BAMBINI ALLA SCOPERTA DEL MARE e della tutela ambientale con il teatro dei burattini

Al via il progetto “La scuola del mare” del Flag Costa dei Trabocchi

Costa dei Trabocchi, 17 dicembre 2022. È iniziato questa settimana e andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico il progetto “La scuola del mare”, un’iniziativa promossa dal Flag Costa dei Trabocchi, in collaborazione con gli istituti comprensivi della fascia costiera chietina. Il progetto, finanziato con fondi del Po-Feamp 2014/2020 sotto la regia della Regione Abruzzo, rientra nella misura “1.C.3 – Mare vivo” del piano di azione locale del Flag e, in particolare, fa parte delle iniziative finalizzate alla crescita culturale della popolazione in materia di pesca, tradizioni e consumo del pescato locale.

Il progetto, la cui realizzazione è stata affidata all’associazione di promozione sociale Fonderie Ars di Francavilla al Mare, coinvolgerà oltre 300 bambini delle scuole dell’infanzia e primarie che avranno la possibilità di assistere a uno spettacolo di burattini dal titolo “Fucsia e basta”, scritto e portato in scena da Annalica Bates con Vincenzo Lorito. La storia trae spunto da un’immagine reale e racconta l’avventura di un cavalluccio marino di nome Ciarli che un giorno incontra una cannuccia e la scambia per un suo simile. Saranno i suoi amici, un vecchio delfino e una tartaruga zoppa, a spiegargli l’amara verità e le insidie della plastica per gli abitanti del mare.

«Abbiamo scommesso su un progetto di conoscenza e sensibilizzazione del mondo ittico», evidenzia il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci, «rivolto ai cittadini del futuro che, già da così piccoli, possono compiere scelte responsabili e trasformarsi, a loro volta, in portavoce ed “educatori” per le proprie famiglie. Abbiamo puntato sul linguaggio del teatro e della narrazione dal vivo avvalendoci di attori, cantastorie e burattinai in grado di trasmettere i valori e i saperi legati al mondo del mare, della pesca e della Costa dei Trabocchi in maniera originale e coinvolgente».

Il progetto “La scuola del mare” prevede anche uno spettacolo di teatro-danza rivolto agli studenti delle scuole superiori dal titolo “Lampara” di Caterina Merolli e Raffaella Simoncini per la regia di Annalica Bates. La rappresentazione teatrale andrà in scena a partire da gennaio 2023 coinvolgendo circa 800 adolescenti del territorio costiero di riferimento del Flag, compreso tra Francavilla al mare e San Salvo. 




DIBATTITO SULLE PARI OPPORTUNITÀ con la presidente del CPO di Milano

Dobbiamo superare le evidenti arretratezze su questi temi

Teramo, 17 dicembre 2022. Funzioni, competenze, ambito di operatività e autonomia del comitato pari opportunità come organismo interno a enti e istituzioni sono stati gli argomenti al centro del convegno, tenutosi all’Università degli Studi di Teramo e promosso dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

L’incontro, introdotto da Antonio Lessiani, presidente dell’Ordine di Teramo, Diana Giuliani, presidente del CPO dell’Ordine, e Fiammetta Ricci, delegata del rettore per le pari opportunità, ha visto la partecipazione di Tatiana Biagioni, presidente del Cpo dell’Ordine degli Avvocati di Milano, e di Franca D’Amario, consigliera dell’Ordine degli avvocati di Teramo, le quali hanno svolto specifiche relazioni sul tema.

“Occuparsi di pari opportunità – ha sottolineato Tatiana Biagioni – significa non solo esplorare nuove occasioni lavorative ma anche promuovere il ruolo sociale della avvocatura, ruolo centrale di un Paese democratico. Bisogna avere rispetto per la nostra professione e mirare a raggiungere l’obiettivo di una avvocatura matura e moderna: ciò è fondamentale per aiutare il Paese a superare le evidenti arretratezze sui temi delle pari opportunità e delle discriminazioni”.

“Ci tenevo particolarmente a questo evento – ha aggiunto Diana Giuliani – sia per il tema trattato che per la presenza della collega Biagioni, avvocata simbolo delle pari opportunità a livello forense e non solo. Il valore sociale della avvocatura impone una consapevolezza piena e attuale circa la centralità delle pari opportunità”.




PINO CROLLATO sul cantiere di via Pepe

Il Co.n.al.pa. Pescara: Basta lavori a ridosso degli alberi

Pescara, 17 dicembre 2022. Basta un po’ di vento forte e subito gli alberi iniziano a cadere a Pescara. È accaduto a Via Pepe dove un grosso pino è caduto in prossimità del cantiere. Non è la prima volta che alberi a ridosso dei cantieri vengono giù con il mal tempo.

“Situazione fuori controllo e anche preoccupante”, spiega la sezione locale del Co.n.al.pa, “gli alberi cittadini vengono sottoposti in molti casi a interventi molto pericolosi in prossimità della zona critica radicale. Abbiamo foto di svariate situazioni che dimostrano scavi a poca distanza dai colletti. Tutte azioni che inevitabilmente possono indebolire le piante o aggravare ulteriormente problematiche di stabilità”

“Il regolamento del verde del comune di Pescara vieta espressamente qualsiasi intervento a ridosso della zona critica radicale degli alberi. Ne abbiamo parlato in tante occasioni. I reportage sono molteplici. Per questo chiediamo al Comune ancora una volta chi sono i tecnici esperti che controllano questi cantieri? Perché scavare a ridosso delle radici degli alberi senza rispettare le distanze?”

“La manomissione degli apparati radicali degli alberi rischia di diventare un fenomeno estremamente pericoloso per la pubblica incolumità dei cittadini di Pescara. Bisogna intervenire al più presto.” Conclude il Co.n.al.pa.




RASSEGNA DI TEATRO DIALETTALE. Quarto trofeo F.I.T.A. Abruzzo

In ricordo di Roberto Falone 2022 – 2023 Quarto spettacolo domenica 18 Dicembre  – ore 17:00

Compagnia “I SESTINI” di Teramo commedia “Lu piacione”

Pescara, 17 dicembre 2022. Domenica 18 dicembre alle ore 17:00  presso il Teatro Auditorium Giovanni Paolo II (Parrocchia Madonna Del Rosario) in Via Cavour a Pescara ci sarà il quarto spettacolo della Rassegna di teatro dialettale “4° Trofeo F.I.T.A. Abruzzo – in ricordo di Roberto Falone” organizzata dal Comitato Regionale F.I.T.A. Abruzzo (Federazione Italiana Teatro Amatori), presieduto dal Presidente Antonio Potere, autore di numerose opere teatrali, nonchè Presidente e regista della Compagnia “I Marrucini” di Chieti con ben 48 anni di attività teatrale nel ruolo di Direttore Artistico di numerose rassegne amatoriali abruzzesi.

La rassegna è iniziata domenica 6 novembre 2022 alle ore 17:00 con la compagnia “Il Carrozzone” di Morro D’Oro, domenica 20 novembre si è esibita la compagnia teatrale “Theatre Ensemble” di Torino di Sangro, domenica 4 dicembre è salita sul palco la compagnia “Da grande voglio crescere” di Chieti, e finirà domenica 26 marzo 2023, con ben 10 spettacoli, di cui 9 in concorso e uno fuori concorso che si terrà dopo la Cerimonia di Premiazione della Rassegna.

Le nove compagnie teatrali saranno giudicate da due giurie: popolare e tecnica. La Giuria Popolare composta esclusivamente dagli abbonati, che avranno diritto al voto e assegneranno  il premio la Migliore Compagnia gradita dal pubblico abbonato.

La Giuria Tecnica composta da ben sei membri: dal Presidente della Giuria Professore Massimo Pasqualone, nonchè docente universitario e noto critico d’arte a livello nazionale; dal Vice Presidente, segretario e addetto stampa Fita Abruzzo Ambra Porreca, nonchè aiuto regista e attrice della Compagnia “I Marrucini” di Chieti e presentatrice ufficiale della rassegna; dall’organizzatrice di eventi Argia Tontodonati; dalla docente e regista teatrale Laura De Vincentiis; dal dottor Alberto Cremonese e dal poeta, autore e attore teatrale Gabriele Di Camillo.

La Giuria Tecnica avrà l’arduo compito di aggiudicare i seguenti premi: la Migliore Compagnia conquisterà il premio più importante ovvero il 4° Trofeo F.I.T.A. Abruzzo, il Migliore Allestimento Scenografico, la Migliore Regia, il Migliore Attore Protagonista, la Migliore Attrice Protagoista, il Migliore Attore Caratterista, la Migliore Attrice Caratterista, la Migliore Attrice Non Protagonista e il Migliore Attore Non Protagonista.

Salirà sul palcoscenico la Compagnia teatrale “I Sestini” di Teramo. Viene costituita  nel giugno 2017 all’interno dell’Associazione Culturale Cultura e Vangelo di Villa Mosca. Essa rappresenta la principale attività dell’associazione e prende il nome in ricordo della Sig.ra Antonella Sesti, prematuramente scomparsa nell’agosto del 2003 dopo una grave malattia. Fondatori della compagnia sono Angelo Del Sordo e Lucia Ognibene, rispettivamente Presidente e consigliere della medesima associazione, orientando l’attività teatrale verso il  genere comico brillante dialettale. La compagnia è composta da persone che oltre a condividere la passione per il  teatro, fondono insieme valori di amicizia, cordialità e generosità, innescando una vera e propria complicità al fine di donare un momento di serenità al proprio pubblico.

Tornano in scena Dopo la strepitosa esperienza con la commedia comico brillante “N’upirazione a la banche e une a l’uspidale“ di Antonio Capuani, diretta e traslata in vernacolo teramano da Angelo Del Sordo, con la quale la compagnia si è affermata  nei migliori siti teatrali regionali, riscontrando notevole apprezzamento ed interesse da parte della platea.

La compagnia rappresenterà la commedia comico brillante in due atti e un quadro intitolata “Lu piacione” scritta e diretta da Angelo Del Sordo. Tratta tematiche attuali di interesse sociale e di approfondimento collettivo, tenendo sempre attiva l’attenzione mediatica in chiave satirica comico brillante.

Racconta la quotidianità di una semplice famiglia dei giorni nostri, due genitori lavoratori, un figlio agli studi, un famigliare invalido a carico, e in un giorno di maggio si ritrovano a rimodularsi nel quotidiano per affrontare la nuova vita, e tra malintesi, conquiste  amorose  e affari, le sorprese sicuramente non mancano.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO TEATRALE DI QUESTA RASSEGNA: DOMENICA 15 GENNAIO ALLE ORE 17 SI ESIBIRÀ LA COMPAGNIA “LU PASSATEMPE” DI PENNE CON LA COMMEDIA “PIJEMECE NU CAFÈ” SCRITTA DA TONINO RANALLI E DIRETTA DA VALERIA ALMONTI.

Ingresso Unico €10,00. Acquista anche online su www.ciaotickets.com e nei punti vendita autorizzati di CIAOTICKETS oppure presso il botteghino del Teatro dalle ore 15 prima di ogni spettacolo. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i seguenti numeri 3392314718 – 3291519907 – 3385948617 oppure si può visitare su Facebook la Pagina “Fita Abruzzo” e il gruppo “F.I.T.A. ABRUZZO




FIGHT CLUBBING International Championship

Doppio evento al Palatricalle dalle ore 18

Ci sarà anche il giovane pugile Yelfry Rosado Guzman, da pochi giorni tornato nella sua casa di Chieti. Assessore Pantalone e organizzatori: “Spettacolo di sport ed etica”

Chieti, 17 dicembre 2022. Partirà oggi, sabato 17 dicembre dalle ore 18:30 la 30ª edizione del Fight Clubbing International Championship, il più grande evento di Sport da Combattimento d’Italia, che si terrà al PalaTricalle, in collaborazione con Venator FC13. L’evento è sostenuto e patrocinato dal Comune di Chieti, dalla Regione Abruzzo, dal Coni Abruzzo, dalla Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Federkombat, dalla Federazione Pugilistica Italiana FPI e dall’OPES.

Cancelli aperti dalle ore 16 per il botteghino, si comincia alle ore 18.30 con le sfide nell’arena, per proseguire dalle 20.30 con quelle dentro l’ottagono. Stamane alla conferenza della vigilia, oltre all’assessore allo Sport Manuel Pantalone e  Andrea Sagi, motore della manifestazione, c’erano l’ex campione italiano di pugilato Emanuele Cavallucci e i Campioni Davide Armanini, Amansio Paraschiv, Andrea Liuzzi, Martin Meoni, Luigi Alfieri, Enrico Pellegrino e Aixay Hernandez. Insieme a loro Yelfry Rosado Guzman, il ragazzo ferito mentre era a lavoro a Pescara lo scorso aprile, che sarà a bordo ring per seguire le sfide e dalla conferenza ha lanciato un messaggio forte e chiaro sull’importanza dello sport e contro la violenza.

“Ringrazio Dio di essere vivo. Sono qui e ringrazio tutti per avermi invitato, perché il mio sogno adesso è tornare sul ring, tornare a combattere, a boxare – ha detto Yelfry che da qualche giorno è tornato nella sua casa di Chieti – È una passione che ho da sempre e che ho coltivato, ho combattuto 38 incontri, ho avuto anche dei titoli, sono bravo, è una dimensione che mi appartiene e a cui voglio tornare. So che ci vorrà del tempo per avere una vita normale, anche se la mia vita è cambiata per sempre, ma i medici mi hanno rassicurato e io ce la metterò tutta per risollevarmi. Invito i ragazzi ad amare lo sport, anche questo sport, che per vincere ti costringe a colpire l’avversario, ma che ha delle regole che ti insegnano anche a rispettarlo e, soprattutto, che non si colpisce nessuno fuori da un ring. In bocca al lupo per i pugili che devono combattere, io sarò per la prima volta a bordo ring e sono felice di esserci”.

“Strutture ricettive riempite, Chieti di nuovo riferimento per gli sport da combattimento più seguiti a livello sia nazionale, sia internazionale – così l’assessore Manuel Pantalone – Al marketing sportivo crediamo dal primo giorno di governo della città, siamo certi che anche in questa occasione darà frutti, visto che siamo in una fase diversa da quella dello scorso anno, in cui, nonostante le tante prescrizioni, abbiamo avuto un boom di pubblico e presenze.  Sarà una giornata di grande sport perché anche nelle discipline da combattimento c’è una formula di rispetto dell’avversario che certifica la valenza delle sfide. Abbiamo voluto che ad assistere ci fosse anche Yelfry, perché, con lui, fortemente speriamo in un nuovo inizio della sua carriera sportiva e in lui vediamo un esempio di forza e speranza formidabile per la comunità e per i giovani”.

“Chieti farà sentire anche in questa occasione il suo abbraccio – aggiunge l’organizzatore, Andrea Sagi – La città ha accolto l’evento e gli atleti e questo è molto importante dal punto di vista anche logistico, perché ripaga i sacrifici che sono dietro un’organizzazione simile. Un anno fa realizzammo un’impresa quasi impossibile, post covid, che è stata un grandissimo successo, oggi abbiamo in palio il Titolo del Mondo WAKO di K-1 e il Titolo del Mondo WMC di Muay Thai. Ospite d’onore, sarà l’ex sfidante al titolo del mondo e attuale numero 4 del ranking dei Pesi Medi, Marvin Vettori. Abbiamo voluto ospitare Yelfry, che è un vero campione di vita, perché tutti noi siamo cresciuti cercando di imparare a rialzarsi proprio come sta facendo lui e vogliamo sostenerlo, anche se la sua sfida è la più importante di tutte. Yelfry è stato sul ring, ha combattuto come gli atleti e ora ci sta dando una lezione importantissima. Spero che questa sia la prima di tante presenze e speriamo che in futuro possa aprirsi la possibilità di fare, con lui, anche cose più belle dal punto di vista sportivo. Con lui ci saranno l’ex campione italiano di pugilato Emanuele Cavallucci e i Campioni Davide Armanini, Amansio Paraschiv, Andrea Liuzzi, Martin Meoni, Luigi Alfieri, Enrico Pellegrino e Aixay Hernandez, che, a partire dalle ore 18.30 del 17 dicembre, incroceranno tibie e guantoni all’interno dell’arena, dando vita a 8 match professionistici di Kickboxing, Pugilato e Muay Thai sul ring e a 8 match pro di MMA che vedranno entrare nell’ottagono alcuni tra i migliori combattenti di Arti Marziali Miste, trasmessi in diretta mondiale sull’emittente americana UFC FIGHT PASS”.

“È un evento importantissimo per la città e per l’Italia, perché i campioni vengono da tutto il mondo – così il pugile teatino Emanuele Cavallucci – Ogni incontro è caratterizzato da campioni e da atleti ai massimi livelli; quindi, sarà uno spettacolo di sport ed è bellissimo vederlo nella mia città. Il mio incontro mi renderà possibile la qualificazione per altri titoli, in caso di vittoria. Grazie al Fight Clubbing posso combattere per un titolo e farlo nella mia città. Sono contento che c’è Yelfry, perché ci allenavamo insieme, ci seguivamo e oggi io sono ancora più tifoso di prima per lui, per quello che sta facendo e per dimostrarci quanti e quali sono i veri problemi della vita e quanto vale la pena combattere per quelli”.




IL SINDACO SVIA LE DOMANDE SULLE AMBIGUITÀ PROCEDURALI e conferma la conclusione dei lavori

Per quale motivo allora viale Marconi non è pienamente fruibile?

Pescara, 17 dicembre 2022. Abbiamo atteso a lungo che il sindaco Masci fornisse un riscontro all’interrogazione presentata il 7 novembre dai Consiglieri Comunali di centrosinistra. La risposta è arrivata esattamente un mese dopo, il 7 dicembre, ed è degna di uno slalomista di razza quale Alberto Tomba. Molte domande sono state eluse, per altre sono state addotte giustificazioni più assurde delle anomalie che avrebbero dovuto spiegare. A farne le spese è come sempre la città, poiché la scelta di modificare il progetto originario, aumentando il numero delle corsie da tre a quattro, e l’ostinazione dimostrata dal Sindaco e dalla sua Giunta nel portare a termine a tutti i costi questo disegno, a danno di residenti e commercianti, nonché contro ogni evidente ragionevolezza, stanno producendo a nostro avviso una serie di cantonate e danni economici dei quali prima o poi i cittadini saranno chiamati a rispondere.

Esaminiamo punto per punto la risposta del primo cittadino.

1) Termine dei lavori:

Risposta interrogazione: “Si conferma che la data per l’ultimazione dei lavori in base all’ultima perizia di variante è del 6 dicembre 2022, non sono previste altre lavorazioni”.

Il Sindaco fa sapere che il 6 dicembre i lavori su Viale Marconi sono ufficialmente terminati. Per quale motivo allora le rotatorie tagliate al centro non sono state aperte al transito dei mezzi pubblici provenienti dallo stadio? Perché l’ordinanza finalizzata a regolarizzare la rimodulazione dell’arteria non è stata ancora emanata? Cos’altro bisogna attendere dopo svariati incidenti e 852 giorni di lavori, per un’opera che, ricordiamo, avrebbe dovuto essere conclusa in 189 giorni? La verità è che, ad oggi, 4 incroci continuano ad essere sprovvisti dei nuovi impianti semaforici in grado di bloccare il traffico veicolare per consentire il transito del mezzo pubblico all’interno della rotatoria. Si tratta nello specifico di:

a) via Marconi – via Spaventa/via Socrate

b) via Marconi – via Tibullo/via Mazzarino

c) via Marconi – via Tommaso da Celano/via Corradino D’Ascanio (incrocio senza rotatoria).

d) via Marconi – via Pepe.

Registriamo dunque, più che altro, un grave imbarazzo da parte del Sindaco Masci e del centrodestra pescarese. Se i lavori, come ci viene riferito, sono terminati, si rendano fruibili le rotatorie, altrimenti si abbia il coraggio di dire alla città che i lavori non sono terminati perché, da progetto, 4 incroci sono incompleti. E ci risulta, per giunta, che i fondi necessari all’acquisto e l’installazione dei semafori non siano ancora stati reperiti.

2) Costo dell’opera:

I Consiglieri comunali di centrosinistra hanno interrogato il Sindaco su quanto sia stato speso per viale Marconi tra appalto principale e affidamenti extra appalto.

Con una serpentina da veri slalomisti, Masci e il suo dirigente di fiducia replicano che il costo totale è pari a €. 1.326.529,00, ovvero 356.450,94 in più rispetto a quanto inizialmente preventivato. Un aggravio non da poco, che però tiene conto esclusivamente dei pasticci realizzati dalla Giunta Masci sul progetto di viale Marconi, omettendo i seguenti affidamenti extra appalto:

–              circa 200.000 euro dell’appalto affidato alla ditta “Teknosignal” e avente per oggetto “Completamento di Viale Marconi e Via Benedetto Croce” per realizzare i semafori di Via Marino da Caramanico/Via dei Sabini (quota parte), Via Colonna/Via Masci e Via Marco Polo, per la sistemazione a verde di una rotatoria, parte del rifacimento tappetino d’usura e creazione mappa sottoservizi;

–              circa 40.000 euro presi dall’appalto “Riqualificazione e arredo urbano strade e piazze cittadine” per il rifacimento del tappetino d’usura, rialzo dei chiusini e altre lavorazioni stradali.

Nessun accenno, inoltre, al fatto che serviranno almeno altri 200.000 euro per gli impianti semaforici mancanti (cioè la cifra inizialmente prevista per quei tre semafori nell’appalto affidato a Teknosignal, poi variato) previsti nel progetto. Facendo un rapido calcolo, un appalto che avrebbe dovuto ammontare a €. 970.000,00 più Iva, ed è già costato €. 1.550.000, raggiungerà quantomeno la cifra di €. 1.750.000, un aumento di oltre il 70%.

3) Lavori eseguiti prima dell’affidamento:

Verde delle rotatorie – Circa le opere a verde demandate alla ditta Il Melograno con determina n. 1601/2022 del 19 agosto 2022, e realizzate, come dimostra un’ampia documentazione fotografica, due mesi prima dell’affidamento (nel periodo 17/23 giugno 2022), più che di slalom sarebbe opportuno parlare di vera e propria scivolata, in quanto, nella risposta, ci viene riferito che quelli immortalati erano semplici “lavori propedeutici”. Tuttavia, basta confrontare quelle foto con lo stato attuale per accorgersi come a quei “lavori propedeutici” non siano seguiti ulteriori interventi. E oltretutto, anche prendendo per buone le affermazioni del sindaco, com’è possibile che la ditta Il Melograno, ben due mesi prima della determina, già fosse a conoscenza che sarebbe risultata destinataria dell’affidamento?

Rialzo tombini – Risposta analoga per quel che concerne i lavori assegnati, sempre con affidamento diretto, alla ditta Rapino. L’impresa avrebbe effettuato, di sua iniziativa, lavorazioni in corso d’opera sui tombini al fine di scongiurare interventi di demolizione e ripristino. Salvo poi ricevere dal Comune di Pescara, con Determina n. 1600 del 19/8/2022, l’affidamento dei lavori stradali, tra cui “rimozione e rimessione in opera di chiusini e griglie in ghisa” per €. 40.000.

4) Affidamenti diretti:

Stessa arroganza politica per quel che riguarda la domanda sugli affidamenti diretti eseguiti nell’ambito del cantiere e sugli impianti semaforici prima affidati alla ditta “Rapino strade e ambiente s.r.l. unipersonale” e poi stralciati e assegnati con affidamento diretto alla “Teknosignal s.r.l. unipersonale”. Ovvero: Tutto è stato eseguito nel rispetto delle norme di cui al D. Lgs. 50/2016.

5) Incarico di Direzione lavori:

Dalla risposta fornita dal Sindaco si apprende che il Geom. Arquilla, preposto alla Direzione dei Lavori, in realtà non avrebbe mai accettato l’incarico, per cui nel prosieguo la Direzione Lavori sarebbe proseguita con l’Arch. Trisi. Una contraddizione in termini. Se Arquilla non ha accettato com’è possibile che sia poi proseguita con Trisi? Peraltro, non vengono fornite indicazioni su chi sia stato il predecessore del Dirigente Trisi, che ha assunto l’incarico solamente il 18 luglio 2022, quando è stata formalizzata la revoca al Geom. Arquilla. In aggiunta, non si spiega il motivo per cui si è scelto inizialmente un professionista esterno se il dirigente comunale era disponibile ad assumere l’incarico.

6) Nessuna contestazione effettuata alle ditte:

Anche qui restiamo sorpresi nell’apprendere come un lavoro che doveva terminare in 189 giorni ed è durato ben 852 (ma, come abbiamo detto, non è ancora terminato) non abbia prodotto alcuna contestazione alle ditte. Queste le motivazioni che ci sono state fornite: 

•             le dilazioni di tempo non hanno comportato l’inutilizzabilità dell’opera. Affermazione che si scontra con la realtà che tutti noi vediamo, in quante le rotatorie tagliate che dovrebbero facilitare il transito dei mezzi pubblici sono ancora transennate;

•             le contestazioni di penali avrebbero potuto sollevare riserve da parte della ditta. Circostanza che ci induce a pensare, quindi, che il Comune di Pescara, in virtù di questo meccanismo, abbia deciso di non applicare mai più penali.

7) Focus di attenzione interno dell’Amministrazione su ciò che succede nel settore lavori pubblici.

Anche a questo interrogativo Masci preferisce non rispondere, nonostante sia ormai sotto gli occhi di tutti la lunga sequela di anomalie che ha contraddistinto non solo i lavori su viale Marconi, ma anche gli interventi su Viale della Pineta, Lungomare nord e sud (PNRR). Il Sindaco e la sua amministrazione non ravvisano nulla di irregolare da richiedere un focus di attenzione su ciò che accade. Il tempo stabilirà chi aveva ragione.

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

I Consiglieri Comunali di centrosinistra

Stefania Catalano

Giovanni Di Iacovo

Mirko Frattarelli

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti

Marinella Sclocco




BILANCIO CONSORZIO PUNTO EUROPA: 178 milioni di euro di progetti per il territorio

In crescita numero dei comuni associati, fatturato (+700%) e accordi fuori regione

AD Lucci: “Anno di svolta, merito del personale qualificato e delle relazioni istituzionali”

Teramo, 17 dicembre 2022. Il Consorzio Punto Europa (COPE) si appresta a chiudere un anno di grandi risultati e importanti riconoscimenti istituzionali.  Nel 2022 nuovi comuni ed Enti pubblici hanno scelto di aderire al COPE rafforzando la compagine societaria. Tra i nuovi associati: Ovindoli (AQ), Arsita (TE), Bisenti (TE), Capitignano (AQ), Rocca di Cambio (AQ), Fano Adriano (TE), Pietracamela (TE), Rocca di Mezzo (AQ), Scoppito (AQ), Tornimparte (AQ) e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

Sono state aperte nuove sedi operative e sportelli a Firenze in Via Cavour 31, a L’Aquila presso il GSSI Gran Sasso Science Institute, nel Municipio di Giulianova in Corso Garibaldi e presso l’ANCE L’Aquila (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e da gennaio 2023 a Pescara.

I Progetti europei a gestione diretta aggiudicati in qualità di partner, ammontano a oltre 17 milioni di euro:

FIRESPILL, sul monitoraggio dei rischi ambientali di origine naturale e/o causati dall’uomo con un budget complessivo di 16,5 milioni di euro (a valere sul Programma Interreg Italia- Croazia).

ADRIPROMTOUR, per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico a fini turistici con un budget di 590mila euro (a valere sul Programma Interreg Italia-Croazia). INNOXENIA PLUS, per l’innovazione nel settore turistico per 150mila euro (a valere sul Programma Interreg ADRION).

Il COPE è stato prescelto, tra gli altri, da:

Commissione Europea: gestione del centro ufficiale politiche europee “Europe DIRECT Abruzzo” 2021/2025.

Presidenza del Consiglio dei ministri (congiuntamente al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), per scrivere il documento italiano sul Futuro dell’Europa e per organizzare e promuovere incontri nelle regioni del centro sud per conto del Dipartimento delle Politiche Europee di Palazzo Chigi.

Invitalia: gestione sportello Resto al Sud, assistenza per il finanziamento alle imprese. CNR, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’attività di monitoraggio sismico degli edifici pubblici.

Ministero per il Sud. Il Cope ha scritto la strategia ed è assistenza tecnica di due aree: Area II “Valfino-Vestina” di 15 comuni e Area V “Alto Aterno-Gran Sasso Laga” di 19 comuni, che hanno avuto finanziati interventi per 15 milioni di euro nei settori Istruzione, Sanità,

Trasporti, Sviluppo locale/Turismo.

Università degli Studi di Teramo, per la redazione e proposizione di progetti finalizzati all’implementazione e allo sviluppo della ricerca scientifica, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

ANCE L’Aquila, per progetti relativi al Fondo Complementare Sisma e di sviluppo imprenditoriale per tutti gli associati.

Politecnico di Bari, per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.

ENEL X ITALIA, convenzione in materia di comunità energetiche ed efficienza energetica.

Leganet, società della Lega delle Autonomie Locali, ai fini della Predisposizione dei Regolamenti comunali per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione e dei Piani comunali per la localizzazione degli impianti per la telefonia mobile 5G.

ASL TERAMO, per supporto alla redazione del progetto sulle Infrastrutture Sociali finanziato dal Governo con 2,1 milioni di euro.

Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga – Progetto BEAR-SMART CORRIDORS, a valere sul Programma Europeo LIFE, per la salvaguardia degli orsi presenti nelle aree del parco.

Provincia di TERAMO: redazione progetti, assistenza tecnica (Contratti di sviluppo, infrastrutture sociali, comunità energetiche).

Comune di Teramo – assistenza tecnica nell’ambito del POR FESR 2014 – 2020 e in particolare, nello specifico asse prioritario VII ‘Sviluppo Urbano Sostenibile’. Ha inoltre supportato il Comune anche per adeguamento aree urbane, ottenendo due finanziamenti per complessivi 2,3 milioni per impiantistica sportiva.

Collaborazioni e convenzioni anche con: Ruzzo Reti SPA, Anci Abruzzo – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Agenzia per lo sviluppo della Camera di Commercio Gran Sasso Laga, Federazione Italiana Giuoco Handball e Studio Cataldi Roma per il monitoraggio e l’assistenza tecnica specializzata.

“Il Consorzio Punto Europa si appresta a chiudere un anno di grandi risultati – ha commentato l’Amministratore Unico Filippo Lucci – tutti gli indicatori relativi alla gestione di progetti, fatturato, nuove collaborazioni istituzionali, ingresso di nuovi soci, risanamento aziendale, risultano ampiamente positivi”.

“Se abbiamo registrato un aumento del fatturato del 700%, l’ingresso di nuovi Comuni e promosso progetti per 178 milioni di euro complessivi – ha concluso Lucci – il merito è soprattutto del personale qualificato e delle relazioni istituzionali attivate nel corso di questi mesi. Siamo pronti per altre sfide, come la nuova programmazione europea 2021-2027 che proprio in questi giorni sta iniziando il suo cammino e il PNRR che impone tempi stretti di realizzazione e idee chiare”.

“Vorrei sottolineare la valenza strategica del Consorzio Punto Europa per il nostro territorio – aggiunge il Rettore dell’Università di Teramo, Prof. Dino Mastrocola – La sfida che ci pone il PNRR impone professionalità adeguate e una grande capacità di fare retee istituzionale: elementi che il COPE ha dimostrato non solo di avere ma di mettere a frutto in tutte le occasioni che si sono presentate nell’ultimo anno.

Il Cope sta vivendo una fase storica di crescita molto importante: grazie all’instancabile lavoro di Filippo Lucci e di tutti i suoi collaboratori.”.




LA CORTE DEI CONTI FA CHIAREZZA sulla gestione finanziaria del comune

Favorevole sulla dichiarazione di dissesto adottata con delibere n. 44/2021 e 39/2022

Guardiagrele, 17 dicembre 2022. La Corte ha valutato la documentazione contabile del Comune di Guardiagrele ed ha formulato le sue considerazioni sull’operato della precedente amministrazione: la Corte non ha fatto una semplice presa d’atto, come invece sostiene il gruppo consigliare Guardiagrele il bene in comune per coprire le proprie responsabilità e sviare così l’attenzione dei cittadini. La Corte è entrata nel merito della gestione contabile della Giunta Dal Pozzo, rilevandone i fattori di squilibrio finanziario e riconoscendo la congruità delle scelte fatte dall’amministrazione Di Prinzio

In merito alla gestione Dal Pozzo, la Corte, tra le molteplici criticità, ha evidenziato testualmente una situazione di grave tensione finanziaria, con un disavanzo latente occultato nei pregressi esercizi finanziari, attraverso il mancato rispetto del principio di prudenza, con una protratta sovrastima delle entrate, che ha generato il progressivo accumulo negli anni di residui insussistenti, accompagnato da una costante sottostima del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Per la Corte, l’Ente ha gestito livelli di spesa che, a priori, non erano sostenibili viste le risorse accertate; la gestione delle scritture contabili è avvenuta in modo non conforme ai principi vigenti; i precedenti rendiconti sono stati alterati dalla presenza dei residui; la mancata congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità ha avuto ripercussioni sul risultato di amministrazione. Inoltre, sempre per la Corte dei conti, il Comune ha perseguito bassi tassi di riscossione negli anni precedenti; ci sono state anomalie nella gestione di cassa degli anni 2018 e 2019 e il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria al 31 dicembre di ogni anno.

Per quanto riguarda la procedura di dissesto finanziario e le scelte compiute dall’Amministrazione Di Prinzio, la Corte dei conti ha accertato la corretta individuazione da parte del Comune di un disavanzo al 31.12.2020 di €. 3.390.015,81, con fattori complessivamente idonei a determinare una situazione di dissesto per ragioni finanziarie, nonché la congruità delle motivazioni; ha qualificato come necessitata la dichiarazione di dissesto; ha rilevato come il dissesto ristabilisca la certezza delle scritture contabili con una imprescindibile cesura rispetto alle gestioni precedenti ed  ha osservato che, se il Consiglio non avesse adottato tale scelta, sarebbe stata avviata la procedura del dissesto guidato, attivabile d’ufficio dalla stessa Corte dei conti

Inoltre, la Corte ribadisce (in risposta a quanto affermato da Dal Pozzo) che la procedura del Piano di riequilibrio NON è obbligatorio e non vi è il vincolo di subordinazione tra le due misure (Piano di riequilibrio e dissesto), ma che lo “stato di dissesto” può essere dichiarato anche con l’adozione del Piano di riequilibrio. E che la regola ragionevole e adeguata rimane quella della procedura di dissesto.

Le trentuno pagine della relazione della Corte dei conti delineano inequivocabilmente le chiare responsabilità della gestione Dal Pozzo.

Avremmo voluto amministrare un Comune sano, invece abbiamo dovuto affrontare una drammatica crisi finanziaria che ci ha portato, dopo una attenta e sofferta riflessione, a percorrere la strada del dissesto. Strada non facile se unita anche ai rincari delle materie prime e alla crisi energetica.

Ci conforta quanto dichiarato dalla Corte dei conti che evidenzia la nostra correttezza nella gestione finanziaria e nella adozione degli atti, per dare soluzione alla crisi.

È la gestione della precedente amministrazione che, di conseguenza, ha prodotto disagi nei confronti dei cittadini e degli operatori economici, nonché difficoltà nella nostra quotidiana attività amministrativa.

Ringrazio l’Assessore al Bilancio Pierluigi Dell’Arciprete per aver condotto tutta la fase di ricognizione e di accertamento con estrema serietà e professionalità, guidando gli uffici in questo gravoso percorso.

Le critiche verso questa amministrazione, da parte di chi in cinque anni ha provocato tale situazione, non mi scalfiscono, perché create ad arte.

Noi ci siamo assunti la responsabilità di affrontare e dare soluzione a questa difficile situazione, Dal Pozzo e il suo gruppo dovrebbero avere altrettanto coraggio nel riconoscere le proprie responsabilità.




MIRIAM DEL BIONDO CONFERMATA segretaria generale Flc Cgil L’Aquila

Si è tenuto venerdì 16 dicembre, presso l’IIS Da Vinci – Colecchi, il V Congresso territoriale della FLC CGIL

L’Aquila, 17 dicembre 2022. I lavori sono iniziati con un’interessante tavola rotonda moderata da Luca d’Innocenzo, avente ad oggetto “L’esercizio del diritto allo studio nelle aree interne”, un tema particolarmente sentito nel territorio aquilano. Sono intervenuti, evidenziando buone pratiche, criticità e proposte per il territorio Luca Santilli (sindaco di Gagliano Aterno), Sergio Natalia (Coord. strategia A.I “Gran Sasso – Valle Subequana), Stefania Mariani (Sindaca di Tione degli Abruzzi), Antonio Lattanzi (dirigente Scolastico), Iside Di Martino (sindaca di Cagnano Amiterno) e Domenico Capanna (coordinatore Punto Luce l’Aquila) e Francesco Marrelli, segretario generale CGIL l’Aquila.

Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con l’intervento delle delegate/i che hanno analizzato la situazione politico-sindacale e le ricadute sul sistema pubblico d’istruzione territoriale.

Sono intervenuti, tra gli altri, la segretaria della CGIL della provincia dell’Aquila Federica Benedetti, che ha sottolineato l’importanza dell’impegno sindacale confederale e della contrattazione sociale nei diversi ambiti che impattano i servizi d’istruzione, e il coordinatore della FLC CGIL Abruzzo Molise Pino La Fratta, che ha rimarcato la contrarietà alle misure contenute nella legge di bilancio che impattano negativamente sul sistema d’Istruzione, con particolare riferimento ai nuovi criteri per il dimensionamento scolastico e al progetto di autonomia differenziata del governo, contro il quale è necessaria una forte mobilitazione. Le conclusioni sono state affidate a Stefania Chiodi del centro nazionale FLC CGIL, che ha evidenziato il costante impegno della FLC CGIL per  dare risposte alle tante emergenze che il mondo della conoscenza sta vivendo.

Infine, si sono svolte le elezioni dei nuovi organismi dirigenti, in particolare del Comitato direttivo e dell’Assemblea Generale, che hanno confermato all’unanimità Miriam Del Biondo segretaria territoriale della FLC CGIL della Provincia dell’Aquila, a conferma del grande impegno e dell’attenzione dimostrata in questi anni alla tutela e alla rappresentanza dei lavoratori e allo sviluppo delle politiche della conoscenza sul territorio.




ED ECCO LO SCOUT SPEED. Come se non bastassero tutte le altre diavolerie 

Quando i vecchi sistemi cominciano a zoppicare ecco venir fuori quest’altro ritrovato diabolico per la gioia delle casse domestiche sempre più vessate

Area Metropolitana, 16 dicembre 2022.  Amministrazioni dell’area Metropolitana sempre più tecnologiche. Sta diventando una vera e propria perversione quella di certa pubblica amministrazione disposta a introdurre i più ricercati e sofisticati sistemi pur d’incamerare denaro e sistemare i propri conti con la scusante di una sicurezza stradale da regolare, ma stranamente sempre più labile.

Le pensano tutte, dunque, pur di facilitare i compiti alla ragioneria; sapendo, comunque, di arrecare danno alle casse familiari e non curanti del momento davvero critico, scatenano i loro meccanismi, le loro trappole infallibili sulle strade: multe a raffica e nei posti più misteriosi.   

Girano con questi aggeggi di avanzata tecnologia, ben mimetizzati nella mobilità pubblica, addirittura su strade veloci e fuori dei centri abitati con limiti impossibili [la trappola dei 70 Km/h in superstrada è sempre pronta e a disposizione], certi di poter raggranellare denaro facile e fresco; ma le casse domestiche sono sempre più vuote e il disagio e la rabbia montano sempre di più ogni giorno che passa.

Quale sicurezza si può  garantire operando in questo modo ? Multando alla cieca: nulla.

Se si vuole  migliorare veramente, invece, si potrebbero bloccare i veicoli, limitandoli nella circolazione con obblighi formativi per chi guida, ma questo è un sogno proibito purtroppo ed il buon senso fa a farsi friggere.

Un’altra amministrazione metropolitana, molto più ingegnosa, colloca le proprie apparecchiature in quel piccolo tratto di poche centinaia di metri di territorio su cui corre, fortunatamente, una superstrada veloce [un’altra trappola dei 90 Km/h per l’ovvia mungitura]; facile intuire quale servizio garantisce alla propria comunità quest’amministrazione, in una strada completamente fuori dal proprio contesto urbano.

Un’altra ancora, del territorio interno, sistema due telecamere al semaforo, mica una [due sulla strada veloce mica sull’altra] con un giallo ultrarapido. Nemmeno qualche metro che passi con il verde, all’improvviso il giallo e subito dopo il rosso: il gioco è fatto o si è passati con il rosso o si è superati i 50 per sgomberare come un fulmine l’incrocio. Quale sicurezza si garantisce così? A noi sembra del tutto oscuro.

Senza andare oltre, di amministrazioni furbette se ne contano davvero tante in quest’area di grande mobilità umana e di scelte supertecniche adottate se ne contano ancora di più, alcune davvero squallide in luoghi che non ti aspetti proprio.

La sicurezza che pensano di garantire è sempre la stessa per Legge. Le multe, comunque, non evitano e non riducono incidenti che continuano a succedersi senza soluzione di continuità: la sicurezza non migliora, peggiora soltanto la tasca della famiglia, sempre più vessata.

I sistemi educativi, formativi e regolamentari dovrebbero prescindere da violenza coercitiva e non devono toccare approvvigionamenti vitali per la famiglia; quando questo avviene, e questo sta avvenendo in modo spudorato, in questo momento, siamo di fronte a cose subdole, a vera incapacità amministrativa, a inadeguatezze di garanzia del servizio pubblico, rappresentando, di fatto, espressione amministrativa forse una delle peggiori degli ultimi tempi.

Nando Marinucci




UNIVERSO PARALLELO: il nuovo ciclo di opere Massimo Piunti

L’artista in mostra domenica alle officine

Fontecchio, 16 dicembre 2022. “Universo parallelo”, questo il nome scelto per la mostra dell’artista Massimo Piunti, che aprirà le porte domenica 18 dicembre alle ore 16.30 a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, nel laboratorio d’arte Le Officine. Sarà per Piunti l’occasione di presentare il nuovo ciclo di opere realizzate tra il settembre e il dicembre di quest’anno, ulteriore sviluppo della sua incessante ricerca stilistica ed espressiva.

Massimo Piunti, classe 1965, originario di Giulianova, da anni vive nella frazione aquilana di Roio, diventando un punto di riferimento per tanti altri artisti e appassionati, e ha recentemente aperto un suo spazio alle Officine di Fontecchio, piccolo borgo medioevale lungo la media valle dell’Aterno, dove da qualche anno a questa parte, tanti artisti e intellettuali sono andati a vivere e lavorare stabilmente da più parti d’Italia e del mondo.

Con le seguenti parole descrive la mostra di domenica prossima Marco Manilla, “La pittura di Piunti è astratta, semi-figurativa, simbolista nello stesso tempo. Ma soprattutto, Piunti è immerso in un mondo poetico e magico. Riappare la poesia, ingenua, generativa, che viaggia nelle terre nere, scure, piene di vita, di minerali umificati, energizzati, di astri magnetici, di uomini e donne colti in una energia sacrale. Nei rari personaggi che volutamente appaiono ritratti dal vero o trasfigurati come totem, l’artista riesce a coglierli nel loro momento vitale, avvolti in una qualche forma di energia. C’è poi il mare, come citazione del suo essere fanciullo, bambino. C’è un elemento nostalgico ma anche invisibile: si vede un gioco, un riflettere la luce marina, un tremolare dell’acqua che ritma il passare del tempo. C’è la musica che si deposita nel profondo delle cose. C’è poi la campagna vista come luogo mentale, ma anche biologico, di natura che si svela tra le mani dell’uomo. Si vede un disperdersi dei colori, si leggono i riflessi dei campi, i versi dei contadini, i fiori che fioriscono per sempre. Nei quadri di Piunti si può fare un viaggio nel sentimento della scienza, della microbiologia, della geologia, ma anche della storia popolare, della realtà degli umili e delle cellule”.

Ad Officine lavorano e creano, oltre a Massimo Piunti, Teresa Ciambellini, con Circolare, studio di progettazione impegnato nell’applicazione dei principi di bioarchitettura e di economia circolare in edilizia. Nopal, laboratorio di stampa in serigrafia (sperimentale), orientato nello sviluppo dell’arte visuale come alternativa alla riproduzione digitale. Debora Panaccione, che si occupa di collage e fotografia analogica e digitale. Gestisce, alle Officine, una camera oscura sperimentale. L’artista messicano Nespy5euro, che si definisce “ladro di scarpe, illustratore e animatore del brutto e il grottesco. Vetri rotti, kitsch, disegni infantili sono i suoi soggetti preferiti”. Debora Frasca, che nel suo spazio sperimenta le diverse forme dell’arte visiva e dell’artigianato, dalla pittura al movimento, principalmente sui temi legati al mondo femminile. Infine, è operativo il Centro di ricerca di ecologia sociale, creatività, energia (Cresce),  progetto del peruviano Sebastian Alvarez che utilizza la ricerca sperimentale, il design, la narrazione, il dialogo informale e altri mezzi creativi di espressione per stimolare discussioni e interventi nell’ambito urbano e nella regione.




FIERA-MENTE una mostra per combattere i pregiudizi

Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale

Francavilla al Mare, 16 dicembre 2022. L’associazione Cosma, presieduta da Tiziana Arista, in partenariato con l’altra associazione che nell’area territoriale di Pescara-Chieti si occupa di salute mentale, Percorsi, presieduta da Eugenio Di Caro, organizza per domani (sabato 17 dicembre) al MuMi – Museo Michetti di Francavilla la mostra Fiera-Mente per presentare le iniziative di arte visiva e musicale in corso.

L’apertura è fissata alle 11 di sabato 17 dicembre quando, alla presenza del sindaco di Francavilla, Luisa Russo, del direttore del Centro di salute mentale di Chieti, Marco Alessandrini, e dei componenti le due associazioni, sarà tagliato il nastro nella struttura francavillese.

“Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale” è il motto di questa e di tutte le iniziative delle due associazioni che si prodigano per aiutare le persone affette da malattia mentale e i loro parenti, a superare le difficoltà di una patologia che, se presa in tempo, può facilmente essere curata. Un altro degli obiettivi principali è combattere lo stigma, l’anacronistica “macchia” che circonda, ancora oggi, le patologie che riguardano la mente e che rallenta, con danni spesso devastanti, l’accettazione della malattia stessa.

«L’arte», spiega Eugenio Di Caro, «come spesso accade, è riuscita ad accomunare e a mettere in relazione realtà differenti che difficilmente riescono a coincidere, consentendo all’individuo di esprimere in maniera creativa il proprio vissuto interiore. L’obiettivo di Fiera-Mente è contribuire, diffondendo la conoscenza, a combattere i pregiudizi legati al tema della salute mentale. Negli stand appositamente allestiti e nella sala conferenza del MuMi verranno esposti quadri e materiali multimediali, digitali e cartacei che illustrano i risultati di attività laboratoriali e psico-educative realizzate dalle due associazioni».

All’interno degli spazi degli stand e nei rispettivi perimetri utenti, volontari e famigliari delle due associazioni condivideranno le attività svolte durante l’anno nell’ottica di una compartecipazione che avvicini, coinvolga e intrattenga la cittadinanza, con lo scopo di sensibilizzare e abbattere barriere e stigmi comunemente legati alle persone affette da psicopatologie.




SATURNALIA a Teate Marrucinorum

Museo archeologico nazionale La Civitella, Chieti musA, concessionario Direzione Regionale Musei di servizi per percorsi educativi e attività culturali in sei musei abruzzesi, organizza, per domenica 18 dicembre, un evento ricco che abbraccia l’antica tradizione delle festività di dicembre nel mondo romano.

Chieti, 16 dicembre 2022. L’evento è sponsorizzato dalla società CLAC Tecnologie Informatiche, con sede operativa a San Giovanni Teatino (CH), la cui lungimiranza nell’investire in eventi culturali travalica la semplicistica visione di apporre un logo di supporto, e patrocinato dal Comune di Chieti. Saturnalia a Teate Marrucinorum racconta, attraverso un dialogo tra due attori professionisti, che impersonano una matrona teatina e uno schiavo, all’interno della Sala dei Frontoni del Museo archeologico nazionale La Civitella, un momento della vigilia dei Saturnalia. Il laboratorio didattico per bambini e la visita guidata ai preziosi tesori del museo coroneranno un evento unico in città, sempre alla ricerca di storie e tradizioni da ricordare. Il programma dell’evento inizia alle ore 16.00 con il laboratorio per bambini Un regalo dal passato. Realizza i tuoi doni per amici e famigliari, in cui si realizzano oggetti in argilla per riscoprire le origini dello scambio dei doni, a cura di Mariangela Terenzio e Roberta Iezzi. Alle ore 17.00, va in scena la pièce teatrale Saturnalia a Teate Marrucinorum, scritta e diretta da Daniele Mancini, con Chiara Colangelo e Alessandro Rapattoni dell’Accademia Teatrale Arotron di Pianella (PE). Alle ore 18.00, visita guidata al museo a cura di Stefania Cocco e Maria Di Iorio. Alle ore 19.00, replica della pièce teatrale.

Il costo per partecipare all’intero evento 15 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Per ingresso alle 19.00, il costo è 10 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Costo per i bambini è di 5 €, che dovranno essere accompagnati da un adulto durante il laboratorio. Chieti, 16 dicembre 2022 Referente per musA dell’evento Daniele Mancini +39 393 9648972




L’ORCHESTRA CHE VORREI prova aperta

Concerto di Natale sabato 17 dicembre ore17:30. Conservatorio A. Casella e giovedì 22 dicembre 2022 alle ore 17.30 Auditorium del Parco

L’Aquila, 16 dicembre 2022. L’Associazione nazionale Il Jazz va a Scuola – IJVAS, grazie al sostengo del Ministero della Cultura e al Comune de L’Aquila, ha dato vita a una Orchestra Giovanile, diretta dal Maestro Pasquale Innarella, finalizzata alla diffusione della cultura e della prassi jazzistica, una realtà dal valore incommensurabile perché è nata dopo il lungo periodo di isolamento dovuto alla pandemia che ha minato fortemente la naturale propensione dei più giovani alla  socializzazione. È proprio l’elevata valenza strategica, sia in ambito culturale che sociale, che faccia di questo progetto un modello virtuoso con l’intento di diffondere iniziative analoghe in altre regioni italiane.

Il progetto trae ispirazione dal “Sistema Abreu”, che si basa su un modello educativo che utilizza la pratica orchestrale come mezzo per raggiungere obiettivi a valenza artistica e anche di integrazione e superamento delle diseguaglianze. Il progetto, destinato a giovani di fascia 8-18 anni, ha una forma “aperta”: stimola l’interesse per il jazz e ha reclutato giovani da inserire in un organico.

IJVAS Associazione Il Jazz Va A Scuola Viale Castrense 7 00182 Roma, C.F. 96410970584 Dopo il lancio stampa nazionale di fine giugno, in data 20 luglio è stata lanciata la Call rivolta a studenti della fascia 8-18 anni invitando a inviare un modulo di preadesione e un breve video performativo. L’ammissione è stata effettuata dalla Commissione di Valutazione Artistica, presieduta dal Direttore Artistico Pasquale Innarella e composta da Ada Montellanico ispiratrice del progetto, Angelo Bernardi (referente IJVAS, realizzatore del progetto), Paolo Di Sabatino rappresentante designato dal Conservatorio A. Casella, Katia Di Michele referente degli Istituti scolastici partner di progetto, affiancati dal Professore Walter Gaeta e in presenza dell’assistente alla Direzione Artistica Antonio Marinelli, del maestro Ugo Viola e dei tutor titolari di borsa di studio L’ORCHESTRA CHE VORREI (Rodolfo Berardi, Ruben Coco, Fiorenza Marco, Nicola Paparusso, Valeria Tiganik). La call ha avuto un enorme successo e sono stati ammessi 67 ragazzi tra gli 8 e i 16 anni. In data 2 settembre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione presso l’Aula Magna del Conservatorio: sono intervenuti Ada Montellanico – Presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, Angelo Bernardi – Direttivo IJVAS, Pierluigi Biondi – Sindaco dell’Aquila, Claudio Di Massimantonio – Direttore del Conservatorio Casella dell’Aquila, Antonio Marinelli – assistente alla Direzione Artistica.

Le attività formative sono state incentrate sulla pratica orchestrale (esecuzione di partiture scritte, tratte dalla tradizione jazz e da composizioni originali appositamente arrangiate) e sulle tecniche improvvisative, caratteristiche dello stile jazz per complessive 160 ore di didattica in aula. La pratica è stata integrata da lezioni individuali per affinare le abilità di base, nonché da prove di sezione grazie anche al supporto di Cinzia Letizia D’Amico e di Dora Ruggiero.

Si è posta la massima attenzione al coinvolgimento artistico e sociale anche dei genitori, e degli appassionati e per questo sono state organizzate prove aperte che si concluderanno nella prova generale del prossimo sabato 17 dicembre 2022 presso il Conservatorio. Giovedì 22 dicembre 2022 presso l’Auditorium del Parco de L’Aquila, l’Orchestra Che Vorrei terrà il concerto di Natale.

IJVAS fa parte della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano (che ha patrocinato il progetto), nata per favorire la valorizzazione e lo sviluppo professionale di tutta la filiera e il consolidamento di reti virtuose fra gli aderenti. L’iniziativa dell’Orchestra Giovanile è incardinata in una complessiva strategia di scouting e formazione di giovani talenti e appassionati e già si impegna ad attivare ogni possibile collaborazione per favorire la stabilizzazione e la circuitazione dell’Orchestra. Raro esempio in ambito nazionale e di fondamentale importanza è la rete che si è consolidata tra lo storico Conservatorio A. Casella dell’Aquila e, grazie a Agata Nonnati referente dei dirigenti scolastici, gli Istituti Comprensivi, “Giosuè Carducci”, “Dante Alighieri”, “Teofilo Patini”, “Paganica”, “Gianni Rodari”, “Giuseppe Mazzini” e il Liceo Musicale dell’Aquila, che garantiscono al progetto una partnership ben strutturata e costante oltre a un forte radicamento sul territorio.




ANNO NUOVO, è possibile sperare?

di Domenico Galbiati

16 dicembre 2022

Siamo sulla soglia dell’ anno nuovo ed i tradizionali auguri hanno un che di beffardo, dato che siamo destinati a portarci appresso, ben oltre Capodanno, dalla guerra alla pandemia tuttora strisciante, dalla crisi ambientale a quella energetica, un ventaglio di questioni che non lasciano intendere soluzioni ravvicinate. Suggeriscono, piuttosto, la convinzione di un’ impotenza della politica, quasi fossimo davanti ad eventi che siano frutto di un fato ineluttabile che trascende la nostra capacità di imprimere un diverso indirizzo alla storia dei giorni nostri.

Il rischio è, dunque, che si aggravi ancora e si avviti la disaffezione nei confronti delle istituzioni già ampiamente documentata, cresca l’ “atomizzazione” del tessuto sociale, che, a sua volta, induce ognuno a rabberciare al meglio la propria condizione, come se ciò fosse possibile solo al di fuori di un quadro di compatibilità generali o addirittura a suo dispetto. Forse ancor più temibile che non l’esplosione di forti tensioni sociali è questo sfarinamento, il progressivo sgranarsi della coesione sociale come se ognuno fosse rassegnato, abbandonato a sé stesso, consegnato all’alea indecifrabile di un’ algida solitudine.

Eppure, la nostra società è percorsa, ad esempio, da un formidabile impegno nel campo del volontariato che, però, per quanto sia diffuso, non riesce a fare sistema, ad uscire, anche qui, da una pluralità encomiabile di nicchie che non fanno rete e, quindi, non creano un sentimento sociale diffuso e coinvolgente che riproduca, sul piano generale, quella cifra di generosità, di impegno gratuito, di reciprocità solidale di cui, per parte loro, danno prova. Né, per quanto sia nato da una recentissima consultazione generale che, da taluni, nel campo dei vincitori, è stata salutata come una catarsi, il riscatto da una stagione tormentata e grigia, il governo Meloni non riesce ad infondere al Paese, se non una speranza, almeno un senso di fiduciosa attesa.

Il governo “governicchia” e traccheggia, inclina dalla parte dei suoi, non trasmette sentimenti di rassicurazione e di effettiva equanimità, non offre una visione che vada al di là del bisticcio su aspetti sostanzialmente marginali, per quanto investiti di forti valenze simboliche. La “precarietà continua ad essere la cifra che prevale ed inquieta la vita dei singoli e della collettività, laddove il Paese avrebbe, al contrario, bisogno di uno sguardo penetrante che dia consistenza, spessore, profondità al tempo in cui ci stiamo inoltrando.

Peraltro, non si può demordere. È ancora possibile coltivare una speranza? L’ Italia – come, del resto, l’Europa – avrebbe bisogno di un’ispirazione, di un’idea forte che dia forma e colore al domani. Avrebbe bisogno di darsi un compito, di adottare un progetto che la proietti al di là dell’ immediata contingenza e susciti un moto di coinvolgimento e, se possibile, di entusiasmo. Senonché, non sembra lecito attendersi che qualcuno sappia dare un colpo d’ala e, dunque, è necessario armarsi di pazienza e ricucire, una dopo l’altra, le lacerazioni più offensive, le diseguaglianze crescenti, e poi via via le mille smagliature che deturpano il volto di una società che pur avrebbe potenzialità straordinarie.

Non si può contare su illusorie semplificazioni, come se si potessero sciogliere d’ incanto nodi che vanno, invece, attraversati esplorando le mille articolazioni della loro complessità. Insomma, ripartire dal basso, ricomporre le relazioni sociali prendendo le mosse dai territori e dalle periferie non è uno slogan, ma forse l’unica strategia ancora possibile per riassorbire la cosiddetta “liquidità” sociale che lamentiamo. E questo ci interroga anche in funzione di quale debba essere oggi, in un contesto talmente diverso, il ruolo che spetta a forze politiche che non siano la fotocopia dei partiti che furono, ma piuttosto rispondano ad istanze inedite.

Nessun dubbio che il loro compito primario sia quello di portare la loro visione dentro l’ordinamento istituzionale del Paese, sapendo che il potere non è “sterco del diavolo”, ma piuttosto quello straordinario strumento che può consentire alla politica di rappresentare la più alta forma di carità. Ma, nel contempo, devono anche saper schiodare la politica dal “palazzo” e riportarla tra la “gente” affinché diventi “popolo”, acquisendo la capacità di “pensare politicamente”, esercitando quel compito di analisi e di vero e proprio discernimento che consenta quel vasto processo di maturazione civile, in carenza del quale le società post-moderne, secolarizzate e globali rischiano di essere ingovernabili, come se fossero sabbia che scivola via dalle mani.




L’ATLANTIDE D’ABRUZZO, il mito di Archippe

Città scomparsa dopo cambiamenti climatici

Anche l’Abruzzo ha la sua “Atlantide” che è anche protagonista dell’ultima puntata di “Macchemito”, in onda su “Buongiorno Regione” a lunedì alterni, rubrica a cura di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani.

Come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Archippe è una città leggendaria, piena di mistero tanto da aver alimentato nei secoli l’immaginario di scrittori e viaggiatori”, ma questa meravigliosa città scomparve inghiottita dalle acque del Fucino, misteriosamente, rimanendo leggenda. Archippe sarebbe addirittura più antica di Marruvium, nell’attuale San Benedetto dei Marsi (Aq).

“Alla base del mito di Archippe c’è sicuramente un grande cambiamento climatico – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – che ha portato in realtà delle innovazioni soprattutto nelle popolazioni italiche ovvero quello dei grandi centri d’altura posti sulle aree collinari e pedemontane d’Abruzzo”.

Scomparso il Fucino, prosciugato dalla grande impresa di ingegneria di Alessandro Torlonia, in molti si spostarono alla ricerca di Archippe, ma ad oggi il suo mistero continua; un’altra piccola ‘Atlantide d’Abruzzo’ è osservabile a Capodacqua (Aq), dove è possibile inabissarsi per vedere sotto la superficie del lago artificiale un mondo antico da scoprire ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/868520790946514/.

Alessandra Renzetti




LEONARDO DA VINCI in De Divina Proportione

Evento prodotto dall’Ass.ne Culturale “Oltre Confine” con la Partnership del Comune di Vasto e la collaborazione del museo MUMEC di Arezzo

Vasto, 16 dicembre 2022. La mostra espositiva su Leonardo da Vinci in “De Divina Proportione” si svolgerà nei prestigiosi spazi di Palazzo d’Avalos a Vasto, dove verranno esposti i solidi geometrici, ricavati dai disegni riportati nell’opera di Luca Pacioli e disegnati, all’epoca della stesura del manoscritto, proprio da LEONARDO DA VINCI. Amico di Luca Pacioli, si sono trovati presenti alla Corte di Ludovico il Moro, rispettivamente nel ruolo di matematico Pacioli e di artista ed ingegnere Leonardo. Una delle tematiche della mostra riguarda i “CODICI di LEONARDO” in particolare la “VITE AEREA” o “ELICOTTERO”, del quale abbiamo un esemplare pratico del modello realizzato nel 1952 a Milano, proveniente dalla “Collezione Fausto Casi”; ma non mancheranno i testi antichi dai quali è stato possibile ricavare progetti, descrizioni e modalità d’uso di strumenti scientifici che, all’epoca di Leonardo, venivano utilizzati dagli architetti e ingegneri

Questa mostra è da considerarsi da apripista di un progetto a lungo termine che si prefigge nel corso degli anni di diventare un appuntamento con cadenza annuale, di respiro internazionale nel circuito dell’arte dedicata ai geni italiani. L’associazione culturale “OLTRE CONFINE” affiderà la direzione artistica alla Show Eventi, azienda di esperienza decennale e con curriculum impeccabile, avendo prodotto e diretto eventi di levatura internazionale nel modo dell’arte. Il Museo MUMEC di Arezzo fornirà i cimeli esposti in mostra avvalendosi della consulenza scientifica del Prof. Fausto Casi e della direttrice del Museo Dott.ssa Valentina Casi. La Show Eventi durante il periodo espositivo della mostra proporrà 2 giornate rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, in cui si terranno conferenze/ didattiche con ospiti di livello internazionale ed esperti d’arte sul tema dell’evento 1^ Conferenza/Didattica: ultima settimana di Febbraio 2023 2^ Conferenza/Didattica: prima settimana di Aprile 2023 Leonardo da Vinci ”In De Divina Proportione” sarà supportato da una massiccia e mirata campagna pubblicitaria, con il supporto di media partner come Radio Delta 1 e “Città del Cinema” di Vasto, la circolazione di Camion vela, Manifesti murali, Locandine, Volantini, Brochure, Cartellonistica e testate giornalistiche sia online che su carta stampata; inoltre verrà divulgato sui social network, catalogo multimediale.




KARATE IL TROFEO interregionale dello Csen

In scena domenica 18 dicembre

Cepagatti, 15 dicembre 2022. Domenica 18 dicembre 2022 si terrà nel Palazzetto dello Sport di Cepagatti, una delle gare di Karate più importanti della regione, il Trofeo Csen Interregionale Forme – Kata di Natale, con la partecipazione di 265 atleti di tutte le età e colori di cinture, provenienti da squadre di tutto l’Abruzzo e alcune anche dalle Marche.

In mattinata ci sarà la gara esclusivamente promozionale dei più piccoli dai 4 ai 12 anni ( con percorso, gioco tecnico del palloncino e prova Kata), mentre nel pomeriggio si svolgerà la gara dei più grandi ( dai 13 ai 65 anni, tutti atleti con cinture colorate fino alle Marroni e alle Nere), 

Le finalità di questa gara di Karate sono meno agonistiche del solito, ma principalmente natalizie, promozionali della disciplina e anche inclusive, visto che nel pomeriggio parteciperanno  anche atleti diversamente abili che faranno le prove di Kata  e saliranno sul podio insieme agli altri, ovviamente sempre in base alla fascia di età e alla cintura.

La gara è coordinata dal Maestro Agostino Toppi, Responsabile Karate e Arti Marziali Csen e dal Presidente Regionale e Vicepresidente Nazionale  dello Csen Ugo Salines.

A tal proposito, ha commentato il Maestro Agostino Toppi, Responsabile Regionale Csen Karate ed Arti Marziali:

“L’idea è quella di creare dei mini-gruppi da quattro atleti in base alla fascia di età e alla cintura per premiare tutti. Sono veramente soddisfatto per l’ampia partecipazione a questo evento, un grosso risultato dopo due anni di fermo. Ringrazio il Comune di Cepagatti ed in particolare l’assessorato allo sport. Faccio a tutti i ragazzi un grosso in bocca a lupo e dico un grazie speciale alle società intervenute che hanno capito lo spirito promozionale e solidaristico dell’ evento” ha concluso Agostino Toppi.




 VÍCTOR DEL ÁRBOL a Pescara

Un evento speciale firmato FLA

Venerdì 16 dicembre al Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo lo scrittore spagnolo presenterà il suo nuovo romanzo “Il figlio del padre”

Pescara, 15 dicembre 2022. A circa un mese dalla conclusione del FLA, una ventesima edizione che ha fatto registrare nuovi record sia in termini di pubblico che di copie di libri vendute, il Festival di Libri e Altrecose torna a proporre un appuntamento all’insegna della grande letteratura ospitando lo scrittore spagnolo Víctor del Árbol, autore pluripremiato che negli ultimi anni ha riscosso vastissimo interesse di pubblico e critica anche a livello internazionale: vincitore del prestigioso Premio Nadal de Novel, insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, il suo Un millón de gotas (A Million Drops) è stato nominato “Notable Book of the Year” dal Washington Post e dal The Seattle Times.

Venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo, e in diretta Facebook sulla pagina del FLA, Víctor del Árbol presenterà Il figlio del padre, pubblicato in Italia da Elliot Edizioni con la traduzione di Pier Paolo Marchetti, romanzo che ha recentemente vinto la prima edizione del premio Blacklladolid in Spagna, un thriller in cui memoria privata e collettiva si intrecciano ripercorrendo tutto il Novecento spagnolo. L’incontro, moderato da Angelo Lupo Timini, è realizzato dal FLA – Festival di Libri e Altrecose in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, il main partner della manifestazione Metamer, la Fondazione Genti d’Abruzzo e Radiostart.

Víctor del Árbol nasce a Barcellona nel 1968 da famiglia originaria dell’Extremadura, una regione spagnola a confine con il Portogallo. Laureato in Storia, dopo aver lavorato per alcuni anni come funzionario di polizia esordisce nel 2006 con il racconto El peso de los muertos, vincendo il Premio Tiflos de Novela. È autore di numerosi titoli, tra cui Respirar por la herida (2013), Por encima de la lluvia (2017) e Antes de los años terribles (2019). I suoi libri, tradotti in numerose lingue, hanno incontrato uno straordinario successo in Francia, dove nel 2018 è stato insignito del titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Sempre in Francia ha vinto il Prix du Polar Européen per La tristeza del samurái nel 2012 e il suo racconto Un millón de gotas si è aggiudicato il Gran Prix de Littérature Policière nel 2015 e il Premio SNCF du Polar nel 2018. Nel 2016 ha vinto in Spagna il prestigioso Premio Nadal de Novela con La víspera de casi todo. Il suo ultimo libro Il figlio del padre (2021) ha vinto la prima edizione del premio Blacklladolid a Valladolid in Spagna.

Il figlio del padre

Diego Martín era un uomo al culmine dell’ascesa sociale, un professore universitario colto e un po’ anonimo. Fino al momento in cui non è diventato un assassino. Figlio di immigrati della Spagna rurale giunti a Barcellona negli anni Cinquanta, Diego aveva prestigio, denaro, un matrimonio idilliaco. Ma, a porte chiuse, chi era Diego Martín? E perché ha ucciso brutalmente un giovane infermiere? Nemmeno lui lo sa. È un uomo pieno di segreti, che non è stato in grado di liberarsi del suo albero genealogico, dello squallore e delle ferite impresse nella memoria familiare. Una maledizione di cui gli parlò suo nonno quando era bambino ha colpito tutti gli uomini della sua famiglia e così anche Diego, il quale pian piano si accorge che è diventato ciò che odia di più: il figlio di suo padre. La sua vita inizia a precipitare proprio quando viene a sapere che il padre, che non vede da vent’anni, è morto. Da lì un viaggio nell’Estremadura, un’eredità legata al passato colonialista spagnolo, la resa dei conti con una sorella, Liria, da sempre rinchiusa in un ospedale psichiatrico.




FICHI DI MARZO di Kristine Maria Rapino

Gruppo di lettura con la docente di scrittura creativa

Pescara, 15 dicembre 2022. La lettura può essere un meritato angolo di solitudine o uno straordinario momento di socialità. I Gruppi di lettura della Scuola Macondo di Pescara gestiti dalla Dottoressa Elisa Quinto vogliono essere proprio questo: un libero spazio di condivisione e confronto, anche a distanza.

L’appuntamento di dicembre prevede l’incontro con Kristine Maria Rapino e il suo romanzo “Fichi di marzo” (Sperling & Kupfer): domani venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 sulla piattaforma zoom quanti vorranno potranno conoscere l’emozionante capolavoro dell’autrice nata 1982 e residente a Chieti, dove lavora nel sociale. La Rapino è editor e docente di scrittura creativa alla Scuola Macondo. Ha studiato recitazione e sceneggiatura e ha lavorato per il teatro e a Cinecittà. È stata finalista al Premio Letterario Rai La Giara e concorrente del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. Nel 2014 ha vinto il Premio Letterario Sándor Márai ed è stata finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como.

In “Fichi di Marzo” per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta.

Era un’occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell’antico mulino, ai piedi della Maiella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri.

Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio.

La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l’uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un’esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli.

Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.




MANOVRA: A PESCARA LA MANIFESTAZIONE della Cgil Abruzzo Molise

In centinaia in piazza Alessandrini. Alta percentuale di adesione allo sciopero generale.

Pescara, 15 dicembre 2022. “Contro una legge di Bilancio iniqua, che accresce povertà e disuguaglianze, aumenta la precarietà e premia gli evasori”. Con questo slogan la CGIL Abruzzo Molise ha manifestato oggi in piazza Alessandrini a Pescara in occasione della giornata di sciopero generale proclamato nell’ambito della mobilitazione promossa dal sindacato nazionale. Diverse centinaia i partecipanti all’iniziativa in piazza, con delegazioni arrivate dalle quattro province abruzzesi e dal Molise. Più che buone le adesioni allo sciopero, con picchi del 60%.

La manifestazione si è aperta con l’intervento del segretario generale della CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, cui hanno fatto seguito gli interventi dei delegati di alcune aziende abruzzesi. A partire dalla lavoratrice Loredana Pescrilli, RSA della azienda Pap, che prepara i pasti per gli ospedali della Asl di Teramo: si tratta di lavoratori che non ricevono lo stipendio e che oggi hanno scelto di scioperare e manifestare. Poi è stata la volta del coordinatore dell’Udu di Teramo, Pierluigi Marini, che ha parlato dei tagli al diritto allo studio previsti dalla manovra. Successivamente è intervenuto Diego Di Francesco, dipendente dell’azienda meccanica LFoundry di Avezzano, azienda che conta oltre 300 lavoratori somministrati con part time involontario. Tiziana Arista, dell’Osservatorio regionale per la Salute mentale, ha parlato delle carenze nei Centri per la Salute Mentale e dei tagli alla sanità. Roberta Casalena, Rsa del Cup di Pescara, si è soffermata sui su servizi esternalizzati nelle Asl abruzzesi. Sono intervenuti poi il segretario nazionale Flc Cgil, Alessandro Rapezzi, che ha parlato dei tagli operati dalla finanziaria su scuola, università e ricerca, del mancato finanziamento nella legge di Bilancio per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Poi è stata la volta di Renato Bressan, segretario Nazionale Spi Cgil che ha evidenziato la necessità di una riforma strutturale delle pensioni e di una pensione di garanzia contributiva per i giovani, soffermandosi anche sul mancato adeguamento delle pensioni all’inflazione al di sopra di 1.400 euro netti. Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Daniela Barbaresi, responsabile Sanità e Welfare della CGIL nazionale.

La Cgil, che parla di una manovra “ingiusta e sbagliata, che non va nella direzione necessaria per il Paese”, chiede in particolare la riduzione del cuneo fiscale a favore di lavoratrici e lavoratori per aumentare i salari; eliminazione dei voucher per il lavoro; fondi adeguati per sanità, scuola, università, ricerca e trasporto pubblico; più risorse per welfare e politiche che contrastino la povertà; risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego; politiche per il Mezzogiorno; lotta all’evasione fiscale; riforma delle pensioni, rivalutazioni integrali e pensione di garanzia per i giovani; maggiore tassazione per extraprofitti e grandi patrimoni.




GLI STUDENTI chiedono certezze!

Udu L’Aquila, assemblea sul quadro generale di residenzialità e borse di studio

L’Aquila, 15 dicembre 2022. Mercoledì 14 Dicembre alle ore 20:30 si è svolta presso la mensa di Campomizzi, attuale residenza universitaria, l’assemblea riguardante il quadro generale di residenzialità e borse di studio.

A prendere parola è stato il nuovo coordinatore dell’ Udu Giacomo Piccolo affiancato dall’uscente coordinatore Matteo Paoletti. L’assemblea ha visto la partecipazione di più di cento studenti che percepiscono l’instabilità dei loro diritti da studenti universitari.

In particolare, si è discusso animatamente sulla questione relativa allo studentato. A tale proposito Giacomo Piccolo ha dichiarato che la prossima residenza universitaria, secondo la Presidente dell’ADSU, sarà la struttura “il Moro” dell’ATER, in una zona mal collegata e con grandi difficoltà nel raggiungere i poli universitari, senza servizi quali la mensa, aule studio e bar e, come se non bastasse, le utenze saranno a carico degli studenti stessi.

Questo risulta inaccettabile in quanto non cambierebbe nulla rispetto a procedere ad una soluzione residenziale individuale. Quindi la richiesta, non solo dell’Udu ma dell’intero corpo studenti è chiara: “Vogliamo restare a Campomizzi, in quanto ben collegata e dotata di tutti i servizi che uno studentato dignitoso deve avere. Vogliamo restare finché la nuova residenza non sarà costruita e accessibile.” Altra questione critica è quella relativa alle borse di studio.

Così come tutti gli altri anni non è possibile pensare ad una copertura totale delle borse di studio unicamente con i fondi ministeriali. Si invita quindi la Regione a mettere subito la quota che gli è dovuta, ovvero almeno il 40% rispetto a quanto stanziato dal Ministero, in maniera tale che tutti gli studenti possano riceverla in tempo utile. Se la Regione non dovesse stanziare subito i fondi, molti studenti, pur idonei, rimarrebbero fuori dall’erogazione della borsa, finendo così per trovare sul proprio percorso universitario numerose criticità di tipo economico, mentre per qualcuno ciò significherebbe anche l’impossibilità di proseguire gli studi nella nostra città. Quello che si chiede come studenti è che nessuno venga escluso dal diritto allo studio.

In conclusione, il coordinatore Giacomo Piccolo ha ricordato come: “Studiare è un diritto, non è un premio o una concessione. Gli studenti si aspettano risposte da Adsu e Regione, tali da dare certezze sulla residenzialità e sulle borse di studio. Su questo siamo pronti a nuove mobilitazioni”. Udu L’Aquila Responsabili Stampa UduAq Chloe Marrone Martina Coccia Coordinatore UduAq Giacomo Piccolo




CENTRO DI RACCOLTA comunale

Taglio del nastro questa mattina in Via Bolzano per l’avvenuta conclusione dei lavori del Centro di Raccolta Comunale

San Giovanni Teatino, 15 dicembre 2022. Alla presenza del Sindaco Giorgio Di Clemente, del Vicesindaco Ezio Chiacchiaretta, degli Assessori Paolo Cacciagrano, Paola Zuccarini, Gabriella Federico e dei consiglieri Luciano Marinucci, Sabrina Gentile ed Efrem Martelli, la nuova struttura comunale è stata consegnata alla San Giovanni Servizi, che sarà il gestore della stessa.

La prossima settimana verrà firmato il contratto tra il Comune e la S.G.S. che, a subito dopo la firma, avrà alcuni adempimenti burocratici da completare, per poter quindi dare il via all’attività del Centro di Raccolta che entrerà così in funzione ed al servizio della cittadinanza.

“Dopo anni di sacrifici – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Di Clemente, che ha tagliato il nastro insieme con il Presidente della S.G.S. Roberto Ferraioli e l’Assessore all’ambiente e Transizione Ecologica Gabriella Federico,  – possiamo dire che finalmente abbiamo ultimato i lavori di questo importante Centro di Raccolta che, mi permetto di dire, è davvero un fiore all’occhiello per la Città di San Giovanni Teatino e punto di riferimento per le città limitrofe. Un grazie di cuore a tutti quelli che in questi anni hanno portato avanti con costanza il lavoro, anche quando ci sono stati blocchi e ritardi importanti, non dovuti di certo all’amministrazione. Grazie all’Ufficio Tecnico dei Lavori Pubblici, in particolare all’Arch. Di Tullio e all’Arch. Enrico Vecchiotti; grazie alla San Giovanni Servizi, al suo presidente Roberto Ferraioli ed ai suoi predecessori, che hanno iniziato con noi questo percorso, per il prezioso lavoro svolto; grazie anche governance della parte privata della S.G.S. rappresentata dalla ditta Rieco, al dott. Berardocco ed al dott. Galasso ; grazie al mio predecessore Luciano Marinucci che ha condiviso con me questo percorso negli anni addietro, condividendo soprattutto la pazienza nello stare dietro alla burocrazia per raggiungere l’obiettivo che oggi è finalmente diventato realtà.

“Questa è forse l’opera pubblica più attesa da questa città – ha proseguito l’Assessore Gabriella Federico – visto che per anni i cittadini mi hanno chiesto quando avrebbe aperto questo centro di raccolta. Sono certa che ci sarà una richiesta molto forte di utilizzo di questa struttura, con un grandissimo afflusso; per questo abbiamo il dovere di organizzare il suo funzionamento in maniera molto efficiente. Spero, infine, che questo possa essere anche un luogo dell’educazione e della motivazione al riciclo consapevole”.

“Sottolineo  con grande gioia – ha concluso il Sindaco Giorgio Di Clemente – che è in fase di ultimazione proprio qui accanto anche il nuovo deposito, con rimessa automezzi della San Giovanni Servizi. Presto sarà alzato anche un piano dove verranno sistemati gli uffici. La famiglia cresce se andiamo avanti tutti insieme. Per questo rinnovo l’invito a maggioranza e opposizione a fare politica, come è giusto che sia, ma allo stesso tempo a pensare al bene della nostra città. Città che io amo e che sono certo voi amate come me”.




A NATALE si può fare di più

Le creazioni dei bambini della scuola primaria francesco rossi esposte in sedi associazioni e attività commerciali. Prima mostra evento alla sala civica sabato 17 dicembre

L’Aquila, 15 dicembre 2022. In occasione delle festività natalizie, l’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, sostiene il progetto “A Natale si può fare di più!”, promosso dalla scuola primaria “Francesco Rossi”.

I bambini di tutte le 18 classi hanno realizzato disegni, cartelloni, locandine, manufatti, poesie, filastrocche e testi che sarà possibile ammirare in esposizione sabato 17 dicembre dalle 16 alle 19, al centro civico della villa di Paganica. Per i più piccoli tanti dolcetti a disposizione.

Successivamente le creazioni saranno esposte nei bar, locali, attività commerciali, nelle sedi di associazioni sportive, culturali e di altre realtà di Paganica e San Gregorio, e resteranno in esposizione fino al 6 gennaio, sia per consolidare il rapporto con il territorio di appartenenza, sia per donare auguri e sorrisi a tutti i cittadini che potranno ammirarli nel periodo più magico dell’anno.

“In una società in cui il consumismo, il benessere personale, l’egoismo fanno da padroni, si vuole far scoprire ai bambini il piacere di donare qualcosa senza un tornaconto materiale immediato – commenta il presidente Asbuc, Fernando Galletti -. E quale periodo migliore per scoprire e riscoprire insieme il piacere di donare se non il Natale? Il progetto vuole far scoprire alle nuove generazioni, nate e cresciute nell’agio, che il dono può andare al di là dell’aspetto materiale. Si possono donare emozioni, sensazioni, pensieri solo per il piacere di farlo. Donarsi all’altro attraverso l’arte e la poesia, provoca un piacere e un benessere a lungo termine in chi dà e in chi riceve”.

Conclude Galletti: riteniamo doveroso sostenere l’impegno che i docenti mettono nella realizzazione di questi obiettivi per dare la migliore educazione possibile ai nostri figli e nipoti, che oggi sono dei bambini, ma domani saranno il futuro della nostra comunità. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro sostegno a questa iniziativa e per augurare un felice Natale a tutta la comunità”.

Oltre che nella sala Civica e nel centro parrocchiale S. Giustino, sarà possibile ammirare le creazioni dei bambini fino al 6 gennaio 2023 presso le seguenti attività commerciali e associazioni sportive: A. S. D. Il Moro Calcio, A.S.D. Il Moro Volley, bar Garden, bar River, bar Tabacchi Iovenitti, Barrio, BCC – Banca di credito cooperativo, Caffè del Forno di San Gregorio, Caffè il Moro, centro estetico Anna Manganaro, Cherry pizzeria e rosticceria, Chiaravalle Gisa di Tennina Annarita, Ciuffetelli supermercato, Dottor Tech, Enoà, farmacia Alessandroni, farmacia insieme, Gemini, Gli antichi sapori del Gran Sasso F.lli De Paulis, Hair Mode di Polidoro Elena, Il giardino dei sapori, Il giardino della frutta, La bottega dei golosi, La rana verde, Le Métèque,  ambulatorio veterinario, L’edicola, L’elogio delle farine, Madame Hair & BeautyMai di Lunedi, Minimarket di Marina, parrucchiera Veronica, pasticceria Regina, Piccinini Olivio & C.  s.n.c., Poco Loco, Paganica Rugby e Supermercato Coal (De Angelis).




ELETTI SINDACO E GIUNTA il nuovo Consiglio dei Ragazzi

Luco dei Marsi, 15 dicembre 2022.  La calda atmosfera delle Feste imminenti ha incorniciato ad hoc, nella mattinata di oggi, giovedì, 15 dicembre, l’insediamento ufficiale del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), che ha visto l’elezione del sindaco, Alessandro Lauri, del vicesindaco, Alessandro Ripaldi, e la nomina degli assessori “baby” Biagio Di Pietro, Vilma Farina e Sofia Santellocco. Si tratta, per l’iniziativa, di un felice ritorno dopo lo stop obbligato dalla pandemia,  e vivifica una tradizione che a Luco dei Marsi, come ricordato con orgoglio dai piccoli neo Consiglieri, è già attiva da oltre un decennio.

Il progetto ‘Crescere partecipando – Crescere cittadini attivi nell’educazione alla partecipazione’, promosso nel tempo dall’I. C. ‘Ignazio Silone’ di Luco dei Marsi in sinergia con l’Amministrazione comunale, si sviluppa come un percorso formativo che vede alunni e studenti impegnati nella conoscenza di istituzioni, principi e regole alla base della convivenza civile, ma anche nella sperimentazione diretta dell’esercizio democratico, dall’individuazione ed elezione dei propri rappresentanti alla partecipazione alle iniziative di maggior rilievo condotte dall’Amministrazione.

Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla presenza della Giunta e della quasi totalità dei Consiglieri comunali, i giovani neoconsiglieri del CCR, precedentemente eletti dalle scolaresche e candidati a sindaco, hanno illustrato le loro proposte, dai diversi laboratori, da tenersi in orario pomeridiano, alle visite guidate alla scoperta delle ricchezze naturali e storiche del territorio, fino al tutoraggio solidale a favore dei compagni più in difficoltà. “Il Consiglio Comunale dei Ragazzi si è rivelato, nel tempo, una vera fucina di cittadinanza, in grado di catalizzare crescente passione e interesse da parte degli studenti.

Questi ragazzi ci hanno ancora una volta colpiti positivamente, non solo per la maturità mostrata e per l’impegno, ma anche per il forte senso di appartenenza alla nostra Comunità, apertamente espresso, che non può che renderci orgogliosi”, spiega la sindaca Marivera De Rosa che nel corso dell’incontro, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva, su tutti i piani, alla vita del paese, ricordando il valore delle istituzioni e della democrazia da cui discendono e da cui traggono linfa. Grande apprezzamento per il Territorio e la sua comunità è stato espresso dalla professoressa Claudia Scipioni, da pochi mesi dirigente dell’’I. C. “I. Silone”, che ha rimarcato come il progetto sia un valido e concreto esempio del “compito di realtà” previsto nella più moderna didattica.

Presenti per la scuola, con la Dirigente, la collaboratrice vicaria Rebecca Palma, il professor Antonio Candeloro, referente di progetto, e le docenti Maddalena Angelucci e Valeria Marcelli. I consiglieri del CCR eletti, oltre ai componenti della Giunta: Agnese Angelucci, Francesco Angelucci, Greta Bianchi, Elisabetta Candeloro, Martina Ciangoli, Antonella Ciocci, David Collalto, Domenico D’Alanno, Jasmine Danese, Hiba El Kamouni, Gea Galli, Leandro Massaro, Francesco Organtini, Cesare Panella, Fausto Recinelli, Alice Tacconella, Lina Venditti.




SPAZIO_MATERIA_SIGNIFICATO. Presentata la mostra

Cinque artisti abruzzesi protagonisti del Novecento nel Polo Museale Civico. Inaugurazione, sabato 17 dicembre, alle 17, nella sala  Bruno Buozzi

 Giulianova, 15 dicembre 2022. Presentata questo pomeriggio, in conferenza stampa con una visita in anteprima, la mostra “Spazio_ Materia_ Significato” che sarà inaugurata sabato prossimo, 17 dicembre, alle 17, in sala Buozzi , per chiudersi il 29 gennaio 2023.

Sostenuta dall’Assessorato alla Cultura, curata dal critico d’arte Antonio Zimarino e dal Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, la mostra sviluppa e dà forma ad un progetto originale ed ambizioso. Essa, infatti, colloca opere di cinque importanti artisti abruzzesi del paesaggio contemporaneo negli spazi museali giuliesi. Il contatto con i luoghi rinascimentali e le antiche collezioni è destinato a generare una contaminazione capace come poche di suscitare profondità e riflessioni sui legami profondi con il territorio. L’evento si fregia del patrocinio della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per L’Aquila e Teramo ed è stato realizzato grazie al Bim Vomano Tordino.

Capobianco alias Sebastiano De Laurentiis, Elio Di Blasio, Marcello Mariani, Giancarlo Sciannella e Franco Summa, protagonisti abruzzesi del Novecento italiano, sono i cinque artisti coinvolti. Le loro opere saranno esposte nel loggiato Riccardo Cerulli sotto piazza Belvedere, nella Pinacoteca Civica in Corso Garibaldi, nel Museo archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo. Il progetto espositivo e il catalogo sono stati curati da Giovanni Tavano e dalla Carsa Edizioni.

“Questa mostra – spiega Antonio Zimarino –  rappresenta una preziosa occasione per riflettere su un’ identità storica e culturale che forse sfugge anche a chi, in questi luoghi, vive e opera. Solo ripartendo  dalle riflessioni, dalle idee, dalle proposte, dalle testimonianze dei suoi migliori artisti e pensatori, è in realtà possibile concepire il “territorio” non come spazio geografico, ma come luogo mentale, teatro di un infinito, continuo dialogo con chiunque, con l’ altro”.

“Nostro obiettivo – sottolinea il Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante – è di nuovo valorizzare e accentuare la  dimensione urbana del museo, come anche l’eredità degli studi sull’Abruzzo e sugli artisti abruzzesi di Vincenzo Bindi, a 170  anni dalla nascita. Questo, non solo nell’ambito della conservazione dell’esistente, ma anche delle strategie di fruizione del patrimonio culturale. Si tratta, in realtà, di un sistema elaborato e polifonico che deve lavorare ogni giorno sulla propria missione per non paralizzarsi sulla sola celebrazione della memoria. Ecco allora l’urgenza di far incontrare l’eredità del passato con la comunità che l’ha ricevuta, di intessere un discorso costante per aprire porte, stabilire ponti, connessioni”.

“L’ Amministrazione Comunale – commenta l’ Assessore alla Cultura Paolo Giorgini – è stata felice di raccogliere la sfida, di praticare, in un tempo distratto e spesso indifferente, una strada originale, dissonante, orientata al godimento non convenzionale del patrimonio d’arte. Siamo certi di essere in questo compresi, assecondati, gratificati dalla risposta entusiasta di molti.”

Orari dal 18 dicembre al 29 gennaio:

dal martedì al venerdì, 16-20;

sabato, domenica e festivi, 10-12.30/16-20; 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle 18.

1° gennaio 16-20.

Lunedì chiuso.

Sedi della mostra:

– Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere

– Pinacoteca civica “Vincenzo Bindi”, corso Garibaldi 14

– Museo civico archeologico “Torrione La Rocca”, via del Popolo

Ingresso con biglietto unico del Polo Museale Civico.

Informazioni: 0858021290 – museicivici@comune.giulianova.te.it – www.pinacotecabindi.it




ENSEMBLE ZAMPOGNE LUCANE. Suoni della danza e della devozione

Auditorium del Parco, 17 dicembre 2022

L’Aquila, 15 dicembre 2022. Tra sacro e profano, un viaggio tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata, dalla piccola surdulina fino alle zampogne giganti di 6 e 8 palmi, in un concerto fortemente intonato al clima natalizio

Promosso dalla Società Aquilana dei concerti “Bonaventura Barattelli”, nell’ambito del Progetto speciale del Ministero della Cultura, in collaborazione con Squilibri editore, un concerto fortemente intonato al clima natalizio: il 17 dicembre, alle ore 18, all’Auditorium del Parco dell’Aquila, l’Ensemble di zampogne lucane con Suoni della danza e della devozione per un’immersione tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata.

Al confine con la Campania, nella zona che si estende dalle montagne del Pollino fino al Cilento, si trova una delle più straordinarie tradizioni musicali legate alle zampogne e alle ciaramelle, ancora oggi fortemente rappresentata da importanti suonatori e costruttori, tra i quali anche numerosi giovani che negli ultimi anni hanno ripreso in modo sempre più intenso l’uso di questi strumenti. La tipologia di strumenti è assai varia, dalla piccola surdulina, che monta ance semplici, alla più ampia famiglia delle ance doppie, che comprende le ciaramelle, suonate spesso in coppia, e le zampogne a chiave, con dimensioni variabili, fino agli esemplari giganti di 6 palmi. Molteplici le occasioni per l’uso di questi strumenti: feste civili e religiose, eventi rituali e appuntamenti calendariali, con particolare riferimento al Natale e ai pellegrinaggi mariani, con le lunghe salite ai sacri monti seguendo gli antichi percorsi della transumanza. Nel corso di queste processioni devozionali si formano veri e propri complessi estemporanei di zampogne, ciaramelle e organetti, accompagnati anche da tamburelli e bottiglie percosse con chiavi.

Il concerto del 17 dicembre intende offrire un’ampia panoramica sul mondo della zampogna lucana, sia dal punto di vista della morfologia dello strumento che dei repertori musicali. Anche per questo verrà usata un’ampia gamma di strumenti a rappresentarne la varietà di tipologie e dimensioni delle zampogne tradizionali alle quali si aggiunge anche la grande zampogna a chiave di 8 palmi, opera di Vincenzo Di Sanzo. Inoltre, verranno proposti brani musicali con surdulina e zampogna a chiave, tipici della zona del Pollino, le musiche per zampogna a chiave e ciaramella, tipiche della Val d’Agri, fino ad arrivare alle grandi formazioni di ance doppie usate in occasione dei pellegrinaggi.

Il concerto sarà coordinato e introdotto da Nicola Scaldaferri, virtuoso della zampogna ma anche docente di Etnomusicologia all’Università di Milano ed autore di studi di grande importanza sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, tra i quali il fondamentale volume Nel paese dei cupa cupa. Suoni e immagini della tradizione lucana, che costituisce un riferimento ideale anche per il concerto dato che rappresenta la più ampia ricognizione mai realizzata sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, con un vasto corredo fotografico ad opera di Stefano Vaja, un CD antologico e, nella più recente edizione, anche inediti materiali video.

Con Scaldaferri, sul palco dell’Auditorium, gli altri componenti dell’Ensemble:  Vincenzo Di Sanzo, Alberico Larato, Quirino Valvano e Mauro Venezia.

Elena Salvatorelli




TALE HUMAN BUILDING IN AZIENDA: la fiaba di Aladino per imparare l’arte di innovare

Sabato 17 dicembre alle 10 a Villa Maria Hotel Spa di (Chieti)

Manuela Toto, esperta in fiabaterapia, terrà un workshop gratuito dal titolo Aladino e l’innovazione. Dedicato a imprenditori, HR aziendali e professionisti

Francavilla al Mare, 15 dicembre 2022.  Un’ora e mezza gratuita, dedicata a sperimentare, attraverso il linguaggio delle fiabe e dell’arte immersiva, come sviluppare le nostre capacità creative e immaginative, nonché la fondamentale capacità di desiderare, che nutre ogni spinta di innovazione. Sabato 17 dicembre alle 10, a Villa Maria Hotel Spa di Francavilla al Mare (Chieti), Manuela Toto, scrittrice, formatrice, esperta in fiabaterapia, fondatrice del metodo FabuLab® e di SouLab® Academy, condurrà un workshop gratuito di crescita interiore, definita come Tale Human Building, rivolto a imprenditori, HR aziendali e professionisti, dal titolo “Aladino e l’innovazione”.

Saranno presenti Francesca Manso, ad di BayWa r.e. Global, player nel settore delle energie rinnovabili, Angelo Bandinu, fondatore della start up pescarese Nakpack, che produce l’imballaggio ecologico, in cellulosa, per le bottiglie di vino,  e Luisiana D’Angelo, capo HR di Almacis, azienda abruzzese che produce innovazione nei settori dell’energia, delle costruzioni, delle reti.

Innovare significa “fare nuovo”, cioè predisporre un cambiamento che per scelta comporti un miglioramento della situazione precedente in termini di stupore. Ciò che davvero è innovativo ci stupisce, perché esce fuori dalle nostre aspettative e da ciò che già conosciamo e pensiamo di sapere. Siamo soliti pensare all’innovazione come a qualcosa che riguarda innanzitutto il campo aziendale, la produzione di nuove idee che generano soluzioni alternative e migliori rispetto alle precedenti in campo produttivo. E invece è una capacità che parte innanzitutto dal singolo.

Quindi possiamo chiederci: quali caratteristiche deve avere una persona che sa innovare?

L’atteggiamento innovativo si nutre di particolari competenze personali: esso riguarda la possibilità di pensare fuori dagli schemi e di sfruttare il proprio genio interiore fino a recuperare la propria capacità di desiderare, cioè di vedere un futuro migliore. A tal proposito, le fiabe sono per eccellenza storie che insegnano a risolvere i problemi uscendo fuori dagli schemi.

Nemo Lab

Mettendo insieme strategie che ruotano attorno alle fiabe e all’arte, attraverso le video-installazioni artistiche multimediali realizzate dall’Associazione Nemo Arte, la dottoressa Toto ha creato veri e propri laboratori narrativi ed esperienziali, definiti Nemo Lab, per approfondire i contenuti interiori di cui la fiaba è portatrice. In questo modo accompagna singoli, gruppi e team aziendali in percorsi di conoscenza interiore e crescita umana, per tornare a essere protagonisti della propria vita.

Il libro e la presentazione

È disponibile dal 28 novembre il secondo libro della Toto: “C’era una volta ma c’è ancora, un viaggio dentro sé stessi attraverso le fiabe” (Engage Editore), un vero e proprio manuale di crescita personale destinato ai singoli, nonché ai professionisti, agli imprenditori e agli HR aziendali, con al centro le fiabe e le trasformazioni dei loro protagonisti, per tirare fuori la testa dalla sabbia e prendere in mano la propria vita. Un viaggio dentro noi stessi per capire il nostro mondo interiore e superare le nostre difficoltà.

Il libro verrà presentato nella stessa sede, nel pomeriggio del 17 dicembre, alle 17.30 alla presenza di Catiuscia Ceccarelli, giornalista e scrittrice. Durante l’evento (gratuito) sarà possibile acquistare il volume.

Manuela Toto

Classe 1979 residente a Chieti, Manuela Toto è consulente familiare, esperta in fiabaterapia, scrittrice, founder della Community Soulab per la crescita interiore e dell’Associazione Nemo Arte, che ha l’obiettivo di usare l’arte come strumento di consapevolezza. Il suo scopo è rendere la crescita interiore accessibile a tutti, attraverso contenuti e strumenti immediati e comprensibili per permettere a ciascuno di scoprire il grande potenziale di cambiamento presente dentro di sé.  Toto ha pubblicato cinque raccolte di poesie: Sotto le scale, Edizioni Tabula Fati 2019; Monere, Edizioni Tabula Fati 2019; Domus, Edizioni Tabula Fati 2020 – libro vincitore del Primo Premio dell’Editoria Abruzzese sez. poesia 2020; Origo: l’origine (2021), La formica matura (2021).

Infine, nel dicembre 2021, ha pubblicato “Cenerentola non era una sfigata – e Wendy ha lasciato Peter Pan”.




A PIANELLA IL ROSONE D’ORO e la xxiii edizione del Premio Giuseppe Porto

Hafez Haidar, Antonella Santuccione Chadha, Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta gli insigniti del Rosone

di Goffredo Palmerini

Pescara, 15 dicembre 2022. Sabato 17 dicembre, alle ore 17, nella splendida cornice della chiesa monumentale di Santa Maria Maggiore di Pianella (Pescara), si svolgerà la cerimonia di premiazione dei finalisti del Premio Rosone d’Oro di Lettere – Arte – Scienze “Città di Pianella” e del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla XXIII edizione. Il Premio, nato nel 2012, viene organizzato dalla Pro Loco di Pianella e si svolge nell’ambito del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla sua XXIII edizione. Il Premio nasce con l’intento di riprendere le tracce lasciate dal prestigioso Premio Internazionale “Rosone d’Oro”, promosso ed organizzato dal 1986 al 1996 sempre dalla Pro Loco di Pianella.

La Giuria dei due contest, composta da Roberto Sergiacomo, Remo Di Leonardo, Daniela D’Alimonte, Elena Malta, Gabriella Serafini, Dante Marianacci, Alessandro Morelli, Marco Tabellione, Loris Di Giovanni, ha deliberato di conferire, per l’anno 2022, il Rosone d’Oro alle seguenti personalità: Hafez HAIDAR, (per le Lettere), Antonella SANTUCCIONE CHADHA (per le Scienze), Venceslao DI PERSIO e Rosanna PALLOTTA (per l’Arte). Ha inoltre deciso di conferire il Rosone d’Argento al Maestro Danilo di SILVESTRO (personaggio abruzzese), direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma.

HAFEZ HAIDAR è scrittore e poeta d’origine libanese (è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953), da molti anni cittadino italiano. All’Università di Beirut ha studiato Filosofia greca ed araba. Trasferitosi in Italia, all’Università Statale di Milano si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Abbandonata la carriera diplomatica, nel 1986 si è dedicato all’insegnamento e alla scrittura, impegnandosi in un’intensa attività tesa a costruire collaborazioni tra popoli e culture, creando occasioni di conoscenza e di dialogo tra Cristianesimo e Islam. E’ stato docente di Lingua e Letteratura araba all’Università di Pavia. Rilevante l’attività editoriale come romanziere, poeta, saggista e traduttore, ha pubblicato per Mondadori, Piemme, Rizzoli, Bompiani, Fabbri, Tea, Guanda, Diarkos, Aletti, Marotta e Cafiero ed altri editori. Per la sua attività culturale mirata a favorire in campo internazionale il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica tra popoli di culture diverse, per due volte è stato candidato al Premio Nobel per la Pace. Considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni monoteistiche a livello mondiale, è anche il massimo studioso di Khalil Gibran, per le cui opere – e per quelle di altri autori arabi – è stato traduttore e curatore delle edizioni in lingua italiana. La sua traduzione di Le mille e una notte, per la collana Oscar Mondadori, è diventato un best seller, per molto tempo nelle prime posizioni della graduatoria delle vendite. Recentemente ha curato la traduzione del Corano, pubblicata dall’editore Diarkos. Ha inoltre curato e tradotto numerose altre opere letterarie, e tra queste la traduzione in arabo di alcuni libri di Oriana Fallaci. Autore di numerose opere di narrativa, poesia e saggistica, per brevità si citano La letteratura araba. Dalle origini all’età degli Abbasidi (Rizzoli, 1995), Dove nasce l’amore: 100 racconti per arrivare al cuore Piemme, 2001), Il custode del Corano (Piemme, 2006), Come sigillo sul tuo cuore. Le storie d’amore nella Bibbia e nel Corano (Piemme, 2006), Le donne che amavano Maometto (Piemme, 2007), Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori, 2007), Il viaggio notturno del Profeta (Piemme, 2008), La prediletta del Profeta (Piemme, 2010), Miriam a Gerusalemme (La Meridiana, 2010), Le mille e una notte (Helicon, 2014), Il complotto delle donne di Maometto (Di Felice, 2014), L’ultimo profeta. Gibran nel mio cuore (Tracce, 2014), Il nuovo profeta (Helicon, 2017), Lezioni di Pace. Il Corano, l’Islam e il terrorismo spiegato ai miei allievi (Imprimatur, 2017). Insignito di numerosi riconoscimenti per meriti letterari, è componente di prestigiose istituzioni culturali, in Italia e all’estero, e direttore generale della Camerata dei Poeti di Firenze. Candidato al Premio Nobel per la Letteratura, nel 2022 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

ANTONELLA SANTUCCIONE CHADHA è nata nel 1974 a Cepagatti, in provincia di Pescara. Patologa, neuroscienziata, esperta delle malattie della mente e del cervello, soprattutto Alzheimer, è pioniera della medicina di precisione orientata alla comprensione dell’influenza che sesso e genere hanno sulle malattie neurologiche. Da 15 anni vive a Zurigo con il marito indiano Avrath Chadha. Il suo libro Una bambina senza testa (2021), dove racconta storie di chi ha avuto la vita sconvolta dalla malattia, diventerà presto una serie tv. Nel 2021 ha ricevuto il premio “Numeri Uno” dell’Ambasciata italiana a Berna per il tempestivo contributo reso nella gestione del Covid in Abruzzo.

VENCESLAO DI PERSIO e sua moglie ROSANNA PALLOTTA sono due mecenati pescaresi. A loro si deve la realizzazione del Museo dell’Ottocento– Fondazione Di Persio Pallotta, prestigiosa struttura culturale inaugurata lo scorso 18 settembre alla presenza del ministro Garavaglia e del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Quindici sale dislocate su tre piani, ordinate per temi, scuole e tendenze, custodiscono circa 260 opere della loro collezione, frutto di 35 anni di ricerca, da ora a disposizione della collettività, nel Museo dell’Ottocento.

DANILO DI SILVESTRO, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, è nato a Pescara nel 1969. Diplomatosi presso il Conservatorio di Pescara, si perfeziona in “Direzione di Banda” presso l’Accademia Musicale Pescarese e in “Strumentazione per Banda” presso il Conservatorio di Frosinone. Nominato nel 1997 Maestro direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma, svolge un’intensa attività concertistica e istituzionale, esibendosi in piazze e teatri italiani ed esteri. Ha diretto complessi bandistici internazionali quali l’Atlantic Brass Band dello stato del New Jersey, la Crawly Millenium Concert Band di Londra, la Marecchusse dei Paesi Bassi e la Banda Città di Torrevieja in Spagna. Autore di numerose composizioni e trascrizioni per banda, spesso viene nominato presidente o membro di giuria in concorsi bandistici nazionali.

Come da valutazioni della Giuria, di seguito i nomi dei vincitori della XXIII edizione del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”.

Sezione poesia a tema libero in lingua italiana

1° classificato Rosanna DI IORIO; 2° classificato Valeria D’AMICO; 3° classificato Claudio SARMIENTO.

Sezione poesia a tema libero in dialetto

1° classificato Ireneo RECCHIA; 2° classificato Floredana DE FELICIBUS; 3° classificati ex aequo Giuliana CICCHETTI NAVARRA e Gabriele DI GIORGIO.

Menzione d’Onore al poeta pianellese Nicola PRIMANTE.

Sezione riservata agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, e delle prime, seconde e terze classi della Scuola Secondaria

Giorgio D’ALOISIO, classe 5^A Scuola primaria; Eliana BRANCATO, classe 5^B Scuola primaria; Edoardo PROVINCIALI, classe 5^ B Scuola primaria; Aurora MARINUCCI, Viola FAZI, Iris D’ATTANASIO, classe 5^D Scuola primaria.

Infine, qualche notizia sul magnificente contesto monumentale nel quale si terrà l’evento. La chiesa di Santa Maria Maggiore a Pianella risale all’epoca dell’espansione monastica dei Benedettini in Abruzzo, nei primi secoli dopo il Mille. Arrivati nei secoli VIII e IX i Benedettini iniziarono la loro espansione in Abruzzo intorno al XII secolo, con la costruzione o ristrutturazione delle grandi abbazie intorno ai nuclei abitati alto-medievali. In questo contesto s’inserisce la chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita a fine XII secolo, ma le sue origini sono certamente più antiche. La chiesa rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura romanica in Abruzzo e presenta tutte le caratteristiche d’un edificio medievale: struttura compatta, poche piccole aperture, largo spessore dei muri, elementi artistici e decorativi che arricchiscono la struttura sobria. Quella attuale è la risultante d’una serie di interventi di trasformazione e restauro succedutisi nel corso dei secoli, che hanno coinvolto la struttura più generale ma anche i singoli elementi, come la facciata, il portale e il rosone. L’architettura è quella d’una basilica a tre navate tipica delle chiese romaniche abruzzesi. Il mattone, materiale protagonista della costruzione, produce effetti decorativi e cromatici soprattutto all’esterno della chiesa. Il portale a sesto acuto, probabile opera di Maestro Acuto, è scolpito a bassorilievo, così come l’architrave decorato con raffigurazioni di otto personaggi riconoscibili grazie alle iscrizioni. Il rosone è sicuramente l’elemento di spicco della facciata, principale fonte di luce all’interno della chiesa, una ruota decorativa tra le più belle del patrimonio regionale. Nel rosone il Maestro Acuto ha impiegato gli stessi motivi già utilizzati nell’ambone e nel portale, ma anche nuovi elementi decorativi. La torre campanaria risale alla fine del XII secolo e completato dal XV al XVIII secolo. L’interno della chiesa presenta un assetto architettonico riferibile alla prima metà del XII secolo che ha subito interventi di sopraelevazione nel corso del Quattrocento. Nella chiesa s’avverte l’influenza lombarda innestata su precedenti forme classiche di matrice romana o paleocristiana. Sono inoltre presenti opere di grande rilievo artistico. Tra queste spicca lo splendido ambone, opera di Maestro Acuto, un importante ciclo di affreschi realizzato all’epoca delle grandi opere scultoree, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e affreschi di influenza benedettina del XII secolo, un affresco di fine ‘300 o inizio ‘400 raffigurante l’Eterno benedicente. Affreschi sparsi si trovano anche su colonne e pilastri e di particolare rilievo è quello della navata destra raffigurante scene della vita di San Francesco e di San Berardino da Siena, databile tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. Queste opere pittoriche risentono chiaramente di influssi della pittura meridionale che raccoglie la lezione dell’arte bizantina diffusa all’epoca nell’Italia meridionale.

ROSONE D’ORO 1986

Giorgio BASSANI, per le Lettere

Cesare MUSATTI, per le Scienze

Ernesto GIAMMARCO, per la Glottologia

ROSONE D’ORO 1987                

Ernesto SABATO, per le lettere

Antonio ZICHICHI, per le scienze

Elio DI BLASIO, per la pittura

ROSONE D’ORO 1988

Eugenio EVTUSCENKO, per le Lettere

Rita Levi MONTALCINI, per le Scienze

Giovanni CARADENTE, per l’Arte

Ermanno CIRCEO, per la critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1989

Alberto MORAVIA, per le Lettere

Francesco ALBERONI, per le Scienze

Andrea CASCELLA, per l’Arte

Vittoriano Esposito, per la Critica

ROSONE D’ORO 1990

Michele PRISCO, per le Lettere

Cesare PESCHLE, per le Scienze

Corrado GIZZI, per la Cultura Abruzzese

Paola QUATTRINI, per l’Arte

ROSONE D’ORO 1991

Mario LUZI, per le Lettere

Aldo VISALBERGHI, per le Scienze

Giuseppe DI STEFANO, per l’Arte

Edoardo TIBONI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1992

Carlo SGORLON, per le Lettere

Danilo MAINARDI, per le Scienze

Venanzo CROCETTI, per l’Arte

Francesco DESIDERIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1993

John OSBORNE, per le Lettere

Alberto OLIVIERO, per le Scienze

Marcello DE GIOVANNI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1994

Raffaele LA CAPRIA, per le Lettere

Domenico PARISI, per le Scienze

Antonietta STELLA, per l’Arte

Gianni OLIVA, per la Critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1995

Ivan V. LALIC, per le Lettere

Massimo PIATTELLI PALMARINI, per le Scienze

Pasquale SALVUCCI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1996

Junna MORIC, per le Lettere

Tomàs MALDONADO, per le Scienze

Nicola OCCHIOCUPO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1997

Almudena GRANDES, per le Lettere

Vincent COUTILLOT, per le Scienze

Carlo MARCANTONIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2012

Francesco SABATINI, per le Lettere

ROSONE D’ARGENTO

Mira CANCELLI, per l’Arte

Daniela MUSINI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2013

Massimo PAMIO, per le Lettere

Ennio CALABRIA, per la Pittura

Donato RENZETTI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Giorgio PAGANNONE, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2014

Franco FERRAROTTI, per le Scienze

Marco PATRICELLI, per le Lettere

Gigino FALCONE, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

M° Donato DI MARTILE per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2015

Alessandro MOLA, per le Lettere

Nicola MATTOSCIO, per le Scienze

Giorgio TANI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Cornelia DITMAR per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2016

Franco NEMBRINI per le Lettere

Giuliano OTTAVIANI, per l’Arte

Stefano RAGAZZI, per le Scienze

ROSONE D’ARGENTO

Franco BATTISTELLA




L’UOMO DELL’ANNO (?)

I tempi dicono che i riferimenti sono questi a Ortona [… e in giro per il ns mondo sconquassato]

Se l’Amministrazione comunale di Ortona sceglie questi modelli, nonostante qualche sparuta, accennata e timida voce critica qua e là in città, la maggioranza della comunità vuole questi modelli, c’è poco da dire.

Tralasciando le classiche voci dell’innocenza, non si registra movimento alcuno che possa paventare un qualche problema di dignità, d’immagine o di altro ancora. Tutto nel silenzio o su qualche testata ed in pochi e allegri commenti Facebook,

Facciamocene una ragione, registriamo e passiamo oltre.

L’effetto domino innescato dagli alti pensatori non trova difetto o scostamento di sorta, in questo momento. Sembrerebbero tutti allineati al pensiero dominante, perfino il mondo degli inviolabili. 

Una cosa, comunque, è certa: questa società civile* sta degradando di brutto!

nm

Foto Grazia.it