LA NOSTRA TERRA non è in vendita

Danni a raccolta tartufi per 42 milioni di euro

L’Aquila, 15 ottobre 2022. “La nostra terra non è in vendita, la sicurezza dei cittadini non è negoziabile. Ci batteremo con tutte le nostre forze contro una infrastruttura pericolosa e che rischia di essere inutile quando diventerà operativa. E che intanto avrà un impatto ambientale enorme e distruggerà anche la produzione tartuficola, con danno stimato, da una nostra perizia, di ben 42 milioni di euro.”

A suonare la carica è Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, dopo che il governo ha dato via libera alla realizzazione del metanodotto Snam rete adriatica Sulmona – Foligno, che attraverserà anche il territorio di Paganica, frazione del comune dell’Aquila, per circa 15 chilometri interessando 40 ettari, gravati da uso civico, di assoluta valenza ambientale, classificato dal piano regolatore generale del Comune dell’Aquila come zona agricola di rispetto montano. Un territorio classificato a massimo rischio sismico (zona 1), duramente colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, interessato da una pericolosissima faglia. L’Asbuc di Paganica non è mai stata interpellata dalla Snam, che anzi sottolinea Galletti, “ha piuttosto preferito remunerare per l’attraversamento gli occupatori abusivi dei terreni di uso civico”

“L’assenza ad oggi di uno studio sulla sicurezza sismica del metanodotto – spiega Galletti -, una condotta dal diametro di 120 centimetri e 40 metri di servitù a pochi metri di profondità, proprio sulle faglie sismiche, sta pertanto generando apprensione e contrarietà presso la popolazione. La notte del sei aprile 2009 il sisma ha del resto tranciato di netto un tubo da 20 centimetri di diametro, della linea gas interna, aprendo un cratere di circa 20 metri quadri e ha fatto esplodere una tubatura dell’acquedotto da circa 60 centimetri di diametro”.

E ancora, incalza Galletti:  “notevole sarà poi l’impatto ambientale e paesaggistico che non potrà in nessun modo essere sanato con il ripristino “integrale” dei luoghi che la Snam afferma di garantire. Il tracciato attraverserà, con una servitù di passaggio di circa 40 metri per lato, in particolare la valle a monte di Paganica, proprio di fronte al santuario della Madonna d’appari, risalente al XIII secolo, e dichiarato monumento nazionale nel 1902, importante meta turistica, anche internazionale, stretto com’è tra una parete rocciosa ed il corso del torrente Raiale, affluente dell’Aterno, che costituiscono un sagrato naturale. A rischio sono poi la portata ed anche la sopravvivenza delle preziose sorgenti d’acqua presenti lungo il tracciato e che saranno ‘bucate’ dal metanodotto, come le sorgenti ‘Fonte Verrone, Acqua santa e Callarjello”.

Forte elemento di contrarietà, non da ultimo, è che saranno irrimediabilmente distrutte dagli scavi per la messa in posa del metanodotto, le numerose cave spontanee di pregiato tartufo, presenti in tutti i 40 ettari, voce importante per l’economia del territorio.

“L’Asbuc ha commissionato nel luglio 2022 una perizia – ricorda Galletti -, per quantificare i potenziali danni cagionati dal passaggio del metanodotto, in termini di mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti da loro derivati sia per gli anni del cantiere, sia per gli anni che saranno necessari alle piante per dare nuovamente frutti, circa 20 anni, sempre che il terreno una volta rimosso, lavorato e pressato dai mezzi meccanici non perda per sempre la sua fertilità”.

Entrando nello specifico, per quanto riguarda “il danno della coltivazione e del recupero di essa”, i calcoli della perizia asseverano che il costo del terreno con tartufaia spontanea è pari a  15 euro a metro quadro. Per gli interi 40 ettari  l’entità del danno si attesta ai 6.000.000 di euro.

C’è poi “il danno economico alla collettività dal mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti derivati, sia per gli anni dei lavori sia per gli anni prima che le piante diano di nuovi frutti”: la perizia calcola che la produzione oscilla dai  50 ai 150 kg ad ettaro ad anno. Il costo medio per il tartufo nero pregiato invernale di 900 euro al kg. Ponendo come media di produzione 100 kg ogni anno per ciascuno di 40 ettari, e stimati gli anni per il ripristino  in 20 anni, il danno ammonterà a 36.000.000 di euro.

Solo in riferimento alla produzione tartuficola, il danno cagionato dal passaggio del metanodotto sarà per il territorio, dunque, di 42.000.000 milioni di euro.

Foto Rete8




UNITE DALLO ZAFFERANO. Evento significativo per gli amanti della cucina sana e raffinata

Giovedì 27 Ottobre dalle ore 17 presso Neronatura in C.so Inghilterra 17 a Torino un aperitivo gratuito con piatti preparati con lo zafferano purissimo dell’Aquila D.O.P. prodotto dalla cooperativa “Altopiano di Navelli

L’Aquila, 15 ottobre 2022.”. Questa occasione segna il ritorno in grande stile nella città subalpina di un prodotto di elevatissima qualità divenuto di difficile reperimento e talvolta sostituito da altri non sempre all’altezza di quello ottenuto attraverso una coltivazione che vanta quasi otto secoli di storia.

Infatti, lo zafferano fu introdotto in Abruzzo nel XIII secolo e da allora è stato costantemente coltivato in una zona ben specifica della provincia dell’Aquila, appunto l’altopiano di Navelli, richiedendo non solo un lavoro attento, certosino, pesante ma anche un terreno, condizioni atmosferiche, temperature difficili da trovare dappertutto e ineliminabili per ottenere le sue preziose caratteristiche. Lo zafferano rappresentò un fondamentale elemento di sviluppo sia dei luoghi di produzione sia della città dell’Aquila che attraverso il suo commercio divenne ben presto il luogo di scambio principale per l’Italia, con città importantissime come Milano e Venezia, e per l’Europa, in primis la Germania e il fiorente centro di Norimberga.

Questa importanza plurisecolare dello zafferano abruzzese è strettamente legata alle sue proprietà, utili non solo per la cucina (come un po’ restrittivamente si ritiene al giorno d’oggi) ma anche nella preparazione di medicinali: gli studi promossi dall’Università dell’Aquila hanno infatti confermato la forte presenza di vitamina A, B1 e B2 nonché il valore curativo attribuitogli in passato. Ciò è fondamentale per l’attribuzione D.O.P. che lo zafferano protagonista dell’iniziativa di Neronatura può orgogliosamente sfoggiare.

Ma queste stesse caratteristiche si ottengono solo con una coltivazione particolarmente attenta alle condizioni ambientali e con un lavoro molto impegnativo; si pensi, a titolo d’esempio, che il raccolto deve essere effettuato in 15/20 giorni al mattino prestissimo prima che il sole apra i fiori mentre per ottenere un chilogrammo di zafferano secco il processo lavorativo utilizza circa 250.000 fiori con ben 500 ore di lavoro. Tutto ciò dà un’idea, seppur vaga, di quanto sforzo, tradizione, cultura siano presenti in un  contenitore di zafferano dell’Aquila. L’evento di Neronatura è quindi di grande significato per tutti coloro che apprezzano l’importanza del nutrirsi consapevole e la serietà dei produttori.

È inoltre l’occasione per scoprire un punto vendita dove è possibile reperire, con l’aiuto di un personale attento, cortese e preparato, tutti i molteplici e gustosissimi prodotti  all’insegna di questa filosofia poiché Neronatura da anni è diventato un emporio incredibilmente ricco per chi è alla ricerca di spezie, legumi, cereali, frutta secca ed essiccata e delizie di vario genere, dolci e salate; il tutto proposto con particolare attenzione alla provenienza e con gusti originari, raffinati, delicatamente avvolgenti. Appuntamento quindi il 27 Ottobre ore 17 in Corso Inghilterra 17; benvenuto lo zafferano a Torino, benvenuta l’Aquila a Torino e grazie a Neronatura per la costante ricerca del meglio!

Nicola F. Pomponio




SENTIERI D’AUTUNNO, Colori, Sorrisi dell’anima

Palazzo Piccirilli ospita la mostra di Edit Il 22 e 23 ottobre

Paglieta, 15 ottobre 2022. Nell’ambito dell’imminente manifestazione “Sentieri d’Autunno”, in programma nel caratteristico borgo di Paglieta, nei giorni 22 e 23 ottobre,  Palazzo Piccirilli, collocato nel cuore del centro storico, un tempo sede del municipio comunale,  accoglierà la mostra “Colori, sorrisi dell’anima”, dell’artista Ergilia Di Teodoro in arte Edit. Con i suoi dipinti, Edit manifesta la sua concezione dell’arte: “L’arte è mezzo di comunicazione mediante il quale fare ricerca allo scopo di fornire e ricevere energia positiva grazie alla carica espressionistica dei colori.”

Molto complessa è la sua storia operativa: dopo una prima fase dedicata alla Computer Art, di cui è da ritenere pioniera in Italia, Edit è stata invitata a far parte del movimento Iperspazialista che rispecchiava lo stesso concetto portato avanti da Lucio Fontana, ma ben presto se ne distacca reinterpretando in chiave moderna opere dei grandi maestri del passato con una predilezione per il cromatismo espressionistico e per una esclamata simpatia per il dinamismo futurista.

Sempre fedele ai valori estetici e formali, predisposizione dovuta alla sua formazione universitaria (è laureata in architettura), nel prosieguo della sua ricerca ha creato opere uniche attraverso l’uso e l’assemblaggio di polimaterici, colori acrilici, olio, vinilici, poliuretanici che evocano la grande lezione della Pop Art. Rilevante e di prestigio la sua attività espositiva che, tra l’altro, si è concretizzata con partecipazioni a rassegne espositive promosse negli Istituti di Cultura Italiana all’estero, tutte documentate da cataloghi Mondadori nel cui annuale voluminoso catalogo è sempre invitata da una commissione critica.

«Abbiamo accolto con grande piacere» – affermano all’unisono il sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani e la presidente del Museo delle Tradizioni Popolari “Nelli-Polsoni”,  la prof.ssa Esmeralda Pagano, « la richiesta della pittrice Ergilia Di Teodoro di esporre i suoi capolavori nella nostra cittadina. Le varie fasi della ricerca artistica di Edit saranno ben documentate nella sua mostra personale in programma in paese».

 L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Paglieta, ed è promossa dalla Proloco APS Paglieta, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle Tradizioni Popolari “Nelli-Polsoni. L’esposizione resterà aperta dal 22 al 27 ottobre dalle 16,00 alle 22,00,  e l’artista sarà presente a Paglieta domenica 23 ottobre».




GIRO ITALIA CICLOCROSS, tappa in Abruzzo, a Ovindoli

Passaggio di testimone in corsa tra Ferentino e Ovindoli. Si sale di quota tra le affascinanti montagne abruzzesi. Invariata data e Fattore K.

Sarà un grande spettacolo il ritorno in Abruzzo, a Ovindoli

Ovindoli, 15 ottobre 2022. Passaggio di testimone in corsa al Giro d’Italia Ciclocross. L’importante news riguarda l’appuntamento numero 5, quello fissato in calendario per domenica 13 novembre. Il Comitato Organizzatore dell’ASD Romano Scotti, di comune accordo con il Comitato di Tappa MTB Ferentino Bikers ha deliberato lo spostamento della tappa 5 da Ferentino a Ovindoli, Abruzzo, in provincia di L’Aquila.

La commissione fuoristrada della Federazione Ciclistica Italiana ha approvato il cambio di location e l’aggiornamento della scheda gara, mantenendo inalterato il codice Fattore K (164406).

Nella composizione del Comitato di Tappa, all’originale MTB Ferentino Biker si affianca il Velo Club Montesilvano, con il gentile supporto del patrocinio del Comune di Ovindoli. Positivi anche i riscontri incrociati con i presidenti del C.R. Abruzzo (Mauro Marrone) e C.R. Lazio (Maurizio Brilli).

Nei prossimi giorni saranno rese note la piantina logistica e le convenzioni alberghiere. Il cronoprogramma di gara già approvato resta invariato. Il Giro d’Italia Ciclocross è lieto di dare il bentornato alla Regione Abruzzo, con la quale ha condiviso indimenticabili momenti nei primi anni della Corsa Rosa. Quello di Ovindoli segnerà altresì il ritorno del GIC oltre i mille metri di quota dopo il riuscito esperimento di Sappada 2018 e Cantoira 2019. Sulle montagne abruzzesi, facilmente accessibili poiché meta di turismo tutto l’anno, si correrà infatti intorno ai 1300 metri di quota.

Il programma di oggi a Sant’Elpidio a Mare

Intanto a Sant’Elpidio a Mare, in casa della O.P. Bike è tutto pronto per ospitare la tappa 3, il Memorial Tommaso Romanelli. Nella frazione Luce si sono ultimate ieri le operazioni di tracciamento del percorso, che dalle 14 alle 16 di oggi sarà disponibile per le prove ufficiali. Contemporaneamente la segreteria di gara sarà aperta (dalle ore 14:00 alle ore 17:30) presso la Sala Pubblica Luce, al civico 1785 di via Faleriense.

La conferenza stampa è prevista alle ore 18:00 nella sala del Consiglio Comunale in piazza Matteotti, nel cuore del comune marchigiano. Al termine si procederà alla consegna dei pass. Da segnalare un’importante iniziativa dell’Amministrazione Comunale per legare l’evento sportivo agli aspetti culturali della cittadina marchigiana.

«In occasione della tappa 3 – Sant’Elpidio a Mare – l’Amministrazione Comunale fa dono a tutta la carovana dell’apertura straordinaria della ricca pinacoteca civica “Vittore Crivelli” – spiega Stefano Offidani del Comitato di Tappa – Un’occasione da non perdere, considerando che la pinacoteca è a due passi dalla sede del municipio, dove questo pomeriggio alle 18:00 si terrà la Conferenza Stampa. Un pomeriggio impregnato di bellezza dopo la fatica delle prove».

Per usufruire dell’accesso a prezzo agevolato (€ 5,00 a persona) occorrerà esibire il pass del Giro d’Italia Ciclocross. Inaugurata nel 1998 ed allestita nelle sale dell’ex convento dei Filippini (palazzo edificato nel corso del Settecento), la Pinacoteca espone una ricca collezione di dipinti su tela e su tavola, testimonianze figurative della vita religiosa e della storia cittadina dal XV al XVIII secolo, una sezione di grafica frutto delle acquisizioni delle biennali organizzate dalla municipalità negli anni passati e altre opere del Quattrocento elpidiense, tra le quali la riproduzione delle otto tavolette delle Storie di Sant’Elpidio del Giacomo di Nicola da Recanati (anni ’30 del Quattrocento).




ORA CHE SENTI… Parliamo!

Il convegno AFIA sulla disabilità uditiva infantile

Pescara, 15 ottobre 2022. L’importanza della sensibilizzazione e della corretta informazione delle famiglie, per garantire un futuro migliore e più inclusivo ai bambini ipoacusici.

Questi i temi al centro del convegno “Ora che senti… Parliamo!” organizzato dall’AFIA, Associazione famiglie ipoacusici abruzzesi, alla presenza delle massime figure mediche e istituzionali della sanità abruzzese.

«Scopo del convegno – spiega il presidente Afia, Vincenzo Odoardi – è quello di riunire in un’unica giornata di confronto tutte le figure professionali che ruotano intorno al mondo del bambino sordo e della sua famiglia, perché agiscano tutte in sincronia l’una con l’altra. Dal medico che effettua la diagnosi neonatale, all’audioprotesista che prende in carico il bambino, al chirurgo che applicherà l’impianto cocleare, fino al logopedista che accompagnerà il ragazzo in età scolare».

L’evento (che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, del sindaco di Pescara, Carlo Masci, dell’assessore comunale alla Disabilità, Nicoletta Di Nisio) nasce con l’obiettivo di creare una cultura dell’integrazione dei ragazzi ipoacusici, attraverso il metodo oralista di apprendimento della lingua verbale: grazie alla scienza e alla tecnologia, infatti, questi ragazzi sono messi nelle condizioni di parlare, sentire e interagire con il mondo esterno, senza bisogno di intermediari.

«La disabilità uditiva rappresenta ancora oggi un problema estremamente delicato – spiega il dott. Marco Bianchedi, dirigente medico Otorinolaringoiatria (Orl) dell’Ospedale di Pescara -. Oggi, grazie allo screening neonatale, è possibile sin dal momento della nascita, sapere se un bambino avrà in futuro dei disturbi uditivi. Ogni anno a Pescara vengono rilevati due casi di ipoacusia profonda, che potrà essere affrontata prima con l’uso delle protesi acustiche e successivamente con l’applicazione di un impianto cocleare».

«Pescara sempre di più capitale dell’udito – interviene Mauro Menzietti, amministratore dell’Istituto Acustico Maico di Pescara (partner tecnico del convegno) e portavoce italiano del World Hearing Forum dell’Oms – grazie alle associazioni che operano sul territorio e alle tantissime iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi uditivi che da sempre la nostra città mette in atto. Per gli anziani, per i bambini, ma anche per le famiglie, che rappresentano il punto fondamentale per l’inclusione di questi ragazzi all’interno della società».




BICICLETTATA in ricordo di Flavia

Per evitare nuove tragedie per non piangere più altre Flavia

Teramo, 15 ottobre 2022. FIAB Teramo, nel tornare a sollecitare le amministrazioni di tutta la provincia e della nostra Regione ad attuare politiche di mobilità sostenibile che tutelino la vita e l’incolumità di tutti gli utenti della strada, dai più deboli, quali pedoni, ciclisti, anziani e bambini ma anche e soprattutto degli automobilisti stessi, invita a partecipare alla pedalata in ricordo di Flavia Di Bonaventura domenica 16 ottobre 2022 a Roseto degli Abruzzi.

A ridosso della sciagura che ha visto Flavia vittima (e feriti altri due giovani che erano con lei) non solo di un ‘tragico incidente’, ma anche e soprattutto di politiche che non tutelano gli utenti delle strade, come la Comunità Europea ci chiede da anni,  in tanti hanno sollecitato l’urgenza dell’apertura del ponte ciclopedonale sul Vomano, attesa da oltre dieci anni, che ancora non vede la luce. Speriamo inoltre che il ponte ciclopedonale sul Tronto non faccia la stessa fine!

Invitiamo a partecipare alla nostra manifestazione i cittadini ed in primo luogo tutti gli amministratori pubblici del territorio provinciale, in particolar modo il Sindaco di Roseto e il neoeletto Deputato On. Giulio Sottanelli. La nostra è prima di tutto una iniziativa atta a ricordare Flavia, ma serve a chiedere anche il tanto sperato impegno nel mettere in campo tutte le doverose misure che generino più sicurezza nelle strade, che rendano più vivibili i centri urbani liberandoli dal traffico motorizzato privato, le scuole più sicure con l’attuazione delle strade scolastiche, di più corsie ciclabili, di più piste ciclabili e di più spazio per i pedoni: mai più altre Flavia!

FIAB Teramo




SILONE OGGI in Italia e all’estero

Presentazione libro curato da Antonio Gasbarrini

L’Aquila, 15 ottobre 2022.  Martedì 18 ottobre alle ore 17:30 sarà presentato, nella storicizzata libreria Colacchi al Corso, il libro “Silone oggi in Italia e all’estero”, fresco di stampa nella coedizione di Angelus Novus e One Group Edizioni, con la presenza del curatore Antonio Gasbarrini e di Liliana Biondi autrice dell’Introduzione.

Oltre alla pubblicazione degli Atti dell’omonima Tavola rotonda tenuta al Mediamusem di Pescara coordinata dal poeta e scrittore Dante Marianacci, con la partecipazione degli studiosi e saggisti  siloniani Maria Nicolai Paynter, Antonio Gasbarrini, Angelo De Nicola, Gabriella Albertini, Nicoletta Di Gregorio, il volume è arricchito, nella prima parte titolata “Ignazio Silone in Europa e per l’Europa”, da quattro suoi testi  –  proposti dall’autore – coprenti l’arco temporale 1928-1947.

Dagli stessi, tre dei quali redatti mentre era in esilio in Francia e in Svizzera, è possibile ripercorrere, già dagli eloquenti titoli degli inediti Questione della lotta per il diritto d’asilo e, scritta in francese, Una lettera autografa dal carcere Svizzero (rispettivamente del 1928 e 1942), Il Terzo Fronte, Missione europea del socialismo (1947), la meno nota figura del rivoluzionario comunista pescinese Secondino Tranquilli (alias Ignazio Silone) prima e del «cristiano senza chiesa e socialista senza partito», poi.

Una serie di altri documenti pubblicati nel libro – reperiti sempre dall’autore in vari archivi – fanno poi da basso continuo alla tesi di fondo esplicitata nel suo saggio finale “Le false accuse contro Ignazio Silone”. Dalla cui lettura è possibile rendersi conto della totale inconsistenza della delegittimazione etico-politica siloniana tentata, a suon di scoop, da alcuni storici revisionisti, e non solo. Ad emergere così, tra un’incalzante pagina e l’altra, è la possente figura non solo del grande scrittore abruzzese che continua ad essere letto e tradotto in tutto il mondo, ma di uno dei più importanti pensatori ed intellettuali europei del Novecento.

Aspetto quest’ultimo già approfondito nei precedenti volumi, scritti a quattro mani da Antonio Gasbarrini con Annibale Gentile – Ignazio Silone tra l’Abruzzo e il mondo (1979), Ignazio Silone comunista (1989), La Scuola “delle” Libertà nella Fontamara d’Ignazio Silone (2015) – e nei suoi altri numerosi articoli e saggi usciti su giornali e riviste.




LA STAGIONE 2022 – 2023 dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini

Teatro Comunale M. Caniglia, domenica 16 ottobre ore 17:30

Direttore Artistico Gaetano Di Bacco. Daniele Agiman: direttore; Luca Bacelli: violoncello

Sulmona, 15 ottobre 2022. Primo concerto della 70° stagione della Camerata Musicale di Sulmona e 1427° appuntamento dalla fondazione della istituzione musicale nata nel 1953 con Filippo Tella primo direttore artistico. 

Domenica 16 ottobre torna la musica al Teatro Caniglia con l’ unico concerto in Abruzzo dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini (OSR)  di Pesaro Diretta dal M° Luca Agriman. Violoncello solista Luca Bacelli. Eseguiranno musiche di Rossini, Saint-Saens e Mendelssohn.

Riconosciuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) oltre che dalla Regione Marche, l’orchestra è  ideatrice, organizzatrice ed interprete di Sinfonica 3.0, stagione sinfonica nel Teatro Rossini di Pesaro, Teatro della Fortuna di Fano, Teatro Pergolesi di Jesi e Teatro Angel dal Foco di Pergola. Impegnata regolarmente nelle manifestazioni liriche del territorio come il Rossini Opera Festival, l’OSR dedica molta attenzione alla formazione. con progetti come “La Scuola va a Teatro”, “Festival Giovani per la Musica” e il concorso “Giovani in Crescendo”, per cui ha ottenuto il riconoscimento di eccellenza culturale dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur).

Ha realizzato tournée in Giappone , Cina, Corea del Sud, Malta, Turchia ,Austria, Francia, Germania e Svezia, oltre che nei più importanti teatri italiani e ha partecipato ai festival di maggior prestigio (Ravello Festival, Festival delle Nazioni, Sagra Musicale MalatestianaFestival Pergolesi Spontini).

Numerose le collaborazioni con nomi di spicco internazionale(N. Alaimo, A. Bacchetti, A. Battistoni, M.Biondi, A.Bocelli, S.Bollani, P.Bordogna, S.Braconi, M.Campanella, R. Cappello, Eddie Daniels, M.Devia, Zubin Mehta).

Nel 2014 vince l’Oscar della Lirica con il DVD dell’opera ”Aureliano in Palmira” di Gioachino Rossini, produzione del Rossini Opera Festival. 

Programma della serata: G.Rossini               La Semiramide Ouverture

                                           C.Saint-Saens       Concerto per violoncello n.1

                                           F.Mendelssohn      Sinfonia n.94 “L’italiana”

Prossimo appuntamento domenica 30 ottobre con l’Orchestra Tzigana di Budapest. Direttore e violino solista Duka Laci.

Fiorentina Galterio




ADRIMUSIC PRESENTA Contemporary Repertori Possibili

Da sabato 15 a lunedì 17 ottobre il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto ospita

sei concerti in tre giorni

Vasto, 15 ottobre 2022. Dopo la presentazione di qualche giorno fa presso la sala Giunta “San Cetteo” del Comune di Pescara, Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica ETS dà avvio alla sua attività con una tre giorni di concerti che si terrà presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto da sabato 15 a lunedì 17 ottobre. “Contemporary – Repertori Possibili”, questo il titolo della rassegna, è il festival diffuso di programmazione e ospitalità del Centro Adriatico Produzione Musica, basato su criteri di alta qualità dell’offerta musicale che vogliono enfatizzare non solo una pluralità di espressioni artistiche innovative e contemporanee, ma anche l’interazione con gli attori dell’industria culturale e dell’alta formazione presenti sul territorio.

Sabato 15 ottobre alle ore 21:00 Claudia Pantalone (voce) e Michelangelo Brandimarte (basso elettrico, elettronica e loop) presentano “Soundscapes”, un progetto musicale che nasce dall’unione di due mondi artistici diversi che hanno trovato il loro punto di equilibrio nella ricerca sonora portata avanti dal duo. A seguire, alle ore 22:00, l’ensemble guidato da Jacopo Ferrazza propone “Fantàsia”, un concerto in cui il mondo acustico si fonde con quello elettronico.

Domenica 16 ottobre il primo ad esibirsi (ore 21:00) sarà il chitarrista Christian Mascetta che, accompagnato da Pietro Pancella al basso e Michele Santoleri alla batteria, proporrà il suo ultimo lavoro “Entropia”; a seguire, alle 22:00, Daniele Di Bonaventura, uno dei più originali e creativi bandoneonisti al mondo, presenterà “Sacro & Profano”, una mescolanza meravigliosamente seria e al contempo straordinariamente giocosa di musica classica e jazz.

Lunedì 17 ottobre alle ore 21:00 la serata sarà aperta dalla chitarra di Bebo Ferra in “Jazz vs. Corona”; a seguire, alle 22:00, sarà la volta di una produzione originale di Adrimusic, l’Ada Montellanico Quintet faet. Giovanni Falzone in “Canto Proibito”, la nuova proposta di un’artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale.

L’abbonamento per tutta la rassegna (tre giorni, sei concerti) è in vendita al prezzo di 15 euro + 1 euro per diritti di prevendita; l’abbonamento giornaliero per due concerti costa invece 10 euro + 1 euro per diritti di prevendita.

L’obiettivo di Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica ETS è quello di incentivare la ricerca e l’innovazione nel campo dei nuovi linguaggi musicali e artistici, in modo particolare del jazz e della canzone d’autore e di qualità. Il Centro nasce infatti per valorizzare la creatività contemporanea, soprattutto giovanile, ed è un laboratorio culturale teso alla produzione di repertori originali caratterizzati da una forte identità artistica e da una pluralità di linguaggi espressivi e interdisciplinari.

Vincenzo d’Aquino




SOLO POSTI IN PIEDI. Educare oltre i banchi

Presentazione dei risultati finali del progetto E del libro Contrastare la povertà educativa nei territori d’emergenza

L’Aquila, 15 ottobre 2022 – Il 49,8% dei bambini aquilani non ha un computer che può usare per lo studio, il 34,9% non ha una cameretta tutta sua, il 23,2% non dispone di un collegamento a internet, il 17,4% dichiara di non avere un posto tranquillo per studiare e il 12,4% non è in possesso di una propria scrivania per fare i compiti.

E quanto emerge da uno studio effettuato da due ricercatrici dell’Università dell’Aquila, Nicoletta Di Genova e Carla Iorio, confluito in un libro edito dalla casa editrice Franco Angeli dal titolo Contrastare la povertà educativa nei territori d’emergenza. L’esperienza ‘Solo posti in piedi. Educare oltre i banchi’ a L’Aquila.

Il volume affronta i temi connessi al fenomeno della povertà educativa nei territori in emergenza e in post-emergenza, attraverso la ricostruzione del quadro teorico di riferimento e la documentazione dell’esperienza del progetto SPINP “Solo posti in piedi. Educare oltre i banchi”, selezionato dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il libro sarà presentato all’Aquila domani, sabato 15 ottobre, alle 10.00 all’auditorium della Fondazione Carispaq (corso Vittorio Emanuele n. 194), nell’ambito di una giornata di riflessione e discussione durante la quale saranno illustrati i risultati ottenuti dal progetto, animato da nove associazioni cittadine, quattro istituti scolastici, Comune e Università dell’Aquila e fondazione Labos.

Un altro dato frutto della ricerca che evidenzia un’importante sacca di povertà educativa è dato dal 30,5% di bambini e bambine che possiedono una quantità di libri insufficiente e che quindi si possono presumibilmente considerare come scarsamente stimolati a livello culturale da parte delle famiglie.

Iniziato ufficialmente nel dicembre 2018, e passato attraverso una molteplicità di iniziative (lezioni a sorpresa nelle scuole, laboratori, open day, flash mob, senza dimenticare i tutorial e gli incontri online organizzati durante il lockdown) Solo posti in piedi è riuscito a far sorgere, nel centro storico dell’Aquila, al Parco del Sole, la ludoteca comunale Il piccolo mondo, pubblica e aperta a tutti.

Nella giornata di sabato interverranno: Roberto Marotta, già vice presidente della Fondazione Carispaq, ora presidente dell’Organo di controllo della stessa Fondazione; il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse; il direttore dell’Ufficio scolastico regionale d’Abruzzo Massimiliano Nardocci; il presidente del corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell’Università dell’Aquila Marco Antonio Arcangeli; la professoressa Antonella Nuzzaci, presidente del corso di laurea in Scienze dell’educazione e del servizio sociale all’Università dell’Aquila; Manuela Tursini, assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila; le coordinatrici di Solo posti in piedi, Cecilia Cruciani e Stefania Ziglio; le autrici del volume Contrastare la povertà educativa nei territori d’emergenza, Carla Iorio e Nicoletta Di Genova; i professori Guido Benvenuto e Anna Salerni (Università di Roma La Sapienza). L’incontro terminerà con una tavola rotonda coordinata dal prof. Alessandro Vaccarelli, docente di Pedagogia all’Università dell’Aquila, alla quale parteciperanno Anna Paola Paiano (UniSalento), Antonella Nuzzaci e Silvia Nanni (UnivAQ), Giuseppe Annacontini (Unifg), Elena Zizioli (Uniroma 3).

Il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile è alimentato attraverso risorse private stanziate dalle fondazioni di origine bancaria. Tra il 2016 e il 2018 il Fondo ha raccolto 360 milioni di euro e ha sostenuto 271 progetti tramite contributi pari a 213 milioni, coinvolgendo oltre 500 mila bambini e ragazzi su tutto il territorio nazionale, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio. Anche la Fondazione Carispaq ha aderito, stanziando, nel triennio 2016 – 2018, più di un milione di euro”.

“Dopo vari passaggi amministrativi” afferma l’assessore Manuela Tursini “il progetto è divenuto realtà poiché nel 2021 è stata inaugurata, nei locali dell’ex serra del Parco del Sole,la ludoteca comunale ‘Il piccolo mondo’, approdo finale del progetto che ha visto la collaborazione pubblico-privata, arrivato dopo un lungo percorso di partecipazione. Il servizio è ora una stabile realtà con tantissime ed apprezzate attività realizzate per famiglie e bambini del nostro territorio”.

“Credo che il risultato più grande di questo progetto sia stato non solo l’aver lavorato di pari passo con l’amministrazione comunale per creare un servizio utile per il nostro territorio, in un momento in cui molte famiglie fanno fatica a offrire una finestra sulla bellezza ai propri figli” dichiara la coordinatrice di Solo posti in piedi, Cecilia Cruciani “ma anche l’essere riusciti a creare una squadra di persone con una formazione specifica e appropriata che ora lavora in ludoteca”.

Contestualmente all’incontro, su Largo Tunisa, all’esterno dell’auditorium della Fondazione Carispaq, l’artista Lea Contestabile, presidente dell’associazione MuBAq (Museo dei bambini), terrà un’installazione ispirata alla poesia di Eugenio Montale A Liuba che parte “dedicata a tutti i bambini che sono costretti a lasciare la propria casa la propria famiglia il proprio Paese a causa di guerre, di povertà e di ingiustizia sociale” spiega Contestabile “Con l’aiuto degli operatori del MuBAq e dei bambini realizzerò una sorta di monumento fatto di valigie che riempiremo con i giocattoli portati e donati dai bambini. Vogliamo provare a realizzare un’opera condivisa e partecipata come segno di solidarietà con tutti i bambini costretti a un allontanamento forzato dale loro case”.




PREMIO GIORNALISTICO NAZIONALE sul Reportage di Guerra, Antonio Russo

Palazzo Sirena, 29 ottobre 2022

Francavilla al Mare, 15 ottobre 2022. Dopo 10 anni di sospensione per cause organizzative, sulla spinta che arriva dal mondo giornalistico oltre che dalla stessa comunità abruzzese, amplificata sicuramente dall’attuale drammatico conflitto in Ucraina e da quelli disseminati nel mondo, la Fondazione Antonio Russo promuove la decima edizione del Premio Nazionale sul Reportage di Guerra, dedicata alla memoria del reporter abruzzese, Antonio Russo, ucciso in Cecenia esattamente 22 anni fa, il 16 ottobre del 2000; in questo modo la Fondazione stessa intende far ripartire l’evento con cadenza annuale.

Il Premio, istituito per volontà di Beatrice Russo, madre del giornalista scomparso, ha la finalità di raccogliere l’eredità di pensiero e di azione del reporter, promuovendo iniziative volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul ruolo dell’informazione nei teatri di guerra e sulla tutela dei diritti umani nei territori colpiti dai conflitti.

La 10° edizione del Premio Giornalistico Nazionale sul Reportage di Guerra si terrà il 29 ottobre nella splendida cornice offerta da Palazzo Sirena: “Dopo tanti anni – spiega il sindaco di Francavilla, Luisa Russo – abbiamo deciso di riproporre il Premio Antonio Russo per ricordare Antonio, giornalista italiano, ucciso nei pressi della città di Tbilisi, in Georgia. Lo avevamo già programmato nel 2020, a 20 anni dalla sua morte, ma il Covid ci ha impedito di dare seguito a questo progetto. Oggi sono molto orgogliosa che la Fondazione abbia deciso di ripresentare questa iniziativa, specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Penso oggi a mia zia Beatrice, mamma di Antonio, che aveva la forte volontà nel cuore di trasmettere i valori che Antonio ha fatto propri nella sua vita, e che lo hanno condotto sino alla morte. Valori di libertà, di ricerca della verità, di giustizia, di tutela dei diritti dell’uomo”.

L’evento vede il patrocinio di Regione Abruzzo, Comune di Francavilla al Mare, Odg Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, con la media partnership di Rete 8 e Il Centro, e la sponsorship di Italo Lupo. La direzione artistica è a cura di Peppe Millanta, mentre l’organizzazione è a cura dell’agenzia di comunicazione Mirus.

Il 2022 è un anno che passerà alla storia per il conflitto russo-ucraino. Molti sono i giornalisti che hanno coperto l’Ucraina, Paese di scontro bellico, e raccontato questo evento di portata epocale. Ma non c’è solo questa guerra. Ecco perché è importante tornare a parlare di informazione in questi contesti e del ruolo dei media e dei reporter in prima linea. Per quest’anno sono cinque le sezioni all’attenzione di una giuria dedicata: carta stampata, televisione, fotografia, podcast e memoria. La giuria è composta dai giornalisti: Fausto Biloslavo (Il Foglio), Toni Capuozzo (Mediaset), Gabriella Simoni (Studio Aperto), Guido Alferj (Il Messaggero), Simone Gambacorta (Odg Abruzzo).

Inoltre, l’evento ospiterà al mattino un incontro con le scuole e, attraverso il corso “La percezione della guerra all’epoca della rete”, promosso dall’Odg Abruzzo, i giornalisti potranno acquisire 4 crediti di deontologia per la formazione professionale obbligatoria. Il corso si terrà presso il Palazzo Sirena, (Lungomare Kennedy 66023, Francavilla al Mare) dalle 15.00 alle 19.00. E includerà la cerimonia di premiazione che avrà inizio alle ore 17.00. Nei prossimi giorni verrà divulgato il programma definitivo.

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, ricorda così il reporter scomparso: “Antonio Russo ha fatto parte di quel gruppo di giornalisti, forse gli ultimi moicani, che la guerra la raccontavano attraverso le loro testimonianze dirette. Gli orrori che narravano li vedevano con i loro occhi. E’ stato l’ultimo giornalista europeo a raccontare le violenze sul popolo ceceno prima della sua esecuzione. Per Radio Radicale aveva battuto tutti i teatri di guerra negli anni Novanta. Incarnava il vero spirito del giornalismo: non lavorava per sé ma per l’umanità. E stato vittima, come altri giornalisti, della libertà di informazione e della ricerca della verità. Sono state queste le sue fonti di ispirazione e la grande lezione che ci ha lasciato in eredità. Un giornalismo al servizio della verità in contesti di guerra e di crimini contro le popolazioni dove la verità quasi sempre diventa la prima vittima. Oggi più che mai, in un mondo dove la propaganda e la disinformazione la fanno pressoché da padroni attraverso i meccanismi delle narrazioni social, e non solo, la sua opera e il suo coraggio devono rappresentare un esempio per tutti i giovani che scelgono la professione del giornalismo”. 

Non mancheranno ospiti speciali che accompagneranno la cerimonia di premiazione con performance artistiche, mentre i premi per i giornalisti saranno realizzati del maestro orafo abruzzese Italo Lupo, che si ispira all’opera dell’artista Pablo Picasso “Guernica”.

Per saperne di più: www.premioantoniorusso.it e Fb @premiorusso.