IL GRINCH CHE RUBÒ IL NATALE e altri racconti

Appuntamento con il Magico Mondo dei Burattini 

Luco dei Marsi, 27 dicembre 2022. Un pomeriggio d’incanto per tutti i bambini, in compagnia del Grinch, del Pupazzo di Neve e di tutti i personaggi delle più conosciute e amate fiabe natalizie. É quello in programma per domani, 28 dicembre, a Luco dei Marsi, alle 16, nella sala dell’ex municipio, in cui l’antica arte del teatro dei burattini, attraverso la maestria di Luca Torregrossa e del “Magico Mondo dei Burattini”,  accompagneranno i più piccoli in un entusiasmante viaggio nella fantasia. Nel programma, con i racconti più emozionanti dedicati all’infanzia e al Natale, “dolcezze” e divertimento per tutti.

“Il teatro dei burattini non finisce mai di stupire e avvincere, è un’arte dal sapore un po’ antico ma capace sempre di emozionare i bambini. Per la nostra programmazione è un gradito ritorno”, ha spiegato la sindaca Marivera De Rosa, “Un evento che abbiamo voluto riproporre nella nostra rassegna natalizia proprio per offrire alle famiglie ancora più occasioni di svago di qualità, e condivisione, destinate ai più piccoli. Tutti sono invitati a partecipare”.

L’evento è annoverato nella rassegna a tema “Incanto di Natale”, promossa dall’Amministrazione comunale.




LA GRANDE GUERRA E IL RICORDO. Parchi e viali della Rimembranza

A 100 anni dall’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia (martedì 27 dicembre e mercoledì 28 dicembre 2022) viene pubblicato il volume

Francavilla al Mare, 27 dicembre 2022.  “La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza” è il titolo di un volume del giovane storico Matteo Nanni, con il quale l’autore ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della Prima Guerra Mondiale – che causò la perdita di 680.000 giovani, caduti in battaglia o morti per malattia – e per questo costretta ad elaborare un lutto enorme che aveva colpito quasi ogni famiglia.

Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il contesto storico italiano dai primi anni del Novecento alla caduta del fascismo, in cui le piazze d’Italia vengono trasformate in uno scenario dove milioni di persone celebrano le feste della nazione, gli anniversari del regime e la glorificazione degli eroi.

Per iniziativa di Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, vennero istituiti in Italia i parchi e i viali della Rimembranza, luoghi del ricordo carichi di spiritualità. A meno di un mese dalla marcia su Roma il neosottosegretario Dario Lupi, nel discorso di Fiesole del 26 novembre 1922, in occasione della “Festa degli alberi”, lanciò l’idea di istituire “in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata” la Strada o il Parco della Rimembranza, affidando “quest’idea nobilissima e pietosa alle scolaresche d’Italia”.

La circolare n. 67 del 27 dicembre 1922, indirizzata ai Regi Provveditori agli studi, istituiva di fatto i parchi e viali della Rimembranza. Affidava le prime istruzioni alle scuole italiane affinché scolari e studenti potessero, con tale gesto, onorare i caduti italiani e al tempo stesso coltivare quella che allora veniva chiamata la “religione della Patria”. Per ogni caduto doveva essere piantato un albero con una targhetta e il nome del soldato; gli alberi potevano variare a seconda della regione, del clima, dell’altitudine. Lo stesso Ministero fece pubblicare poi, sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922, una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le “norme per la costituzione dei viali e parchi della Rimembranza”.

Il lavoro dell’autore prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo, riprendendo una ricerca già avviata dalla Soprintendenza dell’Abruzzo dal 2012. Esempi di parchi e viali della Rimembranza abruzzesi che hanno conservato un’originale connotazione sono i parchi della Rimembranza di Roio Poggio (L’Aquila), Giulianova e San Giovanni Lipioni (che hanno anche le targhette orinali), i viali della Rimembranza di Lanciano e Vasto che sono un tutt’uno con il contesto urbano, i parchi di Fara Filiorum Petri, Penne, Orsogna e Torricella Peligna, armoniosamente integrati con il paesaggio circostante.

A distanza di 100 anni dalla direttiva Lupi sui parchi e viali della Rimembranza e alla luce della complessa situazione politica e militare che si è venuta a creare in Ucraina, sembra doveroso richiamare l’attenzione collettiva sull’orrore della guerra e sul valore della pace e tributare, in un’epoca in cui molti valori tradizionali sono scomparsi, un doveroso atto di riconoscenza alla memoria di quei martiri, per lo più giovani contadini, che sui campi di battaglia della Grande Guerra immolarono la loro vita.




LE DANZE VIENNESI e i capolavori d’opera italiani

Per il gran gala di fine anno dell’Isa

Giovedì 29 dicembre ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

Venerdì 30 dicembre ore 21.00 – Chieti, Teatro Marrucino

L’Aquila 27 Dicembre 2022. Il repertorio delle grandi occasioni per l’ultima produzione dell’anno dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che presenta il Gran Galà di Fine Anno giovedì 29 dicembre alle 18.00 all’Aquila e venerdì 30 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Marrucino di Chieti. Sul podio Jacopo Sipari Di Pescasseroli. Voci soliste: Maria Francesca Mazzara, soprano e Valerio Borgioni, tenore.

Un programma che si ispira al repertorio del tradizionale concerto della Filarmonica di Vienna che il 1° gennaio di ogni anno si svolge nella Goldener Saal del Musikverein della capitale austriaca, divenuto uno degli appuntamenti musicali più seguiti al mondo, indissolubilmente legato alle musiche della famiglia Strauss. A questo repertorio, l’ISA ha unito un omaggio a Verdi e Puccini rifacendosi all’usanza del Teatro La Fenice di Venezia, che il primo gennaio di ogni anno offre un programma che nella sua seconda parte (quella trasmessa televisivamente) propone capolavori operistici italiani.

Dice il direttore Jacopo Sipari Di Pescasseroli: “Sono particolarmente felice e onorato di dirigere questo gala di Capodanno dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese alla quale mi lega un affetto incondizionato. Abbiamo rinviato questo programma per due volte a causa del Covid; dunque, mette un punto al terribile periodo che abbiamo vissuto e che ha cambiato il nostro modo di vivere la musica. Abbiamo scelto un programma speciale, emozionante che resterà nel cuore degli ascoltatori ai quali auguriamo così un anno di bellezza e felicità”.

La produzione chiude un anno che segna il ritorno alla normalità per l’ISA con un numero di abbonati alla Quarantottesima Stagione dei concerti che ha superato le attese della vigilia. Dice il Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il M° Bruno Carioti: “Chiudiamo serenamente questo 2022 felici del lavoro svolto. Il risanamento dell’ente sta procedendo in maniera spedita nel rispetto delle esigenze della programmazione artistica che quest’anno è stata, finalmente, per la prima volta dall’inizio della pandemia, sostanzialmente regolare dopo un gennaio complicato. Questo risultato è per noi solamente un punto di partenza che dobbiamo ulteriormente migliorare nel prossimo anno. Siamo quasi a metà della nostra Stagione e siamo soddisfatti della risposta che arriva sia dalle platee dell’Aquila, Tortoreto, Atri e Città Sant’Angelo, centri in cui abbiamo le nostre stagioni stabili, e sia da quelle dei teatri dove ci esibiamo all’interno di cartelloni di altri enti.

Oltre a migliorare questi risultati, nel prossimo anno lavoreremo per il rafforzamento della nostra Orchestra sia sul palcoscenico nazionale che su quello internazionale.

Alle note di questo Gran Gala di Fine anno affidiamo quindi l’augurio per il nostro pubblico di un 2023 pieno di buona musica con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese”.




SUCCESSO PER IL CONCERTO di Natale nella chiesa di Sant’Alfonso

Da un’idea di Giuseppe Colabruni che organizza l’evento giunto alla ventiseiesima edizione.

Francavilla al Mare, 27 dicembre 2022. Presentato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, anche quest’anno si è svolto il concerto di Natale nella chiesa di Sant’Alfonso a Francavilla, da un’idea di Giuseppe Colabruni che organizza l’evento giunto alla ventiseiesima edizione.

La sera di Santo Stefano si è  esibito l’ensemble Accademia Harmonie con Roberto De Grandis al flauto, Paolo Angelucci al violino, Benedetta Masciulli alla viola, Daniele Benedetti al violoncello ed il soprano di fama internazionale Chiara Tarquini.

Davanti ad un folto ed attento pubblico il programma ha presentato musiche dal barocco al romanticismo con diverse puntate nella lirica e nei brani natalizi.

Soddisfazione ha espresso il parroco don Massimiliano per la qualità del concerto e per la sua portata emozionale.




CONTRO IL CIBO SINTETICO. il Comune aderisce alla campagna di Coldiretti

Il sindaco Giuseppe Finamore: “La patria dei cuochi e dell’istituto alberghiero non può non sostenere questa causa”

Villa Santa Maria, 27 dicembre 2022. È stata deliberata dall’amministrazione comunale di Villa Santa Maria l’adesione alla campagna promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico. “Una mobilitazione – queste le parole di Coldiretti – per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy”.

”Villa Santa Maria, nota patria dei cuochi e dell’istituto alberghiero famoso e stimato in tutto li mondo non poteva sottrarsi all’impegno di sostenere una causa così nobile e necessaria – spiega il sindaco Giuseppe Finamore –. Sosterremo tutte le iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli derivanti dall’uso del cibo sintetico, che sono avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico”.

Nella delibera approvata dall’amministrazione sono elencati tutti i pericoli derivanti dalla produzione, dall’uso e dalla commercializzazione del cibo sintetico. Che è prodotto in bioreattori. Che non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggior utilizzo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali. Che limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo e favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo. Che spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura, e non tutela la salute, non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti. Inoltre non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti tecnologici e con alti costi di ingresso e sviluppo nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali e per questo può avere impatti socio economici molto pericolosi.

“Il nostro dovere è quello di rappresentare e tutelare la nostra comunità – aggiunge il sindaco Finamore – perciò abbiamo deciso di sostenere questa bellissima iniziativa”.

Barbara Del Fallo




EXTRACINEMA festeggia la prima proiezione a Parigi

Il progetto ExtraCinema, destinato a studenti e insegnanti della provincia di Teramo, inizia il suo denso percorso di attività festeggiando i 127 anni di proiezioni cinematografiche con la visione de L’arrivo del treno alla stazione di La Ciotat, l’iconico film dei Fratelli Lumière.

Teramo, 27 dicembre 2022. Il 28 dicembre, al Cinema Smeraldo di Teramo, i fortunati partecipanti potranno trascorrere Una notte al cinema a vedere film e a discutere di cinema, in pigiama, vestaglia e plaid, fino all’alba quando arriveranno croissant e tisane calde. ExtraCinema è un progetto di formazione e diffusione culturale dell’audiovisivo che pone al centro la sala cinematografica, come luogo in cui il cinema viene visto, studiato e utilizzato come metodologia didattica. Del resto, non è un caso che gli slogan che accompagnano l’iniziativa sono “Il presidio dell’audiovisivo” e “Capire il cinema al cinema”.

Durante la lunga notte di cinema si risalirà la storia dei capolavori con altre vedute Lumière musicate dal  vivo dal Maestro Lorenzo Materazzo e poi Il monello di Charlie Chaplin in pieno clima natalizio, La palla n.13 di Buster Keaton, Singing in the rain di Gene Kelly e Stanley Donen (nella versione restaurata in collaborazione con Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna) a altro ancora che verrà svelato solo a notte fonda.

Tra una proiezione e l’altra, in puro stile Cinémathèque française quando Godard, Truffaut e altri si confrontavano animatamente sulle rispettive scelte registiche, i partecipanti si troveranno ad analizzare e a commentare i film guidati da formatori e professionisti dell’audiovisivo con la curatela del Cineforum di Teramo, la supervisione scientifica di Marcello Signorile (designer e docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino), il tutto intervallato da attività collaborative e azioni performative inerenti alle proiezioni, tra cui un collegamento su grande schermo con l’attore Angelo Pisani che proporrà un esercizio di cinema muto in diretta da Milano direttamente tra le vie cittadine.

ExtraCinema prevede anche delle matinée di proiezioni con una selezione di lungometraggi, film d’animazione e serie televisive, su cui formatori e docenti, coordinati dal regista Marco Chiarini da anni impegnato nella didattica dell’audiovisivo, analizzeranno lo specifico filmico in modo da fornire delle procedure utili alla creazione di attività da realizzare nelle scuole che hanno aderito.

Da gennaio, una sala del Cinema Smeraldo verrà destinata alle attività pomeridiane in cui un numero selezionato di studenti, denominati “ambasciatori”, si prodigheranno a documentare le attività e raccontare le esperienze con l’obiettivo di creare una comunità allargata, diffusa, che condivide l’interesse del cinema al cinema.

Il progetto ha ricevuto il finanziamento del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito all’interno del più ampio progetto CINEMA A SCUOLA, volto alla diffusione della didattica del linguaggio cinematografico nelle scuole di ogni ordine e grado.

Il 28 dicembre, a Teramo, parte il treno di ExtraCinema: per seguirne l’intenso viaggio si può tenere d’occhio il sito www.extracinema.it che verrà aggiornato con materiali, informazioni, appuntamenti. ExtraCinema, presidio dell’audiovisivo: guardare, capire, imparare e fare il cinema dentro al cinema.

EXTRACINEMA

presidio dell’audiovisivo

Capire il cinema al cinema

Proiezioni, incontri, esperimenti, lezioni: un percorso per comprendere il linguaggio audiovisivo nel luogo dove il cinema esprime le emozioni più intense: la sala cinematografica. ExtraCinema è un progetto per capire il cinema dentro il cinema, dove formatori, artisti, esperti accompagneranno i partecipanti a visioni collettive in cui il grande schermo diventerà la lavagna su cui scrivere la propria esperienza di cinema.

Partecipa

ExtraCinema è il primo progetto che si svolge interamente dentro la sala cinematografica. Da gennaio a Giugno 2023, i pomeriggi del mercoledì e del venerdì, la sala 7 del cinema Smeraldo di Teramo si trasformerà nel Presidio dell’audiovisivo: qui potrai partecipare ad incontri e laboratori, far parte di una redazione che organizzerà una rassegna cinematografica e progetterà tante altre attività.

Segui

Ti piace vedere un film su grande schermo? Vuoi conoscere la storia del cinema, le curiosità, gli aneddoti? Sei un/a docente e senti il bisogno di conoscere meglio le regole del linguaggio cinematografico perché hai intuito che potrebbero esserti d’aiuto nella tua materia? Se hai in mente una storia da raccontare, una testimonianza da documentare, ExtraCinema è il progetto pensato per persone come te: sul sito troverai le testimonianze delle esperienze dei partecipanti, nonché informazioni sulle attività, appuntamenti e materiali legati alla comprensione del linguaggio audiovisivo.

Il progetto è destinato a studenti e docenti della provincia di Teramo.

ExtraCinema, presidio dell’audiovisivo: guardare, capire, imparare e fare il cinema dentro al cinema.




DOCUMENTI PER UNA STORIA della giustizia e dell’avvocatura teramana

Il libro di Gianfranco Cocciolito, in memoria di Riccardo Cerulli a venti anni dalla scomparsa.

Presentazione questo pomeriggio alle 17 in Sala Buozzi

Giulianova, 27 dicembre 2022. Sarà il direttore emerito dell’ Archivio di Stato di Teramo Ottavio Di Stanislao, a presentare, alle 17 di oggi, in Sala Buozzi, il libro dell’avvocato Gianfranco Cocciolito “Documenti per una storia della giustizia e dell’avvocatura teramana”. Alla presentazione del volume, che celebra l’avvocato Riccardo Cerulli a venti anni dalla scomparsa, seguirà un ricordo dell’attività professionale dello stesso Cerulli da parte dell’autore.

Introduce e modera l’incontro il direttore della Biblioteca “Vincenzo Bindi” e dei Musei civivi Sirio Maria Pomante. Porteranno i saluti istituzionali il Presidente del Consiglio Comunale di Giulianova Matteo Francioni ed il Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Teramo Antonio Lessiani.




SERVE COMMISSIONE D’INCHIESTA nazionale sulla Sanità

Abruzzo, Tirelli (Lgr): Pronto Soccorso al collasso, Regione immobile

Pescara, 27 dicembre 2022. «Serve una commissione d’inchiesta sulla Sanità in Abruzzo. L’amministrazione regionale ha perso letteralmente il controllo della situazione: urge l’intervento del governo nazionale».

A dirlo è il leader del partito «Libertà, Giustizia, Repubblica», l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e coordinatore di una rete di studi legali internazionali con sedi in Europa, Asia e Americhe.

«Stiamo ricevendo segnalazioni da parte dei cittadini di disservizi su tutto il territorio regionale – prosegue Tirelli – che rendono preoccupante il grado di tenuta del sistema ospedaliero locale. I tempi di attesa nei pronto soccorso per i codici gialli hanno toccato le 7 ore mentre per i codici bianchi la fila può arrivare fino a 11 ore. Un’autentica follia. I pazienti sono costretti a rivolgersi a strutture ospedaliere del Nord, come Ancona e Bologna, per poter accedere ai servizi di assistenza. È impossibile pensare di andare avanti così».

«Eppure, esistono strutture moderne e spaziose che potrebbero essere pronte per l’uso ma che, invece, sono drammaticamente vuote – aggiunge il leader di Lgr – perché mancano i medici e gli infermieri. Le piante organiche delle Asl sono ridotte ai minimi termini, anche per la mancata stabilizzazione dei precari del comparto. Si sta creando una situazione di paura e di sfiducia dei cittadini che temono l’evento inaspettato e si sentono indifesi nel caso di emergenza».

«È necessario un intervento immediato da parte del Governo per garantire i livelli adeguati di assistenza alla popolazione abruzzese e per fare luce sulla incapacità della Regione nella gestione del dossier sanitario. Il sistema delle Regioni ha confermato tutta la sua limitatezza su questo fronte, e non solo. È opportuno rivedere la riorganizzazione delle competenze e sburocratizzare il rapporto tra Asl e cittadini. La salute – conclude Tirelli – è un diritto costituzionale che non prevede alcun margine di discrezionalità da parte della politica, ancor di più da parte della cattiva politica».




FIABOSCO Academy

La parola ai docenti: ecco come cambia la scuola con la pratica

Lettomanoppello, 27 dicembre 2022. “Il progetto Fiabosco Academy, ci è subito piaciuto ed abbiamo proposto ai nostri studenti del Triennio dell’indirizzo Figurativo del liceo Misticoni-Bellisario, di partecipare realizzando una scultura sul tema della ‘Morte’ “: un tema sicuramente non semplice da realizzare, e nemmeno da immaginare eppure gli studenti della scuola di Pescara che sono impegnati nel lavoro di “sbozzatura” proseguono con grande entusiasmo questo nuovo percorso intrapreso, a detta dei docenti i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, che li stanno seguendo sin da questi “primi passi”, forse complessi ma emozionanti.

Nel frattempo, blocchi di pietra per l’avvio dei lavori sono stati consegnati nel chietino al Liceo Artistico ‘Patini Pudente’ di Vasto del referente Prof. Giuseppe Colangelo, al Liceo Artistico ‘G.B. Vico’ di Chieti che ha come referenti i Professori Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone ed al Liceo Artistico ‘Palizzi’ di Lanciano con referente il Prof. Stefano Donatello.

Procede secondo i programmi il progetto della Scuola Macondo di Pescara con la direzione artistica di Peppe Millanta ed il patrocinio del Comune di Sant’Eufemia guidato dal sindaco Francesco Crivelli e del Parco Nazionale della Maiella con il sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe); ad oggi patrocinano il progetto anche la Presidenza del Consiglio Regionale, la Provincia di Pescara con il Presidente Ottavio De Martinis e la Provincia di Chieti con Francesco Menna.

Come spiegano i docenti: “I ragazzi, già abituati a ragionare su diverse tematiche durante la normale attività didattica, rispettando criteri progettuali e pratici, hanno risposto positivamente alla proposta. Sono partiti da una ricerca pluridisciplinare analizzando la tematica da più punti di vista: filosofico; artistico, religioso per poi realizzare una serie di bozzetti, il progetto esecutivo e la relazione illustrativa con specifiche tecniche e con la descrizione delle peculiarità dell’opera. Successivamente la restituzione plastica dell’opera ideata realizzata in scala: ad oggi ogni studente ha prodotto o sta producendo un bozzetto in argilla come riferimento per la traduzione su pietra. Un percorso di progressivo adattamento e integrazione dei propri progetti e delle singole ricerche artistiche alle dimensioni e alla forma del blocco di pietra, scelto e prelevato dalla cava di Lettomanoppello”. 

Con incontri pomeridiani in orario extracurricolare,  possibili grazie all’impegno della Dirigente Raffaella Cocco, docenti e ragazzi possono studiare, condividere i progetti, aumentare le conoscenze “una risorsa importante che consente di ampliare e potenziare l’offerta formativa della nostra scuola, ma anche di stabilire un dialogo più stretto tra i giovani e il territorio con lo scopo di far conoscere e valorizzare un antico e nobile mestiere, quello dello scalpellino, molto diffuso in passato sul nostro territorio. Poter guardare da vicino e lavorare direttamente all’affascinante percorso che trasforma un blocco di pietra in un’opera d’arte, la nube di polvere bianca lasciata dai diversi strumenti necessari per la lavorazione della pietra, i suoni, gli odori” – proseguono i docenti.

Per ovviare ai problemi di spazio nelle scuole, che molto spesso è un limite per le attività dei ragazzi “fondamentale è per noi – spiegano i Proff. – il ruolo di Paolo Gigante, un cultore della pietra che nel suo laboratorio di Rosciano ci ha offerto lo spazio adeguato per poter iniziare le prime fasi di sbozzatura dei blocchi di pietra e grazie alla stipula di una collaborazione attiva, siamo riusciti ad offrire ai ragazzi anche un percorso reale tangibile di PCTO, affiancando alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica che favorisca un avvicinamento al mercato del lavoro sia esso pubblico o privato come in questo caso, il laboratorio artistico di Paolo”.

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le aspirazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento ed offrire loro l’opportunità di una crescita personale, attraverso un’esperienza extrascolastica grazie ad uno scambio ed una comunicazione intergenerazionale: tutto ciò rientra nelle finalità del Fiabosco Academy che è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo di esperienze artistiche diverse, oltre che un’apertura verso una modalità nuova per una scuola di rapporto con lo spazio, con la luce naturale, con la materia in un confronto sempre aperto tra l’idea e la forma. Tutta questa grande esperienza di vita e di formazione sarà una grande ricchezza per il Parco Nazionale della Maiella, Sant’Eufemia e la grande attrazione turistica offerta da Fiabosco che a giugno 2023 crescerà ulteriormente grazie alle attività formative scolastiche.




POPOLARI e orgogliosamente autonomi

di Domenico Galbiati

27 dicembre 2022

Che il Partito Democratico sia venuto meno al suo stesso assunto fondativo è ormai del tutto chiaro anche ai più accesi sostenitori di tale prospettiva. La “fusione” tra gli epigoni delle due grandi tradizioni popolari che hanno animato la dialettica democratica della prima repubblica è inevitabilmente fallita. La prova documentale è data dal fatto che il contenitore politico in cui, appunto, confluivano queste due grandi culture differenti, ma ugualmente radicate a livello popolare, avrebbe dovuto conseguire la più alta rappresentanza dei ceti che vi si riconoscono, senonché al PD è esattamente il voto popolare ad essere mancato. Si sono elise a vicenda.

Che necessariamente non potesse se non finire così, taluni l’hanno compreso a livello prognostico, altri lo stanno constatando – ma c’è voluto qualche decennio – a cose fatte, cioè a livello diagnostico. Si è commesso l’errore di confondere il versante della proposta sociale con quello più propriamente politico, invertendo l’ordine delle priorità tra questi due profili. Si è ritenuto che la condivisione di un’ agenda sociale potesse sovvenire o addirittura rendere del tutto insignificante la reale distanza politica tra un popolarismo di ispirazione cristiana e di cultura cattolico-democratica ed un popolarismo ascrivibile, in ultima istanza, alla sua originaria vocazione marxista.

Le culture politiche fondate su forti presupposti di pensiero e storicamente consolidate non sono fantasmi notturni che si dileguano alle prime luci dell’alba, ma piuttosto linee di forza che, sia pure a tratti carsiche, continuano ad operare, per quanto inavvertitamente, nella coscienza dei singoli e delle stesse collettività. Per questo è necessario che il PD cessi di recitare la parte di quell’ equivoco in commedia che altera l’ intera sceneggiatura. Per questo ha ragione chi, avendo concorso baldanzosamente alla sua creazione, oggi ne invoca lo scioglimento.

È necessario, per il bene del Paese, che il PD liberi dal cappio in cui le costringe le diverse culture politiche che vi hanno trovato rifugio e consenta a ciascuna di guadagnare l’autonomia necessaria ad elaborare una proposta originale, nel segno della propria specificità. Le differenze che, occultate ed artificiosamente omologate diventano corrosive, sono, in effetti, il sale della terra, una ricchezza, purché si abbia il coraggio di affrontarle a viso aperto.

E poste, se mai, questo sì, a fronte della pericolosa offensiva della destra, nella condizione di coordinare, laddove fosse necessario e possibile, una efficace azione congiunta, purché questo avvenga non nei termini di una fusione, bensì secondo i canoni di un rapporto di “coalizione” come De Gasperi ce l’ha insegnato.

“Autonomia”, dunque – come INSIEME sostiene da sempre, fino a farne la propria ragione fondativa – anche per i cattolici-democratici, in termini di elaborazione politica ancor prima che di schieramento. Ed è questa, infatti, la cartina di tornasole necessaria a comprendere chi intenda il rilancio di una prospettiva “popolare” secondo questa vocazione autonoma o piuttosto sia alla ricerca di un qualche motivo che consenta, se non altro in forma più dignitosa, di persistere nell’errore.

Popolari e orgogliosamente autonomi – di Domenico Galbiati – Politica Insieme