È TEMPO DI LIBRI vince il bando Educare alla lettura 2020

Il progetto della Cooperativa Il Pensiero si avvia verso la sua attuazione

Lanciano, 7 novembre 2022. Promosso e realizzato con il finanziamento del Cepell, Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, “È tempo di libri” è un percorso formativo di Reading Literacy per docenti di tutte le discipline della scuola secondaria di primo grado, bibliotecari e operatori culturali che vogliano sviluppare e sperimentare attività didattiche innovative, condivise e partecipate, di educazione alla lettura.

Il progetto ha il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lanciano, della Biblioteca Comunale “R. Liberatore” e del Patto Locale per la Lettura della città ed è aperto anche ai docenti e ai bibliotecari dei comuni limitrofi, interessati a promuovere la lettura negli istituti scolastici e nelle biblioteche.

Il percorso formativo è gratuito e accompagnerà l’anno scolastico 2022/2023. Sarà di 25 ore, al termine delle quali, i partecipanti riceveranno l’attestazione, autorizzata dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del MiC, e valida ai fini della formazione del personale docente della scuola.

Tra i formatori, oltre al personale bibliotecario della Cooperativa, lo scrittore e giornalista Beniamino Sidoti, esperto in didattica ludica e animazione alla lettura, Eva Martelli autrice e regista teatrale, Manuel Trivilino ingegnere informatico per la programmazione e lo sviluppo degli aspetti digitali e del web. Le iscrizioni sono aperte e tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Cooperativa Il Pensiero: https://www.cooperativailpensiero.com/e-tempo-di-libri/




IL WWF: NO ALL’ABBATTIMENTO DELL’ABETE BIANCO di Rosello da destinare a Piazza San Pietro di Roma

L’ Associazione chiede, inoltre,  maggiore trasparenza su tutta l’operazione.

Lanciano, 7 novembre 2022. Il WWF ha appreso dalla stampa l’intenzione del Comune di Rosello (CH) di abbattere un abete bianco di circa 30 metri, da destinare a Piazza San Pietro a Roma per le festività natalizie. Unitamente all’albero maestoso, sarebbe previsto il prelievo in vivai della zona di altri 45 piccoli alberi da utilizzare per gli addobbi natalizi dello Stato del Vaticano, che poi andrebbero ripiantati nel territorio rosellano.

Tagliare un albero di questa dimensione in piena crisi climatica è sempre una decisione discutibile, a parere dell’Associazione ambientalista, ancor più nel caso specifico. Si tratta di un esemplare di Abete bianco, specie protette dalla Direttiva europea Habitat per il loro elevato valore ecosistemico. Questa specie, infatti, comune nell’area alpina, è presente in Appennino in poche zone, con il nucleo più importante situato proprio nell’area di Rosello, rappresentando boschi relitti di ecosistemi forestali, un tempo molto più estesi, presenti in queste aree. 

Già nel 2019 erano trapelate notizie in merito all’albero da abbattere a Rosello e, per questo, il WWF aveva formalmente chiesto al Comune gli atti inerenti al procedimento amministrativo di “donazione” per consentire di conoscere quali fossero i costi e le autorizzazioni ottenute all’abbattimento. Ma il Sindaco non solo non ha fornito alcuna informazione ma neppure ha voluto rispondere all’Associazione ambientalista. 

Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina: “chiediamo al Sindaco di evitare il taglio dell’abete di Rosello e al tempo stesso una maggiore trasparenza sulle procedure amministrative, pubblicando sul sito del Comune tutti gli atti relativi all’abete da donare e ai successivi reimpianti previsti, che ci auspichiamo siano stati sottoposti alla perizia di esperti del settore per verificarne la compatibilità con gli ecosistemi esistenti; del resto, come il Primo cittadino sa bene, la trasparenza, che consiste nella pubblicità di atti, documenti, informazioni e dati propri di ogni amministrazione, è uno dei pilastri dell’azione dell’ente Comune il quale è chiamato a fare l’interesse di tutta la Comunità e per tale ragione ogni atto prodotto deve essere reso conoscibile”.

Foto: abruzzoturismo.it




I LUOGHI DEL CUORE  XI° censimento

Ultime settimane per partecipare, fino al 15 dicembre si possono votare i luoghi italiani più amati

Ecco la classifica provvisoria dei luoghi finora più votati in ABRUZZO

Mancano poche settimane alla conclusione della 11ª edizione de “I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Fino al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi più cari, che consideriamo speciali e che, per questo, vogliamo proteggere e far conoscere a sempre più persone. L’Italia, con il suo paesaggio, i monumenti, le tradizioni, i borghi e le città d’arte, ha un patrimonio straordinario che ognuno di noi può contribuire a tutelare, valorizzare o salvare da degrado e abbandono attraverso la partecipazione al censimento del FAI: votare uno o più luoghi del cuore è un gesto semplice e concreto, uno strumento di impegno civile che permette di fare del bene al nostro Paese, prendendo parte alla cura e alla valorizzazione dei suoi beni d’arte e di natura.

Superato il milione di voti ricevuti fino a oggi per questa edizione lanciata il 12 maggio, con la classifica nazionale provvisoria dei luoghi più amati dagli italiani – consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it – che registra continui cambi di posizione tra gli oltre 37.000 luoghi votati. Ai primi tre posti per il momento restano saldi il Museo dei Misteri di Campobasso, con le sue macchine processionali settecentesche, la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), realizzata tra XII e XII secolo e bisognosa di recupero, e la Fonderia di Campane Achille Mazzola di Valduggia (VC), luogo di eccellenza artigiana in attività dal XV secolo al 2003 e oggi da valorizzare. Tra le novità, l’ingresso nelle prime dieci posizioni della Via Vandelli, strada che tocca diverse località in Emilia-Romagna e Toscana, voluta nel XVIII secolo dal duca Francesco III d’Este, della Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, e della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, paesaggio culturale frutto di secoli di interazione tra uomo e ambiente, rispettivamente al quarto, settimo e decimo posto.

La classifica speciale dedicata a “I Borghi e i loro luoghi” – frutto dell’attenzione che il FAI dedica da tempo alle aree interne, di cui i borghi, ovvero i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, rappresentano il tipico tessuto insediativo, nonché i custodi di importanti patrimoni d’arte e natura – è per ora guidata dalla Fonderia Mazzola di Valduggia (VC), seguita dal Castello e Borgo medievale di Cremolino (AL), insediamento storico dell’Alto Monferrato, che ha passeggiate e punti panoramici bisognosi di manutenzione, e dal Cimitero Vecchio di Santo Stefano di Camastra (ME), le cui 90 antiche tombe, originariamente rivestite di maioliche, necessitano di restauro.

I giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nella fase finale, la più intensa, in cui si moltiplicano le iniziative dei comitati attivi nelle raccolte firme e ogni voto si può condividere, affinché i propri luoghi del cuore diventino anche quelli di altri. Il censimento del FAI ha dunque una preziosa valenza culturale, ma anche sociale. È il più importante progetto nazionale che offre una voce alle comunità, oltre che ai singoli cittadini: sono quasi 1.000 i comitati spontanei e le associazioni – di cui 142 quelli registrati finora quest’anno – che dal 2003 a oggi vi hanno partecipato, mobilitando sindaci, scuole, testimonial e popolando piazze e feste locali per far votare beni bisognosi di recupero e attenzione. In molti casi sono accaduti dei “piccoli miracoli”: la visibilità ottenuta grazie a “I Luoghi del Cuore”, anche al di là del sostegno diretto del FAI e di Intesa Sanpaolo, ha dato vita a circoli virtuosi e attratto fondi. Luoghi in abbandono da decenni sono stati così restaurati e riaperti al pubblico, ritrovando un futuro.

Per permettere di conteggiare i tanti voti che arriveranno in chiusura di censimento, la classifica definitiva verrà comunicata entro marzo 2023. Ma l’azione benefica de “I Luoghi del Cuore” non si ferma con l’annuncio dei risultati. Nelle dieci edizioni a oggi concluse, FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni. Grazie a questa iniziativa e alla massiccia partecipazione delle persone, il destino dei luoghi può davvero cambiare. Ecco in che modo:

•             dopo l’annuncio dei risultati finali, a fronte della presentazione di un progetto concreto verranno assegnati rispettivamente 50.000, 40.000 e 30.000 euro ai primi 3 luoghi classificati e 20.000 euro al bene al primo posto della classifica speciale “I Borghi e i loro Luoghi” (N.B. i premi non sono cumulabili);

•             tutti i proprietari – pubblici o non profit – e i portatori di interesse dei luoghi che al termine del censimento avranno ricevuto almeno 2.500 voti potranno accedere al consueto Bando per la selezione degli interventi e presentare al FAI una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria di cui verrà poi valutata l’idoneità a ricevere i fondi resi disponibili da Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto. Il numero di voti è uno degli otto parametri di valutazione e maggiore è la loro quantità più alto è il punteggio in palio;

•             in molti casi la visibilità ottenuta dai luoghi più votati può far nascere collaborazioni virtuose tra istituzioni e stakeholder del territorio, stimolando, come già accaduto in passato, lo stanziamento di ulteriori contributi.

Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria dell’Abruzzo (a seguire le descrizioni):

–              Via Crucis sulla Collina di Santa Croce, San Demetrio ne’ Vestini (AQ)

–              Ferrovia del Centro Italia, Abruzzo – Umbria – Lazio

–              Panorama del Castello di Rocca Calascio (AQ)

–              Eremo e grotta di Sant’Angelo, Civitella del Tronto (TE)

Fino al 15 dicembre 2022 è possibile votare i propri “Luoghi del Cuore”:

1.            Collegandosi al sito www.iluoghidelcuore.it

2.            Con i moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni luogo, scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza della Banca distribuita in tutte le regioni italiane.

Il censimento “I Luoghi del Cuore” è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.

Anche in occasione dell’XI edizione dell’iniziativa, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del censimento 2022 anche grazie alla collaborazione di Rai per il Sociale.

***

Ecco la classifica provvisoria dei luoghi più votati in ABRUZZO:

Via Crucis sulla Collina di Santa Croce, San Demetrio ne’ Vestini (AQ)

Il Comune di San Demetrio ne’ Vestini (AQ) si trova nell’area montana interna aquilana e ha poco meno di 2.000 abitanti. È costituito da sette piccoli borghi, o “ville”, e una frazione, Stiffe, dove si trovano le omonime grotte. A partire dalla frazione di Cardabello si sviluppa una Via Crucis che si inerpica sulla brulla collina del Calvario, fino alla Chiesa di Santa Croce. Il percorso devozionale, illuminato nelle ore notturne, era molto caro agli abitanti che vi salivano in processione la sera di ogni Venerdì Santo. Il comitato “Amici della Via Crucis”, di cui fanno parte la Parrocchia di San Demetrio Martire, la Croce Rossa e l’Associazione Culturale ANCeSCAO, si sta impegnando nella raccolta voti nell’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” per promuovere la conoscenza del sito e la sua storia.

La “Via Crucis sulla Colline di Santa Croce” è inserita nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Ferrovia del Centro Italia, Abruzzo – Umbria – Lazio

Quasi a rappresentare la cintura del nostro Paese, la Ferrovia del Centro Italia si snoda tra le regioni Abruzzo, Umbria e Lazio. Percorrendo oltre 163 chilometri, da Sulmona arriva a Terni passando per L’Aquila e Rieti. Il suo punto più alto si trova in corrispondenza della Sella di Corno (989 metri s.l.m.) ed è anche quello con maggior pendenza dell’intera rete ferroviaria a scartamento ridotto. Inaugurata il 28 ottobre 1883, nei suoi quasi 140 anni di vita la ferrovia è stata essenziale per gli spostamenti dei pendolari anche se nella seconda metà del Novecento, con lo sviluppo del trasporto su strada, ha perso la sua funzione di struttura strategica nei trasporti interregionali. Negli ultimi anni è stata riscoperta, grazie alla diffusione di un turismo lento legato agli antichi mezzi di trasporto e ai borghi che collega. In questo senso, anche i diversissimi e scenografici paesaggi che attraversa hanno molto influito sul suo rilancio: la Valle Peligna fino alle strette gole di San Venanzio (Abruzzo), la via Salaria costruita dai romani più di duemila anni fa, i campanili medievali che svettano sulla città di Rieti. E ancora, è possibile sostare a Contigliano per visitare la Chiesa Collegiata, a Greccio dove San Francesco nella notte di Natale del 1223 diede inizio alla tradizione del presepe, oppure alla Cascata delle Marmore, la più alta cascata artificiale d’Europa con i suoi 165 metri di altezza. Il comitato “Ferrovia del Centro Italia” si è attivato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di conservazione e cura di questa antica infrastruttura che ha un grande potenziale nell’ambito del turismo ferroviario.

Panorama del Castello di Rocca Calascio (AQ)

Dallo sperone roccioso che domina il borgo di Rocca Calascio, a quota 1464 metri s.l.m., il panorama è immenso: lo sguardo spazia dalla Catena del Gran Sasso, a nord, fino alla Majella e al Parco Naturale del Velino-Silente. Il luogo, che si compone di una rocca fortificata, di una chiesa seicentesca ottagonale e di un borgo, è talmente suggestivo che è stato scelto come set di importanti film internazionali, quali Il nome della Rosa e Ladyhawke. La fortezza, documentata già dall’anno Mille, era utilizzata come punto di avvistamento militare. Nel XV secolo fu dotata delle quattro torri perimetrali cilindriche, costruite da Antonio Todeschini Piccolomini, capostipite di un’importante casata del Regno di Napoli. Durante il Medioevo, alle pendici della rocca si sviluppò il borgo di Rocca Calascio: rocca e borgo compongono un unico organismo fortificato che, nel 1579, fu acquistato dai Medici. Oggi il borgo è quasi del tutto abbandonato, ma gli abruzzesi sono molto affezionati al Castello di Rocca Calascio e lo votano col desiderio di valorizzarlo e di renderlo ancora più noto.

Il luogo rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Eremo e grotta di Sant’Angelo, Civitella del Tronto (TE)

Nel territorio di Ripe, una frazione del borgo fortificato di Civitella del Tronto, sono state censite ben 44 grotte. Erose naturalmente nelle pendici della Montagna dei Fiori, si trovano all’inizio del sentiero per le gole del Salinello. La cavità calcarea più imponente, alta 30 metri, è quella dedicata a San Michele Arcangelo che fu, per mille anni, dimora di eremiti. Diverse grotte sono dedicate a questo Santo: la leggenda narra, infatti, che l’Arcangelo, dopo aver sconfitto Lucifero, lo relegò nelle viscere della terra. In realtà, questo luogo di culto ha un’origine molto più antica degli altari medievali qui lasciati dagli eremiti. Scavi archeologici hanno restituito importanti reperti che vanno dal Neolitico all’età del Bronzo, fino all’età del Ferro: oltre alle incisioni rupestri, sono stati rinvenuti diversi strumenti sia in pietra che in ceramica, oggi custoditi nel Museo archeologico di Teramo. La grotta è interessante anche dal punto di vista geologico: l’assoluta assenza di stalattiti e stalagmiti lascia evidente la successione degli strati rocciosi. Vi si contempla la magnificenza dei fenomeni naturali e la loro stretta relazione con la storia dell’uomo e del divino. Tutt’oggi il luogo è meta di pellegrinaggi: ogni anno il 1° maggio e il 29 settembre vi si celebra ancora messa.

Per consultare la classifica provvisoria dei “Luoghi del Cuore” in ABRUZZO:

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/classifica?regione=13

È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo

dalla pagina cerca un luogo su www.iluoghidelcuore.it

FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS

Ufficio Comunicazione Stampa e New Media – Elisabetta Cozzi tel. 349 5572117; e.cozzi@fondoambiente.it

Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334 6516702; n.mirri@fondoambiente.it

Intesa Sanpaolo

Rapporti con i Media – Silvana Scannicchio tel. 335 7282324; stampa@intesasanpaolo.com




LE MODIFICHE CHE RISCHIANO di generare un far west

La Giunta Marsilio e alla legge urbanistica

Pescara, 7 novembre 2022. La Giunta Marsilio sta riuscendo nell’intento di celebrare i quarant’anni della legge urbanistica regionale (l.r. n. 18/1983), malgrado i ripetuti annunci di un tempestivo aggiornamento e gli impegni presi e mai mantenuti con il Consiglio regionale.

Nonostante la transizione ecologica e l’azzeramento del consumo di suolo costituiscano ormai obiettivi indifferibili per le pubbliche amministrazioni – e quindi presupposti imprescindibili nella maggior parte degli interventi -, la Regione Abruzzo continua ad essere subordinata ad una legge urbanistica obsoleta e non al passo con le nuove strategie di pianificazione.

Non sono mancati però in questi anni attacchi alla diligenza e alterazioni ad hoc, supportate più dall’esigenza di risolvere qualche problema specifico che da una visione di insieme.

•             A settembre 2020 (L.R. n. 29/2020), in piena pandemia, il covid è stato utilizzato come pretesto per una cospicua modifica della legge dell’83, fortunatamente poi, almeno in parte, cassata dal Governo.

•             Con la recente L. R. n. 28/2022 dell’ottobre 2022, la Giunta Marsilio ha invece introdotto il “condono preventivo”, un’ulteriore modifica che ha come unico scopo quello di incentivare la realizzazione di sottotetti “abitabili” con promessa di sicura sanatoria, riuscendo a superare persino la Regione Lombardia, dove il recupero abitativo è possibile a tre anni dall’agibilità (non uno come in Abruzzo).

•             Ora, infine, la Giunta ha proposto un progetto di legge (PDL n. 252/2022) che sotto il vessillo della riduzione del consumo di suolo, del recupero del patrimonio edilizio e della rigenerazione urbana rischia di celare un duro attacco ai nostri paesaggi rurali ma anche ai borghi e alle zone “B” di testimonianza culturale.

Il gruppo del PD in Consiglio regionale ha richiesto l’audizione dell’Istituto nazionale di urbanistica (INU), di Italia Nostra, di Slow food, della Federazione interregionale degli ordini degli architetti PPC Abruzzo-Molise, del WWF e della Provincia di Chieti e non ultima la “Soprintendenza Archeologica, beni ambientali e paesaggio”, che hanno fornito dei suggerimenti migliorativi per centrare il reale obiettivo del consumo di suolo zero, in una Regione in cui il dato in questione, stando all’ultimo rapporto Ispra, è tra i peggiori d’Italia.

Anche il PD ha proposto oltre 60 emendamenti di merito, nell’ottica di favorire il recupero della permeabilità dei suoli, preservare e tutelare il paesaggio e l’ambiente.

Tuttavia, nessuna delle proposte presentate da ordini professionali, associazioni ed enti è stata accolta. Idem per gli emendamenti, che non sono stati neanche messi in discussione, sfruttando l’art. 70 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale che prevede la possibilità di andare direttamente in aula se sono trascorsi 45 giorni dal deposito del progetto di legge.

Oggi in questa conferenza stampa, che vede la partecipazione anche di Quirino Crosta, Responsabile del dipartimento delle politiche urbane e territoriali del PD regionale, non vogliamo soltanto sottolineare come, a 16 mesi dalla fine di questa consiliatura, ci sia il rischio che venga tradito da parte della Giunta Marsilio l’obiettivo di una nuova legge urbanistica regionale, ma svelare come dietro questa promessa disattesa ci sia in realtà la volontà di stravolgere a fine edificatori la pianificazione regionale, mortificando i PRG comunali.

E del resto, se veramente questo provvedimento di riordino territoriale fosse davvero pronto, come ci comunicano, perché velocizzare l’approvazione di una legge così “improvvisata e deleteria”?

Nel testo si parla di contenimento del consumo di suolo, riordino territoriale e valorizzazione di terreni agricoli ma, come dimostreremo, si ottiene un risultato esattamente opposto, con delocalizzazione di volumetrie nei centri antropizzati, senza le procedure già previste dall’art. 2 della legge 49/2012 (recepimento del decreto sviluppo), con le premialità del decreto sviluppo, la monetizzazione degli standard qualora assenti e la riduzione dei contributi di costruzione fino al 50% se destinata all’abitazione del proprietario o all’avente titolo.

Le previsioni di questa proposta di legge dispongono che, le volumetrie dei fabbricati “a prevalente destinazione residenziale” ubicate in:

–              zona agricola e non più funzionali all’attività agricola

–              aree caratterizzate da dissesto idro-geomorfologico e suscettibili di instabilità sismoindotta

–              aree ad alta valenza paesaggistica, aree protette e aree soggette a vincolo di tutela ai sensi del codice dei beni culturali

–              aree individuate dai Comuni nei propri piani urbanistici come non più compatibili con gli indirizzi di pianificazione comunale

possano essere delocalizzate, nell’ambito dello stesso Comune, nelle zone B e C di Piano regolatore, potendo usufruire di tutte le premialità del decreto sviluppo (sia al livello di cubature che di monetizzazione) e con incentivanti riduzioni dei contributi di costruzione (del 50%).

Abbiamo evidenziato delle criticità cui abbiamo cercato di porre rimedio con i nostri emendamenti – di merito e non ostruzionistici -, che riproporremo in aula aggiungendone di nuovi.

Manca un’indagine conoscitiva del contesto territoriale, che tenga conto di quegli immobili che sono una realtà testimoniale del paesaggio rurale delle nostre colline e delle nostre vallate, e che sebbene non espressamente sottoposti a tutela, sono manufatti perfettamente compatibili con il territorio. Delocalizzare questi edifici, senza alcun discrimine, rappresenterebbe un depauperamento del paesaggio. Questa indagine non può essere rimessa ai Comuni, che non hanno gli strumenti per farla; del resto, è stata proprio la Regione in passato a redigere il censimento delle case di terra e dei muri a secco, e potrebbe fare quindi altrettanto anche in questo caso, censendo gli edifici di pregio distinguendoli dai detrattori ambientali. Una valutazione analoga andrebbe effettuata anche per le aree di “atterraggio” delle volumetrie, le aree “B” dei piani regolatori, che spesso ospitano un tessuto risalente ai primi anni 30 e 40 del ‘900, e raramente tutelato da schede apposite del PRG. Con la prevista “densificazione” e le volumetrie premiali, questo tessuto rischia di essere modificato in modo irreversibile compromettendone sia la funzione di testimonianza che la bellezza. Uno studio conoscitivo a monte è fondamentale per individuare gli ambiti in cui è necessaria la valorizzazione con la demolizione degli edificati e per capire cosa accadrà agli ambiti sottoposti a densificazione.

Manca la previsione di un osservatorio che a distanza di un anno, e poi ciclicamente, sia in grado di vagliare l’efficacia della norma sul territorio, evidenziando cosa si sta delocalizzando e cosa andrebbe eventualmente migliorato, oltre a strumenti gestionali di controllo.

Come si può sostenere che la delocalizzazione di immobili delle zone agricole comporti una riduzione del consumo di suolo se le volumetrie verrebbero comunque ricostruite, seppure in altre zone dello stesso Comune, e per giunta accresciute dalle premialità del decreto sviluppo (fino al 50% in più rispetto a quelle originarie)?

Non si specifica adeguatamente in cosa consista la “previa demolizione dell’edificio originario” (prevista dall’art. 3 comma 3). È previsto il totale recupero della permeabilità del suolo agricolo, la sua rinaturalizzazione con opere naturali, o solo la demolizione? Andrebbe specificato.

La delocalizzazione delle volumetrie è una possibilità già prevista dal decreto sviluppo nazionale (DL 70/2011), recepita al livello regionale con la L.R. n. 49/2012. Tuttavia, attualmente, la Legge Regionale prevede che la delocalizzazione possa avvenire tramite interventi di recupero urbano ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30-bis della L.R. 18/1983, quindi una procedura sotto il controllo dei Comuni e inserita in una più ampia programmazione territoriale. Il nuovo testo di legge, invece, da un lato pone una disciplina contraddittoria, liberalizzando il trasferimento delle volumetrie, dall’altro inserisce una nuova disciplina per il trasferimento delle stesse da alcune aree specifiche e garantendo premialità. Perché non modificare direttamente la L.R. 49/2012? Oltretutto questa norma, se approvata, supererebbe i piani comunali e l’autonomia dei Comuni nella realizzazione dei piani di recupero?

Tra l’altro, occorrerebbe definire meglio le aree di atterraggio, passando dalla generica definizione “totalmente o parzialmente edificate e totalmente urbanizzate diverse dalle Zone A” a una che specifichi la conformità residenziale di queste, escludendo quindi qualsiasi possibilità di variante urbanistica.

La ricostruzione a seguito delle demolizioni di cui alla nuova legge, invece, avverrebbe in deroga agli strumenti urbanistici comunali vigenti, in sostanza sarà sufficiente il solo permesso a costruire. I Comuni possono tuttavia deliberare degli ambiti di esclusione, in cui le disposizioni della legge non trovano applicazione, ma dietro quella che sembra un’apparente misura di salvaguardia, in realtà, c’è il problema che tanti Comuni non sono nelle condizioni di redigere una delibera di tale complessità, e quindi, senza misure di sospensione, rischiano di arrivare tardi ad approvarla o di non arrivarci proprio.

Tra l’altro, lo spostamento di volumi verso zone a più alto valore di mercato, già di per sé produce una plusvalenza, cui si aggiunge quella data dagli ulteriori volumi realizzati grazie alle premialità, che possono essere realizzate anche in zone non dotate di standard urbanistici, con conseguente monetizzazione degli stessi. Limitare o annullare la premialità volumetrica, visto che lo spostamento da un’area rurale a un’area urbana è già un buon risultato, limiterebbe gli acquisti di ruderi e abitazioni rurali da parte dei costruttori, per trasformarle in volumetrie in aree più appetibili.

La norma prevede la monetizzazione degli standard mancanti, applicando il Decreto Sviluppo, ma occorrerebbe confrontarsi affinché queste risorse vengano meglio impiegate, ovvero per interventi di miglioramento ambientale, produzione di energia, permeabilità del suolo, incremento del patrimonio arboreo, realizzazione delle zone scolastiche a norma dell’art. 3 del Codice della strada e di mobilità sostenibile. È inoltre possibile prevedere appositi capitoli di entrata nei bilanci comunali per evitare che non si perdano e vengano effettivamente diretti a questi scopi?

La premialità sulla ricostruzione si applica sull’intero volume demolito o sul portato volumetrico differenziale tra la volumetria che delocalizzo e ciò che è previsto nel sito di atterraggio della volumetria? Un altro aspetto centrale che non viene specificato.

È possibile introdurre dei criteri che valutino l’impatto ambientale sulle aree in cui vengono delocalizzate le volumetrie? Ad esempio, il bilancio di suolo, la verifica delle invarianze idrauliche, al fine di rispettare i principi della transizione ecologica.

Se non c’è alcuna intenzione speculativa, perché non sono previste misure per gli insediamenti industriali dismessi, i depositi e financo le stalle? Penso ad esempio all’area industriale di Pescara, Montesilvano e San Giovanni Teatino ma anche ad altre zone dell’Abruzzo che naturalmente conserverebbero la stessa destinazione di partenza (non residenziale). Sono sicuramente ecomostri e detrattori ambientali, molto più incisivi per il recupero del valore della terra e dell’ambiente rispetto alle abitazioni.

Altra contraddizione: si prevede che la volumetria possa essere dislocata anche nelle zone “C” di piano, ma queste aree risultano ad “attuazione indiretta”, mentre la proposta di legge prevede solo zone a intervento diretto.

La proposta di legge non specifica neanche come si individuano i “fabbricati esistenti a prevalente destinazione residenziale”. Sono ricompresi fabbricati misti commerciali e/o artigianali? Inoltre l’art. 69 comma 1 lett. C della LUR assegna al PRG il compito di individuare gli immobili rurali non più utili alle esigenze agricole e quindi soggetti a recupero e ciò determinerebbe un altro contrasto con la legge che si vorrebbe approvare.

Cosa succede per i ruderi o collabenti? Si applica la stessa norma o, poiché in disuso e non più residenziali, ne sono esclusi? Ed eventualmente, anche questi godono della premialità volumetrica?

Ancora una volta alla giunta Marsilio manca una visione ampia e d’insieme, l’unica che avrebbe consentito di ridurre il consumo di suolo in vista degli obiettivi del 2030. Si sceglie piuttosto di modificare alcuni aspetti della legge urbanistica regionale nascondendoli dietro ambizioni che vengono sovvertite nella reale applicazione della norma. Un modus operandi che per la prima volta viene applicato ad una materia delicata come quella urbanistica, che dovrebbe contemplare il coinvolgimento di tutte le forze sociali, associative e politiche, e invece viene affrontata senza alcuna discussione, neppure degli emendamenti presentati. Un vero attacco alla diligenza, senza alcun confronto.

I Consiglieri Regionali

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci

Dino Pepe

Pierpaolo Pietrucci

Il responsabile del dipartimento delle politiche urbane e territoriali del PD regionale

Quirino Crosta




GUARDIAGRELE APRE simbolicamente

La Porta del Parco delle Maiella

Guardiagrele, 7 novembre 2022. Una cerimonia simbolica, semplice, ma piena di significati e che vuole proporre nuove prospettive di valorizzazione territoriale,  quella che si tiene Sabato 12 novembre a Guardiagrele per “aprire” la Porta del Parco Nazionale della Maiella e “Maiella Geopark” dell’Unesco, nella città sede ufficiale dell’istituzione più prestigiosa di protezione della biodiversità in Abruzzo, insieme al Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La cerimonia, denominata “Riprendiamoci la Maiella in tutti i sensi” e che si terrà nella sede del Municipio, con inizio alle ore 10:00m, corona una prima forma di collaborazione istituzionale e culturale tra la FIGE (Federazione Italiana Giornalisti Enogastronomici), con sede a Chieti, e il Comune di Guardiagrele, con la presentazione ufficiale del “Manifesto della Sensualità”. L’obiettivo è rivitalizzare le comunità delle nostre montagne ed esaltare la “capacità attrattiva della natura” che “grazie ai fiori, alle erbe, e alle piante” fa sì che tutti “siamo i profumi che respiriamo e le emozioni che diffondiamo”, in un’area naturalistica, come quella della Maiella, che offre a chi la frequenta un fascino sensoriale incredibile, legato a tutti i sensi, sesto compreso, quello dell’intuizione”.

Appuntamento, quindi, alle ore 10:00, nel Chiostro del Municipio di Guardiagrele per l’inaugurazione della Mostra pittorica: “I Colori della Maiella”, con esposizione di opere di Sabrina D’Angelo, Marilena Santomaggio, Valeria Verlengia e Iryna Scherbakova.

Interventi del Sindaco Donatello Di Prinzio, Massimo Pasqualone, critico d’arte, Gianfranco Marsibilio, Presidente della Mostra dell’Artigianato.

Alle ore 11:00, nella Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele, è prevista la presentazione del “Manifesto della Sensualità”, con interventi di Donatello Di Prinzio, Donato Fioriti, Segretario aggiunto della UNARGA-FNSI, Ugo Iezzi, presidente della FIGE, Mario Palmerio, ex Sindaco e Direttore del periodico “Aelion”, Massimo Pasqualone, Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, con coda “poetica” a cura del giornalista e storico Mario D’Alessandro.

Colonna sonora affidata alle musiche di “Abruzzo Clarinet Ensemble” composto da Marcello Di Millo, Manuele Filoso, Leontino Iezzi.




IL SISTEMA CARCERARIO abruzzese, l’attuale stato

Le condizioni nelle quali versano gli Istituti penitenziari regionali e i detenuti ivi reclusi.

L’Aquila, 7 novembre 2022. Venerdì 28 Ottobre si è svolto, presso la sede della Regione Abruzzo, l’incontro tra il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Prof. Gianmarco Cifaldi e i delegati dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Andrea Cocchini, nella veste di componente della Giunta Nazionale, Elio Carlino, in qualità di componente dell’Ufficio Legislativo, Fernando Alfonsi, quale coordinatore della Regione Abruzzo ed Elisa Di Giacomo, consigliere della Sezione di Avezzano

Il confronto ha avuto ad oggetto l’attuale stato del sistema carcerario abruzzese con particolare riferimento alle condizioni nelle quali versano gli Istituti penitenziari regionali e i detenuti ivi reclusi.

I delegati AIGA hanno avuto la possibilità di presentare al Garante l’Osservatorio Nazionale AIGA sulle Carceri (ONAC), istituito dall’Associazione per accendere i riflettori in un momento come quello attuale (prossimo all’entrata in vigore di importanti riforme) sulla condizione delle carceri italiane e che ha già consentito alla giovane avvocatura di accedere, nella scorsa Domenica delle Palme, negli istituti penitenziari del nostro Paese grazie all’autorizzazione ottenuta dal DAP e dal Ministero della Giustizia

La suddetta iniziativa, ha raccontato l’avv. Andrea Cocchini: “ha avuto il pregio di consentire di fotografare le reali condizioni delle carceri, dare ascolto alla voce dei detenuti, e verificare la validità delle iniziative di reinserimento sociale oggi praticate e, all’esito, elaborare un documento di sintesi delle attività svolte”.

Punto di forza del neocostituito Osservatorio, come precisato dall’ avv. Elio Carlino: “è quello di poter garantire, grazie alle 130 sedi dell’Associazione sparse su tutto il territorio nazionale, una concreta mappatura di tutti gli Istituti Penitenziari mentre l’obiettivo è quello di, da una parte, sensibilizzare l’opinione pubblica e, dall’altra, attirare l’attenzione del legislatore sulla tematica delle carceri al fine di avviare un serio dibattito sulla riforma dell’ordinamento penitenziario”.

Il Garante ha quindi (dopo aver dato il proprio positivo riscontro e apprezzamento alle attività promosse da Aiga) avuto il merito e la lungimiranza di proporre una fattiva collaborazione tra i delegati Aiga e il proprio Ufficio al fine di intensificare l’attività di osservazione e visita delle strutture carcerarie abruzzesi.

Dal suddetto incontro e grazie alla sensibilità mostrata dal Garante, dunque, è nata una “sinergia di risorse umane”, come spiegato dall’avv. Fernando Alfonsi: “che rende la ragione Abruzzo capofila rispetto a tutto il territorio nazionale, sul quale potrà peraltro, ovviamente, replicarsi ed estendersi l’ideato progetto attraverso la collaborazione dei rispettivi referenti territoriali”. 

Conclude quindi, l’avv. Elisa Di Giacomo con i ringraziamenti al Garante “costantemente impegnato ad assicurare nelle carceri Abruzzesi, attraverso l’attività di osservazione e dialogo, il rispetto alla salvaguardia di diritti e comportamenti conformi alla legge e che ha avuto il merito di garantire, anche alla giovane avvocatura, uno spazio di ascolto e costruttivo confronto”.




ALLA FESTA PROVINCIALE Anp Chieti-Pescara

Oltre 400 pensionati

Pescara,  7  Novembre 2022. Oltre 400 pensionati si sono riuniti sabato 5 novembre in occasione della Festa Provinciale Anp Chieti Pescara, dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, dove le manifestazioni sono state costrette a fare un passo indietro. La giornata è stata un’occasione per sensibilizzare la platea ad adottare un’alimentazione e uno stile di vita sano con la relazione della biologa nutrizionista Angela Giuliani, tra le più affermate in Abruzzo. Come da consuetudine, dopo i saluti del Presidente Cia Chieti-Pescara Domenico Bomba, ad aprire i lavori, moderati dal direttore Cia Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, è stato il Presidente provinciale Anp, Valterio Paolucci, “L’epidemia del Covid-19 ha aumentato le diseguaglianze sociali e provocato un peggioramento delle condizioni di vita di tante persone, soprattutto tra i pensionati con assegni al minimo”, ha affermato Paolucci soffermandosi anche sulle criticità in tema di servizi socio-sanitari nelle aree interne e rurali.  Il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti ha poi riportato l’attenzione su quanto sia importante avere come obiettivo fondamentale dell’associazione quello di far sì che si possano soddisfare le condizioni per garantire una migliore qualità della vita a fronte delle criticità post Covid esacerbate dalla guerra in Ucraina. Parola poi al Presidente nazionale Inac, Alessandro Mastrocinque, che ha riportato i dati delle pensioni sottolineando il fatto che in Italia in 32% degli anziani non raggiungono la soglia minima della pensione. “I pensionati ricoprono un importante ruolo nella società, soprattutto in ambito familiare, e il peso, anche in termini anagrafici, di questa fascia della popolazione costituisce i presupposti per attuare misure politiche e servizi adeguati”, ha detto Franco Fiori, vicepresidente nazionale Anp.

Conclusioni affidati a Mariano Nozzi, direttore Cia regionale, e Maurizio Scaccia, direttore nazionale Caf.

La giornata è proseguita con il pranzo e l’intrattenimento musicale.

CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo




AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE 2022/2023 al Teatro Talia di Tagliacozzo

Ad inaugurarla Domenica 20 novembre alle ore 18:00 sarà il live show musicale “BeatleStory – The Fabulous Tribute Show”

Tagliacozzo, 7 novembre 2022. Domenica 20 Novembre alle ore 18:00 riparte la stagione teatrale al Talia di Tagliacozzo. Ad inaugurare la stagione 2022/2023 sarà un live show musicale che omaggerà la storia di una delle band più importanti del panorama musicale, i Beatles con lo spettacolo “BeatleStory – The Fabulous Tribute”. La grande novità di questo nuovo anno al Teatro Talia è infatti quella di proporre in cartellone non solo spettacoli di prosa, ma di estendere l’offerta anche a proiezioni cinematografiche e concerti.

Per questo, ad aprire questa stagione, sarà un live show multimediale che, attraverso un magico viaggio, ripercorrerà l’intera storia dei Beatles dal ’62 al ’70, in un concerto con oltre 40 dei loro più grandi successi! Partendo dalle strade di Liverpool, attraversando gli anni della Beatlemania fino ai grandi capolavori in studio, 2 ore intense di capolavori come: She Loves You, I Want To Hold Your Hand, Twist and Shout, Yesterday, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, All You Need Is Love, Come Together, Let It Be, Hey Jude.  Un concerto elettrizzante che, attraverso la favola musicale più bella ed emozionante di sempre, vi riporterà indietro negli anni ’60, quando una band rivoluzionò il mondo con le sue canzoni! Con video d’epoca, costumi fedelmente riprodotti, strumenti vintage e un’incantevole scenografia, BeatleStory diventa un ritratto fedele della band più influente della storia della musica, unendo la storia dei Fab Four alla storia di un’epoca.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18 (ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro. È possibile, inoltre, sottoscrivere l’abbonamento alla stagione teatrale 2022/2023 fino al 20 novembre esclusivamente presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point e comporta l’acquisto di 10 spettacoli,  di cui 6 di prosa, 2 di cinema e 2 di musica.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




DUECENTO PENSIONATI in assemblea ad Atri

Incontro con l’università alla scoperta dei valori nutrizionali dalle ricette antiche e delle tradizioni contadine

Atri, 7 novembre 2022. “La tutela della terza età dai campi alla tavola” è il titolo dell’incontro promosso da Coldiretti Abruzzo in collaborazione con Coldiretti Senior e il corso di laurea in scienze dell’alimentazione e della salute dell’università Gabriele d’Annunzio. L’appuntamento è previsto domani martedì 8 novembre alle 10.00 nel teatro comunale di Atri, in piazza Duomo, alla presenza di decine di agricoltori provenienti da tutte le province per un confronto sull’importanza della tradizione contadina nella trasmissione della buona e corretta alimentazione.

Saranno presenti, il presidente regionale di Coldiretti Silvano Di Primio, il direttore regionale Roberto Rampazzo, il presidente regionale dei Senior Romeo Pulsoni e il presidente nazionale Giorgio Grenzi, oltre alla presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani e al delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano che lancerà la petizione contro il cibo sintetico.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Piergiorgio Ferretti e dei vertici di Coldiretti, il seminario curato dall’università e moderato dal professor Angelo Cichelli, presidente del corso di laurea in scienze dell’alimentazione e salute, in cui si alterneranno i professori Liborio Stuppia, presidente Scuola di medicina e scienze della Salute Università d’Annunzio, Tiziana Pietrangelo con una interessante relazione sul “Valore nutrizionale delle ricette abruzzesi, dai sapori antichi alla ricerca scientifica” e Ester Vitacolonna con un intervento su “L’alimentazione tra salute e buona tavola”.

Al termine, le conclusioni di Giorgio Grenzi, presidente nazionale di Coldiretti Senior, sulle problematiche relative alla categoria dei coltivatori pensionati.

Alessandra Fiore




SALUTE MENTALE: Cosma e percorsi danno vita

Al progetto cantieri per l’autonomia

Chieti, 7 novembre 2022. Cantieri per l’autonomia è il titolo del progetto che due associazioni che operano tra Pescara e Chieti, Cosma, presieduta da Tiziana Arista, e Percorsi presieduta da Eugenio Di Caro, hanno avviato in questi giorni con l’obiettivo di accompagnare chi soffre di una malattia mentale complessa, ma ha già raggiunto un buon livello di autonomia,  al recupero di abilità personali/sociali e all’inclusione sociale.

Cantieri per l’autonomia è finanziato dalla Regione Abruzzo.

I progetti personalizzati verranno elaborati, quando possibile, partecipando ai percorsi terapeutici-riabilitativi individualizzati promossi dai Servizi pubblici.

L’iniziativa vede infatti la collaborazione dei Centri di salute mentale (Csm) di Chieti, Pescara città e Pescara – Area metropolitana.

Anche il Csv Abruzzo collabora al progetto in particolare per quanto riguarda le attività di comunicazione.

“Con questa iniziativa”, spiega Tiziana Arista, “oltre ai progetti personalizzati che riguardano 26 persone adulte, mettiamo a disposizione della popolazione uno sportello, utilizzabile sia dagli utenti che dai loro familiari, per orientarsi nel mondo della salute mentale. Cerchiamo così di dare il nostro contributo alla costruzione dei Budget di salute che la Regione Abruzzo, sulla base di linee guida varate a luglio dalla Conferenza Unificata, dovrebbe al più presto disciplinare. Il Budget di salute è infatti il paniere di risorse e opportunità per realizzare il progetto di vita di persone con bisogni sociosanitari complessi e per le quali sia appropriato l’intervento capacitante ed evolutivo”.

I progetti personalizzati offrono alle persone interessate una attività di monitoraggio e di raccordo con i diversi soggetti che intervengono nella loro vita (Strutture pubbliche, care giver, comunità, le stesse Associazioni ovviamente) da parte di uno psicologo e  una attività di accompagnamento finalizzata alla autonomia  da parte di volontari nelle attività quotidiane più complesse .

Per informazioni ci si può rivolgere ai numeri delle due associazioni:

Cosma Pescara: 085 8420497 – cosmaodv@gmail.com

Percorsi Chieti: 0871 344531- eugenio_di.caro@alice.it




LA STORIA DEGLI INTI ILLIMANI al FLA di Pescara

In anteprima nazionale alla rassegna letteraria il racconto di cinquant’anni dello storico complesso cileno, tra musica, politica e impegno civile

Pescara, 7 novembre 2022. Ripercorrere la storia degli Inti Illimani, il leggendario gruppo musicale nato a Santiago del Cile nel 1967, significa intraprendere un viaggio nei principali fatti sociali, politici e culturali degli ultimi cinquant’anni. La loro vicenda si intreccia infatti con la parabola di un movimento planetario che ha creduto nella possibilità di un mondo diverso, più giusto e libero.

Ne parlerà sabato 12 novembre alle 15 nella prestigiosa sede del Bagno Borbonico lo scrittore Federico Bonadonna, che nel libro «Sulle corde del tempo» (in uscita il 23 novembre per Edicola Edizioni) ha intervistato Jorge Coulón, tra i fondatori dello storico gruppo.

Insieme all’autore interverrà l’editore Paolo Primavera.

«Sulle corde del tempo» è un emozionante libro-dialogo

dove trovano posto ricordi personali, memoria collettiva

e uno sguardo illuminato sul futuro che verrà.

Federico Bonadonna (Ivrea, 24 luglio 1966) è uno scrittore e antropologo italiano. Ha lavorato per vent’anni nel settore delle politiche sociali. Dal 2008 al 2018 ha vissuto e lavorato all’estero come antropologo. Dopo il Libano è stato in Siria, Etiopia e Senegal. Tra i suoi romanzi ricordiamo «Il nome del barbone» (Derive Approdi, 2001), da cui Citto Maselli ha tratto il film «Civico Zero» nel 2007, «Occasioni mancate. Antropologia delle marginalità estreme e politiche sociali per gente degli interstizi» (L’Orecchio di Van Gogh 2009), «La cognizione del potere» (Castelvecchi 2015) e «Hostia. L’innocenza del male» (Round Robin Editrice 2018).

Edicola Edizioni: un ponte di libri da Ortona al Cile

La casa editrice Edicola nasce in Abruzzo nel 2015 da un’idea di Alice Rifelli e Paolo Primavera, che nel 2013 aveva già aperto la prima sede a Santiago del Cile, con l’obiettivo di costruire un ponte letterario tra i due paesi. Edicola affianca alla pubblicazione di autori di fama internazionale, come Pedro Lemebel, Raúl Zurita, Nona Fernández, Cynthia Rimsky e María José Ferrada, la scoperta di voci più giovani e altrettanto innovative. Nel 2019 la casa editrice ha vinto il prestigioso Premio Andersen, assegnato al romanzo grafico A sud dell’Alameda, di Lola Larra e Vicente Reinamontes.

La sede italiana della casa editrice si trova nella piazza principale di Ortona all’interno della storica edicola che la famiglia Primavera gestisce da oltre cent’anni.




DUE BICICLETTE ELETTRICHE ed un quad da sabato scorso a disposizione della Polizia Municipale

I mezzi  sono stati acquistati grazie a risorse ministeriali, nell’ambito del progetto Spiagge sicure

Giulianova, 7 novembre 2022. Più rapida ed efficace, l’azione della Polizia Municipale, grazie ai nuovi mezzi appena arrivati nella sede del Comando, in via Campo delle Fiere.

In dotazione, da sabato scorso, ci sono infatti due biciclette elettriche ed un quad, che consentiranno agli agenti di svolgere con tempestività i servizi di controllo lungo i tracciati ciclo-pedonali sul lungomare. Il quad a due posti, in particolare, permetterà ai Vigili  Urbani, già dalla prossima estate,  di effettuare rapidi spostamenti sulla sabbia, incrementando il numero e la frequenza dei passaggi, da nord a sud, sull’arenile. Il monitoraggio quotidiano della spiaggia e l’ azione di repressione del commercio abusivo saranno, in questo modo, più incisivi.

L’acquisto dei mezzi è stato possibile grazie al fondo di 35.000 euro assegnato al Comune dal Dipartimento Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure Estate 2022” finalizzato alla prevenzione della vendita illegale e al contrasto dell’industria della contraffazione. 

Le stesse risorse hanno consentito di assumere Vigili urbani a tempo determinato  e di finanziare servizi mirati di controllo della spiaggia e del lungomare.

Nei mesi estivi, inoltre, è stata attuata una campagna di sensibilizzazione sui rischi derivanti dall’acquisto di merce contraffatta mediante l’ affissione di manifesti nelle apposite bacheche comunali e tramite la distribuzione di volantini, soprattutto negli stabilimenti balneari.

Con i fondi messi a disposizione del Ministero, infine, sono state acquistate le divise estive per gli agenti  impegnati nel monitoraggio dell’arenile.




SONO VERE LE VISIONI apocalittiche del veggente Mattia Laschut?

La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro

di Stanzione don Marcello

Sono vere, autentiche le visioni della Madonna di un veggente slovacco di nome Mattia Laschut? La Chiesa non le ha riconosciute, ma queste visioni fanno ancora discutere e si trascinano un velo di mistero per i temi apocalittici che raccontano.

I fatti

In una povera regione montagnosa della Slovacchia nord-occidentale, in cui Slovacchi, Moravi e Polacchi vivono insieme, sorge la cittadina di Turzovka dove, da circa un secolo, si venera l’immagine di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e dove, il 1° giugno del 1958, alla guardia forestale Mattia Laschut accadde qualcosa di singolare.

Apparizioni madonna a Turzovka

Il veggente Laschut tra pini e abeti

Costretto dal dovere, anche nel giorno, festa della SS. Trinità e anno giubilare delle Apparizioni di Lourdes, era dovuto salire in montagna fra i pini e gli abeti. Mentre si dirigeva un po’ malinconicamente verso il pino sul quale da tempo era stata affissa un’immagine della Madonna  per adornarla di fiori campestri – oh, meraviglia! – in un accecante bagliore vide una celestiale e bella Signora cinta di azzurro e con le mani giunte.

La scomparsa degli alberi

La Signora è sollevata almeno quattro metri dal suolo. Ella, dice il veggente Laschut, solleva un lembo del suo velo e scopre un volto giovanissimo e dei capelli di un castano chiaro. Il viso esprime un’infinita bontà e una grande dignità, tali di infondere nell’uomo una fiducia illimitata e un profondo rispetto. Mattia si accorge che attorno a lui sono scomparsi alberi e cose. Vede solo una carta geografica del mondo con delle scritte misteriose. Sotto di essa cominciano a susseguirsi sette scene, in rapida sequenza, come in un film.

Il propagarsi del peccato

Nella prima scena il veggente Mattia Laschut scorge le terre emerse e i mari. I colori indicano il propagarsi del peccato. Oltre all’azzurro dei mari e dei fiumi, c’è il verde di alcune zone abitate da popolazioni pacifiche, mentre i territori in cui si diffonde il peccato sono colorati di giallo.

“Fate penitenza”

Nella seconda scena Mattia vede il color giallo diffondersi, mentre il verde indietreggia e diminuisce: il male avanza trionfante. Un’iscrizione ammonisce: “Fate penitenza!”.

Il colore del male

Nella terza scena il color giallo il male si propaga ancor di più e in alcuni luoghi diventa come un liquido in ebollizione. Ad un tratto Mattia Laschut vede cadere una pioggia di fuoco. La didascalia della scena avverte ancora: “Fate penitenza! Penitenza!”.

Il verde scompare

Quarta scena. Il mondo è divenuto quasi tutto giallo. Il verde è quasi del tutto scomparso. Il veggente Laschut crede in questo modo di contemplare tutti i peccati dell’umanità, le manifestazioni del male e le sue spaventose conseguenze.

Il mondo è in fiamme

Nella quinta scena e in quelle seguenti egli vede potentissime esplosioni sull’acqua e sulla Terra e una pioggia di fuoco che viene giù dall’alto. In un baleno tutto il mondo è in fiamme.

Le autorità comuniste imposero il silenzio e misero in prigione il veggente, dichiarandolo pazzo, mentre l’autorità ecclesiastica si mostrò prudente, ma fino ad oggi non ha emesso nessun giudizio ufficiale sulle apparizioni. Il luogo è notoriamente affollato da migliaia di pellegrini ogni anno, che vi giungono per chiedere grazie e miracoli alla Madonna. Si celebrano messe e sacramenti ed è chiamato la “Lourdes della Slovacchia”.

Foto Vagner Fonseca

https://it.aleteia.org/2022/11/04/sono-vere-le-visioni-apocalittiche-del-veggente-laschut/




MIGLIORI STEAKHOUSE D’ITALIA: era ora braceria

Raggiunge la 15esima posizione. Ogni anno il gruppo di Braciami Ancora stila una classifica delle migliori steakhouse d’Italia. La Braceria di Vasto, fondata da Ettore Bitritto, si conferma tra le migliori raggiungendo la posizione più alta in Abruzzo

Vasto, 07 novembre 2022. Continuano i successi di Era Ora Braceria. A due mesi dal riconoscimento giunto dal mondo del Kobe, la carne più pregiata al mondo, il ristorante di Vasto entra nella classifica delle “migliori STEAKHOUSE d’Italia” raggiungendo la 15esima posizione, la prima in Abruzzo.
Ogni anno il gruppo Braciami Ancora stila la classifica delle migliori bracerie in Italia e quest’anno è entrato in classifica anche l’Abruzzo con Era Ora e Zio Barrett a Bussi sul Tirino si che posiziona al 18esimo posto su 21 in totale.
Era Ora Braceria è stato fondato dal vulcanico Ettore Bitritto nel 2017 e in soli cinque anni è diventato un ristorante di riferimento in Italia per chi cerca le carni di grande qualità.
Braciami Ancora, considerato la Michelin delle bracerie, è il primo e più grande network italiano sul mondo della carne. Dal 2008 il suo magazine online e i suoi famosi video di YouTube sono un punto di riferimento per la più grande community italiana di amanti della carne alla griglia, ogni mese questo network coinvolge fino a 11 milioni di persone.
Il gruppo è stato fondato da Michele Rusiconi e Paola Marsela, insieme hanno creato anche la guida, Steak House e Macelleria d’Italia che mappa tutto il Belpaese regione per regione. Tra le guide, Era Ora è presente anche nella Lonely Planet.

«Questo riconoscimento ci riempie di gioia – ha detto Ettore Bitritto – Dopo 5 anni di duro lavoro Braciami Ancora ci ha inserito tra le migliori steakhouse d’Italia mettendoci alla 15esima posizione. Per me e per tutto il mio staff è un altro grande successo dopo l’ingresso ufficiale nel Consorzio “Kobe Beef” che conferma la nostra mission: continuare a percorrere un cammino improntato sulla ricerca dell’alta qualità e della rarità dei prodotti».

Lo scorso settembre, lo ricordiamo, Era Ora Braceria è stato l’unico ristorante nella nostra regione, e uno dei tredici in Italia a riuscire a fregiarsi ufficialmente dell’utilizzo del marchio della leggendaria carne di Kobe entrando nel Consorzio “Kobe Beef” dove è avvenuta una rigida selezione che Era Ora ha dovuto affrontare. E ancora, proprio lo scorso mese è arrivato un altro riconoscimento, Ettore Bitritto è stato nominato Ambassador Patanegra Abruzzo 5J.
Ettore che gestisce il ristorante insieme alla compagna Chiara Taraborrelli, prima di aprire Era Ora, ha fatto un’importante esperienza in Spagna in questo settore ed è lui ad occuparsi in prima persona della selezioni delle carni disponibili al ristorante che provengono da Giappone, Finlandia, Australia, terre dei laghi, paesi nei quali si produce il meglio a livello mondiale. Ad oggi Ettore, che in tutto quello che fa mette la qualità al primo posto, sta anche collaborando per un un progetto unico al mondo ideato dal governo spagnolo e la Discarlux, dove 13 razze autoctone ed estere vivranno insieme e verranno allevate con il metodo Galiziano nella terra di Fisterra.
«Viaggiare, seguire corsi di formazione, avere sempre nuovi obiettivi, studiare le grandi nazioni –ha concluso il titolare- mi hanno aiutato a crescere in questa avventura imprenditoriale ed il fatto che Era Ora si trovi a Vasto e non in una grande città per me è doppiamente motivo di orgoglio perché la fatica nel lavoro che facciamo ogni giorno è doppia. Ma quando lavori bene, i risultati arrivano e questo è merito della mia squadra, sempre attenta e professionale, e dei clienti che hanno creduto e continuano a credere in noi scegliendoci».




FEDERPETROLI ESULTA. Si parte con le trivelle

Marsiglia: ascoltati i nostri appelli

Roma, 7 Novembre 2022. “Le parole che con FederPetroli Italia ripetiamo da anni sono state ascoltate. Grazie Governo Meloni. Dopo anni ripartiamo con l’Oil & Gas italiano. Questo vuol dire che le migliaia di aziende del comparto energetico italiano ed i contrattisti ritorneranno ad investire ed operare in Italia” è subito arrivato il commento da parte del Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia al pacchetto in misura di caro-energia licenziato dal Consiglio dei ministri venerdì. Continua Marsiglia – Sono anni che ripetiamo di sfruttare i nostri giacimenti di petrolio e gas. In particolare, oggi che questa situazione energetica internazionale ha portato criticità per l’industria ed i consumatori. Abbiamo già pianificato le riunioni per lo studio delle mappe e dei giacimenti da riprendere e quelli ancora in fase di sviluppo. Parliamo di quantità dai 300 ai 450 miliardi di metri cubi di gas, per non parlare del petrolio ancora intrappolato nel nostro sottosuolo. Dall’Adriatico allo Ionio, Offshore siciliano e poi in tutta la Penisola. La Pianura Padana anche se sfruttata da anni ha ancora risorse nascoste, così come per la Basilicata e gran parte del Sud Italia. Penso solo a tutti i pozzi fermi e non eroganti”.

Il Presidente di FederPetroli Italia aggiunge qualche parola riguardo ai nuovi limiti di esplorazione e produzione petrolifera tra le 9 e 12 miglia dalla costa “Sono dispiaciuto che solo oggi tutto questo è possibile. Anni fa lottammo con la Medoil e poi Rockhopper Exploration per mettere in produzione alcuni giacimenti e per la piattaforma di Ombrina Mare a largo delle coste abruzzesi, non ci fu niente da fare e l’azienda decise di optare per una chiusura mineraria. A distanza di anni, un progetto che ho sempre avuto a cuore, forse si potrà realizzare per dare petrolio e metano all’Italia”.

“Massima disponibilità al Governo e ai Ministeri competenti già dai prossimi giorni per un confronto tecnico-costruttivo per programmare e studiare gli step e i processi di eco-sostenibilità per le fasi di trivellazione e produzione dei siti e giacimenti da utilizzare. Già sono a noi giunte tesi discordanti e gruppi ostativi ai nuovi cantieri. Bisogna decidersi, accettare dei compromessi e ragionare con criterio, altrimenti saremo condannati eternamente ad una situazione di deficit energetico” le parole di Marsiglia in conclusione di nota.

Link: http://www.federpetroliitalia.org/?p=2253




ORTONA VITTORIOSA AL TIE-BREAK nega la prima vittoria stagionale ai padroni di casa della QuantWare Napoli

Che il Napoli non fosse una preda facile era ben noto, ma che lo si dovesse affrontare con gli uomini contati ed incerottati, quello no.

Napoli, 7 novembre 2022. Al già noto infortunio dello schiacciatore Dall’Angol si sono aggiunti in settimana anche il centrale Fabi e lo schiacciatore Pollicino. Per il primo si parla di una frattura ad un dito della mano sinistra, per il secondo invece di uno stiramento al polpaccio. Ecco, quindi, che la gara parte nel peggiore dei modi per Coach Lanci che vede i suoi perdere il primo set contro una QuantWare Napoli desiderosa di portare a casa la prima vittoria stagionale. Sostenuti da un folto pubblico e da un palasport piuttosto raccolto e dal soffitto non altissimo, i padroni di casa partono fortissimo cercando di sfruttare quello che è, al momento, il tallone d’Achille della SIECO: la ricezione. Va da sé che con una ricezione non al meglio, la fase offensiva ne risentirà e così i padroni di casa hanno tempo e modo di piazzare al meglio muro e difesa così da ricostruire in maniera efficace. La Sieco tiene botta fino ad incassare un pesante filotto sul finire del SET che condannerà la squadra a dover inseguire gli avversari. Un inseguimento che parte bene nel secondo set quando Napoli pecca di ingenuità commettendo tanti, troppi errori contro una squadra come Ortona. Gli adriatici non se lo lasciano ripetere due volte e scavano sin da subito un divario importante che riusciranno a gestire facilmente fino a pareggiare i conti. Il messaggio arriva forte e chiaro sulla panchina partenopea e i padroni di casa tornano in campo per il terzo set con lo stesso piglio del primo. Stavolta sono i ragazzi della QuantWare Napoli a mettere una distanza siderale tra loro ed Ortona, ma la SIECO reagisce. Coach Lanci intraprende una girandola di cambi che coinvolgeranno il secondo palleggiatore Palmigiani e anche il secondo opposto Di Tullio che entrerà in soccorso di un acciaccato Bulfon. Napoli viene frenato bruscamente da una Ortona rinvigorita dalle forze fresche entrate dalla panca. La rimonta sfuma tuttavia nel finale quando gli ortonesi non riescono a chiudere l’attacco che li avrebbe portati a solo un punto dagli avversari. QuantWare che poi vincerà il set pregustando, già con un punto in tasca, la prima vittoria del campionato. Sarà forse l’emozione di essere ad un passo da una vittoria da tre punti, o la grinta di una SIECO immortale ma ancora una volta sono gli abruzzesi a tenere il pallino del gioco del quarto e decisivo (per Napoli) set, spinti anche dall’opposto mancino e Abruzzese D.O.C. Di Tullio.

Si va al TIE-BREAK dove Nunzio Lanci prova nuovamente il sestetto base con Marshall e Bertoli visibilmente stanchi (e senza cambi) e Bulfon non al meglio della condizione che fatica. Il quinto set non parte nel migliore dei modi e così Coach Lanci prova l’unica carta che la sfortuna non gli ha scippato. Di Tullio torna in campo. Marshall stringe denti e tutto quanto di altro si possa stringere e porta la SIECO in vantaggio al cambio di campo. Gli ospiti però si aggrappano alla gara e, dopo una piccola rimonta si trovano sotto di un solo punto. Tutto il palasport è in fermento per la palla decisiva. Tutti incitano i propri beniamini. Tutti, tranne il gruppo dei Dragoni giunto in gran numero da Ortona per sostenere i colori bianco azzurri. La palla è tra le mani di Giuseppe Giosi Iorno che dai nove metri è pronto al servizio. Si tratta dell’ultima spiaggia per Napoli un cambio palla ben riuscito vorrebbe dire continuare a cullare il sogno della prima vittoria in Serie A3. Iorno mantiene il sangue freddo e batte una float che arriva con tutta la calma del mondo a toccare terra nei pressi dell’angolo in basso a destra del campo campano. Un angolo scoperto. Ace e vittoria da due punti per Ortona.

PRIMO SET. I padroni di casa schierano Leone palleggiatore e Cefariello opposto. Al centro ci sono Saccone e Martino mentre gli schiacciatori sono Cefariello e Fernandez. Libero Ardito.

Coach Lanci dispone Ferrato in cabina di regia e Bulfon Libero. Al fianco di Arienti, oggi al centro giocherà Iorno mentre la coppia degli schiacciatori è formata da Capitan Marshall e Bertoli.

Tornano ad affacciarsi i problemi allo streaming così che tifosi e addetti ai lavori non possono seguire quanto accade in quel di Napoli. Per fortuna gli aggiornamenti sul sito ufficiale della Lega di Pallavolo Serie A funzionano e ci avvisano che è Napoli a partire forte 3-1. Finalmente la QuantWare Napoli riesce a trasmettere le immagini sul loro canale Social. Ortona agguanta gli avversari sul 12-12. La Float di Marshal finisce sulla rete 14-13. Spara fuori Fernandez e la Sieco sorpassa i partenopei 15-14. Fuori il servizio di Leone 17-17. Scatto in avanti del Napoli che non riesce bene a ricostruire lasciando scappare avanti gli avversari sul 17-19. Out la palla di Vindice che era entrato solo per il servizio 18-20. Ancora difficoltà per Ortona che affonda nel gioco dei padroni di casa che si trovano avanti addirittura 18-24.

SECONDO SET. Napoli parte avanti 2-1. Cefariello sbaglia il servizio 2-2. Bertoli mette a terra la Pipe 3-4. Out l’attacco al centro di Martino 3-5. Quattro tocchi per Napoli 3-7. Iorno si allunga ma non riesce a recuperare il pallonetto 5-10. Errore dai nove metri per Bulfon 7-11. Fuori il servizio di Cefariello 9-14. Forte il primo tempo di Iorno 10-15. Ace di Bertoli 10-16. Ferrato ferma Cefariello a muro 12-20. Buon muro di Bertoli 15-23. Fuori il servizio di Napoli 15-24 e una infinità di set point per Ortona. Sprecato il primo con l’errore di Ferrato dai nove metri 16-24. Ace di Garzarella, la ricezione di Benedicenti sbatte sul basso soffitto della Palestra. Alla seconda occasione, però, Garzarella la butta in rete e i conti sono in pari.

TERZO SET. Ferdandez è al servizio per Napoli. Attacco di Seconda per Ferrato ed è 0-1. Grande spavento per Leone che sbatte la testa nel tentativo di recupero di un pallone. L’arbitro ferma il gioco ma per fortuna non è nulla di grave. Si riprende il gioco con Marshall in battuta. Garzarella con una diagonale stretta fa 1-1. Bulfon fermato a muro 2-1. Invasione di Bertoli 4-2. Murato Bertoli e salta la copertura 3-6. La Sieco non riesce ad esprimere il gioco e Napoli stacca 9-3. Forte la diagonale di Marshall 11-6. Invasione del muro di Ortona 13-7. A segno il muro di Bulfon 10-15. Buona la diagonale di Cefariello 16-10. Fuori l’attacco di Bertoli 18-12. Tira forte Cefariello 19-14. Il muro di Ortona vale il 22-16. Leone sbaglia il servizio 23-17. Mani e fuori di Bertoli che sfrutta bene la pipe 23-20. Invasione di Fernandez 23-21. Buono il muro di Saccone 24-21. Murato Cefariello 22-24. Non riesce la rimonta e Napoli guadagna il primo punto della gara.

QUARTO SET. La Sieco parte meglio degli avversari ed è avanti 2-4. Fernandez piazza un lungolinea preciso 4-4. Marshall trova un pertugio nel muro avverso 5-7. Di Tullio ha buon gioco sul muro di Napoli 6-11. Canzarella accorcia 8-11. Bello ed efficace il lungo linea di Di Tullio 10-13. Ace per Ferrato 11-16. Leone fa invasione 12-18. Arienti murato 15-19. Out il servizio di Di Tullio 16-21. Bertoli trova il muro del 16-24 e la Sieco è ad un passo dal tie-break. Palmigiani sbaglia il servizio 17-24. Errore di Malanga e si va al quinto set.

TIE BREAK. È Marshall a cominciare I giochi ed è Bertoli che sulla ricostruzione trova il primo punto 0-1. Bertoli si fa murare su una palla sporca ed è 1-2. Cefariello fa il 2-3. Erroraccio di Bulfon che spara a rete la schiacciata 4-2. Garzarella sbaglia la ricostruzione e tiene in gioco Ortona 5-4. Marshall mette a terra la palla del 6-5. Invasione Napoli 6-6. Marshal porta a casa il punto dell’7-8. Arienti ferma a muro Fernandez 7-9. Tira forte Marshall e la difesa di Napoli non può contenere 8-8-10. Dentro la diagonale di Bertoli 9-11. Mani fuori ad opera di Bertoli 10-12. Arienti pizzica la linea di fondo campo 11-13. Marshal spara fuori ed è 13-13. Stavolta Marshall tira forte e trova il match ball 13-14. Ace di Iorno 13-15.

Giuseppe Giosi Iorno: «Una partita tosta su un campo difficile. Purtroppo siamo partiti male, un po’ contratti, ma poi ci siamo saputi riprendere. Siamo una squadra che non molla mai e ci siamo resi capaci di una delle nostre tipiche vittorie. Sono contento di aver dato il mio contributo per questa che è stata, ripeto, una vittoria su un campo davvero difficile»

Alessandro Di Tullio: «Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita tosta in un ambiente caldo. Sono stracontento di aver dato una mano ai miei compagni in un momento di difficoltà e di aver aiutato la squadra a portare a casa questa vittoria che è più importante di quanto possa sembrare. Si è trattato del mio primo impiego importante in serie A3 e devo dire che tutto sommato ne sono soddisfatto. Spero di poter continuare a dare il mio contributo anche in futuro. Adesso testa alla prossima.»

QuantWare Napoli: Quarantelli, Botti 1, Saccone 8, Leone 1, Monda (L) n.e., Ferdandez Rodriguez 10, Malanga, Cefariello 18, Ardito (L) pos. 77% perf.63%, Martino 17, Canzanella 15. Allenatore: Sergio Calabrese. Vice: Francesco Pagliuca

Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L), Bertoli 20, Benedicenti (L) pos. 69% perf 59%, Iorno 8, Marshall 17, Di Tullio 4, Bulfon 8, Arienti 6, Ferrato 4, Palmigiani. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

QuantWare Napoli – SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA 2-3 (25-20 / 17-25 / 25-22/ 18-25 / 13-15)

Durata Set: 27’ / 26’ / 31’ / 24’ / 20’

Durata Complessiva: 2h 08’

Muri Punto: Napoli 16 / Ortona 15

Aces: Napoli 3 / Ortona 5

Errori Servizio: Napoli 20 / Ortona 15

Ricezione: Napoli Pos 63% Perf 45% / Ortona 73% Perf 56%

Attacco: Napoli 40% / Ortona 42%

Ufficio Stampa Sieco Service Impavida Pallavolo Ortona