NATALE 2022       

Buon Natale a voi tutti e alle vostre famiglie

Ortona, 23 dicembre 2022. Un augurio sincero di cuore con la speranza che questo brutto periodo che si trascina da oltre tre anni passi al più presto.

Prima la pandemia, da cui non ancora usciamo del tutto, e poi la guerra, che oltre a portare distruzione e morte nei Paesi interessati, sta creando problemi economici a tanti Paesi del mondo, compreso il nostro.

Speriamo che le festività natalizie, insieme alle preghiere ed agli appelli del Santo Padre, riescano a toccare i cuori di tutti i governanti che hanno il potere di interferire per porre fine questo conflitto che preoccupa tutto il genere umano.

È questa la speranza di tutti quanti noi che nel nostro piccolo possiamo pregare e fare qualche gesto di solidarietà verso i più deboli al fine di rendere il Santo Natale più sereno per tutti. 

Auguri !

Tommaso  Coletti




LA RECITA dei bambini

Caramelle e giochi per tutti da Babbo Natale

Ortona, 23 dicembre 2022. Questa mattina presso l’asilo nido comunale A. Gramsci di Ortona si è svolta una straordinaria recita di Natale con la rievocazione della natività da parte dei bambini della Sezione Piccoli. Grande emozione per tutti, tra cori natalizi, musiche e l’ arrivo di Babbo Natale che ha donato giochi e caramelle a tutti i bambini.

Grande partecipazione da parte dei genitori ed un ringraziamento speciale alle maestre, Anita e Gabriella, che con amore e tanta cura hanno realizzato una bellissima festa con sorrisi, abbracci ed un augurio speciale di Buone feste per tutti.




NUOVA VITA A PIAZZA Dalla Chiesa con verde attrezzato

Un’arena civica, 2000 metri quadri per lo sport e per i tradizionali giochi da strada. La giunta approva il progetto preliminare di riqualificazione finanziato dai fondi del Pnrr. Via libera anche ai piani di villa Cerulli ed ex depuratore

Giulianova, 23 dicembre 2022. La lunghissima stagione di abbandono e marginalità in cui sono vissuti fino ad ora piazza Dalla Chiesa ed il mercato coperto volge finalmente al termine. Lo assicura l’ Amministrazione Comunale che ieri sera ha approvato il progetto preliminare di riqualificazione dell’ area, ovvero il recupero funzionale dell’ex mercato e delle superfici di pertinenza. Il piano, finanziato dai fondi del Pnrr per una somma complessiva di 2.970.000 euro, restituirà alla piazza non solo un aspetto moderno e completamente rinnovato, ma una possibilità di utilizzo che rappresenta un vero unicum nel panorama degli spazi urbani. Approvati inoltre i progetti preliminari relativi a villa Cerulli (importo del finanziamento, 880.000 euro) ed area dell’ex depuratore ( 1.650.000 euro). Gli Uffici e la Giunta hanno con questo rispettato i tempi, visto che le gare d’appalto andavano bandite, pena la perdita delle somme, entro il 31 dicembre.

La nuova piazza. Si presenterà come uno spazio delimitato, con pavimentazione rialzata, in materiali naturali. Sarà un vero elemento di congiunzione e armonizzazione tra l’ex mercato, le aree verdi e il parcheggio. Un salto quota di circa 18 centimetri permetterà di identificare lo spazio centrale, solo pedonale, filtrato visivamente da siepi, alberi, dune verdi, attrezzature. Non sarà compromessa, anche grazie al posizionamento strategico dell’illuminazione e dell’arredo,  la possibilità di far permanere nella piazza ogni tipo di attività (manifestazioni, spettacoli, mercato all’aperto) e di far sì che piazza Dalla Chiesa, in ogni stagione dell’anno, resti il luogo pubblico di riferimento per l’intera città.

Il recupero dell’ex mercato coperto. L’obiettivo è  quello di  ripulire la struttura originaria delle superfetazioni successive, e di conservare e valorizzare la struttura “brutalista” del corpo circolare. L’edificio esistente verrà dunque demolito nella sola porzione rettangolare. Il piano terra del volume circolare resterà come spazio porticato polifunzionale, in grado di ospitare anche un bar, un piccolo ristorante e ambienti per l’incontro e la socializzazione. A servizio del piano terra, è prevista una nuova struttura su un unico livello, uno spazio minimo costruito per accogliere servizi igienici e guardaroba. Il primo piano, raggiungibile anche tramite ascensori, conta invece di diventare una nuova arena civica,  destinata ad ospitare mostre, spettacoli, eventi musicali. Dal tetto-giardino caleranno rampicanti di varie specie, a coprire l’intera volumetria. Nella porzione non occupata dal tetto-giardino verrà collocato un sistema solare con pannelli fotovoltaici.

I parcheggi  La razionalizzazione degli spazi consentirà l’utilizzo di 230 posti auto, in un’ area di minori dimensioni e pavimentata con betonelle drenanti. Nuovi alberi sempreverdi mitigheranno l’impatto visivo e consentiranno l’ ombreggiatura dei veicoli.

Il giardino e il verde permeabile. Due aree verdi saranno collocate ai margini della piazza. La prima, posta a sud, potenzierà l’attuale giardino, ampliandolo grazie alla rimozione della strada asfaltata interna. Uno spazio protetto, in ombra, accoglierà l’area attrezzata per lo sport ed il gioco di gruppo. La seconda area, a nord della piazza, andrà a sostituire una zona oggi adibita a parcheggio, creando una quinta prospettica verde, visibile per chi, da via Cerulli, intenda raggiungere via Alleva.

Le isole circolari.  Velato messaggio all’edificio del mercato coperto, le isole circolari sono gli elementi destinati a connotare maggiormente l’immagine del parco. Esse formeranno un paesaggio di collinette, di rilievi artificiali  e di “crateri verdi” molto suggestivo, in un gioco originale di superfici concave e convesse. Il tema del cerchio, che trova nelle isole la sua espressione più caratteristica, è ripreso nel progetto in altre situazioni “minori”, per definire gli ambiti dei servizi al pubblico, circoscrivere gli spazi del gioco dei bambini, dare forma ad aiuole di grandi dimensioni.

L’illuminazione pubblica. Essa sarà strategica per far diventare il parco un luogo attraente, un racconto per immagini vitale 24 ore su 24. Il progetto illuminotecnico, capace di modulare intensità e tonalità a seconda degli spazi, intende restituire all’intera area anche una ritrovata dignità notturna.

Le funzioni  Il progetto si muove in un ambito sociale che contempla quattro voci: la città, il gioco, i giovani, il tempo libero.

L’ex mercato coperto vuole essere un punto di riferimento abituale per lavoratori, anziani, giovani, nelle ore diurne e in quelle serali, uno spazio pulsante per l’intera giornata. La rinaturalizzazione imponente della zona prevede anche la creazione di numerose attrezzature per lo sport. Sono infatti previsti un campo per il basket 3×3, uno spazio libero pavimentato idoneo ad ospitare partite di “calcio in piazza”, un percorso fitness integrato da attrezzature ludiche e giochi di strada (campana, gioco dei mondi…). Quasi 2000 metri quadri di superficie, dunque, per un polo ludico-sportivo, di nuova aggregazione, per tutte le età.

In sintesi, il progetto di rigenerazione mira a trasformare un’area oggi marginale in un nuovo, importante, “pezzo di città”.  È superata, in questo senso, l’idea di una progettualità per frammenti, a favore di un paesaggio urbano più coeso e di qualità. Tale orizzonte urbanistico è espresso da una mappa architettonica  capace di dare ad un’ intera piazza un assetto complessivo adeguato al suo nuovo ruolo. 




NUOVE OPPORTUNITA per le aziende agricole

Incontro sui fondi europei in agricoltura e novità per i giovani imprenditori

Nereto, 23 dicembre 2022. Oltre cento gli agricoltori presenti all’incontro intitolato “La Pac che sarà: opportunità e cautele da conoscere”, promosso da Coldiretti Teramo nella sala Allende del Comune di Nereto. Un convegno, aperto dal sindaco Daniele Laurenzi e dalla presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, per illustrare la nuova programmazione 2023-2027 dei fondi comunitari (Pac, politica agricola comunitaria) con particolare attenzione alle novità introdotte, alle specificità e agli indirizzi proposti dalla Regione Abruzzo e all’impatto che avranno su territorio, produzioni ed economia.

Nella sala colorata dalle immancabili bandiere gialle, sono intervenuti il segretario di zona Vincenzo Di Pasquale, nonchè Patrizio De Angelis, responsabile regionale Caa (Centro di assistenza agricola) di Coldiretti, con una relazione su “Obiettivi e cambiamenti tra sostegno di base ed ecosistemi” e Luca Di Giandomenico, responsabile regionale Psr di Coldiretti Abruzzo, con un intervento su “Misure strutturali e specificità della Regione Abruzzo nell’ambito del piano strategico della Pac” e il direttore di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo.

La Presidente Ripani ha ribadito l’importanza della Politica agricola comune e la necessità di bandi sempre più in linea con le esigenze delle imprese agricole. “Un incontro per informare gli imprenditori sulle novità e sul futuro dell’agricoltura europea – ha detto la presidente Ripani – il settore sta cambiando e gli agricoltori devono essere pronti. Le opportunità che si aprono alle aziende sono tante e variegate ma bisogna conoscerle con anticipo e prepararsi a cogliere”. Il Direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo ha inoltre ricordato, nelle conclusioni, la forte azione che Coldiretti sta portando avanti contro il cibo sintetico, un pericolo che potrebbe letteralmente far scomparire l’economia agroalimentare con conseguenze terribili per la società e le imprese. “Ci aspettiamo il sostegno e la condivisione di tutto il mondo politico e della società – ha evidenziato il direttore regionale –   Il cibo sintetico è un problema che riguarda cittadini ed imprese ed ognuno deve fare la sua parte contro questo pericolo”.

Alessandra Fiore




TRE GIORNI ALLA VILLA con Campagna Amica

Dieci produttori con strenne natalizie a chilometro zero, tra le chicche anche sidro di mele

L’Aquila, 23 dicembre 2022. Tre giorni con gli agricoltori di Campagna Amica nella villa comunale dell’Aquila. È iniziato oggi 23 dicembre e verrà replicato il 30 dicembre e il 5 gennaio il mercato degli agricoltori promosso da Coldiretti nella Villa comunale del capoluogo di regione, in piazzale caduti del soccorso. Oggi, primo giorno di apertura sono stati in tanti a visitare i gazebo gialli per incontrare i produttori agricoli provenienti dalle aziende aquilane con le proprie eccellenze. Dal vino al tartufo, dalle confetture allo zafferano passando per pasta e dolci tipici fino ad arrivare al sidro di mele, tra le novità più ricercate della stagione. Negli stand spazio riservato ai cesti natalizi a chilometro zero, che i consumatori si sono fatti preparare al momento o hanno acquistato già pronti.

“Il mercato di Campagna Amica torna a L’Aquila per tre giorni – ha commentato il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli –  la curiosità è tanta, così come il desiderio di avvicinarsi alle produzioni a chilometro zero della rete di Campagna Amica. La Villa comunale non è stata scelta a caso – aggiunge il direttore – è il centro della città ed è particolarmente cara agli aquilani. Ci aspettiamo una grande risposta dai cittadini in occasione dell’evento del 30 e alla vigilia dell’epifania”.

Il 5 gennaio ci sarà anche lo street food con panini a base di porchetta e di salumi tipici. Queste le aziende coinvolte: azienda agricola La Mascionara di Campotosto di Rinaldo D’Alessio (formaggi e salumi), Berlingeri Tartufi di Lucio Berlingeri (tartufi), aziende agrituristica di Giuseppe Scorrano (olio Evo, passate, confetture, farine, dolci tipici, conserve, legumi e pasta), Frantoio Ottaviani di Daniela Scrimieri (olio e sottoli), azienda agricola Emanuele Feneziani (zafferano) azienda agricola Fagatilli Maria di Maria Fagatilli (legumi), azienda Garofalo Patrizia di Patrizia Garofalo (cosmesi di latte d’asina), Azienda agricola Di Prospero Rosalba di Rosalba Di Prospero (pane, pasta, prodotti da forno), azienda agricola Aloisio Massimiliano di Massimiliano Aloisio (legumie zafferano), Azienda agricola D’EUSANIO di ALFREDO D’Eusanio (ortofrutta bio), azienda agricola Marco De Matteis (sidro e mele).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica “ad evento”: il 23 e il 30 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:30 e d il 05 gennaio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.

Alessandra Fiore




ATSC RINNOVATO Consiglio Direttivo

Damiani confermato presidente triennio 2022 – 2025

Teramo, 23 dicembre 2022. Venerdì 23 dicembre, nella sala riunioni dell’Hotel Europa a Giulianova, si è svolta l’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva dell’ATSC – Agenti Teramo Senza Confini.

Durante l’incontro si è votato per il rinnovo delle cariche dei componenti del Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2025 ed è stato presentato e approvato il Rendiconto Economico 2021 ATSC. Il Dottor Franco Damiani è stato confermato alla guida dell’associazione anche per il triennio 2022 – 2025.

La condotta del Consiglio Direttivo ATSC e la sua attività interna ed esterna sono sempre state orientate all’impegno verso la categoria degli agenti di commercio, che ha portato rilevanti risultati in termini di servizi e di iscritti, oltre a creare valore per la categoria. L’idea sottostante l’associazione, perseguita tanto dai componenti del Consiglio Direttivo quanto dai collaboratori e dal Presidente, infatti, è quella di proteggere gli associati, accompagnandoli nelle transizioni e dotandoli degli appositi strumenti, nell’ottica della tutela e della qualificazione continue. Infatti, l’associazione oltre ad occuparsi di tutela fiscale e legale si impegna con la ricerca e lo sviluppo nel contribuire a fronteggiare le problematiche sociali e ambientali anche al fine di sensibilizzare l’intera categoria su questi temi. L’impegno di ATSC, in particolare, è orientato su 7 dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda ONU 2030 per: l’istruzione di qualità, l’uguaglianza di genere, il lavoro dignitoso e la crescita economica, la riduzione delle disuguaglianze, il consumo e la produzione responsabili, la vita sulla terra, le partnership per gli obiettivi.

«Di solito, in queste occasioni si parla esclusivamente del passato e del futuro – ha detto, in conclusione il Presidente Damiani -; ATSC crede, invece, che occorra vivere anche e soprattutto il presente, cercando di anticipare le priorità della categoria e del pianeta. Oggi è stato approvato il bilancio di ATSC ma, essendo un’associazione no profit, il vero valore patrimoniale dell’associazione sono i nostri collaboratori, i nostri consulenti e tutti i soci. In un momento in cui a tutti manca il tempo e soprattutto il tempo da dedicare al volontariato, mi complimento e do il benvenuto ai nuovi eletti del Consiglio Direttivo: una squadra di agenti di commercio e agenti di commercio laureati che in questi tre anni di consigliatura contribuiranno certamente a creare una piattaforma piena di progetti».

Nomi dei membri del direttivo: Franco Damiani (Presidente), Luciano Albanese, Marco Petrucci, Giulia Pallitti, Vincenzo Di Stefano, Sandra Capozucco, Maurizio D’Angelantonio, Cinzia Gullo, Lucio Torzolini.




NATALE 2022. Visita del vescovo alle aziende della diocesi

Quindici le imprese del territorio a cui, su iniziativa dell’ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, il presule ha portato i suoi auguri e la sua preghiera

Teramo, 23 dicembre 2022. Con l’avvicinarsi del santo Natale, l’ufficio “problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato” della diocesi di Teramo-Atri hanno organizzato, dal 14 dicembre fino ad oggi, una serie di visite presso 15 aziende e 5 tra enti, associazioni e istituzioni del territorio, in cui il nostro vescovo Lorenzo Leuzzi ha augurato ai lavoratori, ai loro responsabili, manager ed imprenditori un vero ed intenso Natale 2022 ed un felice e proficuo Nuovo Anno 2023:

«Nonostante il momento di massimo impegno e sforzo produttivo prima della chiusura di fine anno, ci è stato donato tempo, cura ed attenzione – dichiara il direttore dell’Ufficio diocesano don Paolo Di Mattia – Possiamo dire di aver visto sul campo, l’emergere di una nuova “Cultura per l’imprenditore e per l’impresa”, ancora troppo ignorata dalle istituzioni ed essenzialmente ancora affidata alla buona volontà delle persone che abbiamo incontrato: ecco perché la nostra Chiesa locale, col suo vescovo in prima fila, vuole sempre più intercettare e valorizzare certe esperienze lavorative edificanti e, soprattutto in quest’anno Berardiano (a novecento anni dalla morte di San Berardo, vescovo aprutino e patrono della diocesi, “principe dei poveri”, operatore di giustizia, pace e promozione sociale) vuole aiutarle a crescere, a consolidarsi e strutturarsi attraverso plurimi momenti formativi e di confronto già in programma».

L’attività che l’ufficio continuerà per tutto l’anno venturo, non solo come risposta ai molteplici inviti che giungono da parte delle realtà produttive stesse in momenti particolari (Natale, Pasqua, ricorrenze del lavoro), vuole essere parte integrante della Pastorale d’Ambiente che, dopo il recente avvio della Cappellania Scolastica che va ad affiancarsi alle già esistenti Cappellanie Universitaria e Sanitaria, vedrà la creazione di una nuova Cappellania del Lavoro: quest’ultima consisterà nel tenere aperte, negli orari di cambio turno e pausa giornaliera, alcune Chiese del territorio per consentire ai lavoratori momenti di preghiera, di adorazione eucaristica, confessioni, comunioni oltre a momenti di formazione per i laici impegnati nelle attività produttive. Tutto il percorso avviato culminerà nel Simposio sulla dottrina sociale della Chiesa che si terrà a novembre 2023, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per l’anno berardiano.

Alla fine di ogni incontro è stata condivisa coi lavoratori una preghiera che il Vescovo stesso ha pensato e scritto in occasione dell’anno berardiano, che recita:

Signore Gesù,

tu hai donato alla nostra Chiesa San Berardo, pastore saggio e operoso. A Lui, oggi, vogliamo ispirare la nostra vita e il nostro impegno nel mondo. Con Lui desideriamo annunziare a tutti che Tu sei il Signore della storia, la via per orientare i nostri passi, la speranza per costruire la pace. Con il suo aiuto e la sua protezione accogliamo il motto che lo ha guidato nella sua vita: ‘ora et labora’.

A te caro San Berardo, affidiamo con umiltà il nostro impegnativo proposito di camminare ogni giorno con il Signore Gesù, risorto e vivo in mezzo a noi. Incoraggia tutti i battezzati e gli uomini e le donne di buona volontà a non aver paura delle difficoltà. Sostieni i nostri giovani che sono impegnati nel progettare il proprio futuro. Accarezza i nostri fratelli e sorelle sofferenti perché nessuno di loro si senta mai abbandonato.

Benedici la nostra Chiesa perché sia segno e strumento di unità e di promozione umana in ogni ambiente di vita. Con te vogliamo vivere un anno di festa e di impegno missionario. Siamo certi che non ci lascerai mai soli.

Amen.




BABBO NATALE in carrozzina

Consegna i giocattoli ai bimbi ricoverati in ospedale

Pescara, 23 dicembre 2022. È partita da qualche giorno la distribuzione dei doni Dell’iniziativa “il giocattolo sospeso” dell’associazione Carrozzine Determinate.

Dopo aver consegnato ai piccoli pazienti dell’Ambulatorio Malattie Rare, arriva oggi in ospedale a Pescara con il Presidente Cav. Ferrante e il Segretario avv. Mariangela Cilli e i soci Angela Di Donato e Lucio Marzoli per portare un sorriso e un dono nei reparti di neonatologia, pediatria e oncoematologia pediatrica.

Fondamentale per la riuscita di questa idea l’enorme solidarietà di tantissime privati, la collaborazione con Asd SportMania di Montesilvano di Di Pietro e Chiavaroli, la grande generosità del sindacato lavoratori della comunicazione CGIL Abruzzo e Molise e del Comune di Montesilvano.  Presenti per la consegna Mariangela Di Pietro per SportMania, Guido Cupido e Rita Salzano per la CGIL ed Ernesto De Vincentiis per il Comune di Montesilvano.

“Con vero piacere abbiamo aderito all’iniziativa promossa dall’associazione Carrozzine Determinate – spiega il presidente del Consiglio comunale Ernesto De Vincentiis -, consegnando un bancale di giocattoli ai bambini. Ringrazio l’azienda Susa Trasporti Spa che ha regalato i giochi che renderanno queste feste natalizie più spensierate per i più piccoli. Un plauso all’Associazione guidata da Claudio Ferrante che da alcuni anni porta avanti questa lodevole campagna benefica con l’intento di mettere in circolo solidarietà e amore”.

“Siamo orgogliosi di poter collaborare con associazioni come quella di Claudio Ferrante, sempre al fianco dei più fragili. Un’associazione che ha a cuore i temi del sociale e dell’inclusione – Guido Cupido CGIL – Per noi della Slc e per la Cgil tutta, la solidarietà è un valore assoluto, un tratto distintivo della nostra Organizzazione Sindacale. Lottare per il lavoro, quel lavoro sempre più precario e povero, stando al fianco dei più deboli è la nostra missione”.

“Un emozionante appuntamento prenatalizio per far sentire la vicinanza autentica a chi sta affrontando un periodo di difficoltà e per dare una testimonianza concreta ai tanti bambini che ogni giorno si trovano ad affrontare visite, esami e momenti di difficoltà che troveranno non solo i sorrisi dei medici ad accoglierli ma anche piccoli doni per alleggerire la loro presenza in ospedale” così il Presidente Ferrante.

L’associazione Carrozzine Determinate continuerà a donare sorrisi anche nei prossimi giorni accompagnando anche i bimbi con disabilità destinatari di questa iniziativa, a scegliere il proprio regalo di Natale!

Cav. Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




BUON NATALE da Piera Rosati

Presidente LNDC Animal Protection

Milano, 23 dicembre 2022. Gentile Abruzzo Popolare, desidero farti i più sinceri auguri di Buon Natale da parte di tutto il team LNDC Animal Protection e ringraziarti, perché nel 2022, le nostre azioni sono state possibili anche grazie a te.

Durante quest’ultimo anno, sono stati più di 51mila gli animali che abbiamo accudito, oltre 38mila quelli che abbiamo salvato e vittime di maltrattamenti, abbandoni, incidenti, avvelenamenti, prigionieri di canili lager. A circa 12mila cani e gatti abbiamo trovato una casa amorevole grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti sul territorio. Ma le nostre azioni non si fermano qui, perché gran parte del nostro lavoro è rivolto alla difesa e alla tutela dei diritti degli animali che difendiamo strenuamente in tribunale, denunciando chi compie gravi reati nei loro confronti. Questo è possibile anche grazie all’impegno e al dialogo che portiamo avanti con le Istituzioni.

Il mio augurio è quello di trascorrere un felice e sereno Natale insieme ai tuoi affetti più cari e ai tuoi inseparabili compagni di vita a quattro zampe, perché l’unica cosa che conta e resta davvero nella vita è l’amore, senza distinzioni.

Durante quest’ultimo anno insieme a te, e al prezioso aiuto dei tuoi colleghi, abbiamo avuto la possibilità di informare i lettori di tutto ciò che accade nel nostro Paese, e non solo, a danno degli animali e di ciò che facciamo ogni giorno in loro difesa. Ci siamo impegnati moltissimo durante l’emergenza Ucraina per aiutare i tanti cani e gatti rimasti soli e per venire incontro alle famiglie ucraine in cerca di aiuto nel portare in salvo tutti i loro membri, compresi quelli a quattro zampe. Ti ringrazio per comunicare non solo le campagne e le petizioni che diffondiamo, ma anche tutti i fatti di cronaca riguardanti abusi, uccisioni, maltrattamenti, avvelenamenti: tutti casi che denunciamo per ottenere giustizia e per un cambio di rotta in ambito legislativo, motivo per cui continuiamo a dialogare in maniera costruttiva con tutte le Istituzioni a partire dai Comuni fino ai vertici del Governo. Il nostro scopo è arrivare a un cambiamento significativo e poter fare la differenza per i tanti animali che hanno bisogno del nostro aiuto per farcela. Lo facciamo per loro, per le tutele a cui hanno diritto, perché vi sia una maggiore giustizia e perché crudeltà, abusi, ignoranza e indifferenza possano sempre più lasciare il campo a rispetto ed empatia.

Noi continuiamo a batterci e continueremo a farlo con passione, serietà e perseveranza. Con voi poniamo l’accento sul valore della vita di tutti gli animali, nessuno escluso. Così facendo, stiamo cambiando le cose passo dopo passo.

Grazie per essere con noi. E soprattutto con loro.

Auguri di Buone feste,




OPERAZIONE Senza Traccia

Incremento della domanda di prodotti ittici e conseguente aumento rischio elusione normativa di settore

Ortona, 23 dicembre 2022. Per tale ragione, anche per quest’anno la Guardia Costiera ha confermato il proprio impegno nel settore della vigilanza sulla commercializzazione dei prodotti della pesca, finalizzato a tutelare i consumatori ed a contrastare le attività di cattura e immissione in commercio di prodotti ittici in spregio alle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia, ma soprattutto in difesa del “made in Italy” e degli operatori del settore ossequiosi delle norme.

L’operazione complessa “Senza Traccia” – in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al 24 dicembre – vede infatti impegnati ogni giorno le donne e gli uomini della Guardia Costiera in una serie di controlli rafforzati, sia a terra che in mare, volti a prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici, specialmente se soggetti a tutela speciale dalla legge, ed alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato.

I primi risultati dell’operazione sono già stati divulgati nella giornata del 21 dicembre in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, nonché del Responsabile della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, dott. Riccardo Rigillo.

Dal 1° gennaio 2022 ad oggi, infatti, è di circa 7,6 milioni di euro l’importo delle sanzioni comminate, oltre 310 le tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e 20 gli esercizi commerciali chiusi su tutto il territorio nazionale.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa nazionale, l’operazione si è distinta in una prima fase di “analisi”, in cui sono state acquisite le informazioni sul territorio ed effettuati i controlli necessari ad individuare i target, sia a terra che in mare, per la fase successiva. A questa ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, di contrasto diretto all’attività di pesca illegale, nonché di vigilanza sulla grande distribuzione e sugli esercizi commerciali, finalizzata a scongiurare i rischi per i consumatori, sia sotto il profilo commerciale che di sicurezza alimentare.

Pertanto “con l’operazione complessa Senza Traccia, la Guardia Costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti. L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorsa ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese.”, così ha commentato il Comandante Generale, Ammiraglio Carlone, a margine della conferenza.

In particolare, nell’ambito della già menzionata operazione complessa i Militari della Direzione Marittima di Pescara, impegnati sull’intero territorio di giurisdizione, sia costiero che dell’entroterra, hanno proceduto al sequestro di circa 760 Kg di prodotti ittici vari e 4 attrezzi da pesca, comminando un totale di 74.000 € circa di sanzioni.

Tra le violazioni più comunemente riscontrate figurano le carenze, talora anche gravi, in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti.

 “I controlli sulla filiera della pesca vengono svolti quotidianamente dalla Guardia Costiera con il fine di tutelare il consumatore finale e la risorsa ittica, ma anche nell’interesse degli operatori del settore che operano nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti”, ribadisce il Direttore Marittimo di Pescara in s.v. – Capitano di Vascello (CP) Marcello Luigi NOTARO.




IL PREMIO PER LA MIGLIOR TESI in ambito biomedico

A una dottoressa di ricerca di veterinaria

Teramo, 23 dicembre 2022. Camilla Smoglica, dottoressa di ricerca in Scienze mediche veterinarie, sanità pubblica e benessere animale dell’Università di Teramo, ha vinto il concorso “Mariella Di Girolamo” per la miglior tesi di dottorato di ricerca in campo biomedico.

Camilla Smoglica si è aggiudicata il premio con una tesi dal titolo Aspetti epidemiologici e risvolti di sanità pubblica dell’Antimicrobico-Resistenza nella fauna selvatica, tutor Cristina Esmeralda Di Francesco e coordinatore Fulvio Marsilio, del Dipartimento di Medicina Veterinaria.

Il concorso, bandito dalla Fondazione Abruzzese per le Scienze della Vita, era riservato a coloro che avevano conseguito il titolo di dottore di ricerca in un’università abruzzese dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022. I lavori pervenuti sono stati esaminati da una commissione di cinque esperti, che ha valutato originalità, qualità e impatto delle tesi, oltre che il curriculum dei candidati.




FEMALE ROLE MODELS presentata l’indagine promossa dall’università

Comprendere il legame tra leadership femminile e socializzazione delle giovani

L’Aquila, 23 dicembre 2022. È stata presentata martedì scorso, 20 dicembre, presso il Dipartimento di Scienze umane (DSU) dell’Università dell’Aquila, l’indagine scientifica dal titolo Female Role Models: socializzazione e stili di leadership femminile. Diversità, stereotipi, potere e inclusione nel confronto tra discipline STEM e SH promossa dall’Università dell’Aquila e realizzata, su piano nazionale, con il coordinamento scientifico della prof.ssa Francesca Colella (Sociologa e docente del DSU).

Il tema è stato approfondito con particolare riguardo al legame tra leadership femminile e socializzazione delle giovani donne, a partire da cinque parole chiave: diversità, stereotipi, modelli di ruolo, potere e inclusione. L’indagine empirica ha visto la raccolta di quasi 400 questionari somministrati a giovani donne in tutta Italia e la realizzazione di interviste biografiche a donne che hanno raggiunto livelli apicali.

Hanno partecipato alla presentazione – oltre al gruppo di ricerca – anche esperte di primo piano come: Francesca Caroccia (prof.ssa Associata UnivAQ e Delegata del Rettore per l’uguaglianza e le pari opportunità), Paola Inverardi (prof.ssa Ordinaria e Rettrice del GSSI), Mariella Nocenzi (prof. Associata Sapienza Università di Roma).  Ospite d’eccezione Maura Gancitano, Filosofa e saggista, che ha approfondito i concetti di merito e talento nella società attuale.

Inoltre, hanno contribuito al dibattito: Alessia Salvemme (presidente AIED, supervisora del Centro Antiviolenza di Sulmona e Coordinatrice del gruppo di lavoro Pari Opportunità dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi d’Abruzzo), Sonia Fracassi, Co-fondatrice e vicepresidente di “The Shadow Project”, Mariachiara Di Carlo, Responsabile dei programmi educativi della Sezione scout CNGEI dell’Aquila.

Lo studio sarà pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli, a cura di Francesca Colella e Silvia Nanni, nella primavera del 2023: nel progetto delle autrici, si tratterà di un testo pensato per una diffusione che va oltre le mura accademiche e che potrà essere utile e di interesse in modo trasversale.




GIUSEPPE MAZZINI E LA CHITARRA: Marco Salcito svela in concerto il volto del patriota musicista

Venerdì 30 dicembre a Civitella del Tronto per il Festival dei due Regni

Civitella del Tronto, 23 dicembre 2022.  Nel secondo appuntamento del Festival dei due Regni, il chitarrista Marco Salcito rivela al grande pubblico il lato meno conosciuto del patriota appassionato cultore di musica e musicista. Patriota, politico, filosofo, giornalista, e non solo. Giuseppe Mazzini fu appassionato cultore di musica ed esperto suonatore di chitarra. In piena sintonia con il suo tempo, considerava l’educazione musicale elemento indispensabile nell’educazione e nella formazione dei singoli individui e dei popoli.

I suoi interessi musicali, chitarristici in particolare, sono testimoniati sia nella nutrita corrispondenza intercorsa con la madre e con gli amici, in particolare tra il 1835 e il 1856, sia nel suo piccolo trattato “Filosofia della musica”, pubblicato a Parigi nel 1836.

Nel secondo appuntamento del Festival dei due Regni – il ciclo di eventi musicali, che fino alla prossima primavera valorizzerà il borgo di Civitella del Tronto e la sua storia – il chitarrista Marco Salcito svelerà al grande pubblico il lato meno conosciuto del patriota musicista, ripercorrendo autori a lui cari, come Niccolò Paganini, Luigi Legnani e Mauro Giuliani, per terminare poi con il contemporaneo Stephen Goss, autore di una fantasia su arie d’opera tratte dai più celebri compositori del Verismo musicale italiano. L’appuntamento con “Mazzini e la chitarra all’Opera” è venerdì 30 dicembre alle ore 18 nella Sala Consiliare del Comune di Civitella del Tronto.

L’evento, gratuito, è realizzato dall’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione italiana A.P.S con il sostegno della Fondazione Tercas e il patrocinio del Consiglio Regionale dell’Abruzzo e del Comune di Civitella del Tronto.

MARCO SALCITO

Titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio “L.D’Annunzio” di Pescara, Marco Salcito è vincitore di premi in importanti concorsi nazionali ed internazionali fra i quali: i Concorsi Internazionali “F. Sor” di Roma (1st prize), “M. Giuliani” di Bari” (2nd prize), “R.Bartoli” di Salon en Provence (2nd prize), il “Concorso Internazionale della Scuola Civica” di Milano (1st prize), “G. Ansalone” di Milano (1st prize), il Concorso Internazionale di Mottola (1st prize). Ha inoltre ricevuto riconoscimenti nei concorsi internazionali di Gargnano, “Yamashita” di Berlino, “Le Printemps de la Guitare” di Charleroi e “Andres Segovia” di Palma de Mallorca. Nel 2014 è stato pubblicato dall’etichetta discografica Dynamic il doppio cd sulle Variazioni Goldberg di J. S.Bach nel suo arrangiamento per chitarra sola.

L’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione italiana A.P.S. opera per promuovere lo sviluppo culturale e sociale e il dialogo tra i popoli e le culture. È nato nel 2009 come partner italiano della rete internazionale di operatori culturali dell’area euro-mediterranea istituita nel 1991 dalla Fondazione spagnola Instituto Internacional del Teatro del Mediterráneo. Il consiglio direttivo dell’IITM Italia è presieduto da Leandro Di Donato.




IL SIMBOLO delle imprese sostenibili

Consegnata ai vescovi abruzzesi la statuina per il Presepe

“Vogliamo aggiungere ogni anno figure che ci parlino del presente ma anche del futuro”

Abruzzo, 23 dicembre 2022. Così i rappresentanti dell’iniziativa promossa da Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi.

È la florovivaista il “personaggio del presepe 2022”, promosso da Confartigianato Imprese e Coldiretti in collaborazione con Symbola. La statuina, realizzata da un artigiano esperto dell’arte presepiale, è stata consegnata ai vescovi abruzzesi con l’intento di aggiungere ai presepi allestiti dalle diverse diocesi figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Quest’anno è stata scelta la produttrice di fiori che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. “Inserire questa nuova figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e beni immateriali indispensabili per la qualità della vita – spiegano gli esponenti delle due associazioni di categorie abruzzesi – Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni per simboleggiare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra”.

“Una statuina che ricorda, quest’anno, quanto il florovivaismo sia un comparto strategico del Made in Italy ed espressione di una agricoltura multifunzionale che dalla produzione delle piante arriva fino alla creazione di servizi utili alla comunità e all’ambiente – dice Silvano Di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo – un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale. Un settore che in Abruzzo è fiorente e produttivo, nonostante le grandi difficoltà e le incertezze di questo periodo”.

“Quest’anno – sottolinea Giancarlo Di Blasio, presidente di Confartigianato Abruzzo – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese declinata sul tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi – spiega Di Blasio- E sono anche baluardo della sostenibilità sociale, poiché ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Lo stretto legame con la propria terra – continua il presidente dell’associazione datoriale artigiana –

alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.

La statuina della florovivaista è stata consegnata:

1.    all’arcivescovo di Lanciano-Ortona S.E. Emidio Cipollone da Fabio D’Amario (responsabile Epaca Coldiretti), Tommaso Abbonizio (segretario di zona Coldiretti), Marco Stella (presidente Territoriale Confartigianato Imprese Lanciano) insieme a Luana Iezzi.

2.    all’arcivescovo di Chieti Vasto S.E. Bruno Forte da Francesco Perillo (direttore Coldiretti Chieti), Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli (presidente e direttore generale di Confartigianato Imprese Chieti-L’Aquila), Giuseppe Rossi (presidente territoriale).

3.    al vescovo di Pescara S.E. Tommaso Valentinetti da Silvano Di Primio (presidente di Coldiretti Abruzzo), Edoardo Diligenti (referente ufficio legislativo Codliretti Abruzzo), Mauro Del Ponte (segretario di zona Coldiretti), Giancarlo Di Blasio (presidente Confartigianato Imprese Abruzzo), Fabrizio Vianale (direttore di Confartigianato Imprese Pescara) e Giorgio Gilardini (presidente Anap-Confartigianato).

4.    Al vescovo di Avezzano S.E. Giovanni Massaro da Domenico Roselli (direttore Coldiretti L’Aquila), Francesca Di Loreto (Coldiretti L’Aquila), Lorenzo Angelone e Maurizio Peis (presidente e vice segretario Confartigianato Imprese Avezzano)

5.    Al vescovo di Sulmona S.E. Michele Fusco da Domenico Roselli (direttore di Coldiretti L’Aquila), Roberto Di Vincenzo di Symbola.

6.    Al vescovo di Teramo-Atri S.E. Lorenzo Leuzzi da Emanuela Ripani (presidente Coldiretti Teramo), Alessio Marramà (segretario di zona Coldiretti), Luciano Di Marzio (presidente Confartigianato Imprese Teramo)

Alessandra Fiore




NATALE e solidarietà

Le donne d’azienda di Confindustria Chieti Pescara per le vittime della violenza

Pescara, 23 dicembre 2022. Sono donne che tendono la mano per creare un nido sicuro e accogliente per chi scappa dall’inferno quelle che si sono attivate per la Casa di Emergenza Aurora del centro antiviolenza Ananke, nata per rispondere al bisogno di un rapido allontanamento da casa da parte delle donne che subiscono violenza e dei loro figli e figlie.

Il senso del Natale è il calore di una casa per chi una propria casa l’ha persa o la deve lasciare per fuggire alle violenze familiari: ne sono convinte le imprenditrici e donne manager di Confindustria Chieti Pescara componenti del Gruppo LE Imprenditrici. Una delegazione ha visitato ieri Casa Aurora, portando in dono tessili, elementi di arredo, buoni acquisto, elettrodomestici e stoviglie per contribuire ad allestire questo alloggio sicuro e protetto. La violenza assume come sappiamo toni sempre più preoccupanti anche nel nostro territorio, aspetti che hanno spinto le imprenditrici ad attivarsi fattivamente insieme ad operatori qualificati per scongiurare il più possibile il ripetersi di episodi terribili come quello subito da Eliana Caratella.

Purtroppo, la violenza non riguarda solo le fasce marginali della popolazione ma, contrariamente a ogni stereotipo, è trasversale alle classi sociali e alle condizioni economiche e culturali dei soggetti sociali. Federica Chiavaroli – Coordinatrice Gruppo Le Imprenditrici di Confindustria Chieti Pescara ha dichiarato:

“Con l’associazione Ananke collaboriamo da oltre un anno. Il gruppo LEI infatti tutti i giorni mette a disposizione la rete di imprenditrici che ne fanno parte per contribuire alla soluzione dei problemi che la quotidianità presenta e per un ampio progetto per il reinserimento lavorativo delle donne seguite dall’associazione. Ma in queste settimane abbiamo voluto anche una vasta azione di solidarietà concreta, una risposta immediata e rapida di donne che aiutano altre donne che stanno attraversando una fase difficile della loro vita.”

Oltre a Brunella Capisciotti – Presidente Centro Antiviolenza ANANKE e Federica Chiavaroli – Coordinatrice gruppo LE Imprenditrici, all’incontro di ieri hanno partecipato le componenti del gruppo LEI Samantha Basilisco, Silvia D’Alessandro, Giovanna D’Innocenzo, Francesca Sisofo, accompagnate dalle funzionarie di Confindustria Chieti Pescara Marilena Mariani e Claudia Pelagatti. Fare impresa superando insieme gli ostacoli che ancora mettono il freno al potenziale delle donne, ma anche il tema della cura familiare e della formazione delle nuove generazioni dal doppio cromosoma X.

Questi, ricordiamo, sono gli obiettivi del gruppo di imprenditoria femminile nato nel 2021 in Confindustria Chieti Pescara cui aderiscono oltre 30 tra




NATALE, porta spalancata sulla pace

Il Messaggio del Cardinale Petrocchi

L’Aquila, 20 dicembre 2022. La liturgia della Parola, nella Messa della notte di Natale, proclama che per noi è nato un bambino: il suo nome è «Principe della Pace» (Is 9, 5). Anche il coro degli Angeli, che annuncia ai pastori la venuta del Salvatore, canta con gioia: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama» (Lc 2, 13-14).

Vorrei che, in questo tempo liturgico, il tema della pace – nella sua dimensione cristiana e umana – risuonasse spesso nelle nostre assemblee, come pure diventasse un argomento “ritornante” nella riflessione e nelle conversazioni che siamo chiamati a promuovere. Pace, si sa, non vuol dire solo assenza di guerra, ma vita fraterna, personale e comunitaria, animata dalla verità e dall’amore. Siamo pure consapevoli che il peccato punta ad uccidere la pace e suscita egoismi “conduttori” di inimicizie e di violenze. Da questo male, che ci portiamo addosso, non siamo in grado di emanciparci da soli: ecco perché ci fa esultare la “buona notizia” che Dio stesso si è mosso, per venirci incontro e riscattarci da questa “patologia” etica, che attacca la mente, il cuore e i rapporti umani.

Celebrare il Natale significa aprire spazi spirituali, culturali e sociali al Figlio di Dio, fatto uomo nella Vergine Maria per opera dello Spirito Santo. Lui, dimorando in noi con la Sua Parola e la Sua grazia, ci rende capaci di respingere le logiche inique delle contrapposizioni, per accogliere la fiamma della pace e accenderla nel mondo in cui operiamo. 

La pace che Gesù ci dona – come spiega Papa Francesco – «ti mette in movimento: non ti isola, ti fa andare dagli altri, crea comunità, crea comunicazione. Quella del mondo è costosa, quella di Gesù è gratuita, è un dono del Signore. È feconda, ti porta sempre avanti». La pace del Signore non è a intermittenza: non appare quando siamo gratificati dagli eventi e si spegne quando le cose prendono una cattiva piega. Continua a brillare, come una stella luminosa, anche quando calano le ombre oscure dei problemi, «perché è piena di speranza, cioè guarda il Cielo».

Chiediamo, al Signore – che – viene, di seminare e far crescere la Sua pace anzitutto “dentro” di noi. Spesso siamo turbati da un malessere insistente e da scontentezze pervasive che si agitano nei pensieri e nei sentimenti: abitualmente ne attribuiamo la causa a persone ostili o ad eventi esterni “sfavorevoli”. Se non siamo capaci di neutralizzare queste letture “risentite” della nostra storia, facilmente veniamo avvolti da rabbia e avvilimento, correnti emotive che inquinano l’esistenza nostra e di quelli che ci stanno vicini. Molti problemi, infatti, si originano negli strati nascosti della nostra interiorità: e vengono innescati dal fatto che pensiamo ed agiamo in contrasto con la nostra “identità” profonda, nell’aspetto spirituale e umano.

L’incontro con il Signore, che bussa alla nostra porta (cfr. Ap 3,20-21), ci consente di capire “chi” siamo e cosa siamo chiamati a diventare: se ci muoviamo in sintonia con Dio, diventiamo veri “amici” di noi stessi. Il frutto di questo “accordo” tra la nostra vocazione e gli atti che poniamo, genera la pace, radicata sul terreno evangelico del “bene”, pienamente vissuto e donato.

Chi sa muoversi in questa comunione con Dio, con sé stesso e con gli altri impara anche ad integrare i limiti e a gestire le avversità. Il discepolo che ascolta e segue Gesù, infatti, diventa gradualmente capace non solo di custodire la pace anche in mezzo alle difficoltà, ma sa “convertire” le avversità in preziose “risorse”, sul versante evangelico ed esistenziale. Mi viene da proporre la similitudine con le strategie adottate in zone percorse da flussi d’aria fastidiosi o dannosi: spesso gli abitanti di quei territori non si limitano a subìre passivamente queste “intemperanze” della natura, ma reagiscono con intelligenza “inventiva”, mettendo in campo “pale eoliche” (= grandi eliche, fatte ruotare dal vento) che captano quelle spinte contrarie e le trasformano in forza motrice, generando elettricità.

L’avversità viene così cambiata in risorsa energetica, che, messa in rete, diventa un contributo importante per chi la produce e per molti altri.

A Colui che è la «la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14,6) chiediamo, in questo Natale, che nelle nostre famiglie non manchi mai il dono della Sua pace, poiché quella che viene dal mondo si rivela effimera e inaffidabile (cfr. Gv 14,27). Chi è animato da questa pace sa apprezzare e valorizzare il positivo che possiede come quello che trova nel prossimo: e volentieri loda Dio, perché sa che ogni bene è anzitutto un dono che proviene dall’Alto (cfr. 1Cor 4,7). Ma chi è abitato dalla pace dispone pure di una sufficiente scorta di “lungimirante pazienza”, in grado di evitare che le difficoltà si infettino con i virus di idee e emozionalità negative, fonti di litigi, dissapori e divisioni.

Nella famiglia, in cui dimora il Vangelo della pace, le relazioni interpersonali sono improntate dalla cordialità e dalla riconoscenza, per questo vi risuona spesso il “grazie”; si compone una comunità dove si esercita il perdono (dato e ricevuto) e si ha l’umiltà di chiedere “scusa”; vige la regola dell’aiuto scambievole e della sincera intesa, che permette di affrontare le conflittualità con fermezza condivisa e moltiplica i “buoni” talenti di cui il gruppo dispone.

Chi, in Gesù, diventa per grazia figlio di Dio, sente forte nel cuore la fraternità universale e si sente cittadino del mondo: nessun dramma, che accade nel proprio ambiente come sulla faccia della terra, lo lascia indifferente; avverte, potente, la “passione per la pace” e si spende ogni giorno perché lo spirito di unità trionfi negli spazi in cui risiede come in ogni punto del pianeta. Il cuore dei “costruttori di pace” non conosce frontiere e non si arrende di fronte al male, anche quando sembra prevalere, convinto che alla fine l’amore vince. Le “sentinelle della pace” si sentono, perciò, allertate a livello locale e planetario per dare creativa testimonianza di amicizia, tessendo dialoghi saggi e perseveranti, conformi al motto coniato da Paolo VI: «la pace dipende anche da te»3 . In questo orizzonte, spalancato dall’evento del Natale, vorrei condividere alcuni tristi dati statistici che ho avuto modo di leggere in pubblicazioni specializzate.

«La storia umana è una storia di guerre, intercalata da brevi periodi di pace, che più esattamente dovrebbero chiamarsi di tregua. È stato calcolato che dal 1496 a.C. fino al 1861 d.C., ossia in 3357 anni, ci furono 227 anni di pace e 3130 anni di guerra, tredici anni di guerra per ogni anno di pace. Durante gli ultimi tre secoli, in Europa si sono avute 286 guerre. Dal 15 a.C. fino al 1860 d.C., sono stati firmati più di 8000 trattati di pace. La loro validità media è stata di circa due anni»4 . Se si aggiornano le statistiche emergono quadri spaventosi (si tratta, ovviamente di dati approssimati).

Lo scorso secolo, nel cuore dell’Europa, sono scoppiati numerosi conflitti e due guerre mondiali, che hanno provocato devastazioni immense e oltre 100.000.000 di morti: cifra che supera di molto la somma di tutti coloro che hanno perso la vita nelle guerre precedenti, dal primo secolo a.C. fino al 1899. Solo negli anni ’90 si sono registrate 56 guerre combattute in 44 Nazioni. Il 90% delle guerre dopo il 1945 ha avuto luogo nei Paesi poveri. A pagarne il prezzo maggiore sono stati gli innocenti: 2 milioni di bambini uccisi dal ’90 al 2000; circa 30 milioni di morti tra i civili. Non si contano le vittime “postume” di tali conflitti, cioè le persone che hanno perso la vita in periodi successivi a causa degli stenti subìti, delle malattie contratte o delle ferite riportate. L’assurda guerra in Ucraina, che ancora si combatte, rappresenta l’ultima sanguinosa vergogna del nostro Continente. Invochiamo l’Altissimo, con unanime costanza, perché gli spiragli di trattative, che si intravedono, possano condurre presto a una tregua e alla cessazione delle ostilità. I miracoli avvengono anche oggi: chiediamoli!

I credenti non possono rassegnarsi di fronte a questo scandalo e debbono mobilitarsi per muove re “guerra alla guerra”, con le armi del Vangelo. Sanno che «la guerra non è mai una fatalità; essa è sempre una sconfitta dell’umanità»5 . Sanno che la pace è anzitutto dono di Dio, che esige corrispondenza coraggiosa degli uomini. Sanno «che la preghiera e la penitenza sono le coordinate che tracciano la rotta della storia. Sanno che il Rosario può “cambiare le sorti del mondo”»6 . Sanno che operando insieme, tenacemente e con audacia, e facendo leva sull’aiuto della Provvidenza, si possono ottenere risultati straordinari, dimostrando che la cattiveria non ha mai l’ultima parola. Di qui la decisione, personale e collettiva, di mettersi alla Scuola di Maria: Maestra, Madre e Modello di Comunione e di Pace. Infatti, dove arriva Maria, la “Donna del Natale”, lì la Luce si rafforza, generando letizia; il “buio” viene oltrepassato e man mano ricompare l’aurora sperata; i luoghi dove alloggiano le “tenebre” sono gradualmente liberati, perché dove giunge la “Donna vestita di sole” (Ap 12,1) non c’è più posto per l’oscurità malvagia. Nel “sì” dell’umile Vergine di Nazaret, nel quale l’Onnipotente può compiere “grandi cose”, auguro a tutti un santo e gioioso Natale!

Giuseppe Card. Petrocchi

Arcivescovo Metropolita de L’Aquila




PER LE FESTIVITÀ Natalizie

Gli orari del museo nazionale d’Abruzzo

L’Aquila, 23 dicembre 2022. Durante le Festività Natalizie il MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo – in via Tancredi da Pentima, osserverà il seguente orario:

sabato 24 dicembre: 08.30/13.30 chiusura biglietteria ore 13.00.

domenica 25 dicembre – Natale: museo chiuso

lunedì 26 dicembre – S. Stefano: 8.30/19.30 chiusura biglietteria ore 19.00

sabato 31 dicembre – vigilia di Capodanno: 08.30/13.30 chiusura biglietteria ore 13.00

domenica 1° gennaio – aperto con entrata gratuita #domenicalmuseo: 10.00/18.00

venerdì 6 gennaio – Epifania 8.30/19.30 chiusura biglietteria ore 19.00

Negli altri giorni il museo sarà aperto nei consueti orari, dal martedì alla domenica 8.30/19.30 chiusura biglietteria ore 19.00. Biglietto intero 4 €, ridotto 2 €, gratuito al di sotto dei 18 anni Le novità: sarà possibile visitare il riallestimento della sala dell’Ottocento abruzzese con le nuove acquisizioni di Patini, Barbella e Tiratelli.




REQUISITI I LOCULI cimiteriali. Sdegno e incredulità

La Lega di Vasto esprime sdegno e incredulità per quanto sta accadendo in merito al cimitero di Vasto alle prese con la carenza cronica di loculi per la sepoltura.

Vasto, 23 dicembre 2022. Dopo 16 anni di governo cittadino il centrosinistra dimostra ancora una volta una grave carenza nelle capacità di programmazione e nel dare risposte immediate ad una situazione emergenziale senza che le pesanti ricadute si facciano sentire in capo alla comunità tutta che dovrebbe amministrare con lungimiranza e concretezza e non con i tagli dei nastri – Ad affermarlo è il direttivo della Lega che aggiunge – in questi giorni molti cittadini stanno ricevendo comunicazione da parte del Comune di Vasto di requisizione temporanea loculo a fare seguito all’ordinanza del Sindaco della città n. 95 del 13 dicembre u.s.

Tale ordinanza esplicita che in quello stesso giorno, con nota 109535/int. il responsabile del servizio Patrimonio riporta – che la disponibilità dei loculi liberi è pressocché terminata e di conseguenza espone la necessità di requisire, in via contingibile e urgente, ed a titolo temporaneo e comunque per un periodo non superiore ad anni due, alcuni loculi cimiteriali assegnati ma non utilizzati.

Un suggerimento che il Sindaco Menna ha recepito in toto – sottolinea la Lega di Vasto – e, al punto in cui siamo, ne potremmo anche comprendere le ragioni, ma quello che non riusciamo a comprendere, e che condanniamo fermamente, sono la lentezza con cui si è affrontato il problema e la conseguenza di tale approssimazione, che potrebbe vedere loculi sigillati, riaperti, trasferimenti di bare da una parte all’altra del camposanto in un macabro via vai che non rende onore alla nostra città. E non comprendiamo le ragioni per le quali i lavori di costruzione della nuova ala che dovrebbe ospitare circa 450 nuovi loculi, 60 ossari, 15 cappelle gentilizie per un importo di 1 milione di euro si siano fermati a poco più di due mesi dal loro avvio e solo da qualche giorno sono ripresi. Che cosa sia successo non ci è dato sapere e, soprattutto, i dubbi che la cosa possa riaccadere con tutte le conseguenze del caso permangono. se le cause dell’inceppamento possano essere di natura economica ci chiediamo se non sarebbe stato opportuno chiedere agli assegnatari di nuovi loculi e cappelle di versare in parte o in toto quanto dovuto. Intanto l’emergenza persiste e di fronte ad essa chiediamo lumi al Sindaco della città e lo invitiamo a prendere consapevolezza delle problematiche reali non al loro culmine, ma assumendole ad una coscienza di programmazione e visione che ci appare alquanto lacunosa e lo diciamo da sempre.

Questa è la visione di città – chiosa la Lega Vasto – di un centrosinistra ormai abituato a rincorrere soluzioni ai problemi a scapito di tutto e di tutti ed affetto da una cronica mancanza di coraggio nel fare scelte programmatiche adeguate’.




ARCIPELAGO IVAN l’anteprima del tour di Filippo Graziani

Omaggio a Ivan Graziani con serata in sostegno del distretto sanitario Valle Peligna – Alto Sangro. Giovedì 5 gennaio 2023 ore 21 – teatro comunale

Sulmona, 23 dicembre 2022. Giovedì 5 gennaio 2023, alle ore 21, al Teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), ci sarà l’anteprima nazionale di “Arcipelago Ivan” il nuovo tour di Filippo Graziani. Si tratta della data 0, che sarà provata e allestita nel teatro di Sulmona.

Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura. Tutto questo è Arcipelago Ivan. È il luogo che racchiude tutte le sfaccettature artistiche di Ivan Graziani che convivono in equilibrio proprio come le isole di un arcipelago. Questo è l’omaggio di Filippo Graziani al padre che, come a bordo di una nave, traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come Lugano addio, Firenze, Pigro ma anche le canzoni dell’esordio e il lato B dei dischi più famosi per scoprire nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano. Sul palco con Filippo Graziani (voce e chitarra), ci saranno Tommy Graziani (batteria), Francesco Cardelli (basso e chitarra acustica) e Bip Gismondi (chitarra elettrica). La regia è di Gigi Bischi.

Il concerto, promosso dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del Comune di Sulmona nell’ambito del programma delle manifestazioni natalizie, è organizzato per sostenere il progetto “Una colonna sonora per la vita” a sostegno del distretto sanitario Valle Peligna – Alto Sangro. L’obiettivo è acquistare un ecografo di ultima generazione da destinare al distretto sanitario di Sulmona e da rendere disponibile per l’utenza della Valle Peligna e Alto Sangro. I posti a sedere sono numerati e con prenotazione obbligatoria. Per informazioni sulla serata si può contattare il 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com

Filippo Graziani, secondo figlio di Ivan, è nato e cresciuto a Rimini. Inizia la sua attività musicale appena maggiorenne insieme al fratello batterista Tommy. Nel 2008 forma un gruppo rock chiamato Stoner-rock Carnera, che debutta con l’EP First Round e con cui apre il concerto italiano di Zakk Wylde. Successivamente si trasferisce negli Stati Uniti, dove continua la sua attività musicale. Influenzato dalla scena della musica folk e rock elettronico statunitense, torna in Italia e avvia il progetto “Viaggi e intemperie”, che omaggia il padre Ivan Graziani. Sempre in omaggio a suo padre e sotto la cura di Pepi Morgia, porta avanti un tour dal novembre 2009, che confluisce nell’album dal vivo “Filippo canta Ivan Graziani”, dedicato esclusivamente alle più celebri canzoni del padre. Nello stesso periodo è direttore artistico dell’album “Tributo a Ivan Graziani” (2012), in cui è anche interprete del brano “E sei così bella”. Nel 2014 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove proposte” con il brano “Le cose belle”. Il suo primo album in studio “Le cose belle” riscuote un buon successo e ha anche ottenuto il premio della Targa Tenco 2014 nella sezione “Migliore opera prima”. Nel novembre 2016 ritorna sulle scene con il singolo “Credi in me”. Nel maggio 2017 pubblica un altro singolo dal titolo “Esplodere”, cui fa seguito il suo secondo album in studio “Sala giochi”.




IL PERCORSO DELLA MEMORIA

La sezione ANPI Dario Serafini e il Percorso della

Ortona, 23 dicembre 2022.  Memoria, iniziativa che si terrà martedì 27 dicembre 2022 a partire dalle 9:30. Ci incontreremo davanti alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli per tessere, in una passeggiata ideale nella nostra Storia, i fili della memoria attraversando i luoghi simbolo della Battaglia di Ortona del dicembre del 1943. Ad ogni sosta faremo rivivere, con le loro parole e le loro testimonianze, chi, in quei giorni, difese strenuamente la nostra città e i valori a cui più siamo legati, libertà e democrazia, contro il nero spettro del nazifascismo. Renderemo omaggio così ai caduti civili di quella battaglia e ai soldati alleati e alla città intera, Medaglia d’oro al Valor Civile.

Percorso della memoria

Santa Maria di Costantinopoli

Piazza Porta Caldari

Piazza del Teatro Tosti / MuBa

Piazza San Francesco

Piazza della Repubblica

Piazza San Tommaso

Castello Aragonese

Piazza degli Eroi Canadesi

Sacrario delle Vittime civili

Ringraziamo le associazioni e i singoli cittadini che hanno appoggiato l’iniziativa.

Ortona, 23 dicembre 2022 La sezione Dario Serafini – ANPI Ortona




I POPOLARI e la radice comune

di Domenico Galbiati

23 dicembre 2022

Sosteneva Mino Martinazzoli che, per quanto la politica sia importante, la vita è più importante della politica; e, si può aggiungere, più imprevedibile e più ricca, mai scontata, intessuta di sentimenti e di emozioni, di quelle ragioni del cuore che fanno tutt’uno con quelle della mente in un insieme inestricabile. Significa che la politica, per quanto nulla debba trascurare delle mille ramificazioni secondo cui si dispiega la vita delle persone e delle comunità, non può fondarsi su sé stessa, ma ha bisogno di trarre alimento da un’ultima radice più profonda.

Quando pretende di essere autosufficiente rischia di coltivare il sentimento di un’onnipotenza che non le appartiene, di rattrappirsi in un approccio tecnocratico oppure di cedere a suggestioni e lusinghe ideologiche. Per quanto scorra nell’alveo dell’ opinabile, la politica aspira – o almeno così idealmente dovrebbe essere – ad orientare il potere secondo un ordine di valori che, sia pure in forma di differenti declinazioni, riconducano alla verità di ciò che è più autenticamente umano.

Le forze politiche nella nostra tradizione ed in quella europea hanno un’impronta che non si esaurisce nel pragmatismo empirico dei partiti americani. Al contrario, esibiscono un’ ascendenza filosofica, un afflato antropologico. Rispondono, anche quando non mettano espressamente a tema l’argomento, ad una concezione dell’uomo e della storia che rappresenta la fonte da cui trae origine una visione, le linee di forza di un campo magnetico che assemblano in un “progetto” quell’ insieme di opzioni programmatiche che, senza questa coerenza intrinseca, si disperderebbero in una pluralità disordinata ed informe.

In questo quadro la virtu’ dei “popolari” è, appunto, quella di mantenere vitale ed aperto il rapporto tra la vita e la politica, sottraendo quest’ ultima alla melassa ideologica di chi immagina di imbragare i processi della storia, costringendoli dentro un abito mentale presupposto a monte. Al contrario, i popolari sanno che non esiste alcuna formula, non c’è una sorta di algoritmo della storia, capace, di per sé, di dare conto dei suoi sviluppi. La storia è libera ed aperta davanti a noi, non è prigioniera di una qualche legge intrinseca che la determini meccanicamente, cosicché l’ideologo di turno possa pensare di “possederla”.

“Popolarismo” è sinonimo di libertà, di creatività, di apertura alla realtà nella sua immediatezza piuttosto che all’idea secondo cui ce la rappresentiamo. È indice della capacità di coltivare quella “de-coincidenza” del pensiero e della vita, di cui parla Francois Jullien, che, da filosofo ateo, sostiene, esplorando il Vangelo di Giovanni, come il cristianesimo, anzi Cristo sia l’unica possibile fonte della “novità” cui incessantemente tende la vita.

Il popolarismo è adesione e coerenza a principi, criteri, istanze originarie che permangono stabili e, allo stesso tempo, sistema di valori aperto, induttivamente capace di apprendere dall’esperienza vissuta. È il rispecchiarsi di quell’interiorità che rende viva e vitale la persona, nella dimensione più vasta di una comunità che, in quanto tale, diventa popolo, cioè condivide attese, progetti, finalità e speranze. Corpo solidale che cammina dentro la storia e la costruisce, secondo la concezione lineare del tempo che, introdotta dal cristianesimo, supera ed abolisce quella soffocante circolarità dell’eterno ritorno in cui persistono i nazionalismi e le posture ideologiche di ogni genere.

Se la radice originaria – che, nel nostro caso, si rifa’ ad una visione cristiana dell’uomo e della vita – ha un ruolo fondativo inamovibile per chiunque vi si ispiri, a prescindere dai diversi cammini che ognuno ha percorso nella quotidiana querelle della politica attiva, il risveglio “popolare”, cui assistiamo da tempo e più incalzante dopo la consultazione politica dello scorso settembre, nulla ha a che vedere con la cosiddetta ricomposizione della diaspora. Non si tratta di rimettere insieme schegge di un passato importante, ma che appartiene ad un tempo “altro”. E’ necessario capire se e come l’ispirazione cristiana, la cultura di stampo personalista che sottende, sia in grado di intercettare le trasformazioni che si accavallano le une sulle altre in questa fase, ad un tempo, problematica ed affascinante.

Le convergenze che anche INSIEME auspica sono possibili solo affrontando questi tornanti della storia. Consapevoli della tradizione da cui veniamo, ma altrettanti coscienti della necessità di costruire percorsi inediti che siano all’altezza della sfida epocale da cui siamo investiti.

I popolari e la radice comune – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




GLI ANGELI, Maria e la natività

La versione dei Vangeli apocrifi

di don Marcello Stanzione

Sono considerati testi non autentici, ma riportano racconti della gestazione della Madonna, che hanno molte cose in comune con i Vangeli ufficiali

Notevole è la presenza degli angeli della natività nei testi apocrifi. L’aggettivo apocrifo  cioè nascosto attribuito a uno scritto di contenuto religioso – per esempio un Vangelo, un’epistola – è considerato di solito sinonimo di “non autentico”, quindi falso e non affidabile in contrapposizione a canonico a cui invece viene attribuito il significato di “autentico”.

Canonico e apocrifo: differenze

Apocrifo, nella terminologia religiosa greca, indica i libri segreti, rivelatori di verità occulte, quindi non facilmente assimilabili dalla massa dei fedeli e destinati pertanto all’istruzione degli iniziati. Già nel Nuovo Testamento il termine canone appare in due passi delle lettere dell’apostolo dai Padri della Chiesa per indicare decreti conciliari, norme disciplinari e momenti della liturgia.

La misura perfetta

Inoltre, è utilizzato per stabilire cataloghi di testi religiosi di cui si autorizzava l’uso; al contrario gli scritti esclusi dai cataloghi erano definiti apocrifi. In realtà nella lingua greca il significato letterale di canone è “asta” o nei casi specifici “regolo misuratore”. Con questo significato il termine indicava nel mondo ellenico la “misura” e quindi la regola perfetta sia in campo musicale sia in letteratura, sia per traslato nell’attività religiosa.

Il canone ebraico

Il canone ebraico fu definito verso la fine del V secolo a. C. e dal tempo della sua stesura fino all’avvento di Cristo non ci furono profeti riconosciuti, e pertanto nemmeno scritti ispirati da Dio. A ciò fa cenno Gesù nel Vangelo di Matteo (Mt 23,35), riferendosi alla persecuzione e uccisione di tutti gli uomini giusti, da Abele fratello di Caino fino a Zaccaria.

I libri apocrifi

I libri apocrifi, chiamati deuterocanonici, furono messi per iscritto durante i quattro secoli di silenzio che corrono tra la stesura del Libro di Malachia e l’annuncio della nascita di Giovanni Battista. Oltre ai libri apocrifi dell’Antico Testamento si conoscono diverse scritture apocrife riferite al periodo del Nuovo Testamento: per esempio i vangeli della natività e dell’infanzia di Gesù o il cosiddetto apocrifo di Giovanni.

Gabriele nei vangeli apocrifi

L’arcangelo Gabriele è sempre presente nei passi dei vangeli apocrifi che riguardano l’Infanzia di Gesù e durante le varie annunciazioni per la nascita di Maria e quella stessa di Gesù. Gli angeli appaiono anche nei vangeli della passione e della resurrezione accanto al Cristo risorto. Quindi verso la fine del I secolo nasce una letteratura cristiana popolare che cerca di soddisfare la curiosità dei fedeli ricorrendo al genere narrativo e pretendendo di poter apportare chiarimenti su punti che i vangeli canonici hanno lasciato in ombra.

L’ascensione di Isaia

Tra questi testi apocrifi viene presa in considerazione specialmente l’Ascensione di Isaia. Il teologo Raymond Winling sostiene che ciò che caratterizza tale testo apocrifo è il quadro nel quale si inscrive la discesa del Figlio di Dio sulla terra. In effetti, l’autore riprende una strutturazione dell’universo ampiamente diffusa negli ambienti giudaici e greci dell’epoca.

I sette cieli

La Terra era ritenuta circondata da sette cieli. Si identificava il primo cielo con il firmamento oppure si situava il firmamento al di sotto del primo cielo come avviene nell’apocrifo Ascensione di Isaia. I sette cieli erano ritenuti abitati da potenze angeliche. Secondo il nostro apocrifo, gli angeli del sesto e settimo cielo partecipano alla perfezione divina, quelli dei cinque cieli inferiori sono man mano meno perfetti.

Dove si trovano le potenze angeliche

Quanto alla zona che si estende tra il firmamento e il primo cielo, è popolata da potenze angeliche che si sono ribellate a Dio e che cercano di impedire agli uomini si risalire verso Dio. Nel corso della sua visione, Isaia, guidato da un angelo, sale progressivamente attraverso i sei cieli inferiori fino al settimo cielo, davanti al trono sul quale sono seduti tre esseri raggianti di una gloria splendente, e cioè Dio, l’Altissimo , il Figlio suo, il Prediletto, e lo Spirito.

Il docetismo

L’Ascensione di Isaiapropone una spiegazione conforme al docetismo, secondo la quale il Cristo non aveva altro che un corpo apparente, la discesa attraverso i sette cieli è rivelatrice. In effetti, il Prediletto cambia ogni volta di forma, adottando per ciascuna quella degli angeli che abitano le diverse sfere.

La metamorfosi greca

Si tratta di una spiegazione che introduce lo schema della metamorfosi proveniente dalla mitologia greca. Infatti, per la sua apparizione sulla terra, il Prediletto riveste la forma umana, senza rivestire però realmente la natura umana. Il docetismo che caratterizza l’Ascensione di Isaiasi afferma anche in altri scritti della stessa epoca, ma già la prima lettera di Giovannidenuncia chiaramente questa tendenza; allo stesso modo, Ignazio di Antiochia, e sulle sue tracce, altri Padri reagiscono contro questo genere di deviazione. Infatti, il motivo per il quale l’autore segue un tale procedimento è indicato nel testo.

Gli angeli e la discesa del Prediletto

Affidando al Figlio suo la missione di discendere sulla terra, l’Altissimo gli dice: “E tutti gli angeli di quel mondo non sappiano che tu sei il Signore con me dei sette cieli e dei loro angeli” (X, 11[112]). La discesa del Prediletto deve dunque rimanere nascosta agli angeli e agli uomini. Questo tema del segreto che avvolge la discesa si ritrova in altri scritti. Così sempre Ignazio di Antiochia parla dei misteri clamorosi celati al  principe di questo mondo e compiuti nel silenzio di Dio, vale a dire la verginità di Maria e il suo parto, e la morte del Signore.

Il Protovangelo di Giacomo

Un altro testo apocrifo è il Protovangelo di Giacomo che, riporta ciò che si riferisce all’annunciazione, alla gravidanza di Maria e alle reazioni di Giuseppe. L’annunciazione avviene in due tappe: mentre Maria cerca dell’acqua, si fa udire una voce che saluta Maria piena di grazia, poi quando è rientrata in casa, le appare un angelo per annunciarle che da lei nascerà Gesù.

La concezione verginale

Maria visita Elisabetta, poi torna nella propria casa. Giuseppe, tornato dai suoi cantieri, scopre la gravidanza di Maria e si abbandona alla disperazione. Ma l’angelo del Signore appare a Giuseppe e lo illumina sul mistero della concezione verginale. Il sommo sacerdote viene informato sullo stato di Maria: egli ne conclude che i due promessi sposi hanno mancato gravemente ai loro obblighi. Essi vengono citati davanti al tribunale del sommo sacerdote. Siccome protestano la loro innocenza, vengono messi alla prova delle acque amare.

“La potenza di Dio ti coprirà con la ombra”

La prova si risolve a loro vantaggio. In un’altra versione del vangelo apocrifo di Giacomo, al momento dell’annunciazione, l’angelo dichiara a Maria che ella “ [concepirà] dal suo [il Signore di tutti] Verbo”. Maria chiede: “Se io concepirò per opera del Signore, Dio vivente partorirò come partorisce ogni donna?”. L’angelo precisa “Non così, o Maria: la potenza di Dio ti coprirà con la sua ombra”. Giuseppe fa ritorno dai suoi cantieri lavorativi e trova Maria incinta. Si lascia prendere dalla disperazione, si rimprovera amaramente di non essere riuscito a mantenere vergine colei che gli era stata affidata: questa crisi di disperazione prova a suo modo che Giuseppe non è il genitore.

Completamente innocenti

Di fronte a Giuseppe, Maria protesta la propria innocenza e un angelo del Signore appare a Giuseppe in pieno smarrimento e gli annuncia: “Ciò che è in lei proviene da Spirito Santo”. Alla fine, il sommo sacerdote sottopone Maria e Giuseppe alla prova delle acque amare, ma la prova li dichiara innocenti completamente.

https://it.aleteia.org/2022/12/22/gli-angeli-maria-e-la-nativita-la-versione-dei-vangeli-apocrifi/