IL VESCOVO E I GIOVANI ad Assisi per la Pace

Più di quattrocento maturandi e universitari hanno partecipato al tradizionale appuntamento organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri

Teramo, 5 novembre 2022. Più di quattrocento maturandi e studenti universitari provenienti dalla diocesi di Teramo-Atri si sono recati oggi ad Assisi per il tradizionale pellegrinaggio promosso dagli Uffici diocesani per la Pastorale Universitaria, per la Pastorale Giovanile e per la Pastorale Scolastica.

Giunti con otto autobus partiti da Teramo, Nereto ed Atri, i giovani sono arrivati al mattino nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Sul sagrato della chiesa gli studenti del conservatorio “G. Braga” si sono esibiti in una piccola esecuzione dal vivo. Poi tutti insieme le ragazze e i ragazzi hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Lorenzo Leuzzi. Durante l’offertorio è stata accesa una lampada per invocare il dono della pace, in comunione con le numerose organizzazioni cattoliche presenti oggi a Roma per manifestare a favore della pace in Ucraina e in tutto il mondo.

Nel pomeriggio, dopo una visita alla città alta di Assisi, ci si è ritrovati nella Basilica superiore di San Francesco per una preghiera e un saluto agli studenti da parte di Monsignor Leuzzi.

La giornata si è conclusa nella cripta della Basilica inferiore che custodisce la tomba di San Francesco, dove i ragazzi hanno deposto la lampada della pace.

«Siamo veramente contenti della risposta degli studenti e degli istituti» ha dichiarato il direttore della Pastorale Giovanile don Massimo Balloni. «Siamo inoltre grati all’Istituto Braga per il bellissimo momento musicale offertoci. Nei sorrisi e nell’entusiasmo dei ragazzi presenti qui oggi c’è l’immagine della Chiesa che ci piace».

A nome della Pastorale Universitaria parla invece il direttore don Marcello Iuliani. «Siamo veramente contenti di questo pellegrinaggio. Un momento di fraternità, di fede, di comunione profonda e di conoscenza tra di noi. Abbiamo portato ad Assisi tanti volti giovani e respirato un’aria di gioia, in una giornata dedicata alla pace nella città di un santo così legato alla pace».

Per la responsabile diocesana della Pastorale Scolastica, Giusy Pelatti «oggi Assisi è stata la cornice dentro la quale i giovani hanno disegnato con le loro pennellate i colori della Pace».




INIZIATIVE DEL CLUB ALPINO Italiano Regionali e Nazionali

Domenica 6 novembre 2022 – domenica 13 novembre – domenica 20 novembre 2022

Ecco le iniziative:

Domenica 6 novembre 2022

Seppur tardivamente, si comunicano le uscite in ambiente di domani, 6 novembre 2022, della Sezioni Cai di Castelli e della Sezione Cai di Teramo.

Domenica 13 novembre

L’uscita congiunta Cai Teramo e Cai Castelli con sosta finale a Valle Castellana.

Domenica 20 novembre 2022

Giornata nazionale sul Sentiero Italia Cai.

In ogni regione una proposta escursionistica esplorativa.

Per l’Abruzzo:

IN MONTAGNA CON IL CAI

  • domenica 6 novembre 2022

Doppio appuntamento con Cai Teramo e Cai Castelli

C’è da scegliere: nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Escursione Cai Teramo: ad anello da Altovia a Macchiatornella, sui Monti della Laga

Escursione Cai Castelli: Sentiero della Pace tra le frazioni del Comune – Intersezionale Cai Loreto Aprutino

A seguire:

  • domenica 13 novembre 2022 – escursione Ceppo San Martino Cai Teramo e Cai Castelli

  • domenica 20 novembre 2022 – Giornata nazionale Sentiero Italia Cai da Bussi sul Tirino a Ofena

Inoltre, un articolo che documenta l’impegno autunnale del Cai nelle attività di informazione, educazione e formazione, rivolte a soci e non soci.

Filippo Di Donato

Foto Club Alpino Italiano




UNA   SERATA DI POESIA sul tema amare essere amati

Il Salotto Culturale Prospettiva Persona 2022 con  Vincenzo Lisciani Petrini

Teramo, 5 novembre 2022. Mercoledì 9 novembre p.v., alle ore 18:00  nella  sede Caritas di via Vittorio Veneto 11,  riprende la stagione autunnale del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio  MIC e Fondazione Tercas), presentando una   serata di poesia sul tema Amare essere amati di Vincenzo Lisciani Petrini (Italic Pequod, 2022). Presenta: Luca Mastrocola (Ricercatore).

Interviene Enrica Lisciani Petrini (Emerita di Filosofia Estetica, Università di Salerno). Legge Daniele Di Massimantonio (Attore).

Approfondimento

«Significativo il titolo dell’opera: amare è un continuo oscillare dalla forma attiva a quella passiva, bisogna essere contemporaneamente soggetti e oggetti dell’amore. L’«essere», l’esistenza stessa, si inscrive tra l’«amare» e l’«amato»: l’atto dell’amore crea l’amato, il desiderare qualcosa crea quella cosa stessa. Ogni cosa esiste nel suo essere desiderata.

Eppure, come mostra Petrini, è possibile mortificare tale processo: nella poesia in questione, la relazione tra due individui viene immortalata in un tipico souvenir da vacanza: la calamita. L’amore tra due persone, elemento che dovrebbe essere caratterizzato dall’unicità e dall’irripetibilità, viene rinchiuso nell’immaginario stereotipato della Parigi romantica. Questo amore diventa l’ennesimo amore).

(Gerardo Iandoli, su Strisciarossa , https://www.strisciarossa.it/la-forza-delle-reciprocita-dellamore-nei-versi-di-lisciani-petrini/).




PARTE IL RESTYLING del piano terra del municipio

Un miglioramento concreto dei servizi e degli spazi a disposizione

Roseto degli Abruzzi, 5 novembre 2022. Restyling in arrivo per il piano terra del Municipio di Roseto degli Abruzzi. A renderlo noto alla cittadinanza è l’Amministrazione Comunale consapevole che i lavori porteranno alcuni piccoli disagi all’utenza, per breve tempo, a fronte, però, di un miglioramento concreto dei servizi e degli spazi a disposizione. La ristrutturazione del piano terra è stata suddivisa in due lotti e il primo step dei lavori prenderà il via nella giornata di lunedì 7 novembre

I lavori del Primo Lotto per il rinnovamento degli interni, dei front office, dei back office e dell’arredo, supervisionati dall’Assessore al Personale Zaira Sottanelli, prevedono un intervento da circa 51mila euro e dovrebbero durare fino alla fine del mese in corso. In questa prima fase saranno messi a nuovo gli Uffici Anagrafe, il Centralino, il back office dell’Anagrafe, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e l’Ufficio Protocollo.

Il Secondo Lotto, che partirà all’inizio del prossimo anno, riguarderà invece gli uffici del Sociale che insistono sul lato destro della struttura rispetto all’ingresso.

Nello specifico, l’intervento prevede il rinnovamento non solo delle postazioni ma anche degli spazi per renderli più funzionali ed efficienti. Garantendo, quindi, una migliore razionalizzazione degli spazi e il rinnovamento di alcuni impianti, come ad esempio quello del cablaggio della Rete Internet interna, e la tinteggiatura delle pareti.

“Si tratta di lavori che saranno svolti in maniera modulare – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore Sottanelli – coinvolgendo, di volta in volta, un settore o una stanza. Questo ci permetterà di ridurre al minimo i disagi per l’utenza e alla Macchina Amministrativa di continuare a lavorare riducendo al minimo gli eventuali intoppi. Nessun servizio, infatti, durante l’apertura del cantiere sarà sospeso però, chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza e di non affollare gli uffici in questione negli orari di punta. Un piccolo sacrificio di qualche settimana che, di contro, porterà grandi vantaggi per tutta la nostra comunità. Vantaggi che si concretizzeranno attraverso la razionalizzazione degli spazi, l’accesso più ordinato negli uffici e con, soprattutto, servizi più efficienti per i rosetani. Anche questo intervento rientra nella nostra idea di Amministrazione più vicina ai cittadini che stiamo rendendo concreta, passo dopo passo, come promesso nel nostro programma elettorale”.




INSIEME partecipa

La manifestazione per la pace

Uno dei valori fondativi del partito, richiamato anche nel proprio simbolo – organizzata oggi a Roma

Unendosi a tutte le voci che oggi invocano e pregano per la pace, INSIEME auspica vivamente che tutte le parti del conflitto russo-ucraino dimostrino concrete disponibilità ad avviare un processo di pace che ristabilisca l’integrità e sovranità dell’Ucraina, e ne assicuri la sicurezza nel contesto di un complessivo assetto europeo che includa pienamente anche la Federazione Russa. Un quadro che permetta la ricostruzione delle enormi distruzioni belliche e garantisca pienamente i diritti di tutte le minoranze etniche e linguistiche.

A questo scopo auspica che siano fatti passi concreti che dimostrino la buona volontà delle parti. Che la Russia sospenda immediatamente i bombardamenti di tutte le infrastrutture civili e l’Ucraina proponga una legislazione a piena tutela della minoranza russofona. Che i Paesi europei prospettino un piano di progressiva riduzione delle sanzioni verso la Russia commisurato alla ritirata di questa dai territori occupati.




NELLA CAPITALE a manifestare per la Pace

In piazza della Repubblica a Roma

Pescara, 5 Novembre 2022.  In partenza verso Roma da Pescara, assieme ai cugini grillini di Vasto, Lanciano e Termoli, anche il Movimento 5 Stelle Pescara che sarà oggi nella capitale a manifestare per la pace. Partita la delegazione pronta a sostenere la manifestazione per la pace che si terrà a Roma alle ore 12, col raduno a piazza della Repubblica.

Portavoce, attivisti e simpatizzanti del M5S aderiscono alla manifestazione per la Pace in programma per oggi, sabato 5 novembre a Roma, presenti i consiglieri comunali Erika Alessandrini e Paolo Sola con i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri e l’ex deputata Carmela Grippa.

Saremo presenti nella Capitale per ribadire il convinto NO ad un conflitto insensato che continua a provocare vittime e distruzione tra la popolazione civile. Ci apprestiamo a vivere una grande giornata di partecipazione senza bandiere o simboli politici. Oggi più che mai, riteniamo, che qualsiasi azione introdotta possa contribuire a quel processo di pace tra popoli auspicato da tutti e in

Il concentramento della manifestazione è fissato in Piazza della Repubblica e la partenza del corteo è prevista per le ore 14.




NON C’È NESSUN PROBLEMA Politico

Andiamo avanti per risollevare la città

Chieti, 5 novembre 2022. “Abbiamo preso un impegno con la città e lo porteremo avanti. Ciò che è accaduto in Consiglio oggi pomeriggio è dovuto solo ed esclusivamente a impegni di lavoro di alcuni di noi, anche perché sulla delibera all’ordine del giorno si era trovato un giusto accordo, come dimostrato nella Commissione che si è tenuta oggi pomeriggio alle 15.30 e che ha espresso parere favorevole al provvedimento con i voti di tutti gli esponenti della maggioranza che erano presenti”, così i consiglieri di maggioranza.

“Un’alternativa alla prima stesura dell’atto era stata costruita insieme e nel rispetto di tutti i punti di vista espressi dai vari gruppi ed era pronta per essere discussa in aula. Quanto accaduto non è di certo un atto di sfiducia nei confronti del sindaco, ma risponde a una dinamica fisiologica al Consiglio comunale che non è inedita nella storia amministrativa di Chieti, tant’è che per anni le assemblee civiche sono sempre andate in seconda convocazione, cosa che accadrà anche adesso, senza ipoteche dal punto di vista politico. Questo perché siamo tutti consci che abbiamo troppe cose da realizzare, che sono fondamentali per Chieti e i suoi cittadini, utilizzeremo il tempo per questo, affrontando i veri problemi con l’unico obiettivo di fare fede all’impegno assunto di risanare i conti dell’Ente, restituire a Chieti progetti e programmazione per il futuro e farlo con tutti gli strumenti appropriati, come una vera maggioranza fa e deve fare. E come la città si aspetta, dopo aver vissuto le conseguenze di governi instabili, spaccati e che non sono stati in grado di costruire a Chieti il futuro che merita”.




IL PRIMO COMPITO dei Cattolici

Tornare a pensare in proprio

di Domenico Galbiati

5 novembre 2022

Per quanto possa apparire indecifrabile e contorta, non dobbiamo essere ingenerosi con la politica e con coloro che la interpretano. Bisogna prendere atto che le culture politiche che abbiamo ereditato dal secolo scorso – a loro volta figlie del secolo ancora precedente – sono messe a dura prova dalle trasformazioni che, congiuntamente, attraversano il nostro tempo e mettono in discussione i paradigmi interpretativi fin qui in uso. Il politico – diversamente dall’ uomo di cultura che può concedersi il lusso di una riflessione più ponderata – sbatte la testa direttamente contro le difficoltà più impellenti, momento per momento, eppure non può esimersi dal dare una risposta, talvolta pressoché immediata.

Ne abbiamo avuto una riprova con la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina. Queste considerazioni valgono anche per i cattolici e per l’irrilevanza, da più parti affermata e, del resto, di palmare evidenza, della loro presenza politica. Come taluni continuano a ritenere, il punto non è la cosiddetta ricomposizione della diaspora. Bensì, nel solco fertile della storia del movimento politico dei cattolici, l’invenzione di un nuovo linguaggio o meglio la fatica di un pensiero che sappia comporre l’enorme ventaglio di innovazioni e di potenzialità che attraversano le nostre vite, così da portarle ad una sintesi sempre incompiuta, ma tendenzialmente via via più avanzata.

I cattolici devono riscoprire il coraggio di tornare a pensare in proprio e, allo stesso tempo, la coscienza d’ essere non per merito proprio, ma per intrinseca virtù della loro visione cristiana, gli accreditati depositari di quell’ umanesimo di impronta personalista che rappresenta l’unica possibile chiave di volta in grado di reggere il peso del passaggio epocale cui ci apprestiamo.

Ha ragione Giancarlo Infante che, in un articolo comparso su queste pagine, sosteneva come

dall’ irrilevanza i cattolici non usciranno mai più se non torneranno a ragionare politicamente, come dicevano Lazzati e Paolo VI. Invece, anche dopo il 25 settembre, molti cattolici si trastullano ancora attorno al letto di Procuste del PD che si strugge in uno psicodramma alla ricerca di una identità impossibile, che non si vede come possa sbocciare se ancora non è fiorita ad almeno tre lustri dalla sua fondazione. Altri, sempre meno numerosi, hanno raggiunto la pace dei sensi nella pancia della destra, peraltro mal sopportati, come fossero indiani confinati in una riserva.

È come se un complesso di inferiorità paralizzasse i credenti e li convincesse o a trattenersi nell’ interiorità della loro coscienza oppure a lasciarsi prendere da un rassegnato abbandono del campo, senza correre il rischio di avventurarsi su un terreno aspro e scosceso. Non avvertono come, al contrario, leggendo bene tra le righe del discorso pubblico, si colgano voci, più numerose di quanto non sembri, che esprimono una qualche nostalgia per la concezione cristiana della storia e c’interpellano con l’ ansia – forse opaca, a tratti oscura, quasi si volesse negarla, eppure evidente – di poter trovare nel cristianesimo quel filo d’Arianna che conduce verso un senso compiuto della vita, della propria personale esistenza, ma anche del concerto di voci che attestano la plurale ricchezza della collettività.

L’autonomia attorno a cui INSIEME è nato – la sua effettiva ragione sociale, si potrebbe dire – ha esattamente questo significato, incarna questa rivendicazione di capacità critica, di facoltà di giudizio originale, non subalterno o ancillare ad altre culture, il rifiuto di una sudditanza. Il che, in nessun modo, a cominciare dal piano dell’azione politica, vuol dire rattrappirsi in una sorta di torre d’avorio, quasi che le collaborazioni o le alleanze, contratte secondo uno spirito di coalizione, fossero la contaminazione di una supposta purezza ideale originaria.

Autonomia che per noi, per essere vera, deve incarnarsi in altri due momenti: la competenza di chi aspira ad un ruolo di classe dirigente e la capacità di introdurre una nuova, giovane generazione di politici.

E adesso il momento, il frangente storico in cui è necessario osare il salto dal piano prepolitico alla politica militante ed attiva, fondata su un impegno di responsabilità personale.