “Il caldo record non ha compromesso i vigneti e la vendemmia ci ha consegnato vini di una qualità che va da buona a ottima – ha affermato il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba – Le uve di tutte le varietà mostrano una maturazione eccezionalmente buona e una minore acidità.  I buoni risultati produttivi stimati, a dispetto dei timori estivi sulla siccità, fanno sì che ci sarà disponibilità di prodotto di qualità anche in questa campagna”.

Secondo le stime produttive rilevate da Ismea la produzione in Abruzzo rimane stabile in termini di quantità.

A smorzare l’entusiasmo è l’ondata di inflazione che ha colpito anche questo settore. “I costi dell’energia, dei materiali di imballaggio, del carburante hanno subito dei rincari fortissimi che pesano sulle spalle dei produttori che rischiano di non vedere riconosciuta come merita la qualità dei loro prodotti. Speriamo sia una situazione momentanea e che si trovi il giusto equilibrio per valorizzare al meglio i nostri prodotti”, conclude il Presidente Bomba.




CARO PIRANDELLO, AVEVI TORTO di Davide Lupinetti

Sabato prossimo  l’anteprima nazionale. Pomeriggio dedicato al cinema d’autore con il corto su uno dei borghi più belli d’Italia

Città Sant’Angelo, 13 ottobre 2022. Sarà l’elegante e suggestivo ambiente della Tenuta Coppa Zuccari in Via Liquerizia in Città Sant’Angelo ad ospitare sabato prossimo, 15 ottobre, con inizio alle 18, l’Anteprima Nazionale del cortometraggio ” Caro Pirandello, avevi torto”. Un film interamente girato nel centro storico angolano dal promettente e pluripremiato regista abruzzese Davide Lupinetti e, come attori -protagonisti, i bambini in età di scuola primaria.

Un evento, questo nell’ex bigattiera di Madonna della Pace del comune angolano, condotto dal giornalista Paolo De Carolis, gratuito e particolarmente atteso anche dagli addetti ai lavori, se è vero che l’iniziativa ha fatto registrare il tutto esaurito e ha avuto l’adesione di importanti personalità del mondo politico e culturale abruzzese. Sarà, comunque, un pomeriggio del tutto dedicato alla settima arte. Fino alle ore 20, infatti, saranno proiettati 4 cortometraggi diretti dal giovane régisseur di Silvi, formatosi in California e che, nella sua pur breve esperienza, può già vantare un riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia. L’attenzione e l’interesse, però, sono tutti puntati sulla sua ultima fatica cinematografica.  Si tratta di un corto di promozione territoriale girato nel 2022 a Città Sant’Angelo, con la sceneggiatura di Davide Lupinetti, Paolo De Carolis e Graziano Gabriele. Partendo dalla novella Notte di Luigi Pirandello, una partita a nascondino tra numerosi bambini ci porta alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia, mostrandone gli scorci più fascinosi, le vedute più suggestive. Le immagini contraddicono le parole di Pirandello, dando una visione più ottimistica del borgo e dei borghi abruzzesi – spesso relegati nella visione di luoghi morenti e privi di energia vitale. Il film è stato realizzato con il contributo di aziende private con sede in loco come; Prorec, impresa edile che opera su base nazionale; SocialMente, cooperativa sociale e Pharma+, casa farmaceutica specializzata in salute e sicurezza sul lavoro, sport e tempo libero. La locandina dell’evento è stata disegnata da Graziano Gabriele.

Nel corso del pomeriggio, ci sarà spazio, poi, anche per la visione degli altri lavori firmati da Davide Lupinetti. La prima pellicola sarà quella dedicata al grande compositore, padre delle musiche da film. “Dal tramonto all’alba”, il più grande omaggio ad Ennio Morricone. Videoclip che, come da titolo, omaggia il maestro Italiano con l’arrangiamento del pianista Marcos Marcelli. Movie girato nella tenuta Marcacci nelle terre del Cerrano, tra Silvi e Pineto. Dopo un intervento sui temi e le caratteristiche del lavoro si passerà al film che ha per primo ha acceso l’attenzione degli esperti sulla qualità artistica di Davide Lupinetti: Under the Water. Corto realizzato interamente in Kenya e presentato nei circuiti di festival nazionali ed internazionali tra il 2020 e il 2021. Nomination e premi in più di 50 festival, tra cui il miglior documentario a San Marino, premio sguardo raro alla casa del cinema di Roma e soprattutto premio Diversità come Valore alla 77ª edizione del Festival del Cinema di Venezia (2020). Under the Water racconta la giornata tipo di Barack, un ragazzo con disabilità motoria, in uno degli slum più poveri del terzo mondo, a Korogocho, Nairobi (Kenya). A seguire sarà la volta di: Nautilus. Corto girato nel 2021 e presentato nel circuito di festival nel 2022. tutt’ora in concorso. Ha già ricevuto premi e riconoscimenti, degno di nota il premio miglior regia ricevuto a Messina.  Nautilus è stato girato a Silvi Marina e nella torre di Cerrano, mettendo in scena le bellezze autoctone di quelle delle terre. Nautilus è un piccolo cortometraggio in cui il regista ha tenuto a mente quella che è stata la produzione cinematografica italiana dei primi anni Settanta: la commedia erotica. Il film è un omaggio alla commedia erotica, da non confondere tuttavia con la commedia scollacciata.  Un genere, molto in voga in quegli anni, a cui la critica, però, attribuiva un ruolo secondario, e in cui la nudità era anche un pretesto per riflettere seriamente sui cambiamenti dei costumi sessuali del Paese. Qui, siamo di fronte ad un Corto di denuncia sociale sul tema della terza età, spesso relegata in case di riposo che all’apparenza sono tutte bellissime. In Italia questo è un problema presente, essendo il secondo Paese più vecchio al mondo, per età media, il primo in Europa. Davanti a noi solo il Giappone.




L’UNIVERSITÀ DI TERAMO APRE per il fai d’autunno

Visite, mostre, laboratori e concerti

Teramo, 13 ottobre 2022. I Dipartimenti dell’Università di Teramo saranno protagonisti il 15 e 16 ottobre prossimi delle Giornate Fai d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS – dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Quest’anno la Delegazione FAI di Teramo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, propone «percorsi e aperture inaspettate, volte a rivelare un concetto di patrimonio culturale ampio e inclusivo, che abbraccia le eccellenze del territorio in termini di saperi e conoscenze caratterizzanti luoghi, persone e contesti».

er l’occasione saranno aperti sia il Campus Aurelio Saliceti che l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico a Piano d’Accio. L’Università di Teramo è l’unica università italiana ad aver aperto tutte le strutture per il FAI d’Autunno. Tante le iniziative in Ateneo che si terranno in entrambi i giorni, il 15 e il 16 ottobre. Ci saranno i Laboratori del gusto. Panel test di olio, vino e birra, per un’esperienza diretta con i tre simboli enogastronomici molto cari al territorio: l’olio, il vino e la birra. Saranno organizzati tre panel test per scoprire le caratteristiche peculiari di tali prodotti a partire da un approccio sensoriale.

Lo spazio Conoscere e sperimentare. Sperimentazioni in realtà virtuale e collezione entomologica sarà l’occasione per scoprire i processi alla base della ricerca scientifica. Sarà aperto al pubblico un laboratorio per simulare esperimenti mediante visori di realtà aumentata. Sarà inoltre possibile visitare la ricca collezione di lepidotteri e coleotteri italiani ed esotici.

La sezione Contemporary Sculpture Garden. Museo universitario in e out di arte contemporanea permetterà di ammirare, con percorsi appositamente progettati, non solo le opere solitamente esposte al pubblico, ma anche alcuni pezzi della collezione collocati in luoghi solitamente non accessibili. Per l’occasione sarà aperto anche il Fondo Antico Biblioteca G. Mancini per visionare il ricco patrimonio librario, comprensivo delle cinquecentine e delle edizioni giuridiche dei secoli XVII e XVIII.

Per il FAI d’Autunno sarà possibile visitare anche l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico per scoprire la struttura ospedaliera veterinaria definita «la più bella d’Europa», approfondire la conoscenza del mondo animale dal punto di vista clinico, visitare le scuderie dell’Ospedale.

Ci saranno inoltre quattro eventi collaterali: la mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”, promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa; l’eccezionale esposizione dell’opera “La Vergine lava i piedi al Bambino” di Ludovico Carracci (1555-1619) che, solo in occasione delle Giornate FAI, sarà esposta su concessione di un collezionista privato; un concerto musicale di apertura e uno di chiusura delle Giornate FAI.

Ecco il programma dettagliato dei luoghi, delle iniziative e degli eventi collaterali per le Giornate Fai d’Autunno all’Università di Teramo, il 15 e 16 ottobre:

Teramo – Campus Aurelio Saliceti

–              Laboratori del gusto. Panel test di olio, vino e birra

                15/16 ottobre – ore 10.00/13.00-15.00/18.00 – ingresso ogni 60 m         (ultima visita 17.00 – durata 45 m – gruppi max 15 persone)

–              Conoscere e sperimentare. Sperimentazioni in realtà virtuali e collezione entomologica

                15 ottobre – ore 10.00/13.00 – ingresso ogni 60 m          (ultima visita 12.00 – durata 45 m – gruppi max 10 persone)

–              Contemporary Sculpture Garden. Museo in e out di arte contemporanea

                15/16 ottobre – ore 10.00/13.00-15.00/18.00 – ingresso ogni 30 m         (ultima visita 17.00 – durata 45 m – gruppi max 25 persone)

–              Fondo Antico Biblioteca “G. Mancini”

                15/16 ottobre – ore 10.00/13.00-15.00/18.00 – ingresso gruppi ogni 60 m (ultima visita 17.00 – durata 60 m – gruppi max 15 persone)

–              Mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”

                15/16 ottobre – Polo didattico G. D’Annunzio – ore 10.00/13.00-15.00/18.00

–              Esposizione dell’opera “La Vergine lava i piedi al Bambino” di Ludovico Carracci

                15/16 ottobre – Polo didattico G. D’Annunzio – Aula 9 – ore 10.00/13.00-15.00/18.00

                In entrambe le giornate, alle ore 12.00 e alle 16.00, Cecilia Paolini presenterà l’opera

–              Momento musicale di apertura delle Giornate a cura del Coro Stella del Gran Sasso diretto dal M° Bruno Tatulli

                15 ottobre – Terrazza Polo didattico G. D’Annunzio – ore 10.00

–              Concerto di Chiusura delle Giornate

                16 ottobre – Polo didattico S. Spaventa – Aula Magna – ore 18.00

                Flavia La Pasta soprano – Martina Menei pianoforte – Introduce Paola Besutti

Piano D’Accio – Campus Ruggero Bortolami – Ospedale Veterinario

15/16 ottobre – ore10.00/13.00-15.00/18.00 – ingresso gruppi ogni 60 m (ultima visita 17.00 – durata 30 m – gruppi max 15 persone)




PEDALIAMO INSIEME il 16 ottobre 2022

Biciclettata per la Mobilità Sostenibile con dedica a Flavia Di Bonaventura

Roseto degli Abruzzi, 13 ottobre 2022. Il prossimo 16 ottobre alle ore 10.00 a Roseto degli Abruzzi dal Parcheggio del pontile (Lungomare Trieste) inizierà una biciclettata aperta a tutte e tutti adatta ad ogni tipo di bicicletta.
Il percorso sarà breve, su piste ciclabili ed in pianura. Verrà percorso il lungomare sud di Roseto degli Abruzzi per poi attraversare scortati dai Vigili di Roseto e Pineto il ponte del Vomano e riprendere la ciclabile fino alla fine di Scerne di Pineto. Il rientro è previsto per le 11.45/12.00 al punto di partenza.
Da anni FIAB, Guide del Borsacchio e WWF lanciano questa pedalata per chiedere alle istituzioni attenzione ed interventi allo scopo di favorire la mobilità sostenibile e la reazione di percorsi ciclo pedonali per muoversi consapevolmente ed in sicurezza.
La pedalata era prevista per i primi di settembre ma dopo il tragico evento, che ha portato alla scomparsa di Flavia Di Bonaventura e al ferimento, anche grave, di altri ragazzi di Roseto si è deciso di rimandare.
Dopo un periodo di incertezza alla fine le associazioni organizzatrici hanno calendarizzato per questo 16 ottobre dedicandola proprio alla giovane ragazza scomparsa grazie al consenso della famiglia che parteciperà alla giornata.
Non abbiamo pretese di ricordare o commemorare. Una simile perdita è una tragedia che nulla potrà lenire. Abbiamo deciso di dedicarla a lei perché le nostre pedalate sono fatte di colori, persone e voglia di stare insieme. Flavia era questo, una ragazza piena di vita, solare, libera che infondeva gioia. Per questo abbiamo deciso di dedicarla a lei.
Inoltre, ci stringiamo anche ai ragazzi feriti. Uno di loro è stato volontario con noi durante i mesi della difficile campagna vaccinale a Roseto e lo vogliamo ricordare perché spesso non c’è molta fiducia nelle nuove generazioni ma altrettanto spesso sono proprio loro che scendono in campo per dare un aiuto concreto in tempi difficili.
Abbiamo lanciato un appello ed hanno risposto IAAP, Il Guscio di Andreina Moretti, Il Circolo Chaikana, Protezione Civile, Associazione Carabinieri, Roseto Cammina, ScerneLab, Joya ed è stato patrocinato dal Comune di Roseto degli Abruzzi, Provincia Teramo, Regione Abruzzo e Comune di Pineto.
Marco Borgatti
Presidente Guide del Borsacchio




PRIME ASSUNZIONI con il maxiconcorso Asmel

In Abruzzo i comuni di Salle e Treglio pronti alle

I due comuni abruzzesi tra i primi enti locali ad avviare la fase di interpello dei candidati idonei.

I Comuni di Salle in provincia di Pescara e Treglio in provincia di Chieti, grazie all’accordo con Asmel per la gestione aggregata in conformità al DL Reclutamento, possono ora assumere le figure professionali di cui necessitano anche per esigenze legate al PNRR. Dopo la prova preselettiva svolta da Asmel, i candidati risultati idonei ai profili selezionati dagli enti locali possono partecipare all’interpello indetto dal Comune per procedere agli step successivi.

Le amministrazioni degli enti locali in tutta Italia che hanno aderito all’accordo si dichiarano pronte ad assumere attraverso questa procedura veloce e semplificata che permette di assumere professionisti qualificati e rendere gli organici comunali proattivi e pronti ad affrontare le sfide.

Sono 350 i Comuni che hanno aderito all’accordo e i due comuni abruzzesi sono tra i primi ad avviare le fasi di interpello che porteranno alle assunzioni di personale in tempi brevi.

Tutti gli idonei dei profili interessati, infatti, possono scegliere di partecipare all’interpello , passando a un secondo step selettivo, o rifiutare, restando comunque iscritti all’Elenco per una durata di 3 anni. L’Interpello è un meccanismo semplificato di selezione e formazione della graduatoria finale di ciascun Ente che potrà arrivare così alla assunzione di nuovi dipendenti in breve tempo. Entro il 31 dicembre si prevede la prima tranche di assunzioni.

Inoltre, verrà indetta anche una maxi-selezione per nuovi profili professionali arrivando a coprire il 95% dei profili individuati per i fabbisogni ordinari ed emergenti degli Enti locali e che darà la possibilità di utilizzare la procedura anche a quei Comuni che sottoscriveranno l’accordo dopo il 31 ottobre. Questa modalità concorsuale è pienamente in linea anche con la riforma concorsi appena approvata, recependone tutte le innovazioni apportate al Testo unico del 1994, senza tuttavia riproporre le criticità dei “concorsi unici” nazionali, inadeguati a colmare le lacune della PA, con la maggior parte dei candidati che hanno disertato le prove o rifiutato la presa in servizio.

ASMEL – Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali

Gianluca Grimaldi

Benedetta Moricola




TERME DI CARAMANICO: ancora ritardi

Dalla Regione non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Caramanico Terme, 13 ottobre 2022. La Regione dispone verifiche preliminari sulle acque, l’avvio era previsto per il 15 ottobre ma ad oggi mancano ancora i fondi per eseguirle. E non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Sulle iniziative previste a seguito della revoca della concessione delle terme di Caramanico si registra l’ennesimo ritardo della Regione.

La concessione è stata dichiarata deceduta lo scorso 17 giugno ma, prima di procedere ad un nuovo bando di gara per la concessione delle acque, la Giunta Marsilio ha manifestato l’intenzione di svolgere una serie di verifiche preliminari al fine di «conoscere lo stato di manutenzione/efficienza delle opere di presa costituite dalla sorgente “La Salute” e dal pozzo “Gisella” sfruttati dal precedente concessionario, nonché verificare la sussistenza delle peculiari caratteristiche chimico-fisiche delle acque».

Come Partito Democratico abbiamo sottoscritto l’emendamento (inserito nella legge n. 24 del 2 agosto e approvato in tutta fretta) che stanziava €. 80.000 per consentire queste valutazioni prodromiche al bando. Il servizio competente, il 27 luglio ha prontamente avviato una procedura di richiesta preventivi, con termine ultimo di presentazione fissato al 31 agosto, rivolta ad operatori economici interessati ad eseguire le prestazioni in questione, per un importo non superiore a 40mila euro.

Nel corso del Consiglio Regionale del 27 settembre il Presidente Marsilio, rispondendo ad un’interpellanza sul tema, cogliendo l’occasione per descrivere l’urgenza e la celerità con cui la Regione stava lavorando – della quale però non si è accorto nessuno, né a Caramanico né nell’intero comprensorio della Maiella, per il quale al momento oltretutto non sembrano essere previsti aiuti contro la crisi di tutto il settore turistico e ricettivo -, aveva annunciato come per l’avvio delle verifiche mancasse solo l’assegnazione delle somme destinate all’intervento. Tuttavia, siamo ormai al 12 ottobre, a tre giorni – come indicato sulla lettera d’invito – dalla data (15 ottobre) per l’avvio delle attività richieste, e non ci risulta che sia stata predisposta alcuna variazione di bilancio che consenta al Servizio Politica Energetica e Risorse del Territorio di affidare la valutazione.

Senza variazione, ovviamente, non si può procedere ad alcun affidamento e la variazione è una competenza di questa Giunta regionale a guida Marsilio. Nel mentre il tempo continua a trascorrere inesorabile, aggravando la crisi di un territorio ad alta vocazione turistica che continua ad invocare soluzioni tempestive. Se finanche per delle semplici verifiche preliminari assistiamo a ritardi e nuove fasi di stallo, c’è il rischio che per l’indizione del nuovo bando di concessione delle acque dovremo aspettare le calende greche.




PIANO D’INTERVENTO di Via Canaparo a  Villa Scorciosa

Lanciano completerà l’asfalto nella parte di sua competenza

Fossacesia, 13 ottobre 2022. C’è anche via Canaparo, zona Bardascilli,  a Villa Scorciosa contrada di Fossacesia,  nel piano di interventi predisposto dal Comune di Lanciano per l’asfaltatura di strade di propria competenza. È quanto emerso nel corso di un incontro tra i sindaci di Lanciano e Fossacesia, Filippo Paolini e Enrico Di Giuseppantonio, e l’assessore Paolo Bomba. Una notizia che è stata accolta con  soddisfazione dal Sindaco Di Giuseppantonio, e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Petragnani.

“Sulla parte di strada di nostra pertinenza eravamo già intervenuti con la sistemazione del manto stradale. Ora anche l’Amministrazione Comunale di Lanciano, che ringraziamo vivamente, eseguirà finalmente interventi sull’altro tratto di strada che appartiene a quel comune, mettendo in sicurezza l’intera via” – sottolineano  Di Giuseppantonio  e Petragnani.L’Amministrazione Comunale di Fossacesia negli anni passati aveva ratificato, con una delibera della Giunta,  i termini dell’accordo con il Comune di Lanciano per definire l’annosa problematica relativa alla manutenzione di via Canaparo, in località Bardascilli . La strada fa da confine tra i due Comuni. Si tratta di un percorso di notevole importanza perché consente il collegamento diretto della Frazione Villa Scorciosa con Lanciano. Inoltre, è transitata quotidianamente da molti mezzi, anche di servizio, diretti alla Casa Circondariale di Villa Stanazzo. L’accordo prevede, inoltre, la suddivisione delle competenze manutentive su due tratti di via Canaparo, di pari lunghezza e di proprietà dei due Comuni.




OSCAR GREEN 2022: proclamati a Pescara i vincitori abruzzesi

Generazione “ruralpeace”, le idee dei giovani agricoltori vincono per creativita’

Consegnato oggi il premio agli under 40 che rilanciano il settore sfidando guerra e rincari

Pescara, 13 ottobre 2022. Ci sono i quadri di muschio crittografati e i tappi della solidarietà, l’utilizzo dello zafferano come antinfiammatorio e l’agristellario ma anche la brace pret a manger e i vini ancestrali con lieviti di montagna.

 È una agricoltura con strizza l’occhio alla fantasia, alla creatività e alla ricerca scientifica, la protagonista dell’edizione abruzzese 2022 di Oscar Green, il concorso sull’innovazione promosso da Coldiretti Giovani Impresa che, nella selezione regionale, ha premiato 6 imprenditori per le idee e i progetti più innovativi. I risultati sono stati svelati oggi pomeriggio a Pescara, nell’ex Aurum, alla presenza del presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio, del Direttore regionale Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, del delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano nonché della delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Veronica Barbati e del segretario nazionale dei Giovani di Coldiretti Stefano Leporati (collegato in videoconferenza) che hanno tracciato la geografia agricola degli under 40 rimarcando la grande resilienza delle aziende di recente costituzione, l’importanza di “uno snellimento complessivo della burocrazia” e il bisogno di tutelare il “made in Italy agroalimentare contro la paura del cibo “Frankenstein”.

Presente anche l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente che si è soffermato sul “brand Abruzzo” e sulle potenzialità del settore agroalimentare e turistico.  ”Una cerimonia che ogni anno dimostra quanta creatività caratterizzi i nuovi imprenditori e quanta resilienza ci sia nel settore agricolo nonostante le difficoltà attuali  – ha detto Giuseppe Scorrano, delegato di Coldiretti Giovani impresa Abruzzo – in un momento in cui le bollette sono alle stelle e il futuro è incerto, tanti imprenditori under 40 sfidano l’emergenza con impegno e creatività e dimostrano che si può guardare al futuro con ottimismo. Certo sono necessari interventi e sostegni e, in tal senso, auspichiamo un intervento delle amministrazioni regionali e del governo per sostenere chi, nonostante tutto, ha voglia di crescere e migliorare”. Quest’anno, al format consolidato della premiazione, si è aggiunta una novità e i giovani di Coldiretti hanno accolto un ospite speciale: Gino Bucci, anche conosciuto come L’Abruzzese fuori sede, che ha raccontato il suo rapporto con l’agricoltura in una simpatica performance estemporanea sul binomio tradizione/innovazione.

Ma veniamo al momento più atteso della cerimonia. I vincitori della selezione regionale del concorso premiati con l’Oscar Green Abruzzo 2022 sono i seguenti:

I TAPPI DELLA SOLIDARIETA’ – CATEGORIA COLTIVIAMO SOLIDARIETA’ – (unica categoria senza limiti di età) – CAMILLO ZULLI Direttore CANTINA ORSOGNA 1964

L’OSCAR per la categoria Coltiviamo Solidarietà è andato a Camillo Zulli, direttore della Cantina Di Orsogna per un progetto in collaborazione con Babalù la fattoria dell’amicizia, centro diurno per l’emancipazione lavorativa dei ragazzi disabili. Si tratta di una linea di vini (Babalù la fattoria dell’amicizia) veramente speciale: per ciascuna delle 4 tipologie di vino, le etichette riportano disegni diversi realizzati da ragazzi diversamente abili. Il “cuore” del progetto consiste nel consegnare al consumatore il “sogno” di questi ragazzi attraverso, sa le etichette, sia attraverso i tappi su cui sono incisi pensieri, frasi, desideri e he diventeranno speciali souvenir da conservare. Parte del ricavato della vendita delle bottiglie va inoltre in beneficienza per l’acquisto di attrezzature utili al recupero de ragazzi del centro. Sono stati già acquistati due pulmini. L’Oscar è stato ritirato dal presidente Giuseppe Micozzi e Luana Balzano della Cantina di Orsogna.

ANTINFIAMMATORIO A BASE DI ZAFFERANO – CATEGORIA FARE FILIERA – FEDERICA DI CECCO

Si chiama “Valorizzazione e caratterizzazione biofunzionale dei petali di Crocus sativus (zafferano) del territorio Aquilano e possibile uso nella terapia antinfiammatoria delle malattie croniche intestinali (MICI)” ed è il progetto vincitore della Categoria FARE FILIERA (unica categoria aperta ad enti pubblici). E’ una ricerca del dipartimento di medicina e scienze dell’invecchiamento dell’università d’Annunzio, a cura di un gruppo di giovani ricercatori capitanati dalla professoressa Lorenza Speranza. Consiste nel recupero degli scarti inutilizzati dello zafferano destinato alla gastronomia. Dopo la vagliatura e la separazione, il resto del fiore, composto essenzialmente dai tepali, viene scartato come materiale residuo. Prove emergenti – hanno spiegato i ricercatori – hanno dimostrato che i petali di zafferano contengono una serie di molecole bioattive con attività antiossidante e antinfiammatoria. Alla luce delle attuali evidenze sperimentali e della loro potenzialità, stiamo portando avanti ulteriori indagini per comprendere e ampliare le conoscenze sul meccanismo molecolare dei componenti bioattivi dei petali di Crocus sativus di Navelli, per poter arrivare alla formulazione di preparati che possano essere utilizzati ad uso terapeutico nelle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI). A ritirare il premio sono state la dott.ssa Federica Di Cecco e la prof.ssa Lorenza Speranza.

AGRISTELLARIO E LODGE DI CAMPAGNA – CATEGORIA SOSTENIBILITA’ – KERRY ROY

Si chiama Kerry Roy ed è una inglese innamorata dell’Abruzzo che si è trasferita in Italia poco prima del Covid. E proprio il Covid l’ha spinta in questa avventurosa attività a contatto con la natura. La sua azienda agricola, situata a Loreto aprutino, è specializzata in glamping, glamour camping. Le sue strutture sono alloggi a forma di cupola in cui vivere una esperienza “rurale” particolare, vere e proprie lodge in campagna dotate di tutti i comfort da cui è possibile vedere il panorama notturno (stelle candenti comprese) e all’esterno fare un bagno in vasca jacuzzi tra mille bolle di sapone. E’ un turismo di lusso ma avventuroso, indirizzato a chi vuole vivere una esperienza a contatto con la natura e ritrovare se stesso. Infatti, la giornata in azienda si caratterizza con lezioni di yoga tra gli ulivi e meditazione con campane tibetane e passeggiate a cavallo.

AGRIPICNIC – CATEGORIA CAMPAGNA AMICA – MARCO DI MASCIO

Si tratta di un’area attrezzata all’aperto, esterna all’azienda, con gazebo e braci in cui i visitatori possono cuocere e consumare la carne acquistata in azienda. E’ stata pensata e realizzata da Marco Di Macio dell’agrozootecnica Di Mascio, di Loreto Aprutino. Dotata di servizi e accessi per i diversamente abili, l’area nasce dalla volontà della famiglia di chiudere il ciclo del chilometro zero incentivando il consumo direttamente nel luogo in cui è stato prodotto il cibo. Nell’area si può consumare esclusivamente carne di maiale e, volendo, su prenotazione, i visitatori trovano la brace già pronta per la cottura della carne. Insomma una “brace pret a porter”.

QUADRI DI MUSCHIO CRITTOGRAFATI – CATEGORIA IMPRESA DIGITALE – NICOLA CROGNALE

Vincitore della categoria Impresa digitale è Nicola Crognale, di Lanciano per i quadri di muschio, anche detti “Giardini Verticali”. I quadri sono vivi e duraturi nel tempo, non necessitino di manutenzione e sono realizzati su commissione: il cliente espone  la sua idea e lui provvede a progettarla attraverso un programma di modellazione 3D. Una volta ottenuto il “modello” viene sottoposto al cliente e si passa alla realizzazione che, in alcuni casi, avviene attraverso il taglio laser del legno su cui incollare il muschio. La renderizzazione consente al cliente di “vedere” l’opera prima della realizzazione ed effettuare eventuali aggiustamenti. Una curiosità: l’opera renderizzata è crittografata. Le  immagini create vengono immesse in una galleria di arte digitale e vendute come opere NFT, non fungible token. Le immagini digitali sono così “coperte” da diritto d’autore e non riproducibili.

VINI ANCESTRALI CON LIEVITI “MBRIACHELLI” – SARA DEL MONTE DELLA CANTINA DI ORSOGNA 1964              

E’ un progetto della Cantina Orsogna 1964 in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella, impegnati nella tutela e conservazione della biodiversità degli ecosistemi. Si tratta di una gamma di vini chiamata “Vola Volè Maiella National Park”: vini biologici, vegani, certificati per la biodiversità e senza solfiti aggiunti, ma soprattutto fermentati con i lieviti autoctoni della Maiella dei frutti ‘mbriachelli’, chiamati così perché fermentando producono bevande a bassa gradazione alcolica. La selezione di lieviti è avvenuta su 7 specie autoctone e in 7 diverse fasce altimetriche della Maiella. Ogni anno a conclusione delle prove di micro vinificazione viene scelto il lievito da utilizzare nelle fermentazioni dei vini. I lieviti selezionati dai frutti sono conservati presso la ceppoteca della “Banca di Conservazione del Germoplasma del Parco della Maiella e sono a disposizione della comunità. Si è iscritta al concorso e ha ritirato il premio la giovane Sara Del Monte.

In allegato foto del palco e della platea.

A BREVE LE FOTO DEI PREMIATI, SIA SINGOLE CHE IN GRUPPO.

Alessandra Fiore




COLUMBUS DAY: si riprende alla grande dopo la pandemia

Il sole illumina le due giornate di manifestazioni che celebrano l’orgoglio degli italiani in America

di Goffredo Palmerini

New York, 13 ottobre 2022. Si può tranquillamente affermare che il Columbus Day è davvero tornato al grande smalto, dopo la pandemia che ha imposto per due anni il completo fermo delle manifestazioni e lo scorso anno una ripresa non del tutto convincente. Invece la 78^ edizione del Columbus Day recupera senza riserve il suo splendore, illuminato per di più da due splendide giornate di sole e un cielo terso color cobalto in magnifico contrasto con le svettanti architetture della metropoli. New York si mostra dunque nella sua veste più bella, specie quando il tempo è sereno e può ostentare la cornucopia di colori cangianti del suo cuore naturale, qual è Central Park anzitutto, ma anche le altre oasi verdi, oltre al contorno piantumato di Manhattan che si distende nelle acque dell’Hudson River, dell’Atlantico e dell’East River. Ogni cosa sembra essere tornata al posto giusto. Persino le contestazioni, peraltro a New York sempre rare e isolate, nei confronti della festa che celebra Cristoforo Colombo e il contributo reso dagli italiani d’America, sociale e culturale, alle fortune degli Stati Uniti, quest’anno non si sono proprio viste, con la speranza che così permanga la situazione. D’altronde le  motivazioni della contestazione e della cancel culture nei confronti di Colombo, dalla cui responsabilità in uno spericolato nesso causa-effetti discenderebbe ad oltre tre secoli di distanza il genocidio dei nativi d’America ed altre atrocità, sono talmente abborracciate da offendere la storia, se non la stessa ragione. Occorrerebbe un grande sforzo culturale nelle scuole d’America e nelle università per far maturare da un lato una coscienza condivisa sui meriti di Colombo e dall’altro sulle popolazioni native e sulle responsabilità storiche dei massacri che hanno subito, umani e culturali. Dunque, appare opportuna e legittima la Giornata nazionale riservata ai nativi e alle popolazioni indigene degli Stati Uniti che il Presidente Biden ha per la prima volta proclamato nella data dell’11 ottobre.

Corrono 530 anni da quel 12 ottobre 1492 quando Cristoforo Colombo scoprì l’America, il nuovo mondo. È invece dal 1929 che qui a New York si commemora l’impresa del navigatore genovese e il contributo degli immigrati italiani allo sviluppo della nazione americana. Fu un italiano di origini irpine, Generoso Pope, imprenditore di grande talento, ad iniziare nella Grande Mela la celebrazione del Columbus Day con una parata che da East Harlem scendeva fino al monumento dedicato a Cristoforo Colombo, al Columbus Circle, angolo sud di Central Park adiacente all’8^ Avenue. Sin dall’origine il Columbus Day è la manifestazione dell’orgoglio italiano per eccellenza, qui a New York come in tutti gli States, mantenendo lo spirito solidaristico verso i connazionali bisognosi che Pope impresse alla manifestazione e che oggi si traduce in una cospicua raccolta di fondi da parte della Columbus Citizens Foundation, destinati in gran parte a borse di studio per mantenere vive in America le radici della nostra cultura, l’italian heritage. Dunque, non un evento di folclore italiano, come talvolta potrebbe apparire a chi non ne conosce le origini, ma davvero un’occasione annuale per esprimere l’orgoglio della comunità italiana per il valore della nostra cultura, per il contributo reso dagli immigrati italiani alla crescita e alla storia degli Stati Uniti d’America. Tutti elementi che nel Columbus Day si fondono in un crogiolo incandescente di emozioni profonde, palpabili, autentiche.

Quest’anno chi scrive queste emozioni può raccontarle non da spettatore, ma dal di dentro, quale membro della delegazione dell’AIAE (Association of Italian American Educators), l’associazione culturale composta da docenti delle Università, College e High School dell’area di New York della quale è presidente Josephine Maietta, infaticabile operatrice culturale e conduttrice radiofonica su WRHU, l’emittente di Hofstra University assai seguita nella Tristate Area. Recentemente, infatti, su proposta della Presidente il Consiglio direttivo dell’AIAE aveva approvato la nomina di chi scrive nell’Advisory Board. Quasi un privilegio per me essere l’unico membro non residente negli Stati Uniti. Ma ora veniamo alla cronaca delle due giornate di manifestazioni , che culminano con la celebre Parata del Columbus Day, la più suggestiva al mondo, nel secondo lunedì di ottobre, il più prossimo al 12 ottobre. Quest’anno il Columbus Day cade il 10 ottobre. Sono le 9 di mattina quando raggiungo la Cattedrale di St. Patrick. Già dietro le transenne, sulla Quinta Avenue, il pubblico comincia a prendere posizione, mentre lungo la più famosa ed esclusiva strada di New York cresce l’andirivieni del servizio organizzativo, i poliziotti agli incroci, i vari gruppi che si dirigono ai luoghi di ammassamento, tra la 43^ e 46^ Strada. Gran fermento davanti alla Cattedrale, arrivo giusto in tempo per l’inizio della celebrazione eucaristica che anticipa la Parata. L’annuale Messa solenne del Columbus Day, presieduta dall’Arcivescovo di New York, è sempre un’occasione di riflessione sui milioni di uomini, donne e bambini che sono giunti in America alla ricerca di libertà e di migliori opportunità di vita, ma anche sulla fede in Dio che li ha aiutati a superare sacrifici, stigmi e avversità.

Riconoscibile dai due svettanti campanili, la  St. Patrick Cathedral è un monumento magnifico, molto visitato dai turisti. Dopo la Cattedrale di Washington, St. Patrick è la seconda più grande chiesa degli Stati Uniti, bella nel suo stile e nei decori neogotici. Fin dalla posa della prima pietra, avvenuta nel 1858, la cattedrale è stata al centro della vita di New York, anche se gli abitanti ritenevano fosse situata  troppo a nord dell’allora centro residenziale e commerciale della città. Oltre allo splendore della struttura architettonica, la cattedrale vanta vetrate colorate realizzate a Chartres, Birmingham e Boston, mentre il rosone è di Charles Connick, forse il più grande artista di questo genere nella storia americana. Gli altari di St. Michael e St. Louis fu progettato da Tiffany & Co, mentre quello di St. Elizabeth è di Paolo Medici di Roma.

All’ingresso del tempio c’è l’attento controllo di chi entra da parte degli addetti, per il rispetto dei posti assegnati nell’invito: nelle due file della navata centrale prendono posto le personalità americane, i dirigenti della Columbus Foundation, gli esponenti della comunità italiana di New York e delle varie associazioni, gli invitati delle delegazioni giunte dall’Italia. Preferisco sistemarmi avanti nella navata laterale destra, anche per poter più liberamente scattare qualche foto. Alle 9 e mezza in punto inizia la celebrazione, con una lunga processione di chierici, diaconi e sacerdoti, poi una decina di vescovi e prelati, quindi l’Arcivescovo di New York, il Cardinale Timothy Dolan che presiede la celebrazione. L’organo, con il suo timbro possente, intona le note del Preludio, l’Ave Maria di Pietro Alessandro Yon, cui segue l’inno d’ingresso cantato dal Coro della Cattedrale. L’Arcivescovo Dolan apre la celebrazione con il saluto alle autorità italiane, in primis il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, e agli esponenti della Columbus Foundation. Quindi fa un breve richiamo sul significato del Columbus Day, sul valore del contributo degli immigrati italiani nella società e nella cultura americana. Sottolinea anche l’impegno pastorale e sociale che ebbe verso gli emigranti italiani Mons. Giovanni Battista Scalabrini, proclamato santo domenica scorsa da Papa Francesco. Una grande immagine del santo viene esposta davanti l’altare, fino all’offertorio. “Oggi siamo tutti italiani!”, conclude il Cardinale Dolan, dando inizio alla Messa. L’omelia, affidata a Mons. Nicholas DiMarzio, Vescovo Emerito di Brooklyn, è un puntuale riconoscimento all’opera degli immigrati italiani. Passaggi significativi dell’omelia ne hanno tratteggiato i meriti, tanto che, assai irritualmente, alla fine della predica un grande applauso conferma l’apprezzamento delle parole del presule. Alla conclusione della Messa l’organo e il Coro eseguono gli Inni nazionali italiano e americano. I celebranti passano tra le due file di banchi della navata centrale per far rientro in sagrestia, mentre il Cardinale Dolan dispensa strette di mano, sorrisi, saluti e benedizioni.

Sono quasi le 11 quando esco dalla cattedrale. E’ quasi l’ora della sfilata, il cui inizio è previsto per le 11:30, C’è grande fermento sulla Quinta Avenue e sulle strade laterali dove si concentrano i gruppi, le bande, i carri, i mezzi e le rappresentanze dei vari Corpi – Polizia municipale di New York, Vigili del Fuoco, Corpo sanitario, Sceriffi di diverse Contee dell’area metropolitana della Grande Mela – e le altre varie rappresentanze associative, in un tourbillon di colori e di voci frenetiche. All’orario previsto muove la testa della Parata con un drappello di agenti a cavallo del Dipartimento della Polizia urbana di New York, seguito da una copiosa pattuglia di agenti su motociclette lampeggianti e da una compagnia di poliziotti urbani, in marcia al passo dietro la banda del NYPD. Seguono i carri sontuosamente allestiti – dalla Columbus Foundation e da varie altre associazioni – con i nostri colori nazionali, con a bordo molti ragazzi e persone che sventolano piccole bandiere tricolori. Intervallano il corteo le bande dei college, con sbandieratori e majorettes, centinaia e centinaia di giovani nelle loro lustre divise, attenti al passo e presi dal ruolo. Per loro è un grande onore sfilare tra cotanto pubblico. Più tranquilli i musicisti delle bande militari, adusi a queste cerimonie. Suggestive, infine, le bande di cornamuse, con i musici in rigoroso kilt di stoffa scozzese. Quel che si muove nelle retrovie è una sarabanda di dimensioni inimmaginabili: 35 mila persone che si preparano a sfilare, ciascuna rappresentanza al suo turno, talvolta dopo ore di attesa, se si pensa che la Parata si conclude intorno alle tre e mezza del pomeriggio. Tutto però è regolato secondo un canone sperimentato dal rigido cerimoniale della parata. Tutto gira come un orologio, almeno così appare. Ormai la marea di spettatori, intorno al milione, è ordinatamente assiepata dietro le transenne, sui due lati della Quinta Avenue. Gente d’ogni età, buona parte con bandierine tricolori e stelle e strisce e i turisti incantati.

Primo gruppo a sfilare è quello della Columbus Foundation, con in testa il Grand Marshall di questa edizione, Tom Golisano, uomo d’affari e già politico, quindi il Presidente e i governors della fondazione, con il lungo seguito di rappresentanza. Sfila il gruppo Italian American New Yorkers, che ospita il Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele. Anche le Maserati sfilano, come antiche e nuove auto della Polizia di New York, un nutrito allegro e coloratissimo gruppo di Vespe Piaggio e un altrettanto intrigante corteo di bellissime auto d’epoca Cadillac, in una serie di modelli, dal 1947 a quelli di qualche anno fa. Sfila poi una delegazione italiana di Vigili del Fuoco, seguita dalla cospicua sequela dei Pompieri del dipartimento di New York (FDNY), con i loro mezzi d’epoca e attuali, una numerosa rappresentanza. Calorosa l’accoglienza che il pubblico gli riserva. Numerosi sono d’origine italiana gli amati eroi di tante operazioni di soccorso, ma soprattutto si ricordano gli eroi delle Twin Towers, dove in quella tragedia 343 pompieri persero la vita. Sui lati di uno dei mezzi sono stampati i nomi dei pompieri deceduti in servizio l’11 settembre 2001.

Mentre all’angolo della 47^ Strada osservo la sfilata e aspetto il mio turno non più da spettatore ma da attore, sento una voce nota che mi chiama. È Francesca Alderisi, già amatissimo volto della Rai nei programmi di servizio destinati agli italiani nel mondo e fino all’insediamento del nuovo Parlamento, il 13 ottobre, Senatrice della Repubblica nella Legislatura conclusasi con il voto del 25 settembre scorso. Era stata eletta nel 2018 nella Circoscrizione Estero Nord-Centro America con un alto numero di preferenze. Francesca è stata sempre attenta alle tematiche dell’emigrazione, empatica nei programmi che ha condotto su Rai International e sensibile ai problemi dei nostri emigrati. Peraltro, ha sempre frequentemente visitato le nostre comunità, già prima dell’impegno parlamentare. Tra noi un abbraccio di antica amicizia – più volte sono stato ospite nei suoi programmi in Rai – ha rinnovato l’incontro al Columbus Day. In diverse occasioni ci siamo incontrati a New York proprio alla parata, la volta più recente nel 2017.

Passa il gruppo AIAE, guidato dalla effervescente presidente Cav. Josephine Maietta. Mi unisco al gruppo e vivo la sfilata dalla 47^ strada alla 69^, fino al red carpet dove sono allestite le tribune degli spettatori, le postazioni televisive e radiofoniche, dove si alternano le voci dei cantanti, dei presentatori e dei giornalisti che intervistano personaggi e personalità alla conclusione del loro turno di parata. E’ un bel vedere, lungo il percorso sulla Quinta Avenue, gli spettatori che seguono la sfilata, che salutano ed applaudono. Senza dubbio la Columbus Day Parade di New York resta la manifestazione più suggestiva, imponente e rilevante nel richiamare l’attenzione sul contributo degli immigrati italiani alla crescita degli Stati Uniti d’America. Ciò è avvenuto grazie al loro talento e alla loro creatività, ma è anche dovuto all’indomito coraggio nell’aver dovuto subire, prima di veder raggiunto il loro sogno americano, specie negli anni della prima emigrazione, terribili prove di violenza morale e talvolta fisica, fino al linciaggio, pregiudizi e stigmi, che raccontano la storia dolorosa del fenomeno migratorio italiano. Grazie a quel coraggio le   generazioni successive si sono affrancate da quei torti ed hanno saputo dimostrare il loro valore in ogni campo della società americana, spesso in ruoli di primo piano, guadagnandosi rispetto e stima, rendendo così onore all’Italia.

Le manifestazioni del Columbus Day edizione n. 78 hanno avuto, come da tradizione, il loro prologo nella mattinata di domenica 9 ottobre, al Columbus Circle sotto la stele con la statua di Cristoforo Colombo. Alle 9:30 l’inizio della Cerimonia di Proclamation del Columbus Day. Una dichiarazione che tutte le istituzioni pubbliche rendono in tutti gli Stati Uniti nella Giornata dedicata a Cristoforo Colombo, e dunque a New York il Sindaco e il Governatore. Sarebbe lungo riprendere i passi più importanti delle due dichiarazioni. Possono tuttavia essere ricomprese entrambe nella Proclamation diramata dalla Casa Bianca. Il Presidente Joe Biden ha così articolato il suo messaggio all’intera Nazione per il Columbus Day. “Nel 1492 Cristoforo Colombo salpò dal porto spagnolo di Palos de la Frontera per conto della regina Isabella I e del re Ferdinando II, ma le sue radici risalgono a Genova, in Italia. La storia del suo viaggio rimane motivo di orgoglio per molti italo-americani le cui famiglie hanno anche attraversato l’Atlantico. Il suo viaggio ha ispirato molti altri a seguirlo e alla fine ha contribuito alla fondazione dell’America, che è stata un faro per gli immigrati di tutto il mondo. Molti di questi immigrati erano italiani e, per generazioni, gli immigrati italiani con coraggio hanno lasciato tutto indietro, spinti dalla loro fede nel sogno americano: costruire una nuova vita di speranza e possibilità negli Stati Uniti. Oggi, gli italoamericani sono leader in tutti i campi, inclusi governo, sanità, affari, innovazione e cultura. Le cose non sono sempre state facili; il pregiudizio e la violenza spesso hanno bloccato la promessa di pari opportunità. In effetti, il Columbus Day è stato creato dal presidente Harrison nel 1892 in risposta al linciaggio su motivazioni anti-italiane di 11 italoamericani a New Orleans nel 1891. Durante la seconda guerra mondiale, gli italoamericani furono persino presi di mira come sospetti nemici. Ma il duro lavoro, la dedizione alla comunità e la leadership degli italoamericani in ogni settore rendono il nostro paese più forte, più prospero e più vivace. La comunità italoamericana è anche una pietra angolare delle relazioni strette e durature della nostra nazione con l’Italia, un alleato vitale della NATO e un partner dell’Unione europea. Oggi, la partnership tra Italia e Stati Uniti è al centro dei nostri sforzi per affrontare le sfide globali più urgenti del nostro tempo, incluso il sostegno all’Ucraina nella difesa della sua libertà e democrazia. In commemorazione dello storico viaggio di Cristoforo Colombo 530 anni fa, il Congresso, con risoluzione congiunta del 30 aprile 1934 e modificata nel 1968 (36 U.S.C. 107), e successive modifiche, ha chiesto al Presidente di proclamare il secondo lunedì di ottobre di ogni anno come “Giorno di Colombo”. Ordunque Io, Joseph R. Biden Jr, Presidente degli Stati Uniti d’America, proclamo il 10 ottobre 2022 come Columbus Day. Dispongo che la bandiera degli Stati Uniti sia esposta su tutti gli edifici pubblici nel giorno stabilito in onore della nostra storia diversificata e di tutti coloro che hanno contribuito a plasmare questa Nazione.”

L’evento presso Columbus Circle è stato curato dal National Council of Columbia Associations in Civil Service Inc. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti per la Proclamation, in rappresentanza della Columbus Citizens Foundation e di altre associazioni. Semplicemente perfetto l’intervento del Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele reso alla Cerimonia di Proclamation, richiamando il valore di Cristoforo Colombo nella scoperta del nuovo mondo in quel lontano 12 ottobre 1492 e il contributo degli immigrati italiani nella storia degli Stati Uniti d’America, motivo di orgoglio per le nostre comunità che qui hanno realizzato il loro sogno. Un discorso non convenzionale che ha messo con nettezza punti fermi anche rispetto alla tendenza contestativa della Giornata dedicata a Cristoforo Colombo, con la decisa affermazione dei meriti umani e culturali della comunità italiana negli States. Un intervento molto apprezzato e applaudito. Una persona che ha passato la vita nel Consolato Generale di New York mi ha confidato che il discorso del Console Di Michele è stato il più bello che abbia mai sentito.