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IN PRINCIPIO ERA IL COLORE. Omaggio a Franco Summa

Il MAXXI L’Aquila, in collaborazione con la Fondazione Franco Summa, inaugura un focus sul maestro abruzzese con un percorso espositivo che coinvolge anche il Consiglio Regionale dell’Abruzzo e la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus.

Dal 15 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023. Sabato 17 dicembre alle 16.30 laboratorio per famiglie Arcobaleni e Scale

L’Aquila, 14 dicembre 2022. Il MAXXI L’Aquila omaggia Franco Summa, l’artista abruzzese scomparso nel gennaio del 2020, con un percorso espositivo che inizia da Palazzo Ardinghelli e coinvolge il Consiglio Regionale dell’Abruzzo e la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus.

Visitabile dal 15 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023 nelle tre sedi, In principio era il colore. Omaggio a Franco Summa è un progetto ideato dal MAXXI L’Aquila, curato da Maria Alicata e realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Summa di Pescara con la partecipazione della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e con il Patrocinio del Consiglio Regionale e del Comune dell’Aquila. Alle diverse fasi di allestimento hanno poi collaborato docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dei corsi di Restauro, Decorazione e Scenotecnica.

Il focus intende sottolineare alcuni passaggi fondamentali del percorso artistico dell’artista attraverso un itinerario espositivo pensato per restituire la varietà e la complessità del suo linguaggio, con particolare attenzione agli elementi che ne costituiscono il fondamento: forma e colore. Dai lavori in studio degli esordi negli anni Sessanta, caratterizzati dall’essenzialità formale e cromatica, agli interventi sugli ambienti urbani ridefiniti tramite operazioni cromatiche e partecipative.

L’itinerario espositivo inizia nella project room del MAXXI L’Aquila che ospita una selezione della serie di dipinti Segnaletica Spirituale (1971) in cui l’artista esplora le componenti simboliche, spaziali ed emotive del colore.

Nelle sale della Fondazione de Marchis, un focus dedicato al materiale documentario degli interventi nelle città, luoghi d’elezione per le sue azioni e installazioni, che propongono di ripensare lo spazio urbano in un’ottica di condivisione, confronto e dibattito. Esemplare di questa pratica è l’azione collettiva Sentirsi un arcobaleno addosso (1975) in cui l’artista regala a 24 critici, artisti, galleristi, di primo piano nel panorama nazionale, altrettante maglie da indossare che riproducono la scala cromatica da lui ideata.

Il percorso si conclude al Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila, sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, dove Summa, a seguito della ristrutturazione dovuta al terremoto del 6 aprile 2009, ha realizzato l’opera permanente I giorni e le opere, una vetrata in cui colori e forme geometriche sembrano voler augurare un futuro luminoso alla città a cui fanno da contrappunto la serie completa delle sculture Fanciulle (2008-2016).

Come afferma Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI L’Aquila: “Continua l’omaggio del MAXXI L’Aquila alle grandi personalità artistiche espressione del territorio. Dopo Ettore Spalletti la cui Colonna nel vuoto, pensata e realizzata per la cappella di Palazzo Ardinghelli, resterà in museo come opera permanente e, dopo Marcello Mariani, oggetto del focus di dicembre dello scorso anno, approfondiamo ora la riflessione sul lavoro di Franco Summa. Ciò testimonia l’attento ascolto del museo verso il territorio e l’impegno di metterne in risalto le espressioni più significative. Anche in questa occasione abbiamo lavorato di concerto con altre istituzioni e ringrazio il Comune dell’Aquila con il Sindaco Pierluigi Biondi, il Consiglio Regionale con il presidente Lorenzo Sospiri, la Fondazione Summa e la Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus che con entusiasmo hanno accolto la nostra proposta e collaborato alla sua riuscita. Un particolare ringraziamento all’Accademia di Belle Arti per aver coinvolto i suoi studenti nelle diverse fasi di allestimento del percorso espositivo. Una prova di quanto il legame del MAXXI L’Aquila con il territorio sia forte e proficuo”.

La mostra sarà visitabile nei diversi orari di apertura delle tre sedi consultabili all’indirizzo www.maxxilaquila.art

Il PERCORSO DI MOSTRA Nella Project Room del MAXXI L’Aquila viene ospitata Segnaletica Spirituale (1971), una serie di tele che ripropongono, con la tecnica della pittura acrilica e a olio, i manifesti elaborati da Summa a partire dal 1966 e pensati per essere affissi per le strade delle città abruzzesi: esemplare in questo senso è Ipotesi di galleria comunitaria, l’intervento di natura partecipativa che si è svolto nel 1971 a San Donato, quartiere periferico di Pescara, e che ha previsto l’allestimento degli stessi sulla facciata del mercato coperto di zona. Le opere, originariamente pensate come poster, svolgono per Summa una funzione urbanistica e democratica, perché sono in grado di trasfigurare il profilo della città e attribuire all’opera d’arte una funzione pubblica, trasformandola in motore di cambiamento sociale.

Seconda tappa del percorso espositivo è la sede della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus che ospita lavori e documenti che approfondiscono la dimensione progettuale del lavoro dell’artista.

Oltre a documenti originali provenienti dall’archivio della Fondazione Summa, che restituiscono legami, relazioni e contesti dell’attività dell’artista, per la prima volta sono esposti i quattro Studi dell’arcobaleno culturale realizzati tra il 1973 e il 1975, un arcobaleno ottenuto da una doppia serie di dodici colori in una composizione pittorica-architettonica, simbolo della vita e della sua potenzialità. Tale sequenza cromatica è dal 1973 elemento ricorrente nell’opera di Summa come nell’intervento urbano Un arcobaleno in fondo alla via o nell’azione Sentirsi un arcobaleno addosso, in cui l’artista assume 24 critici, artisti, galleristi come “pennelli viventi”, protagonisti della riqualificazione ambientale della città.

Il percorso si conclude, infine, negli spazi del Consiglio Regionale dell’Abruzzo dove, sullo sfondo de I giorni e le opere, la vetrata realizzata da Summa nel 2018 a compimento del restauro post sisma del Palazzo, sono esposte le Fanciulle d’Abruzzo, sculture in ceramica dipinta che con le loro forme sembrano alludere a un immaginario arcaico e richiamare alla mente antichi idoli di un culto radicato nel territorio, e le tele di Amare Progettare Essere, una triade di termini elaborata da Summa nell’ambito di un intervento pubblico del 1994. Realizzata per la prima volta sulla parete esterna di un ex oleificio pescarese, la formula sembra oggi riassumere lo stesso approccio dell’artista alla progettazione e alla creazione, pratiche considerate come trasformative della realtà e degli ambienti abitati dall’uomo.

Completano l’esposizione Pastor Angelicus, un abito talare che, mediante l’utilizzo del colore, si trasforma in simbolo di una trasfigurazione e di un’ascesi luminose, le opere della serie De pictura, che possono intendersi come vera e propria riflessione sulla storia dell’arte e, più in particolare, del mezzo pittorico, e

alcune testimonianze inerenti ai progetti di carattere monumentale, come il modellino di Eden futurista, installazione realizzata nel 2017 per l’azienda Valagro di Pescara, e i disegni preparatori per La Porta del Mare (1993) di Pescara, oggi distrutta, le cui cromie suggeriscono la possibilità di una pacifica convivenza tra popoli e culture diverse. 

LABORATORIO PER FAMIGLIE Sabato 17 dicembre 2022 alle 16.30 le famiglie con bambini dai 5 agli 11 anni potranno partecipare al laboratorio Arcobaleni e scale durante il quale, ispirandosi all’opera di Franco Summa, realizzeranno decorazioni con carte colorate che saranno poi appese come addobbi all’albero del MAXXI L’Aquila. Costo €5 a bambino + biglietto di ingresso ridotto per l’adulto accompagnatore. Prenotazione obbligatoria sul sito www.maxxilaquila.art o in biglietteria fino a esaurimento posti.

IN PRINCIPIO ERA IL COLORE. OMAGGIO A FRANCO SUMMA

CREDITI IMMAGINI

03_Omaggio a Franco Summa_Segnaletica Spirituale_exhibition view_MAXXI L’Aquila_

Franco Summa Segnaletica Spirituale 1971

Exhibition view_ Omaggio a Franco Summa In Principio era il colore.

MAXXI L’Aquila, projects room

Ph. Luca Eleuteri

Courtesy Fondazione MAXXI

04_Omaggio a Franco Summa_Consiglio Regionale_exhibition view_Courtesy Fondazione MAXXI

Franco Summa I giorni e le opere, 2018 – Fanciulle, 2008 – 2016

Exhibition view_ Omaggio a Franco Summa In Principio era il colore.

Palazzo dell’Emiciclo. L’Aquila. Sede Consiglio regionale d’Abruzzo. Navata

Courtesy Fondazione MAXXI

05_Omaggio a Franco Summa_Fondazione De Marchis_exhibition view_Courtesy Fondazione MAXXI

Franco Summa Sentirsi  Sentirsi un arcobaleno addosso – 1975

Exhibition view_ Omaggio a Franco Summa In Principio era il colore.

Sede Fondazione De Marchis Bonanni – Onlus

Courtesy Fondazione MAXXI

06_MAXXILAquila_Segnaletica Spirituale n. 6_1971_© Franco Summa_Courtesy Fondazione Summa

Franco Summa, Segnaletica Spirituale n. 6, 1971

Courtesy Fondazione Summa

Omaggio a Franco Summa

In principio era il colore

a cura di Maria Alicata

giovedì 15 dicembre 2022 > domenica 29 gennaio 2023

TESTI DI SALA

MAXXI L’Aquila | Project room

Il MAXXI L’Aquila dedica un omaggio a Franco Summa (Pescara 1938 – 2020) per testimoniare non solo l’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito delle arti visive ma anche il forte legame tra la sua pratica artistica e l’Abruzzo, sua terra d’origine.

Ospitato nelle sedi della Project Room del museo, della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, il progetto intende ricostruire la carriera dell’artista attraverso un percorso pensato per restituire la varietà e la complessità del suo linguaggio, ponendo una particolare attenzione agli elementi che ne costituiscono il fondamento: forma e colore.

Questi ultimi divengono il fulcro di una ricerca che valica la dimensione privata per intervenire sul contesto urbano: nella pratica di Summa, infatti, cromie e geometrie compongono una sorta di codice prelinguistico, di immediata lettura, in grado di operare efficacemente sia sullo spazio reale che su quello emotivo, suggerendo nuove prospettive di dialogo tra città e suoi abitanti.

Nella Project Room del MAXXI L’Aquila viene ospitata Segnaletica Spirituale (1971), una serie di tele che ripropongono, con la tecnica della pittura acrilica e a olio, i manifesti elaborati da Summa a partire dal 1966 e pensati per essere affissi per le strade delle città abruzzesi: esemplare in questo senso è Ipotesi di galleria comunitaria, intervento di natura partecipativa che si è svoltonel 1971 a San Donato, quartiere periferico di Pescara e che ha previsto l’allestimento degli stessi sulla facciata del mercato coperto di zona.

Le opere, originariamente pensate come poster, svolgono per Summa una funzione urbanistica e democratica, perché in grado di trasfigurare il profilo della città e attribuire all’opera d’arte una funzione pubblica, trasformandola in motore di cambiamento sociale. La serie si profila dunque come un’alternativa all’invadenza delle immagini che di norma abitano lo spazio cittadino, come la segnaletica stradale e i manifesti pubblicitari: elementi imposti, spesso di natura coercitiva, simboli di una città divenuta ormai inabitabile perché non rispondente alle esigenze della comunità.

Palazzo dell’Emiciclo | Navata e Giardino d’inverno

Il MAXXI L’Aquila dedica a Franco Summa (Pescara 1938 – 2020) una retrospettiva che intende rilevare non solo l’importanza dell’artista nell’ambito delle arti visive ma anche il forte legame che lega la sua pratica all’Abruzzo, sua regione di origine.

Ospitato nelle sedi della Project Room del museo, della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, il progetto mira a rendere conto di una produzione, quella di Franco Summa, caratterizzata dal desiderio di trasformare, sia in senso fisico che spirituale, i luoghi della vita mediante l’uso simbolico di forme e colori.

Negli spazi del Consiglio regionale dell’Abruzzo, sullo sfondo de I giorni e le opere, (vetrata realizzata dallo stesso Summa nel 2018) sono esposte le Fanciulle d’Abruzzo, sculture in ceramica dipinta la cui sintesi formale sembra alludere a un immaginario arcaico e richiamare alla mente antichi idoli di un culto radicato nel territorio.

Assieme ad alcuni oggetti pensati per l’ambito domestico (i due mobili della serie Tempietto e i vasi della serie Discanto), vengono esposte le tele di Amare Progettare Essere, una triade di termini elaborata da Summa nell’ambito di un intervento pubblico risalente al 1994. Realizzata per la prima volta sulla parete esterna di un ex oleificio pescarese, la formula sembra oggi riassumere lo stesso approccio dell’artista alla progettazione e alla creazione, pratiche considerate come trasformative della realtà e degli ambienti abitati dall’uomo.

Ad accompagnare le tele il Pastor Angelicus, un abito talare che, mediante l’utilizzo del colore, si trasforma in simbolo di una trasfigurazione e di un’ascesi luminose.

Lo stesso colore, considerato come filo conduttore e fondamento del linguaggio artistico, è poi al centro di una serie di opere intitolate De pictura, che possono intendersi come vera e propria riflessione sulla storia dell’arte e, più in particolare, del mezzo pittorico. Da Il filo di Arianna, che introduce la serie, si spiega una linea colorata che invade tutte le tele, compreso Il Pittore Vermeer, presente in mostra.

Completano l’esposizione alcune testimonianze inerenti ai progetti di carattere monumentale, come il modellino di Eden futurista, installazione realizzata nel 2017 per l’azienda Valagro di Pescara, e i disegni preparatori per La Porta del Mare (1993) di Pescara, oggi distrutta, le cui cromie suggeriscono la possibilità di una pacifica convivenza tra popoli e culture diverse. 

Fondazione “Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre” Onlus

Il MAXXI L’Aquila dedica a Franco Summa (Pescara 1938 – 2020) un omaggio per testimoniare non solo l’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito delle arti visive ma anche il forte legame tra la sua pratica artistica e l’Abruzzo, sua terra d’origine.

Ospitato nelle sedi della Project Room del museo, della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, il progetto rende conto della produzione di Franco Summa, caratterizzata dal desiderio di trasformare, sia in senso fisico che spirituale, i luoghi della vita mediante l’uso di forme e colori anche nella loro valenza simbolica.

La sede della Fondazione De Marchis ospita una serie di lavori e documenti che vogliono approfondire la dimensione progettuale del lavoro dell’artista.

Nella sala principale sono esposti, per la prima volta, i quattro Studi dell’arcobaleno culturale realizzati tra il 1973 e il 1975, un arcobaleno ottenuto da una doppia serie di dodici colori in una composizione pittorica-architettonica, simbolo della vita e della sua potenzialità. Tale sequenza cromatica diventerà dal 1973 elemento ricorrente nell’opera di Summa come nell’intervento urbano Un arcobaleno in fondo alla via o nell’azione Sentirsi un arcobaleno addosso, in cui l’artista dona a 24 critici, artisti, galleristi, tra cui Enrico Crispolti, Michelangelo Pistoletto, Gordon Matta Clark, Lidia Prandi, Pierre Restany, Adina Righi, Ettore Sottsass e Salvatore Ala, altrettante maglie da indossare con la progressione cromatica da lui ideata. Assumendoli come “pennelli viventi”, essi divengono protagonisti della riqualificazione ambientale della città.

L’opera è un invito a stabilire relazioni consapevoli con sé stesso, con l’altro e con “l’ambiente della vita”. Sono inoltre presentati una serie di documenti originali quali corrispondenza, fotografie e ciclostili provenienti dall’archivio della Fondazione Summa, con l’intento di ricostruire legami, relazioni e contesti della sua attività.

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