ASTROMITICA serata al Polo Liceale Ovidio

Per tutti un viaggio tra le stelle in collaborazione con  la Torre delle stelle di Aielli

Sulmona, 14 novembre 2022. Astromitica serata con il naso all’insù, alla scoperta delle stelle e dei pianeti giganti del sistema solare. L’iniziativa è quella organizzata dal Polo liceale “Ovidio” e l’appuntamento è per mercoledì 16 novembre dalle 17:30 alle 20 nel piazzale antistante il liceo “Giambattista Vico”. L’ingresso è libero e l’invito è rivolto a tutti coloro che sono desiderosi di avventurarsi in un affascinante viaggio tra le stelle.

Con il favore del cielo e la guida preziosa del direttore della “Torre delle stelle di Aielli, il dottor Paolo Maria Ruscitti, tutti avranno la possibilità di partecipare ad un’osservazione al telescopio dei pianeti giganti del sistema solare. Il piazzale del liceo “Vico” si trasformerà, per una serata, in un planetario in cui ci si potrà immergere nel blu della volta celeste ed essere protagonisti di un affascinante percorso tra storie e miti intorno alle stelle.

E per riscaldarsi in questa serata di metà novembre le caldarroste e la musica del Dj set di Matteo Ciacciarelli. In caso di pioggia o di cielo nuvoloso, non ci perderemo d’animo: nell’atrio del Liceo sarà allestito uno spazio laboratorio.

Annalisa Civitareale




UNA NUOVA PUNTATA di Macchemito

Le streghe di Castel del Monte

Torna un nuovo appuntamento, in questo lunedì di novembre, con Macchemito nuovo format ideato da Paolo Pacitti ed in onda su Buongiorno Regione; questa volta le telecamere Rai con Sem Cipriani vanno alla scoperta del fantastico mondo delle streghe in Abruzzo e nello specifico a Castel del Monte (Aq). Le streghe, come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta, hanno un’origine antichissima e da sempre sono state temute e combattute, e proprio a Penne (Pe), ci fu un primo processo alle streghe.

“Le streghe incarnano la nostra paura di star male e sono il capro espiatorio dei nostri malesseri – spiega Adriana Gandolfi, demoantropologa – rappresentano l’incertezza della vita quotidiana e quindi venivano additate come la causa di tutti i mali”.

È proprio Castel del Monte che, in Abruzzo, ha mantenuto viva la tradizione delle streghe ed ogni anno celebra tra i suoi suggestivi vicoli un antico rituale che è stato tramandato nel tempo, il rito degli “sporti”.

L’appuntamento con “Macchemito” è fra due settimane.

Alessandra Renzetti




L’AQUILA FILM FESTIVAL. Abruzzo film industry

Presentazione della 15^ edizione

L’Aquila, 14 novembre 2022. Nei giorni compresi tra il 21 e il 29 novembre presso l’Auditorium del Parco e il Palazzetto dei Nobili a L’Aquila avrà luogo la quindicesima edizione del L’Aquila Film Festival. Come già nella passata edizione, il LAQFF ospiterà al suo interno l’Abruzzo Film Industry, manifestazione rivolta principalmente agli operatori economici e culturali della Regione Abruzzo che si occupano di Cinema.

I dieci giorni di festival andranno a concludere un percorso di oltre due mesi di Cinema e incontri realizzato nelle ultime settimane attraverso numerose iniziative quali il Festival del Gran Sasso, il Festival delle Culture, la rassegna di opere prime e seconde PRIMA! [gli italiani], la rassegna DOQ dedicata al cinema documentario e numerose proiezioni-evento.

Le due manifestazioni, finanziate dal Ministero per la Cultura, dal Comune dell’Aquila, dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e dalla Fondazione Carispaq, saranno ricche di ospiti e relatori, già a partire dalle due rispettive aperture che saranno tenute da Toni Servillo, gigante del Cinema e del Teatro, attore che ha caratterizzato gli ultimi tre decenni della scena culturale napoletana e nazionale. Il giorno lunedì 21 novembre incontrerà il pubblico del Festival al termine delle proiezioni de L’uomo in più e La stranezza (accolto dai professori Univaq Massimo Fusillo, Mirko Lino e Doriana Legge e accompagnato dal produttore teatrale e cinematografico Angelo Curti), il martedì 22 novembre terrà una masterclass a favore di giovani attori, filmmaker e studenti.

Anche Giuseppe Piccioni sarà ospite del Festival presentando il suo L’ombra del giorno e poi tenendo una masterclass e come lui il regista congolese Petna Ndoliko Katondolo con il suo film Kumbuka e lo sceneggiatore teramano Davide Orsini.

Sarà dato spazio anche a tematiche sociali e di attualità con gli incontri con Autismo Abruzzo Onlus e la proiezione di Tommy e gli altri alla presenza dell’autore e giornalista Gianluca Nicoletti e del Presidenza di Autismo Abruzzo Onlus Dario Verzulli e quello sui diritti delle donne in Iran con Amnesty International e la giornalista Gabriella Colarusso e la responsabile di Amnesty International Ilaria Masinara in occasione della proiezione di Persepolis dell’iraniana Marjane Satrapi.

Altro ospite di rilievo sarà il regista Stefano Chiantini che presenterà in anteprima il suo ultimo film Il ritorno con la cantante Emma Marrone che cercherà di presenziare alla proiezione, in sala o a distanza.

Da non perdere la sonorizzazione dal vivo di Davide Barbafiera e Tommaso Tanzini del capolavoro dell’espressionismo tedesco Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau in occasione dei cento anni dalla uscita nei cinema.

All’interno del Festival un’intera giornata sarà poi dedicata, a concludere il Festival del Gran Sasso 2022 realizzato dallo stesso LAQFF, all’alpinismo al femminile con il film Climbing Iran e la presenza della regista Francesca Borghetti, del medico e alpinista Annalisa Fioretti e della pianista Natalia Ratti.

Uno spazio molto importante è dedicato ai film in concorso con cinque lungometraggi a contendersi il premio principale e quello della giuria degli studenti UNIVAQ:

Come prima, di Tommy Weber (Francia)

Bentu, di Salvatore Mereu (Italia)

Rebel, di Adil El Arbi e Bilall Fallah (Belgio)

La traversèe, di Florence Miailhe (Francia)

The staffroom, di Sonia Tarokic (Croazia)

Il premio Miglior film 2022 sarà assegnato dalla Giuria composta da Michelangelo Iuliano, giornalista Mediaset, Andrea Magnani, regista, sceneggiatore e produttore, ed Eleonora Nascimben, reporter e comunicatrice sociale, mentre una giuria di studenti Univaq composta da Luca Cialfi, Leonardo Di Pietrantonio e Arianna Tomassini assegnerà il Premio UNIVAQ.

Uno spazio altrettanto importante sarà occupato dal concorso dei cortometraggi, selezionati da una Giuria d’eccezione formata dalle ragazze e dai ragazzi degli istituti Bafile e Cotugno partecipanti al PCTO del L’Aquila Film Festival, organizzato quest’anno per la prima volta.

Sarà il pubblico presente in sala a costituire la Giuria che eleggerà il cortometraggio vincitore.

I 9 cortometraggi in concorso sono i seguenti:

Re-Animal, di Rubén Garcerá (Spagna)

When the suncomes up, di Viktorija Samardzic (Serbia)

Ficciones, di Teo Planell e Alejandra Kikidis (Spagna)

Il Balcorto, di Alessio Merighi (Italia)

Un’Ora Sola, di Serena Corvaglia (Italia)

Paradise Lost, di Francesca Fini (Italia)

Non Esattamente Ken Loach, di Stefano Moscone (Italia)

Monsieur Lucien, di Robin Barriere (Francia)

Lights, di Adél Palotás (Ungheria)

Ancora, le ragazze ed i ragazzi del PCTO coadiuveranno la realizzazione dell’intera manifestazione partecipando attivamente a tutte le attività che la caratterizzano: sotto la guida degli organizzatori del LAQFF si occuperanno di intervistare gli ospiti che interverranno, di curarne l’ospitalità, di gestire l’accoglienza del pubblico ecc.

La serata conclusiva, nella quale avverrà la premiazione dei vincitori, sarà caratterizzata dalla presenza di un altro grande ospite, protagonista di serie e film: Federico Cesari, il Martino Rametta di Skam Italia e il Daniele Mencarelli di Tutto chiede salvezza sarà infatti il padrino ufficiale del Festival mentre i ragazzi del PCTO LAQFF realizzato con gli Istituti Bafile e Cotugno dell’Aquila premieranno il Miglior Cortometraggio.

Durante la serata conclusiva sarà inoltre possibile tornare ad ascoltare l’Orchestra di Piazza Palazzo che accompagnerà in musica l’evento finale di questa ricchissima edizione del L’Aquila Film Festival.

Non mancheranno, ancora, gli incontri ed eventi tecnici dell’Abruzzo Film Industry, rivolti agli addetti ai lavori: mercoledì 23 novembre si incontreranno gli operatori regionali con i rappresentanti della Regione Abruzzo per delle proposte di rilancio del Cinema abruzzese e l’Osservatorio Interuniversitario sul Cinema e gli audiovisivi in Abruzzo curerà un incontro con la costituenda Abruzzo Film Commission (nella persona dell’assessore Daniele D’Amario), Cristina Priarone di Italian Film Commission, Stefania Ippoliti di Toscana Film Commission, Marco Cucco dell’Università di Bologna, Bruno Zambardino del MIC e Ester Di Cino e Alessandra Lucantonio della Regione Abruzzo.

Ci sarà ancora spazio per parlare di sale cinematografiche tra crisi ed esempi virtuosi con gli interventi dei rappresentanti del Premio Lizzani, del Presidente ANAC Francesco Martinotti, i gestori elle sale Ettore Scola di Pescasseroli e Postmodernissimo di Perugia e di Tony Zitella, Presidente ANEC Abruzzo.

Infine, anche attenzione ai progetti dei giovani autori con i pitch registi-produttori e il concorso Next Abruzzo, alle questioni di genere nel Cinema con Eleonora Nascimben, Ira Fronten e Stefano Chiantini, ai temi dell’europrogettazione con Claudio Esposito, produttore, Daniela De Francesco, autrice, Mirco Mirabilio, rappresentante CNA Abruzzo, e Stefano Chiavarini, Produttore esecutivo, e al Product placement con l’intervento di Leonardo Paulillo, avvocato esperto in diritto d‘autore.

I due programmi, così ampi, possono essere consultati online al sito www.laquilafilmfestival.it dove sarà anche possibile prenotarsi ai diversi appuntamenti, quando necessario.




NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE e bando di primo insediamento

Centinaia di agricoltori nell’incontro in sala picchi sui fondi europei in agricoltura

Pescara, 14 novembre 2022. Sala gremitissima oggi pomeriggio per l’incontro intitolato “La Pac che sarà: opportunità e cautele da conoscere”, promosso da Coldiretti L’Aquila in collaborazione con Covalpa e AMPP si è svolto nella Sala Picchi del Palazzo della Regione (ex Arssa) in piazza Torlonia ad Avezzano.

Un incontro, moderato dal direttore provinciale di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli,  in cui è stata illustrata la nuova programmazione 2023-2027 dei fondi comunitari (Pac, politica agricola comunitaria) con particolare attenzione alle novità introdotte, alle specificità e agli indirizzi proposti dalla Regione Abruzzo e all’impatto che avranno su territorio, produzioni ed economia. Un occhio di riguardo anche ai giovani e al bando di primo insediamento che permetterà a tanti giovani di insediarsi nel settore primario e di avviare una azienda.

In una sala colorata dalle immancabili bandiere gialle e da centinaia di soci, si sono susseguiti gli interventi di Marcello Di Pasquale, presidente dell’associazione Covalpa Abruzzo, di Rodolfo Di Pasquale, presidente dell’associazione marsicana produttori di patate, di Patrizio de Angelis responsabile regionale CAA Coldiretti con una relazione su “Obiettivi e cambiamenti tra sostegno di base ed ecosistemi nella Politica agricola comunitaria” e di Luca Di Giandomenico, responsabile delle misure strutturali di Coldiretti Abruzzo, sulle “Misure e specificità della Regione Abruzzo nell’ambito del piano strategico della Pac”. 

Presente anche l’assessore regionale alle politiche agricole Emanuele Imprudente, che si è soffermato sulla situazione regionale e sugli indirizzi relativi alla nuova programmazione, e conclusioni affidate al direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo che ha evidenziato l’importanza del settore agricolo e agroalimentare con particolare riferimento alle sfide che Coldiretti sta introducendo e che riguardano anche l’Abruzzo, regione a forte vocazione agricola. 

“Siamo alla fine della vecchia programmazione e iniziamo a presentare il prossimo futuro – ha detto Domenico Roselli, Direttore Coldiretti L’Aquila – le opportunità che si aprono alle aziende sono tante ma bisogna conoScerle e saperle cogliere”.

Rampazzo ha poi ricordato la forte azione che Coldiretti sta portando avanti contro il cibo sintetico, un pericolo che potrebbe letteralmente far scomparire l’economia agroalimentare. “Ci aspettiamo il sostegno e la condivisione di tutto il mondo politico e della società – ha evidenziato il direttore regionale –  ci aspettiamo un forte appoggio dal consiglio regionale al di là delle varie appartenenze politiche. Il cibo sintetico è un problema che riguarda cittadini ed imprese ed ognuno deve fare la sua parte contro questo pericolo”.

Alessandra Fiore

Federazione Regionale Coldiretti Abruzzo




MICHELE PLACIDO ALLA D’ANNUNZIO per il Festival Cicognini

Auditorium del Rettorato – 16 novembre 2022 – ore 15:30

Chieti, 14 novembre 2022. Mercoledì 16 novembre alle ore 15.30, l’Auditorium del Rettorato dell’Università “Gabriele d’Annunzio” ospiterà Michele Placido in “Un incontro tra cinema e musica”. L’evento è organizzato dal “Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali” (DiLASS) della “d’Annunzio”, diretto dal professor Carmine Catenacci, in collaborazione con il “Festival Alessandro Cicognini”, finanziato dal Ministero della Cultura e diretto dal compositore e regista Davide Cavuti.

Si tratta di un importante evento reso eccezionale grazie alla presenza di Michele Placido, attore e regista, vincitore, tra i tanti riconoscimenti, di quattro “David di Donatello”, di cinque “Nastri d’argento” e dell’Orso d’argento per il miglior attore al “Festival di Berlino”. Il “Festival Alessandro Cicognini” è finanziato dal Ministero della Cultura e vanta collaborazioni con enti e istituti culturali quali il “Centro Studi Nazionale Cicognini”, la “Biblioteca Luigi Chiarini del Centro Sperimentale di Cinematografia” di Roma ed il “Premio Nazionale di Narrativa Città di Penne.

“La testimonianza professionale e personale di uno dei più importanti uomini del cinema, del teatro e della televisione italiani quale Michele Placido, attore, regista e autore, vivacizza e arricchisce significativamente le attività formative dei corsi di studio del nostro Dipartimento, tra i quali è presente uno specifico curriculum di Linguaggi della musica, dello spettacolo e dei media –  dichiara il professor Carmine Catenacci, direttore del DiLASS della d’Annunzio – Oltre che produrre un’interessante sinergia con le forze culturali più dinamiche del territorio, l’incontro sarà anche una preziosa occasione per discutere del film L’ombra di Caravaggio, diretto da Michele Placido e proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche, insieme con gli studenti e i docenti dei nostri corsi di studio in Storia dell’arte”

“Il Maestro Cicognini – aggiunge il maestro Davide Cavuti, Direttore artistico del Festival Alessandro Cicognini – è considerato uno dei padri della musica da film; nel 1936, firmò la sua prima colonna sonora e prima del suo definitivo allontanamento dal mondo del cinema, compose il commento musicale di oltre trecento film. Il Festival multidisciplinare a lui dedicato vuole rendere il giusto tributo ad un genio abruzzese della musica.”

Maurizio Adezio




CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. Tanti eventi in vista della giornata internazionale

Il 25 novembre la premiazione del Premio Donna Roseto 2022

Roseto degli Abruzzi, 14 novembre 2022. Eventi e appuntamenti per dire No alla violenza di genere. Sono quelli organizzati in vista del 25 novembre dalla Commissione Pari Opportunità di Roseto degli Abruzzi assieme all’Amministrazione Comunale e in collaborazione con Amnesty International, Associazione “Il Guscio”, la Rete Antiviolenza “Ester sono io” e “I mercanti dei Sogni”.

Il calendario delle iniziative, che coinvolgeranno anche le Scuole Superiori rosetane e che vivranno il momento clou con la cerimonia del Premio Donna del 25 novembre prossimo, ha già preso il via con il Concorso di Disegno dedicato agli studenti delle scuole medie ed elementari e vedrà il primo importante momento di confronto venerdì 18 novembre presso il Liceo “Saffo”. Qui, alle ore 10, a cura di Cpo e del Gruppo Amnesty International di Teramo, si terrà l’incontro dal titolo “La violenza di genere”, al quale seguirà la presentazione della campagna “IoLoChiedo”.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà l’introduzione di Silvia Mattioli, presidente della Cpo, che sarà seguita dall’intervento di Anna Di Donatantonio e Anna De Rugeriis di Amnesty che presenteranno la campagna “IoLoChiedo”. Conclusione con le letture e gli interventi da parte di studentesse e studenti.

Domenica 20 novembre, alle ore 18, presso la Sala “Guerrieri Piamarta” si terrà lo spettacolo teatrale “Di Madre in Figlia”, della compagnia “I mercanti di sogni” per la regia di Candida Di Bonaventura.

Giorno ricco di appuntamenti quello di venerdì 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Si comincerà la mattina alle 10, presso l’Istituto Superiore “Moretti” di Roseto dove, a cura di Cpo e del Gruppo Amnesty International di Teramo, si terrà l’incontro dal titolo “La violenza di genere”, al quale seguirà la presentazione della campagna “IoLoChiedo”.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà l’introduzione di Silvia Mattioli, presidente della Cpo, che sarà seguita dall’intervento di Anna Di Donatantonio e Anna De Rugeriis di Amnesty che presenteranno la campagna “IoLoChiedo”. Conclusione con le letture e gli interventi da parte di studentesse e studenti.

In serata, alle 18.30, il momento clou del calendario delle manifestazioni con la cerimonia di premiazione del “Premio Donna Roseto 2022” che si svolgerà in Sala Consiliare alla presenza delle rappresentanti della Cpo, degli Amministratori Comunali. In quell’occasione sarà consegnato il riconoscimento alle donne rosetane che si sono particolarmente contraddistinte nell’ambito del sociale e della cultura, i cui nomi saranno resi noti a breve.

Appendice finale sabato 26 novembre a Palazzo del Mare dove, a partire dalle ore 18, si terrà la proiezione del cortometraggio “Benvenuti nel Guscio”, a cura dell’Associazione “Il Guscio”, per la regia di Andreina Moretti.

“L’Amministrazione Comunale di Roseto ha fin da subito lanciato importanti segnali e iniziative di contrasto alla violenza di genere e in favore della parità – affermano il Sindaco Mario Nugnes e la Consigliera Comunale con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi – Lo ha fatto innanzitutto con l’istituzione della Delega alle Pari Opportunità e con il Rinnovo della Cpo. Poi, assieme alla Cpo stessa, ha promosso iniziative di sensibilizzazione e confronto sul tema. Questo importante cartellone di manifestazioni rientra in questo percorso, che puntiamo a valorizzare in futuro per cercare di coinvolgere tutta la cittadinanza. È importante, soprattutto, iniziare a parlare del tema della Parità di Genere e del contrasto alla violenza di genere anche ai più giovani. Crediamo che sia fondamentale supportare i nostri ragazzi in una crescita sana dove la parola “amore” non deve andare mai a braccetto con la parola “violenza” e per fare questo occorre parlare e confrontarsi”.

“Come Commissione per le Pari Opportunità promuoviamo tutte le azioni di prevenzione alla violenza di ogni genere – afferma la Presidente della Cpo Silvia Mattioli – Per raggiungere il nostro obiettivo siamo partiti dalle scuole coinvolgendo, attraverso un concorso, le primarie e le secondarie di Primo Grado. Poi, attraverso il coinvolgimento delle Superiori con gli eventi del 18 e del 25 novembre. Puntiamo anche a rendere partecipe tutta la cittadinanza su queste tematiche fungendo da amplificatore di questo importante messaggio. Di amore non si deve morire e dobbiamo declinare questo sentimento nei modi giusti, insegnando il rispetto per promuovere non solo la parità di genere ma per dare più opportunità nella vita a tutti e tutte. L’ultimo aspetto che voglio sottolineare è quello che punta a proporre modelli virtuosi, anche attraverso la promozione del Premio Donna, declinato in nuove sezioni, rendendolo ancora di più un evento sociale, culturale e coinvolgente”.




IN MEMORIA DEGLI INTERNATI Militari Italiani

Il premio nazionale Giovanni Grillo– VIII edizione riservata agli studenti delle scuole secondarie, con Ministero dell’Istruzione, Rai Storia e Rai Cultura

di Goffredo Palmerini

L’Aquila 14 novembre 2022. Internati Militari Italiani (IMI) furono classificati dalla Germania di Hitler i soldati italiani fatti prigionieri, catturati e rastrellati (sul territorio italiano, in Slovenia, Croazia, Albania, Grecia, Isole Egee e Ionie, Provenza e Corsica) dopo l’8 settembre 1943 e deportati nei campi di prigionia del Terzo Reich. E’ la storia di oltre 600mila militari italiani negli Stalag della Germania nazista: i nostri soldati, sottufficiali e ufficiali che operarono “resistenza” opponendo il rifiuto alla collaborazione con i nazisti, al costo di indicibili privazioni e sofferenze. In diverse migliaia di casi – oltre 25 mila – andarono incontro alla morte per fame, stenti e malattie. Oltre cento questi campi di prigionia (stammlager), la gran parte situati in Germania e Polonia, ma anche in Austria, Russia, Ucraina, Bielorussia, Rep. Ceca, Francia e Slovenia. I nazisti usarono ogni mezzo di persuasione verso i prigionieri italiani perché scegliessero l’esercito tedesco o i repubblichini di Salò per continuare la guerra, offrendo ogni vantaggio rispetto alla durezza della detenzione nei lager. Agli “internati militari italiani”, a differenza dei prigionieri di guerra, non venivano riconosciute le garanzie e le tutele previste nella Convenzione di Ginevra del 1929.

Di questi “resistenti” l’Italia democratica e repubblicana, nata dalla Resistenza e sancita nella nostra Costituzione, non ha mostrato un grande interesse, sia dal punto di vista storico e culturale, sia sul piano politico e morale. E se è vero per un verso che la Repubblica nata dalla lotta di Liberazione ha dato giustamente il doveroso riconoscimento ai Partigiani combattenti in armi, dall’altro non è stata altrettanto attenta con gli altri “patrioti” della Resistenza, in modo particolare verso gli internati militari italiani deportati dai tedeschi nei lager nazisti che per quasi due anni – con dignità e senso del dovere – diedero prova di amor patrio subendone le durissime conseguenze e, moltissimi, finanche la morte. Fatto sta che tale ingente fenomeno resistenziale al nazifascismo, realizzatosi nei campi di prigionia della Germania nazista e che interessò oltre 600 mila internati militari italiani, è rimasto marginale, poco indagato e chiaramente trascurato, sia dal punto di vista storiografico che istituzionale, per oltre mezzo secolo. La questione è rimasta viva attraverso le testimonianze dei reduci dai campi di prigionia e le iniziative delle associazioni degli ex-Internati Militari Italiani.

Solo gradualmente, e tardivamente, le dolorose vicende degli internati militari sono entrate nella memoria collettiva del Paese, come una forma di Resistenza al nazifascismo. Fu soltanto a partire dagli anni ‘80 che in Italia e in Germania la storiografia cominciò ad occuparsi di questo problema, fino ad allora rimasto negletto, tanto che la scarsissima conoscenza delle vicende sofferte degli ex IMI è giunta fin quasi ai nostri giorni. È stata finalmente illuminata nel 2012 dal Rapporto della Commissione italo-tedesca, insediata dai Ministeri degli Esteri di Italia e Germania nel 2009. Fino ad allora la questione degli IMI era stata presente soltanto attraverso testimonianze e ricordi dei reduci dagli Stalag nazisti.

Proprio la vicenda di uno dei 600mila internati, il calabrese Giovanni Grillo, ha dato vita ad una delle iniziative più importanti e significative per la conoscenza storica e per tramandare la memoria degli IMI, ad opera della fondazione a lui intitolata, costituita da Michelina Grillo figlia dell’ex internato Giovanni. Il 12 luglio 2016, infatti, è nata a Crotone la Fondazione Premio Giovanni Grillo con lo scopo di ricordare e stimolare una riflessione profonda circa gli eventi storici e le persecuzioni nazifasciste e difendere i valori universali della libertà e della pace. La finalità della fondazione è quella di avvicinare al tema le nuove generazioni, promuovendo e attuando iniziative di utilità sociale in collaborazione con gli organi preposti all’istruzione, alla formazione, alla tutela dei diritti civili e in generale con enti e istituzioni italiane. Non c’è futuro senza la memoria del passato, non c’è scelta democratica che non abbia come valore la libertà.

Sulla vita e le terribili vicende di prigionia dell’ex internato calabrese il giornalista Rai e scrittore Gennaro Cosentino nel 2014 aveva pubblicato il volume “Giovanni Grillo, da Melissa al Lager. La vicenda di un deportato calabrese” (Publisfera editore). Scriveva tra l’altro l’Autore: “Attraverso una testimonianza così vicina – riconosciuta dallo Stato con una Medaglia e una Croce al Merito di Guerra attribuita alla memoria di Giovanni Grillo – i giovani e coloro che ne siano interessati, potranno essere informati sulla storia più grande, quella con la “S” maiuscola che sembra così lontana e, invece, è intrisa di vicende personali anche molto vicine a noi. L’ignominia dei campi di concentramento, la negazione umana dei lager e dello sterminio deciso dai nazisti con prove di azioni compiaciute ed emulative del regime fascista, deve essere condannata e allontanata dalle giovani coscienze grazie alla conoscenza, mai troppa, che storia, filmografia, espressioni d’arte e racconti, contribuiscono a diffondere per poter riaffermare quello che lo scrittore italo-argentino Ernesto Sabato scrisse, dopo la caduta del regime militare nel paese latinoamericano, a proposito dei desaparecidos: nunca más, mai più!”.

Come si diceva, la più rilevante delle iniziative introdotte dalla Fondazione è il Premio Nazionale “Giovanni Grillo”, riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Di grande prestigio le collaborazioni che hanno accompagnato le sette edizioni precedenti del Premio e che conferiscono anche in questa VIII edizione del Premio il loro partenariato, quale il Ministero dell’Istruzione e Rai Cultura e Rai Scuola come Media Partner. Inoltre, con il patrocinio di Aeronautica Militare, Ministero della Cultura, Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” e Rai per la Sostenibilità. La scadenza per la presentazione degli elaborati da parte delle scuole è fissata al 16 dicembre 2022, come stabilisce il bando del Premio diramato nel settembre scorso con il titolo “La MEMORIA contro la sopraffazione: la conoscenza genera rispetto” per l’anno scolastico 2022/2023. La cerimonia di premiazione degli studenti e delle scuole avverrà nel corso del convegno che si svolgerà il 27 gennaio 2023, Giornata della Memoria, in una città che sarà resa nota appena possibile. I premi, per le scuole secondarie di primo e secondo grado che si aggiudicheranno il concorso, consistono in materiale didattico del valore di 1.000 euro per ciascun vincitore.

Il Premio intitolato a Giovanni Grillo è dedicato a quelle centinaia di migliaia d’Internati Militari Italiani che vissero le persecuzioni nazifasciste perpetrate durante l’ultimo conflitto mondiale. “Tutte le guerre – afferma Michelina Grillo, presidente dell’omonima Fondazione – sono scoppiate a causa della sopraffazione di un popolo o di uno Stato sull’altro, ma, soprattutto, la Seconda guerra mondiale ha mostrato il lato più feroce dell’uomo con genocidi e barbare violenze generate anche dalla mancata conoscenza e dallo scarso rispetto dell’altro. Nessun valore era dato alla vita degli uomini, la sopraffazione era la norma nei rapporti umani, così come dimostrato dalle vicende degli Internati Militari Italiani che, rifiutandosi di appoggiare il nazifascismo, vennero rastrellati, catturati e deportati. Scopo dell’Ottava edizione 2022/2023 è far riflettere gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dell’intero territorio nazionale sul concetto di sopraffazione e violenza non solo in ambito bellico, ma anche nei rapporti interpersonali, per individuare strategie operative al loro superamento, perché, come ci ricorda l’articolo 3 della nostra Costituzione, uno dei compiti della Repubblica è “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Auspico che anche il tema di quest’anno – conclude la presidente Michelina Grillo –, nelle differenti forme proposte (video, video clip, racconti fotografici, canzoni e testi teatrali) venga entusiasticamente raccolto dai giovani, con una ricerca sempre più incessante del dialogo, del confronto e dell’ascolto delle ragioni altrui, sempre nella convinzione di non indietreggiare dal difendere, anche con un NO, i valori della libertà e della democrazia.”

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Anche questa Ottava edizione certamente riscuoterà l’attenzione che l’iniziativa della Fondazione Giovanni Grillo merita, continuando quella tendenza crescente d’interesse rilevato in tutte le edizioni precedenti del Premio, grazie alla speciale sua formula vincente del concorso che coinvolge il mondo della scuola secondaria e le giovani generazioni. C’è da auspicare che il Premio Nazionale “Giovanni Grillo”, oltre alle rilevanti collaborazioni e ai Patrocini prestigiosi di cui gode, possa quanto prima ricevere l’attenzione e l’adesione delle associazioni degli ex IMI (per esempio l’ANEI), per attivare tutte le sinergie utili a promuovere al meglio la conoscenza storica del fenomeno degli internati militari italiani e preservarne la Memoria presso le attuali e future generazioni.  




LA SETTIMANA DELLA CUCINA Italiana nel Mondo

Importante vetrina per l’Italia

Roma, 14 novembre 2022. “La settimana della cucina italiana nel mondo è un’importante vetrina per la nostra Nazione per dare ulteriore lustro a quello che è un fiore all’occhiello del nostro Paese riconosciuto universalmente: il buon cibo. Le nostre specialità gastronomiche, infatti, rappresentano la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura per il 17% degli italiani, mentre per il 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Per quanto riguarda i visitatori stranieri, poi, ben il 64% di essi dichiara di essere disposto a comprare prodotti alimentari made in Italy

È indubbio, quindi, che il cibo italiano sia una leva fondamentale su cui focalizzarsi per rendere ancor più competitivo il settore turistico rispetto agli altri Paesi”.

Così il Ministro del Turismo Daniela Santanchè commenta l’avvio della Settimana della Cucina italiana nel mondo promossa e ideata dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Giunta alla sua settima edizione, rappresenta un’iniziativa di promozione integrata che si propone di valorizzare all’estero le eccellenze del settore enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni, l’internazionalizzazione ed il turismo, attraverso la realizzazione di eventi mirati da parte della rete di Ambasciate, Consolati, Istituti di cultura, uffici ICE ed ENIT.




RADICI E VISIONI: le sfide future dell’Industria abruzzese

Celebrazioni del 50° della fondazione di Confindustria Abruzzo

Pescara, 14 Novembre 2022. Gli organi di informazione della stampa e della televisione sono cortesemente invitati a partecipare alla celebrazione del 50° anniversario dalla fondazione di Confindustria Abruzzo, che avrà luogo domani martedì 15 Novembre prossimo, alle ore 16.00, presso l’Aurum, in Via Gardone Riviera, a Pescara.

L’evento, oltre ad onorare il grande lavoro svolto in 50 anni, costituisce un’occasione per riflettere sul futuro dell’Industria abruzzese nel nuovo scenario e per confrontarsi sui nuovi paradigmi di sviluppo e i cambiamenti in atto nell’economia, con l’intento di evidenziare le sfide che ci attendono e le necessarie riforme per la competitività del sistema paese e della Regione.

Parteciperanno, il Presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Direttore Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo – main sponsor dell’iniziativa- Roberto Gabrielli. Inoltre, dibatteranno in una tavola rotonda anche il Presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, il Presidente di Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno, Riccardo Podda, il Presidente di Confindustria Teramo, Lorenzo Dattoli, e gli imprenditori Umberto Sgambati (Proger Spa), Fausto Cosi (Irplast Spa), Gianni Dell’Orletta (OSLV Italia) e Bernardo Giua Marassi (Sanofi).

I lavori saranno moderati dalla Giornalista de Il Sole 24 Ore, Lina Palmerini.

Le conclusioni sono affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.




LA VIOLENZA SULLE DONNE. Giornata Internazionale contro

Doppio appuntamento per i genitori di Nadia Toffa nel pescarese

Pescara, 14 novembre 2022. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sarà la forza stessa della donna con una mamma simbolo per eccellenza ad esserne testimone d’onore: la Città di Pescara ed il Comune di Collecorvino (Pe) infatti ospiteranno il 26 novembre Margherita Rebuffoni, la celebre madre della guerriera Nadia Toffa, giornalista coraggio nota per i suoi servizi a sostegno dei più deboli come inviata per la trasmissione in onda su Italia1 “Le Iene”; proprio lei, la mascotte del programma, amata dal pubblico e dai suoi colleghi è diventata a sua volta simbolo di forza interiore per aver affrontato la sua malattia senza perdere mai la speranza.

“Nadia voleva vivere, era un urugano”, queste le parole di una madre addolorata che ha ereditato dopo la perdita di sua figlia un compito: stare vicino ai più bisognosi. Un brutto male ha portato via Nadia a soli 40 anni, il 13 agosto 2019 ma le sue parole sono impresse nei cuori di chi l’ha amata ed in un libro in particolare “Ti aspetterò tutta la vita”, Edizioni Chiarelettere che mamma Margherita ha il compito di far conoscere.

Nel 2019 per volontà della famiglia di Nadia Toffa, nasce la Fondazione Toffa che ha lo scopo di dare un aiuto concreto ai soggetti che operano tutti i giorni per migliorare la salute e la vita delle persone più deboli e indifese, perseguendo i valori di solidarietà e ricerca della verità di cui Nadia Toffa è stata simbolo e per i quali si è sempre battuta in vita e tra le finalità  ha lo scopo di promuovere la raccolta fondi da destinare alla ricerca per la cura del cancro e altre malattie oltre che fornire sostegno a persone bisognose.

A questo proposito Margherita Rebuffoni e Maurizio Toffa, papà di Nadia, saranno i protagonisti di due appuntamenti previsti per il 26 novembre: alle ore 11 presso la sede della Libreria Mondadori di Pescara, dove saranno accolti dall’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota, e nel pomeriggio alle 18.00 presso l’elegante location offerta da Casale Marino dove saranno presenti anche il Sindaco del Comune di Collecorvino, Paolo D’Amico, l’Assessore alla Cultura Moira D’agostino, le letture del libro saranno affidate alla Professoressa Barbara Raggiunti. Entrambi gli appuntamenti saranno moderati dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti  e vedranno la collaborazione della Mondadori Bookstore di Pescara; il ricavato della vendita dei libri andrà interamente alla Fondazione Toffa, secondo la volontà espressa da Nadia.

“Un’occasione unica e profondamente emozionante per la nostra comunità è quella di poter accogliere a Collecorvino i coniugi Toffa; un momento prezioso per ricordare il talento di Nadia, la sua personalità splendida, la bravura e la professionalità esemplare che l’hanno contraddistinta – afferma il sindaco D’Amico. – Abbiamo tanto desiderato la presenza nel nostro paese dei genitori di Nadia Toffa, in occasione della presentazione del libro ‘Ti aspetterò tutta la vita’ per la ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, proprio per ribadire, attraverso il ricordo del prezioso contributo apportato da Nadia Toffa con le sue battaglie in questo ambito, l’importanza dell’educazione al rispetto delle donne e al riconoscimento del loro ruolo fondamentale per la società in cui viviamo. Un’occasione, questa, di crescita e di arricchimento per il nostro territorio”.

Durante il periodo della sua malattia, Nadia, aveva messo per iscritto suoi pensieri (di cui una parte era già stata pubblicata nel libro di grande successo “Non fate i bravi”, ed. Chiarelettere) ed ora raccolti in “Ti aspetterò tutta la vita”. A mettere insieme e pubblicare le riflessioni della figlia, in gran parte legate al tema dell’amore, è stata la madre, Margherita Rebuffoni, che in questo libro aggiunge anche la propria testimonianza sulla fondazione dedicata a sua figlia.

La Toffa ha scritto anche “Quando il gioco si fa duro” (Rizzoli), in cui ha approfondito il tema dell’azzardopatia in Italia, e “Fiorire d’inverno” (Mondadori) in cui ha raccontato la sua malattia e la sua volontà di affrontarla con un approccio colmo di speranza e coraggio.

L’evento organizzato dal Comune di Collecorvino in collaborazione con la Protezione Civile Comunale, si svolgerà presso il luogo Casale Marino, in località Campotino, Strada delle Vigne 69, 65010, a Collecorvino. È possibile già acquistare il libro presso la Mondadori di Pescara.




SICUREZZA DELLA TRIGNINA, stamane il secondo tavolo tecnico-istituzionale

Il Presidente Menna: “Un incontro proficuo, ora si avvii un dialogo costruttivo con il Ministero”

San salvo, 14 novembre 2022. Si è svolto stamane il secondo tavolo tecnico-istituzionale sulla messa in sicurezza della SS650 Trignina promosso dal Prefetto di Chieti, il Dott. Armando Forgione ed avviato lo scorso 20 ottobre su richiesta del consigliere provinciale con delega alla Pianificazione del territorio, Carlo Moro e sottoscritto da diversi comuni del Vastese.

“Ringrazio il Prefetto di Chieti, il Dott. Forgione per la vicinanza e la grande competenza ed operosità con la quale affronta ogni volta le problematiche che gli vengono poste e per aver raccolto nell’immediato la richiesta del consigliere provinciale Carlo Moro di convocare un tavolo per affrontare la vicenda della Trignina teso al raggiungimento dell’obiettivo finale: la messa in sicurezza di un’arteria importante che oltre a collegare la costa Adriatica alla costa Tirrenica, è anche una importante arteria di collegamento dei comuni delle zone interne del Vastese alla costa”, afferma il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna che ringrazia il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis per aver dato seguito alla richiesta del Prefetto Forgione.

“Importante – aggiunge Menna – è fare squadra senza campanilismi alcuno perché la sicurezza dei cittadini e di quanti percorrono la Trignina è e deve diventare coro unanime da parte di tutte le comunità e da parte delle Istituzioni”.

Nel corso dell’incontro il Prefetto di Chieti, Armando Forgione ha reso noto, a quanti non presenti al precedente incontro, le problematiche poste sul tavolo dai sindaci del Vastese relative all’implementazione dell’illuminazione soprattutto in prossimità degli svincoli, l’adeguamento ed installazione, laddove mancante, delle barriere di protezione allo scopo anche di impedire l’accesso degli animali selvatici, la messa in sicurezza degli accessi in entrata e in uscita degli svincoli che, soprattutto in determinati punti è particolarmente pericolosa e non più a norma con gli standard attuali, la messa in sicurezza del piano viabile laddove ammalorato e una maggiore cartellonistica stradale oltre al raggiungimento nel medio e lungo periodo del raddoppio della Trignina.

“Sul progetto del raddoppio della Trignina – ha aggiunto il Presidente Menna nel suo intervento – ritengo sia necessario, come ha evidenziato anche il Prefetto Forgione, costituire un comitato ristretto che porti avanti le istanze dei sindaci ed iniziare così un dialogo costruttivo con gli uffici ministeriali competenti che in questi mesi da presidente della Provincia ho avuto modo di incontrare e nei quali ho riscontrato profonda competenza e professionalità”.

“Ringrazio i rappresentati delle Regioni di Abruzzo e Molise, i parlamentari abruzzesi e molisani, le Prefetture e i rappresentanti dell’Anas per aver raccolto in maniera propositiva e fattiva l’appello dei sindaci. Colgo con favore l’unità di intenti venuta fuori al termine dell’incontro teso al raggiungimento dell’obiettivo finale: la sicurezza della SS650”, ha concluso il presidente Menna. 

All’incontro hanno partecipato i Prefetti di Chieti, di Campobasso e Isernia, il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, un funzionario della Regione Molise, i presidenti delle Province di Chieti, Campobasso e Isernia, il presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, i rappresentanti dell’Anas e i sindaci della vallata del Trigno.

L’incontro si è svolto nell’aula consiliare del Comune di San Salvo.




GUSTO E DIVERTIMENTO alla 23esima edizione di Borgo Rurale

Il vino novello, le immancabili castagne alla brace, i gustosi prodotti tipici e tanta musica dal vivo sono stati i protagonisti dell’evento

Treglio, 14 novembre 2022. Borgo Rurale si riconferma un grande successo. La manifestazione, giunta alla sua 23esima edizione, ha accolto nello scorso fine settimana migliaia di visitatori che non vedevano l’ora di rivivere l’atmosfera gioiosa dell’evento. Il vino novello, le immancabili castagne alla brace, i gustosi prodotti tipici e tanta musica dal vivo sono stati i protagonisti dell’iniziativa organizzata dalla Proloco.

“L’organizzazione, l’impegno e la passione ci hanno ripagato anche questa volta – dice il presidente della Pro Loco Francesco Conserva -. Tantissime le persone che ci hanno raggiunto anche da fuori regione. Conoscere poi una comitiva che è venuta dall’Austria per Borgo Rurale è stato davvero emozionante”. “Abbiamo ricevuto complimenti da autorità e partecipanti per la qualità dei prodotti e per gli allestimenti che curiamo sempre minuziosamente – aggiunge -, siamo davvero molto soddisfatti”.

Non solo vino novello, ma anche Montepulciano abruzzese e vin brulè,  sono stati proposti nelle cantine rurali perfettamente incastonate nell’architettura del paese. 

I piatti tipici della tradizione contadina hanno registrato come sempre l’apprezzamento del pubblico che ha degustato, tra un bicchiere di vino e l’altro, maccarune alla trappitare, pancetta alla brace, arrosticini, pizz’e foje, sagnette ceci e peperone dolce, pallotte cace e ove, tacconi al sugo di baccalà, cif e ciaf, pizza fritta con e senza mortadella, salsicce alla spada, panini con frittata, salsicce e peperoni, pasta con zucca gialla e pancetta, crispelle. E poi i dolci della tradizione contadina e i ceci e le castagne alla brace.

15 quintali di castagne,  13 quintali tra pancetta, salsicce e cif e ciaf, 6mila pallotte cace e ove e 5 quintali di pizze e foje: questi alcuni numeri di Borgo Rurale che rappresentano pienamente il successo dell’evento.

La musica, davvero per tutti i gusti, ha animato ogni angolo del borgo. Etnikantaro, Italy Stereo Sound Band, Apollo Rock Band, Acoustic Double Trio, Gruppo Transumanza e Maccabbarri si sono esibiti nella prima serata. 60 Special Live Music, Acoustic Band, Greasers, Zullimania, Sketck e Il Grappolo Sonoro hanno suonato la domenica. Ad accompagnare le due serate, l’amata Ruota della fortuna che, nella piazza centrale, ha intrattenuto il pubblico e distribuito ricchi premi.

“Questa manifestazione parla di Treglio e dell’Abruzzo – ha commentato il sindaco Massimiliano Berghella al momento del taglio del nastro, al quale hanno partecipato numerose autorità -. Un ringraziamento particolare va a chi è dietro le quinte e lavora costantemente per la perfetta riuscita dell’evento, in primis alla Pro Loco. Perché il lavoro di squadra fa la differenza”.

Grande attenzione, anche quest’anno, è stata riservata alla sicurezza con 42 agenti dislocati nei punti strategici della manifestazione, oltre alla corposa presenza delle Forze dell’Ordine.

Insomma, un evento che non lascia nulla al caso e che si propone, ogni anno, come un’occasione preziosa di divertimento e  un modo per rivivere le belle tradizioni di un tempo.

Barbara del Fallo




PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO. Il Camper rosa della Asl

A partire da oggi, lunedì 14 novembre, e fino a venerdì, le donne tra i 50 e i 69 anni potranno sottoporsi gratuitamente a mammografia. Prenotazioni al numero verde 800 21 00 02

Giulianova, 14 novembre 2022. Il “Camper rosa” è arrivato a Giulianova.  Il mezzo, attrezzato per l’effettuazione di mammografie,  si trova in piazza Dalmazia, nella pineta a sud del Kursaal, e già da oggi, lunedì 14 novembre,  è pronto ad effettuare mammografie a donne tra i 50 e i 69 anni, nell’ambito dello screening, promosso dalla Asl, finalizzato alla prevenzione del tumore al seno. Il camper rimarrà fino a venerdì 18 novembre e sarà operativo dalle ore 8.30 alle ore 17. A bordo del mezzo, uno staff medico effettuerà gratuitamente l’esame diagnostico, senza bisogno di impegnativa. Lo sportello dell’ accettazione è collocato nel palazzo Kursaal (lato via Quarnaro).

Giulianova è tra i nove centri della provincia in cui il veicolo medicalizzato farà tappa. L’iniziativa mira a dare maggiore e incisivo impulso alla campagna preventiva del tumore al seno visto anche che, nei due anni segnati dal Covid, le indagini mammografiche hanno subito un pericoloso rallentamento.

Per richiedere l’esame è sufficiente prenotarsi al numero verde 800 21 00 02.            .

Come evidenziato dal direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “i numeri dei tumori in Italia nel 2021 confermano che il carcinoma della mammella è la neoplasia più diagnosticata nelle donne. A livello nazionale sono 55mila le nuove diagnosi e nell’88% dei casi si giunge a guarigione. Fondamentale, per raggiungere questi obiettivi di sopravvivenza, è la prevenzione attraverso la mammografia”.

” L’ Amministrazione Comunale di Giulianova  – sottolinea il Vicesindaco Lidia Albani – ha accolto con entusiasmo la proposta e  si è messa a disposizione per un’organizzazione efficace dell’ iniziativa. Ringraziamo il dottor Maurizio Brucchi, il dottor Massimiliano Foschi e  la Asl di Teramo per aver coinvolto il nostro Comune ed auspichiamo una risposta convinta e massiccia da parte delle donne




ISIEME PER I DIRITTI delle bambine e dei bambini

Castello Orsini Dal 20 al 27 Novembre 2022

Avezzano, 14 novembre 2022.  Prenderà il via domenica 20 novembre per concludersi domenica 27 novembre, presso il castello Orsini di Avezzano, la XII edizione del progetto “Insieme per i diritti delle bambine e dei bambini” – in occasione dell’anniversario dell’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un progetto di laboratori, spettacoli, mostre, convegni ed attività per le famiglie e i ragazzi promosso dalla Coop. Fantacadabra, in collaborazione con il Comune di Avezzano, nella persona della Consigliera Dottoressa Federica Collalto, il TSA, l’Associazione Mamsitter e con il patrocinio dell’Unicef.

In questa settimana ricorderemo l’anniversario dell’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presentando un progetto speciale di teatro, gioco, studio, riflessione sulla condizione dell’infanzia nel mondo, allo scopo di costruire un mondo che ponga al centro della propria agenda di interventi il supremo interesse dei bambini e delle bambine. Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dei diritti delle bambine e de bambini perché è grazie all’adozione e alla ratifica della Convenzione ONU che in tutti i paesi i bambini non solo possono godere dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.

Quest’anno la ricorrenza ha un sapore diverso, la pandemia ha avuto un impatto enorme sulla vita e sui diritti dei bambini di tutto il mondo, mettendo in difficoltà le famiglie e le agenzie educative. Celebrare la ricorrenza oggi significa ancora di più lavorare per i diritti di bambini e dei ragazzi, sulle condizioni fondamentali su cui si fonda il loro benessere a partire anche dai servizi culturali e educativi in cui si possano fare le esperienze più significative. Per il Teatro, ad esempio, il progetto, seguendo le indicazioni strategiche del Ministero della Pubblica Istruzione per l’utilizzo didattico a scuola delle attività teatrali di marzo 2016, si propone di sviluppare proposte e metodologie di lavoro volte all’attuazione di quanto previsto dagli stessi per quanto attinente ai punti centrali delle linee guida:

1. Come fare teatro

2. Come vedere il teatro

Abbiamo pensato allora di articolare la nostra proposta in:

1) SPETTACOLI: tre diversi spettacoli DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022 ore 17 al Castello Orsini di Avezzano presenteremo uno spettacolo del Gran Teatrino dei Burattini Bari “I Tre Porcellini”  con Anna Chiara Castellano Visaggi, Giacomo Dimase e Chiara Bitetti, scene Anna Chiara Castellano Visaggi, burattini e pupazzi Lucrezia Tritone, regia Paolo Comentale La favola dei tre porcellini nasce da un antico racconto popolare inglese e rappresenta in modo evidente il momento della crescita del bambino. Un lupo allergico e canterino, una gazza che predice il futuro a prezzi modici, due uccellini innamorati persi e, alla fine, i tre porcellini: ecco i protagonisti della storia che andiamo a raccontare. Pupazzi animati a vista da sembrare veri, musiche e canzoni coinvolgenti, case e casette che si montano e si smontano in scena sotto gli occhi divertiti degli spettatori e tanto altro ancora.

Questi gli ingredienti più importanti della nostra messa in scena che, grazie ad un ritmo originale e incalzante, vive come sempre dell’appassionata e gioiosa partecipazione del pubblico di ogni età. L’intento della messa in scena è di divertire il pubblico dei più piccoli usando pupazzi e oggetti di scena esplorando, con stupore e meraviglia, le tante possibilità del teatro d’animazione. La celebre storia dei tre porcellini, delle tre casette e del lupo cattivo nasconde un insegnamento profondo: solo lavorando intensamente e con impegno e dedizione si possono ottenere risultati stabili e duraturi nel tempo. La “morale” resta tutta ma si è voluto privilegiare in questa messa in scena l’energia inesauribile del buonumore, delle risate, dei tempi comici nei quali, come sempre, i bambini si confermano maestri impareggiabili.

DAL 23 AL 25 NOVEMBRE alle ore 11 al Castello Orsini Avezzano (e in pomeridiana) SABATO 26 Novembre alle ore 17, La compagnia FANTACADABRA e il TEATRO STABILE D’ABRUZZO presenteranno lo spettacolo “Il rifugio Segreto” Con Cecilia Cruciani e Laura Tiberi. Scene e costumi: Santo Cicco, Antonella Di Camillo. Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua. Ideazione e regia Mario Fracassi ma perché c’è il vento? ho paura! Di che? Che quando fa buio resto solo che cos’è la felicità? E la solitudine?”. “voglio tornare piccolo!”.

Due amiche si ritrovano, per caso, dopo molti anni, dentro il loro rifugio segreto (una grotta o una soffitta). Ora sono due ragazze grandi e si raccontano di quando erano bambine… Scene di vita quotidiana tra bambini che dialogano sulle cose del mondo. “le storie dei bambini” sono tratte da discorsi fatti da bambini e bambine, che abbiamo raccolto.

L’idea ci è venuta osservando direttamente i bambini durante questi difficili anni. Osservando giorno dopo giorno i nostri figli, i loro amici e i nostri giovanissimi allievi, annotando le loro uscite più buffe. Così è nata l’idea di sviluppare un progetto drammaturgico proprio a partire dalle piccole storie dei bambini, piccolissime, piene di stupore, di meraviglia, di battute serie e spiritose, degli inevitabili perché con i quali i bambini guardano il mondo intorno a loro.

I dialoghi sono organizzati intorno a diversi temi, dai più classici come le domande sul gioco, sull’amore, sul vento, la neve, i disegni, la scuola. per arrivare a interrogarsi sulla felicità e la paura della morte. E così dall’ansia di crescere accompagnata dal parallelo desiderio, invece, di rimanere per sempre piccoli, dal compagno di scuola con la faccia così, alla famiglia allargata, anche l’attualità che emerge da questi dialoghi tra due bambine sveglie, curiose, sensibili e sicuramente molto spiritose. Una occasione per interrogarci in torno al “mondo dei bambini” per “come appare” e per “come si volesse “che fosse”.

DOMENICA 27 NOVEMBRE 2022 sempre ad Avezzano al Castello Orsini alle ore 17 presenteremo una coproduzione TFU di PERUGIA e TEATRO BERTOLT BRECHT di FORMIA “IL MAGO DI OZ” Adattamento Chiara Di Macco Con Maurizio Stammati e Chiara Di Macco Pupazzi Ada Mirabassi Scenografie Marco Mastantuono Costumi Marilisa D’Angiò Musiche originali di Giordano Treglia Regia Maurizio Stammati Liberamente ispirato al romanzo di Frank Baum, pubblicato nel 1900, dal quale fu tratto il famoso film del 1932 THE WIZARD OF OZ, Lo spettacolo IL MAGO DI OZ ripercorre tutte le tappe del fantastico viaggio di Dorothy, la bambina annoiata del Kansas.

Il dottor Pirolozzi, stravagante e surreale medico e scienziato, cerca di curare Dora, una ragazza convinta di essere la Dorothy del favoloso mondo di OZ. Stanco delle sue continue fantasticherie, Il Dottore le organizza a sua insaputa una vera e propria messa in scena per farle vivere il favoloso viaggio e l’incontro con i fantastici personaggi del racconto. Ci riuscirà? Vedere per credere!!!

Una coproduzione importante tra due compagnie storiche del Teatro di Figura riconosciute dal MIBACT, il TFU di Perugia e il Teatro Bertolt Brecht di Formia. Gli straordinari pupazzi realizzati da ADA MIRABASSI si sposano con le comiche abilità attoriali del Brecht.

2) UN SEMINARIO LABORATORIALE Dal 21 al 26 Novembre dalle ore 17 alle 19 terremo un Seminario laboratoriale per insegnanti ed operatori sul teatro: “A CHE GIOCO GIOCHIAMO?” Lo specifico della proposta è legato all’idea che il giocare “fare teatro” costituisca in sé un’esperienza formativa integrale per e con la persona, poiché si considera il teatro nell’ottica dell’“arte come veicolo”. Il laboratorio si propone di indagare, insieme agli insegnanti e ai formatori partecipanti, i temi e le proposte di Don Milani a Cent’anni dalla sua nascita. Il laboratorio è gratuito e a tutti i partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.

3) UNA MOSTRA Dal 20 al 27 Novembre allestiremo una Mostra sui Diritti per l’Infanzia, sempre all’interno del Castello Orsini “IO, IO E GLI ALTRI” i diritti e i doveri di tutti i bambini per illustrare il tema dei diritti dei bambini in modo accattivante e innovativo attraverso l’utilizzo di immagini e testi di accompagnamento. Venti autori hanno lavorato insieme scegliendo ognuno un diritto da illustrare o raccontare, in poesia o in prosa. La Mostra “Io, io, io… e gli altri?”, abbina messaggi verbali e messaggi figurati. Parole e immagini, il binomio più efficace per proporre ai più giovani anche argomenti seri e complessi. Questa sarà l’occasione per riesaminare i diritti dell’infanzia, dai diritti basilari legati alla sopravvivenza in condizioni decorose (traguardo planetario ancora lontano), a quelli forse meno evidenti ma altrettanto fondamentali. Si pensi ad esempio al diritto dei bambini delle società cosiddette evolute a non essere sfruttati e bersagliati dalla pubblicità, specialmente televisiva. O il diritto a essere educati come cittadini del mondo, imparando la solidarietà, la tolleranza, il rispetto, grazie alla capacità di ragionare con la propria testa. O il diritto di non essere travolti dall’ansia degli adulti, perennemente in fermento e poco presenti qui e ora.

4) UN IMPORTANTE CONVEGNO Lunedi 21 novembre 2022 dalle 15:00 alle 18:00 presso la Sala conferenze “Di Nicola” ad Avezzano, si terrà un importante Convegno “Mondi virtuali, pericoli reali Abuso di nuove tecnologie da parte dei Minori e relative insidie” Interverranno: Gioia Chiostri, Paola Cimaroli, Maria Concetta Falivene, Cecilia Angrisano, Claudia Di Pasquale, Alfredo Chiantini, Giovanni Pendenza, Alessandra Sucapane e la partecipazione di David Furio Palmieri.

Il Direttore Artistico Mario Fracassi




NON CACCIATECI! L’appello dei profughi ucraini

Rivolto al Presidente Marsilio, al Sindaco di Montesilvano e al prefetto di Pescara

Montesilvano, 14 novembre 2022. Crudeltà a crudeltà. È quello che i profughi ucraini in Italia stanno provando sulla propria pelle, per il rischio di essere trasferiti, come pacchi postali, in luoghi lontani, diversi e sconosciuti rispetto al loro centro di prima accoglienza. In particolare, a preoccuparsi sono quelli attualmente domiciliati nell’Hotel Excelsior di Montesilvano. La storia è tristemente nota. A seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte dei russi, tanti ucraini sono stati costretti a fuggire dal loro paese. Nella fattispecie, dal mese di marzo scorso, infatti, molti di questi sono stati ospitati nella struttura alberghiera di Montesilvano nell’ambito del programma di accoglienza disposto dagli organi competenti.  Si tratta prevalentemente di donne e bambini (alcuni dei quali in tenerissima età) ai quali, nel mese di maggio, si sono aggiunti un discreto numero di rifugiati provenienti dalla città martire ucraina di Mariupol.  Mediante lo sforzo delle autorità regionali e locali, del personale della protezione civile e con l’aiuto di numerosi volontari residenti in loco, si è riusciti ad inserire tutti i bambini nel percorso scolastico, a completare il programma vaccinale, ad iscriverli al SSN, fornendo loro un medico di base, assistenza ed orientamento per l’acquisizione del permesso di soggiorno temporaneo e del codice fiscale,  a dare loro assistenza ed orientamento con mediatori linguistici, tutti residenti in prossimità dell’hotel,  ad inserirli in corsi gratuiti per l’insegnamento della lingua italiana,  ad immetterli in percorsi lavorativi, stage tuttora in essere, alcuni dei quali tenuti, addirittura,  nella medesima struttura alberghiera. Un discreto numero di rifugiati, poi, essendo completamente privo di risorse, ha trovato piccole occupazioni lavorative nei tanti locali della costa pescarese oppure in famiglie del posto come badanti e baby-sitter ma, ciò, al solo fine di potersi permettere quanto di stretta necessità per le esigenze di vita quotidiana per sé ed i loro figli minori.  Tutto ciò è stato possibile grazie alle opportunità economiche offerte della zona di mare e dal fatto che, dopo otto mesi, queste persone sono divenute una vera e propria comunità che, dunque, si aiuta vicendevolmente : ci sono donne che si offrono di custodire i bambini delle loro connazionali che vanno a lavorare; oppure persone che offrono servizi gratuiti mettendo a disposizione del resto della comunità le loro competenze: parrucchiere, estetiste, terapiste ecc.; persone giovani che si recano in farmacia o presso i supermercati per favorire quelle più anziane.  In altre parole, si può legittimante affermare che, dopo otto mesi, queste persone hanno raggiunto una situazione di relativa “tranquillità e serenità”, pur essendo drammaticamente preoccupate per il loro futuro e per quanto sta accadendo nel loro paese ove hanno lasciato non solo beni materiali ma, soprattutto, affetti e tutta la loro vita. Quasi tutte hanno mariti o padri direttamente impegnati nelle operazioni di guerra. Ci sono bambini che, purtroppo, non vedono i loro padri da più di otto mesi.

Purtroppo, a seguito delle disposizioni introdotte dal Decreto Legge n. 21/2022 e della recente ordinanza della Protezione Civile n. 937 del 20/10/2022, è stata sancita la cessazione, entro il prossimo 27 novembre, dell’accoglienza alberghiera, con dirottamento negli hotspot fuori dalla regione Abruzzo in strutture che, per quanto è stato possibile già verificare dalla recente cronaca nazionale, appaiono oggettivamente inidonee ad accogliere questo tipo di immigrazione costituita da donne e bambini. Alcuni profughi trasferiti in Campania, infatti, sono recentemente tornati nel teramano a seguito dell’accertata inidoneità igienico-sanitaria del centro campano. Altri sono stati collocati in centri con 20 letti a castello ed unico bagno. Comunque, l’intento del Legislatore, espressamente reso noto nella citata ordinanza, è quello di ridurre il costo di mantenimento pro capite dei rifugiati da euro a 33 (costo per assistenza diffusa) senza più richiamare i precedenti buoni propositi di fornire assistenza sanitaria, linguistica e legale.  Una prospettiva, quella in discussione, che spaventa non poco i profughi e tutto il gruppo di volontari che hanno assistito la comunità ucraina ospitata nell’albergo Excelsior di Montesilvano, che hanno toccato il picco delle 170 unità.

È per questo che chiedono che sia mantenuto l’attuale collocazione alberghiera, in quanto lo spostamento per gruppi famigliari costituirebbe ulteriore e grave pregiudizio per queste persone, costringendole a perdere la rete di assistenza e protezione che, fino ad ora, hanno potuto godere e che si è occupata e si occupa volontariamente di loro. In una scellerata, malaugurata ipotesi verrebbero meno le conoscenze e l’orientamento rispetto ai luoghi, così faticosamente acquisiti in questi otto mesi, le opportunità di lavoro, il senso di comunità per i minori e le persone anziane, che solo una collocazione come quella attuale, consentirebbe di preservare e mantenere ancora vivo, assistenza sanitaria compresa.  Dopo 8 mesi in un paese straniero, sotto lo stesso tetto, si diventa un’unica famiglia, soprattutto perché quella di origine è lontana migliaia di chilometri ed in guerra. Non va trascurato, poi, che  lo spostamento dei rifugiati, soprattutto minori, comporterà, per quest’ultimi, l’ingiusta dispersione delle conoscenze relazionali tra coetanei maturate, non soltanto all’interno della loro comunità ma, anche, di quelle acquisite nella parte finale dell’ultimo anno scolastico e di quelle attualmente in essere a seguito della loro iscrizione e frequentazione per il corrente anno scolastico dei plessi scolastici di Montesilvano; strutture quest’ultime tutte prossime all’albergo e, dunque, facilmente raggiungibili anche a piedi. Lo stesso dicasi per i loro coetanei italiani con le famiglie dei quali, ormai, si è stabilito un vero e proprio legame di vita. Le madri dei bambini italiani, ad esempio, hanno offerto una torta in occasione dei compleanni di ciascun bambino ucraino. La comunità di Montesilvano si è stretta intorno a questi profughi sia dal punto di vista economico sia morale. Basti pensare che per le persone che provengono da Mariupol, alcune delle quali ancora oggi “tremano” al semplice rumore del passaggio di un elicottero o di un’autoambulanza, significherebbe isolarle nuovamente dal “mondo” dopo che, per diversi mesi, sono state costrette in modo ininterrotto a rifugiarsi sotto degli scantinati o sotto la ormai tristemente nota Acciaieria Azov. Loro non hanno più nulla ma, vivere quotidianamente a contatto con altri cento connazionali, costituisce, come è ragionevole ritenere, motivo di grande valenza e sostengo psicologico. Si tenga conto, altresì, che queste persone provenienti da Mariupol o da Bucha, dignitosamente, si sentono parte della comunità ucraina e cittadini del mondo. Sotto il profilo economico, poi, lo spostamento non apporterebbe alcun concreto risparmio ove si consideri che nell’attuale stagione il costo pro capite alberghiero (pensione completa) non sarebbe superiore a 45 euro. La collocazione in albergo, durante la bassa stagione, non costituirebbe poi pregiudizio per la zona turistica e, inoltre, garantirebbe una notevole economia di scala, sia sotto il profilo dell’assistenza alimentare sia dei consumi energetici (l’albergo nel periodo invernale dovrà, comunque, essere riscaldato e il personale dovrà essere comunque garantito).  Il costo pro capite di mantenimento di un profugo collocato nell’ambito del sistema diffuso non sarà mai solo di 33 euro, in ragione del fatto che agli stessi dovrà essere garantito un pocket money giornaliero non inferiore a 5 euro, oltre il costo di tutti gli altri servizi di mediazione linguistica, orientamento e legale. Queste persone dovranno essere, ragionevolmente, gestiti ancora una volta dalle questure di competenza; avranno bisogno del cambio del medico di base; i minori dovranno essere nuovamente iscritti all’interno di altri plessi scolastici, ecc… Per detti motivi la “comunità ucraina” di stanza all’Hotel Excelsior di Montesilvano anche a nome degli altri concittadini ospitati nelle strutture alberghiere abruzzesi, rivolge un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia  Meloni, al Governatore d’Abruzzo, Marco Marsilio, al Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, al Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo e al presidente della Protezione Civile, Mauro Casinghini, affinché i profughi ucraini qui domiciliati: circa 100 persone tra cui non meno di 35 bambini, possano continuare ad usufruire dell’attuale sistema di ospitalità alberghiera che appare, nel caso di specie, il più ragionevole, adeguato, idoneo, economico ed efficace modello di accoglienza; modello, esso sì, capace di garantire il pieno e doveroso rispetto dei diritti umani e delle prerogative assistenziali riconosciute dalla legislazione italiana ed internazionale in materia di protezione temporanea dei profughi di guerra e, quindi, il solo al momento  capace di continuare a far battere con orgoglio il cuore grande degli italiani in materia di solidarietà ed accoglienza.




UNA LETTURA per un centenario

Il 18 novembre 1922 moriva lo scrittore Marcel Proust

Il 18 novembre 1922, cento anni fa, moriva uno dei più importanti scrittori di tutti i tempi: Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust. Nella sua breve esistenza – l’anno scorso si è festeggiato il 150° della nascita – Proust ha completamente ridefinito il senso, la struttura, i contenuti, le aspirazioni del romanzo scrivendo un’opera, la celeberrima “Alla ricerca del tempo perduto”, in cui estetica e letteratura, musica e pittura, teatro e poesia, filosofia e psicologia, sociologia ed politica, toponomastica e filologia, botanica e zoologia, meditazione e azione s’incontrano, si scontrano, si completano e si interrogano in continuazione per tentare di illuminare flebilmente l’abisso dell’animo umano.

Un sapere enciclopedico, con salde radici nella migliore letteratura francese ottocentesca (in primis Baudelaire e Balzac) e una sensibilità raffinatissima sono alla base della “Ricerca” quindi il lungo, forse noioso, elenco di “materie” appena riportato vuole evidenziare come, per l’autore, il mistero dell’uomo sia qualcosa che travalica gli angusti confini dei saperi accademici per spandersi in un’ampiezza infinita e insondabile. Le migliori menti del XX secolo si sono affaticate intorno a quest’opera gigantesca, labirintica, dalla fittissima trama di rimandi e citazioni. Non può certo il sottoscritto aggiungere qualcosa a ciò che Proust ci ha consegnato: la sua opera appare come una di quelle opere “definitive” quali l’Odissea o la Divina Commedia in cui 7 volumi, più di 4000 pagine e più di 2500 personaggi (reali e fittizi) non sono sufficienti a descrivere né l’animo umano né le sue creazioni.

L’umile articolista può solo invitare a trovare, proustianamente, il tempo per lasciarsi sorprendere e sopraffare dalla magia di una lettura tendenzialmente infinita in cui sprofondare per far sbocciare nel proprio intimo le lunghe, complesse, immaginifiche, articolate metafore e i sontuosi parallelismi spesso concludentisi con espressioni fulminanti che lasciano pensieroso e cogitabondo il lettore attento perché frantumano il lago ghiacciato della sua interiorità (come auspicava per un buon libro il contemporaneo Kafka). Uno scrittore quindi profondamente “inattuale” per una letteratura che oggi ha i propri dogmi nel cosiddetto impegno, spesso solo camuffata ideologia, e nella descrizione secca, asciutta, “realistica”, perciò piattamente superficiale perché ha programmaticamente eliminato l’essenziale ovvero la sfumatura.

Probabilmente pochi autori del Novecento hanno scritto di sé così coraggiosamente, sondando così veracemente l’animo umano senza cadere in una sterile, diffusa e molto moderna onfaloscopia che non ha più nulla a che fare con l’ascetismo bizantino, ma è solo l’altro lato della piattezza di cui sopra in quanto finta ed estenuata ed estenuante “profondità”.  Le sue riflessioni sull’amore, sul sesso, sulla gelosia e la minuziosa ricostruzione delle più tenui variazioni e dei più piccoli cambiamenti negli umori, nei sentimenti, nelle riflessioni, nelle azioni sono doni che si possono portare a lungo nel proprio cuore perché l’autore, parlando di sé, parla di noi; parla delle nostre illusioni e delle nostre speranze, delle nostre debolezze, delle nostre vigliaccherie, delle nostre inconfessate, recondite motivazioni: mai come in lui vale per il lettore, nonostante le distanze sociologiche e temporali, il motto “de te fabula narratur”.

Non è certo possibile in poche righe dire nulla che si avvicini anche solo lontanamente  alla profusione di immagini, concetti, sensazioni, riflessioni di quest’opera, dove la sinestesia domina incontrastata; vale quanto già scritto: la si legga, la si rilegga; ci si lasci sorprendere dalla sovrabbondanza barocca e mai tediosa delle descrizioni, si lasci sbocciare nella propria interiorità le ricchezze contenute nel “romanzo” affinché il Narratore diventi un nostro amico che, evocando i cambiamenti del contemporaneamente insondabile e sondabile tempo, ci accompagni e ci illumini tenuemente in quel viaggio che è la vita.

Nicola F. Pomponio