CONCORSO LETTERARIO. Vittorio Clemente: Terra e Cuore

Terza Edizione. Domani la cerimonia di premiazione del concorso intitolato al poeta dialettale di Bugnara

Sulmona, 28 ottobre 2022. Sensibilizzare i giovani alla bellezza della poesia dialettale e dell’autenticità delle tradizioni locali nel nome di Vittorio Clemente. È con questo intento che il polo liceale “Ovidio” di Sulmona, insieme alla famiglia Tataseo, ha organizzato il concorso letterario “Vittorio Clemente: terra e cuore”, giunto alla terza edizione. L’appuntamento è per domani (sabato 29 ottobre), alle 10:30 nell’aula magna del liceo artistico “Mazara”, con la cerimonia di premiazione, che ha ricevuto il patrocinio dei comuni di Sulmona e di Bugnara.

Il premio è dedicato a Vittorio Clemente (1895-1975), poeta originario di Bugnara, maestro elementare prima, direttore didattico a Teramo e ispettore scolastico a Roma e Rieti poi. Nella Capitale strinse legami con intellettuali e poeti. Si ricorda la sua amicizia con Pier Paolo Pasolini, che definì il poemetto clementiano Acqua de magge «la poesia migliore della letteratura abruzzese […] poiché l’Abruzzo ricompare di scorcio, divenuto l’assolata, echeggiante terra di una personale infanzia». Oltre all’ammirazione, Pasolini nutrì per Clemente profonda gratitudine per il decisivo aiuto a trovare lavoro nella capitale.

Numerosa è stata la partecipazione da parte delle scuole di ogni ordine e grado della Provincia al concorso: un centinaio gli elaborati pervenuti alla commissione, coordinata dalla referente del progetto, Maria Rosa Ferrusi, tra i quali sono stati scelti i vincitori. Questi gli alunni e le scuole che saranno premiati:

– scuola primaria, il primo premio alla classe quinta dell’Istituto Dottrina Cristiana di Sulmona e menzione speciale alla 2B tempo pieno dell’Istituto comprensivo “Collodi-Marini” di Avezzano;

– scuola secondaria di primo, primo premio ad Elena Manna e menzione speciale a Valeria Orfanelli, della classe 3F della “Serafini” di Sulmona;

– per il biennio della scuola secondaria di secondo grado, primo premio ad Aurora D’Amico del liceo Artistico “Mazara” di Sulmona e menzione speciale per Fidelina Palumbo e Brenda Zavarella (2C del liceo “Vico” – indirizzo motorio);

– per il triennio, primo premio ad Elisa Zilioli (classe 4G del liceo “Vico”- indirizzo sociosanitario), secondo posto a Laura di Marco (3L del liceo linguistico “Vico”) e terzo ad Arianna Balassone (4B del liceo classico “Ovidio” di Sulmona); menzione speciale per Alessia Ritrovato (4A liceo “Vico” – indirizzo economico-sociale).

Nel corso della cerimonia anche i più giovani potranno conoscere meglio la figura di Vittorio Clemente, grazie alle relazioni di Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e degli studiosi Cosimo Savastano e Maurilio Di Giangregorio. Interverranno la Dirigente scolastica del polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, Paola e Michele Tataseo, nipoti del poeta Vittorio Clemente.  Gli intermezzi musicali saranno a cura degli studenti del liceo classico “Ovidio” Andrea Salutari (violino) e Cecilia Bonaventura (flauto traverso).

«Attraverso questo concorso», ha detto la dirigente, Caterina Fantauzzi, «la poesia dialettale supera i confini territoriali e le pagine dei libri e diventa materia viva di riflessione e di confronto per i nostri bambini e i nostri ragazzi. L’educazione alla cittadinanza attiva di cui la nostra scuola si fa promotrice passa anche da iniziative come questa, che aprono alla lezione di civiltà di grandi uomini del passato, come Vittorio Clemente, con uno sguardo attento e vivo alle richieste del presente».

Annalisa Civitareale




CICLOVIA DEL TORDINO. FIAB Teramo si appella alla Provincia: coinvolgere nel progetto i Comuni e le associazioni

L’associazione cicloambientalista chiede l’istituzione di un tavolo di lavoro che supporti i progettisti

Teramo, 28 ottobre 2022. L’annuncio dell’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva della Ciclovia del Tordino, con la pubblicazione, nell’Albo Pretorio della Provincia, della Determina Dirigenziale n. 1144 del 7 settembre scorso, fa ben sperare sul veloce completamento dell’iter progettuale, che contrattualmente è stabilito in 180 giorni dalla firma del contratto, segna l’inizio delle procedure progettuali per l’infrastruttura ciclabile che unirà il capoluogo teramano alla costa.

“I tempi per la progettazione sono strettissimi – dichiara il presidente FIAB Teramo, Gianni Di Francesco – ma chiediamo che la provincia trovi un momento di confronto con i Comuni interessati e con le associazioni del territorio, visto che del progetto si parla da anni ed esiste un patrimonio di conoscenze ed istanze che devono essere considerate nel progetto”.

“Come FIAB – continua Di Francesco – abbiamo organizzato, negli ultimi quindici anni, con altre associazioni del territorio, convegni e sopralluoghi lungo il fiume, proprio per la realizzazione della pista ciclabile, che la stessa Provincia ha previsto, nel Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino, da inserire in un parco fluviale lineare. Sarebbe quindi utile condividere questo patrimonio di conoscenza con il mondo associativo oltre che con i Comuni interessati che, negli anni, hanno ipotizzato anche loro soluzioni per collegamenti ciclabili lungo e verso il fiume.”

Per FIAB, inoltre “è indispensabile tener conto del progetto di prolungamento della Teramo-Mare, predisposto dall’ANAS, oltre che del progetto dell’Unione dei Comuni Terre del Sole n. 38 del 16 agosto che prevede percorsi ciclabili analoghi a quello progettato dalla Provincia e a progetti di altri comuni che dovrebbero essere integrati con quello della Ciclovia”.

L’associazione cicloambientalista, quindi, chiede “l’istituzione di un tavolo di lavoro interistituzionale che possa contribuire ad una corretta progettazione del tracciato dando supporto ai progettisti incaricati, con il supporto delle associazioni locali, onde evitare sprechi di risorse e interferenze tra vari progetti”.

FIAB Teramo




IRINA FEDORIUK. Fuga nell’irreale

Vernissage della mostra

Sabato 29 ottobre 2022, ore 17:00. Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 28 ottobre 2022. Sabato 29 ottobre, a partire dalle ore 17:00, sarà inaugurata presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo la mostra “Irina Fedoriuk. Fuga nell’irreale”.

Un’esposizione che raccoglie 45 opere mai esibite all’estero fino ad ora, che conservano tutto il fascino della tradizione e della pittura sacra dell’arte orientale, nell’uso della foglia d’oro e d’argento, ma anche dello Jugendstil mitteleuropeo di inizio Novecento. Le intense grafiche di Irina Fedoriuk emanano un’atmosfera luminosa, colorata e onirica, che non si esaurisce nel frammento di “reale” ripreso, ma rivelano una dimensione immaginifica e spirituale del “non reale”, trasportando il visitatore in spazi carichi di sentimenti, emozioni e ricordi dell’artista.

«La pittura di Fedoriuk si arricchisce di colori che potremmo definire mentali, dove non si cerca il realismo della mimesi, bensì una parafrasi poetica del mondo, dei suoi profumi, nel sentimento spirituale e irreale allo stesso tempo», scrive il Prof. Vincenzo Manocchio, curatore e storico dell’arte nella presentazione del catalogo dedicato all’artista e pubblicato dalla Fondazione Pescarabruzzo.

«La Crimea, importante crocevia fra l’Europa e l’Asia, è nota per la ricchezza di reperti archeologici delle antiche civiltà del Mar Nero. Dietro al problema dello status giuridico, terribilmente attuale nella guerra tra Mosca e Kiev, si ripropone, dunque, con veemenza il problema della tutela e della valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale. Anche per rispondere ad una simile “urgenza culturale” la Fondazione Pescarabruzzo ha voluto proporre la mostra “Fuga nell’irreale” di Irina Fedoriuk che nella capitale della Crimea, Sinferopoli, si è formata e si è fatta conoscere artisticamente», scrive Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

Al vernissage, insieme al Presidente Nicola Mattoscio, interverrà Luigi Sansone, Presidente della Banca Popolare delle Province Molisane nonché trait d’union tra l’artista e la Fondazione. Inoltre, in rappresentanza dell’artista, comprensibilmente trattenuta in Crimea, sarà presente Irina Moshkovets, zia della Fedoriuk.

L’esposizione sarà visitabile fino al 27 novembre 2022, dal mercoledì al venerdì dalle ore 17:00 alle 20:00, il sabato dalle 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00. L’ingresso è libero.

In foto: manifesto della mostra e una delle opere grafiche con inserti di foglie d’oro




NUOVA PESCARA. Lucidità e ragionevolezza

Far ripartire il progetto della Città Nuova

Pescara, 28 ottobre 2022. “Nella scorsa legislatura, appena conclusasi, siamo riusciti a portare a casa risorse mai viste per un progetto di fusione per una Città Nuova – a dirlo sono Nicola Maiale e Antonio Caroselli, rispettivamente Segretario provinciale e cittadino del PD Pescarese – e la frettolosità con il quale il progetto sta ripartendo dopo le elezioni politiche non aiuta né ad uno sviluppo quantitativo né qualitativo della nuova Città adriatica”.

“Tutto il lavoro portato a segno in Parlamento, come i 105 milioni di euro per la copertura economica straordinaria per le necessità della Nuova Pescara (emendamento 31.0.15 all’A.S. 2564 c.d. DL Ucraina) e la possibilità per i consiglieri di poter lavorare con dedizione su di essa (emendamento 16.21 all’A.S. 2685 c.d. DL Aiuti-bis), sono frutto di collegialità e scelte unitarie – continuano Maiale e Caroselli – ed ora non possiamo permetterci improvvisazioni di nessun genere”.

“Le differenze di idee è un valore che ci rafforza se è volto a raggiungere questo obiettivo fondamentale – concludono Caroselli e Maiale – nell’interesse delle cittadine e dei cittadini della città nuova che – è bene ricordarlo – hanno votato a maggioranza, in ciascuno dei tre comuni coinvolti, per la disposizione amministrativa di ciò che già è nei fatti: un unico territorio, motore della Regione. È necessario, quindi, lavorare per ottenere una pianta organica dedicata e per garantire processi di crescita territoriale che siano rispettosi delle determinazioni delle comunità (attraverso, anche, un’efficace e innovativa strutturazione municipalista della nuova realtà amministrativa) assumendo un atteggiamento, tutti insieme, teso a risolvere qualsiasi problema”.

Antonio Caroselli – Segr. Unione comunale PD Pescara

Nicola Maiale – Segr. Federazione di Pescara

Saverio Gileno

Foto Ansa




HALLOWEEN AL MAXXI L’AQUILA: aperture straordinarie, laboratori e visite gratuite

Da novembre ripartono in museo le attività di educazione e approfondimento culturale con laboratori per famiglie, workshop creativi per adulti, visite guidate, proiezioni e poi concerti, presentazioni di libri e appuntamenti dedicati al Metaverso

L’Aquila, 28 Ottobre2022. Riprendono con l’autunno le attività educative per giovani, adulti e famiglie al MAXXI L’Aquila con un fitto cartellone di date e di eventi a partire dalle giornate dedicate ad Halloween con laboratori, aperture straordinarie e visite guidate gratuite.

Si parte con MAXXI Halloween, un divertente laboratorio per famiglie con bambine e bambini dai 5 anni in su pensato per celebrare la festa più spaventosa dell’anno, alla scoperta di alcune installazioni della mostra Afterimage tra fantasmi, cacciatori e sinistre creature. Già sold out l’appuntamento di domenica 30 novembre. Posti disponibili invece per la data di Lunedì 31 ottobre alle 18. Per partecipare occorre prenotarsi all’indirizzo: https://maxxilaquila.art/evento/maxxi-halloween-31ott2022/.

Sempre nei giorni di Halloween aperure straordinarie del museo nelle giornate di lunedì 31 ottobre (dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17.30 alle 00.30) e di martedì 01 novembre dalle 10:00 alle 19:00. Visite guidate gratuite fino a esaurimento posti previo acquisto del biglietto del museo lunedì 31 ottobre alle 22.30 e  martedì 1° novembre alle ore 17.00.

I laboratori per famiglie andranno avanti nei mesi di novembre e dicembre e saranno dedicati agli artisti presenti nella mostra Afterimage curata da Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini allestita in museo dallo scorso luglio. Si comincia da Hana Miletic il 12 novembre per poi continuare nel mese di dicembre con appuntamenti dedicati a Benni Bosetto (sabato 3), Frida Orupabo (giovedì 8) e Thomas Demand (lunedì 26). A questi si aggiungeranno poi altre date dedicate al Natale.

Una novità per il MAXXI L’Aquila saranno invece i workshop per adulti e ragazzi. Due appuntamenti al mese, in novembre e dicembre, per creare lasciandosi ispirare dalle opere esposte in mostra di Benni Bosetto e Thomas Demand. Continua, inoltre, il  ricco programma di visite guidate per scoprire Palazzo Ardinghelli e la mostra in corso.

Sempre nel mese di novembre, il MAXXI L’Aquila ospita il ciclo Film Screening con la proiezione di lavori dedicati alla vita e alle opere di tre grandi interpreti della creatività contemporanea: Aldo Rossi Design di Francesca Molteni e Mattia Colombo (12 novembre), Alik Cavaliere. L’universo verde di Nino Cannatà (19 novembre) e Beverly Pepper – a passage of time di Luca Cococcetta e Marco Zaccarelli (26 novembre). Tutti gli appuntamenti del ciclo sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Un novembre particolarmente ricco durante il quale in museo si terranno anche presentazioni di libri, concerti e appuntamenti dedicati al MAXXIVERSO, la sede virtuale che il MAXXI ha aperto nel metaverso. Il calendario è in costante aggiornamento e tutti gli appuntamenti vengono pubblicati sul sito maxxilaquila.art.

Il MAXXI L’Aquila osserva al momento l’orario invernale con le seguenti aperture: giovedì 9 – 13

venerdì  9 – 13 e 16 – 19, sabato e domenica 10 – 19.

Elisa Cerasoli




FESTIVAL DELLE CULTURE 2022 – 1° Edizione

L’Aquila, dal 2 al 5 Novembre

Il Festival delle Culture è il nuovo format finanziato dal Ministero della Cultura e dal Comune dell’Aquila attraverso il Fondo Restart e ideato e realizzato dal L’Aquila Film Festival in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e il Centro Linguistico dell’università dell’Aquila, con diverse associazioni che si occupano di accoglienza, con il Centro Culturale “Le Officine” di Fontecchio e diversi operatori culturali cittadini.

“Si tratta di un progetto davvero sperimentale nel senso che l’abbiamo pensato e scritto sulla base di un entusiasmo innovativo e con il timore concreto che ne uscisse fuori soltanto poco più o poco meno di un pasticcio. E passando poi dalla carta alla realtà, dalle idee alle persone, effettivamente è uscito fuori proprio il pasticcio che avevamo temuto ma il cui sapore oggi ci sembra essere davvero buono”

Federico Vittorini, L’Aquila Film Festival

Il Festival si propone di offrire un punto di vista su alcuni Paesi e sulle loro Culture attraverso lo sguardo dei nostri concittadini stranieri. E addirittura arriva a fondare un’orchestra Policulturale…!

Aprirà con un Apericoncerto dai sapori multietnici per poi concentrarsi sul fenomeno tragico delle migrazioni, sul Sud America, sull’Afghanistan, sulle seconde generazioni di immigrati e sulla questione scottante e attuale dei diritti delle donne in Iran….

“Il Festival delle Culture rappresenta il compendio di un percorso che ha avvicinato una polifonia di voci, intendendolo alla lettera, di culture, usanze ed abitudini, legandole insieme col nastro simbolico del Cinema e del suo parlare universale.

La settimana che andrà dal 2 al 5 novembre offrirà alla Città tante proposte diverse, dalla Musica al Cinema, passando per incontri, approfondimenti e cibo multietnico, con i singoli contributi delle tante Culture che sono a L’Aquila e delle quali, a volte, nemmeno si conosce l’esistenza. Il Festival sarà un’occasione per conoscersi e riconoscersi, stare insieme e parlarsi, in tante, ricchissime e stupende, lingue diverse che poi, in fin dei conti, sono una sola.”

Patrizia Passi, L’Aquila Film Festival

La prima parte di questo progetto è stata dedicata alla formazione di un gruppo di ragazzi migranti, grazie al contributo di Ornella Calvarese del Centro Linguistico Univaq e di Filippo Giuseppe Grimaldi, dottorando del DSU, un prezioso laboratorio ad opera del regista Francesco Paolucci ed anche con l’intervento speciale del regista Daniele Gaglianone, finalizzato a consentirne l’inserimento nello staff operativo.

“Un’esperienza che dimostra come la cooperazione e la messa a disposizione di ciascuno delle sue capacità e conoscenze permetta di realizzare, con poco, qualcosa di rilevante per dei ragazzi che arrivano in Italia e si ritrovano senza punti di riferimento, pur manifestando il desiderio di integrarsi nella comunità ed essere coinvolti al suo interno.”

Filippo Giuseppe Grimaldi, dottorando DSU Univaq, formatore nel progetto

“Ogni volta che mi trovo a lavorare e incrociare la mia strada professionale e umana con chi viene da luoghi lontani,  chi si porta dietro un bagaglio di esperienze incredibili e ha uno sguardo differente sul mondo, non posso che sentirmi fortunato. Perché negli occhi di questi esseri umani, oltre alla sofferenza, c’è qualcosa di molto più forte e importante: l’utopia e il coraggio di andare avanti.

L’occasione di collaborare con il Festival delle  Culture, quindi, mi ha dato l’occasione di realizzare, insieme ad un gruppo affiatato, un piccolo laboratorio audiovisivo per cercare mettere in luce il valore che  porta con sé chi arriva in Italia dopo mille peripezie. “

Francesco Paolucci, in qualità di formatore

Da mercoledì 2 novembre il Festival aprirà le porte al pubblico con un Apericoncerto realizzato per la parte musicale dalla neocostituita Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo e per il catering dai ragazzi della Comunità 24 Luglio.

L’Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo è nata proprio in occasione del Festival delle Culture ed è costituita da nove elementi di nazionalità diverse: Asaref Howladir (Bangladesh, vocalist e ballerino), Bruno Morello (Argentina, chitarra e voce), Alain Jackson Bizimana (Burundi, basso e piano), Armando Rotilio (Italia, percussioni), Karaba Coulibali (Burkina Faso, Kora e percussioni), Emanuele Castellano (Italia, pianoforte), Sebastian Alvarez (Perù, percussioni), Tayyab Aziz (Pakistan, voce), Fabrizio De Melis (Italia, violino, chitarra e armonica).

La sera stessa sarà poi proposto il documentario Feneen di Giulia Rosco che interverrà in sala insieme ai produttori Jennifer Caodaglio e Frank Sativa incontrando gli artisti della nostra Orchestra; il documentario, infatti, racconta la realtà urbana musicale contemporanea senegalese.

Il 3 novembre sarà proiettato il documentario del regista aquilano Francesco Paolucci I senza nome e inaugurata l’omonima mostra del fotografo Andrea Mancini; regista e fotografo incontreranno il pubblico sul tragico tema delle morti in mare dei migranti.

“Sarà proiettato il mio ultimo  documentario “I Senza Nome”, prodotto dalla Fondazione Barba Varley, che racconta la storia dolorosa del cimitero di Lampedusa dove sono sepolti, insieme agli abitanti dell’isola, anche i migranti morti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. Morti senza identità.

A completare il racconto, oltre al documentario, sarà inaugurata la mostra omonima delle foto del mio compagno di viaggio Andrea Mancini elaborate con l’intervento artistico di Valentina Equizi”.

Francesco Paolucci, regista

A seguire l’artista interdisciplinare e regista Sebastian Alvarez, peruviano, proietterà estratti delle sue opere raccontando del suo vissuto artistico ed umano e delle differenti realtà di Brasilia e dell’immensa voragine delle miniere di Cerro de Pasco in Perù.

La sera del 4 novembre sarà interamente dedicata alle due Dame della Perdonanza Celestiniana 2022, Kawsar Abulfazil e Adriana Carolina Pinate, rispettivamente originarie dell’Afghanistan e del Venezuela; entrambe racconteranno i due volti dei loro Paesi, i problemi e le crisi ma anche il forte senso di Umanità presente.

Il giorno 5 novembre sarà ospite Phaim Bhuiyan, regista e protagonista del fortunato Bangla, commedia brillante sulla condizione degli immigrati di seconda generazione, sempre sospesi tra la cultura di origine e quella del Paese in cui sono cresciuti.

La chiusura sarà dedicata al tema dei diritti delle donne in Iran, in queste settimane di drammatica attualità: sarà proiettato il documentario Be my voice di Nahid Persson ed interverranno gli esponenti della Comunità iraniana dell’Aquila, tra i quali il dott. Homayoun Effati e l’Avv. Daniela De Nuntis.

“Un festival fatto della stessa sostanza di ciò che vuole raccontare è una originalità assoluta di questa 1° edizione del Festival delle Culture. Quale sostanza? Incontri casuali, amicizie improvvise, intuizioni di chi organizza migrando da un luogo all’altra, dall’Auditoium al Palazzetto, dal CAI alla terrazza di un bar per raccontare la gente che atttraversa oceani e deserti, città e campgne alla scoperta del mondo o in cerca di un futuro migliore (migliore?).

Questo è un festival che non si nutre della retorica politicamente corretta sulla migrazione, ma che fa del migrare una risorsa, che intreccia, lega, assembla, diventa ponte e poi piazza, perché ciò che deve accadere accada: l’incontro vero con l’altro, con tutti gli “altri”.”

Ornella Calvarese, docente Centro Linguistico Univaq

Foto Il Capoluogo




GIORNATA DEI LICEO Economico Sociale

Il presidente Di Bonaventura invita i giovani a  rimanere sé stessi, per vincere le sfide del futuro

Teramo, 28 ottobre 2022. Confronto aperto tra studenti, associazioni e imprese del territorio, “alla riscoperta delle nostre radici”. Questa mattina l’iniziativa nella Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo organizzata dal “Milli” di Teramo in occasione della “Giornata dei L.E.S.”, evento che unisce a distanza tutti i Licei Economico – Sociale per la promozione e la sensibilità verso i temi dell’economia, dell’educazione civica e fiscale. Il tema di quest’anno è “Territorio, Territorializzazione: alla scoperta delle nostre radici”.

I lavori si sono aperti con l’introduzione del presidente Di Bonaventura che ha invitato i ragazzi a “rimanere sé stessi, per vincere le sfide del futuro. Occorre conoscere a fondo la propria storia, le proprie origini, le proprie tradizioni, prima di guardare avanti”.

L’intensa giornata prosegue con gli interventi delle aziende del territorio, del dirigente della Camera di Commercio Gran Sasso Salvatore Florimbi e dello storico teramano Luigi Ponziani, e terminerà questo pomeriggio con la visita al Castello della Monica.

Pina Manente




ORCHESTRA TZIGANA DI BUDAPEST unico concerto in Abruzzo

Teatro Comunale “M.Caniglia” domenica 30 ottobre ore 17:30

Sulmona, 28 ottobre 2022. Per il secondo appuntamento di stagione al Teatro Comunale M. Caniglia di Sulmona, domenica 30 ottobre alle ore 17:30, la Camerata Musicale  propone un viaggio nella musica dei Gitani con l’Orchestra Tzigana di Budapest, nel suo unico concerto in Abruzzo, diretta dal M° Budai Sàndor che ne è anche violino solista.  Prima dell’anno Mille – scrive Alain Weber nel suo Viaggio musicale dei Gitani – inizia l’esodo lento ed errabondo della musica. Un viaggio fisico e mentale tra Mediterraneo ed Europa, dalla Russia ai Balcani, tra violini e ritmi  di Rom e tzigani.

Questa è la storia che l’Orchestra Tzigana di Budapest, fondata nel 1969 da Antal Szalay (per anni direttore e violino solista), racconta tra czardas (danze da taverna della pianura) e verbunkos (danze caratteristiche degli Ussari utilizzate in Ungheria per il reclutamento militare). Sono forme musicali da considerarsi tzigane solo nella pratica, non nelle origini, ma ormai  assorbite in ogni programma musical-popolare che si rispetti. Questa musica così intimamente radicata nelle radici nazionali vive e si trasforma grazie all’entusiasmo che sa trasmettere e che riceve dal pubblico. Gli artisti trovano spazi di improvvisazione grazie allo spiccato virtuosismo che richiedono queste composizioni.

Espressione di una cultura meticcia, suonata regolarmente nei caffè e nei ristoranti di Budapest, questa musica ha saputo arricchire tanto il jazz quanto la moderna world music. Il suono tzigano appartiene ad un bagaglio enorme e ha contagiato anche  numerosissimi compositori classici (Franz Liszt con la “Danza Ungherese n. 5”, Johannes Brahms:canzoni folcloristiche ungheresi e Aram Kaciaturiam: famosissima la“Danza delle spade”). La tradizionale orchestra tzigana che nasce circa 300 anni fa è costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalon e fa rivivere una bellezza esotica che appassiona il pubblico.

 Il Programma

Direttore e violino solista Budai Sándor; Kökény Andor cimbalom; Kovács Károly violoncello

Anonimo, Czardas Focoso

E. Reményi, Vola Mia Rondine

Anonimo, Due Canzoni Folkloristiche

Anonimo, Canzoni “Kurucz”

J. Brahms, Danza Ungherese N°6, N° 5

A. Kachaturian, Danza Delle Spade

G. Renz, Circus Polka

V. Monti, Czardas

F. Liszt,  Rapsodia Ungherese

Anonimo: Fantasia Tzigana

Anonimo, Due Chitarre

G. Boulanger, Sogno Tzigano

G. Pasquale, Danza Zigana Spagnola

G. Dinicu, Hora Di Marzo

G. Dinicu, Horae Usignolo

G. Bregovic, Djelem Djelem

Anonimo, Occhi Neri

Anonimo,  Canti Tradizionali Gitani

M. Theodorakis, La Danza di Zorba

Anonimo Ungherese, Concerto Czardas

Prossimo appuntamento domenica  6 novembre

GERSHWIN SUITE Marco Guidolotti Jazz Quartet

Fiorentina Galterio




VIABILITÀ, incontro in Provincia

Riqualificazione e messa in sicurezza dell’intersezione sp82/sp80

Chieti, 28 ottobre 2022. Questa mattina si è tenuto un incontro tecnico in Provincia di Chieti per la definizione della riqualificazione della viabilità dell’intersezione delle strade provinciali 80 Lanciano-Treglio e 82 Lanciano-San Vito, in località Severini di Treglio. Al tavolo hanno preso parte il vicepresidente della Provincia di Chieti Arturo Scopino, il consigliere provinciale Sergio Furia, i sindaci di Lanciano e Treglio, Filippo Paolini e Massimiliano Berghella con i rispettivi tecnici comunali, il dirigente ing. Nicola Pasquini e la funzionaria ing. Paola Campitelli del servizio viabilità della Provincia di Chieti e l’ingegnere incaricato di redigere il progetto ing. Vincenzo Marchetti.

“Questo primo incontro è stato utile per calibrare al meglio il progetto che dovrà essere presentato per far partire al più presto l’iter dei lavori per riqualificare la viabilità dell’area dove si trova l’innesto tra le due provinciali SP82 e SP80. In questa fase preliminare alla progettazione abbiamo coinvolto i comuni interessati per condividere la migliore soluzione possibile che i tecnici disegneranno per avviare l’iter di un’opera attesa da sempre, in particolare dalla comunità di Treglio. È un intervento a servizio sia delle zone artigianali presenti nell’area che delle migliaia di cittadini che con i mezzi transitano quotidianamente sulla provinciale in entrata e uscita da Lanciano, con l’obiettivo di una maggiore sicurezza e razionalizzazione del traffico dell’area”, sottolinea il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.

“Si tratta di un ulteriore intervento di messa in sicurezza dopo i lavori di asfaltatura in larghi tratti della SP82; in questa fase preliminare i tecnici hanno valutato l’ipotesi di realizzare due rotatorie, ora seguiranno gli approfondimenti necessari per far sì che la Provincia possa realizzare un intervento di estrema importanza per la sicurezza di questa arteria fondamentale che collega la città di Lanciano al casello A14, oltre che con i comuni di Treglio e San Vito.

 Ringrazio tutta la struttura tecnica provinciale impegnata, il vicepresidente Scopino, il consigliere Furia e i sindaci dei comuni interessati per la fattiva collaborazione che consentirà alla Provincia di finanziare e realizzare quest’opera strategica a beneficio della comunità frentana”, conclude il presidente Francesco Menna.

Pier Paolo Di Nenno  

Laura Rongoni 6




L’INVERSIONE DEI POLI. Cosa è successo in politica da Nilde Iotti a Giorgia Meloni?

Riflessioni sullo storico risultato elettorale dell’Italia del 25 settembre 2022.

di Mira Carpineta

Nel 2012, ma per diversi anni prima e dopo, in un periodo di tranquilla decadenza culturale, si diffusero una serie di teorie: complottiste, apocalittiche, di sconvolgimenti globali, di nuove filosofie e nuovi concetti sociali, che profetizzavano ogni genere di iattura per il pianeta. Dalla profezia dei maya alla new age, dal piano Kalergy all’asteroide in rotta di collisione, tutto indicava una fine imminente. Una di queste teorie riguardava l’inversione dei poli magnetici terrestri con relative disastrose conseguenze.

Nel frattempo, il villaggio diventava sempre più globale anche e soprattutto grazie all’esplosione della tecnologia legata alla rete internet.  L’economia si omologava in tutti gli stati e si amalgamava in un composto che travalicava i confini. L’Unione Europea disquisiva sulla curvatura delle banane e le sue direttive annullavano le diversità materiali dei prodotti, le peculiarità dei territori, dall’alimentazione, all’agricoltura, dal manifatturiero all’energia, dagli appalti pubblici alle regole produttive. Nasceva il Mercato Unico Globale con annessi e connessi onori e oneri. Generalmente gli onori riguardavano le grandi multinazionali e gli oneri i piccoli imprenditori locali, sempre più sopraffatti dalle forze impari in campo.

E la politica?

In questo melting pot economico finanziario la politica ha avuto un ruolo determinante, accogliendo o favorendo azioni, che spesso sono andate a discapito del Paese che le recepiva, in nome di un globalismo che avrebbe, in teoria, arricchito le società ampliando la platea di mercato.

In Italia la fine del berlusconismo coincide con una profonda crisi economica, deflagrata nel 2009 in America con il fallimento della Banca Lehman Brothers e della cosiddetta “finanza creativa” che coinvolse l’intero sistema economico-finanziario mondiale.  L’Europa intera si trovò a fare i conti con un mostro chiamato “spread” e che altro non era che un mostruoso debito degli Stati, contagiati dalle innumerevoli reti che collegavano, come in un gigantesco gioco di scatole cinesi, tutti gli istituti finanziari in sofferenza, del pianeta.

Un autorevole e autoritario Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, decise di staccare la spina prima della morte del paziente e nominò al Governo il tecnico per antonomasia: Mario Monti, il bocconiano, economista. Il 13 novembre 2011 il professor Monti (nominato senatore a vita solo il giorno precedente) riceveva l’incarico di formare un Governo con il compito di domare lo spread e di arginare il fallimento della Repubblica. Ciò avviene con una serie di impopolarissime azioni di cui il premier è consapevole, ma che ritiene necessarie. Rimarranno nella Storia le lacrime del Ministro Elsa Fornero, autrice di una drammatica e vituperata riforma pensionistica, ancora in essere, anche se calmierata da annuali interventi in deroga.

I politici italiani subiscono lo shock dell’esautorazione e iniziano un percorso di “rinnovamento” dei rispettivi principi ispiratori con un restyling delle diverse compagini e con lo scopo di recuperare le posizioni perse, ma soprattutto la fiducia degli elettori, abbandonati alla “cura del bisturi” degli accademici.

Intanto arriva sulla scena politica italiana il Movimento 5 Stelle, che grazie alle geniali intuizioni comunicative di Gianroberto Casaleggio, raccoglie tutta la rabbia e il malcontento di un Paese deluso e disgustato dal malcostume della politica e desideroso di una rivincita della società civile. Al grido di Onestà, onestà e senza lesinare inviti ad andare… in luoghi più consoni ai responsabili dello stato di precarietà, guidati da un comico genovese abituato ad arringare dai palcoscenici dei teatri, arrivano in Parlamento i cosiddetti cittadini.

Il populismo assurge agli scranni più alti dello Stato, anche grazie ad una legge elettorale, tuttora vigente, che non consente di esprimere una maggioranza netta. Indelebile il ricordo di un desolato Pierluigi Bersani che tenta un disperato approccio con i nuovi arrivati per creare un Governo, ma lo streaming dell’incontro segna il punto più basso e triste della storia del PD.

Per rincorrere la riconquista dei ruoli i Partiti iniziano a cambiare pelle. La Sinistra vira verso il mondo industriale e bancario abbandonando a poco a poco i temi da sempre nella sua storia: lavoratori, diritti sociali, tutele delle fasce più deboli, a favore di politiche di privatizzazioni spinte e abbattimento di storiche conquiste sindacali. Il Jobs Act di Matteo Renzi segna lo spartiacque della virata.

Con il sovrapporsi, in corsa, dei governi Letta e Renzi poi, l’attenzione della politica di sinistra si sposta sempre più verso argomenti lontani dal vivere comune: finanza, banche, tassi, spread e un tentativo di riforma della Costituzione che, rimandata agli elettori in un fatale referendum, segnano l’uscita di scena (apparente), vincolata al risultato, di Matteo Renzi, il giovane rampante del PD ammiratore senza riserve di Barak Obama. La forbice sociale si allarga sempre più a sfavore delle fasce più deboli. Molte conquiste civili, date per scontate cominciano a vacillare mentre il mondo bancario e finanziario riceve più attenzioni delle necessità della società civile.

Un ruolo molto importante nella debacle della sinistra riguarda i diritti civili e la questione femminile. La questione immigrazione, che la sinistra favorisce senza regole e chiedendo riconoscimenti come ius soli, politiche economiche assistenzialiste con vistose falle nell’applicazione,  come il Reddito di Cittadinanza, fortemente voluto dai 5S, insieme alle controverse questioni legate alle rivendicazioni delle comunità LGBT, che confliggono con i diritti delle donne, dei loro corpi e della mercantilizzazione di tecniche come la GPA( la surrogazione di maternità legalizzata), aumentano ancora di più la distanza tra la domanda sociale e la risposta politica.

Alla Destra non sfugge il vuoto rappresentativo che si viene a creare con queste scelte della sinistra e, cavalcando il populismo malpancista, sulla scia del successo dei 5Stelle, inizia ad occuparsi del grido di dolore della società vittima della crisi: disoccupati, imprenditori falliti, giovani e meno giovani, minoranze, disperati. Inizia così l’inversione dei poli della politica italiana. La sinistra si allontana sempre più dalla base della società, che ha costituito da sempre il suo ambito di competenza, mentre la destra occupa sempre più quei territori abbandonati raccogliendo le richieste di aiuto delle vittime della crisi.

Così la Lega raccoglie il grido di dolore dei giovani disoccupati iniziando la crociata contro la Legge Fornero, che impedisce il turn over nell’occupazione. Il senso di insicurezza evocato da una immigrazione incontrollata, che agita le fasce più deboli e disagiate. Il richiamo a valori come la famiglia, la religione, il lavoro, i fallimenti di piccoli imprenditori che lasciano una lunga e drammatica scia di suicidi anche per il senso di abbandono da parte delle istituzioni. Il successo di Matteo Salvini traina il polo di destra conquistando il primato delle preferenze nella consultazione elettorale del 2018.

Tuttavia, la famigerata legge elettorale non permette di esprimere una maggioranza netta e dopo 100 giorni dalle votazioni nasce il primo Governo Conte, composto da una maggioranza di Destra e dal Movimento 5Stelle finalmente al Governo. La difficile convivenza di due anime politiche distanti, ma che aggregano diverse richieste di aiuto provoca la crisi solo un anno dopo, nel 2019, quando Salvini esce dall’esecutivo in piena estate. Nel vuoto appena creatosi si inserisce il piccolo partito di Matteo Renzi che, lungi dall’aver mantenuto il proposito di abbandonare la politica dopo il disastroso referendum del 2016, si presta a sostenere un secondo governo a guida di Giuseppe Conte, avvocato pugliese, accademico, al servizio del Movimento 5Stelle.

Ma la tempesta perfetta è in arrivo dalla Cina, dove nel gennaio 2020 esplode la pandemia di Covid19. La gestione della pandemia, che in Italia porterà al tragico bilancio di circa 180000 vittime, segna il definitivo fallimento del governo di coalizione e un disperato Presidente Sergio Mattarella prende l’estrema decisione di chiamare Mario Draghi, ex presidente della BCE, a tentare l’impossibile: tenere insieme il Paese e traghettarlo fuori dalla tragedia. Draghi riassume attorno a sé una coalizione enorme, investendo la politica delle responsabilità che il momento storico esige. Una sola voce rimane fuori: il piccolo partito di Fratelli D’Italia, figlio della destra storica, guidato da Giorgia Meloni. Una donna di 45 anni di cui 30 passati in politica.

Il compimento dell’epocale capovolgimento si realizza così nel 2022, quando alle macerie della crisi economica e i due anni di pandemia si aggiunge lo spettro di una terza guerra mondiale alle porte dell’Europa. Il 25 settembre 2022 il polo formato da Fratelli D’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia con il redivivo Silvio Berlusconi vince le elezioni in modo schiacciante sulla coalizione del Partito Democratico di Enrico Letta, di Italia Viva di Matteo Renzi, di Azione di Carlo Calenda e di ciò che rimane del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.

Meloni, unica donna in Italia leader di partito, da sola ha gestito l’opposizione, garantendo così la democrazia. Nel giro di pochi anni, da un peso del 4%, forte di argomenti inconfutabili, di una passione, forza e coerenza viscerali, riesce a portare il suo partito al 20% e fino al 28% alle consultazioni del 25 settembre 2022, quando viene definitivamente consacrata prima forza politica del Paese e prima donna Presidente del Consiglio dei ministri.

A rimarcare il peso della sconfitta e del declino della sinistra italiana, la vittoria di Giorgia Meloni rappresenta l’ulteriore fallimento del partito che non è mai riuscito ad esprimere il primato di una figura femminile di pari prestigio, nonostante la presenza di numerose donne negli esecutivi e sugli scranni parlamentari. Figure politiche come Nilde Iotti, Tina Anselmi, Filomena Delli Castelli sono lontane anni luce dalle donne espresse dalla politica di sinistra degli ultimi 30 anni.




UN TAVOLO DI LAVORO per stabilire regole valide per tutti

Pescara Viva: “Non spegnete Piazza Muzii

Pescara, 28 ottobre 2022. “Un punto di mediazione tra le esigenze dei residenti e quelle di chi ha investito, economicamente e professionalmente, su una zona che è diventata il vero cuore della città”: i titolari dei locali che animano piazza Muzii tornano a rivolgersi all’amministrazione comunale e ai cittadini per chiedere che venga trovata una soluzione concreta ai tanti problemi che, giorno dopo giorno, rischiano di portare a un declino poi difficile da recuperare. Lo fanno attraverso l’associazione Pescara Viva, che rilancia la necessità di un intervento di sistema, che tuteli un’area che è diventata il primo distretto per il “food&beverage” in Abruzzo e che rappresenta uno dei motori che fanno girare l’economa del centro di Pescara.

“Se verrà approvato il piano di risanamento acustico, così come disegnato dall’amministrazione comunale molte attività si troveranno costrette a chiudere – affermano i rappresentanti dell’associazione – questo significa una perdita immediata in termini di locazione dei locali, di occupazione, ma anche di sicurezza in quell’area. Non bisogna tornare indietro di molti anni per ricordare com’era via Cesare Battisti prima della riqualificazione, buia, anonima, rischiosa per la vicinanza con la stazione centrale. Oggi è un’area viva e vitale. Sono 68 le famiglie che ostinatamente vogliono il regresso della città, chiedendo anche di pesare sulle tasche dei cittadini con un procedimento civile per risarcimento del danno che saranno tutti i pescaresi a pagare con le loro tasse. Un contrasto evidente con quanto, investendo risorse personali, hanno fatto i tanti commercianti per il centro. Ci sono tante soluzioni possibili, anche ad esempio per la sostituzione di infissi più performanti per quanto riguarda la protezione dai rumori, che potrebbero essere sostenuti anche con una contribuzione pubblica. Continuiamo a chiedere l’incontro, non lo scontro – concludono i commercianti – per mantenere vivo un comparto dell’economia cittadina che, nonostante il periodo di crisi, può costituire ricchezza per tutta la città”.




NUOVO BLITZ contro pescatori di frodo

Capitaneria di Porto e Carabinieri di Ortona sanzionano quattro pugliesi recidivi.

Ortona, 28 ottobre 2022. Continuano le operazioni di contrasto alla pesca di frodo di ricci e polpi per debellare l’annoso fenomeno di depredazione delle coste teatine ad opera di pescatori abusivi provenienti da altre regioni. La storia, purtroppo, è sempre la stessa, ed i protagonisti anche. Questa notte, infatti, intorno alle 03.00, i Carabinieri della Stazione di Ortona hanno intercettato due soggetti nell’area industriale del porto ortonese, all’altezza dell’impianto di Walter Tosto, insospettiti dal veicolo parcheggiato in una traversa di via Cervana, in area soggetta a restrizioni, e subito hanno allertato la Capitaneria di porto intervenuta in supporto.

I due sono risultati essere due volti noti alle forze dell’ordine: un pescatore subacqueo con tanto di muta e bombole e la sua vedetta di supporto a terra, entrambi pugliesi, intenti a caricare a bordo del proprio mezzo circa 400 ricci di mare e diversi kg di polpi appena pescati. Ai due è stata contestata la pesca in zone vietate e la pesca oltre i limiti consentiti di specie soggette a regolamentazione specifica, per una sanzione complessiva di 3.000 €; inoltre l’intero pescato è stato sequestrato e rigettato in mare trattandosi di prodotto ancora vivo. Saranno soggette a confisca, invece, le attrezzature in possesso dei due, anch’esse immediatamente sottoposte a sequestro.

Purtroppo, i due, come detto, sono volti noti, in quanto colti in flagrante per lo stesso tipo di illecito solo due mesi fa, sempre nel porto di Ortona. Evidentemente i profitti del mercato in nero di queste specie ittiche, assai richieste nei ristoranti del sud Italia, inducono gli avventori a ritenere di poco conto il rischio di verbalizzazione e relativo sequestro. Il ripetersi delle stesse figure, negli stessi luoghi, a breve distanza di tempo, inoltre, spinge sempre più a ritenere fondata l’ipotesi che l’assegnazione delle zone venga decisa a monte, in quella che può essere una sorta di vera e propria spartizione del territorio tra “bande”.

Essendo stata accertata la recidività da parte dei soggetti colti in flagranza, gli stessi saranno sottoposti agli accertamenti di rito, attraverso idonea segnalazione alla Questura di Chieti per le successive limitazioni alla mobilità sul territorio nazionale.

Un secondo gruppo di pescatori subacquei, invece, è stato intercettato durante la stessa notte sulla spiaggia dei Saraceni, con un bottino di 500 ricci appena prelevati. A questi, anch’essi provenienti dalla Puglia, è stata invece comminata una sanzione di 1.000 euro oltre al sequestro dell’intero pescato.

Questa volta a fare la differenza è stata la sinergia tra Carabinieri e Guardia Costiera, sempre più impegnati congiuntamente nel tentativo di contrastare questo tipo di illeciti, spesso legato a tipologie di violazioni di ben altra natura.




PRIMO DERBY DELLA STAGIONE. Domani contro Chieti la Futura a caccia di punti

L’opposto Ragnoli: “Siamo cariche, vogliamo vincere”

Teramo, 28 ottobre 2022. Dopo lo stop casalingo con la Star Volley Bisceglie, la LG UmbyRacing Teramo torna a giocare in trasferta. Domani, le biancorosse saranno di scena a Nocciano per affrontare il Chieti, nel primo derby stagionale che il calendario propone. In casa teramana c’è la voglia di riprendersi dopo lo scivolone interno con le pugliesi e la sfida con la formazione teatina rappresenta lo stimolo giusto per ricominciare a camminare in classifica. Guai però ad abbassare la guardia. Chieti, che ha sostituito l’allenatore affidando temporaneamente la squadra al capitano Diodato, vuole cercare di sbarrare la strada alla Futura, Futura che ha preparato il match con la solita attenzione e determinazione:

“Sappiamo dell’importanza della partita – afferma l’opposto Marzia Ragnoli – Non dobbiamo rilassarci e dobbiamo pensare soltanto al nostro gioco. Non sarà facile, visto che è un derby, ma siamo cariche, determinate e vogliose di tornare a vincere. Abbiamo preparato la gara nel migliore dei modi. Il campionato è appena iniziato e dobbiamo ricordarci il nostro obiettivo. Quindi dico – prosegue Ragnoli- lasciamo perdere il passato. Le sconfitte ci aiutano a crescere come squadra e ci portano sempre a migliorarci limando gli errori. Sono sicura che siamo tutte capaci di reagire. La sfida di domani è importante per tornare a fare punti e muovere la classifica”.

La gara contro Chieti, che si giocherà nel Palazzetto dello Sport di Nocciano, è valida per la 4^ giornata di andata della B2 Girone L, ed avrà inizio alle ore 17:00.

Patrizio Visentin




ALLA CORTE COSTITUZIONALE un dottorando dell’università di Teramo

Agostino Araneo, giovane dottorando di ricerca dell’Università di Teramo in “Governo dell’impresa, dell’amministrazione e della società nella dimensione internazionale” è uno degli otto tirocinanti selezionati dalla Corte costituzionale a livello nazionale per il Programma di stage Corte Costituzionale-Università, offerto dalla Consulta ai più meritevoli studenti iscritti a un percorso post-laurea in materie pubblicistiche.

Teramo, 28 ottobre 2022.  Il dottorato di ricerca è coordinato da Romano Orrù, ordinario di Diritto costituzionale italiano comparato all’Università di Teramo.

«Il programma di stage, della durata di un anno – spiega Romano Orrù – ha come obiettivo l’approfondimento delle tematiche proprie del diritto costituzionale e della giustizia costituzionale tramite l’acquisizione di una conoscenza diretta e concreta dell’attività della Corte costituzionale.

I tirocinanti, tra cui il nostro Agostino Araneo, saranno coinvolti in attività di ricerca e avranno modo di interagire in modo diretto non solo con gli Assistenti di ricerca (studiosi, professori e ricercatori di altissimo profilo) ma anche e soprattutto con i Giudici della Corte. Gli otto stagisti, infatti, saranno affidati ciascuno a un giudice della Corte costituzionale e il dottor Araneo ha iniziato a collaborare con Giulio Prosperetti, giudice della Corte costituzionale dal 2015, con il quale avrà modo di confrontarsi quotidianamente sull’attività di ricerca e sulle questioni di interesse costituzionale».

«L’opportunità offerta dalla Corte costituzionale al giovane dottorando dell’Università di Teramo – conclude Orrù – appare certamente tra le più prestigiose e formative, sia sul piano nazionale che su quello internazionale».

L’attività formativa non si limiterà alle sole attività di ricerca espletate in Consulta. Il programma di tirocinio, infatti, mira a creare una sinergia tra la Corte costituzionale e l’Università di provenienza dello stagista. Le attività di studio e di formazione continueranno pertanto anche in Ateneo dove, nell’ambito del programma di stage, Agostino Araneo, sarà affiancato da Romano Orrù, docente referente del progetto.




TURISMO VERDE e La Spesa in Campagna Abruzzo: si rinnovano i direttivi

Pescara, 28 Ottobre 2022. L’unicità, la scoperta della tradizione locale e il fare qualcosa di emozionante vivendo un’esperienza diretta con la cultura e le persone del posto. È questa la definizione di turismo esperienziale che è emersa durante il dibattito che si è tenuto ieri mattina in occasione dell’Assemblea elettiva delle Associazioni Turismo Verde e La Spesa in Campagna Abruzzo.

Dopo i saluti di Aurelio Natale, Presidente di Turismo Verde Abruzzo, e di Beatrice Tortora, Presidente de La Spesa in Campagna Abruzzo, ad aprire i lavori, coordinati dal Direttore Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, Mariano Nozzi, è stato Carlo Hausmann, esperto Rete Rurale Nazionale che ha sottolineato come migliorare l’ospitalità e potenziare le attività all’aria aperta siano azioni da mettere in campo per promuovere la ripresa post pandemia e creare condizioni di resilienza sempre più adeguate al sistema del turismo rurale.

Sono intervenuti al dibattito Tommaso Buffa, Direttore Nazionale Turismo Verde e La Spesa in Campagna, che ha rinnovato la richiesta di insistere nel fare rete, nel credere nell’Associazione Turismo Verde con l’obiettivo che tutte le Regioni riconoscano la figura dell’Agrichef e dell’educatrice in agricoltura da inserire negli Albi regionali delle figure professionali, e Paolo Setta, Direttore Attività Turistiche Il Bosso, che ha raccontato com’è nata la sua collaborazione con questa importante realtà che si occupa di turismo sostenibile e responsabile, e di educazione ambientale nel cuore d’Abruzzo, a Capestrano nella Valle del Tirino.

A chiudere i lavori il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Tra i prodotti più gettonati in Abruzzo, quelli del turismo all’aria aperta, cicloturismo e trekking, oppure i cammini, non più solo spirituali ma di scoperta delle bellezze naturalistiche, degli aspetti tradizionali, degli usi e costumi dei luoghi attraversati. Si tratta di un’offerta che arricchisce sia domanda che offerta se ben organizzata”.

Sono seguite poi le testimonianze dei Mercati contadini de L’Aquila e di Pescara e il rinnovo dei direttivi delle Associazioni. Per Turismo Verde formato da: Domenica Trovarelli in qualità di Presidente, Dominika Bialek, Viola D’Ambrosio, Antonio Di Lello, Anna Maria Di Furia e Marisa Rosato. Per La Spesa in Campagna è formato da: Donato Caravaggio, Anna Ciccozzi, Annamaria D’Alonzo, Luciano Di Berto, Matteo Griguoli, Nicola Quattrocelli e Anna Maria Ventura.

CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo




PIERLUIGI TORTORA OSPITE da Teatrabile con lo spettacolo ZiFonso

Domenica 30 ottobre alle ore 18.00 presso il “Teatro – Studio” di Via Ficara-Piazza d’Arti (La Casa del Teatro), il panorama teatrale aquilano si arricchisce di un altro importante tassello con Pierluigi Tortora che apre la stagione di Teatrabile con “ZiFonso”

Con questo spettacolo l’autore e regista racconta la storia di Don Alfonso Alfano – sacerdote Salesiano – con uno stile inconfondibile che ci tiene col fiato sospeso. Durante la performance Tortora evoca anche la sua vita, fino a tornare indietro e ritrovarsi ancora ragazzino alle prese con la sua passione per il teatro ai tempi dell’oratorio.

Pierluigi Tortora è un attore esperto, molto amato e apprezzato anche per “Fronte del porto” di Alessandro Gassman (2020). Ha preso parte a varie produzioni dei Teatri Uniti di Napoli (tra cui “Misantropo” e “Le false confidenze” di Toni Servillo) nonché in importanti escursioni nel cinema d’autore come in “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino. Fondatore di “Teatri invisibili” Pierluigi si caratterizza per la sua personalissima ricerca attoriale, basata sullo studio e l’approfondimento del teatro di Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo, visti anche come modelli formativi e non solo nella loro veste di mostri sacri della scena e della letteratura teatrale.

Dopo Tortora, da Teatrabile parte la terza edizione di “Binomio fantastico” con spettacoli adatti a tutti e in particolar modo ai ragazzi. Tra i primi appuntamenti “Hotel Tordò” (Enfant terribles) e “Catastrophic Comedy”. Inoltre, continuerà anche l’amatissimo cult festival “Pentothal”, con performance libere e inedite.




POSSIBILE ABRUZZO: in piazza a Pescara

Con ANPI per Antifascismo e Costituzione

Pescara, 28 ottobre 2022. “Oggi, venerdì 28 ottobre, sentiamo doveroso e imprescindibile essere alle 18:30 in Piazza Sacro Cuore a Pescara alla mobilitazione 100 anni dalla marcia su Roma – Fascismo, tragedia e inconciliabilità con la democrazia – Ricordare per capire, mai più fascismo promossa da ANPI Pescara ed a cui abbiamo aderito con convinzione.

In un periodo in cui le forze democratiche e antifasciste sono chiamate ad una netta opposizione e Resistenza all’estrema destra che ci governa riteniamo quanto mai necessario convergere nelle piazze e rispondere senza tentennamenti all’appello di ANPI perché il centenario della marcia su Roma sia occasione per un inequivocabile e collettivo pronunciamento antifascista.

Mai ci sarà spazio per il fascismo laddove esisterà voglia di costruire una cultura di libertà e democrazia nel rispetto dei valori sanciti dalla nostra Costituzione antifascista, oggi più che mai sotto attacco.

Viva la Resistenza, viva l’Antifascismo, viva la Costituzione repubblicana.”

Possibile Abruzzo