LAVORO: Imprese e Sindacati insieme

Primo contratto interprovinciale dell’edilizia Chieti Pescara

Pescara, 18 ottobre 2022. “Gli imprenditori di ANCE Chieti Pescara, responsabilmente ed aderendo alle richieste delle OO.SS. Provinciali, hanno ritenuto improcrastinabile anticipare gli aumenti degli aspetti economici del contratto, particolarmente attesi dai dipendenti del settore di fronte alla diminuzione del potere di acquisto che sta interessando tutte le famiglie e non solo quelle dei lavoratori del nostro settore”. Così il Presidente di ANCE Chieti Pescara Antonio D’Intino sulle novità presentate oggi per il settore edilizia nella sede di Confindustria Chieti Pescara. “Il contratto di lavoro sottoscritto dall’Ance Chieti Pescara e le Organizzazioni sindacali provinciali del settore edile, presentato oggi, assume un particolare valore”.

Per comprendere l’impatto di questo settore sull’economia, si pensi che il monte salari delle Casse Edili totalizza circa 50 milioni di euro l’anno e 600 milioni di euro è la stima dei lavori eseguiti dalle imprese delle due province sempre nell’arco di un anno. Le imprese sono circa 850 e le maestranze assistite sono circa 6300.

L’accordo odierno si distingue da quelli che in precedenza, e a cadenza quadriennale, sono stati stipulati dalle parti sociali territoriali, tutti caratterizzati da un preciso ambito provinciale, anche in aderenza al Contratto Nazionale di Lavoro a cui gli stessi si sono sempre conformati.

I tempi però cambiano. Le imprese ormai operano ben oltre i confini provinciali e, a volte, regionali, superando localismi e differenze retributive che, in particolare, non si giustificano più tra territori sempre più ravvicinati dalla mobilità di mezzi e persone come quelli delle province di Chieti e Pescara.

Le parti sociali, che si sono riunite oggi in Confindustria Chieti Pescara, hanno quindi ritenuto di uniformare i trattamenti economici e regolamentari dei lavoratori delle due province.

Erano presenti, oltre al Presidente ANCE Chieti Pescara Antonio D’Intino, il Vice  Presidente Marcello Mirolli, il Presidente della Cassa Edile di Chieti e della Cassa Edile di Pescara William Strever, il Presidente dell’Ente Scuola Edile/CPT di Chieti e del FORMEDIL Pescara Carlo Cericola; in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali il Segretario della Fillea-Cgil Chieti Pescara Marco Ranieri, il Segretario della Filca-Cisl Pescara Camillo Antonucci, il Responsabile Provinciale della Filca-Cisl Chieti Lucio Girinelli e il Segretario Generale della Feneal-Uil Chieti Pescara Louis Panza.

Questo primo contratto interprovinciale prelude anche all’unificazione degli enti paritetici delle due province, rappresentati dalle Casse Edili, scuole edili e CPT, Enti Bilaterali di cui il settore si è dotato fin dagli anni ’70 e che non ha eguali in altri settori industriali e artigianali.

Inizialmente la decorrenza del contratto era stata posta a valle della fusione degli enti, anche per evitare adattamenti di procedure di versamento contributivo ai singoli enti destinati a fondersi.

“La fusione degli Enti bilaterali si inquadra peraltro nel processo di aggregazione di alcuni enti ed istituzioni, (Camera di Commercio – Ufficio del lavoro provinciale ecc..) avvenuto qui come in altre province italiane che per noi rappresenta anche la naturale conseguenza dell’unificazione delle due Confindustrie e delle due sezioni provinciali dell’Ance. Ovviamente la fusione porterà all’unione degli organici presenti nelle Casse Edili, Scuole e CPT e quindi consentirà un miglioramento dei servizi offerti ai lavoratori ed imprese con l’ottimizzazione dei costi derivante dall’unione delle sedi e dei sistemi di gestione delle posizioni delle imprese e dei lavoratori. Inoltre, ci si aspetta un proficuo miglioramento dei servizi dedicati alla formazione dei lavoratori e alla sicurezza nei cantieri, servizi svolti dall’ente unificato Scuola e CPT” ha concluso D’Intino.




IN TRAPPOLA

Gl’inutili strumenti di difesa e le armi della bellezza

L’Europa sembra rappresentare l’agnello sacrificale di un rito, ampiamente conosciuto, ordito dai sacerdoti dell’economia e che sembra, ogni giorno che passa, in corso di preparazione per le successive celebrazioni ufficiali.

Nel conflitto adesso entra a pieno titolo anche il Medio Oriente.

Europa sembra proprio in trappola.

I giochi veri si fanno altrove e tutto gira intorno all’energia. Inutile vantare poteri, capacità decisionali o forze immaginarie: se l’Europa conta poco, e lo stiamo registrando da tempo oramai, possiamo immaginare quanto può contare l’Italia e noi poveri italiani.

Prepararsi al peggio dunque. Ma sembra inutile dirlo. Dal relativismo ossessivo ognuno la pensa diversamente, ma soprattutto, sembra non avvertire i pericoli vicini.

La classe politica  può essere anche la più ridicola mai avuta finora, ma prima ancora c’è da chiarire molto sull’irritante caos mediatico che ci circonda, su questo nostro strambo corpo elettorale e su questa nostra comunità civile occidentale che ci ritroviamo; valgono sicuramente poco in altruismo e cose di questo genere.

Negli ultimi tempi abbiamo perso sicuramente tanti valori; quello del dialogo, del cammino comune, del rispetto, dell’amicizia, della solidarietà hanno lasciato spazio ad altri valori ovvero disvalori che non meritano nemmeno la loro menzione ma che rappresentano oramai le sole armi che attualmente abbiamo in dotazione e che, con tutto lo sforzo che si vuole, non sono utili strumenti di difesa anzi riescono solo a catalizzare lo scontro ed ogni conflittualità di sorta.

Le decisioni e le posizioni delle grandi potenze che bombardano dall’alto, la banalità di un mondo mediatico sterile e confuso che ci circonda, gli inutili  strumenti che disarmano dal basso,  tutto questo disegna un luogo da cui resta difficile se non impossibile fuggire.

Siamo in trappola.

Faremo sicuramente una brutta fine se non riuscissimo a liberare almeno uno spazio dei tre, e il più facile da liberare è sicuramente quello che ci riguarda direttamente: il fardello delle armi grevi, inutili ma soprattutto stupide che abbiamo scelto per difenderci in questi ultimi tempi, imbracciando invece quelle della bellezza che conosciamo molto bene.

Nando Marinucci




PREMIO Giuseppe Dell’Orefice 2022

Dedicato al compositore farese vissuto in epoca risorgimentale

Fara Filiorum Petri, 17 ottobre 2022. Nella serata di ieri 16 ottobre 2022, presso il Palafara si è svolta la giornata conclusiva del Premio dedicato al compositore farese Giuseppe Dell’Orefice, vissuto in epoca risorgimentale, giunto alla XIII edizione. In una cornice di pubblico d’altri tempi, per la presenza di musicisti e figuranti in costumi ottocenteschi dell’Associazione Franche Villanesi, il sindaco Camillo D’Onofrio ha fatto gli onori di casa introducendo gli ospiti, tra i quali il Cons. Regionale Fabrizio Montepara e numerosi sindaci e amministratori delle comunità limitrofe, il direttore artistico che ha curato la manifestazione, M° Francesco D’Urbano, ed il personaggio destinatario del premio di questa edizione 2022, il francavillese Davide Cavuti. Il compositore e regista abruzzese ha ricevuto il premio consistente in una riproduzione aurea in 3d del busto di Dell’Orefice ed una pergamena attestante le motivazioni che hanno originato il riconoscimento, da ricercare negli innumerevoli lavori eseguiti con successo come regista, sceneggiatore e compositore di musiche nell’ambito teatrale e del cinema d’autore oltre che dimostrare alti valori umani distinguendosi anche come scrittore e poeta, spesso richiamando importanti temi sociali. Tra i tanti successi inanellati negli ultimi anni, ne sono stati citati alcuni come il docufilm “Oltre il confine”, presentato alla 79^ Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ed il film “Un marziano di nome Ennio” sulla vita dello scrittore pescarese Ennio Flaiano interpretato  da Massimo Dapporto, con un cast stellare che comprende anche Michele Placido, Lino Guanciale e Debora Caprioglio. La serata è stata arricchita da numerosi intrattenimenti musicali dei pianisti Orietta Cipriani e Mevio Di Federico e il duo flauto e chitarra classica Sandro Carbone e Giuliano Morgione. Tra i presenti, anche la poetessa Vinia Mantini, che ha dedicato un’ode al M° Dell’Orefice.

Il premiato Davide Cavuti ha infine deliziato i presenti con la sua fisarmonica con una eclettica esecuzione di un brano di Astor Piazzola, accompagnato al pianoforte da Orietta Cipriani. Ha concluso la manifestazione la bellissima e toccante esibizione canora del M° Francesco D’Urbano, sulle note de “L’Alba è sorta”, tra le più note romanze del Maestro Giuseppe Dell’Orefice.

L’appuntamento è fissato per l’anno prossimo per la XIV edizione.




RASSEGNA DEI CUOCHI, grande successo per la 42esima

Migliaia di persone hanno affollato nel fine settimana le vie del centro storico

Villa Santa Maria, 17 ottobre 2022. Si è chiusa con tanto pubblico e grande soddisfazione da parte degli organizzatori la 42esima edizione della Rassegna dei cuochi di Villa Santa Maria che si  è tenuta lo scorso fine settimana, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre.

“Dopo due anni in cui, a causa della pandemia, abbiamo dovuto rinunciare alla manifestazione più rappresentativa del nostro paese – commenta il sindaco Giuseppe Finamore – finalmente abbiamo potuto accogliere di nuovo le migliaia di persone che hanno affollato il nostro centro storico”.

Tanti momenti di intrattenimento hanno riempito la tre giorni di gusto, spettacoli e show coking di altissimo livello. Da quello di Enrico Derfinghler che ha preparato il famoso risotto Regina Vittoria – Derflingher è uno dei più grandi chef italiani al mondo, noto per essere stato il cuoco della  Regina Elisabetta II e dell’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush senior – a quello dello chef abruzzese Davide Nanni, ex studente dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, definito wild perché prepara i suoi piatti nei boschi abruzzesi e famoso per essere entrato a far parte dello staff della trasmissione televisiva “È sempre mezzogiorno”, condotta da Antonella Clerici. E poi ancora degustazioni di vino, olio e altri prodotti tipici, presentazioni e il coinvolgente spettacolo del comico di Colorado Café Carmine Faraco, dal titolo “L’uomo dei pecché”.

Immancabile il buffet dimostrativo sull’arte culinaria, sapientemente curato dall’Associazione dei Cuochi Val di Sangro e dall’Istituto alberghiero IPSSAR “G. Marchitelli”. Due realtà, che insieme al Comune si spendono ogni anno affinché la Rassegna rimanga nel cuore di chi l’ha visitata.

“La perfetta riuscita dell’evento nasce, e si rinnova in ogni edizione, da una squadra coesa e appassionata che si adopera perché tutto vada alla perfezione – spiega il sindaco Finamore -. La collaborazione tra l’associazione dei Cuochi, l’istituto alberghiero e il Comune è di vitale importanza per questa manifestazione”. ”Un ringraziamento grande – aggiunge – va all’istituto alberghiero e ai suoi alunni. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile. L’IPSSAR è un fiore all’occhiello del nostro territorio, un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale che ha formato cuochi che oggi lavorano nelle più prestigiose cucine internazionali. E noi, come comunità ne siamo orgogliosi”.

Ufficio stampa




GIRO D’ITALIA E VIA VERDE Costa dei Trabocchi

Il 6 maggio 2023 la prima tappa Fossacesia Marina-Ortona

Chieti, 17 ottobre 2022. È stato presentato oggi ufficialmente al Teatro Lirico “Giorgio Gaber” di Milano, il Giro d’Italia 2023 che vedrà la partenza il 6 maggio prossimo dalla Via Verde Costa dei Trabocchi con la cronometro individuale di 18.4 Km Fossacesia Marina-Ortona.

“Come già annunciato nei giorni scorsi in occasione della presentazione a L’Aquila della “Grande Partenza”, a fare da apripista al 106° Giro d’Italia, la corsa più importante e l’evento sportivo italiano più seguito nel mondo saranno i panorami mozzafiato e le scogliere a picco sul mare della nostra meravigliosa Provincia. La cronometro sulla Via Verde Costa dei Trabocchi sarà un’importante occasione di valorizzazione e promozione di una realtà fondamentale per il nostro territorio qual è la Via Verde e che darà un forte impulso all’economia turistica delle nostre Comunità e dell’intero Abruzzo”, afferma il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna che ringrazia Rcs, Maurizio Formichetti, la Regione Abruzzo e tutta l’organizzazione per aver scelto nuovamente l’Abruzzo.

“Ma le straordinarietà e le bellezze della nostra Provincia e della nostra Regione – prosegue il Presidente Menna – saranno alla ribalta della stampa nazionale ed internazionale anche con la seconda frazione che porterà il gruppo rosa da Teramo a San Salvo e il giorno successivo la carovana saluterà l’Abruzzo con una tappa che partirà da Vasto con arrivo a Melfi prima di rientrare sul nostro territorio con la settima frazione che si concluderà a Campo Imperatore. Come Presidente della Provincia e come Sindaco di Vasto questa è una giornata storica. La Via Verde, Fossacesia, Ortona, Vasto e San Salvo protagoniste di una delle corse più affascinanti e seguite. Non posso che essere orgoglioso di ciò”.

“Oggi è un’altra bella ed emozionante giornata dopo quella vissuta a L’Aquila il 28 settembre scorso”, aggiunge il consigliere provinciale con delega alla Via Verde, Davide Caporale che si dice felice ed orgoglioso che “milioni di spettatori potranno vedere la bellezza di un progetto concepito e partito da lontano su iniziativa della Provincia di Chieti”.

“Con gli uffici provinciali, con i colleghi consiglieri e con il Presidente Menna siamo già a lavoro per farci trovare pronti e preparati. La Via Verde Costa dei Trabocchi – conclude Caporale – è il nostro orgoglio, è la nostra punta di diamante. Una infrastruttura percorsa ogni giorno da migliaia di persone su uno dei tratti costieri più belli e suggestivi d’Italia e sulla quale stiamo lavorando assiduamente per il suo completamento”.




LA PAROLA SUCCESSO, etimologicamente dal latino successus – us avvenimento, buon esito

Quando una cosa deve accadere positivamente

Avezzano, 17 ottobre 2022. Il vero successo in Dio avviene quando lavori come un mulo ogni giorno e quando le capacità e le opportunità si mettono insieme.

C’è ancora gente che crede di avere successo, anche nella Chiesa, a forza di raccomandazioni, senza fare niente dalla mattina alla sera e non sporcandosi le mani con la gente.

fra Emiliano Antenucci




CONTEMPORARY – Repertori Possibili

Arriva anche a Pescara.Dopo le date di Vasto, è l’Auditorium Flaiano ad ospitare la tre giorni di concerti organizzata da Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica

Pescara, 17 ottobre 2022. Dopo il grande successo della tre giorni a Vasto, arriva anche a Pescara, dal 18 al 20 ottobre presso l’Auditorium Flaiano, “Contemporary – Repertori Possibili”, il festival diffuso di programmazione e ospitalità del Centro Adriatico Produzione Musica.

Martedì 18 ottobre alle ore 21:00 la rassegna sarà aperta dal chitarrista Christian Mascetta che, accompagnato da Pietro Pancella al basso e Michele Santoleri alla batteria, proporrà il suo ultimo lavoro “Entropia”; a seguire, alle ore 22:00, l’Ada Montellanico Quintet faet. Giovanni Falzone proporrà al pubblico pescarese “Canto Proibito”, la nuova proposta di un’artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale.

Mercoledì 19 ottobre alle ore 21:00 i primi a salire sul palco dell’Auditorium Flaiano saranno Claudia Pantalone (voce) e Michelangelo Brandimarte (basso elettrico, elettronica e loop) con “Soundscapes”, un progetto musicale che nasce dall’unione di due mondi artistici diversi che hanno trovato il loro punto di equilibrio nella ricerca sonora portata avanti dal duo. A seguire, alle 22:00, sarà la volta del duo composto dai chitarristi Daniele Bonaviri e Giuseppe Continenza con “Jazz meets Flamenco”, un progetto nato dall’incontro di due musicisti che amano creare atmosfere e tessiture musicali senza vincoli, spaziando dal jazz al flamenco, dal blues al repertorio classico.

Giovedì 20 ottobre l’apertura è affidata, alle ore 21:00, al progetto “A different Kind of Strings Ensemble” del duo composto da Maurizio Rolli (basso, contrabasso) ed Emanuela Di Benedetto (voce). “Contemporary – Repertori Possibili” si chiuderà con una produzione originale del Centro Adriatico Produzione Musica, ovvero l’esibizione del Bebo Ferra Trio, formazione composta da Bebo Ferra alla chitarra, Gianluca di Ienno all’organo Hammond e Nicola Angelucci alla batteria.

Il trio, che ha al suo attivo il disco “Voltage” pubblicato nel 2016 per Tuk Music, presenta un repertorio che si rinnova costantemente grazie alla prolificità del chitarrista come compositore, ma si rivela più “elettrico” e più aperto rispetto ad altre sue formazioni, più acustiche e intime.

L’abbonamento per tutta la rassegna (tre giorni, sei concerti) è in vendita al prezzo di 15 euro + 1 euro per diritti di prevendita; l’abbonamento giornaliero per due concerti costa invece 10 euro + 1 euro per diritti di prevendita.

L’obiettivo di Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica ETS è quello di incentivare la ricerca e l’innovazione nel campo dei nuovi linguaggi musicali e artistici, in modo particolare del jazz e della canzone d’autore e di qualità. Il Centro nasce infatti per valorizzare la creatività contemporanea, soprattutto giovanile, ed è un laboratorio culturale teso alla produzione di repertori originali caratterizzati da una forte identità artistica e da una pluralità di linguaggi espressivi e interdisciplinari.




SIGNORI E SIGNORE, ringrazio il giudice per la decisione coraggiosa, in merito alla sentenza del Tribunale dell’Aquila

Il concorso di colpa delle vittime del terremoto; hanno avuto una condotta incauta, dovevano scappare: il tribunale distribuisce richiama le responsabilità all’interno delle Comunità, taglia il risarcimento.

Brescia 17 ottobre 2022. Più che altro leviamo i sentimentalismi visto che questa sentenza come giusto che sia non vuole che l’emotività entri in questioni giudiziarie. Il Tribunale civile dell’Aquila dichiara che è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse. Significa quindi che, secondo la nota della sentenza redatta dal Giudice, una percentuale non indifferente di colpa per la loro stessa morte è delle vittime, perché non hanno avuto l’accortezza di allontanarsi dalla propria abitazione.

Sentenza responsabilità (d. civ.) (d. amm.) e contabile: conseguenza della violazione di un dovere comportamentale di qui il cittadino e la Comunità, non è mai stato informato/ti?

Purtroppo, la sensazione che ho e abbiamo, vivendo nelle nostre Comunità, e per chi frequenta quotidianamente i luoghi di lavoro, è che la prevenzione cioè essere informati come comportarsi in caso di calamità naturali e incidenti di siti vicino alle comunità, vengano troppo spesso considerati valori relativi e non assoluti. Quindi il richiamo alla responsabilità dei cittadini, oggettivamente, realmente, NON INFORMATI, che livello di responsabilità la si può attribuire?

Cortesi Sindaci/che, organi Istituzionali, continua a mancare la cultura-informazione della prevenzione del territorio della sicurezza in ambito lavorativo che dovrebbe essere la base dalla quale partire, una comune percezione di certi valori come fondanti non negoziabili e quindi assunti come punto di riferimento nelle nostre Comunità, per qualsiasi attività svolta in ambito lavorativo.

Mentre oggi purtroppo, troppo spesso, l’informazione come comportarsi in caso di eventi straordinari naturali, oltre alle norme a tutela della salute e sicurezza in ambito nelle nostre abitazioni, dove sono in agguato piccoli e grandi pericoli, vengono considerate inutili orpelli, lussi che non ci si può permettere o quando va molto bene niente di più che fastidiosi intralci alla Comunità e ai siti-realtà produttivi.

Il Giudice del Tribunale civile dell’Aquila dichiara che è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta… Significa quindi che, secondo la nota della sentenza redatta dal tribunale, una percentuale non indifferente di colpa per la loro stessa morte è delle vittime, perché non hanno avuto l’accortezza di allontanarsi dalla propria abitazione.

È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta, dei Sindaci o autorità preposte.

Serve un cambio di cultura per il rispetto della vita umana a partire da un coinvolgimento delle nostre Comunità, degli studenti degli insegnanti e delle scuole; ben venuto PNRR per mettere in sicurezza i contenitori dove il nostro patrimonio umano sarà responsabile del proseguo delle nostre comunità.

Serve che in questi contenitori-scolastici e comunità ci sia l’obbligo dell’informazione nel solco culturale della prevenzione.

Cortesi Sindaci/che, Voi che avete in primis la responsabilità della nostra Sicurezza, serve farlo e chi ha il potere del governo e delle leggi deve farlo.

La Protezione Civile, INAIL, e altre categorie di volontariato sono da tempo impegnati, nel REAS.

Il claim della campagna Io non rischio – buone pratiche di protezione civile.

Strumenti e Mezzi, Donne e Uomini, se ben formati, possono essere utilizzati in ogni comunità per entrare, concretamente e costantemente, nelle scuole e nelle nostre Comunità, altrimenti si rimane soli in piazza vuote: il cittadino non percepisce!!

Quindi, i Sindaci devono assolutamente iniziare ad inserire nei loro bilanci il capitolo spese per la voce Protezione Civile, informazione e formazione, comunicazione al territorio, cultura nelle scuole ogni grado-ordine, allora sì che si mettono le basi per una cultura del territorio e della sicurezza.

Bisogna inserire soprattutto la cultura del rischio… altrimenti ci sarà sempre un giudice che applicherà, spalmerà e richiamerà le responsabilità… territoriali a chi non applica l’informazione, per garantire il rispetto della vita umana delle nostre Comunità e di chi lavora.

Il Giudice vuole contrastare l’ipocrisia post mortem delle inutili chiacchiere di circostanza e di fronte ad una strage quotidiana.

La sentenza è un coraggioso richiamo alle responsabilità soprattutto di chi è chiamato e votato dal popolo per tutelare la salute-sicurezza nelle nostre Comunità sui luoghi di lavoro, anche con investimenti mirati, tipo nuove voci nei bilanci Comunali.

Piccole risorse tasse dei cittadini … allora sarà un vero inizio per la cultura della prevenzione.

Papa Francesco recentemente all’Aquila per la 728esima Perdonanza celestiniana dice che è fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, tra le istituzioni e gli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante per i figli, per i nipoti, per il futuro.

Serve l’impegno di tutti, tutti insieme. Sottolineando questo tutti insieme, il Pontefice rivolgendosi alla folla dice: sinergia e concordia per ricostruire.

Ai familiari delle vittime esprimo la mia, vicinanza e quella della mia città Brescia e sottolineo la grande capacità di questo popolo di rialzarsi: Voi, gente aquilana, e altre Comunità, avete dimostrato un carattere resiliente. Radicato nella vostra tradizione cristiana e civica, ha consentito di reggere l’urto del sisma e di avviare subito il lavoro coraggioso e paziente di ricostruzione.

La sentenza eticamente coraggiosa del Giudice richiama ogni soggetto che vive nelle comunità alle responsabilità, un richiamo alle responsabilità per i figli, per i nipoti. Per il futuro.

Aggiungo: Cortese Sig. Sindaco, nell’opera cultura di prevenzione, anche le chiese, la casa dei cittadini, meritano un’attenzione particolare per simulazione di protezione. Sono patrimonio della comunità, non solo in senso storico e culturale, anche in senso identitario. Quelle pietre sono impregnate della fede e dei valori del popolo, e i templi di fede e di rappresentanza sono luoghi propulsivi della sua vita, della sua speranza.

Quanti morti ancora e altre coraggiose Sentenze dovranno esserci affinché Governo, Regioni e Sindaci/che e politica si destino dal sonno?

Iniziare a mettere piccola voce nei bilanci, per la Protezione Civile.

Celso Vassalini

Volontario Vicepresidente Aifos Protezione Civile




PHEBO. La storia del tempo perduto

Un messaggio di speranza per un futuro migliore

Pescara, 17 ottobre 2022. Esce il 14 ottobre La storia del tempo perduto (edizioni Starpoint e Keep Hold), il nuovo brano di Phebo. Il cantautore pescarese conferma la sua vena poetica, fatta di scelte melodiche e testuali mai banali con questa canzone dalle atmosfere nostalgiche e ricche di speranza.

Quasi in continuità col singolo dello scorso anno, Sogna anche tu (premiato come Miglior Brano Sociale 2022 nel contesto della rassegna Roma VideoClip) Phebo affronta il tema di una vita da colorare costantemente con entusiasmo e passioni da coltivare. Questa volta, però, si sofferma sull’esigenza di provare a recuperare un modo di vivere che oggi sembra lontano.

Con un invito ad andare oltre la nostra esistenza fatta di inutili apparenze, in cui rischiamo di perderci, Phebo canta la voglia di perdersi, al contrario, in un mondo fuori dal tempo comune. Un mondo in cui si riesca a sognare di volare, senza rincorrere sempre quello che non ci appartiene: la felicità è già in ciò che abbiamo.

Così dichiara Phebo: “Dopo “Sogna anche tu” sentivo l’esigenza di cantare ancora qualcosa che scavasse nel profondo dell’animo. Così, come il filosofo Heidegger distingueva tra la vita autentica dell’essere e la vita inautentica dell’esistere e dell’apparire, mi piaceva sottolineare l’attualità di questo argomento, più che mai oggi. “La storia del tempo perduto” è un confronto tra un tempo passato, più sociale, e quello di adesso, più social. Volevo raccontare l’abuso che facciamo di questi, dove i “contatti” vengono scambiati per “amici” e si perde la vera interazione”.

Introdotto una delicata melodia, Phebo con il suo inconfondibile timbro vocale impostato unisce, così, il rap delle strofe alla dolcezza armonica del ritornello per raccontare una storia che ha il profumo di una favola.

Eppure, non sembra proprio utopistico quel tempo a cui si fa riferimento: sembra, piuttosto, una dimensione dove il nostro animo bambino ha potuto correre e giocare, fino a che non ci è stato detto che la realtà da vivere fosse un’altra. La purezza e la semplicità di allora vanno così a contrastare con il caos a cui ci siamo malamente abituati, perdendo il senso della felicità.

È la storia che parla di un tempo dove tutto era rosa, dove tutto era bello. C’eran fiori dovunque e bambini a giocare, eran tutti felici, era un tempo migliore. Ci son stato lì dentro, in quel tempo perduto e non sai quanto amore, io ti ci avrei voluto.

Così recitano le prime strofe di questo nuovo pezzo. Un brano che, in un momento storico come questo, diventa un meraviglioso inno a un’umanità capace di essere migliore, purché si guardi nuovamente alla vita con occhi pieni di amore.

Continua Phebo: “Volevo raccontare la proiezione verso un futuro fatto di progetti: tutto questo è possibile solo conoscendosi, incontrando persone vere, cercando la comunicazione nei loro sguardi e non nei nickname o nelle foto profilo di Whatsapp. Nel videoclip ho voluto dare risalto proprio a questo aspetto”.

Il video della canzone, diretto da Alessandro Sabeone, vede protagonista lo stesso Phebo con la bella Irina Ungureanu. Si mette in evidenza la voglia di vivere davvero i momenti di felicità, al contrario della necessità di mostrarla a ogni costo attraverso le fotografie sui social, che raccontano sempre identici paesaggi, cocktail e persino gli stessi sorrisi forzati in ogni persona.

Il brano, scritto e composto da Phebo (autore anche dell’arrangiamento), con la collaborazione di Florentina Ungureanu, Francesco Vidoni, Pasquale Mammaro e Andrea Fresu, sarà in finale alla prossima edizione del Premio Mia Martini 2022.

Mauro Caldera




UCI CINEMAS PRENDE IN GESTIONE la multisala del centro commerciale Megalò

L’apertura del nuovo UCI Megalò è prevista il 17 novembre. Con questa operazione il Circuito consolida la sua quota di mercato in Italia e fa il suo ingresso nella regione Abruzzo

Milano, 17 ottobre 2022 – UCI Italia Spa, società del più importante Gruppo Cinematografico Europeo, ODEON & Cinemas Group, ha preso in gestione il multiplex situato a Chieti, località Santa Filomena, presso il Centro Commerciale Megalò.

Il multiplex, che prende il nome di UCI Megalò, aprirà il 17 novembre e sarà il primo UCI Cinemas presente nella regione Abruzzo ed è dotato di 9 schermi completamente digitalizzati, per un totale di 1.944 posti a sedere.

Con questa novità, il Circuito conta 41 strutture sul territorio nazionale, equivalenti a 425 schermi.

Il gruppo ODEON Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings. In Italia è presente con il Circuito UCI CINEMAS, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 425 schermi.




POESIA, LA TRE GIORNI DI INCONTRI e appuntamenti che da giovedì a sabato animerà scuole e luoghi culturali cittadini

De Cesare e Colagreco: “Tanti nomi e una particolare attenzione ai giovani”

Chieti, 17 ottobre 2022. Al via dal 20 al 22 Chieti Poesia 2022, il festival organizzato dall’associazione Mira e dal Centro di Poesia e altri linguaggi, con il patrocinio del Comune, presentato stamane in presenza del vicesindaco Paolo De Cesare e Luigi Colagreco, direttore del Centro di Poesia, ideatore e direttore del concorso nazionale Sinestetica per poesia inedita e videopoesia, motore del Festival nato per promuovere la poesia contemporanea in rapporto con gli altri linguaggi artistici, anche attraverso il coinvolgimento degli studenti universitari e delle scuole.

“Un Festival importante, perché si unifica la città con una serie di iniziative che la animeranno all’insegna della poesia e dell’arte – così il vicesindaco Paolo De Cesare – Una rassegna di grande qualità, rivolta ai giovani, per promuovere la bellezza della poesia. Iniziative come questa ci valorizzano come città culturale e arricchiscono un’offerta che stiamo ampliando e valorizzando sempre di più. La vita culturale della città è fatta di eventi che interloquiscono con un pubblico variegato anche generazionalmente, si articola grazie all’intraprendenza di associazioni e realtà ricche di proposte e iniziative. Un format che coinvolge e funziona, regalando a Chieti eventi numerosi e di richiamo, proprio come questo”.

“Siamo alla quarta edizione del Festival, una tre giorni che si concluderà sabato, organizzato dall’associazione Mira e dal Centro di poesia “Festival e altri linguaggi” e articolato in una nutrita serie di presentazioni di libri di poesia, incontri con azioni performative e una conferenza sul tema di quest’anno, “Amore carnale, amore ideale”- così il direttore artistico e motore, Luigi Colagreco – Questa edizione che si articola su tre luoghi culturali della città: il Foyer del Teatro Marrucino, la ex chiesa di Santa Maria del Tricalle, l’Auditorium del Museo Universitario. Un festival che nasce per promuovere la poesia contemporanea in rapporto con gli altri linguaggi artistici e con una particolare attenzione rivolta ai giovani delle scuole primarie e dell’Università. Il Festival vedrà la partecipazione di diversi nomi della poesia, poeti, ma anche studiosi e critici che animeranno gli appuntamenti con la presentazione di volumi e argomentando intorno al tema dell’edizione 2022. Due i livelli, le iniziative mattutine sono dedicate espressamente agli studenti, esposizioni e incontri pomeridiani saranno liberi e aperti alla città. Si comincia dal Marrucino, con il coinvolgimento del Direttore artistico Giuliano Mazzoccante perché il primo degli incontri è incentrato sull’opera lirica; fra gli appuntamenti del Festival c’è anche quello con Renato Minore, giornalista, un grande critico e poeta, che presenterà il suo libro “Ogni cosa è in prestito”. Avremo un incontro con tre giovani poeti under 30, Fabio Barone, Vernalda Di Tanna e Michele Paladino. Spazio anche all’arte con l’esposizione di otto artisti a cura della galleria GArt di Francesco Di Matteo, con: Avvassena, Luigi D’Alimonte, Mauro Di Berardino, Claudio Di Carlo, Frisco, Ipman, Pasquale Ricci e Andrea Starinieri. Chiuderemo  la tre giorni con una conferenza che farà da completamento al percorso poetico proposto dall’edizione 2022 a cura di Concetta Meri Leone e con Paolo Lagazzi”.




NON SIAMO SOLE. Otto storie di solidarietà femminile

A Lanciano in memoria ed  onore di Stefania Spanò

Lanciano, 17 ottobre 2022. È prevista per il 20 ottobre 2022 alle 17,00 presso il Salone Benito Lanci ex Casa di Conversazione comune di Lanciano (Ch), C.so Plebiscito 59/61 la presentazione di “Non siamo sole. Otto storie di solidarietà femminile”(Galaad Edizioni), libro a cura di Massimiliano Baldassarre.

L’evento moderato dalla giornalista Maria Rosaria La Morgia, vede la partecipazione di alcune delle scrittrici, fra cui Patrizia Angelozzi, Maristella Lippolis, in videocollegamento Loretta D’Orsogna ed Eva Martelli; saranno presenti Viscardo Murri, Presidente della “Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita Onlus” e Patrizia di Rocco, Presidentessa de “I Colori dell’Iride”.

Sulle vendite del libro, una parte dei proventi finanzierà la Borsa di Studio Stefania Spanó, bandita dal 2019 dalla Fasvo (Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita Onlus). La borsa di studio, della durata di sei mesi, ha cadenza annuale ed è riservata a ricercatrici di origini abruzzesi e molisane (le stesse di Stefania), impegnate nel campo della biologia cellulare o della microbiologia molecolare.

Pungenti e tenere sono le storie di solidarietà femminile delle scrittrici delle otto storie: Maristella Lippolis, Eleonora Molisani, Eva Martelli, Roberta Zimei, Loretta D’Orsogna, Valentina Di Cesare, Maura Chiulli, Patrizia Angelozzi con un ricordo di Antonella Viola. Uno sfaccettato coro di voci che ha origine nel tributo a una ricercatrice prematuramente scomparsa, con l’intento benevolo di sostenere altre giovani impegnate nella ricerca scientifica. È un cerchio che si chiude, questo libro prezioso per molteplici aspetti, un atto d’amore che ha generato frutti tanto artistici quanto materiali. Dall’idea di un progetto editoriale a sostegno di una borsa di studio in memoriam al ricco tessuto di incontri che lo hanno reso possibile, tutto si è svolto con la spontaneità di un piccolo miracolo. E la grazia letteraria cui le donne imprimono da sempre un inconfondibile segno si è tradotta così, una volta di più, in un mirabile impegno per ricordare e insieme per costruire il futuro.

La raccolta di racconti è dedicata alla memoria di Stefania Spanó, ricercatrice e docente di Microbiologia presso l’Università di Aberdeen (Scozia), scomparsa prematuramente nel settembre del 2019. La sua carriera, iniziata nel Consorzio Mario Negri Sud, prosegue alla Università di Yale, negli USA. Nel 2013, grazie alle scoperte relative all’agente della febbre tifoidea, Stefania viene reclutata come Senior Lecturer all’Università di Aberdeen, in Scozia, riuscendo ad attivare un programma di ricerca che conquista finanziamenti per milioni di sterline. Qualche anno dopo, Stefania diventa Professore Ordinario e co-Direttore del Programma di Microbiologia e Immunologia dell’Università di Aberdeen.




IL PRIMO CONTRATTO interprovinciale dell’edilizia

Lavoro: imprese e sindacati insieme

Pescara, 17 ottobre 2022. Si terrà DOMANI martedì 18 ottobre 2022, alle ore 10.00, nella “Sala Orofino” di Confindustria Chieti Pescara,  in Pescara, via Raiale 110/bis, la conferenza stampa  per la presentazione del

PRIMO CONTRATTO INTERPROVINCIALE DELL’EDILIZIA CHIETI PESCARA

sottoscritto dall’Associazione Costruttori ANCE Chieti Pescara e dalle OO.SS. Provinciali di Chieti e Pescara.

Gli imprenditori dell’ANCE Chieti Pescara, responsabilmente ed aderendo alle richieste delle OO.SS. Provinciali, hanno ritenuto improcrastinabile la sottoscrizione di un unico contratto per le province di Chieti e Pescara, particolarmente atteso dai dipendenti del settore a fronte della diminuzione del potere di acquisto delle famiglie.

Decorrono infatti dal 1° ottobre 2022 gli effetti contrattuali ed economici del primo Contratto integrativo interprovinciale di lavoro Chieti Pescara per i dipendenti delle Imprese Edili e Affini.

L’accordo, integrativo del C.C.N.L. del 3 marzo 2022, si applica a tutte le imprese edili operanti nei territori di Chieti e Pescara e per i lavoratori da esse dipendenti.

Illustreranno l’accordo agli organi di informazione il Presidente ANCE Chieti Pescara Antonio D’Intino, il Vice  Presidente Marcello Mirolli, il Presidente della Cassa Edile di Chieti e della Cassa Edile di Pescara William Strever, il Presidente dell’Ente Scuola Edile/CPT di Chieti e del FORMEDIL Pescara Carlo Cericola.

In rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali saranno presenti il Segretario della Fillea-Cgil Chieti Pescara Marco Ranieri, il Segretario della Filca-Cisl Pescara Camillo Antonucci, il Responsabile Provinciale della Filca-Cisl Chieti Lucio Girinelli e il Segretario Generale della Feneal-Uil Chieti Pescara Louis Panza.




NUOVI DIALOGHI SUL CINEMA curati a quattro mani da L’Aquila Film Festival e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università

Sarà Rainer Werner Fassbinder il protagonista dei

L’Aquila, 17 ottobre 2022. Esponente di spicco del Nuovo Cinema Tedesco insieme, tra gli altri, a Werner Herzog e Wim Wenders, artista tormentato e “maledetto” lascerà il segno con capolavori quali “Le lacrime amare di Petra Von Kant”, “Querelle de Brest” e “L’amore è più freddo della morte” innovando il Cinema tedesco ed europeo in generale prima di morire a soli 37 anni.

Lunedì 17 ottobre alle 18:00 presso l’Auditorium del Parco Mirko Lino, Luca Zenobi e Domenico Spinosa, docenti del DSU dell’Aquila, approfondiranno la sua figura con l’ausilio del documentario biografico della regista Annekatrin Hendel “Fassbinder”.

Mercoledì 19 e venerdì 21 ottobre al Palazzetto dei Nobili alle ore 18:00 saranno proiettati i già citati “Le lacrime amare di Petra Von Kant” e “L’amore è più freddo della morte”.

Il programma dettagliato, così come i programmi delle altre attività del L’Aquila Film Festival attualmente in corso, è consultabile sul sito www.laquilafilmfestival.it dove è anche possibile effettuare le prenotazioni per partecipare (ingresso gratuito)




LA TENUTA COPPA-ZUCCARI e Caro Pirandello, avevi torto: incantano

Consensi e lodi per il nuovo corto torto” di Davide Lupinetti

Città Sant’Angelo, 17 ottobre 2022. Un grandissimo successo di pubblico e di critica, nell’elegante e suggestivo ambiente della Tenuta Coppa Zuccari in Via Liquerizia in Città Sant’Angelo, ha salutato ieri l’anteprima nazionale del cortometraggio ” Caro Pirandello, avevi torto”. Un film interamente girato nel centro storico angolano dal promettente e pluripremiato regista abruzzese Davide Lupinetti e, come attori -protagonisti, i bambini in età di scuola primaria.

Un evento, condotto dal giornalista Paolo De Carolis, particolarmente atteso da una vasta partecipazione di addetti ai lavori, genitori e curiosi, tra i tanti non sono passati inosservati Rosanna Pallotta e Venceslao Di Persio che hanno regalato a Pescara e all’Abruzzo il Museo dell’Ottocento – Fondazione Di Persio -Pallotta che Vittorio Sgarbi ha definito: “Il più grande museo in Italia della pittura dell’800”. Insomma, un’iniziativa ha fatto registrare il tutto esaurito e ha avuto l’adesione di importanti personalità del mondo culturale abruzzese.  Dunque, un pomeriggio del tutto dedicato alla settima arte.

Fino alle ore 20, infatti, sono stati proiettati 4 cortometraggi diretti dal giovane régisseur di Silvi, formatosi in California e che, nella sua pur breve esperienza, può già vantare un riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia. L’attenzione e l’interesse, però, era tutta puntata sulla sua ultima fatica cinematografica. 

Si tratta di un corto di promozione territoriale girato nel 2022 a Città Sant’Angelo, con la sceneggiatura di Davide Lupinetti, Paolo De Carolis e Graziano Gabriele. Partendo dalla novella Notte di Luigi Pirandello, una partita a nascondino tra numerosi bambini porta alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia, mostrandone gli scorci più fascinosi, le vedute più suggestive. Le immagini contraddicono le parole di Pirandello, dando una visione più ottimistica del borgo e dei borghi abruzzesi – spesso relegati nella visione di luoghi morenti e privi di energia vitale. Il film è stato realizzato con il contributo di aziende private con sede in loco come; Prorec, impresa edile che opera su base nazionale; SocialMente, cooperativa sociale e Pharma+, casa farmaceutica specializzata in salute e sicurezza sul lavoro, sport e tempo libero. La locandina dell’evento è stata disegnata da Graziano Gabriele.

Nel corso del pomeriggio, c’è stato, poi, spazio, anche per la visione degli altri lavori firmati da Davide Lupinetti. La prima pellicola è stata quella dedicata al grande compositore, padre delle musiche da film. “Dal tramonto all’alba”, il più grande omaggio ad Ennio Morricone. Videoclip che, come da titolo, omaggia il maestro Italiano con l’arrangiamento del pianista Marcos Marcelli. Movie girato nella tenuta Marcacci nelle terre del Cerrano, tra Silvi e Pineto.  Subito dopo è stato proiettato il film che ha per primo ha acceso l’attenzione degli esperti sulla qualità artistica di Davide Lupinetti: Under the Water.

Corto realizzato interamente in Kenya e presentato nei circuiti di festival nazionali ed internazionali tra il 2020 e il 2021. Nomination e premi in più di 50 festival, tra cui il miglior documentario a San Marino, premio sguardo raro alla casa del cinema di Roma e soprattutto premio Diversità come Valore alla 77ª edizione del Festival del Cinema di Venezia (2020). Under the Water racconta la giornata tipo di Barack, un ragazzo con disabilità motoria, in uno degli slum più poveri del terzo mondo, a Korogocho, Nairobi (Kenya). A seguire, dopo una breve prolusione del regista, è stata la volta di: Nautilus. Corto girato nel 2021 e presentato nel circuito di festival nel 2022. tutt’ora in concorso. Ha già ricevuto premi e riconoscimenti, degno di nota il premio miglior regia ricevuto a Messina. 

Nautilus è stato girato a Silvi Marina e nella torre di Cerrano, mettendo in scena le bellezze autoctone di quelle delle terre. Nautilus è un piccolo cortometraggio in cui il regista ha tenuto a mente quella che è stata la produzione cinematografica italiana dei primi anni Settanta: la commedia erotica. Il film è un omaggio alla commedia erotica, da non confondere tuttavia con la commedia scollacciata. Un genere, molto in voga in quegli anni, a cui la critica, però, attribuiva un ruolo secondario, e in cui la nudità era anche un pretesto per riflettere seriamente sui cambiamenti dei costumi sessuali del Paese.

Qui, siamo di fronte ad un Corto di denuncia sociale sul tema della terza età, spesso relegata in case di riposo che all’apparenza sono tutte bellissime. In Italia questo è un problema presente, essendo il secondo Paese più vecchio al mondo, per età media, il primo in Europa. Davanti a noi solo il Giappone. Insomma, quasi due ore di cinema d’ambiente e d’autore ad opera di Davide Lupinetti, un regista di prospetto che ha lasciato a tutti l’incanto negli occhi.




PROGETTO SENTINELLE DELLA CIVILTÀ. Croce Angolana sindaco e assessori in carrozzina!

Si è conclusa la due giorni del Progetto SENTINELLE della CIVILTÀ del Cav. Claudio Ferrante patrocinato dall’Associazione Carrozzine Determinate con i volontari della Croce Angolana.

Città Sant’Angelo, 17 ottobre 2022.  Nella cornice della sala consiliare del Comune di città Sant’Angelo si è parlato di felicità, motivazione, disabilità. Tutti i volontari, già particolarmente sensibili ai temi trattati, hanno seguito interessati arricchendo di nuovi punti di vista la loro visione sul mondo della disabilità, che da vicino con la propria opera affrontano e conoscono quotidianamente. 

Hanno sperimentato sulla propria pelle le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità sedendo qualche ora in carrozzina per le vie di città Sant’Angelo.

Il Presidente Giorgio Cappello Insieme ai volontari hanno partecipato alla passeggiata empatica, con le carrozzine offerte gratuitamente la ditta Orthosan di Montesilvano, anche il sindaco di città Sant’Angelo Matteo Perazzetti , il vicesindaco Lucia Travaglini e l’assessore al centro storico Marcello Di Gregorio. Sono state verificate molte criticità alla mobilità presenti nel centro storico, l’inaccessibilità di diversi esercizi commerciali e si è parlato di progettazione futura per rendere l’accessibilità universale un cardine anche per la ristrutturazione dei centri storici, pur nel rispetto dei vincoli paesaggistici esistenti. 

Ad assistere alla passeggiata empatica anche i ragazzi del terzo D del Liceo Spaventa insieme alla Dirigente Lorella Romano, per studiare da vicino argomenti come disabilità, accessibilità e inclusione e per comprendere come poter fare la propria parte.

Il progetto “Sentinelle della civiltà”, ormai richiesto da tantissime scuole e prossimamente anche fuori regione, continua a seminare empatia e partecipazione con l’ambizione di contribuire ad una società migliore e a misura di tutti.

Claudio Ferrante

Il Presidente Associazione Carrozzine Determinate




LA LG UMBYRACING  FUTURA vince a Cerignola 3-0

Alla Futura Teramo si chiedeva di cancellare lo scivolone interno con il Francavilla Fontana e così è stato.

Teramo, 17 ottobre 2022. Le biancorosse sbancano il parquet del Cerignola, battendo la FLV con il finale di 3-0. Bella prestazione delle biancorosse, orfane di Sara Cipriani infortunata ed all’ultimo momento, in fase di riscaldamento, di Marzia Ragnoli (contrattura al collo).

In campo le ragazze, con Marta di Carlo poliedrica e Joselyn D’Egidio all’esordio, hanno messo tutto quello che avevano per cercare di cancellare lo zero in classifica. Ne è uscita fuori una buona partita che ha visto la Futura, davanti al numeroso pubblico pugliese, giocare con grinta e determinazione. Nel primo parziale  equilibrio fino al 9-9, poi la Futura ha preso in mano la partita, giocando punto a punto con le padroni di casa fino al vantaggio 19-23.

È bastato controllare l’avversario per chiudere il primo set 21-25. Nella seconda frazione ci si attendeva la reazione del Cerignola, e il parziale è stato equilibrato fino a quando la Futura ha ingranato la marcia portandosi a condurre 10-20. Facile chiudere il set a proprio favore 16-25. Il Cerignola ha cercato nel terzo set di sbarrare la strada alle biancorosse.

Dopo un inizio al piccolo trotto, le teramane hanno saputo condurre il parziale chiudendo 23-25. Una prestazione positiva, una prestazione che consente alla LG UmbyRacing di ottenere tre punti importanti per la classifica in vista dell’impegno interno contro la Star Volley Bisceglie. La Futura c’è!!

BIO GUSTIAMO CERIGNOLA     0

Sollaku, Fanizzi 4, Mancini, Casa 8, Solarino, Mansi, Telesca 5, Fracchiolla, Seggiotti 1, Viscito 9, Cellamare 7, Puro 1. All. Drago

LG UMBYRACING FUTURA TE  3

Peroni, Ragnoli, Cipriani, Di Diego 2, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 5, D’Egidio 4, Mazzagatti 7, Di Carlo 10, Di Sabatino,Ventura, Lestini 16. All. Corzo

21-25; 16-25; 23-25

Arbitri: Nibali (Messina), Francavilla (Bari)

Patrizio Visentin




L’UNIFICAZIONE DELLE STRUTTURE sindacali di Abruzzo e Molise

Lo sancisce il congresso confederale interregionale usb

Pescara,16 ottobre 2022. Il 15 ottobre presso la sede USB di Pescara, con i congressi interregionali del Lavoro Privato e della Confederazione USB Abruzzo e Molise, si è conclusa l’impegnativa fase congressuale dell’Unione Sindacale di Base nei nostri territori.

L’unificazione delle strutture delle due regioni rappresenta un passaggio importante per il nostro sindacato e servirà per consolidarsi, rafforzarsi e per rispondere meglio alle esigenze di lavoratori, pensionati, giovani e cittadini.

Gli obiettivi da perseguire sono tanti: lotta contro i rincari energetici, per il salario minimo a 10 euro ora per legge, lotta alla precarietà dilagante, al sistema degli appalti e subappalti, allo sfruttamento dei lavoratori ed in particolare a quello dei lavoratori migranti, per diritto alla casa, per aumenti salariali adeguati al costo reale della vita, per la sicurezza nei luoghi di lavoro con introduzione del reato di omicidio sul lavoro, per il potenziamento e lo stanziamento di molte più risorse nei servizi pubblici della sanità e della scuola e molto altro.

Sono lotte che hanno costantemente impegnato il nostro sindacato in questi anni e ci hanno portato ad una sensibile crescita in termini di iscritti e di battaglie vinte, come l’internalizzazione dei lavoratori ex LSU nella scuola e dei lavoratori dei servizi esternalizzati della sanità.

I congressi hanno confermato alla guida della Confederazione Usb Abruzzo e Molise Luigi Iasci. Per le federazioni del Pubblico Impiego, Lavoro Privato e Federazione del Sociale, nei ruoli di responsabili interregionali Abruzzo e Molise sono stati eletti rispettivamente Teodoro Pace,  Romeo Pasquarelli e Yacouba Saganogo.

A tutti i dirigenti eletti auguriamo di proseguire con successo il percorso di lotta che l’Usb porta avanti con coerenza da sempre.

Un augurio speciale da parte di tutta l’organizzazione va a Fabio Cocco che lascia la guida dell’USB Abruzzo Lavoro Privato, ruolo ricoperto sin dalla nascita dell’USB, dopo aver svolto un lavoro straordinariamente proficuo dal punto di vista organizzativo e della difesa dei diritti dei lavoratori.

Uniti alla lotta sempre verso nuove vittorie, contro lo sfruttamento, contro ogni guerra, contro ogni discriminazione, sempre a difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.

Unione Sindacale di Base

Federazione Abruzzo e Molise

pescara@usb.it




ACCOGLIENZA PROFUGHI, Chieti entra nella rete SAI

Il sindaco e l’assessore Maretti: “Sì a un progetto da oltre 800.000 euro per il Sistema Accoglienza Immigrazione che ci consentirà di ospitare 55 nuclei famigliari”

Chieti, 16 ottobre 2022. C’è anche Chieti fra gli 81 progetti approvati della rete SAI per l’accoglienza di profughi, categoria “Ordinari”. Si tratta di risorse governative dedicate, che consentiranno l’accoglienza di 2.066 persone che si trovano nello status di profughi, pari a 30.836.651,30 di euro. Il via libera al progetto del Comune arriva con il decreto pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’interno in questi giorni.

“Grazie al nostro progetto avremo fondi per 826.086,28 euro che ci consentiranno di accogliere, ospitare e integrare 55 famiglie – illustrano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti – fra queste 25 potranno essere nuclei monoparentali. La grande novità è che di fatto il Comune di Chieti aderisce alla Rete SAI (Sistema Accoglienza Immigrazione) per la prima volta e vede subito approvata la proposta fatta. Una considerazione che fa forza alla nostra azione di accoglienza profughi, che in poco meno di un anno si è rodata velocemente con i corridoi umanitari per i profughi afgani e per quelli ucraini, già arrivati in città, integrati a scuola e nella vita sociale e culturale cittadina. Chieti è infatti anche la città che a maggio è riuscita a adottare un’orchestra ucraina, salvando tutti i musicisti e le loro famiglie dalla guerra e dal fronte e consentendo loro di continuare le proprie attività musicali nella residenza artistica del no0stro Teatro marrucino.

Abbiamo già integrato undici famiglie ucraine con Arci, togliendo tutti dal grande albergo. Con queste premesse abbiamo partecipato al bando, anche per le numerose sollecitazioni che ci pervengono dal territorio per via dell’incremento del numero di migranti, specie durante la pandemia, sia, come detto, per le situazioni di crisi internazionale che hanno visto mobilitazioni istituzionali in Italia, come nell’Europa tutta. Grazie alle risorse ministeriali, lavoreremo su più piani e insieme a diversi partner che ci vedono già operativi nelle varie reti di intervento attive in città a vantaggio di soggetti sensibili, indigenti e vulnerabili, come: il Centro Servizi Immigrati di Chieti Solidale, il progetto Donna-Hub del Terzo Settore per l’empowerment delle donne, la Cooperativa Alpha che già gestisce il Centro Antiviolenza e il Centro polivalente immigrati.

Saranno poi coinvolti mediante protocolli d’intesa anche l’ente d’ambito, gli enti di formazione accreditati, gli enti datoriali, quali Caritas e Comunità Papa Giovanni Paolo XXIII, CPIA Chieti-Pescara, gli istituti Comprensivi del territorio e Croce Rossa per le azioni specifiche settore per settore. Il progetto darà accoglienza, quindi vitto, alloggio, copertura sanitaria, scolastica e formazione ai 55 nuclei famigliari beneficiari, inoltre gli adulti saranno inseriti in specifici percorsi di italiano o iscritti a corsi di istruzione per adulti, grazie alla sinergia con il CPIA locale, così come i minori saranno inseriti nei contesti scolastici del territorio e inseriti nei corsi di allenamento sportivo presenti in città. Il progetto promuoverà anche percorsi finalizzati all’acquisizione di competenze teorico/pratiche necessarie per lo svolgimento di specifiche professioni e a tal fine verranno promossi corsi di formazione professionale con qualifica regionale negli enti di formazione accreditati in Regione Abruzzo.

Chi arriverà a Chieti, diverrà parte integrante della comunità cittadina, perché il progetto prevede anche attività di animazione socioculturale ed educative, realizzate tutte in sinergia con gli enti del terzo settore locali impegnati nell’ambito dell’accoglienza, volte a facilitare il dialogo tra beneficiari e comunità cittadina. Questo perché il progetto vuole costruire un sistema di tutela psico-sociosanitaria integrato per le persone accolte.

Inoltre, le donne saranno protagoniste di un percorso di accoglienza integrata che favorirà la valorizzazione delle capacità relazionali, culturali, lavorative e organizzative delle beneficiarie.

Sarà concesso uno spazio specifico a donne vittime di violenza domestica poiché sul territorio è già attiva una rete di protezione delle stesse che opera in sinergia con il Comune di Chieti e promuove azioni mirate alla protezione e al sostegno delle donne, finalizzata all’uscita dei circuiti della violenza, che vanno dal supporto psicologico e psicoterapico, alla mediazione familiare sia relazionale che legale, nonché lo specifico supporto sanitario, l’accesso al consultorio multietnico presente sul territorio, il sostegno individualizzato ad eventuali figli, nonché servizi di mediazione familiare, relazionale e legale, all’occorrenza”.




SI CHIUDE One Health Award

La tre giorni della Salute Unica è un punto di partenza

Teramo, 16 ottobre 2022. Si chiude nella splendida cornice del CIFIV, il Centro internazionale di formazione veterinaria di Colleatterrato Alto (TE), la tre giorni di One Health Award, l’evento scientifico-divulgativo promosso dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise.

“Cibo e salute globale” è stato il titolo del dialogo tra Monica Maggioni, direttrice del Tg1, e Niko Romito, chef tre stelle Michelin. Dalla ricerca del gusto all’impegno per la democratizzazione del cibo buono e sano, la chiacchierata ha riassunto le sfide per il futuro della nutrizione globale proprio in coincidenza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione che celebra la fondazione della FAO. Al termine dell’incontro un light lunch preparato dagli studenti dell’Istituto Superiore “Di Poppa-Rozzi” di Teramo, che l’IZS ringrazia per la qualità e professionalità dimostrate.

Ad aprire la tre giorni di OHA era stato il videomessaggio del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede: “La nostra salute non è separata dalla salute dell’ambiente e non è separata dalla salute di tutti gli altri esseri che popolano la terra. Siamo usciti dal perimetro di uno spazio popolato solo da noi adesso e abbiamo visto la realtà del legame con il tutto fuori di noi. La realtà di una interconnessione che non cancella le distinzioni ma le rende contigue. Questa interconnessione, questa contiguità messa clamorosamente in luce dalla pandemia, si collega al principio che viene chiamato One Health One Earth”.

Circa 2.000 le presenze registrate nelle varie sessioni tenute in tre splendide location: l’Università di Teramo, il Teatro Comunale e il CIFIV dell’Istituto. Più di 600 studenti delle scuole superiori del territorio ed esperti di salute pubblica e veterinaria, ma anche tante persone comuni che si sono avvicinate alla filosofia One Health One Earth.

Le conclusioni sono affidate alle parole del Direttore Generale dell’IZS, Nicola D’Alterio: “La soddisfazione è enorme per il risultato e per i contenuti raccolti durante tre giorni di eventi, dibattiti, spettacoli teatrali e momenti dedicati al pubblico più giovane. OHA ha portato nel cuore dell’Abruzzo l’approccio One Health che il nostro Istituto segue da anni. Sono convinto che questo evento abbia gettato un seme per un futuro diverso. La nostra intenzione è farne un momento annuale di riflessione, confronto e proposte per portare un vero cambiamento nella nostra società”.

Manuel Graziani




FESTIVAL DELL’ARCHITETTURA. Si chiude la seconda edizione

Orizzonti e potenzialità incommensurabili per l’apertura di un dialogo continuo e presente in un territorio che richiede affetto e comprensione.

Chieti, 16 ottobre 2022. Testimoni, comunque coinvolti, in questo progetto di rigenerazione culturale; in questa idea viva per una grande città, altrimenti destinata a decadere inesorabilmente.

Adesso, proprio in questa circostanza, sembra utile e necessario un programma volto al coinvolgimento di tutte le attività intellettive operanti, quelle di buon senso, quelle della saggezza e d’intuizione varia, che impegni la città, con tutte le sue componenti dunque, ad un incontro continuo e con un programma di formazione ed arricchimento permanete e periodico. I luoghi sono lì belli che pronti e gli argomenti, a chiusura di questi tre fine settimana, non mancano, anzi si sono moltiplicati ed amplificati.

Non si perda tempo e soprattutto l’iniziativa. Chieti Cittadella della Cultura

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TOMBESI AVANTI TUTTA! Gialloverdi si impongono 6-1 sul campo del Junior Domitia

Nicola Barone: «Partita controllata dall’inizio alla fine, ottima prestazione di tutti. Siamo molto contenti di questo inizio di campionato, dobbiamo continuare così».            

Ortona, 16 ottobre 2022. Nonostante gli infortuni di Scarinci e Romagnoli, nonostante la squalifica di Raimondi, nonostante l’assenza in panchina di mister Morena (sostituito da Esteno Pierdomenico, tecnico dell’Under 17): nonostante tutto, la Tombesi centra la terza vittoria in altrettante partite di campionato, travolge 6-1 a domicilio il Junior Domitia e prosegue la sua marcia in vetta alla classifica del girone F di serie B, assieme ad altre due abruzzesi, Academy Pescara e Celano. Partiti subito forte, gli ortonesi hanno trovato la rete del vantaggio dopo 8 minuti grazie al solito Moragas e poi la rete del raddoppio con Mejzini al minuto 16.43. In mezzo, tre legni colpiti dagli ospiti e una gara dai ritmi alti e grande aggressività. L’espulsione di uno dei giocatori campani, sul finale del primo tempo, ha ulteriormente indirizzato la sfida a favore della Tombesi, che ha poi dilagato nella seconda frazione: 3-0 di Masi, 4-0 di Iervolino e, contro il portiere di movimento dei padroni di casa, il 5-0 di Moragas (nove gol in tre giornate di campionato) e il 6-0 di Bordignon. Solo nel finale, con la Tombesi che ha fatto entrare in campo tutti i ragazzi al suo seguito, il Junior Domitia ha accorciato le distanze, con la rete di D’Isanto. La Tombesi sale così a quota 9 punti e, settimana prossima, attende a Ortona la Real Dem per il primo derby stagionale.

«È stata una vittoria ampiamente meritata, un’altra partita che abbiamo controllato dall’inizio alla fine – queste le parole del vicepresidente Nicola Barone –. Siamo partiti subito bene, già nel primo tempo potevamo andare a riposo con un parziale a nostro favore molto più pesante, poi nel secondo abbiamo ancor più legittimato il risultato. Sono contento perché è stata, ancora una volta, una vittoria di gruppo: al di là del fatto che abbiamo delle individualità che, in questa categoria, fanno la differenza, anche oggi tutti hanno dato una grossa mano, si sono sacrificati e hanno lottato per il bene della squadra. Con Romagnoli e Scarinci fuori e Raimondi squalificato, mi piace sottolineare la prova di Emri Mejzini che, oltre al gol fatto, è stato in campo per parecchi minuti ed è stato secondo me un fattore importante per la vittoria. Poi nel secondo tempo sono entrati tutti i nostri ragazzi, da Ciccotelli a Nervegna, da Mariani a Dragani, e tutti hanno dato il massimo. Ho rivisto oggi sprazzi dello spirito con il quale la Tombesi, cinque anni fa, vinse il campionato di serie B: spero sia di buon auspicio, dobbiamo continuare su questa strada. Ora ci aspetta un trittico di partite che penso potrà dirci molto sul nostro campionato, contro Real Dem, Acerra e Academy Pescara. Speriamo di arrivarci senza squalificati, in buone condizioni fisiche, pensando soprattutto a Masi che oggi ha giocato pur non essendo al meglio, e magari con il recupero di qualche infortunato. Intanto, godiamoci queste prime tre vittorie di campionato». 

Giuseppe Mrozek




CONCLUSO il 49° Premio Sulmona

Vince l’opera di Valeria Cademartori. Premi di giornalismo a Laura Chimenti, Alessia Lautone e Paolo Petrecca

Sulmona, 16 ottobre 2022. “Il 49° non è un’edizione di transizione, ma una manifestazione che ha valori propri, rivolti in particolare a coinvolgere i giovani attraverso nuove iniziative. Ciò non vuol dire che non si stia pensando opportunamente il cinquantenario prossimo venturo”. Così il presidente del circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, Raffaele Giannantonio, ha sottolineato il successo del 49° Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea, che si è concluso con la cerimonia di premiazione sabato 15 ottobre al teatro comunale di Sulmona (L’Aquila).

Anche quest’anno la manifestazione, organizzata dal circolo “Il Quadrivio”, si è caratterizzata per aver ospitato una delle migliori selezioni dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nell’esposizione, allestita nel chiostro del convento di Santa Chiara, hanno trovato visibilità le opere di 170 artisti italiani e stranieri. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, la senatrice Gabriella Di Girolamo, il deputato Alberto Bagnai e la consigliera regionale Antonietta La Porta. A condurre la premiazione la giornalista Chiara Buccini, con gli interventi musicali di Nicole Tuziii.

Per quanto riguarda l’arte ha vinto l’opera “Washington Square” (2010) dell’artista Valeria Cademartori di Roma. Lo ha stabilito la giuria composta da Vittorio Sgarbi (Presidente onorario), Raffaele Giannantonio (Presidente esecutivo), Roberto Di Giampaolo (Segretario), Carlo Fabrizio Carli, Marcello Guido Lucci, Cosimo Savastano, Duccio Trombadori e Maurizio Vitiello. L’opera di Valeria Cademartori è stata ritenuta meritevole del primo premio per “l’impronta drammatica di un’immagine che persuade per coerenza stilistica e alta qualità narrativa grazie alla figurazione sapiente delle virtù espressive della materia pittorica”. Al secondo posto si è classificata l’opera “Narciso” (2022) di Aurelio Talpa (Boscoreale – Napoli), mentre al terzo posto “Nel mistero del vento d’autunno” (2019) di Giuliano Censini (Torrita di Siena).

Per quanto riguarda la sezione di giornalismo, da quest’anno intitolata alla memoria di Angelo Maria Scalzitti (fondatore nel 1964 del Premio Sulmona delle arti), la giuria presieduta da Paolo Corsini, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e vicedirettore Approfondimento Rai, ha premiato il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, la direttrice dell’agenzia di stampa LaPresse, Alessia Lautone e la giornalista e conduttrice del Tg1, Laura Chimenti. Come ha sottolineato Paolo Corsini oggi il giornalismo deve “recuperare la capacità di interpretare la realtà, selezionare le cose più importanti e saperle raccontare nella maniera più efficace, completa e corretta possibile”.

Un premio dove si sono messe in luce le donne, sempre più importanti nel mondo del giornalismo. “Sono onorata e molto felice anche del fatto che questo premio sua alla cultura, al giornalismo e alla cultura che si uniscono. Anche perché noi raccontiamo il mondo, noi raccontiamo cose belle e cose brutte e resto convinta che solo la bellezza ci salverà dagli orrori” ha detto la direttrice dell’agenzia stampa LaPresse, Alessia Lautone. La giornalista del TG1 Laura Chimenti ai giovani che vogliono fare questo lavoro ha ricordato di “non smettere mai di avere la passione per questo mestiere e di cercare la verità dei fatti e la voglia di poterla poi raccontare in maniera pulita e vera”. Il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca è stato premiato per l’importante lavoro svolto sul canale all news della Rai e ha ricordato, come il suo obiettivo è quello di “riuscire a dare le notizie con puntualità, pluralismo e minor margine di errore”.

Oltre ai Premi della Sezione Arte sono stati assegnati i Premi della sezione “Cultura”, organizzati assieme al Rotary Club di Sulmona. Al direttore artistico del Teatro Sistina di Roma e presidente di ATIP (Associazione teatri italiani privati), Massimo Romeo Piparo è stato conferito il premio nazionale per la cultura “per il suo impegno riconosciuto a livello internazionale nel settore del musical e del teatro, e per l’impegno profuso per il riconoscimento dei diritti dei teatri privati italiani”. Premiati anche l’accademica italo-armena, Antonia Arslan, mentre il premio per la critica d’arte è stato assegnato al Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, Tiziana d’Acchille. Allo storico e architetto Paolo Portoghesi il Premio internazionale per la storia dell’arte. Il “Premio Futuro” istituito in collaborazione con il Lions Club è stato assegnato alla giovane arpista Claudia Lucia Lamanna di Noci (Bari). Altra novità il Contest Fotografico organizzato dai Giovani Amici del Premio Sulmona per la migliore fotografia dell’allestimento della Mostra, che è stato vinto da Rossella Ciurlia di Sulmona con “Realtà riflessa”. In chiusura di manifestazione il presidente Raffaele Giannantonio ha dato appuntato al prossimo anno per l’edizione del 50° anniversario che “sarà decisamente importante e particolare” per celebrare una delle manifestazioni dedicate all’arte contemporanea più significative del panorama italiano.




POTENZIAMENTO PERSONALE e apertura sale espositive

Conferenza stampa congiunta Comune e Direzione regionale dei Musei

De Cesare, Zalabra e Iannicca: “Un gioco di squadra che ha prodotto e produrrà risultati eccezionali”

Chieti, 16 ottobre 2022. Orario continuato 9-19.30, tranne il lunedì (chiusura nazionale di tutti i musei italiani), nei due musei archeologici nazionali presenti in città, grazie all’assunzione di 12 nuove unità operative destinate a Chieti sul totale delle 22 assegnate all’Abruzzo. Il valore di tale potenziamento è stato illustrato oggi in una conferenza congiunta fra il Comune di Chieti e la Direzione regionale dei Musei del Ministero della Cultura. Erano presenti il vicesindaco e assessore a Cultura e Turismo, Paolo de Cesare, la direttrice dei Musei regionali, Federica Zalabra, il direttore de La Civitella Marcello Iannicca, il consigliere comunale Valerio Giannini.

“Le assunzioni che arriveranno anche a Chieti sono una notizia importante per la città, risultato di diverse circostanze, a partire dalla sinergia subito operativa fra Comune e Direzione regionale musei – illustra il vicesindaco Paolo De Cesare – Voglio pubblicamente ringraziare la direttrice e tutti, che sono stati interlocutori autorevoli, sempre disponibili e, nel caso delle assunzioni, grazie al lavoro fatto insieme, ci hanno consentito di centrare un obiettivo atteso da anni, riconoscendo alla città una quota mai avuta prima d’ora. I 12 nuovi arruolati sui 22 per tutto l’Abruzzo sono un vero e proprio riconoscimento a Chieti e al suo patrimonio da parte del Ministero della Cultura, che si aggiungono alle 6 unità già in essere per entrambi i musei. Con questa potente iniezione di nuovo personale Afav riusciremo a valorizzare i nostri musei nazionali e portarli alla fruibilità piena, perché la comunità li conosca e li ammiri in tutta la bellezza di cui sono depositari. Un cambio di passo iniziato subito, quando abbiamo trovato una situazione critica, tanto che a volte i musei non erano fruibili a causa dell’esiguità del personale. Situazione che noi abbiamo anche cercato di cambiare in meglio in attesa del concorso nazionale, mettendo a disposizione 12 percettori di reddito di cittadinanza, con un’intesa che abbiamo esteso anche alla Cultura, perché ha funzionato bene su altri settori in cui la nostra Amministrazione li ha subito impiegati. Un grazie va anche al direttore generale del Ministero, Massimo Osanna, con il quale abbiamo interloquito per perorare una causa che si è rivelata più che legittima e abbiamo trovato ascolto, tanto che Osanna è venuto in visita in città, ha potuto toccare con mano la situazione e ci ha sostenuto. Questa sinergia ha permesso anche al parco archeologico di tornare ad essere protagonista di eventi a carattere nazionale ed ha giovato tantissimo al turismo cittadino. I musei aperti, uniti ai concerti di LP, De Gregori e Venditti, Elisa, al cabaret di Battista e Brignano e all’anteprima della stagione lirica ospitata dall’Arena della Civitella, hanno contribuito a portare grandissimi benefici alla ricettività, al commercio, al turismo e all’economia tutta della città, che quest’anno ha avuto una stagione davvero straordinaria. Siamo poi sempre al lavoro per l’individuazione di una sede adeguata alla Direzione regionale dei musei, che fa capo a Chieti. Allo scopo, sul tavolo prefettizio la si è di recente individuata all’interno del progetto per la cittadella della Cultura, nel convento della caserma Bucciante, ma stiamo cercando spazi in città da destinare subito a questo fine, in attesa che il progetto non divenga realtà, per dare alla direzione e al Ministero della Cultura, la sede di rappresentanza che merita. Uno sforzo che ci avvince, perché Chieti ha bisogno di essere un punto di riferimento per la cultura, come hanno dimostrato i numeri di questa stagione e anche l’attenzione a eventi classici, come la prima della lirica al Marrucino che ieri ha radunato centinaia di persone avendo subito il sold out. Sulla Cultura stiamo investendo e credendo insieme a tutti gli attori principali, perché riteniamo che Chieti debba ritagliarsi questo ruolo. A tale proposito siamo al lavoro anche per rendere maggiormente fruibile e accessibile il nostro museo Barbella. Grazie al bando Piccoli musei stiamo cercando di valorizzarlo migliorando indicazioni e allestimenti, ma abbiamo partecipato a una serie di bandi per attingere a fondi di finanza locale e PNRR per intervenire sulle barriere architettoniche, consentire un riallestimento importante e finalmente superare l’ostacolo dell’accessibilità per aprire veramente a tutti opere e storia di questa altrettanto storica istituzione”.

“I due musei sono aperti già dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 19.30 con orario continuato – così la direttrice Federica Zalabra – La sinergia con il Comune è fondamentale, l’apporto dei PUC è stato importante, perché ci ha dato modo di aprire i musei pur nella penuria di profili Afav. Il concorso è stato un appuntamento ministeriale su base nazionale, da subito avevamo rappresentato al direttore generale Osanna, la necessità di avere un potenziamento forte degli organici e lui è venuto a toccare con mano la grandezza del patrimonio teatino e ha dirottato più personale qui.  La nostra missione oggi si è fatta più complicata, perché con il DM n. 380 dell’ottobre scorso sono passate a noi la gestione anche di tutte le aree archeologiche e i musei che prima erano alla Soprintendenza, ma l’idea di dare una regia unica capace di arrivare a una maggiore valorizzazione del patrimonio territoriale, è buona e noi siamo disponibili a portarla avanti rendendolo fruibile più possibile, perché il museo dà vita al luogo in cui si trova. Alle unità assunte se ne aggiungeranno altre, perché sono annunciati nuovi concorsi: noi abbiamo avuto giovani motivati e competenti che potranno crescere nel settore e andare avanti.  Non dimentichiamo, però, che il Ministero soffre la mancanza di personale amministrativo e dirigenziale, andremo a breve il bando per i ruoli rimasti scoperti, come villa Frigerj che dovrebbe avere un nuovo direttore entro la fine dell’anno e per gli altri andremo a interpello più in là, sperando che la presenza sempre più attiva e costante del museo nel territorio riveli il valore e l’appetibilità di un luogo come Chieti. Si lavora, infine affinché con la sinergia si possa avere una sede più adeguata: lo spostamento da L’Aquila a Chieti della direzione non ha coinciso con la fruibilità di spazi capaci di contenere tutti gli uffici, con l’aiuto del Comune e Prefettura avremo parte di quelli riqualificati della Bucciante che danno una risposta importante a questa necessità e siamo certi che si troverà soluzione anche al bisogno immediato della sede”.

“La Civitella è di fatto una piccola cittadina e l’interazione con la città sta dando risposte importanti – così Marcello Iannicca, direttore del complesso museale – Facciamo moltissime attività di spessore, abbiamo anche tanti spazi che potrebbero essere utilizzati, ad esempio in vista della restituzione alla città dei reperti affiorati da Piazza San Giustino. Stiamo poi lavorando per reperire risorse che ci consentiranno di fare dei restauri importanti all’interno della Civitella. Un percorso che è in crescendo, prodotto da visione e anche da un grandissimo impegno che, insieme all’unione di forze istituzionali, ha comr risultato l’ottenimento di queste 12 unità che ci consentono di fare orario continuato per 6 giorni su 7, cosa che prima non era possibile. Il nostro compito è dare importanza al patrimonio culturale della città e insieme lo stiamo facendo”.

“Sin dal primo giorno abbiamo cercato di puntare sulla forza della città, rappresentata dal suo patrimonio culturale – così Valerio Giannini – Queste assunzioni, ma anche le migliaia di persone che hanno visitato la città quest’estate, sono testimoni del cambio di passo che c’è stato con l’Amministrazione Ferrara, che ha puntato subito sulle sinergie istituzionali per lavorare insieme a una crescita che ha un potenziale enorme, come i passi avanti fatti dimostrano”.




PERICOLOSA è la rotatoria Anas

(Non la quercia secolare che hanno tagliato)

Moscufo, 16 ottobre 2022. L’avevano scritto, con una diffida,  tecnici progettisti stradali. Forestali paesaggisti e architetti avevano chiesto di salvare quella quercia storica, inserendola tra gli alberi monumentali, e facendola diventare fuoco di un nuovo progetto di rotatoria sulla SS 151, fondovalle Tavo, all’incrocio con la zona industriale di via Sardegna.

Quel progetto Anas era da cambiare, perché  pericoloso, malfatto, non rispondente alle norme  e incapace di inserirsi in un territorio di cui la quercia era elemento identitario.

L’arroganza presuntuosa, il rifiuto di discutere con i comitati tecnici e le associazioni ambientaliste, avevano portato Anas a far abbattere la quercia storica perché  pericolosa per la sicurezza stradale. Contro ogni evidenza di un progetto, esso sì pericoloso e incidentogeno, fatto al risparmio economico, senza alcuna attenzione per l’intorno urbano.

La serie di incidenti, evitati per poco, e ripetuti, lo stanno a dimostrare. Stiamo aspettando l’incidente mortale?

Chi dovrà  rispondere per questi errori, abusi e sordità alle richieste di cittadini ed esperti?

Vorremo costituirci parte civile quando si arriverà  a chiedere il conto di questa vicenda di ignoranza presunzione e arroganza.

Giuseppe Di Giampietro

Arch. PhD. Aiit,  Webstrade.it, PE e MI progetto di strade, sicurezza stradale, urbanistica sostenibile




LA CONSEGNA UFFICIALE della Bandiera Gialla

Al Sindaco di Teramo il vessillo dei Comuni Ciclabili

Teramo, 16 ottobre 2022. Questa mattina, presso il parco fluviale è stata consegnata la bandiera gialla di ComuniCiclabili FIAB al Sindaco di Teramo, un importantissimo risultato per tutta la nostra comunità.

L’adesione da parte dell’Amministrazione comunale di Teramo al circuito dei ComuniCiclabili Fiab rappresenta un segno intangibile della volontà di intraprendere un percorso virtuoso verso una modernizzazione ed una migliore organizzazione del vivere civile nel nostro territorio. Non è un premio, ma una valutazione su quanto fatto fino ad ora ed un impegno per il futuro a fare meglio riguardo la mobilità ciclistica e sostenibile.

I criteri di ammissibilità nella rete dei Comuni Ciclabili valutano con molta severità diversi parametri brevemente riassunti nell’allegato pieghevole ed ampiamente descritti nel sito http://www.comuniciclabili.it/.

FIAB Teramo, fin dal 2019 – anno di costituzione quale realtà provinciale – si è posta come obiettivo quello di migliorare la mobilità ciclistica, la sicurezza stradale e l’ambiente in tutto il nostro territorio con numerose iniziative portate avanti sia sul territorio che nei confronti delle Amministrazioni pubbliche. In questo ci ha aiutato molto il lavoro svolto negli anni da tutti i volontari, ma un ringraziamento particolare lo dobbiamo allo scomparso Lucio De Marcellis cui abbiamo voluto intitolare la nostra associazione e a due nostri storici soci, è grazie alla loro grande preparazione tecnica che oggi ricoprono rispettivamente la carica di Presidente Nazionale e Responsabile dell’ufficio Studi di FIAB Italia: Alessandro Tursi e Raffaele Di Marcello.

Durante la cerimonia di stamane il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’Assessore Maurizio Verna hanno descritto gli importanti provvedimenti che hanno messo in campo come le corsie ciclabili, l’avvio del progetto definitivo per la realizzazione della prima tratta della pista ciclabile Teramo-mare, l’avvio dell’iter per l’adozione del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), il progetto per la riqualificazione della ciclopedonale del Parco Fluviale ed altre iniziative che vanno tutte verso quanto FIAB da anni richiede e che sia Raffaele Di Marcello che Gianni Di Francesco, nel consegnare la bandiera, hanno innegabilmente riconosciuto loro.

Il Sindaco Gianguido D’Alberto ha detto che è stato anche grazie al costante pungolo e stimolo esercitato da Gianni Di Francesco se l’amministrazione ha intrapreso un tale percorso.

Ovviamente la conquista del primo livello di ciclabilità (un solo ‘bike smile’ su cinque) da parte del Comune di Teramo ha un significato ben preciso: che ancora molto si deve fare!

 E su questo Gianni Di Francesco, Presidente protempore di FIAB Teramo (pur comprendendo i limiti imposti dagli uffici amministrativi e tecnici, pigri nel recepire le normative e le leggi nazionali) ha sottolineato la propria insoddisfazione per le molte iniziative proposte ma disattese dall’amministrazione, quali la mancata attuazione delle strade scolastiche, bicibus e pedibus scolastici, chiusura del centro storico al traffico privato e il fatto che da anni a Teramo non viene più organizzata la manifestazione Bimbimbici, tutte misure che avrebbero sicuramente valso al Comune di Teramo più punteggio per la valutazione da parte di ComuniCiclabili.

Fiab Teramo

Foto Ekuonews




LA NOSTRA TERRA non è in vendita

Danni a raccolta tartufi per 42 milioni di euro

L’Aquila, 15 ottobre 2022. “La nostra terra non è in vendita, la sicurezza dei cittadini non è negoziabile. Ci batteremo con tutte le nostre forze contro una infrastruttura pericolosa e che rischia di essere inutile quando diventerà operativa. E che intanto avrà un impatto ambientale enorme e distruggerà anche la produzione tartuficola, con danno stimato, da una nostra perizia, di ben 42 milioni di euro.”

A suonare la carica è Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, dopo che il governo ha dato via libera alla realizzazione del metanodotto Snam rete adriatica Sulmona – Foligno, che attraverserà anche il territorio di Paganica, frazione del comune dell’Aquila, per circa 15 chilometri interessando 40 ettari, gravati da uso civico, di assoluta valenza ambientale, classificato dal piano regolatore generale del Comune dell’Aquila come zona agricola di rispetto montano. Un territorio classificato a massimo rischio sismico (zona 1), duramente colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, interessato da una pericolosissima faglia. L’Asbuc di Paganica non è mai stata interpellata dalla Snam, che anzi sottolinea Galletti, “ha piuttosto preferito remunerare per l’attraversamento gli occupatori abusivi dei terreni di uso civico”

“L’assenza ad oggi di uno studio sulla sicurezza sismica del metanodotto – spiega Galletti -, una condotta dal diametro di 120 centimetri e 40 metri di servitù a pochi metri di profondità, proprio sulle faglie sismiche, sta pertanto generando apprensione e contrarietà presso la popolazione. La notte del sei aprile 2009 il sisma ha del resto tranciato di netto un tubo da 20 centimetri di diametro, della linea gas interna, aprendo un cratere di circa 20 metri quadri e ha fatto esplodere una tubatura dell’acquedotto da circa 60 centimetri di diametro”.

E ancora, incalza Galletti:  “notevole sarà poi l’impatto ambientale e paesaggistico che non potrà in nessun modo essere sanato con il ripristino “integrale” dei luoghi che la Snam afferma di garantire. Il tracciato attraverserà, con una servitù di passaggio di circa 40 metri per lato, in particolare la valle a monte di Paganica, proprio di fronte al santuario della Madonna d’appari, risalente al XIII secolo, e dichiarato monumento nazionale nel 1902, importante meta turistica, anche internazionale, stretto com’è tra una parete rocciosa ed il corso del torrente Raiale, affluente dell’Aterno, che costituiscono un sagrato naturale. A rischio sono poi la portata ed anche la sopravvivenza delle preziose sorgenti d’acqua presenti lungo il tracciato e che saranno ‘bucate’ dal metanodotto, come le sorgenti ‘Fonte Verrone, Acqua santa e Callarjello”.

Forte elemento di contrarietà, non da ultimo, è che saranno irrimediabilmente distrutte dagli scavi per la messa in posa del metanodotto, le numerose cave spontanee di pregiato tartufo, presenti in tutti i 40 ettari, voce importante per l’economia del territorio.

“L’Asbuc ha commissionato nel luglio 2022 una perizia – ricorda Galletti -, per quantificare i potenziali danni cagionati dal passaggio del metanodotto, in termini di mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti da loro derivati sia per gli anni del cantiere, sia per gli anni che saranno necessari alle piante per dare nuovamente frutti, circa 20 anni, sempre che il terreno una volta rimosso, lavorato e pressato dai mezzi meccanici non perda per sempre la sua fertilità”.

Entrando nello specifico, per quanto riguarda “il danno della coltivazione e del recupero di essa”, i calcoli della perizia asseverano che il costo del terreno con tartufaia spontanea è pari a  15 euro a metro quadro. Per gli interi 40 ettari  l’entità del danno si attesta ai 6.000.000 di euro.

C’è poi “il danno economico alla collettività dal mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti derivati, sia per gli anni dei lavori sia per gli anni prima che le piante diano di nuovi frutti”: la perizia calcola che la produzione oscilla dai  50 ai 150 kg ad ettaro ad anno. Il costo medio per il tartufo nero pregiato invernale di 900 euro al kg. Ponendo come media di produzione 100 kg ogni anno per ciascuno di 40 ettari, e stimati gli anni per il ripristino  in 20 anni, il danno ammonterà a 36.000.000 di euro.

Solo in riferimento alla produzione tartuficola, il danno cagionato dal passaggio del metanodotto sarà per il territorio, dunque, di 42.000.000 milioni di euro.

Foto Rete8




UNITE DALLO ZAFFERANO. Evento significativo per gli amanti della cucina sana e raffinata

Giovedì 27 Ottobre dalle ore 17 presso Neronatura in C.so Inghilterra 17 a Torino un aperitivo gratuito con piatti preparati con lo zafferano purissimo dell’Aquila D.O.P. prodotto dalla cooperativa “Altopiano di Navelli

L’Aquila, 15 ottobre 2022.”. Questa occasione segna il ritorno in grande stile nella città subalpina di un prodotto di elevatissima qualità divenuto di difficile reperimento e talvolta sostituito da altri non sempre all’altezza di quello ottenuto attraverso una coltivazione che vanta quasi otto secoli di storia.

Infatti, lo zafferano fu introdotto in Abruzzo nel XIII secolo e da allora è stato costantemente coltivato in una zona ben specifica della provincia dell’Aquila, appunto l’altopiano di Navelli, richiedendo non solo un lavoro attento, certosino, pesante ma anche un terreno, condizioni atmosferiche, temperature difficili da trovare dappertutto e ineliminabili per ottenere le sue preziose caratteristiche. Lo zafferano rappresentò un fondamentale elemento di sviluppo sia dei luoghi di produzione sia della città dell’Aquila che attraverso il suo commercio divenne ben presto il luogo di scambio principale per l’Italia, con città importantissime come Milano e Venezia, e per l’Europa, in primis la Germania e il fiorente centro di Norimberga.

Questa importanza plurisecolare dello zafferano abruzzese è strettamente legata alle sue proprietà, utili non solo per la cucina (come un po’ restrittivamente si ritiene al giorno d’oggi) ma anche nella preparazione di medicinali: gli studi promossi dall’Università dell’Aquila hanno infatti confermato la forte presenza di vitamina A, B1 e B2 nonché il valore curativo attribuitogli in passato. Ciò è fondamentale per l’attribuzione D.O.P. che lo zafferano protagonista dell’iniziativa di Neronatura può orgogliosamente sfoggiare.

Ma queste stesse caratteristiche si ottengono solo con una coltivazione particolarmente attenta alle condizioni ambientali e con un lavoro molto impegnativo; si pensi, a titolo d’esempio, che il raccolto deve essere effettuato in 15/20 giorni al mattino prestissimo prima che il sole apra i fiori mentre per ottenere un chilogrammo di zafferano secco il processo lavorativo utilizza circa 250.000 fiori con ben 500 ore di lavoro. Tutto ciò dà un’idea, seppur vaga, di quanto sforzo, tradizione, cultura siano presenti in un  contenitore di zafferano dell’Aquila. L’evento di Neronatura è quindi di grande significato per tutti coloro che apprezzano l’importanza del nutrirsi consapevole e la serietà dei produttori.

È inoltre l’occasione per scoprire un punto vendita dove è possibile reperire, con l’aiuto di un personale attento, cortese e preparato, tutti i molteplici e gustosissimi prodotti  all’insegna di questa filosofia poiché Neronatura da anni è diventato un emporio incredibilmente ricco per chi è alla ricerca di spezie, legumi, cereali, frutta secca ed essiccata e delizie di vario genere, dolci e salate; il tutto proposto con particolare attenzione alla provenienza e con gusti originari, raffinati, delicatamente avvolgenti. Appuntamento quindi il 27 Ottobre ore 17 in Corso Inghilterra 17; benvenuto lo zafferano a Torino, benvenuta l’Aquila a Torino e grazie a Neronatura per la costante ricerca del meglio!

Nicola F. Pomponio




SENTIERI D’AUTUNNO, Colori, Sorrisi dell’anima

Palazzo Piccirilli ospita la mostra di Edit Il 22 e 23 ottobre

Paglieta, 15 ottobre 2022. Nell’ambito dell’imminente manifestazione “Sentieri d’Autunno”, in programma nel caratteristico borgo di Paglieta, nei giorni 22 e 23 ottobre,  Palazzo Piccirilli, collocato nel cuore del centro storico, un tempo sede del municipio comunale,  accoglierà la mostra “Colori, sorrisi dell’anima”, dell’artista Ergilia Di Teodoro in arte Edit. Con i suoi dipinti, Edit manifesta la sua concezione dell’arte: “L’arte è mezzo di comunicazione mediante il quale fare ricerca allo scopo di fornire e ricevere energia positiva grazie alla carica espressionistica dei colori.”

Molto complessa è la sua storia operativa: dopo una prima fase dedicata alla Computer Art, di cui è da ritenere pioniera in Italia, Edit è stata invitata a far parte del movimento Iperspazialista che rispecchiava lo stesso concetto portato avanti da Lucio Fontana, ma ben presto se ne distacca reinterpretando in chiave moderna opere dei grandi maestri del passato con una predilezione per il cromatismo espressionistico e per una esclamata simpatia per il dinamismo futurista.

Sempre fedele ai valori estetici e formali, predisposizione dovuta alla sua formazione universitaria (è laureata in architettura), nel prosieguo della sua ricerca ha creato opere uniche attraverso l’uso e l’assemblaggio di polimaterici, colori acrilici, olio, vinilici, poliuretanici che evocano la grande lezione della Pop Art. Rilevante e di prestigio la sua attività espositiva che, tra l’altro, si è concretizzata con partecipazioni a rassegne espositive promosse negli Istituti di Cultura Italiana all’estero, tutte documentate da cataloghi Mondadori nel cui annuale voluminoso catalogo è sempre invitata da una commissione critica.

«Abbiamo accolto con grande piacere» – affermano all’unisono il sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani e la presidente del Museo delle Tradizioni Popolari “Nelli-Polsoni”,  la prof.ssa Esmeralda Pagano, « la richiesta della pittrice Ergilia Di Teodoro di esporre i suoi capolavori nella nostra cittadina. Le varie fasi della ricerca artistica di Edit saranno ben documentate nella sua mostra personale in programma in paese».

 L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Paglieta, ed è promossa dalla Proloco APS Paglieta, dalla Biblioteca comunale e dal Museo delle Tradizioni Popolari “Nelli-Polsoni. L’esposizione resterà aperta dal 22 al 27 ottobre dalle 16,00 alle 22,00,  e l’artista sarà presente a Paglieta domenica 23 ottobre».




GIRO ITALIA CICLOCROSS, tappa in Abruzzo, a Ovindoli

Passaggio di testimone in corsa tra Ferentino e Ovindoli. Si sale di quota tra le affascinanti montagne abruzzesi. Invariata data e Fattore K.

Sarà un grande spettacolo il ritorno in Abruzzo, a Ovindoli

Ovindoli, 15 ottobre 2022. Passaggio di testimone in corsa al Giro d’Italia Ciclocross. L’importante news riguarda l’appuntamento numero 5, quello fissato in calendario per domenica 13 novembre. Il Comitato Organizzatore dell’ASD Romano Scotti, di comune accordo con il Comitato di Tappa MTB Ferentino Bikers ha deliberato lo spostamento della tappa 5 da Ferentino a Ovindoli, Abruzzo, in provincia di L’Aquila.

La commissione fuoristrada della Federazione Ciclistica Italiana ha approvato il cambio di location e l’aggiornamento della scheda gara, mantenendo inalterato il codice Fattore K (164406).

Nella composizione del Comitato di Tappa, all’originale MTB Ferentino Biker si affianca il Velo Club Montesilvano, con il gentile supporto del patrocinio del Comune di Ovindoli. Positivi anche i riscontri incrociati con i presidenti del C.R. Abruzzo (Mauro Marrone) e C.R. Lazio (Maurizio Brilli).

Nei prossimi giorni saranno rese note la piantina logistica e le convenzioni alberghiere. Il cronoprogramma di gara già approvato resta invariato. Il Giro d’Italia Ciclocross è lieto di dare il bentornato alla Regione Abruzzo, con la quale ha condiviso indimenticabili momenti nei primi anni della Corsa Rosa. Quello di Ovindoli segnerà altresì il ritorno del GIC oltre i mille metri di quota dopo il riuscito esperimento di Sappada 2018 e Cantoira 2019. Sulle montagne abruzzesi, facilmente accessibili poiché meta di turismo tutto l’anno, si correrà infatti intorno ai 1300 metri di quota.

Il programma di oggi a Sant’Elpidio a Mare

Intanto a Sant’Elpidio a Mare, in casa della O.P. Bike è tutto pronto per ospitare la tappa 3, il Memorial Tommaso Romanelli. Nella frazione Luce si sono ultimate ieri le operazioni di tracciamento del percorso, che dalle 14 alle 16 di oggi sarà disponibile per le prove ufficiali. Contemporaneamente la segreteria di gara sarà aperta (dalle ore 14:00 alle ore 17:30) presso la Sala Pubblica Luce, al civico 1785 di via Faleriense.

La conferenza stampa è prevista alle ore 18:00 nella sala del Consiglio Comunale in piazza Matteotti, nel cuore del comune marchigiano. Al termine si procederà alla consegna dei pass. Da segnalare un’importante iniziativa dell’Amministrazione Comunale per legare l’evento sportivo agli aspetti culturali della cittadina marchigiana.

«In occasione della tappa 3 – Sant’Elpidio a Mare – l’Amministrazione Comunale fa dono a tutta la carovana dell’apertura straordinaria della ricca pinacoteca civica “Vittore Crivelli” – spiega Stefano Offidani del Comitato di Tappa – Un’occasione da non perdere, considerando che la pinacoteca è a due passi dalla sede del municipio, dove questo pomeriggio alle 18:00 si terrà la Conferenza Stampa. Un pomeriggio impregnato di bellezza dopo la fatica delle prove».

Per usufruire dell’accesso a prezzo agevolato (€ 5,00 a persona) occorrerà esibire il pass del Giro d’Italia Ciclocross. Inaugurata nel 1998 ed allestita nelle sale dell’ex convento dei Filippini (palazzo edificato nel corso del Settecento), la Pinacoteca espone una ricca collezione di dipinti su tela e su tavola, testimonianze figurative della vita religiosa e della storia cittadina dal XV al XVIII secolo, una sezione di grafica frutto delle acquisizioni delle biennali organizzate dalla municipalità negli anni passati e altre opere del Quattrocento elpidiense, tra le quali la riproduzione delle otto tavolette delle Storie di Sant’Elpidio del Giacomo di Nicola da Recanati (anni ’30 del Quattrocento).