CONTRO L’ABORTO, le 17 regole per vivere felici

Mario Adinolfi e il suo ultimo libro sull’interruzione volontaria di gravidanza

Teramo, 12 novembre 2022.  L’incontro si terrà il 26 novembre, alle 18.30 in via Tirso, nel teatro parrocchiale della Chiesa di San Berardo, dove il leader del Popolo della Famiglia sarà accolto
dai referenti provinciali e regionali del movimento, e dall’avv. Massimo Micaletti che modererà la conferenza.
Si ricorderà la triste stagione della denatalità in Italia, con i dati appena diramati dall’Istat che confermano un ulteriore crollo delle nascite anche nella nostra provincia, nel primo semestre del 2022 complessivamente pari al 3,49% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che già aveva fatto segnare un record storico negativo.

Per Mario Adinolfi, giornalista, scrittore, e Direttore del Quotidiano La Croce, questo libro è anche un modo per invertire la rotta, e gettare semi di speranza.

Il Presidente nazionale del Popolo della Famiglia ha commentato: “I dati ISTAT confermano che la prima tragica emergenza del nostro Paese si chiama denatalità, fenomeno che travolgerà le colonne del welfare del nostro paese. L’unica soluzione possibile per fermare la tragedia dell’aborto, è proclamare il diritto universale a nascere, e introdurre nel nostro ordinamento giuridico il Reddito di maternità, un contributo di 1000 euro al mese per otto anni alla madre che voglia dedicarsi esclusivamente alla famiglia”.

Mario Adinolfi plaude alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che il 24 giugno 2022 ha annullato il diritto costituzionale all’aborto a livello federale: “Da oltre oceano arriva un segnale importante per i movimenti pro-life che vincono una decisiva battaglia. Il Popolo della Famiglia ritiene che l’Italia possa prendere esempio dall’America, e che la strada sia quella di intervenire culturalmente sui medici italiani, che già in sette casi su dieci sono obiettori di coscienza, secondo la facoltà assicurata dalla legge 194, di potersi sottrarre al massacro di vite umane innocenti e indifese, ancora più folle oggi, tempo nel quale la principale emergenza italiana è la denatalità”.

Anche il Popolo della Famiglia di Teramo si impegnerà dunque in una campagna sul territorio per sensibilizzare medici e infermieri ad aderire ancora più massicciamente all’opzione dell’obiezione di coscienza contro la pratica dell’interruzione volontaria di gravidanza.

La presentazione del libro “Contro l’aborto con le 17 regole per vivere felici” è un evento aperto a tutta la cittadinanza, per coltivare e promuovere Cultura con la C maiuscola.




LA FUTURA A CACCIA della terza vittoria consecutiva

Domani di scena nel Palacquaviva il Bari. La regista Peroni: “Contro le pugliesi, la prova del nove”

Teramo, 12 novembre 2022. Dopo i successi nei derby con Chieti e Pescara, la LG Umbyracing Futura vuole continuare la serie positiva. Domani le ragazze di Marcela Corzo ospitano il Bari con il chiaro intento di conquistare la terza vittoria consecutiva, e mantenere il passo delle formazioni che le precedono in classifica. Contro le pugliesi non sarà facile. La Primadonna Bari è una squadra ostica che gioca una buona pallavolo e che ha nel proprio organico, giocatrici esperte.

 “La vittoria contro Pescara di domenica scorsa ci ha ridato la grinta e la giusta determinazione – commenta la palleggiatrice Chiara Peroni – cose che aspettavamo ad inizio campionato, partito un po’ a rilento per quello che è il nostro potenziale. La gara con Bari sarà la prova del nove. Dobbiamo dimostrare il vero valore della nostra squadra ed imporre il nostro gioco sulle avversarie. Ci siamo preparate bene durante la settimana – conclude Peroni – lavorando con impegno per raggiungere gli obiettivi, prefissati ad inizio di stagione”.

La gara contro la Primadonna Bari, che si giocherà domani nel Palacquaviva, è valida per la 6^ giornata di andata della B2 Girone L, ed avrà inizio alle ore 18:00. Il match sarà diretto dalla coppia Di Virgilio-D’Amico. Ingresso gratuito.

Patrizio Visentin




PROSPETTIVA PERSONA 2022. Una serata sul cinema di Roger Miller

Brani antologici dal film  Il ritratto del Duca (2020). A cura di Luciana Pennelli

Teramo, 12 novembre 2022. Mercoledì 16 Novembre 2022 alle ore 18  nella  Sede Caritas di Via Vittorio Veneto 11, a Teramo,  prosegue la stagione autunnale del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio  Fondazione Tercas), organizzando una serata sul cinema di Roger Miller con brani antologici dal film  Il ritratto del Duca (2020). A cura di Luciana Pennelli

Approfondimento

Film: il ritratto del duca(2020).

Genere: commedia, ispirata ad una storia vera.

Regia: Roger Miller./attori:  Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead, Matthew Goode, Aimee Kelly.

Titolo originale: The Duke. Genere Commedia, – Gran Bretagna, 2020, durata 96 minuti. Newcastle, 1961.

Kempton Bunton ha sessant’anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, contro l’ingiustizia sociale soprattutto, che combatte come Robin Hood nella Contea di Nottinghamshire. Ma la battaglia più strenua è quella domiciliare con Mrs. Bunton, la consorte inasprita dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia. Assediato dalla vita e tormentato dalla consorte, il protagonista conserva dentro di sé una fiamma che brucia di amore per la letteratura, di humour, di affetto per i suoi cari e per il mondo.




ANDREA GENOVESE al Fla

Per il Liceo Classico “D’Annunzio” il giovanissimo con il suo libro d’esordio

Pescara, 12 novembre 2022. Verrà presentato domani domenica 13 novembre alle ore 12 presso il Laboratorio didattico del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, il libro d’esordio “L’amore ai tempi del Coronavirus” (Albatros) del giovanissimo autore pescarese e studente del Liceo Classico “D’Annunzio” di Pescara, il 16enne Andrea Genovese. In sala anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota, molto impegnata nella valorizzazione della cultura del libro. Modera l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

“L’amore ai tempi del Coronavirus” propone una storia di formazione intensa ma non disperata, rappresentando ciò che hanno dovuto sopportare gli adolescenti con l’isolamento attraverso storie apparentemente parallele, ma destinate ad incrociarsi.

Eros Spartano ha i comuni problemi di ogni adolescente: delusioni sentimentali, conflitti con la scuola e incomprensioni da parte del padre. L’unica via di fuga sono le uscite con i suoi amici piuttosto singolari. Un giorno a fare breccia nel loro gruppo è Katy, una misteriosa ragazza che cambierà per sempre le loro vite e i rapporti tra ognuno di loro. Quando scatta il lockdown, la resilienza di Eros verrà messa a dura prova, proponendo alla ragazza di vedersi di notte e di trasgredire le leggi sull’isolamento. Insieme formeranno i Cazzari, sette ragazzi, ognuno con i propri demoni interiori, uniti da un’incrollabile amicizia che lavoreranno sull’accettazione di se stessi, sentendosi parte di qualcosa di più grande.

Così Andrea Genovese spiega come è nata l’idea di scrivere questo libro: “Scuola superiore: tempo di uscite, di divertimento, di vita. O almeno, così dovrebbe essere. Mi sono guardato intorno e ho notato che per un lungo periodo tutte queste cose sono mancate soprattutto a noi adolescenti. La pandemia ha cambiato il mondo e io non sono rimasto a guardare. Ho sentito la necessità di registrare quanto stava accadendo, proprio come quando si riprende con il telefono qualcosa di eccezionale. E il modo migliore in cui potevo esprimere quei sentimenti nati dall’isolamento era un romanzo che, come affermano più alti nomi, deve avere il vero per soggetto, l’utile per scopo e l’interessante per mezzo. Trattare il fenomeno della pandemia nel romanzo mi avrebbe fornito un soggetto e uno scopo. Non mi rimaneva che lavorare all’interessante, creare quindi una storia, una storia d’amore.

L’amore ai tempi del Coronavirus”.




VI GIORNATA MONDIALE DEI POVERI. Le iniziative con i più fragili

A Pescara e l’appuntamento per tutti: un selfie sul mondo

Pescara, 12 novembre 2022. Gesù Cristo si è fatto povero per voi. È la citazione paolina il titolo della VI Giornata Mondiale dei Poveri che la Chiesa celebrerà domani, domenica 13 novembre.

«Un appuntamento – spiega Corrado De Dominicis, direttore della Caritas Diocesana di Pescara-Penne – all’insegna della prossimità ai più fragili. Un’occasione non tanto per i poveri, ma da vivere con i più poveri, intensificando la cultura dello stare insieme, della condivisione e della fratellanza».

Diverse le iniziative anche a Pescara. Alcune interne alle strutture di accoglienza (clicca qui) come la Messa che monsignor Francesco Santuccione, vicario generale, celebrerà presso la cappella della Cittadella dell’Accoglienza di via Alento e le attività di festa animate dagli operatori dei centri. Altre di riflessione, per questo la pubblicazione online, sul sito della Caritas diocesana del nuovo Bilancio Sociale. Altre ancora aperte a tutti:  Dal 15 al 18 novembre prenderà vita “Un selfie sul mondo”, in cui i centri d’ accoglienza SAI per migranti gestiti dalla Caritas apriranno le loro porte al pubblico, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30, per far mostra dei murales realizzati dagli accolti e mettersi in ascolto di testimonianze che ci parlano di solidarietà, speranza e costruzione di un futuro di comunità.

«In questo momento – conclude De Dominicis –  in cui l’attualità nel nostro Paese ci parla di migranti in attesa di un porto sicuro e che sembra mettere da parte umanità e tutela di chi chiede aiuto, vogliamo mostrare alla società civile la bellezza dell’accoglienza, dell’integrazione e degli splendidi frutti che ne derivano».

Per partecipare alle visite, singole o di gruppo, è possibile prenotarsi scrivendo una e-mail all’indirizzo lapedream@caritaspescara.it

Simone Chiappetta




VERTENZA LA PANORAMICA: ecco tutte le corse “saltate” nel 2022 a Chieti

I sindacati regionali presentano un esposto all’autorità di regolazione dei trasporti (art)

Pescara 12 novembre 2022. Alla vigilia del delicatissimo incontro previsto per martedì prossimo con la Prefettura di Chieti, la vertenza tra le organizzazioni sindacali e la società di trasporto che gestisce il servizio urbano su gomma e filoviario nella città di Chieti, si è arricchita in queste ore di un ulteriore e delicato capitolo.

I conducenti degli autobus sono costretti da anni a convivere con una cronica insufficienza dei tempi di percorrenza derivante dal programma di esercizio adottato dalla Panoramica e che impedisce agli stessi e, in relazione alla mancanza di adeguate pause nell’espletamento del servizio, di soddisfare persino le normali esigenze fisiologiche.

SOPPRESSE 57 CORSE NEI GIORNI FESTIVI – Questa anomalia ha determinato nel solo anno 2022 (per l’esattezza nell’arco temporale 6 gennaio – 6 novembre) la soppressione di ben 57 corse del trasporto urbano di Chieti, peraltro tutte concentrate nelle giornate festive. L’azienda sta cercando oltretutto di far ricadere la responsabilità di questi pesanti disservizi direttamente sul personale al quale, soprattutto negli ultimi due mesi, sono state indirizzate decine e decine di contestazioni disciplinari.

SCATTATO L’ESPOSTO ALL’ART E ALLE ISTITUZIONI – Dal momento che la soppressione di queste corse equivale al taglio di servizi pubblici essenziali, i Segretari Regionali Franco Rolandi (Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal), hanno prodotto un esposto indirizzato alla stessa Prefettura di Chieti, nonché alle Istituzioni regionali e comunali ma anche all’attenzione del Presidente dell’ART Nicola Zaccheo (di seguito la nota comprensiva delle corse saltate formalizzate dalla stessa azienda a seguito di un accesso agli atti). L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, infatti, oltre a vigilare sulla liberalizzazione del settore, si prefigge il compito di definire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti degli utenti nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture.

L’AZIENDA DISCONOSCE PERSINO L’INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLA REGIONE – Tornando invece alla mancata erogazione ai dipendenti delle risorse stanziate dalla Regione Abruzzo ed assegnate all’Amministrazione comunale di Chieti proprio allo scopo di “ristorare” i lavoratori della Panoramica colpiti sia dal carovita che dal contestuale taglio del salario disposto unilateralmente e da ben due anni dall’azienda, le Segreterie regionali ribadiscono che dall’ultima riunione in Prefettura tenutasi lo scorso 11 ottobre e dall’interpretazione autentica dell’art. 12 della L.R. n. 33/2021 con la  quale è stata confermata la chiara ed esplicita volontà da parte della Regione Abruzzo di destinare i 400.000 euro previsti dalla norma esclusivamente ai lavoratori della Panoramica, non vi sono stati sviluppi di alcun genere.

A fronte di una interpretazione autentica di una norma suffragata dalle dichiarazioni espresse sia dal Consigliere regionale Mauro Febbo (promotore dell’emendamento) che dello stesso Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzo con delega ai Trasporti Umberto D’Annuntiis, non si comprende davvero che trattativa dovremmo intavolare con l’impresa che dal nostro punto di vista ha solo un dovere: quello di rispettare le proprie maestranze e di stornare immediatamente ai lavoratori somme che il legislatore non ha inteso destinare all’impresa.

LE SEGRETERIE REGIONALI

Franco Rolandi FILT-CGIL                            

Andrea Mascitti FIT-CISL                           

Luciano Lizzi  FAISA-CISAL

SEGRETERIE REGIONALI ABRUZZO




L’INCONTRO DI DOMENICA Chieti Calcio Femminile e Lecce Women

L’assessore Pantalone: “Fieri di aver riportato la nostra squadra femminile allo Stadio Angelini”. Il capitano Giada Di Camillo e il Mister Lello Di Camillo: “Contro il Lecce sarà una partita difficile: abbiamo bisogno del sostegno di tutti”

Chieti, 12 novembre 2022. Si è tenuta allo Stadio Angelini la conferenza stampa congiunta dell’Amministrazione Comunale di Chieti e del Chieti Calcio Femminile sull’incontro che la squadra neroverde affronterà domani, domenica 13 novembre, alle 14.30, di nuovo in casa, contro il Lecce Women. Sarà la seconda delle due partite inizialmente previste per il ritorno della squadra neroverde all’Angelini dopo quasi quattro anni. Una terza sarà giocata in seguito durante la stagione.

“Un impegno partito da lontano con l’obiettivo, come Amministrazione Comunale, di riportare la squadra di calcio femminile della nostra città a giocare nel nostro stadio – c’è soddisfazione nelle parole dell’Assessore allo Sport Manuel Pantalone per questa nuova e ritrovata sinergia fra l’Amministrazione Comunale e il Chieti Calcio Femminile –  Abbiamo cercato di pensare quale potesse la maniera per concretizzare questo obiettivo: l’Angelini è uno stadio importante con dei costi, abbiamo così dovuto adeguare le tariffe allo standard al minimo di legge.  Abbiamo così avuto l’idea della concessione gratuita dello stadio al Chieti Calcio Femminile per far giocare la squadra all’Angelini per tre partite (una già giocata con la Salernitana, un’altra da giocare domani con il Lecce Women e ne programmeremo una terza in futuro) considerando la funzione sociale della società neroverde visto ciò che fa con i giovani e per quanto hanno dimostrato di saper fare all’interno delle scuole. Nella partita con la Salernitana abbiamo invitato tutti i comprensivi cittadini facendo qualcosa di veramente importante. Il calcio femminile ha fatto passi da gigante e questo mi inorgoglisce. Siamo stati di parola e ne siamo molto felici. Il calcio femminile dà spettacolo: invito la cittadinanza a partecipare alle partite casalinghe del Chieti Calcio Femminile. Venite in tanti a vedere la partita Chieti-Lecce!”.

“Abbiamo molto apprezzato quanto fatto dall’Assessore e dall’Amministrazione Comunale che sono molto adoperati per farci tornare a giocare nel nostro stadio. Speriamo che sia un passo decisivo e importante anche per una collaborazione futura – così Lello Di Camillo, allenatore del Chieti Calcio Femminile – Metteremo il massimo impegno per tornare presto a disputare un campionato di una categoria superiore: portiamo avanti da tempo una programmazione sia a livello giovanile che con qualche innesto di ragazze che arrivano da fuori. Da alcuni anni disputiamo il Campionato di Serie C che ci vede sempre ai primi posti. Negli ultimi anni abbiamo dovuto sopperire ai problemi dell’impiantistica a Chieti con un maggiore sforzo per portare avanti il nostro discorso. La vicinanza dell’Assessore Pantalone ci ha dato più forza e coraggio: stiamo dando il massimo per tornare ad alti livelli e portare qui nell’immediato futuro società sempre più blasonate così come successo negli anni passati. Siamo felici della collaborazione con il Comune e del ritorno allo stadio. La partita con il Lecce sarà sicuramente diversa da quella da noi vinta con la Salernitana. Affrontiamo una squadra seconda in classifica: nelle scorse stagioni sono stati match sempre molto combattuti. Siamo un po’ attardati in classifica e dunque abbiamo un solo obiettivo possibile: vincere. Speriamo di farlo di fronte a tanti tifosi. Ci hanno sempre sostenuto sia qui che quando siamo andati a giocare su altri campi. Volevo evidenziare la forza e l’impegno che la società sta mettendo a disposizione del settore giovanile: abbiamo formato un gruppo di lavoro che sta dando tutto per la sua crescita e secondo me fra un paio d’anni vedremo i risultati. Abbiamo coinvolto un po’ tutti: le ragazze, i genitori, le scuole. Speriamo, sia per le giovanili che per la prima squadra, di avere fra un anno a disposizione il Campo Sant’Anna in modo da fare tutte le nostre attività in città e magari giocare sempre qui, o Sant’Anna o all’Angelini quando sarà possibile. Le nostre speranze viaggiano insieme all’obiettivo sportivo, magari presto disputeremo un campionato di Serie B: sarebbe un grande risultato per la città di Chieti”.

“Voglio anch’io ringraziare l’Assessore Pantalone e tutta l’Amministrazione Comunale che non sono stati bravi solo a parole, ma con i fatti, realizzando il sogno di tornare nel nostro stadio dopo tanti anni: sembrava un obiettivo irraggiungibile – conclude Il capitano Giada Di Camillo – Ringraziamo anche per la gratuità della concessione per queste tre partite della stagione e vediamo di lavorare anche per il futuro. Sappiamo che tornare allo stadio avrà un senso ancor più grande quando giocheremo di nuovo contro le più belle realtà del calcio. Da parte nostra ce la metteremo tutta per riuscirci, a partire dall’impegno di domani che sappiamo essere molto più difficile di quello contro la Salernitana. Sarà una partita avvincente ed equilibrata. Come ha detto il Mister, ogni anno con il Lecce è stata sempre difficile. Avranno tante motivazioni come le avremo noi, ma è la prima volta che l’affrontiamo con dei punti in meno rispetto a loro. Il Lecce è una squadra molto agguerrita e sul piano agonistico sarà una partita bella da vedere. Per questo motivo sottolineo l’importanza della presenza delle persone allo stadio, dei bambini e delle famiglie, di tutto il pubblico teatino. A differenza della partita precedente nella quale c’era tutto il nostro settore giovanile, così non sarà con il Lecce perché l’under 17 è impegnata a Recanati, ma sono sicura che vedrò comunque tante ragazzine allo stadio. Siamo felici di regalare dei gadget neroverdi all’assessore e speriamo che questa collaborazione sia solo un inizio”.




UNA BELLA PAGINA di buona amministrazione e di buona politica

Il Consiglio Comunale di Chieti del 10 novembre 2022, maggioranza ed opposizione, eccezion fatta per l’unica e non comprensibile contrarietà di un rappresentante della Lega, hanno approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta Comunale:

1)      a verificare la possibilità di procedere al rilascio di CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo) senza obbligo di rinnovo per portatori di patologie ritenute irreversibili dalla ASL, agevolando il rapporto tra disabile e burocrazia;

2)      a predisporre la possibilità per il disabile di una segnalazione diretta degli abusi, qualora trovi impropriamente occupato uno stallo riservato, anche attraverso l’utilizzo di un’applicazione per smartphone e tablet, tale da consentire l’immediato e tempestivo intervento da parte della Polizia Locale;

3)      a potenziare sia i controlli sulla validità dei certificati rilasciati, sia su quelli non restituiti a fronte della cessazione della disabilità o del decesso della persona autorizzata, incrociando i dati con l’anagrafe.

Con questa mozione, l’Amministrazione Comunale conferma una spiccata sensibilità a favore dei disabili e una particolare attenzione al rispetto della persona e delle leggi.

La nostra città dimostra così di essere all’avanguardia tra le città italiane, grazie ad una iniziativa che ha ben pochi eguali in Italia.

Questi risultati sono frutto dell’impulso scaturito da Gennaro Garofalo, Segretario del Circolo di Chieti di Sinistra Italiana e, soprattutto, della collaborazione fra la consigliera di maggioranza Alberta Giannini e dell’avvocato Domenico Bucciarelli, giurista sensibile alle ragioni dei disabili, già Procuratore Federale per gli Sport Paralimpici, Presidente della onlus HELP 2007 e portatore di handicap.

Un plauso particolare, infine, ai consiglieri Silvia Di Pasquale e Luca Amicone, ai quali va la nostra riconoscenza per il sostegno dato al lavoro della consigliera Alberta Giannini.

Sinistra Italiana prosegue nella sua politica del rispetto dei più deboli, con uno sguardo particolare al rispetto delle regole poste a base del nostro vivere civile.

A tal proposito, nei prossimi giorni verranno illustrate nuove iniziative in tal senso.

Gennaro Garofalo, Segretario Sinistra Italiana Chieti




L’OSPEDALE È UN SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE, no alla privatizzazione del Pronto soccorso!

L’Associazione Carrozzine Determinate si unisce alla protesta della CGIL ed invita tutti i cittadini ad unirsi al presidio organizzato per lunedì 14 novembre alle ore 10,00 a Pescara in Ospedale in Via Fonte Romana (davanti al CUP)

Montesilvano, 12 novembre 2022. Il sistema sanitario deve essere rimesso al centro del dibattito nazionale e delle politiche del paese. L’emergenza Covid ha ancora una volta messo in evidenza come il prezzo più alto della crisi dei servizi sanitari viene pagato dalle persone fragili e con disabilità.  

Il pronto soccorso di Pescara versa da tempo in una situazione critica, tempi di attesa al di fuori di ogni possibile logica hanno costretto spesso le persone con disabilità ad abbandonare la possibilità di essere visitati anche in situazioni di emergenza.

Le liste di attesa interminabili costringono di fatto le persone con disabilità a ricorrere a medici privati, spesso pur in mancanza di possibilità economiche sufficienti, non considerando che la disabilità è una delle prime cause di impoverimento al mondo.

Da tempo l’Associazione Carrozzine Determinate aveva richiesto che venisse creata una stanza multisensoriale per accogliere i pazienti con gravi disabilità che hanno necessità di cure o ricoveri urgenti, collegata ad un ambulatorio multidisciplinare per garantire ai pazienti con patologie intellettive o con autismo, la possibilità di ottenere diagnosi e terapie in un ambiente protetto. Percorsi preferenziali spazi accoglienti, uso di display luminosi alternativi alla chiamata vocale per le persone sorde, percorsi di ascolto del caregiver per comprendere i sintomi delle persone con disabilità non verbali. Questi tutti i requisiti di un vero pronto soccorso.

Le persone con disabilità sono invece costrette a sopportare attese impossibili da reggere fisicamente, nessuna accoglienza specializzata, nessun accesso strutturato o protocolli diagnostici specifici per persone non collaboranti.

Il servizio sanitario pubblico deve essere efficiente e di qualità e soprattutto deve essere e rimanere un servizio pubblico!

Cav. Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




LA MEDIA EUROPEA sull’uso del contante

Il governo ha alzato il tetto a 5000 euro

di Aquilino Mancini

Ortona, 12 novembre 2022. Perché questa cifra ? Perché non di meno o di più? In conferenza stampa la Presidente Meloni ha risposto che ci si è regolati in riferimento alla media europea.

Mi piacciono i tentativi dell’Italia di uniformarsi all’Europa, specie se fatto da chi nel passato ha sparato bordate contro l’Europa.

Spero che in vista della finanziaria il governo si ispiri all’Europa anche per migliorare il parametro dove l’Italia risulta, più di tutti, fuori media europea: l’Evasione Fiscale. L’Italia è al primo posto in Europa per evasione fiscale sia di IVA che di IRPEF, ben oltre la media.

Qualora l’Italia riuscisse a portarsi in media su questo parametro lo stato avrebbe maggiori entrate per 50, 100 miliardi, soldi con i quali si potrebbero risolvere diversi problemi. Potremmo aumentare la nostra sovranità e andare un po’ di meno a piangere in Europa.

Non si risolve alcun problema ( se sì, qualcuno lo dica) alzando la circolazione del contante anzi, lo stato non avrà di certo maggiori entrate, grazie a questa norma e la delinquenza avrà qualche facilità in più.




UN RICORDO DI GIACINTO SCIOLI, uomo straordinario

Dal suo ruolo ha saputo esprimere, con coerenza, sincera fedeltà ai valori della Resistenza

Addio Giacinto, storico portabandiera della Brigata Maiella

Guardiagrele, 12 novembre 2022. È scomparso ieri, 11 novembre 2022, Giacinto Scioli, storico portabandiera della Brigata Maiella. Nato nel 1930 era figlio di Gaetano Scioli, patriota tra i più attivi di Guardiagrele.

Il Prof. Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Brigata Maiella, a nome personale e di tutto l’Ente, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dello storico portabandiera, presente in numerosissime iniziative realizzate dalla stessa Fondazione. Tra le ultime e più significative, la celebrazione del 75° anniversario dalla Liberazione di Pesaro dal nazifascismo quando fu presente sul palco con la senatrice Liliana Segre, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il Presidente della Fondazione.

“Giacinto era orgoglioso di condividere il lascito morale che la Brigata ha affidato alle nuove generazioni, nelle cui fila ha militato anche suo padre”, ha affermato il Presidente Mattoscio.

I funerali si terranno oggi, sabato 12 novembre, alle ore 14,30, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele.




MA È DAVVERO POSSIBILE rifondare il Pd

di Domenico Galbiati

12, novembre 2022

Anzitutto, bisognerebbe evitare che della sconfitta che il PD ha subito lo scorso 25 settembre, si diano interpretazioni, in qualche modo di comodo, del tutto parziali, giustificate dall’immediata contingenza del momento politico ed ispirate, consapevolmente o meno, ad una lettura consolatoria dell’accaduto.

Non ha senso scaricare le colpe sulle spalle di Enrico Letta che non avrebbe imbroccato le alleanze giuste e non avrebbe saputo presentare un impianto programmatico coerente e sostenuto dall’intero partito. Come se, di fatto, il PD fosse pur sempre il “ king maker “ della situazione – in altri tempi si sarebbe detto il “deus ex machina” – al punto che avesse comunque il successo in tasca e la Meloni non avrebbe vinto se, per l’imperizia del Segretario, lo stesso PD non le avesse offerto la vittoria su un piatto d’argento.

La sconfitta del PD, che molti suoi esponenti definiscono “storica”, è’ effettivamente tale, ma in un altro senso e, cioè, in quanto viene da lontano, da molto lontano ed, effettivamente, riassume il decorso della sua intera vicenda.

Del resto, e’ altrettanto fuori luogo ritenere che la scalata di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi possa essere spiegata facendo riferimento a sviluppi del tutto recenti, ad esempio, ad una pura e semplice ridistribuzione dei consensi all’interno dell’ area della destra. Anche un tale evento viene da lontano e va interpretato come l’apogeo di un cammino che ha preso avvio dalla caduta della Democrazia Cristiana. E qui si dovrebbe aprire uno spaccato che avrebbe molto da dire sulla straordinaria rilevanza del ruolo che la DC ha storicamente e responsabilmente assunto per la costruzione e la tenuta dell’ ordinamento democratico dell’Italia.

Sarebbe pericoloso sottovalutare il successo della destra, ad esempio evocando l’alto livello dell’astensione. Se non si prende atto che la Meloni ha vinto di suo, si rischia di favorire che, al di là del quinquennio della legislatura appena avviata, la destra possa stabilire una più ampia e pervasiva egemonia culturale nel nostro Paese. Per quanto, poi, concerne le alleanze che il segretario del PD non avrebbe saputo condurre in porto, c’è da chiedersi: se avesse stretto un patto elettorale o meglio una compiuta alleanza politica con il Movimento 5 Stelle siamo sicuri che il risultato elettorale sarebbe stato almeno pari alla somma dei consensi ottenuti dai due partiti separatamente?

Peraltro, l’argomento della possibile convergenza di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in un nuovo polo “progressista” o, addirittura, più schiettamente di sinistra, continua ad essere di attualità, senonché andrebbe messa a tema con maggior capacità di analisi e di discernimento. Si può dare per scontato che una forza politica ultra-leaderistica – al punto che le parole di ultima istanze stanno in capo ad una “autorità” indiscutibile ed indiscussa addirittura, di fatto, sovraordinata al partito stesso – populista e demagogica, possa essere ritenuta “progressista”?

Basta rivendicare determinati punti programmatici di carattere “sociale” perché un partito sia “di sinistra” oppure tale carattere ha piuttosto a che vedere con l’impianto complessivo di quella determinata forza, a cominciare dall’articolazione democratica o meno sua struttura interna e dalle modalità con cui si pone nel contesto istituzionale?

Non esiste, d’altra parte, anche un’ipotetica “destra sociale”? Insomma, basta invocare il “reddito di cittadinanza” per essere qualificati “di sinistra” oppure un partito dovrebbe caratterizzarsi come tale in tanto ed in quanto capace di indicare strategie dirette a combattere le diseguaglianze che siano “strutturali”?  E non provvedimenti “assistenzialistici” che, di fatto, imprigionano, a maggior ragione, molti cittadini in una postura inerte e rassegnata? Ad ogni modo, la crisi del PD è quella di un partito che porta in sé una tara genetica, un tratto originario che ne ha condizionato e tuttora ne condiziona la possibilità stessa di essere effettivamente “partito”, nel senso proprio del termine, e non un mero artificio elettorale.

Non a caso, il PD ha smarrito proprio quella vocazione popolare che costituiva – pur declinata in differenti ed addirittura antitetiche culture politiche – il tratto comune dei suoi maggiori contraenti di derivazione democratico- cristiana e comunista. Culture politiche che, se coordinate in forma di coalizione, avrebbero potuto indicare all’ Italia un cammino di progresso e di crescita democratica e civile ed, al contrario, “fuse” nella stessa organizzazione partitica hanno finito per elidersi a vicenda.

Del resto, chi avrebbe osato pensare che il centenario della marcia su Roma avrebbe coinciso con l’ ascesa alla guida del Paese di una forza che, sia pure in senso lato, discende dagli epigoni di quella lontana e drammatica vicenda ?

Questo a riprova del fatto che – a dispetto di tutte le chiacchere nuoviste – buone o cattive che siano, le culture politiche che sono storicamente nate da percorsi che hanno via via consolidato un certo orientamento nella pubblica opinione, persistono nel tempo ben più a lungo di quanto comunemente si creda. Anche quando il loro campo venga desertificato, possono rimanere vitali, nel sottosuolo, radici che, in un contesto ambientale favorevole, possono riprendere vigore e tornare a verdeggiare.

Dovrebbero tenerne conto i popolari di cultura cattolico-democratica per un verso e così coloro che appartengono al vecchio campo di ispirazione marxista, per convenire circa l’opportunità di sottrarsi a quell’ abbraccio innaturale che li costringe a soffocarsi reciprocamente. Laddove se cessassero di incaprettarsi l’ un l’altra e ciascuna riprendesse liberamente il proprio cammino, potrebbero tornare a misurare schiettamente, ciascuna, le proprie ragioni a fronte del popolo italiano e concorrere, in tal modo, a difenderne l’ordinamento costituzionale ancora minacciato da possibili manipolazioni “presidenzialiste”.




I PAPI E CELESTINO V di Angelo De Nicola

Domani, 13 novembre, la presentazione del libro

Gioia dei Marsi, 12 novembre 2022. Sarà presentato il 13 novembre alle ore 17:30, presso il Centro Culturale G. Moretti di Gioia dei Marsi (via Domenico Aratari, 42 A), l’ultimo libro di Angelo De Nicola dedicato agli eventi che hanno legato la Perdonanza ai vari Papi, da Bonifacio VIII fino a Papa Francesco.

Dopo numerosi incontri organizzati in tutto l’Abruzzo ed oltre, per la prima volta il libro viene presentato nella Marsica, grazie alla disponibilità del Sindaco, Gianluca Alfonsi, che sta dimostrando una particolare sensibilità verso gli eventi legati alla cultura, e alla collaborazione di Emilio Roselli, Delegato alla Cultura del Comune.

Per Angelo De Nicola si tratta della sesta pubblicazione dedicata alla storia della Perdonanza e di Celestino V. In queste pagine, impreziosite da un saggio di Don Luigi M. Epicoco, ripercorre e approfondisce l’atteggiamento che i vari Papi, nel corso della Storia, hanno avuto nei confronti della figura di Pietro del Morrone e della Perdonanza Celestiniana, ovvero della Bolla con cui, al momento dell’incoronazione all’Aquila, l’Eremita diventato Papa concesse il Perdono da tutti i peccati a chi, sinceramente pentito e confessato, fosse passato sotto la Porta Santa di Collemaggio tra il 28 e il 29 agosto di ogni anno.

Oggi, doveroso ricordarlo, la Perdonanza è Patrimonio d’Italia per la tradizione, e iscritta nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO dal 2019. E Papa Francesco, con la sua storica venuta a L’Aquila per aprire la Posta Santa, ha proclamato la celebrazione dell’Anno giubilare fino al 28 agosto del 2023. La Porta Santa, quindi, resterà aperta tutto l’anno.

Oltre all’Autore, saranno presenti Francesca Pompa, Presidente della One Group che ha editato il libro; Giovanna Chiarilli, giornalista, autrice della prefazione, e Sabrina Giangrande cui sono affidate le letture. A moderare l’incontro, Cesira Sinibaldi (reduce dalla presentazione del suo libro “Chissà dov’era casa mia” al Fla).

Emilio Roselli




L’AGRICOLTURA FUCENSE come cambierà

lunedì 14 novembre incontro coldiretti L’Aquila sulla nuova Pac e sulle opportunità per le aziende

Avezzano, 12 novembre 2022. “La Pac che sarà: opportunità e cautele da conoscere” è il titolo del convegno promosso da Coldiretti L’Aquila in collaborazione con Covalpa e AMPP che si svolgerà lunedì 14 novembre alle 15.30 nella Sala Picchi del Palazzo della Regione (ex Arssa) in piazza Torlonia ad Avezzano. Un incontro, moderato dal direttore provinciale di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli,  in cui si parlerà della nuova programmazione 2023-2027 dei fondi comunitari e delle novità introdotte con particolare attenzione alle specificità e agli indirizzi proposti dalla Regione Abruzzo e all’impatto che avranno su territorio, produzioni ed economia.

Sono previsti interventi di Marcello Di Pasquale, presidente dell’associazione Covalpa Abruzzo; Rodolfo Di Pasquale, presidente dell’associazione marsicana produttori di patate; Patrizio de Angelis responsabile regionale CAA Coldiretti con una relazione su “Obiettivi e cambiamenti tra sostegno di base ed ecosistemi nella Politica agricola comunitaria”; Luca Di Giandomenico, responsabile delle misure strutturali di Coldiretti Abruzzo, su “Misure e specificità della Regione Abruzzo nell’ambito del piano strategico della Pac” e conclusioni affidate al direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo. Parteciperà anche l’assessore Emanuele Imprudente.

“Siamo in dirittura di arrivo della vecchia programmazione e iniziamo a presentare il prossimo futuro in un territorio a forte vocazione agricola – dice Domenico Roselli, Direttore Coldiretti L’Aquila – nell’incontro verranno illustrati i percorsi e i cambiamenti rispetto all’attuale scenario con particolare riferimento alle opportunità e le prospettive che si aprono alle aziende agricole”.

Alessandra Fiore




CONTINUANO I DANNEGGIAMENTI nella Riserva Borsacchio

Sosteneteci per non farci cedere

Roseto, 12 novembre 2022. Purtroppo, nei giorni scorsi dei vandali hanno preso di mira i Cartelli segnaletici della Riserva Borsacchio distruggendone diversi.

Il che si somma ai danneggiamenti, furti di cordame e attrezzature nell’area delimitata con il progetto Area del Fratino e delle Dune del Borsacchio con il Comune di Roseto per salvare le specie in estinzione di flora e fauna.

Come noto non riceviamo contributi per questo immane lavoro né per i materiali. Tutto viene finanziato dai volontari e dalle donazioni dei cittadini.

Nel solo 2022 abbiamo subito oltre 1200 euro di danni, in cartellonistica distrutta , cordame e attrezzature. Progetti come il SalvaFatino, Il SalvaDuna, Il Salva Giglio Di Mare ecc. ecc. stanno consentendo di mantenere sul territorio quelle specie rare che danno un senso alla riserva. Solo per far comprendere l’importanza dell’azione, al di là del noto Fratino, i gigli di mare erano praticamente scomparsi distrutti in buona fede o saccheggiati. Era rimasto un solo esemplare. In 8 anni di duro lavoro , caricando interamente le spese all’associazione, oggi sono 9 gli esemplari presenti.

Il nostro interrogativo è che tipo di persona può fare questo? Che tipo di individuo può distruggere beni frutto della beneficenza e del volontariato? Ogni danno, ogni vandalismo è da condannare e punire come legge prevede ma in questo caso si va oltre. Si sfocia nella immoralità più pura quando si danneggiano beni donati a titolo di beneficienza per il territorio.

Noi non ci fermiamo ma cominciamo a soffrire di questi danni. Da questo fine settimana sarà possibile richiedere i nuovi stupendi calendari della Riserva Borsacchio contattandoci sui nostri social. Per sostituire un solo cartello distrutto dobbiamo distribuire ben 70 calendari (questo per far capire come è difficile per noi coprire i danni che subiamo) . Lanciamo quindi un appello alla solidarietà per difendere la Riserva Borsacchio. Contattateci per i calendari. Se avete attività contattateci e metteteli in bella mostra per dire a questi criminali che la città è con chi sostiene il territorio e con i suoi volontari.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




PRODOTTI ITTICI SEQUESTRATI nel corso della settimana dalla Guardia Costiera

Oltre 13.000 euro di sanzioni e 1150 kg di prodotto sequestrati

Giulianova, 12 novembre 2022. È durata tre giorni l’intensa attività di verifica eseguita ad ampio spettro in materia di pesca, navigazione da diporto e sicurezza della navigazione, da parte del personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova ed in particolar modo dall’equipaggio della motovedetta CP 706.

Numerose le ispezioni effettuate sia in mare che a terra, al termine delle quali sono state contestate 11 sanzioni amministrative, per un importo pari a 13.393 euro ed il sequestro di 1150 kg di prodotto ittico.

Nel corso delle attività esperite nelle acque del Circondario marittimo di Giulianova, è stata dapprima accertata la presenza di due motopescherecci intenti ad effettuare attività di pesca professionale in zone non consentite, con la conseguente contestazione di 2 sanzioni amministrative ed altrettante sanzioni per infrazioni gravi a carico dei comandanti delle unità, oltre al sequestro di 150 kg di vongole illecitamente pescate.

Successivamente venivano individuate due unità da diporto nei pressi delle piattaforme off-shore, site a circa 22 miglia nautiche dalla costa abruzzese ed al termine dei controlli di rito venivano accertate plurime violazioni in materia di diporto nautico e sicurezza della navigazione, tra cui: la navigazione in assenza di titolo abilitativo; il transito in aree interdette; l’assenza delle previste dotazioni di sicurezza; la mancanza dell’autorizzazione all’installazione ed utilizzo di apparato VHF a bordo di unità da diporto e del certificato limitato di radiotelefonista per unità da diporto.

Le verifiche attinenti alla sicurezza della navigazione sono state estese anche al rispetto delle disposizioni emanate a garanzia dell’incolumità dei naviganti ed all’ottemperanza alle disposizioni in materia di segnalamenti marittimi. Al termine degli accertamenti è stata contestata, da parte del personale dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto degli Abruzzi, una sanzione per la mancata ottemperanza alle prescrizioni impartite dall’Autorità marittima.

Infine, durante una serie di controlli che hanno preso avvio all’interno del porto di Giulianova, veniva individuato e fermato su strada un furgone sul quale era stata caricata una tonnellata di molluschi bivalvi, privi di documentazione sanitaria e di tracciabilità, circostanza che ha fatto scattare il sequestro del prodotto ittico e la contestazione di due sanzioni amministrative.

Tutto il prodotto illecitamente pescato o trasportato in violazione delle pertinenti normative, previo accertamento dell’Autorità sanitaria, è stato reimmesso in ambiente marino al fine di preservare le risorse ittiche.




GIRO ITALIA CICLOCROSS, a Ovindoli la festa può iniziare

Tutto pronto per il Gran Premio Città di Ovindoli – 1° Trofeo Aran Cucine e tappa 5 del GIC. Sabato alle 18 la conferenza stampa, domenica le gare con la sinergia ASD Romano Scotti e Velo Club Montesilvano.

Ovindoli e il suo comprensorio sono pronti ad accogliere la quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross, gran premio Aran Cucine e apertura del Lazio Cross Trofeo Romano Scotti. Lo staff della Velo Club Montesilvano Aran Cucine e gli infaticabili pilastri dell’ASD Romano Scotti hanno completato questa mattina le operazioni di tracciamento del percorso, che quindi attende ora di essere calcato dalle ruote degli atleti.

In uno scenario mozzafiato gli esperti tracciatori hanno disegnato un circuito di gara spettacolare per il pubblico, scenografico per le telecamere, ricco di spunti per i tecnici e quindi, d’altronde si è a stagione inoltrata, esigente e impegnativo per gli atleti. Particolare, su espresso desiderio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Ciminelli, il transito nel centro cittadino di Ovindoli, che porterà la festa del Giro d’Italia Ciclocross sin sull’uscio delle case. In particolare, sarà la festa Rosa a svolgersi nei pressi di Piazza San Rocco: è lì che sarà allestito il palco per le premiazioni delle maglie rosa di tappa. Maglie di un rosa acceso, considerato che al termine della tappa abruzzese molti dei giochi saranno ormai in cassaforte.

Molti, ma non tutti. Numerosi sono infatti le sfide al cardiopalma, con classifiche serrate ed ex aequo in cui ogni curva può essere decisiva. Non poteva desiderare di meglio Massimo Folcarelli per l’apertura del “suo” Lazio Cross Trofeo Romano Scotti, con un parterre d’atleti di spessore e soprattutto motivato a garantire il massimo spettacolo. Tutta la meraviglia di Ovindoli sarà quindi svelata domani pomeriggio, alle ore 18, nella conferenza stampa di presentazione che si terrà nella Sala Multimediale Francesco di Ponzio, direttamente sul percorso di gara.

Intanto un caloroso messaggio bene augurante giunge anche dal comitato laziale della Federazione Ciclistica Italiana, che per voce del suo presidente Maurizio Brilli saluta la Carovana Rosa e omaggia la memoria del fondatore Romano Scotti: «Le puntuali iniziative di Fausto Scotti e del suo Team ci accompagnano da anni, dovrebbe essere per noi un’abitudine ma ogni volta ci sorprende, territori, paesaggi, percorsi  accattivanti e iniziative originali ci avvolgono di entusiasmo e compartecipazione. Nel prossimo fine settimana ci troveremo a condividere ad Ovindoli, ai confini tra Lazio e Abruzzo, una coinvolgente giornata di sport con gli amici abruzzesi, ma anche con il resto dell’Italia rappresentata degnamente da atleti, dirigenti, tecnici ed accompagnatori amanti del ciclocross. In questa circostanza oltre alla 5^Tappa del Giro d’Italia assisteremo all’avvio del Lazio Cross, un circuito che negli ultimi anni ha grandemente contribuito alla crescita del movimento ciclocrossistico laziale. Nella certezza che sarà un’occasione d’incontro e di amicizia, dove lo spettacolo e il sano agonismo glorificheranno vincitori degni ed altrettanto bravi concorrenti, vada a tutti il saluto del Comitato Regionale del Lazio e mio personale, a Fausto, alla sua famiglia ed ai suoi collaboratori, nel ricordo di papà romano vada il nostro GRAZIE».

Particolarmente soddisfatto dell’accoglienza il presidente del Comitato Organizzatore, Fausto Scotti, che in particolare desidera rivolgere il suo ringraziamento «Al sindaco di Ovindoli, all’amministrazione e a tutti gli uffici comunali per la fattiva collaborazione a mettere su una manifestazione di questo livello, in completa sicurezza, nel volgere di poco tempo. Grazie per la sinergia fattiva, tipica di un comune aperto ai grandi flussi turistici. Ai cittadini di Ovindoli il nostro più sincero ringraziamento per l’accoglienza, la pazienza e il grande spirito di collaborazione». Per le due giornate di gara, il comune di Ovindoli ha emesso delle specifiche ordinanze di restrizione parziale o totale al traffico veicolare per le strade interessate dal circuito di gara o dai servizi accessori.




VITO TACCONE. Il camoscio d’Abruzzo

Il giornalista marsicano Federico Falcone presenta al Fla il suo libro

Pescara, 12 novembre 2022. Il giornalista marsicano Federico Falcone, con “Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo” spicca tra i nomi del vasto programma proposto dal Fla, Festival di libri ed altre cose di Pescara per l’edizione 2022: l’appuntamento con il libro d’esordio di Falcone, uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni, che ha destato grande interesse nel mondo dei lettori, è previsto per domenica 13 novembre, giornata di chiusura del Festival, alle 10.30 presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo. Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani.

“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni” – spiega l’autore del libro Federico Falcone.

A pochi mesi dal Giro d’Italia che partirà proprio da un orgoglioso Abruzzo, al pubblico del Fla verrà presentato il Taccone corridore, ma anche uomo e padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano. Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante. L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano. Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.

Note biografiche su Federico Falcone

Federico Falcone, classe 1986, è giornalista pubblicista e ha lavorato con numerose testate giornalistiche online. Nel 2019 ha fondato The Walk of Fame magazine, quotidiano di approfondimento culturale con cui ha pubblicato il libro di coautori Blackout, dietro le quinte del lockdown e dato vita al progetto Ritorno al Passato, serie di video documentaristici all’interno dei quali vengono trattati argomenti come archeologia, antropologia, scienza, storia e letteratura. Si occupa di copywriting e consulenze su strategie di comunicazione. Vito Taccone. Il camoscio




GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO domenica 13 novembre

Sfilata dei trattori, benedizione e offertorio della solidarietà con prodotti della terra

Celano, Vasto, 12 novembre 2022. La sfilata in città e la benedizione dei trattori provenienti dalle campagne per festeggiare la tradizionale Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti, prevista domenica 13 novembre a Vasto e a Celano per ricordare lo stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana. Grandi e piccini, imprenditori agricoli e semplici cittadini anche provenienti dalle comunità limitrofe, si ritroveranno per celebrare un suggestivo e antico rito della tradizione contadina.

“La Giornata del Ringraziamento – spiega Coldiretti Abruzzo  – è una tradizione che, inaugurata dalla Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, venne in seguito mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel calendario liturgico. Nacque, per intuizione del presidente di Coldiretti Paolo Bonomi, per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso. Un rito antico che non perde mai il suo fascino e che, in alcuni paesi con tradizione agricola, è diventata una tradizione che richiama centinaia di visitatori”.

A Vasto la festa inizierà alle 9.00 con il raduno dei trattori nel piazzale dello Stadio Aragona, seguirà la sfilata dei trattori verso il quartiere San paolo. Alle 10, di fronte al piazzale della chiesa, incontro degli agricoltori provenienti dalle zone limitrofe e visita all’emporio della solidarietà. Alle 11 la santa messa officiata da Don Gianni Sciorra durante la quale verranno offerti ortaggi e confetture, olio e vino, pane e pasta e altri prodotti provenienti direttamente dalle campagne chietine. Al termine, la benedizione dei mezzi agricoli (ore 13.00) e un breve incontro con il sindaco Francesco Menna. A seguire, agriaperitivo.

Saranno presenti il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli, il direttore provinciale Francesco Perillo e i presidenti di sezione insieme ai dirigenti di Coldiretti Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati.

Simile come consuetudine il copione della giornata di Celano. Dalle prime ore del mattino i trattori arriveranno in Piazza Aia di fronte alla chiesa di San Rocco. A seguire la benedizione dei mezzi agricoli e la santa messa, che verrà celebrata alle 11.30 dal vescovo S.E. Giovanni Massaro, con il tradizionale offertorio di prodotti del Fucino al quale parteciperanno il direttore Domenico Roselli, il vicepresidente di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e i dirigenti provinciali. 

Un doppio appuntamento con la tradizione ma che, quest’anno, avrà una forte impronte etica. In occasione delle celebrazioni verrà infatti proposta sia a Vasto che a Celano la petizione contro il cibo sintetico che vede Coldiretti impegnata al fianco dei consumatori e dei produttori agricoli. “Durante la giornata verrà tracciato il bilancio di un’annata agricola complicata penalizzata dai rincari e dalle speculazioni internazionali, dalla siccità, dalla guerra e dagli incendi – sottolinea Coldiretti Abruzzo – ma se vogliamo garantire un domani alle nuove generazioni dobbiamo mettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica, economica e sociale. In occasione della giornata, Coldiretti propone la firma della petizione contro il cibo sintetico, un pericolo di dimensioni ed importanza enormi che, presentato strumentalmente come opportunità per l’ambiente e per la salute, cela attraverso false informazioni una precisa e devastante strategia delle multinazionali di annullamento del cibo inteso come condivisione, legame con la storia, risultato della tradizione e della cultura”.

Alessandra Fiore