Semi per far fiorire il mondo. Il Liceo Classico “G. D’Annunzio di Pescara ha partecipato alla Nona edizione di Libriamoci
Pescara, 20 novembre 2022. 22 classi del Liceo Classico “D’Annunzio” (1 A – 1 Beta –1 C – 1 D – 1 F – 1 I – 1 L – 1 M – 1 O – 2 A – 2 B – 2 C – 2 E – 2 I – 2 L – 3 D – 3 E – 3 F – 3 H – 4 A – 4 alfagamma – 4 G), per un totale di 497 studentesse e studenti con i rispettivi docenti di Italiano (Aprile Giuliana, Berardini Agnese, Cinalli Amelia, D’Ausilio Daniela, Di Sante Emanuele, Gabriele Federica, Mariani Monica, Petrella Chiara, Tozzi Maria Vittoria, Troiano Marta) hanno realizzato una maratona di lettura nelle rispettive classi nei giorni 14 e 15 e nell’Aula Magna dell’istituto nei giorni 16 – 17 e 18.
Sono stati letti racconti, passi di romanzi, pièce teatrali, poesie di autrici/autori classici e contemporanei scelti da studentesse e studenti nell’ottica del tema scelto per quest’anno dal Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura e il Ministero dell’Istruzione: Se leggi sei forte!
La lettura come strumento che rende più forti e consapevoli, dunque autenticamente liberi e dei tre filoni tematici coordinati – La forza delle parole, dedicato all’uso delle parole per interpretare, spiegare, criticare, modificare la realtà che ci circonda in termini sociali, ambientali e politici; I libri, quelli forti… che si apre alle più disparate possibilità di immedesimazione in storie e personaggi capaci di lasciare il segno, che colpiscono per la loro schiettezza o profondità; e Forti con le rime che dà voce al genere poetico, classico e contemporaneo, e si rivolge a quel “poeta interiore” nascosto dentro ogni persona.
La Prof.ssa Agnese Berardini, referente e coordinatrice dell’iniziativa ha dichiarato: – «Coinvolgenti e significative le letture di capitoli di romanzi, pièce teatrali, poesie autori classici e contemporanei proposte da studentesse e studenti, che hanno fatto riflettere su tematiche quali: le migrazioni, il degrado dell’ambiente e il rapporto uomonatura; la Shoà; il Bene e il Male che sono in ogni uomo; l’amicizia; la presunta normalità e la follia; le fragilità fisiche e interiori degli uomini e il mistero inquietante dell’animo umano.
Numerosi i testi di natura sociale, politica e culturale di taglio sia umanistico che scientifico: sulla questione meridionale, sulla violenza e su varie tipologie di discriminazione; sulle tante facce della negazione della dignità umana e hanno rasserenato con l’approdo in mondi fantastici; hanno toccato temi intimi e personali e di respiro collettivo; hanno fatto emozionare e riflettere sulla precarietà e la bellezza della condizione umana. Abbiamo reso realtà la metafora del titolo scelto per l’iniziativa».
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