RADICI TAGLIATE CON LA MOTOSEGA nel cantiere sulla Strada Parco

Co.n.al.pa: Occorre un’indagine a tutela dell’incolumità pubblica

Pescara, 23 settembre 2022. La sezione pescarese del Co.n.al.pa. lancia l’allarme dopo la caduta degli alberi in città. “Abbiamo già espresso pubblicamente le nostre perplessità dopo la caduta dei due pini all’interno di un cantiere dove si stava scavando. Ma ieri abbiamo visto le immagini di taglio con motosega delle radici di un pino sulla strada parco e siamo sconcertati”

È un equivoco diffuso quello di pensare che i pini siano alberi con radici superficiali e per questo soggetti a caduta. In realtà questi alberi hanno un apparato radicale che garantisce un’ eccezionale capacità di sostegno, a meno che non si vadano ad effettuare azioni di disturbo ed alterazioni innaturali. Per avere pini stabili dobbiamo lasciare in pace le radici. Gli eventi meteorologici recenti possono sicuramente avere influito sulla caduta di alberi malati o morti (come quelli di Colle Renazzo) ma possono anche aver accelerato situazioni di precedente instabilità dovuta ad interventi impropri su alberi sani”

“Le immagini diffuse sui social ieri, in aggiunta ad ulteriori fotografie di radici tagliate su altri pini anche in tempi meno recenti, si commentano da sole e devono indurre tutti i cittadini ad una seria riflessione.”

Occorre una indagine delle autorità forestali per verificare se le modalità dei lavori effettuati vicino alle radici degli alberi garantiscono l’integrità degli apparati radicali e quindi la stabilità delle piante. Queste verifiche andrebbero fatte sia per i lavori passati che per quelli futuri.“

“Siamo molto preoccupati per l’annuncio di nuovi lavori di rifacimento strade in zona della Pineta Dannunziana. Vanno preservate le radici effettuando i lavori con metodi che non le danneggino. Ci sono svariate soluzioni che possono essere introdotte e studiate dai tecnici e addetti ai lavori in modo da proteggere gli alberi ed anche la sede stradale”




CONCERTO SOLO PIANO Recital della pianista Maria Gabriella Castiglione

Pescara, 23 settembre 2022. Ascolteremo un percorso musicale intenso, suggestivo e singolare come lei sa fare da anni coinvolgendo spettatori di tutte le età, interpretando musiche di autori classici come Bach, Chopin, Rachmaninov ai moderni come Piazzolla, Sakamoto, Glass, Nyman, Hisaishi, Tiersen, con una intensità che rapisce l’anima ed il cuore. Tecnicamente Maria Gabriella, dotata di poliedricità e forza, ma intimamente di rara commozione , quasi a voler conoscere ogni singolo spettatore, percorrendo, attraverso le note vibranti, il cuore di ognuno.

Lei si autodefinisce ARTISTA INDIPENDENTE perche fuori da tutte le convenzioni, dalla politica, dai sistemi, ma guidata da uno spirito ribelle ma austero, severo ma anarchico, libera da tutto e tutti. La sua solitudine interiore l’ha sempre portata a crescere nello studio per cercare di evolversi lontana dalle mode di ogni genere, le sue contraddizioni indicano lo spirito artistico che la contraddistingue da sempre, cavalcando centinaia di palchi da tantissimi anni.

Direttore artistico del festival Musicarte nel Parco a Pescara da 25 anni, insegnante infallibile amata dai suoi allievi, riesce a captare ogni momento in ogni nota, seppur di autori di epoche  diverse, ma legati magistralmente da un filo sottile che, solo al termine del concerto lo spettatore sa cogliere, direi un pugno nello stomaco.

Maria Gabriella Castiglione, pluripremiata anche dalla presidenza della repubblica, si esprime anche attraverso la pittura e scrittura, e come lei dice, sceglie l’arte come sopravvivenza e modus vivendi in un mondo ormai disumanizzato in cui molti tradiscono anche mentendo a sé stessi ma la musica è l’unica via per non mentire e ritornare ad amare, perché coinvolge tutti i sensi, la mente e l’evoluzione culturale e umanistica in cui tutti ne abbiamo bisogno. Penso che chi ha modo di conoscerla ed ascoltarla non può dimenticarla mai. È lei: Maria Gabriella Castiglione.

Renato Caldarale




NUOVE NORME SULLE PROFESSIONI. Le richieste degli Ordini alla politica

L’Ordine degli Ingegneri di Teramo, insieme all’Ordine degli Architetti e ai Collegi dei Geometri e Periti Industriali teramani, suggerisce alle forze politiche provvedimenti che migliorino le condizioni di lavoro dei professionisti del settore. In particolare: il Testo Unico della Ricostruzione per i Comuni del doppio cratere sismico, semplificazione, equo compenso e regole sulla responsabilità

Teramo, 22 settembre 2022. Domenica 25 settembre 2022 si vota per eleggere un nuovo Parlamento. Un’occasione importante per l’Ordine degli Ingeneri di Teramo che, insieme all’Ordine degli Architetti e ai Collegi dei Geometri e Periti Industriali teramani, propone alle forze politiche alcuni provvedimenti normativi che potrebbero incidere positivamente sulle problematiche che riguardano la regolamentazione delle professioni e che migliorerebbero le condizioni di lavoro degli stessi professionisti.

Le parti, in particolare, convengono sulla esigenza di completare e di rivedere da una parte le norme che regolano le procedure elettorali degli Ordini e Collegi in un’ottica di semplificazione, dall’altra i percorsi di accesso alla professione e i provvedimenti che garantiscano la dignità del lavoro professionale in base al principio dell’equo compenso.

I professionisti del settore, inoltre, rappresentano la necessità che il processo di riforma degli ordinamenti professionali (avviato nel 2011-2012) si concluda presto, agendo tra l’altro sulla disciplina dell’obbligo assicurativo, sulle modalità di espletamento dell’obbligo della formazione continua, sulla semplificazione delle procedure di istituzione e gestione dei consigli di disciplina.

Ulteriori ambiti di intervento urgente dovrebbero essere quelli relativi all’adeguamento dei compensi dei periti e dei consulenti tecnici d’ufficio (Ctu) e all’attuazione delle disposizioni inserite nella Legge n. 81/2017 e nella legge sulla concorrenza 2021, con particolare riferimento al principio di sussidiarietà. E ancora, gli Ordini e i Collegi tecnici teramani chiedono di disciplinare meglio il principio di responsabilità dei professionisti nel sistema dei bonus edilizi nonché l’istituzione di un apposito fondo di rotazione, nell’ambito del PNRR, destinato specificamente alla progettazione.

Infine, si intende segnalare che nei Comuni teramani e aquilani che hanno vissuto la sovrapposizione dei danni dovuti al sisma 2009 e 2016 oltre a quelli legati alla neve, i tecnici e le imprese si trovano ad operare con procedure, normative e prezzari diversi e con scadenze inattuabili. In questo caso sarebbe utile l’applicazione del Testo Unico della Ricostruzione.

“L’auspicio è che i nostri suggerimenti possano essere presi in seria considerazione da tutte le forze politiche in campo – dichiara Leo De Santis, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo -. L’attuazione dei provvedimenti che proponiamo rappresenta per noi una soluzione ad una reale ripartenza economica dei professionisti e di tutte le attività produttive”.




IL MUTARE DELLE FORME in corpi nuovi

Sabato lo spettacolo di Mario Massari con la partecipazione degli studenti del Liceo Classico Ovidio

Sulmona, 22 settembre 2022. Tornano in scena gli studenti del Liceo classico Ovidio di Sulmona. Sabato 24 settembre saranno infatti tra i protagonisti della rappresentazione Il mutare delle forme in corpi nuovi, spettacolo per la regia di Mario Massari.

L’appuntamento è alle 21, in piazza XX Settembre, a conclusione della V edizione di Ovidio Running, la gara podistica internazionale dedicata al poeta Ovidio, organizzata dall’ASD Runner Sulmona e dall’Istituto d’Istruzione superiore Ovidio.

Lo spettacolo, come si evince dal titolo stesso, si incentra sulla rappresentazione scenica di alcuni passi di opere del poeta latino, in particolare delle Metamorfosi. Ad interpretare i primi passi del capolavoro ovidiano saranno proprio cinque studenti del liceo classico: Niccolò Desiati, Matteo Marrese, Beatrice Marzolini, Sofia Schiavo e Noemi Tortis. Gli studenti saranno sulla scena insieme agli attori Mario Massari, Milo Vallone e Valentina D’Andrea, al Collettivo di danza Dadalouve e agli ospiti del centro diurno Giuliana Fapore del Dipartimento di Salute Mentale ASL1 Abruzzo, all’insegna di un’arte che, in tutte le sue forme, unisce e si fa portavoce di un profondo valore educativo.

Annalisa Civitareale




GLOBE THEATRE, il crollo

Studenti di Roseto tra i feriti nel crollo

di W. Centurione

Chieti, 22 settembre 2022. “Come ogni anno erano andati a Roma al Globe Theatre per vedere quest’anno il Macbeth. I ragazzi stavano uscendo e andando verso le scale di uscita, all’improvviso è avvenuto il crollo!

Tutto è accaduto appena terminato lo spettacolo per le scolaresche, sembra che si siano sganciate le piastre di tenuta della rampa. Attimi di paura a Roma. I Vigili del Fuoco hanno fatto sapere che i ragazzi, tutti tra i 16 e i 17 anni, stavano uscendo dal teatro, quando la scala ha ceduto. In quel momento stavano transitando almeno una quindicina di ragazzi, alcuni sono stati portati in ospedale. L’incidente è avvenuto ieri intorno all’ora di pranzo, alle13:30 circa. Dopo aver evacuato i giovani sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza del teatro. Sul posto è giunta anche la polizia di stato.

Il Globe Theatre, costruito nel 2003, è stato intitolato a Gigi Proietti dopo la sua scomparsa ed è una fedele replica del teatro di Londra dove recitò la compagnia di William Shakespeare. Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è subito messo in contatto con i gestori della struttura.

Le testimonianze dei presenti: “Stavamo uscendo dopo lo spettacolo ed è ceduta una scalinata. Gli alunni sono caduti tra le travi da un’altezza di circa tre metri, dal terzo al secondo piano. I ragazzi hanno tra i 17 e i 18 anni”…ha raccontato la docente Chiarina Maggitti che stava accompagnando la scolaresca coinvolta nel crollo avvenuto nel Globe Theatre all’interno di Villa Borghese, a Roma.

Gli studenti del liceo erano arrivati nella Capitale da Roseto degli Abruzzi, in gita scolastica. Avevano assistito nel teatro allo spettacolo Macbeth. E poi il racconto di una studentessa: …“Stavamo scendendo le scale dopo lo spettacolo e abbiamo sentito le urla perché la scala di legno è crollata sotto i piedi dei nostri compagni. Io ho visto crollare tutto, è stata una frazione di secondo. Lo spavento è stato grandissimo. Molti di noi sono ancora sotto shock”. Così una studentessa abruzzese

Anche la professoressa Simona Di Felice che era lì a Roma durante l’accaduto, interviene: …“i ragazzi non sono in gravi condizioni. Voglio sottolineare che i soccorsi sono stati tempestivi perché in pochi minuti sono arrivati vigili del fuoco, 118 e forze dell’ordine”. Davvero una brutta avventura per tutti i presenti e per i nostri conterranei. Speriamo si riprendano presto.




LA PROTEZIONE CIVILE IN SOCCORSO dei comuni colpiti dall’alluvione

Il Vicesindaco Lidia Albani: “ Generosa e tempestiva anche in questa occasione. L’ Amministrazione la ringrazia a nome della città”.

Giulianova, 22 settembre 2022. Il Vicesindaco Lidia Albani ringrazia la Protezione civile di Giulianova che è intervenuta con tempestività in soccorso della popolazione marchigiana che giovedì scorso è stata sconvolta da una disastrosa alluvione. Da Giulianova sono partiti quattro  volontari a bordo di due veicoli, uno attrezzato per il lavaggio di strade e oggetti, l’altro, un pulmino, dotato di quattro idrovore, un gruppo elettrogeno ed altra attrezzatura adeguata.

“Torneranno nelle aree colpite, dopo la fase d’ emergenza – sottolinea il Vicesindaco, che è anche assessore alla Protezione civile – I volontari hanno messo  quotidianamente a disposizione loro stessi, con impegno e grande abilità tecnica. Anche in questa occasione, la Protezione civile di Giulianova ha dimostrato, oltre all’efficienza, una straordinaria generosità. È doveroso che al gruppo vada per questo, a nome personale, dell’ Amministrazione comunale e della città, un sentito ringraziamento”.




LE PREOCCUPAZIONI legate al caro energia

basse temperature costringono ad utilizzare le varie forme di riscaldamento a disposizione

Gamberale, lì 22 settembre 2022. Siamo tutti consapevoli che si andrà incontro ad un periodo difficile dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico ed è indispensabile che vengano presi dei provvedimenti legislativi che vadano incontro ai cittadini dei Comuni che hanno altitudini superiori agli 800/1000 mt. s.l.m.

Le varie problematiche legate allo spopolamento, ai disagi della sanità e della scuola fino alle pessime condizioni della viabilità sembrano problemi di scarso rilievo difronte al caro energia. Comuni come Gamberale (1.343 mt. s.l.m.) nel periodo invernale hanno temperature sottozero sia di notte che di giorno e pertanto il consumo di metano, legna e pellets e altri prodotti per riscaldamento è davvero notevole rispetto alle zone costiere.

Nel caso del metano è vero che le tariffe imposte tengono conto dei parametri legati anche all’altezza sul livello mare, ma nello specifico è opportuno prevedere un’agevolazione importante come previsto per il gasolio e il gpl.

Secondo l’articolo 19 della direttiva 2003/96/CE chi risiede in aree geografiche particolarmente svantaggiate ha diritto ad aliquote ridotte di accisa sul gasolio e sul gas di petrolio liquefatto (GPL) usati come combustibile per riscaldamento.

La decisione di esecuzione (UE) 2019/814 del Consiglio del 17 maggio 2019 che autorizza l’Italia ad applicare, in determinate zone geografiche, aliquote di tassazione ridotte al gasolio e al gas di petrolio liquefatto (GPL) utilizzati per riscaldamento ai sensi dell’articolo 19 della direttiva 2003/96/CE è valida fino al 31.12.2024.

Tali agevolazioni sono previste per il gasolio da riscaldamento e per il GPL (e non per il metano) che in realtà non sono utilizzate in quanto le reti metanifere hanno ormai coperto tutti i territori e fino a qualche mese fa era il combustibile più usato sia per il risparmio economico e sia per la “comodità” del suo utilizzo. Tra l’altro, l’utilizzo del metano da un punto di vista ambientale è meno impattante rispetto soprattutto agli impianti a gasolio e quindi è una fonte energetica da incentivare anche per tale ragione.

È impensabile che le aree interne non debbano usufruire di ulteriori tariffe calmierate rispetto a paesi che risiedono sulla costa che sicuramente godono di temperature più miti rispetto all’entroterra.

I costi per le spese di riscaldamento che si sostengono in zone di montagna non sono minimamente paragonabili ai costi sostenuti in zone costiere. 

È necessario intervenire urgentemente per agevolare l’utilizzo del metano nelle aree interne attraverso una defiscalizzazione notevole, che consenta ai cittadini delle aree interne di poterne usufruire non subendo ulteriori disagi sia economici che in termini di qualità della vita.

Maurizio Bucci

Sindaco di Gamberale




NUOVA VITA PER IL CINEMA auditorium Zambra di Ortona

Si parte con la nuova gestione di Unaltroteatro

Ortona, 22 settembre 2022. ’impresa di produzione Unaltroteatro dà il via alla stagione 2022/2023 nel nuovo spazio teatrale e cinematografico del Comune di Ortona (Chieti): il cinema auditorium Zambra, chiuso ed inutilizzato dal 2013, dopo i lavori avviati dall’ente nel 2017, permette oggi al territorio abruzzese, e nella sua nuova versione, di usufruire di una location che torna a vivere e che inaugurerà la stagione il 30 settembre alle 21, con ‘No, grazie’ quando calcherà la scena Adriano Falivene per la regia di Antonio Perna e la produzione di Murìcena Teatro.

Unaltroteatro nasce nel 2017 dall’intuizione dell’attore e regista Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino, attrice e regista. Nel giugno 2018 la compagnia ottiene il riconoscimento dal Ministero dei Beni Culturali come Impresa di produzione teatrale Under 35, si occupa di produzione e formazione per l’Arte Teatrale e promuove lo sviluppo delle arti sceniche performative e visive ed è nel 2020 che la compagine si amplia con l’ingresso di Davide Borgobello, scrittore, autore e produttore: con questo ingresso i progetti si fanno sempre più importanti.

La nuova realtà ortonese diventa sfondo ideale per accogliere progetti di formazione e spettacolo con l’ambizione di diventare nuovamente centro di aggregazione e di crescita del pensiero critico per la città e punto di riferimento abruzzese. Tante sono le iniziative pensate per la valorizzazione di questo rinnovato ‘polo culturale’. Unaltroteatro guarda con molta attenzione anche alle altre forme d’arte e quindi propone cinema, eventi site specifici, incontri, workshop e una scuola di formazione, la UT Factory, per dare la possibilità ai giovani di scoprire tutti i mestieri che ci sono davanti e dietro le quinte con docenti specializzati che, partendo dal territorio ortonese e abruzzese, hanno calcato palchi e set nazionali e internazionali. Con lo stesso spirito sono state presentate le collaborazioni con Ciak City, Artinvita, le altre realtà teatrali ortonesi e il Comune di Ortona.

“L’intento è quello di offrire opere che possano avvicinare il pubblico giovane al teatro – sottolineano i fondatori di Unaltroteatro – guardiamo alle nuove generazioni che, negli ultimi due anni, hanno subìto più degli altri le conseguenze della pandemia. Proprio per questo abbiamo scelto, per lo slogan della stagione, la parola ‘coraggio’, perché adesso è il tempo di essere coraggiosi e riprendere in mano i propri sogni”.

“Accoglienza e scambio. Grazie anche alla collaborazione nascente con tutte le scuole del territorio ortonese, intendiamo non sovrapporci ma integrare l’offerta già presente sul territorio – spiegano. – Ci siamo accorti, dopo un’attenta analisi fatta nella città, che bisogna fornire ai giovani gli strumenti, l’ascolto e la possibilità di esprimersi per comprendere, scegliere e creare. Il nostro è un invito a scoprire la magia che si nasconde dietro e davanti al palcoscenico”.

Chi sono i membri di Unaltroteatro:

– ARTURO SCOGNAMIGLIO

Attore, regista e disegnatore luci si forma in varie realtà in Italia (Scuola di recitazione Galante Garrone di Bologna, Teatro del Navile) e a Londra nel 2011 (OldVic Theatre, National Theatre) e lavora con attori e registi come Renato Carpentieri, Mauro Avogadro, Marco Manchisi, Ennio Coltorti, Gabriele Lavia solo per citarne alcuni, come attore è protagonista di vari spettacoli per la regia di Tony Laudadio, Andrea Renzi e inizia una proficua collaborazione con Teatri Uniti. Per la televisione lavora in varie serie televisive con la regia di Giulio Manfredonia (Sotto Copertura), Edoardo De Angelis (Sueño Bendito), Carmine Elia (Mare fuori) Sergio Mimica-Gezzan (I Medici Master of Florence) accanto ad attori come Guido Caprino, Claudio Gioè, Dustin Hoffmann e Richard Madden ed altri. Fonda nel 2017 la compagnia Unaltroteatro insieme ad altri colleghi;

– LORENZA SORINO

Attrice e regista teatrale inizia il suo percorso artistico a 13 anni con il teatro del Krak. Nel 2000 consegue il diploma di attrice di prosa presso la la Scuola di teatro di Bologna di Alessandra Galante Garrone. Lavora con vari registi come Francesca Mazza, Angela Amalfitano, Vittorio Franceschi, Marco Manchisi, M. Schmidt, A. Popovsky, Gabriele Lavia solo per citarne alcuni. E’ protagonista di vari spettacoli teatrali e nel 2006 per il cinema è protagonista del film Onora il Padre e la Madre di Gianni Leacche e prende parte al film Janara di Roberto Bontà Polito, per la tv lavora in serie televisive come RIS 2, Un Medico in famiglia, Don Matteo e recita accanto a Gigi Proietti nel Il signore della Truffa. Dal 2012 insegna recitazione in varie realtà. Fonda insieme ad altri colleghi nel 2017 la compagnia Unaltroteatro;

– DAVIDE BORGOBELLO

Sceneggiatore e scrittore si diploma in Sceneggiatura Cinematografica presso la Roma Film Academy. Fonda nel 2013 l’associazione DUEL operante nel cinema indipendente e scrive numerosi spot, cortometraggi e episodi pilota per serie televisive. Dal 2015 è titolare di Art and Magic, azienda operante nel settore dell’audiovisivo. Come scrittore vince il 38° festival di Leonforte con “Una cena”, è finalista al Giallo Festival di Bologna con il romanzo “Le verità degli incubi” vincitore poi del Premio narrativa indipendente, edito da Walter Manzoni. Partecipa al programma “Scriptor –Autori sulla graticola”, talent show letterario per scrittori. Dal 2020 è socio e amministratore delegato di Unaltroteatro srl.




ELEZIONI POLITICHE del 25 settembre 2022

 Il gruppo #soloortonanellatesta rilancia azioni strategiche e visione politica

Ortona, 22 settembre 2022. A tre mesi dalle amministrative ortonesi, il gruppo #soloortonanellatesta, a partire dal confronto avvenuto lo scorso venerdì 16 settembre 2022 a Villa Ada, ha deciso di attivare una nuova fase di impegno civico e politico.

Coscienti dell’ampiezza del gruppo e delle svariate identità in esso presenti, non vogliamo sopirle ma rafforzare la nostra visione per lo sviluppo della città di Ortona, migliorando le azioni strategiche prettamente locali anche attraverso una maggior chiarezza sulla visione politica del gruppo.

Votare è l’unico strumento che si ha per affermare le proprie idee; pertanto, riteniamo fondamentale invitare tutti e tutte al voto per le elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Noi,  nati con un progetto ambizioso, quello di unire l’area riformista progressista con quella moderata e che nelle amministrative, pur con gli ostacoli che ci sono stati frapposti, ci siamo uniti per lottare contro la politica dell’orticello, nella sfida in favore di un programma amministrativo, elaborato minuziosamente, con nuove idee e alte visioni per la nostra città, consapevoli che il tutto si sarebbe potuto realizzare solo attraverso cooperazione e progettazione Europea, invitiamo quanti hanno abbracciato quella opportunità ad esprimere un voto di responsabilità.

La nostra programmazione inclusiva ed europeista ci impegna per le elezioni politiche del 25 settembre ad appoggiare l’area che maggiormente raccoglie quei valori progettuali, dunque il centro sinistra, pur con i suoi limiti e le importanti responsabilità che ora necessariamente dobbiamo cercare di superare.

Il nostro dovere nei confronti della comunità ortonese è quello di far coesistere quanti vorranno partecipare con puro spirito civico, prescindendo da una precisa scelta di campo, e coloro che vorranno avviare con noi un chiaro percorso politico.

#soloortonanellatesta rimarrà sempre un luogo di confronto ed il contenitore delle diverse esperienze che dialogheranno tra loro.




UN RICONISCIMENTO UNICO dal mondo Kobe

Era Ora Braceria, la Braceria fondata da Ettore Bitritto è l’unico in Abruzzo

Sono in totale 13 i ristoranti in Italia ai quali è stato assegnato questo riconoscimento ufficiale dal Consorzio Kobe Beef

Vasto, 22 settembre 2022. In Abruzzo arriva un riconoscimento unico dal mondo del Kobe, la carne più pregiata al mondo, ad ottenerlo è Era Ora Braceria di Vasto che è stato l’unico ristorante nella nostra regione, e uno dei tredici in Italia. Con questo riconoscimento, giunto direttamente dal Giappone, Ettore può fregiarsi ufficialmente dell’utilizzo del marchio della leggendaria carne di Kobe. Per entrare nel Consorzio “Kobe Beef” c’è una rigida selezione che Era Ora ha superato insieme ad un ristorante di Siena, diventando così il tredicesimo in Italia, le atre nove richieste d’iscrizione di quest’anno, sono state respinte.

Per presentare e raccontare alla stampa abruzzese l’ingresso ufficiale nel mondo Kobe, Ettore ha voluto organizzare una serata nel suo locale. «Sono contentissimo che stasera siate – ha detto Ettore Bitritto – qui a festeggiare con me e Chiara questo prestigioso riconoscimento. Per noi è un traguardo molto importante, non solo perché siamo solo 13 ristoranti in tutta Italia ad averlo ottenuto, ma perché consacra quello che è l’obiettivo del mio locale sin dall’apertura, lavorare solo con eccellenze mondiali come lo è la carne di Kobe».

Non è voluto mancare all’avvenimento il sindaco di Vasto Francesco Menna insieme ad alcuni assessori tra i quali: Felicia Fioravante, vicesindaco e assessora alla Città del Benessere, al Turismo e ai Lavori Pubblici, Anna Bosco, assessora all’Istruzione, allo Sviluppo Economico e alla Transizione Digitale, Carlo Della Penna, assessore allo Sport, alla Smart City e alla Sicurezza, presente anche la consigliera regionale Sabrina Bocchino.

«Non posso che esprimere –ha aggiunto il sindaco Menna – il mio orgoglio per avere a Vasto un ristorante di questo livello che ha ottenuto un riconoscimento così rilevante. Questo non fa che accrescere la qualità del turismo enogastronomico della nostra città. Il mio plauso va a Ettore e a tutta la sua squadra per il successo raggiunto».

Ettore ha ideato per gli ospiti una degustazione composta da prodotti di altissima qualità: Joselito e 5J Patanegra, Tataki di Kobe su foglia di shiso fresca e salsa di ponzu agrumata e Kobe con salsa al sesamo d’orato cucinato su Teppanyyaki (piastra), in abbinamento in ordine, lo Champagne Odyssèe 319 Blanc de Blanc Gran Cru, il Bandol Rosè Aoc Val d’Arenc, e in chiusura il Margaux AOC 2016 La Couronne Marquis De Terme. Il dolce invece è stato accompagnato dallo Yuzu.

A selezionare i vini, il lancianese Nicola Roni, tra i più grandi esperti in Italia di Champagne nonché ambasciatore dello Champagne, e sommelier Ais e a raccontare le caratteristiche di questa carne, è venuto da Milano, Cristiano Nonis, brand ambassador di Waguy Company e sommelier del Sakè e Aspi. Tra gli ospiti anche la neopresidente dell’Ais Abruzzo Angela Di Lello e lo chef stellato Nicola Fossaceca.

«Ho scelto questi vini – ha spiegato Nicola Roni – perché delle carni così importanti, con condimenti molto ricercati, richiedevano vini di grande complessità. Ho voluto creare degli abbinamenti che ottenessero armonia, eleganza e finezza».

Ettore fonda Era Ora Braceria nel 2017, accanto a lui c’è Chiara Taraborrelli, compagna nella vita e nel lavoro. È Ettore, con una esperienza in Spagna in questo settore alle spalle, ad occuparsi delle selezioni delle carni, ordinando solo tagli provenienti da Giappone, Finlandia, Australia, terre dei laghi, paesi nei quali si produce il meglio a livello mondiale. Il ristoratore sta anche lavorando con un progetto unico al mondo fatto dal governo spagnolo e la Discarlux, dove 13 razze autoctone ed estere vivranno insieme e verranno allevate con il metodo Galiziano nella terra di Fisterra.

Il Kobe è una carne che necessita di essere raccontata per spiegare ai clienti da cosa è dovuta la qualità e di conseguenza il suo prezzo. La razza e il metodo di allevamento rendono queste carni così prestigiose. La particolarità del manzo Kobe sta appunto nell’allevamento di questi bovini ai quali è evitato qualsiasi tipo di stress, vengono addirittura massaggiati fino ad ottenere una carne ricca di grasso intramuscolare che crea la famosa “marezzatura”. Il termine Waguy (che significa manzo giapponese) viene usato per indicare determinate razze di manzo giapponese.

«Ci tengo a ringraziare tutti voi –ha concluso il titolare- per essere venuti in questa serata così speciale per me. Da subito ho creduto che la strada giusta di Era Ora fosse quella di selezionare prodotti di grande qualità e i risultati mi hanno dato ragione, oggi abbiamo clienti provenienti da tutto il centro Italia che ci scelgono per questo. Un grazie speciale va a Chiara e alla mia squadra, sempre la stessa dal 2017, insieme stiamo crescendo giorno dopo giorno».




TORNA UNIVAQ STREET SCIENCE: una settimana di eventi dedicati alla divulgazione scientifica

Una settimana di eventi dedicati alla divulgazione e alla diffusione della cultura scientifica

L’Aquila, 22 settembre 2022. Dal 24 settembre, nel centro storico dell’Aquila, torna Street Science, la manifestazione organizzata dall’Università dell’Aquila per offrire alla cittadinanza, senza limiti di età, un’esperienza immersiva nel mondo della ricerca e un’occasione per partecipare attivamente alle più rilevanti sfide sociali del presente e del futuro.

La conferenza stampa di presentazione si è svolta questa mattina a Palazzo Fibbioni alla presenza del rettore UnivAQ Edoardo Alesse; del prof. Luca Lozzi, direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) dell’Università dell’Aquila e coordinatore di Street Science; e del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Presenti anche Ezio Previtali, direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, e Fernando Ferroni, prorettore del Gran Sasso Science Institute, che hanno illustrato il programma dell’evento parallelo Sharper.

Tanti gli appuntamenti e le iniziative in cartellone nell’edizione 2022: seminari, talk, pop-up della scienza (stand in cui i ricercatori di UnivAQ esporranno in modo divulgativo i prodotti della propria ricerca, rivolgendosi a un pubblico di bambini, adulti e famiglie), lezioni di scienziati e scienziate di fama internazionale – come quella che terrà Ettore Perozzi dell’Agenzia Spaziale Italiana sui corpi celesti che entrano in rotta di collisione con la Terra – esperimenti, dibattiti, spettacoli teatrali. E ancora concerti, gare sportive, cacce al tesoro, prove di orienteering per le scuole, incontri con ospiti molto speciali, come Gino Bucci, l’ideatore del popolarissimo profilo social “L’Abruzzese fuori sede”, che sarà protagonista della Lectio intoscibile, dedicata a Serafino Aquilano, poeta cortigiano del Quattrocento.

A dare l’avvio al programma sarà la maratona non competitiva Street Science Running, che torna dopo uno stop forzato di due anni dovuto alla pandemia e che si correrà sabato 24 settembre a partire dalle 15:30 in centro storico, con un doppio percorso da 6 e 12 km e arrivo e partenza fissati al Parco del Castello.

La giornata clou è prevista invece venerdì 30 settembre, con eventi che si svolgeranno dal mattino fino a sera e culmineranno con la grande festa “UnivAQ Party”, in programma, a partire dalle 19:00, a Piazza S. Basilio.

“Street Science non è solo il nostro evento identitario più importante e rappresentativo – afferma Edoardo Alesse – è anche una manifestazione emblematica dell’evoluzione che hanno subìto i rapporti tra le università e i territori. Un tempo i legami tra università e città non erano forti come adesso, non si sapeva nulla del lavoro che svolgevano i professori e i ricercatori, che rimanevano chiusi nei loro studi e nei loro laboratori. Per fortuna i tempi sono cambiati, ormai si è capito che le cose si devono fare insieme. Le università continuano a custodire la coscienza della ricerca ma sono diventate anche luoghi che intercettano, elaborano e valorizzano le esigenze dei territori. A questa missione specifica è stato dato un nome preciso, Terza Missione, che vuol dire proprio condividere i risultati della ricerca in ambito economico ma soprattutto sociale”.




VINCE L’ABRUZZO e va ai mondiali in Israele

Nella finale dei campionati studenteschi di beach volley il Luigi Savoia di Chieti è inarrestabile

Roseto Degli Abruzzi, 22 settembre 2022. Una splendida esperienza di sport. Correttezza, lealtà e sano agonismo hanno caratterizzato la settimana delle finali nazioni studenteschi di beach volley a Roseto. Alla fine, la compagine abruzzese del Luigi Savoia di Chieti ha battuto nettamente in finale, con un secco 2 a 0, le Marche e si è aggiudicata la vittoria finale, prenotando, così, il posto ai Mondiali ISF (International School Sport Federation) di beach volley in programma in Israele nel 2023. Nella femminile la formazione emiliana del Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli di Forlì ha avuto la meglio in finale con 2 set a 0, sulla formazione dell’IIS Lorenzo Guetti – Tione TN. Buona, comunque, anche l’esperienza delle ragazze abruzzesi del Liceo Scientifico Da Vinci di Pescara che hanno conquistato un onorevolissimo 5° posto. Daria Castaldi, Valentina Silvestris e Giulia Angelucci, guidate dal Prof. Giambattista Pupi possono essere più che soddisfatte per un’esperienza da migliorare e ripetere nei prossimi anni.

La lode, però, spetta ai giocatori teatini. Giacomo Ciammaichella, Francesco Cirotti e Diego Petrocco allenati dal prof.  Nicola Piro, hanno dato vita ad un torneo perfetto sotto ogni aspetto: tecnico, agonistico, tattico e atletico.  Fin dalla prima gara i giocatori dell’IIS Luigi Savoia di Chieti, diretta dal d. s. Grazia Angeloni non hanno perso una sola battuta. Concentrati, determinati, attenti hanno guadagnato meritatamente la vittoria finale che li porterà l’anno prossimo a Tel Aviv. Lo stesso percorso è stato compiuto dalle romagnole del Fulcieri Paulucci di Forlì. Letizia Bentivoglio, Alessia Giunti e Martina Simoncelli hanno avuto un cammino costante e regolare, attentamente guidate dal prof. Carmelo Di Giacomo sono approdate in finale eliminando proprio le allieve pescaresi. Un successo più che meritato per quanto hanno fatto vedere nel corso del torneo.

Suggestiva anche la cerimonia di chiusura, nell’accogliente e attrezzatissimo Villaggio Lido d’Abruzzo, che ha avuto il suo culmine con la premiazione dei vincitori e di tutte le rappresentative partecipanti. Non è mancato nemmeno il momento per dare un riconoscimento, con premi speciali, ai migliori atleti, senza dimenticare le scuole di Roseto che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento. Tre questi i ragazzi dell’IIS Moretti autori del logo della manifestazione: “uno squalo ridente che schiaccia”, eccoli nell’ordine: Stefania Di Tomasso, Lucrezia Cornice, Marco Cartone e Lorenzo Porrea. 

E poi una festa di balli e canti che unirà in unico abbraccio ragazzi e ragazzi giunti nel bel centro della costa teramana da ogni angolo d’Italia.




ELISABETH II, una vita tra modernità e tradizione

I funerali seguiti da 4 miliardi di persone – Ora riposa colei che ha regnato per 70 anni fronteggiando con coraggio e determinazione le sfide che il tempo le ha riservato –Un’icona costruita dai suoi atti e da un costante battage mediatico – Grande la sua attenzione alla cultura all’arte allo spettacolo – Quando elogiò De Sica e il suo “Umberto D “– Celebrata da film libri e spot pubblicitari 

di Marcello Lazzerini

Finalmente Elisabetta II riposa nella cappella di famiglia di St. George accanto a Filippo, l’amato consorte, al padre, alla madre, alla sorella Margaret. Dall’8 settembre, giorno dell’annuncio della morte della più longeva regina della storia sul Regno di Gran Bretagna e dei Paesi del Commonwealth, al 19 settembre, giorno della sepoltura nel Castello di Windsor, sono trascorsi 12 giorni durante i quali Elisabeth è stata avvolta dall’affetto, dall’attenzione, dalla curiosità di milioni di persone. Addirittura, si stima che le dirette tv diffuse dalla BBC abbiano consentito di seguire minuto per minuto il solenne cerimoniale delle esequie da ben 4, 1 miliardi di spettatori globali. Un vero e proprio Guinness dei primati.

Ora che le dirette-maratona a reti unificate sono cessate, resta il ricordo di interminabili liturgie sepolcrali, emozioni, sorrisi e lacrime, di Royal family apparentemente unita, di folle commosse e orgogliose di partecipare ad uno straordinario, irripetibile rito collettivo, di molti capi di stato, tra cui i “potenti della terra” (così li definiscono) che si sono ritrovati per una volta come cornice di un evento la cui protagonista era lei, solo lei: Elisabetta II. Certo, le luci e le telecamere si riaccenderanno ancora per l’incoronazione di Carlo III. Ma ci sarà un periodo di tregua, durante il quale si spera i potenti si decidano ad agire con la necessaria determinazione per la cessazione delle guerre in atto e l’avvio di politiche di pace e di disarmo. Come da tempo invoca anche Papa Francesco.

E ad avviare, nei fatti e non a parole, quelle misure volte a salvare il pianeta dalla catastrofe già in corso, indicate dagli scienziati e dai movimenti giovanili (come Friday For Future e tanti altri), che guardano – loro sì – al futuro. E non al passato. E’ in queste ore che ci si interroga sulla tenuta del Regno Unito dopo che la morte della Regina ha chiuso, così dicono, un’epoca storica. C’ è chi si attende presto un gesto, un segnale importante da Carlo III, noto ambientalista e sensibile ai destini del pianeta.  Intanto, ci sarà anche occasione di avviare una riflessione su quella che è stata la figura di Elisabetta II, di cui in queste lunghe giornate sono state diffuse – anche da emittenti italiane – immagini inedite sui suoi anni giovanili, di ragazzina partecipe delle sofferenze e della lotta del proprio popolo, e delle democrazie occidentali, contro gli invasori e sterminatori nazisti. In attesa, proviamo a ricostruire, a volo d’uccello, il profilo di questa Regina che ha suscitato tanta commozione e affetto.

“Quando la vita sembra dura, i coraggiosi non si sdraiano e accettano la sconfitta, ma sono ancora più determinati a lottare per un futuro migliore.” È una delle dichiarazioni più aderenti alla immagine che di sé ha dato la Regina Elisabetta II, spentasi pacificamente all’età di 96 anni, l’8 settembre scorso, nella sua residenza di Balmoral. Il coraggio non le è mancato nei suoi 70 anni sul trono del Regno Unito (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord) e del Commonwealth, il periodo più longevo di tutti, anche della Regina Victoria che pure ha segnato un’epoca.  Coraggio e longevità, fatti questi ampiamente ricordati nei giorni di lutto e di cerimonie celebrative svoltesi, talvolta eccessive, in varie parti del mondo.

Certo, l’ondata emotiva, dovuta innanzitutto all’immagine che Queen Elisabeth II, si era conquistata in tutti questi anni, è destinata a durare ancora un po’, Verrà tuttavia anche il momento per una riflessione più distaccata sul ruolo svolto in questi 70 anni di regno dalla Regina Elisabetta, la quale si è trovata a dover conciliare la tradizione con i grandi cambiamenti politici, sociali, di costume e climatici. Vedranno allora storici e analisti politici se è stata all’altezza delle sfide che ha dovuto affrontare.  Intanto, registriamo quanto l’ondata popolare di lutto e di affetto per la regina scomparsa manifestatasi anche oltre i confini del Regno, sia frutto oltreché di ragioni storiche, di un potente e suggestivo fenomeno mediatico spiegabile con il fatto che il Regno Unito (con molti scricchiolii) ha rappresentato e tutt’ora rappresenta una grande potenza sotto tutti i profili: economico, militare, scientifico, culturale, politico, mediatico, e democratico. E vanti una lunga tradizione, che i suoi sudditi per secoli hanno percepito come un ordine naturale delle cose.

Da tempo non è più così, tant’è che ciclicamente si sono affacciate voci prefiguranti il declino del regime monarchico, ma puntualmente sovrastate dall’attaccamento alla monarchia, a quella tradizione che Queen Elisabeth ha saputo interpretare e far convivere con la modernità, talvolta con allegria talaltra con spregiudicate operazioni di marketing volte a  diffondere nel mondo l’immagine del made in Britain, come quando si rese partecipe non senza autoironia di uno spot di non eccelso gusto,  ma di immancabile risonanza, quello della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra, del 27 luglio 2012. Nel video proiettato all’Olympic Park, James Bond, interpretato da Daniel Craig, si recava a Buckingham Palace per incontrare Sua Maestà (affiancata dai suoi amati corgi) e poi accompagnarla allo stadio in elicottero. Il breve film si chiudeva con la regina che si lanciava nel cielo londinese con un paracadute recante i colori della bandiera inglese: i due paracadutisti, uno dei quali vestito proprio come la sovrana, atterrarono all’Olympic Park mentre Elisabetta sorrideva soddisfatta dalla tribuna.

A simili inusuali appuntamenti Elisabeth non si è sottratta quasi mai. Uno spot spericolato ed eccessivo val bene un Regno. Uno carino e divertente, come quello del thè sorseggiato con l’orsetto Paddington, è ancor più gradevole. Sì, lei ha conservato e rafforzato la propria popolarità anche con sortite del genere, oltreché con i suoi proverbiali cappellini e abitini colorati, lanciando una moda tutta sua,  con le sue passioni per i cavalli (ne possedeva una trentina) per i suoi speciali cagnolini, la sua partecipazione alle manifestazioni sportive e il suo legame con i personaggi dello spettacolo, dell’arte e dello star system, alcuni dei quali nominati  sir, ovvero baronetti, come i Beatles, Elton John, Angelina Jolie, David Beckham, Emma Thompson, Andrew Lloyd Webber, il re del musical inglese creatore di ‘Evita’ e ‘Jesus Christ Superstar’, David Niven, il regista Alain Parker, la cantante Sade, e vari altri. Ma c’è anche una lista dei “baronetti mancati”, una lunga lista di rifiuti : 277 fra il 1951 e il 1999, un gotha delle lettere e delle arti, tra cui Alfred Hitchcock, il regista di “Psycho”, il padre del thriller cinematografico, e due tra i più grandi pittori contemporanei inglesi, Lucian Freud e Francis Bacon, oltre allo scultore Henry Moore, e ad una pattuglia di scrittori, tra cui C. S. Lewis, l’autore di “Le cronache di Narnia”, Graham Greene (1956), Aldous Huxkley (1959), autore de “Il mondo nuovo” ed altri ancora.

E’ noto il caso di John Lennon, che dopo avere accettato la nomina a baronetto l’aveva restituita per protesta contro il coinvolgimento della Gran Bretagna nella guerra civile in Nigeria nel 1966. Resta il fatto, che molti artisti l’hanno omaggiata, addirittura è stata una dei soggetti più dipinti e fotografati della storia. Il primo ritratto ufficiale è quello che la vede adornata con tutte le insegne della Corona Imperiale, con tanto di globo, scettro e mantello di ermellino, realizzato da Cecil Beaton nel 1953. È del 1985, il ritratto di Andy Warhol Reigning Queens, nel mezzo c’è anche il ritratto del nostro Pietro Annigoni (definito “il pittore delle regine”), uno degli ultimi il graffito di Banksy che l’ha immortalata con il trucco di Ziggy Stardust a Bristol. Vicina al mondo del cinema, Elisabeth è stata rappresentata più volte: nell’indimenticabile The Queen ( girato nel 2006 da Stephen Frears), notevole la somiglianza di Helen Mirren ( premio Oscar  per la migliore interpretazione), ambientato nei giorni  difficili della morte di Lady D (Tony Blair l’avrebbe consigliata ad affrontare la tragedia “umanizzandola”), o in Una notte con la Regina di Julian Jarrold ( 2016),  che mostra una ragazza  giovane, piena di voglia di vivere, ambientato la sera dell’8 maggio 1945, giornata della vittoria degli Alleati contro la Germania nazista. Giorgio VI, suo padre, si appresta a parlare all’Inghilterra via radio, superando la sua balbuzie, e le figlie Elizabeth – futura Regina Elisabetta II – e Margaret vogliono unirsi al fiume di gente che festeggia per le strade di Londra.

Quel discorso è stato magistralmente narrato nel film di Tom Hoper sull’ascesa al trono di Georgio VI in seguito all’abdicazione del fratello: 4 premi Oscar, tra cui quello a Colin Firth per l’interpretazione. Riguardo alla sua attenzione al cinema, merita di essere riferito un aneddoto che riguarda il cinema italiano: visionata la pellicola di Umberto D il capolavoro di Vittorio De Sica, la regina ne rimase molto colpita e volle che fosse proiettato a Buckingham Palace. E a tavola, parlando con Vittorio De Sica che le sedeva a fianco, tra una patatina e un caffè, la Regina, “parlò lungamente del nuovo cinema italiano – ricordava De Sica – che era “real” e non “unreal” come quello americano, parlò lungamente manifestando una conoscenza profonda del nostro cinema, della nostra letteratura, della pittura, della scultura italiana.” Questo endorsement indusse, i politici e quanti ne osteggiavano la diffusione in quanto mostrava un ‘Italia povera che si voleva nascondere, a consentire la proiezione nelle sale italiane dell’ultimo capolavoro del grande regista, uno dei padri del “neorealismo”.

Se sul piano mediatico, artistico e culturale Elisabeth è risultata pienamente all’altezza della situazione, maggiori approfondimenti meritano le vicende politiche, sociali e umane che hanno sconvolto durante il suo regno, il mondo. Dal secondo dopoguerra alla Guerra Fredda, dal Vietnam al movimento pacifista, dalle guerre in Medio Oriente alle Falkland, dalla caduta del Muro di Berlino alla dissoluzione del comunismo sovietico, dal Thatcherismo alla Brexit, Elisabetta di Windsor ha vissuto in prima persona i cambiamenti avvenuti a cavallo di due secoli, diventando per molti un punto fermo. Sebbene il suo ruolo non consentisse interferenze nella politica inglese, non sono mancate sue chiare prese di posizione, espresse in varie occasioni. «Quando arriverà la pace, ricordate che sarà per noi, i bambini di oggi, rendere il mondo di domani un posto migliore e più felice» fu il suo primo discorso rivolto via radio ai bambini del Commonwealth dalla principessa Elizabeth, ancora Lilibet, per i suoi cari, il 13 ottobre 1940. Mai avrebbe immaginato che 12 anni dopo a soli 26 anni, a seguito della morte del padre, la corona regale sarebbe finita sulla sua testa.

In questi giorni vengono  riportate  altre sue frasi celebri che toccano vari aspetti della sua vita: dell’amato Filippo, 73 anni insieme (dal 20 novembre del ’47, giorno delle nozze nell’Abbazia di Westminster, alla morte del principe, 9 aprile 2021 a 99 anni ) con il quale ha fatto 4 figli, ricordava  spesso gli anni di gioventù e l’amore per la sua guida spericolata sulla sua minuscola MG a bordo della quale “era divertente viaggiare, solo che era come sedersi per strada e le ruote  alte quasi quanto la testa di qualcun”. Quanto all’amore disse: «È sempre stato facile odiare e distruggere. Costruire e amare è molto più difficile» (auguri natalizi del 1957) diffusi per la prima volta in tv. Diana è stato un suo grosso problema, non facile da gestire: inizialmente era rimasta al castello di Balmoral, tenendo i suoi nipoti William e Harry, lontani dal pubblico. Poi, spinta dalle pressioni della stampa e del primo ministro Tony Blair, era tornata a Londra per parlare direttamente al pubblico. Ecco ciò che disse alla Nazione il 5 settembre 1997: “quello che vi dico ora, come vostra regina e come nonna, lo dico con il cuore. In primo luogo, voglio rendere omaggio a Diana io stessa. L’ho ammirata e rispettata, per la sua energia e il suo impegno verso gli altri, e soprattutto per la sua devozione ai suoi due ragazzi» Anche sulla pandemia   ha detto la sua: “potremmo avere ancora molto da sopportare, torneranno giorni migliori: saremo di nuovo con i nostri amici; saremo di nuovo con le nostre famiglie; ci rincontreremo» (discorso alla nazione il 5 aprile 2020).

Elisabeth ha sempre propugnato la “politica dei piccoli passi”. «Vale la pena ricordare che spesso sono i piccoli passi, non i salti da gigante, che determinano il cambiamento più duraturo». Qui c’è tutta Elisabeth II, regina per 70 anni, durante i quali ha saputo tener ferma la barra del timone del mondo britannico e della “ditta” così’ definita da Giorgio VI, ovvero il fondo sovrano che comprende un vasto patrimonio familiare. Ciò lo ha fatto con fermezza e saggezza, nonostante i marosi che hanno minacciato la Royal family. Niente a che vedere con le vicende  lontane nel tempo, e che emozionano il grande pubblico dei teatri di tutto il mondo, sulle quali il più grande poeta e drammaturgo inglese, William Shakespeare, aveva inzuppato la penna e riempito le scene  di regicidi follie, ambizioni, spettri, tanto che di una delle sue tragedie (il Macbeth) si evita di pronunziare il nome, in quanto fonte di sfortuna, mentre nella sua più celebre  tragedia ( l’Amleto), c’è una battuta di Marcellus citata ogni volta che c’è qualcosa di losco: C’è del marcio in Danimarca (Something is rotten in the state of Denmark) . Certo, non solo in Danimarca. Né solo in Gran Bretagna. Saprà Carlo III essere all’altezza delle situazioni che si presenteranno? A Lui non si chiede si essere come sua madre, non potrebbe, ma di essere se stesso, statista e uomo sensibile e impegnato sul fronte dell’ambientalismo, e della pace mondiale, questione primaria oggi di ogni politica seria e responsabile.




PIAZZA MICHETTI torna accessibile e accogliente

Luco dei Marsi, 22 settembre 2022. Torna accessibile e sicura piazza Michetti, a Luco dei Marsi. L’area, in cui in passato erano state  collocate delle strutture gioco per bambini, era stata oggetto di diverse segnalazioni per aspetti legati alla sicurezza delle attrezzature presenti nonché all’utilizzo improprio da parte degli utenti.

La piazza, incastonata tra le case di corso Vittorio Emanuele, è stata sottoposta nelle scorse settimane a lavori di ripristino, che hanno incluso l’eliminazione delle strutture deteriorate, con il trasferimento delle residue attrezzature funzionanti nel parco giochi di piazza Gramsci – già da tempo opportunamente recintato e in sicurezza – e a  riqualificazione, con la risistemazione di diversi punti della pavimentazione e il posizionamento di nuove panchine.

“Piazza Michetti deve tornare a essere un giardino urbano, luogo di incontro e socialità per tutti e in particolare per le persone più anziane, uno spazio ampiamente partecipato in sicurezza”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “Anni addietro si scelse di utilizzare l’area come parco giochi, senza considerare la particolare conformazione della zona e altri elementi, che suggerivano una destinazione diversa per la piazza, a beneficio di tutti e a tutela in particolare dei più piccoli, come hanno confermato nel tempo, purtroppo, anche avvenimenti critici che avrebbero potuto avere ancor più gravi conseguenze.

La piazza sarà dotata di altri elementi di arredo urbano a breve, e confidiamo che torni ad essere, per il quartiere e per il borgo storico, un piacevole e accogliente punto di riferimento, sempre più frequentato. Ringrazio l’Ufficio tecnico, che ha condotto l’attività con sollecita efficienza, e un sentito ringraziamento alla mia Squadra, a tutti gli Assessori, e in particolare all’assessore ai Lavori pubblici, Mauro Petricca, sempre presenti e attivissimi nella realizzazione di quanto programmato per il nostro paese”.




AVEZZANOBIMBI 2022. Al Castello Orsini

Riprogrammato IL Festival di Teatro  per le famiglie e i ragazzi realizzato dalla cooperativa Fantacadabra – Comune di Avezzano – Assessorato alla Cultura e la collaborazione con la Coop Arcobaleno e il Teatro Stabile d’Abruzzo

Programma

Castello Orsini – Avezzano Venerdì 30 Settembre ore 18.30

“FAVOLE AL TELEFONO”

Con: Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.

Scene Santo Cicco

Ideazione e regia: Mario Fracassi

Uno spettacolo come un viaggio nell’universo creativo di Gianni Rodari

Tre ragazzi si incontrano in una soffitta per costruire insieme una

grande storia da raccontare, il giorno dopo, in biblioteca, al telefono…

Protagonista della storia è un ragazzo che si chiama Gianni. Il piccolo

Gianni, che fin da bambino, dotato di straordinari poteri … e tutto pian

piano si riempirà di favole e di suoni, parole, immagini e luci

colorate. “Favole al Telefono” si presenta come un viaggio immaginario

che, partendo da dentro una soffitta, ci racconta di come sia possibile

costruire e inventare storie seguendo gli itinerari fantastici tracciati

dal grande Gianni. Un viaggio attraverso alcune celebri favole e

filastrocche di Gianni Rodari sfiorando con delicatezza i personaggi

principali dei racconti rodariani. Storie che torneranno a prendere vita

sulla scena in un vero e proprio carosello teatrale e musicale sotto

forma di canzoni, racconti, filastrocche. Un viaggio fantastico dentro

mondi alternativi, ricchi di spunti che pongono al centro il senso di

libertà e di fantasia che ciascuno di noi possiede.

Sabato 1° ottobre

ore 16

una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo

in collaborazione con Fantacadabra

“I VIAGGI DI ALICE”

Con Laura Tiberi

Aiuti di scena e burattinai Santo Cicco Mario Fracassi

Testo e Regia Mario Fracassi Musiche Paolo Capodacqua

Burattini e Pupazzi Wally Di Luzio

Una quinta come “Palazzo dei burattini” e un tappeto, faranno da sfondo

alle storie che coinvolgeranno Alice, la protagonista dello spettacolo.

Questa volta Alice ci dirà che :

C’era una volta una bambina, che si chiamava… Prezzemolina, bella,

innocente e arguta, che avrebbe dovuto presto imparare a guardarsi da

pericoli meno fantastici di fate cannibali e dalle facili promesse di

futuri adulatori, senza tuttavia perdere la curiosità per la scatola a

sorpresa, un po’ beffarda, un po’ meravigliosa, che è la sorte. Una

fiaba da cui a emergere è una certa sfrontatezza di Prezzemolina che no

aspetta passivamente o con spirito sacrificale di essere riscattata da

un eroe: anche quando è terrorizzata, in preda allo sconforto, non cede,

sa il fatto suo, resiste per salvarsi letteralmente la pelle.

ore 21

una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo

in collaborazione con Teatrabile

“STORIA DI BARBABLÙ”

Con Alessandra Tarquini, Michele Di Conzo, Fabrizio Villacroce.

Regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati.

Lo spettacolo, partendo dalla struttura della fiaba trascritta da

Perrault, recupera elementi tratti dalle storie della tradizione

popolare abruzzese. Una logica a-logica sospinge lo spettacolo: ogni

possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è

visibile, svelato… e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è

veloce, quel tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al

flusso del racconto. Nella (apparente) semplicità dell’allestimento, nel

grottesco, nell’onirico e nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso

del linguaggio del teatro. che si presta a fare l’attrice.

Domenica 2 ottobre

UNICEF

GRANDE FESTA DEI NONNI

“Grazie nonni, un legame così merita un incontro speciale”

Laboratorio per nonni e bambini “ giochiamo … come giocavano i nostri

nonni “

(attività condotte dai volontari Roberto Bartolomeo, Anna Maria Di

Massimo e Marcella Cicanecchia).

ore 16

Agli spettacoli si entra solo se accompagnati dai Nonni

una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo

in collaborazione con Fantacadabra

“IL GATTO CON GLI STIVALI”

Liberamente ispirato alla favola omonima di Perrault

Con Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.

Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua.

Ideazione e regia Mario Fracassi

Un giovane e sfortunato ragazzo si traveste da Gatto (assumendo su di sé

il ruolo dell’eroe e, dunque, del bambino), usando l’astuzia e

l’inganno, si procura ricchezza e felicità facendosi beffe del potere

costituito; tale potere è rappresentato da un Orco da operetta…

Il ragazzo, terzo figlio di un povero mugnaio, riceve in eredità una

maschera e un vestito da gatto. Naturalmente è disperato, ma, quando

capisce il valore dell’eredità che il padre gli ha lasciato. Abbiamo

voluto leggere in questa fiaba un riferimento esplicito alla Maschera e

alla Commedia dell’Arte, trasformando il costume del “Gatto con gli

stivali” (che indossa il giovane ragazzo) in una sorta di costume che

rimanda all’idea di un Pulcinella o un Arlecchino.

ore 18.30

una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo

in collaborazione con Fantacadabra

“A che ora arriva

L’ARCA DI NOÉ”

Con Santo Cicco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti, Natascia

Pietrangeli, Mario Fracassi.

Musiche e canzoni di Germana Rossi Regia Mario Fracassi

“Dovete essere sull’arca alle otto in punto se volete salvarvi, perché

ci sarà una terribile alluvione…

Uno spettacolo che presenta una versione moderna e diversa del Diluvio

Universale raccontata dalla prospettiva di tre pinguini. Uno spettacolo

che cerca, con facilità e ironia, di prendere sul serio la grande

questione di Dio giocando sul diluvio in modo divertente e arguto. La

storia si svolge tra i ghiacci e le nevi del Polo dove tre pinguini,

annoiati e litigiosi, sono sorpresi da un evento straordinario: il volo

di una farfalla. Non hanno mai visto niente di così bello…Proprio in

quel momento una colomba viene ad annunciare il diluvio universale. Ma

loro non possono salvarsi: c’è posto solo per due pinguini sull’arca di

Noè, perché solo due animali di ogni specie potranno sopravvivere

salendo a bordo. Che fine farà il terzo pinguino? Fortunatamente hanno

un’idea brillante…

L’ingresso agli spettacoli è gratuito




A TUTELA DELL’AREA MARINA PROTETTA. Viviamola in modo sostenibile

 Al via la campagna della Guardia Costiera

Pineto, 22 settembre 2022. “La Guardia Costiera per l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, viviamola in modo sostenibile” è questo il titolo dell’incontro in programma per giovedì 22 settembre 2022 alle 11,00 nella Torre di Cerrano. L’evento si colloca tra le iniziative intraprese dai comandi territoriali della Guardia Costiera per la diffusione del nuovo spot istituzionale sulle Aree marine protette, realizzato dall’Ufficio Comunicazione del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, in collaborazione con il MITE e con la RAI, che vede la partecipazione del presentatore Massimiliano Ossini come testimonial.

Le Aree Marine Protette sono tesori inestimabili che si estendono per circa 700 km lungo la costa italiana e per una superficie di 228 mila ettari di mare. La Guardia Costiera vigila, per conto del Ministero della Transizione Ecologica, sul rispetto delle regole che servono a proteggere questi “polmoni blu”, il cui obiettivo è la rigenerazione del nostro mare. Tante le professionalità introdotte per tutelare le 29 Aree Marine Protette: mezzi navali e aerei, nuclei subacquei, laboratori ambientali e sistemi di monitoraggio del traffico marittimo a disposizione delle Sale Operative dei Comandi territoriali della Guardia Costiera.

Dopo i saluti istituzionali dei sindaci Robert Verrocchio e Andrea Scordella, rispettivamente di Pineto e Silvi, di Fabiano Aretusi, Presidente dell’AMP Torre del Cerrano e del Direttore Marittimo dell’Abruzzo Molise e Isole Tremiti, Capitano di Vascello (CP) Marcello Luigi Notaro interverranno: Sergio Guccione project manager per il progetto Life Delfi; Stefano De Ritis ornitologo del WWF Abruzzo relazionerà sul progetto Salvafratino; Giuseppe Di Marco Presidente di Legambiente Abruzzo parlerà di turismo sostenibile nelle aree protette. Invitati anche i referenti della Protezione Civile Regionale, Aquile del Parco, Protezione Civile Silvi, della Croce Rossa Italiana Comitato di Roseto degli Abruzzi e delle Guardie Ambientali Italicum sul tema del Monitoraggio delle pinete e sul rischio incendi.

Donatella D’Andrea, Direttrice del FLAG Costa Blu parlerà degli approdi e della piccola pesca artigianale, il Tenente di Vascello (CP) Alessio Fiorentino, Comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova relazionerà sulle “azioni di vigilanza della Guardia Costiera nell’AMP Torre del Cerrano”. Seguirà una visita guidata e la proiezione dello spot istituzionale. L’iniziativa è a cura dell’AMP Torre del Cerrano, della Direzione marittima di Pescara e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova in collaborazione con le Guide del Cerrano. Alla giornata di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali sono invitati gli studenti degli istituti scolastici del territorio.




BIKE TO WORK. Dodicesima edizione

In flessione la mobilità ciclistica, ma con tempo incerto.

Come ogni anno, all’interno della Settimana Europea della Mobilità (SEM), la European Mobility Week, FIAB Pescarabici conta le bici in transito in alcuni caselli ciclistici urbani. Il dato finale di quest’anno è 2.113 (solo bici), ovvero il numero di biciclette intercettato dalle 7,30 alle 9,30 da 8 volontarie e 8 volontari presso 16 caselli ciclistici. È un dato in flessione, che ci fa tornare indietro di qualche anno, sicuramente complice il tempo incerto della mattinata.

I fattori del calo possono essere tanti, ovviamente, ma alcune costanti tornano anche quest’anno. La bici di primo mattino è decisamente in mano agli uomini, con quasi il 63% degli intercettati (altri nostri rilevamenti hanno rivelato che le donne escono più tardi). Inoltre, che la stazione Strada Parco – Via L. Muzii mantiene il primato ormai consolidato del più alto numero di passaggi. È un tracciato dove non c’è un negozio o un ufficio, quindi nessuna attività commerciale o servizi, ma che viene lungamente più frequentato dalle due ruote rispetto a postazioni quali Piazza Italia oppure Piazza della Repubblica o Piazza Pierangeli, di ben altra consistenza attrattiva. Ma il distacco questa volta si è notevolmente ridotto, seppur con due stazioni sul posto, Via Muzii e Via Cavour che hanno dato un risultato quasi identico: da una parte, a nord, c’era il mercato, mentre a sud il cantiere. Entrambe le situazioni rimandano ad una limitazione d’uso dell’asse che ha determinato, almeno stamattina, una significativa sofferenza di frequentazione, in Via Muzii anche oltre le 120 unità, quasi il 35% in meno.

Fin dall’anno scorso abbiano introdotto anche il conteggio dei monopattini. Come per le bici, anche qui l’uso è ancor più marcatamente maschile, oltre il 75%. Ne sono stati contati 359, contro i 347 dello scorso anno.

I 2 bike smile su 5, attribuiti da FIAB al Comune nell’ambito della piattaforma di valutazione della ciclabilità di un territorio, dicono che la strada da percorrere, ma quella appunto ciclabile, è ancora tanta. E lungo questo percorso un po’ di “strada” va invece tolta alle automobili, che girano ancora tanto con un solo passeggero a bordo, chi guida (di questo ne ha avuto contezza chi ha rilevato il traffico ciclistico), inaccettabile di questi tempi. Tra l’altro ciò fa aumentare il senso di insicurezza che deprime la voglia di uscire in bici, che invece si mantiene alta nell’area protetta della strada parco.

Una prima postazione è stata prevista in Via Marconi, incrocio con Via Mazzarino dove i risultati non esaltanti potrebbero anche rimandare all’assenza totale di spazi dedicati alla mobilità ciclistica (rammentiamo con molta amarezza il mancato rispetto della norma che obbliga i proprietari di strade, il comune nella fattispecie, a realizzare tracciati ciclabili in occasione di lavori stradali straordinari, come recita l’art. 10 L. 366/98).

La città ha voglia di muoversi in bici? Sembra di sì (lo rilevano i contabici fissi) ma i dati “bike to work” di quest’anno potrebbero però anche dirci che ha paura di farlo, oppure che non c’è lo spazio adatto, o che lo spazio non sta proprio nel posto giusto.

Le opportunità che vengono dalle nuove normative, e citiamo le più importanti: le corsie ciclabili promiscue, le case avanzate, le strade ciclabili urbane, le strade scolastiche e il doppio senso ciclabile (non contromano!), potrebbero aprire fronti in grado di cambiare completamente il modo di interpretare, organizzare e vivere la città. Esortiamo questa Amministrazione, che si sta certamente aprendo a nuove logiche e a nuovi scenari, a tenerne conto.

FIAB Italia: FIAB




VACCINAZIONI ANTI COVID. L’Amministrazione ribadisce l’intenzione di usare il Pala Colle dell’Ara

Impianti sportivi tutti fruibili, abbiamo confermato l’hub perché centrale e riconoscibile sul territorio. Tempi compatibili con il progetto di riqualificazione

Chieti, 22 settembre 2022. Nella giornata di oggi si è svolta la Commissione comunale sanità, presieduta dalla consigliera Gabriella Ianiro, con la partecipazione del direttore sanitario della Asl 2 Angelo Muraglia, del sindaco Diego Ferrara e degli assessori a Sanità e Sport Fabio Stella e Manuel Pantalone. Argomento della riunione è stato l’utilizzo del Pala Colle Dell’Ara quale hub vaccinale, deciso dall’Amministrazione a fronte dell’utilizzo già avuto durante la pandemia e in attesa dei lavori di riqualificazione della struttura che avverrà grazie alle risorse del PNRR per 1.500.000 euro già assegnati al Comune di Chieti, linea di finanziamento Sport e inclusione sociale. Il progetto prevede due interventi, il palazzetto dello sport di Colle dell’Ara per 500.000 e l’intero campo da baseball adiacente allo Stadio Angelini per 1.000.000 di euro.

“Sull’utilizzo della palestra di Colle dell’Ara quale hub vaccinale, abbiamo voluto chiarire una volta per tutte le ragioni che ci hanno portato a ribadire tale utilizzo – riferiscono il sindaco Diego Ferrara, la presidente della Commissione Gabriella Ianiro e gli assessori Fabio Stella e Manuel Pantalone intervenuti alla commissione – Come oggi ci ha confermato anche il direttore sanitario Muraglia, pur essendo terminata l’emergenza, la pandemia non è finita e il Governo vuole che la campagna sui territori continui. Chieti ha una centralità come punto di riferimento sia per i residenti e anche per i cittadini delle aree limitrofe e visti anche i risultati delle precedenti campagne, il Comune ha ribadito la piena collaborazione nei modi convenuti e in ossequio all’articolo 32 della Costituzione. Così abbiamo deciso di concedere di nuovo l’affidamento alla Asl 2, peraltro con condizioni ancora più convenienti per l’Ente, in quanto tutti gli oneri sono a carico della Azienda e la gestione riguarda un periodo limitato, al massimo fino giugno, con possibilità di riconsegna della struttura nel caso in cui da parte dello Stato non si dovesse ravvisare più l’esigenza di vaccinare. Tempi, va sottolineato, che sono pienamente compatibili con il progetto di riqualificazione già finanziato. Durante i lavori abbiamo inoltre ricordato le ragioni che hanno portato alla scelta del Palazzetto di Colle dell’Ara, essendo insostenibile l’allestimento del Foro Boario, non avendo più un Distretto sanitario a Chieti Scalo, né spazi disponibili in quello a Chieti alta e non essendoci sul territorio altre strutture rispondenti ai requisiti tecnici e sanitari richiesti dalla campagna (ampiezza degli spazi, accessibilità, climatizzazione, parcheggi e consolidata riconoscibilità logistica da parte della popolazione).

Infine, abbiamo ribadito che l’Amministrazione affida allo sport attenzione e spazi da sempre, ben conscia dell’importanza di renderlo fruibile il più possibile in città e avendo a tal fine, sin dal primo giorno, riorganizzato la gestione degli impianti e riaperto quelli che erano stati a lungo chiusi come lo Stadio, il Pala Santa Filomena e Pala Colle dell’Ara, aggiungendo anche le palestre scolastiche agli spazi comunali da fruire. Ad oggi, dunque, possiamo dire che le 18 strutture a gestione diretta e indiretta funzionano tutte e sono frequentate dalle associazioni sportive cittadine, come era nelle nostre intenzioni e come indicato nell’elenco che segue”.

1.            Stadio Guido Angelini: aperto e fruibile per calcio e atletica;

2.            PalaTricalle: aperto e fruito per Basket, ginnastica ritmica, pallavolo e boxe;

3.            Pala Santa Filomena: Centro federale in gestione alla FIGH Abruzzo per pallamano, calcio a 5, basket;

4.            Bocciodromo Piana Vincolato: alla Bocciofila Theate fruibile per attività bocciofila;

5.            Bocciodromo Pala Colle dell’Ara: alla Bocciofila Chieti Scalo;

6.            Golf Club Brecciarola: impianto in gestione all’Adriatico Golf Club;

7.            Stadio del Baseball di Santa Filomena: gestione al Chieti Baseball per baseball e softball;

8.            Impianto di San Martino (finanziamento regionale, a breve partirà con riqualificazione);

9.            Campo da Calcio Sant’Anna: gestito dalla Chieti Calcio, in attesa di riqualificazione ma fruibile;

10.          Centro Sportivo Don Carena (Via Masci): gestito dall’ Asd Centro Sportivo Teatino, fruibile per campi da calcio a 5;

11.          Planet Beach: gestore Asd Sole & Vita, impianto per beach volley e soccer;

12.          Circolo Tennis Piana Vincolato: impianto gestito dalla Asd Tennis Chieti;

13.          Impianto sportivo Pala Teate a Filippone: gestito dalla Teate Volley e reso fruibile per paddle e pallavolo negli indirizzi dell’Amministrazione;

14.          Stadio del Rugby Brecciarola: gestito da polisportiva Abruzzo Rugby Rebels Chieti;

15.          Palazzetto dello Sport di Piana Vincolato: in gestione al Magic Chieti, fruibile per il basket;

16.          Piscina Comunale: gestita da Esa Life per nuoto;

17.          Campo Calcio Celdit: gestione a River Chieti per calcio;

18.          Centro Sportivo Tricalle: gestione all’Es Chieti Calcio a 5 fruibile per calcio a 5.




MUSICA IN FIERA, un week end all’Aurum

Al centro esatto della musica

Pescara, 22 settembre 2022. Seconda edizione di Musica in fiera, una manifestazione che ha già un ruolo fondamentale nel panorama italiano del settore. Espositori che, da ogni angolo del Paese, si sono dati appuntamento sabato 1 e domenica 2 ottobre all’Aurum di Pescara, occupando le sale D’Annunzio, EuropAurum e Flaiano, nel cuore della splendida riserva naturale Pineta dannunziana.

Produttori, tecnici, esperti, liutai, raffinati artigiani creatori di strumenti ad arco, si incontrano per presentare le novità più importanti. Ma oltre a tutto ciò che serve per creare quella magia che si chiama musica (dagli impianti luce e audio agli strumenti) ci saranno clinic di affermati professionisti, incontri con le scuole (dai conservatori agli istituti musicali), presentazioni di libri, dimostrazioni, seminari che coinvolgeranno il pubblico – anche chi non ha mai toccato uno strumento.

L’iniziativa è della Starklin di Tommaso Di Mascio e Gianluca Tiberio mentre la direzione artistica è affidata a un musicista conosciuto e stimatissimo come Claudio Canzano.

Per due giorni (sabato 1 dalle 11:30 alle 20 e domenica 2 ottobre dalle 10 alle 20) i principali marchi internazionali animeranno le tante sale della struttura pescarese. Con oltre 7.000 metri quadrati a disposizione, Musica in fiera è una delle manifestazioni del settore più importanti in Italia. Ampie aree espositive, parcheggi, teatro, sale conferenza, sale demo e molto altro.

Tra i numerosissimi appuntamenti (sul sito www.musicainfiera.it l’elenco completo) l’appuntamento con Carlo Romano (oboista di fama mondiale, celebre anche per la sua proficua collaborazione con Ennio Morricone con il quale collaborò per il famosissimo assolo nella colonna sonora di Mission) che riceverà il premio alla carriera dal sindaco di Pescara, Carlo Masci, e presenterà la biografia scritta da Raffaele De Feo, Il suono dell’anima. L’incontro con l’artista aprirà la due giorni, sabato 1° ottobre alle 11,30.

Nel corso dell’iniziativa ci saranno quattro clinic con il bassista Maurizio Rolli e altri tre eccellenti colleghi come Luca Angelici, Dino Fiorenza e Luca Pirozzi. 

Una particolare attenzione è stata dedicata all’accoglienza: in accordo con l’Istituto tecnico commerciale Manthoné di Pescara, gli alunni frequentanti l’indirizzo Turismo saranno coinvolti per assistere visitatori ed espositori nella due giorni. Ma l’apertura ai giovani è totale.

Al centro esatto della musica, guardando al futuro.




GEMELLAGGIO Chieti Saarbrücken

Nasce comitato promotore

Chieti, 21 settembre 2022. È nato un comitato promotore per il gemellaggio tra i cittadini, le associazioni, le formazioni sociali, i poteri locali della città di Chieti, ed i medesimi referenti della città tedesca di Saarbrücken. 

A presiedere il suddetto comitato sono Eugenio Spadano, Presidente del Comitato Italiano Città Unite Giorgio La Pira Abruzzo – Molise e Manlio Madrigale, Presidente del comitato promotore del gemellaggio. 

Il progetto è nato anche con la collaborazione di Diritti in Movimento Chieti, del Gruppo di sussidiarietà orizzontale Abruzzo,Torino e Bolzano  (art.118 u.c. cost.) e ovviamente  del Comitato Italiano delle Città Unite, Segretario Generale Gianpaolo Morello.

Gli scopi dell’iniziativa sono la collaborazione e la cooperazione nei  settori più disparati, dal campo universitario (Medicina e Chirurgia, Psicologia e altre specialità), passando per le politiche sociali, fino all’ambito socioculturale ed economico, in particolare, sui temi sociosanitari, culturali, religiosi, educativi, economici, commerciali, di relazione e di partecipazione dei cittadini attivi.

Inoltre, se il gemellaggio andrà a buon fine, saranno attivate iniziative che promuovono la pace nel mondo e le reti  di amicizia con le associazioni presenti nel territorio di Saarbrücken e nell’intera Germania.

“La presenza della Federazione mondiale delle Città Unite, oggi, Comitato Italiano Città Unite, – ha spiegato Manlio Madrigale – è garanzia per l’avvio di un percorso di gemellaggio, per la consolidata esperienza e per la fraternità europeista cui trovano ispirazione le nostre collettività locali”.

“L’idea – ha continuato Madrigale – è quella di realizzare un gemellaggio nel ricordo dell’allora Presidente della FMCU Giorgio La Pira, del Delegato Italiano Giulio Dolchi, nonché dell’Avv. Nicola Buracchio (Sindaco di Chieti dal 1960 al 1967), persona lungimirante ed europeista, il quale, tra l’altro, intervenne in un convegno a Bruxelles nel 1962 sul “Ruolo fondamentale dei poteri locali intermedi in una nuova e moderna costruzione Federale d’Europa”.




GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO. Percorsi sotterranei

Viaggio alla scoperta del sistema difensivo del castello. Visita guidata alle Contromine, 24 e 25 settembre 2022

L’Aquila, 21 settembre 2022. In occasione delle GEP il Museo Nazionale d’Abruzzo organizza un appuntamento unico di visite guidate al sistema difensivo del Forte, alla scoperta dei percorsi militari sotterranei del XVI secolo.

Il visitatore sarà accompagnato all’interno delle suggestive  gallerie delle contromine, ricavate all’interno delle fondamenta del castello con cunicoli di 1 m di larghezza e   2 m di altezza, all’incirca, che si snodano lungo il perimetro delle cortine e dei bastioni.

Si passerà davanti alle numerose feritoie che permettevano il controllo visivo e acustico delle gallerie, rivivendo l’esperienza dei soldati che al lume delle torce pattugliavano le contromine auscultando in silenzio le pareti in attesa di un attacco sotterraneo.

Le visite guidate saranno curate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, appositamente formati da studiosi del Castello, in nome di una convenzione con il Museo Nazionale d’Abruzzo.

Orario:

sabato e domenica: 10/18.00 – ultima entrata ore 17.00, biglietto ordinario 4 €

sabato 24 sera biglietto agevolato di 1 € dalle 20.00 alle 23.00 – ultima entrata ore 22.00

Durata visita 1 h. Entrata gruppi di 15 persone ogni 30 minuti

Con lo stesso biglietto si potrà visitare il MuNDA in via Tancredi da Pentima – ex Mattatoio, nelle giornate del 24 e 25 settembre, negli orari di visita del Museo: 8.30/19.30 ultima entrata ore 19.00

Ufficio Stampa MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo

Via Tancredi da Pentima, 67100 L’Aquila

Tel. 0862.28420

Cell. 3357460086

AVVERTENZE

Le gallerie delle contromine si trovano 3 metri al di sotto del piano seminterrato, sono caratterizzate da dislivelli e disconnessioni e non è presente un impianto di illuminazione; la temperatura è di circa 10 °C costanti e nel Castello sono presenti i cantieri dei lavori di restauro per la riparazione dei danni del sisma del 2009.

Si raccomanda, quindi, di indossare scarpe e abbigliamento adatti ad un luogo freddo e umido e di portare con sé una torcia personale.

Ai visitatori verrà anche fornito un casco anti-infortunio con cuffia igienica monouso, da indossare durante la visita.

Data la particolarità del percorso, non è possibile visitare le contromine in sedia a rotelle o con passeggini; la visita è sconsigliata anche a chi ha difficoltà di deambulazione o soffre di claustrofobia.

Non è consentito allontanarsi dal gruppo di visita, che sarà guidato da personale autorizzato, così come non è permesso oltrepassare gli sbarramenti che delimitano il percorso.

Non è possibile introdurre animali, anche di piccola taglia.




ARTE, PREMIO MICHETTI 73.ma edizione da record

Boom voti online per il premio digital Michetti

Finissage dell’esposizione e assegnazione del Premio Digital martedì 27 Settembre alle 18.00 con Nunzio Giustozzi e Costantino D’Orazio. Special guest Velasco Vitali.

Francavilla al Mare, 21 settembre 2022. Un’edizione da record. Sono oltre 3mila i visitatori della mostra del Premio Michetti edizione 73 a Francavilla al Mare, dal titolo “Figura, figurae. L’immagine delle immagini” a cura di Nunzio Giustozzi, in collaborazione con il Museo Barbella di Chieti e con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, con il sostegno della Regione Abruzzo e del Comune di Francavilla al Mare. L’esposizione 2022 terminerà con un finissage martedì 27 settembre alle 18.00, al quale parteciperanno sia il vincitore del Premio Michetti 73, Velasco Vitali, sia il Presidente della Giuria, Costantino D’Orazio. L’evento include sia una visita guidata alla mostra che una performance di danza dell’artista Alice Zaccardi.

Hanno superato quota 2mila i voti online degli appassioanti d’arte per l’assegnazione del primo Premio Digital Michetti. Fino a domenica 25 settembre sarà possibile votare le opere in concorso su www.fondazionemichetti.it. Il Digital Michetti sarà assegnato al termine del finissage del 27 settembre. Questi gli artisti in concorso: Giulio Catelli, Paolo Delle Monache, Roberto De Santis, Monica Ferrando, Giovanni Gasparro, Elena Giustozzi, Matteo Massagrande, Luca Pignatelli, Luigi Spina, Marzio Tamer, Sandro Trotti, Velasco Vitali, Rita Vitali Rosati.

Così il curatore del Premio Michetti 2022, Nunzio Giustozzi: “Attraverso le opere dei Maestri in concorso ho inteso promuovere un’arte sincera e potente, come la pittura pura del vincitore Velasco Vitali, che provocasse nell’osservatore una vibrazione sentimentale profonda e appagante, una bellezza capace di emozionare e coinvolgere senza eccessivi sforzi interpretativi. Così è stato a giudicare dalle lusinghiere impressioni dei numerosi visitatori della mostra e dall’incredibile favore riscosso dal Digital Michetti che con il voto online per la prima volta affida anche al gradimento del pubblico la scelta del migliore, primo tra pari”.

Il Presidente di giuria, Costantino D’Orazio, plaude alla riuscita del progetto: “I successi del Premio Michetti 2022 e del primo Digital Michetti confermano anzitutto che la pittura non è stata travolta dalle nuove tecnologie: la qualità degli artisti e la grande attenzione del pubblico e della stampa per la manifestazione che anima da quasi tre quarti di secolo Francavilla al Mare e l’Abruzzo dimostrano il contrario. La pittura non solo è viva, ma vivace: resta uno degli strumenti più efficaci per esplorare il mondo contemporaneo, le sue contraddizioni e le sue speranze”.

È stata un’edizione 73 al di sopra delle più alte aspettative – conclude il Presidente della Fondazione Michetti, Andrea Lombardinilo – con tante belle sorprese a cominciare dal livello delle opere degli artisti, passando per la grande attenzione del mondo dell’arte e della stampa e per l’entusiasmo degli appassionati d’arte per la mostra e concludendo in bellezza con il Digital Michetti, che grazie al digitale ha reso l’edizione 73 nazionale e internazionale. Continueremo il percorso di innovazione, nel pieno rispetto della tradizione che incarnano Francavilla al Mare e l’Abruzzo. Per un Michetti 74 sempre più d’autore!”.

FONDAZIONE E PREMIO MICHETTI

Costituita nel 1952, sulla scia di successo del Premio Michetti nato nel 1947, la Fondazione Michetti diventa Ente Morale nel 1955. Tra i curatori del Premio Michetti si annoverano Palazzeschi, Angioletti, Apollonio, Bellonzi, D’Amico, Caramel, Daverio. Il Premio coniuga da sempre spinte moderniste e linguaggi della tradizione artistica, in un processo di equilibrio tra valorizzazione della realtà locale e nazionale. Numerose le mostre dedicate a Francesco Paolo Michetti. Ultimo omaggio al Maestro di Francavilla a Roma, con la retrospettiva del 1999 a Palazzo Venezia. Il Museo Michetti (Mumi) di Francavilla al Mare, ospita le cosiddette due tele giganti del maestro, Le serpi e Gli storpi, realizzate intorno al 1900. Il Mumi è ospitato nella sala ipogea posta a fianco di Palazzo San Domenico, storica sede della Fondazione.




AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DI ACHILLAIVE, contest per band provenienti da tutta Italia

Dal 23 settembre la gara in musica a Porta Pescara

Chieti, 21 settembre 2022. Dal 23 al 25 settembre nel Largo di Porta Pescara si terrà la prima edizione di “Achillaive”, una rassegna che si svolgerà a Porta Pescara, a cura dell’associazione Scopri Teate in compartecipazione con il Comune, che culminerà in un maxi-concerto nel corso del quale si esibiranno, rigorosamente dal vivo, 14 musicisti tra band e cantautori provenienti da diverse città italiane.

Diversi sono gli artisti che si alterneranno sul palco per proporre una playlist interamente o in parte inedita e provengono da diverse parti d’Italia, si tratta di: Matteo Di Clemente (Chieti), Gennaro Varone (Roma), Pino Paolessi (Roma), Piersante Maruccia (Mesagne), Bluesegetta  (Pescara), Tin Foil (Chieti), Ric Alchemic (Pescara), Eraldo Corti (Cosenza), Man Stewart (Chieti), Giacomo Viscomi (Soverato), Panda  Pakse (Siena),  Know Physics (Castiglione del Lago), Nigra (Reggio Calabria) e Dark Heaven (Roma).

“Diamo il benvenuto a questa prima edizione – così l’assessore a Cultura ed Eventi Paolo De Cesare – con la speranza che possa crescere e diventare un appuntamento fisso per il futuro. Abbiamo lavorato insieme perché crediamo nella forza degli eventi a vantaggio della nostra città e anche perché qualunque iniziativa aperta al territorio, in questo caso non solo regionale, è un’occasione per promuovere Chieti. Significativo che tale promozione venga fatta all’insegna della musica e della creatività, il contest è anche per inediti, concentrandosi anche sulla cultura e la storia del quartiere, che verrà in parte raccontata”.

La peculiarità dell’evento sarà quella che ciascun partecipante, nel corso della performance live che avrà la durata di 25 minuti, dovrà rigorosamente presentare un brano inedito in “concorso” – spiega Concetta De Sanctis, presidente dell’associazione – l’esibizione sarà valutata dalla giuria composta da Tony Pancella (presidente), Marco Moresco, Luciano Di Leonardo, Carla Assetta e Roberto Giuliani, brano che sarà inserito in una compilation commemorativa. La tre giorni del Festival sarà presentata da Valeriano De Angelis, Cristina Nudi e Stefano Cirulli. Da sempre vicina alla promozione della storia e della bellezza del Capoluogo teatino, l’Associazione ScopriTeate ha poi fortemente voluto completare il programma con delle visite guidate nello splendido quartiere Trivigliano, nell’area di Santa Maria e Porta Pescara, che ospita la manifestazione: Venerdì 23 e sabato 24, infatti, si svolgeranno visite guidate, per info e prenotazioni ci si potrà rivolgere al numero 380/3428028”.




LE RICHIESTE DI CONFARTIGIANATO ai candidati in Abruzzo

Elezioni 2022

Chieti, 21 settembre 2022. Caro-energia, tasse, burocrazia, formazione, accesso al credito, Pnrr, sostenibilità ambientale, transizione green e digitale: questi i temi affrontati nei due confronti che si sono tenuti venerdì 16 e mercoledì 21 settembre

Nel corso delle due giornate di confronti, con i candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, i dirigenti della Federazione regionale e delle Associazioni Territoriali di Confartigianato hanno posto al centro della discussione i problemi delle micro, piccole e medie imprese e dell’artigianato, rappresentando agli aspiranti parlamentari le istanze confederali e regionali, e approfondendo i programmi di governo dei candidati.

Nella giornata di venerdì 16 settembre le figure di vertice di Confartigianato hanno incontrato, presso la sede regionale di Pescara, Luciano D’Alfonso (PD), Alberto Bagnai (Lega), Vincenzo D’Incecco (Lega), Lorenzo Sospiri (FI) e Nazario Pagano (FI), mentre nella mattinata di oggi il ciclo di incontri si è chiuso con le visite di Roberto Quercia (Azione), Guerino Testa (FdI), Antonio Tavani (FdI) e Gabriella Di Girolamo (M5s).

Nell’agenda delle priorità, stilata dai rappresentanti di Confartigianato, spicca la richiesta di un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona. Da riformare, nel segno dell’efficienza, anche la macchina burocratica, dal momento che oggi l’Italia è al 24° posto nell’Unione Europa per la qualità dei servizi pubblici e soltanto il 28% delle amministrazioni locali gestisce le pratiche completamente on line.

‘Lavoro di qualità’ è un altro dei punti del Manifesto con il quale Confartigianato dice no al salario minimo legale e sì al lavoro di cittadinanza, chiedendo al contempo di ridurre il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro, che in Italia pesa il 46,5% (contro una media Ue del 41,7%,) e di potenziare la formazione tecnica e professionale, al pari dell’apprendistato, per agevolare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese.

Per sostenere la competitività delle Pmi, Confartigianato sollecita anche la riduzione dei costi di elettricità e gas, aumentati del 108% nell’ultimo anno. Al riguardo si ritiene necessario fissare un tetto europeo al prezzo del gas, attuando una riforma strutturale della bolletta, che escluda gli oneri di sistema impropri pagati dai piccoli imprenditori e sostenendo gli investimenti in energie rinnovabili, in particolare attraverso la creazione di Comunità Energetiche e iniziative di autoproduzione.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, una delle richieste prioritarie riguarda il mantenimento degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, sciogliendo rapidamente il grave problema dei 5,2 miliardi di crediti fiscali incagliati legati ai bonus edilizia. Si tratta di una situazione che mette a rischio la sopravvivenza delle aziende di costruzioni e di 47mila posti di lavoro.

Il Manifesto di Confartigianato punta poi sull’accesso al credito, affinché sia assicurato sostegno al Fondo di garanzia per le Pmi e a sistemi di garanzia misti pubblico-privati, con una dotazione finanziaria adeguata alle esigenze degli imprenditori in questa difficile e mutevole contingenza economica.

Proseguire spediti nell’attuazione del Pnrr è un’altra delle priorità indicate da Confartigianato, che chiede, però, di farlo, con la piena inclusione delle micro e piccole imprese, favorendo, da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali, progetti e bandi improntati alla facile accessibilità.

Altrettanto inclusive e accessibili, per le piccole imprese, dovranno essere le transizioni green e digitale: in proposito Confartigianato chiede incentivi semplici e stabili per favorire l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle Pmi.

“L’artigianato e le micro e piccole imprese rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo nazionale e danno lavoro al 64% degli occupati – sottolineano il presidente regionale Giancarlo Di Blasio e il segretario regionale Daniele Di Marzio – chiediamo dunque ai candidati di porre al centro degli interventi quel comparto che ha dimostrato, più di ogni altro, di saper creare occupazione e coesione sociale, che sceglie di reinvestire nel territorio italiano i propri guadagni, che sceglie di non delocalizzare la produzione in altri stati. Alla politica – continuano gli esponenti di Confartigianato Abruzzo – chiediamo di trovare una soluzione concreta al problema del caro energia, per evitare la chiusura definitiva delle aziende, e auspichiamo maggiori investimenti sulla formazione dei giovani, perché continua a mancare la manodopera specializzata”.




FACCIAMO UN PATTO. Presentazione e sottoscrizione dell’accordo

Chieti – Aula consiliare del Rettorato – 22 settembre 2022 – ore 10,30.  

Giovedì, 21 settembre 2022. Domattina alle ore 10:30, presso l’Aula consiliare del Rettorato, nel Campus universitario di Chieti, ci sarà la conferenza stampa a margine della firma dell’accordo tra Istituzioni, Non profit, società sportive “Facciamo un patto”. Sarà presentato alla Stampa l’Accordo di Rete che schiererà in campo contro la violenza sui soggetti di minore età nello sport le tante realtà che partecipano al “Progetto Safe Place Safe Play, Costruire insieme un ambiente sicuro per fare sport”, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, di cui l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è ente capofila.

Alla conferenza stampa saranno presenti: la professoressa Maria Cristina Verrocchio, Coordinatrice del Progetto (Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara), Cecilia Angrisano, Presidente Tribunale per i minorenni de L’Aquila; Anna Rita Mantini, Procuratrice Aggiunta e referente del Gruppo Anti Violenza (GAV) Procura della Repubblica di Pescara; Enzo Imbastaro, Presidente CONI Abruzzo; Maria Concetta Fallivene, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Regione Abruzzo; Enrico Perilli, Presidente Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo; Sabrina De Flaviis, Coordinatrice per l’Associazione “Maria Regina Onlus”, l’Associazione “Angelo Custode”, e gli altri delegati delle istituzioni firmatarie.

Sottoscriveranno l’Accordo di Rete: l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, quale soggetto capofila e coordinatore; l’Associazione “Maria Regina Onlus”, l’Associazione “Angelo Custode”, il Tribunale per i minorenni de L’Aquila, il Gruppo Antiviolenza della Procura della Repubblica di Pescara, il CONI Abruzzo, l’Assessorato alla Salute e alle Politiche della Famiglia della Regione Abruzzo, l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, l’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo.

Maurizio Adezio




STAGIONE DI EVENTI E INIZIATIVE registra record di presenze

Un segnale forte per il futuro che non si può più negare. Successo per la stagione primavera estate della Riserva Borsacchio condotta dalle Guide

Roseto degli Abruzzi, 21 settembre 2022.  Il ritorno dal post pandemia ha segnato un record di presenze nella Riserva Borsacchio grazie al Calendario proposto dalle Guide del Borsacchio con patrocinio di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comune. L’estate termina. 21 eventi, oltre 20 uscite dedicate fra turisti e cittadini. 800 ore di monitoraggi, 16 pulizie a mano e oltre 6000 persone coinvolte a cui si aggiungono oltre duemila studenti nelle attività primaverili . L’estate si chiude ma il nostro calendario continua segnando un record di presenze registrate di oltre 8000 fruitori.

Eventi di livello nazionale che hanno coinvolto le maggiori realtà Italiane come il CSC, Il WWF, la Guardia Costiera con Istituti scolastici da tutta la Provincia di Teramo, Tour di Turisti dal centro e nord Europa. Rilascio di Tartarughe, Teatri all’aperto, Concerti nella Natura, Notturne , Astrofili, Rievocazioni Storiche, Biciclettate e tanto altro. Il tutto realizzato a costo 0 solo con le forze dei volontari. Le maggiori attività turistiche del territorio hanno iniziato a chiederci collaborazioni per valorizzare il territorio e legare i turisti a nuove esperienze e fidelizzare al massimo i flussi turistici.

Quel che rimane nel cuore sono le parole delle persone. Migliaia di messaggi e parole di incoraggiamento da parte di persone di ogni angolo d’Italia. Molti hanno deciso di fare donazioni per consentire le nostre attività.  Un grazie va a tutti i volontari e professionisti che hanno dedicato tempo e competenze uniche, ancora una volta basandosi solo sulle nostre forze .

Il nostro augurio è che si instauri una filiera virtuosa con il Comune di Roseto degli Abruzzi per rendere organico e funzionale alla città il nostro sforzo. Migliorarlo, ampliarlo ed offrire sempre più servizi per tutelare e promuovere il territorio. Non ci stancheremo mai di dire che la Riserva Borsacchio non è questa. Stiamo difendendo con sudore e fatica la natura in attesa di una pianificazione che valorizzi la natura e crei un turismo sostenibile da affiancare a quello di massa valorizzando territori , produzioni agricole e allevamento.

I primi passi con il Comune si sono avviati e questo è un buon segnale. Ora bisogna proseguire insieme per creare il cosiddetto  “Effetto Riserva” che necessita di programmazione, risorse per generare ricchezza collettiva e rinaturalizzare il territorio rendendolo attrattivo , sostenibile e un patrimonio per le attività.

Sono necessari anni per arrivare ai risultati di AMP Torre del Cerrano e Oasi WWF di Atri. In Riserva Borsacchio mancano percorsi, strutture, piani di recupero e valorizzazione. Ma abbiamo le carte in regola per diventare una delle principali Riserve dell’Abruzzo. Il territorio della Riserva Borsacchio ha in sé caratteristiche collinari come ad Atri e un tratto costiero favoloso come in AMP. Un percorso di sviluppo e tutela che può spaziare dai modelli Toscani per campagne e crinali fino alle aree protette della costa e le tutele e valorizzazioni del caso. In poche parole, un tesoro di biodiversità ed opportunità.

Ringraziamo tutte le associazioni locali che ci hanno aiutato, sono moltissime , ringraziamo la Protezione Civile, CRI, ADA, Guardie Ambientali , Associazione Carabinieri, Il Guscio, Chaikana e tutti coloro che ci hanno sostenuto , ringraziamo i volontari per l’immane sforzo e tutti i cittadini e turisti che hanno inondato di mail e messaggi social di ringraziamenti. Ora iniziamo a costruire il futuro. Un futuro di collaborazione fra Associazioni, privati ed enti. La Riserva è un patrimonio da cui possono trarre vantaggi tutti salvando il nostro ambiente.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




DALLE DONNE CHE CURANO, esperienze e idee per una Sanità a misura di tutti

Un seminario dell’ANAAO con interventi e testimonianze di rilievo nazionale

Pescara, 21 settembre 2022. “Dalle donne che curano, esperienze e idee per una Sanità a misura di tutti” è il titolo del seminario che l’Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, tramite la propria Area di formazione femminile, ha organizzato per venerdì 23 settembre, a partire dalle ore 15, nell’Aula Biblioteca del presidio ospedaliero “Spirito Santo” di Pescara, con interventi e testimonianze di rilievo nazionale

Il programma prevede il saluto e l’introduzione di Maria Assunta Ceccagnoli (presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pescara) e Vittorio Di Michele (consigliere nazionale Anaao), moderatori della prima sessione, e, a seguire, gli interventi di Sandra Morano (coordinatrice nazionale Area Formazione Femminile Anaao) che presenterà il libro “La Sanità che vogliamo”, Gabriella Marini (coordinatrice regionale Area Formazione Femminile Anaao) che illustrerà le iniziative in corso in Abruzzo e  Piera Turano (segretaria Anaao Dirigenza Sanitaria di Pescara) che invece delineerà cifre e numeri delle donne in sanità.

La seconda sessione, moderata da Rita Greco (segretaria aziendale Anaao per l’Asl di Pescara) e Alessandro Grimaldi (segretario regionale Anaao Abruzzo), prevede invece gli interventi di Danielle Mastrangelo (avvocata e consigliera di parità della Provincia di Pescara) sul tema “La parità sul posto di lavoro” e di Anna Rosa Buttarelli (docente universitaria e filosofa) che parlerà de “Le donne che curano”.

“L’obiettivo di questo seminario – spiega Piera Turano – è quello di approfondire gli effetti dell’imminente sorpasso numerico femminile in sanità e far sì che le donne arrivino preparate a questo momento, non tecnicamente dato che lo sono già, ma con gli adeguati strumenti di comprensione e gestione che consentono di avere uno sguardo complessivo di governo della sanità”.




L’ALZHEIMER RACCONTATO DAL MUSICISTA abruzzese Beppe Frattaroli

Conquista la giuria del Sipontum Arthouse International Film Festival

Chieti, 21 settembre 2022. Il brano Fammi sentire in un sogno scritto e arrangiato da Beppe Frattaroli per la cantante Claire D. ha ottenuto la vittoria al Sipontum Arthouse International Film Festival, nonché menzione d’onore Milan Gold Awards. Il brano che fu scritto da Frattaroli nel 2000, tratta Il tema dell’Alzheimer.

Dichiara Frattaroli: Mia mamma si ammalò di Alzheimer in età molto giovane. Un giorno tornai a casa e non mi riconobbe e da questo episodio nacque Fammi sentire in un sogno.

A distanza di tanti anni, grazie alla pregevole regia di Mattia Bello, alla splendida voce di Claire D. accompagnata al pianoforte dell’abruzzese Michele Di Toro, il brano è diventato un video musicale che testimonia con grande delicatezza il dramma dei malati di Alzheimer e dei loro familiari.

Oggi 21 settembre, giornata mondiale dedicata all’Alzheimer, il video sarà on line e verrà presentato in nazionale su SKY TG 24.




VIA ALLE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI nell’Appennino colpito dal sisma

Tutelare la qualità dell’ambiente, migliorare le condizioni di vita economica e sociale dei cittadini, contrastare la povertà energetica grazie ai risparmi sulla bolletta elettrica, e favorire con la transizione ecologica l’insediamento e il rientro delle famiglie e delle imprese nei territori interessati dalla ricostruzione post sisma.

Roma, 21 settembre 2022. Nei comuni dell’Appennino colpiti nel 2009 e nel 2016, ed in anticipo rispetto alle misure attese dal Pnrr nazionale, è pronto a partire il piano per il finanziamento dei nuovi impianti di produzione dell’energia rinnovabile e promuovere la condivisione della produzione e dei consumi tra enti pubblici, imprese e cittadini. È stato pubblicato oggi, infatti, il bando del programma NextAppennino, finanziato dal Fondo nazionale complementare al Pnrr per le aree sisma, che mette a disposizione dei comuni e degli enti territoriali dei due crateri sismici 68 milioni di euro per favorire la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili, organismi nei quali tutti i soggetti partecipanti, come Comuni, imprese, esercizi commerciali, cittadini, condividono l’energia prodotta con i propri impianti rinnovabili, come il fotovoltaico, godendo dell’autoconsumo e di consistenti sconti sulla bolletta relativa all’energia eventualmente prelevata dalla rete.

Ai contributi sono ammessi sia gli enti e le amministrazioni pubbliche territoriali, che le Comunità Energetiche in via di costituzione promosse dagli stessi enti. In questo caso, o se gli enti promotori si impegnano a creare sistemi di condivisione o reti di teleriscaldamento, il contributo a fondo perduto è pari al 100% della spesa prevista dal progetto. Nel caso di realizzazione, ammodernamento o potenziamento degli impianti di produzione delle rinnovabili, il contributo concesso agli enti è limitato al 50% della spesa. Con i fondi ricevuti i soggetti beneficiari potranno finanziare anche l’eventuale acquisto degli impianti dei membri privati della Cer, stabilendo i meccanismi nei regolamenti della Comunità. Le spese ammissibili al contributo pubblico sono: l’assistenza progettuale, l’acquisto degli impianti di produzione e dei componenti, le opere di connessione, i costi per l’elettrificazione dei consumi, l’acquisto di sistemi di accumulazione dell’energia, di monitoraggio dei consumi, di gestione dei flussi, l’assistenza per la definizione degli accordi per la gestione delle Cer.

I criteri di premialità stabiliti dal bando per definire la graduatoria dei progetti ammessi al contributo favoriscono quelli aperti alla partecipazione del maggior numero possibile di soggetti privati, che prevedano la realizzazione di nuovi impianti da 500 a 999 kW, e nei comuni più piccoli, quelli fino a 3 mila abitanti. Vengono inoltre premiate le Cer che garantiscono il miglior equilibrio tra l’energia consumata e quella prodotta, penalizzando quelle dove i consumi sono molto inferiori alla capacità dei nuovi impianti. Questi ultimi potranno essere realizzati sia nelle aree già a disposizione dell’amministrazione che presenta la domanda, che in quelle dei privati che stipulano, nell’ambito della Cer, accordi specifici con l’amministrazione. Una buona organizzazione della Comunità garantisce vantaggi per tutti: l’autoconsumo dell’energia prodotta, la riduzione degli oneri di trasmissione, direttamente nella bolletta, sull’energia condivisa, i proventi dalla vendita dell’energia immessa in rete (distribuiti tra i membri secondo gli accordi della Cer), e quelli legati all’incentivo sull’energia prodotta e consumata istantaneamente.

Il bando, con tutta la documentazione allegata, può essere scaricato dal sito di NextAppennino (https://nextappennino.gov.it/), dal sito del Commissario Sisma 2016, a questo indirizzo (https://sisma2016.gov.it/bando-comunita-energetiche ), e dal sito della Struttura di Missione Abruzzo 2009 (http://sisma2009.governo.it/).

Le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate dal 30 settembre al 31 ottobre prossimi inviando una pec all’indirizzo e-mail energia.pncsisma@pec.governo.it. Eventuali richieste di informazioni, chiarimenti o assistenza possono essere inviate all’indirizzo e-mail energia.sismapnrr@governo.it. La Struttura Commissariale 2016 e la Struttura tecnica di missione 2009 approveranno l’elenco delle richieste ammesse ai contributi e i soggetti beneficiari entro il 15 dicembre. La valutazione dei progetti sarà effettuata da un apposito Comitato di Valutazione, nel quale sono rappresentati anche Regioni e Comuni. Contestualmente al bando, in collaborazione con Legambiente, saranno avviate iniziative per la promozione e l’informazione sul bando, sulle energie rinnovabili e le Comunità Energetiche. Informazioni e assistenza possono essere richieste anche agli sportelli regionali di Legambiente. Roma, 20 settembre 2022




PER UNA SANITÀ  PUBBLICA ed  Universale

Per la garanzia  del diritto alla salute e la tutela dei diritti del personale è necessario superare i limiti imposti dai tetti di spesa. La Politica  agisca con responsabilità

L’Aquila, 21 settembre 2022. Da una analisi del Conto Annuale pubblicato dalla ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, relativo all’anno 2021, continua inesorabilmente ad emergere un aumento del lavoro precario e flessibile ed una diminuzione del personale a tempo indeterminato.

Infatti, tra il 2020 ed il 2021, in continuità con la tendenza dell’ultimo decennio, si riscontra una ulteriore diminuzione dei lavoratori assunti stabilmente dalla ASL di n. 61 unità lavorative, passando da 3264 addetti a 3203 e, nel contempo, si riscontra che circa  il 25% del personale del Sistema Sanitario Pubblico provinciale è assunto con contratti di lavoro precari, tra cui tempi determinati, somministrazione e contratti di collaborazione a cui va aggiunto tutto il personale esternalizzato nel corso degli anni dalla ASL.

Questa condizione è generata anche dalla mancata applicazione del turnover al 100%, risultano infatti cessati nell’anno 2021 n. 189 lavoratrici e lavoratori a fronte di 128 assunzioni, con un turnover applicato al 67%.

Desta, inoltre, ulteriore preoccupazione – sempre relativamente alla corretta applicazione del turnover – le uscite di personale che nel corso dei prossimi anni potrebbero comportare una riduzione della  forza lavoro; infatti 611 unità lavorative risultano avere una età compresa tra i 60 ed i 64 anni e 139 unità lavorative tra i 65 e 67 anni.

La condizione su descritta, genera precarietà di vita delle persone, continuamente legate ai rinnovi contrattuali senza alcuna garanzia per il futuro e,  contestualmente, determina anche  instabilità dei servizi erogati e concreta difficoltà nella programmazione delle linee di attività sanitaria.

Dobbiamo, purtroppo, constatare, che in questi anni non sono pervenute le risposte necessarie a rideterminare in maniera strutturale il potenziamento del servizio sanitario pubblico, al contrario gli interventi sin d’ora adottati hanno continuato a frammentare e parcellizzare un sistema già in difficoltà. È mancata una direttiva di sistema che avesse come linea di indirizzo il potenziamento dei servizi sanitari pubblici, l’aumento delle risorse per le assunzioni di personale, l’incremento della medicina territoriale ed il rafforzamento delle attività ospedaliere.

Il fabbisogno di personale legato alla spesa del conto economico annuale non è funzionale all’erogazione dei servizi sanitari, anzi rischia di produrre un duplice danno: la compressione dei diritti dei lavoratori, sottoposti ad un continuo sfruttamento dovuto alla esiguità degli addetti e la precarietà come fattispecie ordinaria di contrattualizzazione del personale. Il tutto a discapito dei reali bisogni delle nostre comunità che riescono ad accedere alle cure ed ai servizi sanitari erogati dal sistema sanitario pubblico con sempre maggiore difficoltà.

La politica e le istituzioni in questa fase storica dovrebbero assumere un impegno concreto ed inderogabile finalizzato al definitivo superamento dei Tetti di Spesa per il personale del sistema sanitario pubblico. Intervento questo che, mai come oggi, risulta necessario anche in considerazione dei prossimi investimenti per il potenziamento della medicina territoriale attraverso i fondi del PNRR, indirizzati alla costituzione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, che in assenza di nuovo personale da assumere rimarrebbero strutture vuote e prive di funzioni essenziali o ancor peggio privatizzate, arrecando di nuovo un pregiudizio all’assistenza sanitaria per le nostre comunità e rendendo inefficace la spesa di ingenti risorse.

Una visione di sistema della sanità pubblica deve tenere dentro diverse questioni essenziali come la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, il superamento della divisione tra ospedale e territorio, l’aumento della spesa per il personale e per gli investimenti in tecnologia, la garanzia di un servizio sanitario universale, uguale e diffuso per tutte e per tutti.

Francesco Marrelli Segretario Generale CGIL Provincia dell’Aquila

Anthony Pasqualone Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila