LA VERA VERGOGNA di questa umanità

La società civile, attraverso le proprie istituzioni, avrebbe il dovere di cancellare la povertà [almeno provare a farlo]

Anche se negli ultimi tempi i classici luoghi dei cartoni e degli stracci sembravano cominciare a svuotarsi, offrendo fiducia ed aspettativa; più di qualche presentimento, adesso, lascia presagire delusione, frustrazione e … morte.

La perversione del denaro e del potere inganna chiunque e distrugge ogni buona intenzione, lasciando spazio alla sola VERGOGNA che domina e dipinge, con i suoi classici colori, il solito squallido quadro di triste umanità.

nm

Foto: fatto Quotidiano

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/30/senza-fissa-dimora-da-gennaio-241-morti-i-programmi-di-governo-diano-ascolto-ai-loro-diritti-che-sono-negati/6785113/




TRE NUOVE PANCHINE D’AUTORE nella giornata contro la violenza sulle donne

Madrina d’eccezione Emanuela Tittocchia

Val Vibrata, 21 novembre 2022. Un invito alla riflessione, al ricordo e alla sensibilizzazione sul tema della parità di genere e della cultura del rispetto: è questo il messaggio simbolico che i Comuni di Alba Adriatica, Tortoreto e Colonnella intendono comunicare in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione  della violenza contro le donne” attraverso alcune iniziative sul territorio.

Il 25 novembre, infatti, alle ore 10 sarà inaugurata al Parco di Villa Flaiani di Alba Adriatica una panchina d’autore realizzata dall’artista Sabrina Piccioni con la collaborazione dell’associazione Arcagency Fashion Art di Emanuele Danesi, con la partecipazione dell’attrice Emanuela Tittocchia, della conduttrice Antonella Ciocca, della Dirigente scolastica, la Prof.ssa Florenza Marano e degli alunni dell’Istituto comprensivo. La giornata sarà arricchita dalla lettura di poesie “25RimeRosse”  prevista alle ore 16 nel Parco di via Duca D’Aosta a cura dell’Associazione culturale DonneinAlba che, in linea con il suo progetto culturale, intende valorizzare le voci femminili creando per l’occasione uno spazio condiviso in cui donne e uomini possano riconoscersi alla pari.

Alle ore 21,15 di nuovo a Villa Flaiani per un incontro di sensibilizzazione condotto da Antonella Ciocca ed Emanuela Tittocchia che darà la propria testimonianza sul tema della violenza. Seguiranno  momenti di lettura  con il monologo “ 32 colpi, 32 anni” testo di Leandro Di Donato, Presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione Italiana, voce narrante Laura Margherita Di Marco  della Compagnia dei Merli Bianchi    e momenti dedicati alla musica “Amore di Donna”  con il mezzosoprano Simona Iachini e le note di pianoforte di Giordano Franceschini.

La Prof.ssa Antonietta Casciotti, sindaco di Alba e l’avvocato Francesca Di Matteo, assessore alle Pari Opportunità, invitano la cittadinanza  a partecipare alle iniziative della giornata e ringraziano   le associazioni, l’Istituto comprensivo e i privati che nella celebrazione di questa giornata hanno fatto rete con l’Amministrazione comunale  per ricordare che dalla violenza si può e si deve uscire.

Alle ore 12 dello stesso giorno sarà inoltre inaugurata un’altra panchina d’autore nell’area antistante il Comune di Tortoreto alla presenza del sindaco Domenico Piccioni, della consigliera alle Pari Opportunità Angela Recinella e del consigliere al sociale Massimo Figliola. Alle ore 18 il taglio del nastro sarà per la panchina allestita all’ingresso del Centro Commerciale Val Vibrata su iniziativa della direttrice Denise Rossi, sensibile alle tematiche sociali e alla presenza del Vicesindaco Mirella Pontuti.

Sulla panchina verrà posta una targa con il logo del Comune, di Arcagency Fashion Art, che ha ideato l’iniziativa, il nome dell’autore che ha realizzato l’opera, il numero del centro antiviolenza 1522 e la firma della madrina.

Nelle figure realizzate sulle panchine è sempre presente l’immagine di una donna – spiega Sabrina Piccioni – l’utilizzo del colore nero rappresenta l’incubo della violenza che oscura la vita di molte donne mentre il nastro le porta verso il colore che è manifestazione di vita, di luce, di sogni e rinascita.

L’idea di unire i tre Comuni in questa iniziativa e realizzare le panchine d’autore è frutto della creatività di Loris Danesi, creative artist e fashion blogger. Hanno inoltre fornito la propria collaborazione all’evento l’air stylist Barbara Rabottini, il ristorante la Vecchia Lampada a Martinsicuro e l’Hotel Villa Luigi a Villa Rosa.




RIQUALIFICATO UN PROGETTO che unisce Comune e Carabinieri Forestali

Venerdì alle 10 la riconsegna alla città del Giardino del Sole di via Casalbordino. Sindaco, assessore Zappalorto e Arma: “Una sinergia a vantaggio della comunità e per il decoro urbano”

Chieti, 21 novembre 2022. Sarà riconsegnato alla città venerdì 25 novembre alle ore 10 l’area verde comunale di via Casalbordino, che l’Amministrazione ha riqualificato in una sinergia istituzionale con i Carabinieri Forestali. Il parco rinato, denominato dai bambini della vicina scuola, “Giardino del Sole” tornerà fruibile alla città in occasione della Festa dell’Albero. L’iniziativa e i passi fatti per la riqualificazione sono stati illustrati stamane in conferenza dal sindaco Diego Ferrara, dall’assessore all’Ambiente e transizione ecologica Chiara Zappalorto, dal Tenente colonnello Tiziana Altea, comandante gruppo Carabinieri forestale di Chieti e Nicola Della Corina, responsabile di Formula Ambiente.

“La riconsegna che avverrà venerdì non è solo un gesto simbolico, ma una buona pratica di lavoro a tutela dell’ambiente e a favore della città – così il sindaco Diego Ferrara – Un gesto che ci auguriamo sia di esempio alla cittadinanza su quanto importante sia il decoro della città e di cui ringraziamo i carabinieri forestali che ne sono stati primi interpreti. Teniamo molto a questo aspetto e invito la cittadinanza a tenere alla città e al decoro delle strade e delle piazze dove tutti viviamo. Il Comune fa la sua parte aumentando la presenza, potenziando le attività capaci di tenere pulite strade e piazze, ma uno degli scopi di questo progetto è proprio l’educazione alla tutela dell’ambiente urbano e del verde, l’area sarà affidata alle nuove generazioni proprio per questo, perché siamo sicuri che i bambini assorbano al meglio queste sensibilità”.

“La Rigenerazione dello spazio verde ci unisce ai Carabinieri Forestali con i quali abbiamo scelto l’area perché ci piaceva l’idea che fosse vicino alle scuole che se ne occuperanno e condiviso le azioni compiute dal corpo per renderla più bella e soprattutto fruibile – così l’assessore Chiara Zappalorto –  Un percorso che abbiamo iniziato anche con Formula Ambiente che ci ha dato una mano a sistemare l’area verde che sarà consegnata alla città venerdì, quando di fatto il progetto prenderà il via. Vogliamo dire un grande grazie ai Carabinieri per il grande dono che hanno fatto alla città e che si completerà in progress anche con la piantumazione di dieci piante da venerdì e nel corso dei masi. Con loro continueremo a lavorare al potenziamento del verde cittadino perché questa sinergia è bella ed efficace”.

“Ringrazio l’Amministrazione comunale, con cui si è subito innescato un rapporto di sinergia proficuo e operativo, che ci ha consentito di attuare un percorso il  riqualificazione di un’area degradata per restituirla alla collettività, ai cittadini, al quartiere e soprattutto ai ragazzi – così il la comandante Tiziana Altea apre il suo intervento – Il progetto si incarna incardina nella Giornata nazionale degli alberi che si celebra oggi, lo abbiamo chiamato denominato “Alberi: linfa della città” e prevede la riqualificazione e l’arredo, realizzato con materiale di risulta provenienti-e dalle riserve nazionali gestite dai Reparti Carabinieri Biodiversità dei Carabinieri forestali (Pieve Santo Stefano, Vittorio Veneto) nello specifico sono stati usati alberi ormai morti per cause naturali, usati per realizzare panchine, tavoli e bacheca informativa. Sono uffici che grazie a delle maestranze riescono a realizzare questi arredi bellissimi. Ci sarà anche la messa a dimora di 10 essenze arboree e arbustive che cominceremo a piantare venerdì, con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo 3 con cui abbiamo iniziato un percorso didattico che andrà avanti anche futuro e si concentrerà anche sulle piante officinali. Il senso è quello di sensibilizzare le generazioni future, invitarle a conoscere l’ambiente per tutelarlo a cominciare dai bimbi che sono la nostra speranza. Sono stati gli stessi bambini a scegliere la denominazione dell’area verde come “Giardino del Sole”; le piante che verranno messe a dimora saranno geolocalizzabili, ossia avranno un cartellino identificativo con un QR code che informa sulla percentuale di CO2 che la pianta sta introitando per contribuire al contenimento dell’inquinamento  e consente a chiunque di seguirne la crescita… abbiamo scelto specie compatibili che legano bene con l’ambiente quali leccio, sorbo, melo selvatico. La finalità della manifestazione vuole essere quella di far crescere una consapevolezza dell’assoluta necessità di salvaguardare e conservare l’ambiente ed il patrimonio arboreo in generale, con un focus sul recupero delle aree urbane. Quella di via Casalbordino è la prima area verde comunale che recuperiamo, invitiamo la città a venire venerdì alla sua riconsegna ai bambini e alla cittadinanza”.

“Siamo lieti quando il Comune ci chiama per questa attività, perché il recupero del verde si incarna benissimo nell’azione di decoro pubblico insito nella missione di Formula ambiente – così Nicola Della Corina di Formula Ambiente – Bella la sinergia con le scuole, dove ogni anno svolgiamo l’attività serrata di sensibilizzazione sull’igiene e il decoro urbano e anche sul rispetto della natura. Vivere in un ambiente decoroso aiuta anche l’uomo a vivere meglio. L’Amministrazione è molto sensibile alla cura del verde e noi siamo felici di collaborare a questo scopo. Il patrimonio arboreo è vivo, ogni anno valutiamo la sanità di tutti gli alberi per capire lo stato di salute degli stessi e, insieme, provvedere alle operazioni di manutenzione ordinaria, di potatura e di cura, fino alla rimozione quando serve perché gli alberi sono morti o divenuti pericolosi per la pubblica incolumità”.




A TUTELA DEL VERDE URBANO. Torna l’annuale appuntamento

Movimento 5 Stelle ed alberi per il futuro

Pescara, 21 novembre 2022. In occasione della Giornata nazionale degli alberi, sono stati messi a dimora 4 nuovi alberi presso il Parco dell’Accoglienza di via Po. “Questa mattina, alla presenza di ragazzi e professori di 4 classi delle Scuole Medie Antonelli e Foscolo, insieme all’Assessore Santilli ed al Colonnello dei Carabinieri Forestali Madeo ho presenziato alla messa a dimora di 4 nuovi alberi nel Parco dell’Accoglienza sito nel quartiere San Donato – dichiara il Consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Di RenzoCome ogni anno il Movimento 5 Stelle Pescara aderisce ad Alberi per il Futuro e questa volta, grazie ad una precisa richiesta fatta in occasione della scorsa sessione di bilancio, abbiamo voluto che questa iniziativa diventasse una giornata ufficiale anche per la nostra città.”

Alberi per il futuro è un’iniziativa, promossa dal 2015 da Movimento 5 Stelle in collaborazione con l’associazione Gianroberto Casaleggio e altre associazioni locali e amministrazioni comunali di ogni colore politico, dedicata alla piantumazione degli alberi che ha permesso in questi anni di mettere a dimora decine di migliaia di alberi in centinaia di città italiane. “Dopo 2 edizioni durante le quali, a causa dell’emergenza pandemica, abbiamo preferito dare un taglio più didattico/culturale che pratico, quest’anno siamo tornati alle origini dell’iniziativa nata per far si che sempre più alberi siano presenti nei nostri quartieri. – dichiarano i consiglieri del M5S Pescara Massimo Di Renzo, Erika Alessandrini e Paolo Sola –  La scelta del Parco dell’Accoglienza non è stata casuale ed insieme all’Assessore Santilli abbiamo optato per un quartiere periferico della nostra città proprio per mostrare attenzione a quei territori che più hanno bisogno di riqualificazione ambientale.”

Nel dettaglio sono stati messa a dimora un frassino, una betulla ed una robinia mentre i Carabinieri Forestali hanno contribuito con un frassino maggiore donato nell’ambito di un’iniziativa nazionale che mira a creare un bosco diffuso su tutto il territorio nazionale.

“Sono particolarmente felice della presenza gioiosa ed attenta dei ragazzi delle scuole medie e dei professori che hanno presenziato all’iniziativa  – conclude il consigliere Di Renzo – Ho ricordato loro che quegli alberi cresceranno insieme a loro e gli ho raccomandato di prendersene cura perché rappresentano un simbolo concreto del loro futuro. Vedo che le nuove generazioni mostrano un’attenzione sempre crescente verso le tematiche ambientali ed è proprio questa l’obiettivo che vogliamo raggiungere con manifestazioni come Alberi per il futuro”




DALLA GIORNATA DELL’ALBERO, ai vandali e ai criminali nella riserva sulla spiaggia

Mentre i volontari erano con un centinaio di studenti e le istituzioni, a piantare alberi nella giornata nazionale dedicata all’albero, criminali distruggevano cartelli e delimitazioni del progetto area del fratino e delle dune

Roseto degli Abruzzi., 21 novembre 2022. Il 21 novembre è stata la giornata dell’albero ed insieme al Comune di Roseto, Protezione Civile, Joja, Istituti comprensivi stavamo piantando alberi nelle scuole e nei luoghi pubblici. Una bellissima giornata diversa dove alle bambine e bambini non è stato fatto il solito cerimoniale ma hanno aiutato, assistiti dalle guide, a scavare e ricoprire con terra. In modo tale da imprimere nelle loro menti il ricordo di una giornata diversa e divertente per far sì che un domani, fra decenni, saranno più sensibili alla sostenibilità e capiranno meglio l’importanza degli alberi.

Mentre eravamo in questi luoghi purtroppo un teppista ha distrutto altri cartelli e delimitazioni. Un gesto incivile amarissimo per tutti i volontari e le migliaia di persone che seguono e amano la riserva. Tutti sanno che quei cartelli distrutti che spiegano cos’è una duna, un fratino, un giglio di mare ecc. ecc. sono frutto del lavoro gratuito e delle donazioni raccolte con sudore e fatica. Nessun soldo pubblico è stato speso per quei cartelli e delimitazioni che da anni tutelano la riserva e le specie di flora e fauna che la vivono e che li cercano di non estinguersi.

Un atto vile e codardo che si scaglia contro il mondo del volontariato e della beneficenza. Presenteremo denuncia con i nostri legali. Durante il pomeriggio mentre stavamo contando  i danni all’improvviso un fuoristrada ha cominciato a muoversi avanti e indietro sulle dune , buttando giù altre delimitazioni.

Incredibile. Il mezzo ha perfino cominciato a seguire una volontaria sola , forse accorgendosi che aveva chiamato le autorità , poi intervenute. Per fortuna in una situazione tesa il buon cuore di un passante, comprendendo una situazione particolare, ha accompagnato la volontaria fino alla strada dove i carabinieri, allertati, stavano aspettando il mezzo.

Al momento non abbiamo notizie sull’esito dell’intervento delle autorità. Il mezzo si muoveva dove macchine comuni non possono passare. Nella giornata di oggi, a malincuore , abbiamo richiesto l’installazione di fototrappole nascoste presso cartelli e delimitazioni apponendo dei cartelli che segnalano l’area come videosorvegliata.

Martedì e domenica prossima saremo in riserva a sistemare i danni. A questi vandali che si sentono coraggiosi a distruggere la beneficenza ed il volontariato prendendo a calci e sassate degli inermi cartelli su dune e fratini chiediamo solo una cosa: perché?

Scriveteci in anonimato sui social. Vogliamo capire dove nasce questo astio e se possiamo far qualcosa per portarvi alla ragione. Non siamo persone di guerra o violenza, nemmeno verbale, ma vogliamo capire, confrontarci da persone civili e capire perché avete compiuto tale gesto.

Alla cittadinanza che ama la riserva e la natura chiediamo sostegno. Sostituiremo i cartelli, continuamente portiamo studenti, cittadini e turisti, anche ora e quei cartelli servono per lo più a chi passando solo vuol capire la meraviglia che c’è nelle genesi di una duna, nella storia di un fratino o di un giglio di mare per far capire quanto siamo fortunati ad aver un luogo invidiato in Italia per bellezza. Amatelo, anche voi vandali, la riserva è di tutti. Danneggiandola avete fatto male anche a voi stessi.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




UN TEATRO GREMITO DI PUBBLICO inaugura la nuova stagione di prosa, musica e cinema 2022/2023

Al Talia di Tagliacozzo lo show dei BeatleStory è stato travolgente ed appassionante

Tagliacozzo, 21 novembre 2022. Ieri sera, domenica 20 novembre, grande successo di pubblico ad accogliere i “BeatleStory – The Fabulous Tribute” al Teatro Talia di Tagliacozzo che hanno inaugurato l’inizio della stagione di prosa, musica e cinema 2022/2023.

Uno show sentito e che ha saputo coinvolgere tutti i numerosi partecipanti in sala, che non hanno mancato di cantare e farsi trasportare a tempo dei più grandi successi della band londinese: da She Loves You a Twist and Shout, da Yesterday a All You Need Is Love per concludere infine con Hey Jude.

Una grande ripartenza, attesa e fortemente voluta dall’amministrazione Giovagnorio, dall’associazione Meta Aps e dalla Città di Tagliacozzo che fa ben sperare per il proseguo della stagione.

Prossimo appuntamento a domenica 11 Dicembre alle ore 18:00 con Il Tartufo con la regia di Domenico Ammendola, tratto dall’opera di Molière e prodotta da NoveTeatro, in onore del quattrocentesimo anno dalla nascita del famoso commediografo e attore francese.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events. Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE. Giornata internazionale

Presentato oggi in sala consiliare il programma delle iniziative organizzate dall’ Amministrazione Comunale e dalla Commissione Pari Opportunità per il 25 novembre

Giulianova, 21 novembre 2022. L’eliminazione della violenza sulle donne, non trova impreparata la Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova. L’organismo, presieduto da Marilena Andreani, ha infatti messo a punto una serie di iniziative che, tra mercoledì 23 e domenica prossimi 27 novembre, accenderà i riflettori sul nodo, mai sciolto, della violenza sulle donne. Il programma è stato presentato questa mattina in sala consiliare dal Vicesindaco Lidia Albani, dalla presidente della Commissione Pari Opportunità Marilena Andreani e dalla componente della stessa Cpo Cinzia Mattiucci.

Ad essere coinvolti, innanzitutto, gli studenti delle scuole Superiori e Medie di Giulianova che, nelle giornate di mercoledì e venerdì, incontreranno gli amministratori comunali e gli operatori del Centro La Fenice. Alle 17, in sala Buozzi, l’autrice Michela Sarti presenterà invece il suo libro “Di coraggio vestita”. Chiudono il calendario delle iniziative, domenica 27 al Kursaal, il recital “Parliamo di donne” e la mostra fotografica “Fuori dall’ombra”.

“A partire da oggi, fino a domenica – sottolinea il Vicesindaco Lidia Albani – il Kursaal sarà illuminato di rosso, il colore simbolo dell’azione di contrasto ai femminicidi. I dati in leggero miglioramento emersi quest’anno incoraggiano ma non autorizzano ad abbassare  la guardia. L’ Amministrazione Comunale e la Commissione Pari Opportunità tengono fede all’impegno portato avanti negli anni e anche per il 2022 propongono una serie di iniziative che mirano, in forme diverse, alla conoscenza, all’educazione, alla sensibilizzazione dei cittadini, di tutte le età, estrazione sociale e grado di istruzione. I più giovani restano al centro dell’interesse delle istituzioni perché è da loro che occorre ripartire se davvero si vuol costruire una solida cultura del rispetto e della non violenza”.

“Proprio dai ragazzi – conferma la presidente della Cpo Marilena Andreani – abbiamo ricevuto le risposte e le prese di posizione più immediate, consapevoli. Continuiamo a lavorare perché tutti sappiano che il 1522 è un numero che può risolvere tante situazioni, anche le più complesse. Quattro cifre, se utilizzate in tempo, sono lo strumento per entrare in un circuito di soccorso ed accoglienza, prima che, come capita




PER LA DONNA Giulia Di Rocco a due importati incontri internazionali

Domani 22 e 23 novembre Giulia Di Rocco romnì italiana  Abruzzese  attivista per i diritti umani,  assistente legale prenderà parte a due incontri internazionali importanti per la donna.

Domani a Bucarest, Romania per l’incontro Europeo ” Risorse educative per l’integrazione delle donne rom “ e l’altro 23 novembre  è con l’ONU per “ Official Commemoration of the international day for the Elimination of Violence against Women “

Giulia Di Rocco fa parte del Forum RSC (Rom , Sinti e Camminati ) istituito dall’UNAR – Ufficio Antidiscriminazione Razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità , membro dell’IRU international roma union che rappresente i rome sinti presso il Consiglio d’ Europa e aal’ONU e Presidente del primo Partito Rom e Sinti Nazionale in Italia Mistiè




LE PROMESSE DI GESÙ a Suor Maria Natalia Magdolna

L’unione con Maria Immacolata rende l’atto di espiazione perfetto.

di Don Marcello Stanzione

20, Novembre 2022

Gesù e Maria ribadiscono l’importanza della preghiera di riparazione ed espiazione, come ultima possibilità per il mondo peccatore di placare la giusta ira di Dio Padre.

Dalle apparizioni di Lourdes la Madonna non ha chiesto altro, la moltitudine di peccati ha portato il mondo in una via senza uscita verso la distruzione e la perdita delle anime.

Solo grazie alle anime elette che hanno accolto questi accorati appelli della vergine Maria e del Redentore, l’umanità non è stata distrutta, ma i tempi sono difficili e anche se l’ultima parola spetta al Cuore immacolato di Maria che ha promessa la sua vittoria sul male e un lungo periodo di pace, è altrettanto vero che prima che ciò possa realizzarsi il mondo sarà sottoposto a delle dure prove che potranno essere abbreviate solo dalle nostre preghiere e dalla nostra condivisone alla Divina Volontà.

La Vergine disse: “ Quando satana arriverà al potere, quando avrà catturato la maggior parte delle anime, quando il suo sconfinato orgoglio gli lascerà credere di poter annientare il bene, la creazione intera e persino le anime, quando la vera fede non sussisterà più che in qualche anima, quando la luce della fede rimarrà accesa in pochissime famiglie, perché i tiepidi e gli indecisi avranno ceduto alle seduzioni di satana, allora improvvisamente e inaspettatamente arriverà la vittoria decisiva della Divina Misericordia, che porrà fine al regno della menzogna e preparerà la via alla pace universale. Nel momento in cui satana si illuderà di essere il padrone del mondo e penserà di essere sul punto di sedere sul trono, gli strapperò il bottino dalle mani. La vittoria finale non apparterrà che al mio Divin Figlio e a me…Questo tempo supplementare di grazia è stato accordato all’umanità grazie alle preghiere e alle penitenze che sono state offerte nel mondo intero a favore dell’umanità. La preghiera ha questa potente efficacia, perché io la Regina Vittoriosa del Mondo, prego con voi e con voi consolo Dio delle grandi offese che riceve.”

Approfittiamo dunque di questo tempo di grazia e offriamo le nostre preghiere in unione con Maria per la salvezza delle anime della Chiesa e del mondo intero.

A tale proposito sembra opportuno riportare alcuni messaggi che il Signore ha voluto farci arrivare attraverso una mistica vissuta in Ungheria nel secolo scorso, suor Maria Natalia Magdolna.

Gesù confida a questa sua serva un messaggio molto forte prima di tutto per il bene del suo paese e poi per la Chiesa tutta.

Bisogna fare una piccola precisazione storica: l’Ungheria fu consacrata da Re Stefano al Cuore Immacolato di Maria, inoltre alla sua morte il sovrano non avendo eredi, decise di lasciare il regno in eredità alla Vergine Maria.

Questo fatto ha posto quella nazione in uno stato di privilegio nel Cuore della Madre di Dio e di conseguenza nel cuore di Dio stesso.

Gesù e Maria chiedono che un Movimento di espiazione nasca dall’Ungheria, che Maria considera come propria particolare eredità, per poi estendersi al mondo intero.

Gesù e Maria chiedono a questa nazione cattolica e poi alla Chiesa tutta, la penitenza, il sacrificio e la preghiera di espiazione per i peccati con cui continuamente l’umanità offende Dio.

Maria esorta all’accettazione serena e costante della propria croce oltre che alla preghiera di espiazione e riparazione; in questo modo si coopera alla redenzione, si contribuisce alla conversione dei peccatori, al sollievo dei malati, alla salvezza eterna dei morenti, ottenendo alle anime l’accesso alla patria dell’eterna felicità.

Gesù in un’altra occasione esorta le anime e i gruppi che accogliendo il suo invito si fanno promotori di preghiera e di espiazione di mettere la loro preghiera e le loro opere nel cuore Immacolato di sua Madre, in modo da purificarle da ogni nostra imperfezione e bruttura.

Questa unione con Maria Immacolata rende l’atto di espiazione perfetto. Gesù: “Accetto l’atto di espiazione della vostra piccola comunità, se mi è stato gradito è proprio perché carichi delle vostre imperfezioni, vi siete posti sotto la protezione di mia Madre Immacolata.”

Nessuna inclinazione al peccato può deturpare un atto di espiazione compiuto sotto lo sguardo della nostra Santa Madre; nessuna imperfezione lederà un’azione espiatoria compiuta in unione con lei: le anime che espiano con Maria, espiano con la fede di Maria.

Le imperfezioni derivate da distrazione o da tiepidezza saranno coperte dall’amore materno di Maria. Dobbiamo solo chiedere alla santa Vergine, con amore e semplicità, di pregare con noi. Niente fa più piacere a Gesù che venire a noi per l’intermediazione di Maria.

Gesù vuole benedire e salvare tutta l’umanità immersa nel peccato attraverso Maria.

Scrive suor Maria Natalia: “L’opera di Riparazione che Gesù con insistenza chiedeva nei conventi, nei monasteri, e nel mondo intero era principalmente volta a espiare i peccati che Gesù non poteva più tollerare: la bestemmia e i peccati della lingua, la vanità, l’immoralità, la tiepidezza e la pigrizia.”

Il Salvatore disse a suor Maria Natalia: “La penitenza è poco praticata eppure attira molte grazie sulla terra. La penitenza abbrevia le pene. Le preghiere di coloro che fanno penitenza mi sono care, ma i penitenti sono pochi.”

Nel 1940 Gesù le disse che era desiderio del suo Cuore e sua volontà che sua madre fosse riconosciuta come Corredentrice e Regina del Mondo: “Il mio Cuore non riposerà finchè mia madre non occuperà pubblicamente il trono di Regina del mondo.”

Nel 1943 in un discorso alla radio Papa Pio XII, che era a conoscenza dei messaggi di Maria Natalia, così si espresse: “Finalmente, siccome al Cuore di Gesù furono consacrati la Chiesa e tutto il genere umano (. . .) parimenti noi in perpetuo ci consacriamo anche a voi, al vostro Cuore Immacolato, o Madre nostra e Regina del Mondo.”

Così grande è l’amore di Gesù per sua Madre che Egli volle che fosse onorata con una novena di comunioni riparatrici, così in un messaggio del 15 Agosto festa dell’assunzione di Maria egli disse che chiunque avesse onorato e riparato le offese fatte al suo sacratissimo Cuore e al Cuore Immacolato della sua santissima Madre, affiancando alla novena dei primi venerdì del mese anche i primi nove sabati del mese, egli avrebbe accordato innumerevoli grazie che concretizzò in trentatré promesse. Spiegò inoltre a Maria Natalia che fu per la profonda umiltà della sua Santissima Madre che ella chiese la riparazione a Fatima solo di cinque sabati, nonostante a quell’epoca Maria Natalia non fosse a conoscenza di questa richiesta fatta a Fatima.

Le promesse di Gesù a Suor Maria Natalia Magdolna – Il Nuovo Arengario




ALLA CASA DEL CINEMA si premiano le migliori opere su fragilità e inclusione

Festival internazionale del cinema uno sguardo raro, premio Pa Social per la comunicazione in sanità al video animato sul Molecular Tumor Board Ifo

L’Aquila, 21 novembre 2022. La menzione speciale IFO è stata assegnata a “Rukije un raggio di sole: la terapia della speranza” docu-film girato presso i nostri Istituti e vincitore nella categoria lungometraggi

Si è conclusa il 20 novembre, con la cerimonia di premiazione alla Casa del Cinema di Roma, la settima edizione del film-festival uno Sguardo Raro, dedicato alle malattie rare, alle fragilità e all’inclusione. Una edizione ricchissima di eventi che ha visto l’IRCCS IFO Regina Elena in prima linea.

Il premio speciale PA Social per la Comunicazione in Sanità è andato al cartoon sul “Molecular Tumor Board dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena” per il grande valore aggiunto che video e social portano alla comunicazione della salute. Il video animazione è a cura dell’Ufficio comunicazione stampa e relazione esterne degli IFO in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Industry.

Il premio Uno Sguardo Raro 2022  categoria lungometraggi, è stato vinto dal film documentario “Rukije Un Raggio di Sole: la terapia della speranza”. Roberto Biagini, direttore dalla Ortopedia Oncologica del Regina Elena ha inoltre consegnato a Claudia Borioni e Matteo Alemanno, ideatori e registi dell’opera, la menzione speciale IFO assegnata dai professionisti degli Istituti. 

Il video cartone sul MTB già nasce da un importante riconoscimento assegnato a Patrizio Giacomini medico ricercatore IRE, dal prestigioso Consorzio Internazionale per la Medicina Personalizzata ICperMED che ha finanziato il video. “Il cartoon sul Molecular Tumor Board (MTB) IFO – evidenzia Patrizio Giacomini, ricercatore IRE e membro del MTB – spiega perché oncologi, genetisti, biologi molecolari, esperti di gestione di dati omici, anatomo-patologi e tanti altri professionisti lavorano insieme per la ricerca di nuova soluzione di cura da offrire a pazienti colpiti da tumore che non rispondono più alle terapie convenzionali. E’ veramente importante che si utilizzino tutti i mezzi di comunicazione possibili per informare i cittadini sui risultati della ricerca e sulle nuove opportunità di cura”.

“Viene premiato un intenso lavoro di squadra – sottolinea Lorella Salce, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione Stampa e Relazioni Esterne IFO – per semplificare temi delicati ancora poco noti alla cittadinanza. Sappiamo oggi che ogni persona e ogni malattia oncologica è unica e rara e che per ognuno ci potrebbe essere una opportunità di cura in più. Grazie alla disponibilità dei ricercatori, alla pazienza degli illustratori, alla costante attenzione alla comunicazione e al grande gruppo del Tavolo nazionale della sanità di PAsocial che quest’anno ha candidato numerose opere e di altissimo livello.”

Il lungometraggio vincitore  “Rukije Un Raggio di Sole: la terapia della speranza” racconta invece il percorso di pazienti ed ex pazienti dell’Istituto Regina Elena che hanno scelto di diventare volontari dell’ associazione Rukije, nel reparto di Ortopedia oncologica, dove sono stati curati per una neoplasia maligna all’apparato muscolo-scheletrico. 

“L’obiettivo prezioso di questi pazienti volontari – spiega Roberto Biagini – è aiutare i malati ricoverati ad affrontare la stessa battaglia per la vita con la quale si sono dovuti confrontare prima di loro. Le loro storie parlano di speranza, testimoniando che la disabilità non può e non deve impedire di vivere una vita piena, anzi. È una vita arricchita dalla scoperta di nuovi valori ed energie dentro di sé, fondamentali per affrontare la malattia.”

“Il film – conclude la regista Claudia Borioni – è un viaggio nelle vite dei volontari-pazienti dei medici, operatori sanitari, ricercatori ed è una testimonianza documentata di come il “volontariato della speranza”, trovi importanti riscontri scientifici, che ne evidenziano il grandissimo valore terapeutico.”




LA LG UMBYRACING  passa anche a Trani

L’1-3 in terra di puglia segna la quarta vittoria consecutiva

Teramo, 21 novembre 2022. Mamma mia che Futura. La LG UmbyRacing sbanca il difficilissimo campo di Trani con il finale di 1-3, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di essere una squadra unita e concreta. In Puglia arriva la quarta vittoria consecutiva della stagione, la seconda in trasferta. Bella a vedersi la squadra di Corzo, a parte un leggero appanamento nel secondo set, capace di giocare una buona pallavolo anche nei momenti difficili del match. E quando il coach biancorosso ha pescato dalla panchina, ecco che le atlete teramane si son fatte trovare pronte. Peroni ne è un esempio. La pallaggiatrice, subentrata al posto di Ragnoli leggermente claudicante, ha saputo concedere poco alle avversarie in battuta.

Il primo set è scivolato facile per la Futura,nonostante equilibrio fino al 6-6. Poi le biancorosse hanno spinto sull’acceleratore  andando avanti 12-16, 12-19, 13-21 fino al 14-25 in 20 minuti.

Nel secondo parziale la partenza è ad handicap. Va avanti Trani 5-1 e l’inizio scoppientante delle pugliesi permette alla squadra di casa di mantenere il vantaggio  fino al 20-14, rintuzzando il ritorno teramano 23-20, fino al 25-21 in 28 minuti.

Il terzo set, presenta lo stesso leit motiv del primo. Parità  fino al 6-6, poi la Futura prende il largo, anche se si arriva fino al 20-20. La Futura affonda il colpo andando avanti 21-20, 21-23 fino a chiudere 21-25 in 24 minuti. La gara si decide nel quarto parziale, anche se Trani va avanti 5-0, 7-2. Le biancorosse reagiscono e piazzano un parziale di 5-0. Si va avanti in equilibrio fino al 10-10. Poi Corzo manda in campo Peroni in battuta che accende la partita con le sue intuizioni e la LG UmbyRacing  in un balzo va avanti 11-16, 12-20, 13-22 fino a chiudere in scioltezza 14-25 per l’1-3 finale, in 29 minuti. La Futura lancia un chiaro messaggio: le biancorosse hanno le carte giuste da giocare sul tavolo del campionato. Brave ragazze!!

LAVINIA GROUP TRANI               1

LG UMBYRACING FUTURA TE  3

(14-25; 25-21; 21-25; 14-25)

LAVINIA GROUP TRANI: Cosentino 5, Montenegro 12, Recchiuti, La Notte 2, D’Ambra, Mitoli, Giannone 10, Miranda 6, De Kunovic 14, Curci, Randolfi.

LG UMBYRACING TERAMO: Peroni 3, Ragnoli 9, Cipriani, Di Diego 4, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 15, D’Egidio, Mazzagatti 7, Di Carlo 16, Di Sabatino, Ventura, Lestini 30. All. Corzo.

Patrizio Visentin




LA DANZA DI BAPHOMET, quando la Porta della Conoscenza è scelta e destino

Nel nuovo romanzo di Barbara Frale le indagini su un delitto misterioso si incrocia con il segreto dei Templari. La Chiave esige un prezzo di sangue …

Dieci uomini in abiti antichi. In piedi, in cerchio, presso i dolmen del sacro recinto. “Chi siete?”. “Un uomo che cerca la verità”. “Dove la cercate?”. “Mi sono recato alle Montagne delle Tenebre, dove dimorano Aza e Azael”. “Cosa volete dagli Angeli Caduti?”. “Che mi trasmettano la Scienza apocrifa”. Inizia così il nuovo, avvincente romanzo di Barbara Frale, L’idolo dei Templari (Rai Libri, pp. 510, euro 12), pagine che ci catapultano nel 1814: in una Londra tetra e fuligginosa, ignoti assassini uccidono un nobiluomo francese. L’omicidio è messo in rapporto con la decadenza di Napoleone e il suo temuto ritorno al potere. Certi simboli occulti lasciati sul cadavere, tuttavia, fanno sospettare che il movente politico non sia l’unico. Per evitare che lo scabroso delitto possa creare incidenti con la monarchia di Francia, le indagini sono affidate a Gaetano Polidori, un professore italiano residente a Londra, e al suo amico John Hinsley, procuratore del distretto di Kensington: i due formano una strana coppia in cui gli opposti si attraggono e si completano a vicenda, e già in passato si sono rivelati molto utili per svolgere indagini discrete su persone “intoccabili” dalle comuni forze dell’Ordine. Il francese è stato ucciso davanti alla chiesa di Temple Church, quartier generale dei Cavalieri Templari del Medioevo e il nobiluomo era un discendente di Filippo il Bello, il sovrano che distrusse l’ordine dei Templari, e ciò potrebbe non essere casuale. Circolano infatti oscure leggende riguardo alla maledizione che i Templari gettarono sulla stirpe dei re di Francia. E Polidori, esperto di Storia, è sicuro che il simbolo lasciato sul corpo del francese assassinato risalga al Medioevo: i Templari lo usavano per evocare in segreto la loro oscura divinità. C’è da risolvere il mistero di una scritta misteriosa, “gli uomini rari, eroichi e divini, passano per questo camino della difficoltà”: è di Giordano Bruno, ‘l’eretico’ filosofo che ha squarciato la verità sugli infiniti universi, rivendo che ogni punto è centro. Cosa vorrà dire quell’espressione del Nolano tratta dalla Cena delle Ceneri?

In una serrata indagine tra Londra e la campagna inglese, Hinsley e Polidori impareranno a proprie spese che il potere dei Templari non è mai tramontato: secoli di clandestinità hanno reso l’ordine più forte che mai, pronto a risorgere sempre, in ogni tempo della storia.

Ma cosa è davvero il Baphomet? La luce possiede anch’essa le sue ombre. Forse è l’oricalco di cui parla Platone? O è una testa di gallo, che è chiave di altri misteri? Nelle carte del processo è descritto in molte forme. Una delle più suggestive lo dice avere occhi di rubino. Un simbolo, in realtà. È qualcosa di più profondo, che rimanda a cammini iniziatici, a nobili Cavalieri che cavalcano nel vento nell’acciaio lucente dell’usbergo. Misteri non sperduti nelle regioni del passato ma anzi domande che affiorano con forza, come quel loro processo falsato dall’avidità di chi volle mandare al rogo i monaci guerrieri per carpire beni e castelli (su questo punto le pagine del giurista Michele Raffi in Apologia dei Cavalieri Templari, edito da Mursia, fanno sempre scuola mostrando la vergogna di un processo infame all’Ordine) di quegli uomini che davanti alla morte salmodiavano Non nobis, Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam.

Di quel processo sir Jeoffrey Gonneville aveva vissuto l’oscura vicenda. Da parte sua, Gaetano Polidori stava al mondo da troppo tempo per lasciare alla sua ragione il guanciale delle favole. La verità dovrà farsi strada tra i Naassim e gli Elohim, secondo la lezione dell’apocrifo Libro dei Vigilanti.

Ci sono due verità: denaro e potere, “che poi è denaro con l’abito da sera”. Spesso, però, la verità ha il colore della fata verde, il liquore di assenzio, o il volto di una fanciulla bellissima che perderà la vita in un vecchio faro di pescatori. La ruota del tempo gira, la Croce Rossa sul petto dei templari non si spezza. Emergono le loro storie, forse maledette, come le rose canine che secondo una leggenda i Templari piantavano accanto alle loro chiese. Messaggi anche questi di una sapienza costruita pietra su pietra.

Scorrono in queste pagine amori e ricerche febbrili, le promesse di vita di Laura e un’alga dalle proprietà che pochi conoscono, donne misteriose e vecchi pescatori con la faccia vizza e le mani nodose che la sanno lunga su certe notti agitate. Resta come una cifra l’immagine di lord Arhur, con il suo sguardo vitreo che “si perdeva nel chiarore di quel fuoco come nel vuoto di un abisso”. Una lama di dolore immenso gli aveva lacerato il cuore mentre l’angelo della morte portava alla luce l’inconfessabile segreto della fine di una giovane baciata dalla bellezza. Occorre provare “come un sarto malvagio i panni dell’assassino” addosso a ognuno, unire i punti degli indizi e risalire alla notte che ha distrutto tutto un mondo. Il diavolo somiglia a una donna affascinante che lascia in tasca un amuleto. Anche lei è terra d’incontro ma con le forze oscure del Male. Cosa vorrà dire l’Arcano coperto?

Il destino bussa alla porta con la mano guantata di ferro. Dietro la colonna della notte l’uomo con la mascella marchiata a fuoco dal fiore di giglio con cui si marchiavano a vita le meretrici e le ladre ostinate. L’odore venerabile dei libri di un’antica abbazia e il sangue che è sempre vita anche quando scorre dentro corpi abitati da mille segreti.

“Dove conduce quella Porta?! “Alla piena Conoscenza”. Ma possedere la Chiave esige un prezzo da pagare. Ha la forma di un occhiale d’argento, con la lente ambrata. Un’altra storia che non finisce.

Giorgia e Sara Piccolella




PMI DAY 2022. Gli studenti dell’I.I.S. Alessandrini Marino

A scuola di impresa per parlare di Competenze digitali e Professioni del futuro

Teramo, 21 novembre 2022. Progettare il Metaverso, lavorare con l’Intelligenza Artificiale, gestire un intero E-commerce oppure essere esperti in Cybersecurity sono solo alcuni dei profili di un futuro, molto imminente, di cui si è discusso venerdì 18 novembre con gli studenti dell’I.I.S. “Alessandrini Marino”.    Una giornata studio in cui si è scoperto quanta “italianità” ci sia nel mondo dell’informatica e nella quale si è analizzato, insieme ai ragazzi, dove sta andando il mondo del lavoro nell’ambito del digitale: tutti gli studenti hanno mostrato un grande interesse, interagendo con i relatori.

L’evento è stato organizzato in occasione del PMI DAY 2022 – 13° Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese organizzata da Piccola Industria in collaborazione con le Associazioni del Sistema – a cui il Comitato P.I. di Confindustria Teramo ha aderito con l’interessante iniziativa con gli Studenti dell’IIS “Alessandrini Marino” di Teramo.

L’edizione 2022 del PMI DAY  ha come focus la “bellezza del saper fare italiano”, asset e fattore competitivo che nasce dall’attitudine alla cura delle produzioni, esprime la capacità di innovazione e la creatività ed è anche un vero e proprio patrimonio di saperi e tradizioni ispirate dalla storia e dalla cultura delle comunità e dei territori di cui le Pmi sono parte integrante.

“Crediamo nell’importanza dell’incontro tra la scuola e le imprese per costruire un futuro ai giovani più solido e mirato, soprattutto tenendo conto delle opportunità che il digitale offre.” – dichiara il Presidente del Comitato P.I. di Confindustria Teramo, Giammaria de Paulis – “Anche il PMI DAY è un’ulteriore occasione di incontro e conoscenza per tutti, Imprenditori, Studenti e Docenti. Un ‘occasione che permette di conoscere storie imprenditoriali, di condividere il valori come il coraggio, la capacità di non arrendersi, di mirare sempre con passione ed entusiasmo a nuovi obiettivi, di guardare con speranza e ottimismo al futuro. Stiamo attraversando un momento nuovo e delicato, ma siamo certi che grazie alla “ bellezza del saper fare italiano” e del “fare insieme”, anche nell’ambito delle Competenze Digitali si potranno vincere le sfide e creare tante nuove opportunità”.

“Ringrazio Confindustria e i relatori per i preziosissimi spunti di riflessione dati ai nostri studenti attraverso questo convegno” – afferma la Dirigente Manuale Divisi – “L’esperienza del COVID ci ha insegnato ad essere resilienti ed a reinventarci in qualsiasi momento della vita. Compito della scuola è quello di dare ai nostri alunni gli strumenti giusti per affrontare un mondo in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista digitale, facendo conoscere tutte le professioni del futuro che questo settore riserva alle nuove generazioni.”

Un ringraziamento ai relatori intervenuti: Antonio Merletti CIO Club Abruzzo, Davide D’Andrea Ricchi autore del libro “Io sono Metaverso”, Luigi Bottini E-commcerce Manager e Beatrice Planamente esperta di Intelligenza Artificiale e Turismo dell’Università degli Studi di Teramo.

Il PMI DAY è una grande festa che avvicina le PMI associate a Confindustria  ai giovani per contribuire a diffondere la conoscenza delle realtà produttive delle imprese, le opportunità che possono offrire ed il loro impegno quotidiano a favore della crescita. Una Giornata per conoscere il valore del lavoro, l’importanza e la bellezza di intraprendere, di trasformare un’idea in progetto e un progetto in un risultato concreto, dell’assumersi responsabilità anche oltre i cancelli dell’azienda, del “fare insieme” per condividere saperi e nuovi traguardi.

Il PMI DAY, che si svolge in Italia e all’estero, coinvolge centinaia di imprese e migliaia di partecipanti consentendo ai ragazzi di conoscere le Aziende e le loro attività, cogliere l’esperienza degli Imprenditori apprendendo la storia delle aziende, l’orgoglio e l’impegno quotidiano delle persone che ne fanno parte.




IL PD: LA PIETRA FILOSOFALE e l’ultima … Thule

di Domenico Galbiati

21, novembre 2022.

Dopo quindici anni di vita ed il sacrificio di nove segretari, il PD ha compreso di essere privo di identità e si mette, dunque, alla ricerca della pietra filosofale, l’alchemica sostanza capace di trasformare in oro sfavillante anche la materia inerte e grigia. E’ così che, per ora, almeno cinque esploratori – Bonaccini, Schlein, De Micheli, Nardella, Ricci – partono alla ricerca dell’ultima Thule. Un posto lontano, la terra estrema dell’ ultima speranza, cantata anche da Francesco Guccini, dove si può finalmente, pur di approdare ad un luogo di pace, accettare perfino di assaporare il gusto acre della morte.

Anche chi non ama il PD e non ne spera nulla, deve guardare con interesse al confronto interno che si svilupperà nei prossimi tre mesi per approdare al Congresso del 19 febbraio, secondo quanto deciso ieri dall’Assemblea del partito, tuttora guidato da Enrico Letta. Al di là dell’esito conclusivo, cioè a prescindere da chi uscirà vincitore dall’imperscrutabile rito delle “primarie”, sarà interessante capire se ad essere protagoniste di questo percorso saranno le “correnti” o piuttosto le “anime” del PD.

Assisteremo ad una mera contesa di potere tutta interna alla “nomenclatura” – in buona sostanza, un assestamento concordato degli equilibri interni o, invece, una più cruda resa dei conti tra clan fortemente personalizzati in capo a questo o a quello – oppure ad un vero confronto politico tra le varie “anime” che compongono il fascio di culture e di indirizzi di fondo differenti che si sono assemblati nel PD?

Se prevalesse quest’ultimo orientamento e si volesse essere conseguenti fino in fondo, i diversi attori della vicenda dovrebbero seriamente considerare l’opportunità di una separazione consensuale. Farebbe meno male all’Italia che cattolici ex-popolari, sinistra riformista e quella estrema, laici di ascendenza socialista, ambientalisti e quant’altre iridescenze ideali vi fossero, restassero buoni amici dimorando in domicili distinti, piuttosto che vivere malamente da separati in casa.

La condizione di grave difficoltà in cui versa oggi il Partito Democratico non può essere imputata a Letta e nemmeno alla lunga teoria di segretari che l’ hanno preceduto. E’ piuttosto il portato inevitabile di un percorso storto che il nostro intero sistema politico ha imboccato a metà degli anni ‘90 ed i cui effetti si sono dispiegati, in forme e tempi differenti, su tutti i protagonisti della vicenda.

Vi sono alcuni “fondamentali” della politica che, ove vengano disattesi o compromessi, determinano una vera e propria distorsione “fisica”, si potrebbe dire, cioè strutturale ed oggettiva dello spazio in cui si sviluppa il confronto politico, come se vi operasse una forza gravitazionale insuperabile, tale da imporre cammini tortuosi e derive involutive cui non si sfugge. La cosa concerne il metodo, i criteri che ordinano il campo su cui si gioca la partita e, dunque, vale per tutti, a prescindere dall’orientamento politico e dai contenuti promossi.

Il fatto è che la politica, diversamente da quanto superficialmente si presume, ha un suo ordinamento interno, una geometria, una impalcatura di regole che vanno rispettate. Ed a metà degli anni ‘90, in piena Tangentopoli, la fretta di seppellire il cadavere della cosiddetta “prima repubblica” e la suggestione catartica ed acritica del “nuovo” a prescindere hanno spinto il sistema politico-istituzionale a commettere due gravi errori. Anzitutto si è imposta, ad un Paese plurale ed articolato, la camicia di forza del bipolarismo maggioritario che – anziché dare vita ad una democrazia dell’alternanza che desse respiro ad una efficace dialettica politica – ha congelato il confronto in una contrapposizione rigida e pregiudiziale tra schieramenti polarizzati e incapaci di riconoscersi in una reciproca legittimazione.

Il secondo errore – e concerne soprattutto il PD – è stato quello di ritenere che si potessero impunemente “fondere” in un partito culture politiche idealmente e storicamente differenti che, se mai, all’occorrenza avrebbero potuto, nella nuova condizione politica, “coalizzarsi”, cioè stabilire un raccordo ed una collaborazione che, riconoscendole, assumesse consapevolmente le differenze, facendone, a quel punto, un elemento di forza. Anziché nasconderle sotto il tappeto, come ha fatto il PD, con il risultato che si sono elise a vicenda, come oggi il partito di Enrico Letta sta tristemente constatando. In un momento storicamente rilevante che, dopo le elezioni dello scorso 25 settembre, vede aprirsi una competizione che, dal momento prettamente politico, si allarga alla ricerca di una più vasta egemonia culturale.

Il Pd: la pietra filosofale e l’ultima … Thule – di Domenico Galbiati – Politica Insieme