IL COMMOSSO RICORDO DELLA NOSTRA COMUNITÀ ACCADEMICA per la scomparsa del Papa emerito

Il cardinale Joseph Ratzinger nel 1989 venne in Abruzzo per ricevere l’Ordine della Minerva alla d’Annunzio

Chieti, 31 dicembre 2022.La prima volta in Abruzzo del cardinale Joseph Ratzinger avviene a Chieti, ospite dell’Università “Gabriele d’Annunzio”. La data è il 28 gennaio 1989, cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico: il cardinale Ratzinger è insignito dell’Ordine della Minerva, istituito dall’ateneo nel 1986 e conferito a personalità – nazionali ed internazionali – che abbiano contribuito significativamente al progresso della scienza, della cultura e dell’economia. Già Prefetto della Congregazione della fede e Presidente della Conferenza teologica internazionale, a Joseph Ratzinger vengono riconosciute le sue elevatissime doti intellettuali, teologiche e filosofiche, valorizzate all’interno della Chiesa e sviluppate nel mondo accademico.

L’impegno intellettuale e filosofico ha sempre caratterizzato il percorso del futuro Papa Benedetto XVI, che in occasione del conferimento dell’Ordine della Minerva ebbe a sottolineare l’importanza del “lavoro svolto in chiesa e in università”, evidenziando l’azione congiunta delle istituzioni a favore della crescita culturale e della formazione valoriale dei giovani. Joseph Ratzinger è stato infatti professore di teologia fondamentale presso l’università di Monaco, Bonn e Münster, solo per richiamare alcuni degli incarichi accademici ricoperti. Così il Rettore dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Sergio Caputi: “Ricordo la visita in Abruzzo dell’allora cardinale Joseph Ratzinger in occasione dell’attribuzione dell’Ordine della Minerva da parte del nostro ateneo.

Fu l’allora Rettore Uberto Crescenti a prospettare alla nostra comunità accademica la possibilità di insignire il futuro Papa Benedetto XVI dell’Ordine della Minerva, per il costante impegno di studio e di ricerca nel mondo universitario, unitamente all’intenso e proficuo servizio ecclesiastico. Attento osservatore del mondo contemporaneo e profondo conoscitore del pensiero antico e moderno, Papa Benedetto XVI ha saputo sviluppare uno sguardo critico sulla nostra epoca, indicando la strada della conciliazione tra fede e ragione, bene e male, rischio e complessità. Con il conferimento dell’Ordine della Minerva il nostro ateneo ha sempre voluto esprimere una connotazione transculturale e multireligiosa, valorizzando gli alti meriti conseguiti nei diversi campi del sapere, della ricerca e delle professioni”. Dopo la visita accademica del 1989, Joseph Ratzinger è tornato in Abruzzo altre due volte, in veste di Papa: nel 2006 in visita al santuario del Volto Santo di Manoppello, e nel 2009 all’Aquila per esprimere vicinanza e conforto alla città terremotata.

Maurizio Adezio




UN BRINDISI A TEATRO. Kharkiv  Symphony Orchestra

Camerata Musicale Sulmonese Teatro Comunale M. Caniglia

Sulmona, 31 dicembre 2022. Tutto esaurito al Teatro Comunale M. Caniglia di Sulmona per il Concerto di Capodanno domenica 1° gennaio ore 17.30 . Un pubblico entusiasta brinderà con Kharkiv  Symphony Orchestra  e il suo Direttore Yuriy Yanko insieme al Presidente della Camerata Musicale Lando Sciuba ed al Direttore di Artistico Gaetano Di Bacco. Sarà anche un modo per stare vicini all’Orchestra quasi di casa a Sulmona da quando è scoppiata la guerra nel  loro Paese, tanto che la Camerata Musicale da un anno ha deciso di offrire la sua Sala Concerti nella prestigiosa, storica sede in Vico dei Sardi, come accoglienza e punto di   riferimento per i musicisti ucraini. Una sorta di gemellaggio tra chi coltiva la passione per la musica e chi la alimenta con il proprio lavoro.

La prestigiosa formazione ucraina fondata nel 1932 e forte di un organico di oltre 100 elementi, come già lo scorso anno, torna ed esibirsi nel concerto proposto dalla Camerata in collaborazione con DMC Terre d’Amore.

In programma tutti i valzer e le polke dei più bei concerti di Capodanno viennesi, musiche di Strauss Dvorak ma anche Verdi,  Von Suppé, Ponchielli, Offenbach e il tradizionale finale con la Marcia Radetzky.

Sarà un brindisi per il nuovo anno, ma anche un brindisi per la pace e la solidarietà.




CELEBRAZIONE degli anniversari

La Costituzione Italiana e il MSI

Chieti, 31 dicembre 2022. La Costituzione della Repubblica Italiana è stata promulgata il 27 dicembre 1947  ed è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Due rappresentanti del governo, esponenti di Fratelli d’Italia, la senatrice Isabella Rauti, Sottosegretario di Stato alla Difesa, e il senatore Ignazio La Russa, Presidente del Senato, hanno celebrato l’anniversario della fondazione, il 26 dicembre 1946, del MSI, manifestando, con due messaggi sui social,  profonda nostalgia.

 Rauti: “76 anni fa alcuni uomini appassionati fondarono il Movimento Sociale Italiano.

Il resto è storia! Buon compleanno! Le radici profonde non gelano mai”.

La Russa celebra l’anniversario: “Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana”.

Contro La Russa e Rauti sono fioccate le polemiche. La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni,  ha dichiarato: “Noi ribadiamo l’aspettativa di sentire condannare non solo le leggi del ’38 come male assoluto, ma il fascismo e la sua propaggine della Rsi come male per l’intera Italia, così come la sua eredità prima celata e oggi sempre più manifesta.  La responsabilità istituzionale e la coerenza costituzionale impongono oggi la rinuncia a ogni sentimento nostalgico”. Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo: il post di La Russa “è uno sfregio delle istituzioni democratiche”. Il deputato del Pd, Stefano Vaccari: “ Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni”.

Isabella Rauti è figlia di Pino Rauti, un radicale missino che non condivise la trasformazione del MSI in AN (fondò e guidò  il Movimento sociale – Fiamma tricolore, di ispirazione neofascista)

La Russa ha una lunga carriera politica. Dapprima aderì al Movimento di Rauti, dirigendo il Fronte della Gioventù; in seguito,  confluì nel Popolo della Libertà;  infine  fondò Fratelli d’Italia.

Le radici culturali e politiche dei due rappresentanti di alte cariche istituzionali sono legate, tramite l’educazione ricevuta dai loro padri, a un partito, il MSI, fondato a Roma da alcuni reduci della RSI e del PNF (i più noti: Arturo Michelini, Pino Romualdi, Giorgio Almirante). La scelta del nome fu semplice: da RSI a MSI (M= Movimento ma anche Mussolini) Questi alcuni punti programmatici del partito: impiego del referendum per cambiare la Costituzione; soppressione delle leggi sull’epurazione; conservazione dei Patti Lateranensi firmati da Mussolini;  difesa del corporativismo e della proprietà privata.

Soffre di  nostalgia per il MSI anche Giorgia Meloni. Nella conferenza stampa del 29 dicembre lo ha difeso con orgoglio, reinventandone la storia. Cito solo due affermazioni.

1. “Il MSI ha avuto un ruolo molto importante, traghettando verso la democrazia milioni di persone dopo la guerra”. Affermazione chiaramente falsa. Dopo la guerra il MSI, piccolo partito antidemocratico, erede del fascismo  che aveva rovinato il Paese, poteva solo vigilare sulla piccola fiamma tricolore, scelta come simbolo del movimento, per non farla spegnere.

2. “Il MSI ebbe un ruolo importante anche nella lotta contro il terrorismo”. Affermazione veramente sorprendente, smentita dai documenti. La leader di Fratelli d’Italia mantiene un forte legame affettivo con Giorgio Almirante. Nel libro “Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”,  si dichiara sua figlia spirituale.

Abile uomo politico, Almirante, primo segretario del partito, lo convinse  a seguire una linea legalitaria, consentendogli una crescita elettorale. Proponendosi come baluardo dell’anticomunismo, il MSI ebbe il sostegno anche finanziario del Vaticano e della DC. Il 5 novembre del 1947 il democristiano Salvatore Rebecchini fu eletto sindaco di Roma con l’apporto determinante dei voti fascisti.  Ma il giorno prima dell’elezione la questura di Roma diramò il seguente comunicato: “Il dr. Giorgio Almirante, Segretario della Giunta Esecutiva del Movimento Sociale Italiano, già redat­tore capo de Il Tevere e di Difesa della Razza,  è stato deferito alla Com­missione Provinciale per il Confino quale elemento pe­rico­loso all’esercizio delle libertà democratiche, non solo per l’acceso fanatismo fascista dimo­strato sotto il passato regime e particolarmente in periodo repub­blichino, ma più ancora per le sue recenti manifesta­zioni politiche di esaltazione dell’infausto ventennio fa­scista e di propaganda di principi sovvertitori delle istituzioni democratiche ”. Almiran­te non andò al con­fino perché era ben protetto.

Nel 1960 il MSI sostenne il governo Tambroni, provocando a  Genova la reazione degli antifascisti. Nel 1970 sostenne la rivolta autonomista di Reggio di Calabria  e alcuni suoi esponenti furono coinvolti in episodi di eversione e nella ‘strategia della tensione’.

Come mai il partito neofascista ha potuto svolgere liberamente attività politica fino alla svolta di Fiuggi del 1995, quando Fini fondò Alleanza Nazionale? La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, approvata dopo lungo dibattito dai costituenti, vietava “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, ma non espelleva definitivamente dalla vita politica i suoi capi responsabili ; potevano essere rieletti dopo  cinque anni.

Perché il MSI, partito chiaramente neofascista, non è stato sciolto? L’art. 3 della Legge Scelba del 20 giugno 1952,  “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale”, recita:

Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro

per l’interno, sentito il Consiglio dei ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni

dell’associazione, del movimento o del gruppo”.

Le disposizioni di questo articolo  non sono state mai applicate  Per i reati commessi dai neofascisti la legge stabiliva di comminare solo sanzioni penali e multe.

La Legge Mancino del 25 giugno 1993, “ Modifiche a disposizioni vigenti”, nell’art 4, conferma solo le sanzioni penali e pecuniarie per  “chi  pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del  fascismo,  oppure  le sue finalità antidemocratiche.”

Conclusione: gli eredi del MSI, nemici della Costituzione nata dalla Resistenza contro la dittatura nazifascista, democraticamente eletti, agevolati dalla debole opposizione degli antifascisti, hanno conquistato il potere. EVVIVA!!!

Filippo Paziente




BUON ANNO a tutti gli amici

Con la speranza che il 2023 sia un anno migliore per tutto il mondo, che le guerre cessino al più presto, che le malattie vengano sconfitte e che tutti gli uomini e le donne del pianeta possano vivere dignitosamente in un clima di pace, democrazia e libertà.

Auguri

Tommaso Coletti




È MORTO BENEDETTO XVI. Ecco chi era il Papa emerito

Una sintesi della vita e del pontificato di Joseph Ratzinger, per capire l’importanza e la portata della sua azione nella Chiesa universale e per la pace e il dialogo

di Lucandrea Massaro

Sabato, 31 dicembre 2022

“Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni.” Con queste parole il Direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni ha informato il mondo del decesso del Santo Padre Benedetto, si apprende inoltre dalle fonti vaticane che dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per permettere il saluto dei fedeli.

Ma chi era il primo papa emerito della storia moderna?

Papa Benedetto XVI, il cui nome di battesimo era Joseph Ratzinger, è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Germania. Ha studiato teologia e filosofia presso l’Università di Monaco di Baviera e l’Università di Ratisbona, e nel 1951 è stato ordinato sacerdote.

Gli anni della docenza e del Concilio

Nel 1959 Ratzinger è stato chiamato a insegnare teologia dogmatica presso l’Università di Bonn, dove ha lavorato fino al 1963, quando è stato trasferito all’Università di Münster. Nel 1964 è stato nominato professore ordinario di teologia dogmatica presso l’Università di Tübingen, dove ha insegnato fino al 1966, quando è stato chiamato a insegnare presso l’Università di Ratisbona. Partecipa inoltre al Concilio Vaticano II in qualità sia di perito conciliare e membro di diverse commissioni, sia di consigliere del cardinale Joseph Frings che egli, ancora da Papa, definirà come “un padre”.

Da vescovo a Monaco a “Panzerkardinal” a Roma

Nel 1977 Ratzinger è stato nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e cardinale dal Papa Paolo VI. Ha servito come collaboratore di Giovanni Paolo II fin dall’inizio del suo pontificato, nel 1978, e nel 1981 è stato nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, una posizione che ha ricoperto fino al suo elezione come Papa nel 2005.

Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger è stato responsabile della promozione e della difesa della dottrina cattolica, in particolare in materia di fede e morale. Ha anche lavorato a stretto contatto con Giovanni Paolo II sulla riforma delle congregazioni romane e sulla preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.

L’elezione a Pontefice

Il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, Ratzinger è stato eletto Papa dai cardinali riuniti in conclave. Ha scelto il nome di Benedetto XVI in onore di Papa Benedetto XV, che aveva cercato di promuovere la pace durante la prima guerra mondiale.

Come Papa, Benedetto XVI ha cercato di promuovere l’unità e la comunione all’interno della Chiesa cattolica e di rafforzare i legami con le altre religioni. Ha anche lavorato per promuovere la pace e la giustizia sociale a livello internazionale, e ha espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani perseguitati in diverse parti del mondo.

Nel suo pontificato, Benedetto XVI ha affrontato diverse sfide, tra cui lo scandalo della pedofilia nella Chiesa cattolica e le tensioni con l’Islam. Tuttavia, ha anche avuto numerosi successi, come il suo viaggio in Terra Santa nel 2009, durante il quale Papa Benedetto XVI ha incontrato sia il Presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres che il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, dimostrando il suo impegno per la pace nella regione. Ha inoltre visitato luoghi santi per i cristiani, ebraici e musulmani, promuovendo il dialogo interreligioso e l’unità tra le diverse fedi.

Durante il suo pontificato, Papa Benedetto XVI ha anche pubblicato diversi scritti e messaggi, tra cui l’enciclica “Deus Caritas Est” sull’amore cristiano, l’enciclica “Spe Salvi” sulla speranza cristiana e il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2010 sulla nonviolenza.

Il suo pontificato è stato segnato anche da alcune questioni, come la sua opposizione all’ordinazione di sacerdoti donne e il suo netto rifiuto di ordinare preti omosessuali. Inoltre, durante il suo mandato ci sono stati numerosi scandali legati alla pedofilia nella Chiesa cattolica, e Papa Benedetto XVI è stato accusato di non aver fatto abbastanza per affrontare il problema e proteggere i bambini, ma in realtà le attività del Papa per combattere questa piaga sono molteplici.

La rinuncia: un atto d’amore non “il gran rifiuto” dantesco

Il 28 febbraio 2013, Papa Benedetto XVI ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di rinunciare al suo incarico, diventando il primo Papa a dimettersi dal 1378. Ha lasciato il suo incarico il 28 febbraio di quell’anno, e il 13 marzo 2013 è stato eletto il suo successore, Papa Francesco.

Dopo il suo ritiro, Papa Benedetto XVI ha continuato a vivere in Vaticano, dedicandosi alla preghiera e allo studio, abitando nel piccolo monastero Mater Ecclesiæ, assistito da alcune religiose, le Memores Domini, e dal suo segretario personale, monsignor Georg Gänswein. Nel 2016 ha pubblicato “Luce del mondo. Il papa, la Chiesa e i segni dei tempi.“, libro-intervista con il giornalista tedesco e biografo, Peter Seewald, in cui espone le sue riflessioni sulla fede cristiana e sulla sua esperienza come Papa. Ha anche continuato a ricevere visite di amici e collaboratori, e a partecipare a alcuni eventi pubblici.

Il ritorno alla casa del Padre nel 2022

Il suo motto episcopale era “Cooperatores Veritatis“, cioè “Collaboratori della verità” e sia da cardinale che da pontefice ha sempre cercato di restare fedele a questo proposito, anche per questo motivo le recenti accuse della commissione indipendente che ha accertato una mala gestione nella diocesi di Monaco per quanto riguarda gli abusi, lo hanno molto provato.

Joseph Ratzinger, si è spento oggi 31 dicembre 2023 a 95 anni: è stato il pontefice più longevo superando di gran lunga Leone XIII, Benedetto XV e Pio XII che è arrivato fino a 82 anni, così come Giovanni XXIII, Paolo VI morto a 80, Giovanni Paolo II a 85.

In conclusione, Papa Benedetto XVI è stato un gigante del nostro tempo, che ha lavorato per promuovere l’unità e la comunione all’interno della Chiesa cattolica e per rafforzare i legami con le altre religioni. Ha affrontato, durante il suo pontificato, diverse sfide ma ha anche ottenuto numerosi successi e lascerà un’importante eredità spirituale.

https://it.aleteia.org/2022/12/31/e-morto-benedetto-xvi-ecco-chi-era-il-papa-emerito/



BUON ANNO A TUTTI di vero cuore

Un anno impegnativo e di intenso lavoro, ma carico di grandi emozioni. Costruiamo insieme il futuro

Chieti, 31 dicembre 2022. Ho sempre vissuto questi giorni di fine anno con profondo coinvolgimento emotivo ed intima riflessione. I giorni che stiamo vivendo sono per tutti giorni di festa, di allegria, di buoni propositi per il nuovo anno che ci apprestiamo a vivere, ma per me è anche un momento di riflessione. Sento il dovere morale prima che istituzionale, di fare il bilancio dell’anno trascorso.

E chiedo scusa a tutti fin da subito se in questi 12 mesi da presidente della Provincia non sono riuscito a portare a compimento i progetti avviati e a raggiungere gli obiettivi prefissati per questo anno, ma vi assicuro, fin da ora, che mi adopererò affinché siano realizzati, progettando e pianificando poi il domani insieme.

E vi chiedo scusa anche se non sono stato sempre presente, da presidente così come da sindaco. I due ruoli affidati, che con orgoglio ed onore ho accettato, impongono a volte delle rinunce fisiche che spero e mi auguro di poter colmare nei giorni a seguire.

È stato un anno impegnativo e di intenso lavoro. La nostra è una Provincia meravigliosa che dalla costa arriva alla montagna abbracciando le colline con tutte le diverse problematiche che ciascuna comunità ha e che impongono un diverso approccio alla risoluzione dei problemi e delle richieste che ovviamente ognuno ha, a beneficio e salvaguardia della propria comunità nell’interesse generale di tutti.

Tanti gli interventi sulla messa in sicurezza della viabilità. Tanti quelli sui nostri istituti scolastici. Alta l’attenzione che abbiamo voluto riservare alla Via Verde Costa dei Trabocchi, infrastruttura da tutelare e promuovere e che vedrà il prossimo 6 maggio la “Grande Partenza” del Giro d’Italia.

Tanta l’attenzione che abbiamo rivolto anche ai fondi del PNRR, contributi che siamo riusciti ad intercettare come i 5 milioni di euro per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per tre progetti importanti quali l’adeguamento della Fondovalle Sinello-Cena-Treste, per la rifunzionalizzazione delle ex stazioni ferroviarie della Via Verde e la realizzazione di una nuova strada a scorrimento veloce di collegamento tra il Comune di Lanciano e la SS652 Fondovalle Sangro.

Diversi poi i tavoli avviati con l’organo di Prefettura che ringrazio per il gran lavoro e la grande attenzione che riserva alle nostre Comunità.

Costante e continuo il dialogo con tutte le Forze dell’Ordine, operose e pronte ad intervenire e a pianificare e programmare la sicurezza di tutti noi e la salvaguardia del nostro patrimonio.

Un anno di intenso lavoro, ma anche carico di emozioni. Ho vissuto momenti felici ma anche giorni difficili, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze.

Ma con il vostro affetto e la vostra vicinanza, ho trovato la forza di affrontarli. Non dimentico il grande affetto e la solidarietà che ho ricevuto da tutti per quanto accadutomi lo scorso 4 dicembre.

Grazie!

Questo anno appena trascorso, dopo i due anni segnati dalla pandemia che ha sconvolto le nostre vite e portato dolore e sofferenza, è stato contrassegnato dall’inizio della guerra in Ucraina. Ed è a quel popolo e a tutti i popoli feriti dai conflitti dimenticati che desidero rivolgere il mio pensiero e la mia preghiera affinché il 2023 porti la fine dei conflitti!

L’augurio che poi sento di rivolgervi oggi è quello di guardare con fiducia e speranza al nuovo anno, ed io voglio farlo insieme a voi che siete la mia forza. Voi rappresentate per me il volto autentico delle nostre Comunità: quello laborioso, solidale ed operoso. Quello sempre pronto a donare un sorriso e una mano tesa ai più bisognosi! E lo avete dimostrato ancora una volta con il popolo ucraino che avete ed abbiamo accolto a braccia aperte, perché siamo tutti figli di questa terra!

Ma questo legame di fratellanza e di comunità va continuamente rinsaldato e va costantemente accompagnato dall’azione responsabile, dalla lealtà, dall’integrità morale e istituzionale di chi come me si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico.

Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni che mi tengono unito a voi, ma che ci devono tenere tutti uniti.

Permettetemi di rivolgere un sentito grazie e un augurio speciale al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per aver accettato con spirito di servizio ed amore per la nostra Nazione, di continuare ad essere guida e pilastro del nostro Paese. Desidero poi rivolgere un augurio affettuoso e un ringraziamento sincero a Papa Francesco, messaggero di Pace e Fratellanza!

Un Grazie di Cuore lo rivolgo poi alla squadra che mi è accanto: Arturo Scopino, Davide Caporale, Filippo Di Giovanni, Sergio Furia, Carlo Moro, Angelo Radica e Massimo Tiberini, rappresentanti come me di questa meravigliosa provincia. Senza il loro apporto e supporto, senza la loro operosità e laboriosità, senza la loro competenza e professionalità, i progetti portati a compimento quest’anno, quelli già avviati e quelli prossimi a partire, oggi non li avremmo potuti raccontare.

Ma un ringraziamento desidero rivolgerlo anche ai consiglieri di minoranza. Hanno dimostrato in questo anno responsabilità perché oltre le appartenenze politiche c’è il bene e la salvaguardia delle nostre comunità.

Grazie poi ai dipendenti della Provincia e dei Comuni, ai loro sindaci ed amministratori per quello che fino ad oggi abbiamo fatto insieme e per quello che faremo da qui a venire, ma anche per quello che hanno fatto e faranno per le loro singole comunità.

Un pensiero e una preghiera desidero rivolgerla poi a chi non c’è più, a chi ha perso la vita sul posto di lavoro e alle vittime di femminicidio. Il mio auspicio è che nell’anno che ci accingiamo a vivere non sentiremo più queste tristi e dolorose notizie.

Non chiudiamo gli occhi alla realtà, ma la stessa sia base e motore per ripartire e per colmare i solchi che si sono creati nelle nostre vite e nelle nostre società e per risolvere tutte le problematiche esistenti.

Facciamoci dunque tutti carico dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. Solo così potremo costruire la nostra società del futuro!

Concludo ringraziando e augurando un sereno Anno Nuovo ai medici, agli infermieri, agli operatori sociosanitari, agli ausiliari, alle Forze dell’Ordine, alle Protezioni Civili, alle associazioni di volontariato e ai volontari tutti che, con abnegazione, garantiscono ogni giorno sicurezza e serenità a ciascuno di noi.

Un augurio lo rivolgo infine anche a tutti gli operatori economici e a tutte le realtà produttive della nostra Provincia, motore di questa economia nonostante le molteplici difficoltà legate in primis alla crisi energetica.

Grazie di Cuore a tutti e Buon 2023!

Alle nostre Comunità, alla nostra Provincia, alla nostra Regione!

E alla nostra Italia!

Francesco Menna

Presidente della Provincia di Chieti




SPARTITI DIVERSI in Concerto di Natale

L’Associazione culturale ArteMind, presieduta da Angela Rossi, promuove il Concerto Natalizio del Gruppo Spartiti diversi, il 5 gennaio presso il Museo  Barbella alle ore 18:30 per augurare a tutti un buon 2023

Chieti, 31 dicembre 2022. Il gruppo, di giovanissima formazione (ottobre 2021), ma con all’attivo già numerosi concerti in regione e fuori, si propone lo studio della musica pop, gospel, soul, riadattandola al proprio gusto interpretativo e soprattutto riesplorandola in chiave polifonica, laddove la verticalità delle note si fonde perfettamente con il tessuto strumentale sottostante.

Il repertorio, prevalentemente indirizzato al gospel contemporaneo, si è poi aperto in seguito all’esplorazione polifonica di alcune grandi “hits” del passato della musica pop; per cui alle grandi composizioni dei maestri della black music religiosa come Hezekiah Walker e Andrè Crouch, si alternano grandi opere del pop mondiale di autori come M. Jackson, R Kelly, Queen, Heart Wind and Fire, Toto.

Nel periodo natalizio verranno eseguite anche canzoni della tradizione, ma sempre nello spirito e nel gusto interpretativo molto “cool” del gruppo, rendendo il repertorio ancora più “natalizio di quanto lo sia già”.

Ne deriva uno spettacolo emozionante e coinvolgente per l’ascoltatore, anche il più esigente. Il gruppo è costituito da vocalist di disparata provenienza; voci liriche con grande esperienza in Gruppo TIM – Uso Interno – Tutti i diritti riservati.

Opere e produzioni musicali in tutto il mondo si fondono con voci “naturali” tutte con grande esperienza nel campo della black music o della musica corale in genere. La band è costituita da validissimi musicisti con all’attivo collaborazioni nel campo di competenza molto rilevanti.

Il gruppo è composto da Mariarita D’Orazio, Soprano, Vocalist, Sonia Di Renzo, Soprano, Vocalist, Nara Montefusco, Alto, Vocalist, Angela Razzi, Alto, Vocalist, Silvia Splendore, Alto, Vocalist, Enrico Leonzio, Tenore, Vocalist, Paolo Zenni, Tenore, Vocalist, Loris Ricci, Keyboard, Maurizio Di Renzo, Bass, Luciano Serraiocco, Drums, Enrico Leonzio, Sax.




BUON ANNO  a pedali

Pescara ciclopolitana

Pescara, 31 dicembre 2022. Vogliamo cogliere due eventi importanti del 2022: il primo, di carattere nazionale, il varo del Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC) (Decreto ministeriale del 23 agosto); il secondo, di carattere locale, l’approvazione del Biciplan da parte della Giunta del Comune di Pescara.

Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica, previsto dalla L. 2/2018: “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”, sarebbe dovuto e doveva essere redatto entro i successivi sei mesi Sono passati quattro anni ma l’essenziale è che sia stato approvato e i tecnici di FIAB, in modo del tutto volontaristico, hanno dato un contributo essenziale alla sua redazione.

Il Biciplan del Comune di Pescara è un piano di settore del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Recentemente adottato dal Comune di Pescara, il Biciplan indica come realizzare la rete ciclabile urbana e in generale promuove la mobilità ciclistica, e anche in questo caso c’è stato il nostro contributo con un dialogo costruttivo con i progettisti.

Questi due fondamentali strumenti impegnano i governi centrale e locale a sviluppare concretamente l’uso della bicicletta per noti motivi: diminuzione del traffico veicolare motorizzato privato per la lotta all’inquinamento, la mitigazione della crisi climatica e una maggiore sicurezza sulle strade, risparmio energetico, sviluppo dell’economia dei territori, maggiore coesione sociale, tutela della salute, benessere e stili di vita migliori.

A Pescara, come in molte altre città, le persone dichiarano di non usare la bicicletta per motivi di sicurezza Nonostante ciò, i dati rilevati dalla nostra associazione e dal Comune di Pescara descrivono due scenari interessanti:

nei 12 anni di rilevazioni effettuate in un giorno di settembre durante la Settimana Europea della Mobilità, sono stati sempre rilevati tra 2.500 e 3.000 ciclisti tra le 7:30 e le 9:30, persone che si spostano evidentemente per recarsi al lavoro;

i 4 totem contabici installati sulle piste ciclabili di Via Leopoldo Muzii, Lungomare Matteotti, Via Valle Roveto, Lungomare Cristoforo Colombo, nell’ambito del progetto PESOS (PEscara SOStenibile) sostenuto con decisione dall’Assessorato comunale alla mobilità guidato da Luigi Albore Mascia, dal 1° gennaio al 28 dicembre 2022 hanno rilevato 1.602.317 passaggi, 160.623 in più del 2021, anche per effetto dell’aumento dei monopattini.

Cosa augurare per il 2023 per la mobilità ciclistica? A livello nazionale i segnali non sono incoraggianti, anche alla luce dello “scippo” dei 94 milioni di euro già destinati ai comuni per la mobilità ciclistica. Nella nuova legge di bilancio sono stati poi inseriti solo 10 milioni per lo stesso obiettivo: con 94 milioni di euro si realizzano dai 3 ai 4 km di autostrada!

A Pescara auguriamo un ulteriore e deciso passo in avanti verso gli obiettivi di miglioramento della vivibilità citati sopra, che prevedono la diminuzione del traffico veicolare motorizzato privato ed il conseguente sviluppo della mobilità sostenibile con biciclette e trasporto pubblico locale.

Per stimolare di più i governi e per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento e di svago chiediamo a coloro che seguono le nostre attività di continuare o di iniziare a sostenerci sottoscrivendo la tessera e di collaborare con noi per realizzare iniziative sempre più incisive.

Buon 2023 a pedali a tutti e tutte

Il Consiglio Direttivo di FIAB Pescarabici




SEMPRE IN GUERRA nella divisione fra buoni e cattivi

I buoni propositi per l’anno nuovo. Vincere il male dentro di noi

La celebrazione della vita da una parte con i festeggiamenti del Natale che si allargano e si diffondono nei luoghi più impensabili; dall’altra le celebrazioni della morte, con la recrudescenza inquietante degli ultimi tempi.

Umanità dissennata, squilibrata, regredita?

Cosa possiamo dedurre da quanto accade nel mondo, nei nostri ambienti, fin dentro le mura domestiche?

Siamo noi, la nostra civiltà, i nostri modi di vivere, di pensare, le nostre personalità che stanno subendo trasformazioni decisive.

In questo insistente modernismo, stiamo diventando sempre più terreno fertile per ogni sorta di nefandezza, per ogni genere d’indecenza, per ogni  forma d’immoralità.

Il male trova alloggio agevole nelle nostre vite, incastrandosi in modo lento ed insospettabile nei meandri dei nostri ruoli, dei nostri pensieri e delle nostre convinzioni.

Basta seguire la breve cronaca di una giornata o scorrere le pagine dei social per farsi l’idea di cosa viviamo.

Indifferenza, opportunismo e falsità, sempre loro a guidare la marcia di una guerra continua contro cattivi, brutti ed inutili: contro i cosiddetti nemici. Un mondo dunque diviso fra buoni e cattivi; un mondo sempre in guerra contro i (poveri) nemici del momento.

Nemici?

Si, i nemici ci sono davvero ma sono incredibilmente dentro di noi. Non c’è un mondo di buoni e cattivi, come sembrerebbe, ma un mondo che invece vive nel disagio.

Umanità nel disagio sempre alla ricerca di un appagamento.

Bisogni veri, falsi a metà; bisogni, comunque, che vengono da dentro.

Ecco allora: siamo noi il campo battaglia dei bisogni. Il campo dove il vero nemico vorrebbe averla vinta sulle passioni, sulla coerenza e sulla sincerità.

Una guerra, dunque, contro la verità che, inevitabilmente, si materializza fuori di noi nella celebrazione della menzogna, dei disastri e della morte.

Possiamo fare tutti i buoni propositi che vogliamo, dire tutto quello che passa la mente edulcorata, promettere tutto il bene del mondo e credere e far credere perfino alla befana o all’asino che vola; se non comprendiamo che la vera guerra bisogna combatterla e vincerla dentro di noi è inutile ogni sforzo: disastri inevitabili per quelli che stanno accanto, per quelli che dipendono, che attendono e che vivono intorno. Poveri loro.

Buoni propositi per l’anno nuovo sicuramente, ma solo quelli veri: vincere davvero contro il nemico vero: il male dentro di noi.

NM

Foto: documentazione.info




GOVERNO MENZOGNERO! Dopo annunci roboanti zero proroghe sui tribunali

Milleproroghe. Già pronto emendamento

Roma, 31 dicembre 2022. Questo governo fa annunci roboanti, promette grandi cose e poi non ottiene nulla. Nella scorsa consiliatura abbiamo lavorato pancia a terra per la proroga dei tribunali, oltre alla riattivazione delle piante organiche, necessaria per non far morire di morte naturale i quattro tribunali abruzzesi, ma adesso nel Milleproroghe uscito in gazzetta non c’è nessun accenno alla faccenda. Nulla! Praticamente la montagna ha partorito un topolino, anzi, ha direttamente abortito, fallendo miseramente. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi incontri tra il ministro Carlo Nordio e i sottosegretari delle diverse forze politiche di maggioranza con i presidenti degli ordini dei quattro tribunali abruzzesi e i sindaci dei territori interessati, incontri dai quali sono stati esclusi gli esponenti dell’opposizione, a differenza di quanto è accaduto negli anni passati dove la partecipazione era aperta a tutti. Ma ora non è certo il momento di rimanere con le mani in mano. Ho già pronto un emendamento che presenterò al Milleproroghe. La battaglia per la difesa dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto prosegue senza sosta coerentemente con quanto fatto finora.

Sen.  Gabriella Di Girolamo                                                                             

Capogruppo M5S Commissione Ambiente e Infrastrutture in Senato




CINEMA ZAMBRA, le novità

Ecco la programmazione dall’1 all’8 gennaio 2023

Ortona, 31 dicembre 2022. Al Cinema Zambra, grazie a Ciakcity e Unaltroteatro, anche il Capodanno porta novità sul grande schermo; ecco la programmazione dal 1° gennaio all’8 gennaio 2023.

Tutti i giorni alle ore 18 ci sarà Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo desiderio, film diretto da Joel Crawford, che racconta come il coraggioso micio si ritrovi coinvolto in una nuova avventura che lo porterà in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. È un film di genere animazione, avventura distribuito da Universal Pictures.

Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto doppiato da Antonio Banderas, sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto”.

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati, contro ogni buon senso, da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro. Insieme, il trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner, e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo.

Tutti i giorni alle ore 20.30 ci sarà The Fabelmans: un film di genere drammatico del 2022, diretto da Steven Spielberg, con Gabriel LaBelle e Michelle Williams. Distribuito da 01 Distribution. è una storia semi-autobiografica, basata sull’infanzia e l’adolescenza del regista e in particolare si ispira al periodo trascorso in Arizona. Il film racconta la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzo cresciuto tra l’Arizona e la California tra gli anni ’50 e ’60, che grazie all’amore di sua madre (Michelle Williams) per la musica e il cinema, si appassiona anche lui alla settima arte.

Il giovane scopre uno sconvolgente segreto familiare e si rifugia nella magia del cinema, che con il suo potere salvifico può aiutarlo a vedere la verità. Gli altri protagonisti principali del film sono Paul Dano, che interpreta Burt, il padre di Sammy e Seth Rogen, un amico della famiglia.




VISITA ALLA CASA Circondariale di Pescara

Giovedì 29 dicembre Alessio Scandurra e Giovanna Fanci, per l’Associazione Antigone, sono stati in visita alla Casa Circondariale di Pescara.

Pescara, 31 dicembre 2022. L’istituto, che risale agli anni ‘60, versa in buone condizioni a seguito di significativi interventi di manutenzione per cui oggi, come previsto dalla legge, le celle di tutte le sezioni sono provviste di doccia ed acqua calda.

A fronte di una capienza regolamentare di 272 posti, i presenti erano 353, con un tasso di affollamento dunque del 130%, superiore alla media nazionale ma meno alto che in passato, quando le presenze hanno superato le 500 unità. Significativa la carenza di personale di polizia, 115 gli agenti contro i 167 previsti in pianta organica, con una media dunque di 3 detenuti per ogni agente, un dato notevolmente più basso della media nazionale.

Nonostante questo, la struttura non sembra presentare gravi criticità ed il clima appare sereno. Probabilmente anche per il numero elevato di persone impegnate nelle attività scolastiche, che si svolgono in un ampio spazio ad hoc collocato sopra le lavorazioni e ben attrezzato, e per le molte impegnate in attività lavorative, anche grazie alla presenza di un calzaturificio che da solo impiega ben 25 detenuti. Gli operatori ci segnalano però alcune difficoltà nel comparto salute, in particolare legate al fatto che i medici di guardia cambiano ogni due mesi, impedendo che si possa instaurare un rapporto di conoscenza e fiducia tra medici e pazienti detenuti.

Desta inoltre preoccupazione la situazione dei molti detenuti affetti da disagio psichico. Secondo i dati che ci sono stati forniti, sono circa 60 quelli che assumono regolarmente stabilizzanti dell’umore, antipsicotici o antidepressivi. In istituto è presente una Articolazione per la salute mentale, che appare ben gestita e adeguatamente attrezzata, nonostante la mancanza di un tecnico per la riabilitazione psichiatrica. Ma dispone di pochi posti ed era piena al momento della visita, per cui detenuti affetti da patologie anche importanti restano in sezione, o vengono temporaneamente collocati in spazi non adeguati, con le difficoltà che la cosa comporta sia per la convivenza con gli altri detenuti che per il lavoro del personale di polizia.




IN ARRIVO STANZIAMENTI

Anche per la riqualificazione della pista di pattinaggio

Bocchino (Lega): dalla Regione fondi per il ricostituendo Cnos-FAP di Vasto

Vasto, 31 dicembre 2022. I primi di novembre avevamo assunto un impegno ed oggi possiamo affermare di averlo mantenuto. La legge di Bilancio della Regione Abruzzo concede la somma di cento mila euro all’istituto salesiano S. Giovanni Bosco di Vasto quale contributo straordinario per interventi di sistemazione e messa a norma del centro di formazione professionale sito in via S. Domenico Savio.

Ad annunciarlo la consigliera della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino prima firmataria dell’emendamento all’Art. 1 della Legge di Bilancio approvata dalla Regione Abruzzo in queste ore.

Lo avevamo detto allora e lo ribadiamo quest’oggi. Il nostro impegno al fianco dell’iniziativa di riportare il Centro di formazione a Vasto è convinto perché riteniamo che lo stesso possa aiutare in modo decisivo a soddisfare le richieste professionali delle aziende dell’intero territorio del basso chietino e risultare un volano di rilancio economico del tessuto industriale che resta il primo generatore di Pil di tutto il vastese e non solo.

L’obiettivo di raggiungere quanto auspicato anche dal presidente nazionale Cnos-FAP don Mario Tonini ora ha basi concrete grazie al finanziamento che nel 2023 la Regione Abruzzo garantirà.

Aggiunge la portavoce regionale della Lega.

Ancora una volta  abbiamo dimostrato vicinanza alle problematiche del territorio noncuranti del clamore mediatico, ma badando al raggiungimento di un risultato che avrà ricadute benefiche su tutta la comunità’. ‘Voglio ringraziare in primis l’assessore Quaresimale per il sostegno che ha dato a questa nostra iniziativa ed i colleghi che hanno voluto condividere la presentazione dell’emendamento che mi vede prima firmataria.

La Lega a Vasto in questi anni attraverso tutta la filiera ha garantito fondi per le nuove scuole, per l’aggiornamento tecnologico delle stesse, per la riqualificazione di aree e strutture da S. Antonio Abate alla Marina.

Ed in attesa delle risultanze dell’impegno anche per i progetti ricadenti nel programma PINQUA che riqualificherà l’area della villa Falcone Borsellino nel quartiere S. Paolo e porterà a realizzare una nuova area verde attrezzata lungo l’ex via Alborato, a proposito di Vasto Marina Sabrina Bocchino annuncia anche la concessione di fondi al Comune di Vasto pari a 65 mila euro per la riqualificazione della pista di pattinaggio.

Un’area che per tanti anni non ha subito interventi migliorativi pur ricadendo in una delle parti turistiche della città e che ora, finalmente oserei dire, potrà trovare nuovo slancio.

Grazie alla Lega ulteriori fondi sono destinati, tra gli altri, al Comune di Fresagrandinaria per la messa in sicurezza delle strade, di Guilmi per l’acquisto di un mezzo spazzaneve, di Monteodorisio per l’acquisto di uno scuolabus, di Villalfonsina per il Parco giochi Giardini Morandici e la riqualificazione dei vicoli, di Pollutri per la valorizzazione ecoturistica del Bosco di don Venanzio, per la Protezioni civile di Scerni e di Vasto per l’acquisto di mezzi ed altri interventi nei comuni di Guardiagrele, Casacanditella, Tornareccio, Villa S. Maria, Torrevecchia Teatina e Gamberale e per attività nei comuni di Vasto, Lanciano, Canosa Sannita, San Salvo, Casalbordino, Furci, Fossacesia e Perano.