(Non la quercia secolare che hanno tagliato)
Moscufo, 16 ottobre 2022. L’avevano scritto, con una diffida, tecnici progettisti stradali. Forestali paesaggisti e architetti avevano chiesto di salvare quella quercia storica, inserendola tra gli alberi monumentali, e facendola diventare fuoco di un nuovo progetto di rotatoria sulla SS 151, fondovalle Tavo, all’incrocio con la zona industriale di via Sardegna.
Quel progetto Anas era da cambiare, perché pericoloso, malfatto, non rispondente alle norme e incapace di inserirsi in un territorio di cui la quercia era elemento identitario.
L’arroganza presuntuosa, il rifiuto di discutere con i comitati tecnici e le associazioni ambientaliste, avevano portato Anas a far abbattere la quercia storica perché pericolosa per la sicurezza stradale. Contro ogni evidenza di un progetto, esso sì pericoloso e incidentogeno, fatto al risparmio economico, senza alcuna attenzione per l’intorno urbano.
La serie di incidenti, evitati per poco, e ripetuti, lo stanno a dimostrare. Stiamo aspettando l’incidente mortale?
Chi dovrà rispondere per questi errori, abusi e sordità alle richieste di cittadini ed esperti?
Vorremo costituirci parte civile quando si arriverà a chiedere il conto di questa vicenda di ignoranza presunzione e arroganza.
Giuseppe Di Giampietro
Arch. PhD. Aiit, Webstrade.it, PE e MI progetto di strade, sicurezza stradale, urbanistica sostenibile
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