LA BELLEZZA DEL TEATRO e le sfide del mondo della moda

Le parole di Giuseppe Sartori e Mauro Cianti, vincitori del Premio Ovidio Giovani 2022

Sulmona, 13 dicembre 2022. Il fascino del classico e le sfide della modernità. Letture diverse della società odierna quelle offerte al giovane pubblico del Cinema Pacifico di Sulmona, ma entrambe capaci di affascinare e coinvolgere. L’occasione è stata data dal “Premio Ovidio Giovani 2022”, organizzato dal Polo Liceale Ovidio, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del comune di Sulmona, che ha visto salire sul palco, per ricevere il riconoscimento l’attore Giuseppe Sartori e l’imprenditore Mauro Cianti.

«Il premio Ovidio Giovani, nato nel 2017 in occasione del Bimillenario ovidiano torna quest’anno, dopo due anni di interruzione», ha spiegato il dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, «ed è davvero molto bello poterlo celebrare di nuovo qui, con una rappresentanza di tutti gli studenti del nostro Istituto. In passato abbiamo premiato grandi uomini e donne, da Francesco Sabatini a Domenico Silvestri, da Maddalena Crippa a Lino Guanciale, i premiati di quest’anno non potevano essere da meno. È davvero un piacere per me» ha aggiunto «conferire oggi questo premio a Giuseppe Sartori, che ci ha incantato con la sua magistrale interpretazione di Edipo al teatro greco di Siracusa, e a Mauro Cianti, per la passione con cui ha saputo motivare e ispirare i nostri studenti.»

I premiati non si sono risparmiati, dialogando con i ragazzi, raccontando il proprio lavoro e le proprie passioni. Sartori, intervistato dagli studenti del liceo classico Sofia Grilli, Daniele Perfetto e Renato Tarantello, ha sottolineato l’importanza dello studio e della formazione, «anche in quelle discipline che quando siamo sui banchi di scuola non apprezziamo particolarmente». L’attore veneto, 36 anni, diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e corso di perfezionamento alla École des Maîtres, ha parlato con i ragazzi la bellezza del far teatro, del suo modo di entrare nei personaggi, del suo desiderio di vestire i panni di Amleto.

Per lui, quello di oggi è stato un ritorno a Sulmona, città visitata da bambino. All’attore l’invito del sindaco, Gianfranco Di Piero, dal quale è stato premiato, di tornare per visitare ed esibirsi nel teatro cittadino. Al Pacifico, questa mattina, ha invece interpretato, insieme ai liceali Manuela Cinotti, Niccolò Desiati, Beatrice Marzolini, e Matteo Marrese, il mito di “Dedalo e Icaro” tratto dalle “Metamorfosi” di Ovidio. Poi è stata la volta dell’imprenditore sulmonese Cianti, ceo dell’azienda di jeans “made in Abruzzo” “Don the fuller”. «Sono molto contento di essere premiato nella mia città», ha detto, «perché in genere i riconoscimenti non si ottengono in casa.

È la seconda volta che ricevo un premio a Sulmona e mi fa davvero molto piacere». Il manager ha lanciato la proposta di una nuova collaborazione con il polo liceale sulmonese: l’idea è quella di un progetto “sostenibile” capace di mettere insieme scuola e impresa. Anche Cianti ha ricevuto la targa “Ovidio Giovani 2022” dal primo cittadino Di Piero e ha risposto alle domande delle studentesse del liceo artistico “Mazara” Georgiana Gaman, Gloria Marcaurelio e Aurora Morra. La mattinata è stata arricchita dalle esibizioni musicali di Cecilia Bonaventura (flauto), Silvia Di Censo (voce) e Giovanni Di Censo (tromba), studenti del liceo classico, accompagnati alla tastiera dalla professoressa Sabrina Cardone. Scende, ma solo per il momento, il sipario sul “Premio Ovidio Giovani 2022”. Il 21 gennaio sarà la volta di Michele Cercone, dirigente del Comitato delle Regioni UE, e della campionessa olimpica Elisa Di Francisca

Annalisa Civitareale




THE BLUE VOICES coro Gospel in concerto

Questa sera, 13 Dicembre ore 18:45, duomo di San Flaviano

Giulianova, 13 dicembre 2022. Musica sacra, musica nera, ovvero Gospel, questa sera alle 18:45, nel duomo di San Flaviano. L’appuntamento, in puro stile natalizio, è affidato al coro “The Blue Voices”.

Nato in Val Vibrata 22 anni fa, la formazione  è una delle più apprezzate  realtà Gospel nel panorama musicale italiano. Promotore della diffusione della musica afroamericana dal profondo messaggio religioso, il coro partecipa a tutti i più importanti eventi del settore presenti sul territorio nazionale. Il suo stile,  quello del Contemporary Gospel,  coniuga la coinvolgente espressività solistica e corale con una trascinante dinamicità ritmica tipica delle forme del Rhythm and Blues, del Funky, del Pop, del Jazz.

Nell’elaborazione degli arrangiamenti strumentali,  il direttore del coro, il Maestro Rita Grue, ha potuto avvalersi negli anni della collaborazione di  Barbara Pompilii,  pianista e tastierista, e, a partire dal 2004, del pianista Alessandro Toccaceli. I “Blue Voices” hanno realizzato collaborazioni con i più noti artisti del Gospel mondiale: Bob Singleton dei Golden Gospel Singers di Harlem, Keith Moncrief e i Gospel Family di New York, il Reverendo Lee Brown dei Freedom Family International Choir e il Minister Maurice Wilkies di Chicago. Il gruppo ha inoltre all’attivo più di trecento esibizioni sul territorio nazionale. Anche domani sera, proporranno un’ora e mezza di spettacolo, in una performance  brillante e coinvolgente arricchita da coreografie capaci di esprimere la nota, gioiosa partecipazione alla preghiera cantata.




MARSICA MEDIEVALE: TORRI E CASTELLI presentazione del libro

Una guida illustrata del liceo artistico V. Bellisario di Avezzano curato da Veneranda Rubeo

Venerdì 16 dicembre, ore 16:00

Avezzano, 13 dicembre 2022. A pochi giorni dall’uscita in libreria, questa prima presentazione al pubblico vedrà la partecipazione di Maria Carla Somma, docente di Archeologia Cristiana e Medievale all’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, e riconosciuta studiosa delle fortificazioni marsicane. Insieme a lei interverranno il Dirigente Scolastico, l’editore, la curatrice del libro e una rappresentanza degli studenti che hanno lavorato al progetto; l’incontro sarà anche l’occasione per presentare alcune narrazioni audiovideo realizzate su temi attinenti i luoghi trattati nel volume.




MANOVRA: LA CGIL ABRUZZO MOLISE SI MOBILITA, giovedì sciopero generale e manifestazione

Il 15 dicembre, dalle 9:30, a Pescara, l’iniziativa promossa nell’ambito della mobilitazione nazionale

Pescara, 13 dicembre 2022. “Contro una legge di Bilancio iniqua, che accresce povertà e disuguaglianze, aumenta la precarietà e premia gli evasori”. Con questo slogan la CGIL Abruzzo Molise proclama lo sciopero generale e scende in piazza giovedì 15 dicembre nell’ambito della mobilitazione promossa dal sindacato nazionale. La manifestazione regionale si svolgerà a Pescara, in piazza Alessandrini, a partire dalle ore 9:30. All’iniziativa saranno presenti delegazioni provenienti dalle quattro province abruzzesi e dal Molise. Le conclusioni dell’evento saranno affidate a Daniela Barbaresi responsabile Sanità e Welfare della CGIL nazionale.

Stamani, nel corso di una conferenza stampa, sono stati illustrati i dettagli e le ragioni della mobilitazione. Presenti il segretario generale della CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, la coordinatrice FLAI CGIL Abruzzo Molise, Nadia Rossi, il coordinatore INCA Abruzzo Molise, Mirco D’Ignazio, e Luciano Fratoni dello SPI CGIL Abruzzo Molise.

Secondo il sindacato si tratta di una manovra “ingiusta e sbagliata, che non va nella direzione necessaria per il Paese”.

In particolare, la CGIL Abruzzo Molise chiede la riduzione del cuneo fiscale a favore di lavoratrici e lavoratori per aumentare i salari; fondi adeguati per sanità, scuola, università, ricerca e trasporto pubblico; più risorse per welfare e politiche che contrastino la povertà; risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego; politiche per il Mezzogiorno; lotta all’evasione fiscale; riforma delle pensioni, rivalutazioni integrali e pensione di garanzia per i giovani; maggiore tassazione per extraprofitti e grandi patrimoni.

“La legge di Bilancio – affermano Ranieri e gli altri segretari – va in una direzione opposta rispetto a ciò di cui il Paese, ora più che mai, avrebbe bisogno. Non ci sono risorse per il taglio del cuneo fiscale, finalizzato ad aumentare le retribuzioni dei lavoratori. Non ci sono risorse per settori fondamentali, a partire dalla sanità, in grande sofferenza: non si riesce neppure a compensare gli aumenti attuali e il rincaro dei costi dell’energia; non c’è nulla per l’assunzione di personale. Tutto questo porterà ad un ulteriore declino della sanità pubblica”.

“Si riducono gli strumenti contro l’aumento della povertà – aggiungono i sindacalisti – tagliando le prestazioni relative al reddito di cittadinanza. Si dovrebbe dare più stabilità al lavoro e invece vengono introdotti i voucher, strumento di cui abbiamo già visto tutte le distorsioni. Su molti temi si dà un messaggio del tutto sbagliato, come, ad esempio, l’aumento del tetto del contante e la questione Pos, che non faranno altro che favorire l’economia sommersa. Abruzzo e Molise, d’altronde, sono già tra le regioni in cui si usa di più il contante e c’è un’economia irregolare molto forte”.

“È una manovra che lascia le regioni del Mezzogiorno decisamente indietro rispetto a quelle del Nord. Una legge di bilancio del tutto ingiusta ed iniqua: non fa molte cose – concludono i rappresentanti della CGIL – e quelle che fa, le fa in modo sbagliato”.




MI FIDO DI TE. Al via la campagna comunale per l’affido

L’appello dell’assessore Maretti: “Aprirsi a questa possibilità di una vita nuova è fondamentale per i minori, ma anche per le loro famiglie d’origine”

Chieti, 12 dicembre 2022. Parte subito la campagna comunale per l’affido famigliare, “Mi fido di te”, stamane in Comune la presentazione da parte dell’assessore alle Politiche sociali Mara Maretti, del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Matilde Giammarco, Francesca D’Atri, responsabile per il settore comunale dedicato, Marina Di Iorio, già assistente sociale del Comune e presidente dell’associazione per famiglie affidatarie, La cicogna a motore. Ma domani, c’è già il primo incontro tecnico, “Bracci-a-per-te”, un evento di sensibilizzazione sul tema dell’affido rivolto agli operatori del Comune di Chieti Solidale e ai referenti delle equipe territoriali integrate per l’affido e le adozioni della Asl 2 che si terrà alla biblioteca Bonincontro dalle ore 14 alle 18.30. In programma le relazioni di tantissimi esperti e istituzioni.

“L’Amministrazione vuole rilanciare affido e adozioni come strumento di prevenzione del disagio famigliare – così l’assessore Mara Maretti – Tale servizio permette alle famiglie di accogliere un minore, bambino o adolescente, per un periodo di tempo necessario alla famiglia d’origine per tornare a potersene prendere cura. Di fatto con l’affido nasce un ponte fra i due nuclei, che consente a tutti di fare un’esperienza diversa e importante anche di socializzazione. A questo tipo di iniziativa teniamo tantissimo, perché vogliamo aumentare il numero delle famiglie affidatarie che con il supporto dell’Amministrazione e della struttura decideranno di intraprendere questo cammino. Si tratta di un percorso complesso, perché intraprenderlo significa mettersi in gioco e riorganizzare abitudini ed equilibrio intorno a un altro soggetto, il bambino o l’adolescente che viene accolto. Per questo siamo aperti a ogni tipo di supporto: c’è una preparazione, un sostegno, ci sono dei contributi disponibili per chi dà la sua disponibilità, il Settore Politiche sociali del Comune è a disposizione per gli interessati, al fine di dare informazioni e rispondere a ogni tipo di dubbio”.

“L’affidamento si rivolge sia a famiglie con figli, sia a persone singole di tutto il territorio, l’importante è che ci sia la disponibilità all’accoglienza – così Francesca D’Atri, responsabile comunale della campagna – Il nostro appello è rivolto a chi è aperto alla cultura dell’accoglienza. L’istituto consente all’affidato di avere un’altra possibilità di vita, mantenendo contatti con la famiglia d’origine. Varie sono le tipologie di affido: a tempo pieno, per un determinato periodo e per tutto l’arco della giornata, con l’autorità giudiziaria che stabilisce i contatti con la famiglia d’origine monitorati dal Servizio sociale; a tempo parziale o diurno per fare compiti, terapie e attività se la famiglia ha difficoltà. In ogni caso l’obiettivo è il rientro all’interno della famiglia d’origine. Per accogliere ci sono dei corsi di formazione non solo per le famiglie, ma anche per gli operatori, come l’evento di domani che serve per iniziare a parlare in maniera corretta di affido, in modo che si possa valorizzare l’istituto e costruirlo intorno al minore. Noi assistenti sociali accompagniamo tutto il percorso, sia che avvenga con l’assenso della famiglia d’origine, sia che si arrivi all’affido dalla via giudiziale, a seconda della storia e dei casi si stabilisce un ambiente e uno spazio anche con la famiglia d’origine, perché possa recuperare le sue competenze. La coprogettazione con il terzo settore e altri enti del territorio, dalla Regione che ha finanziato con fondi tale possibilità, al Garante dell’Infanzia del Comune per arrivare a tutti i soggetti operanti nell’ambito del comune di Chieti e anche fuori, consente, poi, di raggiungere gli obiettivi di un progetto col minore. Aderire è semplice: per manifestare la propria intenzione ad aderire qualsiasi interessato può contattare il numero di riferimento 0871/341593 e 320/4291002, oppure via mail a francesca.datri@comune.chieti.it. L’intento è prevenire il disagio, ridurre l’istituzionalizzazione dei minori e dare amore e sostegno ai bambini che si trovano in difficoltà”.

“L’affido è un’esperienza assolutamente significativa, perché crea un supporto nelle situazioni di difficoltà in cui una famiglia si può trovare – così la Garante dell’Infanzia del Comune, Matilde Giammarco – Un istituto di difficile comprensione giuridica, perché non si creano legami giuridici definiti, ma fluidi e l’attività di supporto che il Comune offre è necessaria per capire cosa significa avere in carico un bambino, un legame che assume carattere giuridico per tutto il tempo di permanenza. Interessante anche la commistione fra le famiglie, perché l’affido crea responsabilità nella famiglia affidataria. Ma importante è anche il rapporto fra le famiglie coinvolte, perché la affidataria partecipa alla ripresa della famiglia d’origine e anche questa lettura dal punto di vista sociale del Diritto alla famiglia è fondamentale, perché consente di ricostruire famiglie attraverso le famiglie”.

“Le esperienze del Comune di Chieti nascono nel ’95 – così Marina Di Iorio, ex assistente sociale del Comune, presidente dell’associazione “La cicogna a motore” – la criticità grossa è trovare le famiglie che possano aprirsi a un’accoglienza più ampia, non solo del bambino, ma anche del nucleo d’origine. Il progetto viene cucito sul bambino, in modo che possa essere calato sul contesto, le famiglie spesso si avvicinano all’affido, ma quando sentono la fragilità delle famiglie di origine spesso non sono più pronte alla realtà dell’affido. Lo sforzo grande ancora da fare è co-progettare insieme un percorso e reperire la disponibilità delle famiglie su tutto il territorio”.




SCREENING NEONATALE. Progetto pilota della D’Annunzio

L’Abruzzo in prima fila a livello nazionale sulle malattie rare colloca

Chieti, 12 dicembre 2022. Grazie ad una goccia di sangue, prelevata dal tallone del neonato e depositata su un apposito cartoncino, sarà possibile per tutti i neonati Abruzzesi diagnosticare e trattare in modo rapido e precoce, oltre alle 40 già previste, ulteriori malattie rare metaboliche ereditarie, da accumulo lisosomiale, neuromuscolari genetiche e immunodeficienze congenite gravi. Il Progetto Pilota, interamente finanziato dalla “d’Annunzio”, sarà realizzato nei Laboratori dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretti dal professor Vincenzo De Laurenzi e dal professor Liborio Stuppia, con il sostegno clinico della Clinica Pediatrica dell’Università di Chieti, diretta dal Prof. Francesco Chiarelli, della UOC di Pediatria Medica dell’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara, diretta dal Dr. Maurizio Aricò.

Il Progetto, che ha durata annuale, prevede l’adesione volontaria da parte dei genitori. Il Progetto Pilota di ampliamento dello Screening Neonatale (SNE) è iniziato a giugno 2022 ed ha permesso di introdurre nel programma di screening neonatale della Regione Abruzzo l’Immunodeficienza Combinata Grave da Deficit di Adenosina Deaminasi, il Deficit di Decarbossilasi degli L-Aminoacidi Aromatici e la Sindrome Adreno Genitale. In meno di 6 mesi, grazie ad una altissima percentuale di adesioni raccolte grazie alla collaborazione di tutti i Punti Nascita della Regione, sono già oltre 4.000 i neonati per i quali è stato possibile effettuare i nuovi test di screening. Dal 12 dicembre 2022 il pannello delle malattie oggetto di screening verrà esteso anche all’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e a tre Malattie da accumulo lisosomiale (la malattia di Fabry, la malattia di Gaucher e la Mucopolisaccaridosi di tipo I). Il Progetto, approvato dal Comitato Etico di Chieti-Pescara, permetterà di sperimentare, almeno per un anno, la fattibilità dell’ampliamento del pannello di malattie rare oggetto di SNE. I test diagnostici si effettuano su una goccia di sangue e non richiede prelievi aggiuntivi.

I neogenitori sono chiamati a manifestare il consenso all’utilizzo del campione, già in possesso del laboratorio, per effettuare i nuovi test al fine di avere informazioni precise ed affidabili sulla predisposizione del neonato ad ammalarsi precocemente di malattia gravi o addirittura fatali, per cui oggi è disponibile una cura efficace.

Con questo progetto – dice il professor Vincenzo De Laurenzi – l’Abruzzo diventa la regione italiana che esegue lo screening neonatale sul maggior numero di malattie rare. I bambini identificati come predisposti alla malattia, saranno così immediatamente presi in carico dai due centri clinici di Chieti e Pescara, ove si procederà all’iter diagnostico e si avvierà tempestivamente la terapia>

Questo allargamento dello SNE nella Regione Abruzzo –  aggiunge il professor Liborio Stuppia – precorre i tempi dell’apposita commissione tecnica insediata dal Ministero della Salute che sta studiando l’estensione a livello nazionale di un modello di questo tipo, e mette la Sanità Abruzzese in prima fila per quanto riguarda la attenzione concreta ai neonati di questa Regione.

Maurizio Adezio




RIDIAMO FIATO e vita ai piccoli negozi

Al  via  la  campagna di  sensibilizzazione Ascom-Abruzzo

Pescara, 12  dicembre  2022. piccoli  negozi  sono   la  vita  del  paese. Compra nei piccoli negozi e dà  vita nel tuo paese” con  questo slogan l’associazione Ascom Abruzzo, che  si  occupa di  commercio, turismo, cultura e servizi, avvia  una  campagna di  sensibilizzazione regionale per invogliare  “a spendere nei piccoli negozi“.

L’iniziativa è stata illustrata questa  mattina  a Pescara nella  sede  regionale dal  presidente di Ascom Abruzzo, presenti  i  presidenti  di  Chieti,  Teramo,  L’Aquila,  Pescara . “noi  – ha  spiegato il  presidente Angelo Allegrino – supportiamo le  piccole  attività commerciali, di  paese e  di  quartiere. Comprare in un negozio di  quartiere o in  una piccola  attività all’interno  dei  nostri paesi comporta tanti  benefici, tra i quali quello di  essere ascoltati, consigliati, coccolati e quindi di essere protagonisti dei  propri acquisti”

Perché supportare i piccoli  negozi? “Dato il momento particolare – ha evidenziato Allegrino – risulta non  soltanto vincente ma  anche utilizzare le  risorse economiche nella  maniera più efficace possibile, pianificando una  strategia di  marketing territoriale integrato di  lungo periodo, partendo dall’analisi dell’esistente e ponendosi obiettivi precisi e concreti. I piccoli negozi sono una preziosa risorsa, costituiscono parte fondamentale del  nostro  tessuto economico e di  una  lunga tradizione  che  non possiamo e non dobbiamo lasciar morire”

Ma  come  aiutare i piccoli  esercizi commerciali? “Partiamo  dalla cultura. Gli  eventi culturali e di intrattenimento devono  diventare parte  integrante di  un’unica, ampia e variegata offerta; Occorre mettere a sistema tutto quello che le città possono  offrire.”




NEL CARTELLONE degli eventi natalizi

Il comune ospita la mostra della pittrice Alessandra D’Ortona – dal 17 al 30 dicembre

Paglieta, 12 dicembre 2022. Nell’ambito del ricco calendario di eventi delle festività natalizie a Paglieta, l’Amministrazione comunale, la biblioteca comunale e il Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni” presentano il Vermissage – “The Multitudes”, mostra  d’arte contemporanea di Alessandra D’Ortona, che vive ed opera nella sua Paglieta. La collezione delle opere d’arte della pittrice sarà inaugurata il 17 dicembre prossimo e resterà visitabile fino al 30 dicembre, dalle ore 9-12 e dalle 15-19,     presso la Sala Polivalente Sandro Pertini, in Via Martelli Di Matteo (Paglieta).

Il 17 dicembre, giorno dell’apertura della prestigiosa mostra, questi gli interventi in scaletta che introdurranno l’artista Alessandra D’Ortona: saluti istituzionali del sindaco, avv. Ernesto Graziani; la prof.ssa Esmeralda Pagano, presidente del Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni”; Nicola Ranieri, scrittore e critico cinematografico e di arte pittorica; Rita Bartolucci, docente di materie letterarie, scrittrice e poetessa; Beniamino Cardines, fondatore di AP/ArteProssima pinacoteca d’arte contemporanea, scrittore candidato “Autore dell’anno 2022-2023” LFA Publisher Italia-Spagna ed Emiliana Petti, poetessa e scrittrice. Alessandra D’Ortona, per  descrive la sua arte, fa riferimento alla nota critica dello scrittore Beniamino Cardines  «Sono una pittrice che cerca. Un’artista che ha bisogno di comunicare perché da qualche parte ha trovato qualcosa o piuttosto, ha visto qualcosa.

Quel qualcosa che solo l’arte può dire. In questo senso i miei quadri sono investigativi del sociale, frutto di un cercare ciò che è sepolto. Ricerca paziente di chi ha l’amore per le tracce manche quando non sono così evidenti, facili. Anzi difficili e scomode. Osservo le forme della mia pittura, da lontano e da vicino, cercando e scoprendo i soggetti tra i gesti, tra le forme, tra le fusioni cromatiche. E trovo volti, corpi, figure, noi tutti. Nessuno resterà mai visto. Nessuno è dimenticato nell’anonimato periferico o tutti i dimenticati presenti. I miei quadri sembrano pezzi di muro, graffiti metropolitani, segni e movimenti che richiamano in parte Keith Haring».




PARTE MONITORAGGIO su interventi al porto

Il Comitato Porto, su proposta della minoranza, avvia il monitoraggio del dragaggio, del piano regolatore portuale e degli interventi sulle infrastrutture del porto

Ortona, 12 dicembre 2022. Lo scorso 7 dicembre si è riunita l’Assemblea Generale del Comitato Porto di Ortona, come richiesto dai componenti Laura Iubatti, Gianluca Sperati, Antonio Serafini, Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, espressione della minoranza in Consiglio comunale, per discutere importanti argomenti all’ordine del giorno.

Su proposta della minoranza, l’Assemblea Generale ha avviato il monitoraggio dello stato di importanti procedimenti amministrativi che riguardano il porto di Ortona, come i lavori di escavazione dei fondali del bacino portuale, il nuovo Piano Regolatore Portuale e il potenziamento delle infrastrutture portuali (prolungamento molo sud, infrastrutture ferroviarie al servizio del porto, completamento bretella Porto di Ortona – A14, opere sulla banchina di riva).

“Siamo soddisfatti – dichiarano i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti – che l’Assemblea Generale del Comitato Porto abbia accolto la nostra proposta di avviare un monitoraggio costante e periodico su interventi che sono strategici per il futuro del nostro porto e dell’economia ortonese”.

“Purtroppo abbiamo avuto conferma dallo stesso sindaco Leo Castiglione – continuano i due esponenti della minoranza – che ci sono gravi ritardi dell’amministrazione comunale in merito ai lavori di escavazione dei fondali e all’iter di approvazione del piano regolatore portuale.”

“Abbiamo dato la nostra disponibilità – concludono Di Nardo e Coletti – a collaborare per consentire al più presto al Comune di Ortona di concludere le attività di propria competenza e per sollecitare gli altri enti a fare la propria parte. Ortona e il suo comprensorio hanno bisogno delle infrastrutture portuali per beneficiare delle potenzialità strategiche della ZES e per incrementare i traffici portuali, al fine di produrre effetti positivi per l’economia locale”.     




ANNO EUROPEO dei giovani

All’università di Teramo

Teramo, 12 dicembre 2022. I diritti umani nell’era di internet tra diritto internazionale e diritto dell’Unione Europea è il titolo di un convegno che martedì 13 dicembre si terrà all’Università di Teramo in occasione dell’Anno Europeo dei Giovani. L’iniziativa rientra nel progetto L’Anno europeo dei giovani. Un futuro più verde, più digitale e più inclusivo, realizzato dalla Rete italiana dei Centri di Documentazione Europea (CDE) con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Il convegno, che si terrà nell’Aula 15 del Polo didattico S. Spaventa dalle ore 11.00 alle 13.30, inizierà con i saluti di Massimo Pronio, responsabile della comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Pietro Gargiulo, delegato del Rettore per il monitoraggio della ricerca; Fausta Gallo, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Teramo; Emanuela Pistoia, ordinario di Diritto dell’Unione europea dell’Università di Teramo; Filippo Lucci, presidente del Consorzio Punto Europa-Europe Direct Abruzzo; Carla Colombati, responsabile del CDE dell’Università di Teramo.

Ai lavori, moderati da Alessandro Nato, dell’Ateneo teramano, interverranno Alessandro Stiano, dell’Università di Napoli Federico II che parlerà della Tutela del diritto alla privacy nell’era digitale: la prospettiva della Corte europea dei diritti dell’Uomo; Mirko Forti, dell’Università della Tuscia, con una relazione dal titolo Migranti nell’era digitale: vulnerabilità e salvaguardie giuridiche; Francesca Di Matteo, dell’Università di Teramo, che affronterà il tema della Tutela della riservatezza dei dati biometrici nel diritto internazionale e dell’Unione europea: il (parziale) divieto del legislatore italiano all’utilizzo della facial recognition technology; Luca Golisano, dell’Università LUISS, che si soffermerà sul Nuovo dibattito pubblico gestito dalle grandi piattaforme online e i margini per una regolazione pubblica. Concluderà i lavori l’intervento di Pierfrancesco Rossi, dell’Università di Teramo.




IOVADODAVOI a cura di Maria Arcidiacono

Inaugurazione sabato 26 novembre 2022 ore 18.00 – 21.00

GArt Gallery Via Piero Gobetti 114 – Pescara. Fino al 17 dicembre 2022

Pescara, 12 dicembre 2022. La frase palindroma iovadodavoi è stata scelta come titolo per la doppia personale, a cura di Maria Arcidiacono, di Mauro Di Berardino e Fabrizio Molinario, artisti diversi per generazione e provenienza ma con un discreto numero di punti di contatto, tutti inclusi in quel moto a luogo “speculare” evocato nel titolo.

Iovadodavoi racchiude un’efficace sintesi del progetto espositivo: un incontro, un percorso dalla lettura bifronte, un luogo di riferimento, la GArt Gallery di Francesco Di Matteo a Pescara. La scelta curatoriale è stata quella di focalizzarsi sul tema del mondo urbano, con i suoi feticci e le sue alienazioni, che, pur declinato con modalità diverse, percepibili fin dal primo approccio visivo, presenta una parallela inclinazione verso un uso robusto del colore.

Campiture accostate a contrasto, velocità esecutiva nei dettagli seminascosti nelle tele di Molinario, icone trasfigurate, attraversate da messaggi dissimulati su fondi spray nelle opere di Mauro Di Berardino. Entrambi sfuggono a una esatta classificazione: pur attingendo a movimenti vicino al neoespressionismo (Di Berardino) o alla cosiddetta arte irregolare (Molinario), la netta sensazione che prevale, osservando le loro opere, è quella di una spiccata vocazione alla massima libertà espressiva. 

L’allestimento ha voluto privilegiare l’ossimoro di una visione dicotomica e allo stesso tempo convergente, destinando ai due artisti una parete ciascuno, quasi a fronteggiarsi, cercando tuttavia contemporaneamente un punto di consonanza: una libera espressione del colore, volutamente priva di virtuosismi accademici e declinata dal ritmo urbano del nostro tempo, inesorabilmente squilibrato e straniante.

Mauro Di Berardino è un pittore e scultore con sede in Italia le cui opere sono state esposte a livello nazionale, così come in Svizzera, Stati Uniti e Lussemburgo. Mostre personali 2020: Mauro Di Berardino Solo Show – The Urban Box, Pescara. Mostre collettive 2022: Amore carnale Amore ideale. Chieti Poesia, Tempietto di Santa Maria del Tricalle, Chieti; Artisti contemporanei al Louvre – Carrousel de Louvre, Parigi; Pop Corner – Milda, Roma; No Boundries – General Gomez Arts, Sacramento, Stati Uniti. 2021: Mostra 6 lati – Galleria e26, San Giovanni Teatino (Chieti); 20 x venti, Art Prize – Galleria Visioni Altre, Venezia; Save Biennale D’Arte Contemporanea per un Nuovo Mondo – Bastione San Giacomo, Brindisi; La divina commedia, a cura di Giorgio Gregorio Grasso – Milano, complesso monumentale. 2020: Bateau Tiberis – battello Gilda ormeggiato sul Tevere, Roma; Io resto a casa, Io guardo da casa – Galleria Arte in regola, Roma. 2019: 30esima edizione concorso nazionale di pittura Piero Della Valentina – Museo d’arte moderna di Cordignano (Treviso); Artbox. Project Miami 2.0 (durante ArtBasel) Miami, Stati Uniti. Riconoscimenti: 2021: Save – the Biennale- Primo premio. Miglior dipinto Neoespressionista- Brindisi. 2020: Bateau Tiberis – Nominato- Roma. 2019: 30th edition of the national painting competition Piero Della Valentina – Nominato- Cordignano (Treviso).

Fabrizio Molinario nasce a Novara nel 1968, città in cui vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Ha esposto i suoi lavori in diverse Gallerie, spazi pubblici e fiere in Italia e all’estero. Mostre personali – 2021: Lock Down – Studio San Marco, Novara; Mondo …animale – Spazio Eventa, Torino. 2020: Bagnanti, a cura di Franco Crugnola – Showcase Gallery, Varese. 2019: Animali Domestici, a cura di Gianpaolo Bonesini – Galleria Spazio Grafico, Massa Marittima (GR). 2018: The end of the world, a cura di Diego Maria Rizzo – Vivace Gallery, Novara. 2017: The Unusual Universe – Outsider Art Gallery, Copenaghen; Verso la meta, a cura di Andrea Colombo – Spazio Porpora, Milano; The Works, a cura di Paola Meliga – Paola Meliga Gallery, Torino. Mostre collettive – 2022: Inclusioni, a cura di Yuliya Savitskaya – Florence Art Deposit Gallery, Firenze; No War – Window Arte, Novara. 2021: 15 Group show – Outsider art Gallery, Copenaghen. 2020: Real Art 5, a cura di Monica Villa – Galleria Villa Contemporanea, Monza; Outsider Art Fair New York, Galleria Rizomi, Parma. 2019: ListaRossa, a cura di Andrea Borgonovo – Atelier Multimedia Galerie, Vienna; Affordable Fair Milano, Galleria Sbart Torino. 2018: So Pop, a cura di Marco Pelligra – Isorropiahomegallery, Milano; Prospero books, a cura di Cristina Moregola – Cristina Moregola Gallery, Busto Arsizio (VA). 2017: Uccidere Pasolini, a cura di Emilio Minotti – Galleria Galgarte, Bergamo.




MORIRE SUL LAVORO non è accettabile

La politica agisca!

Pescara, 12 dicembre 2022. Ieri, domenica 11 dicembre, Franco D’Alessandro, corriere di 41 anni di Pescara, è finito fuori strada con il proprio furgone di servizio e nel tentativo di liberare il mezzo dal fango (fonti giornalistiche) ha accusato un malore ed è morto. Morire lavorando non è più una notizia in Italia, già oltre mille morti quest’anno, e l’USB non ritiene che siano frutto della cattiva sorte ma una conseguenza di controlli preventivi assenti, un sistema di lavoro basato su ritmi frenetici ed una legislazione inadeguata alla gravità della situazione che si reitera di anno in anno senza che la politica intervenga con decisione e fermezza.

Il 2 dicembre, in occasione dello sciopero generale proclamato dall’USB, abbiamo manifestato a Pescara anche sul tema della sicurezza. Avevamo inviato a tutti i gruppi consiliari una lettera con delle nostre proposte sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per mettere un freno ad una strage inaccettabile. In quell’occasione I gruppi dei consiglieri regionali del M5S e del PD hanno ritenuto opportuno incontrare una nostra delegazione per approfondire i temi sottoposti e abbiamo chiesto loro di portare le nostre istanze all’interno delle istituzioni regionali e che tutto l’arco politico si impegni innanzitutto per potenziare fortemente gli organi di controlli (SPSAL) oltre ad avviare una riforma strutturale degli stessi, per far pressione sulla politica nazionale per introdurre finalmente il reato di omicidio sul lavoro, per istituire una commissione regionale permanente per il monitoraggio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e altri interventi necessari che abbiamo segnalato.

Per la politica non è più tempo di tergiversare e rifugiarsi in frasi di circostanza quando accadono tragedie simili,

non è normale morire. È urgente affrontare anche il tema dei ritmi e carichi di lavoro che aumentano il rischio di incidenti e quello della logistica è un settore molto sensibile a tutto ciò, e noi pensiamo che si sia superato il limite perché troviamo assolutamente non prioritario consegnare prodotti di secondaria necessità anche nei giorni festivi e alla domenica.

La morte di Franco D’Alessandro, come quella di tutte le vittime sul lavoro, non deve rimanere una notizia giornalistica che finisce nel dimenticatoio tra alcuni giorni, la politica deve comprendere che il tempo è scaduto e servono fatti concreti.

Unione Sindacale di Base

Federazione Abruzzo e Molise

foto laleggepertutti.it




SANTITÀ, IO STO BENE E LEI COME STA? Nonna Nerina a telefono col Papa

La novantenne di Mesagne aveva fatto una promessa speciale al nipote missionario in Argentina

di Gelsomino Del Guercio

12 dicembre 22

La sorpresa alla vigilia dell’Immacolata, Papa Francesco l’ha fatta ad una nonnina novantenne di Mesagne, cittadina in provincia di Brindisi: l’ha telefonata, realizzando un “piccolo sogno” del nipote missionario, bloccato da tempo in Argentina.

Al Papa…è stato chiuso il telefono in faccia!

Ore 17:00, del 7 dicembre 2022, come ricostruisce il portale quimesagne: il telefono squilla a casa di nonna Nerina. Il primo ad arrivare è papà Claudio che vive in quell’appartamento a piano terra della Parrocchia Mater Domini, insieme alle figlie gemelle Roberta e Valentina.

Dall’altro capo risponde una voce pacata che dice: “Pronto? Sono Papa Francesco”. Claudio rimane basito, in silenzio e pensa subito di essere vittima di uno scherzo, anche se la voce sembrava proprio quella del Pontefice. Riattacca. Dopo una manciata di secondi si risente il trillo dell’apparecchio fisso montato in cucina.

Nerina è nonna di un missionario in Argentina

Claudio questa volta si fa paonazzo e senza proferire parola, passa la telefonata a nonna Nerina con cui Papa Francesco chiede di parlare. Inizia così una conversazione che lascerà un vortice di emozioni a Nerina, 90 anni, nonna del missionario mesagnese Padre Renato Maizza che presta il suo servizio in Argentina, nella diocesi di Merlo Moreno.

“Santità, io sto bene, e lei come sta?”

“Santità, io sto bene e lei come sta?”, incalza Nerina che non rivelerebbe mai al Santo Padre dei suoi problemi di salute. Papa Francesco, però, sa che questa donna – forte e coraggiosa anche dopo la morte della figlia mamma delle gemelle – sta attraversando negli ultimi tempi momenti difficili. Padre Renato glielo aveva anticipato in una lettera che aveva inviato a Francesco.

“Mi si è spezzato il cuore”

«La scorsa settimana – scrive Padre Renato a Francesco – mentre giocava l’Argentina mi ha chiamato mia nonna e mi ha detto: “Sto guardando la partita e tifo per l’Argentina, ma ti chiedo un favore: vieni presto che parto”. Si riferiva al fatto che sente che è arrivato il suo momento, ma ha aggiunto: “Non me ne vado finché non vieni”. Santità mi si è spezzato il cuore».

Padre Renato, come riporta ancora quimesagne.it, non torna a Mesagne da oltre tre anni. L’inflazione Argentina e le lungaggini burocratiche per il rinnovo del passaporto stanno ritardando questo momento. Per questo ha richiesto al Papa di telefonare alla nonna, così da farle sentire la vicinanza della Chiesa. E Francesco lo ha accontentato.

https://it.aleteia.org/2022/12/10/santita-io-sto-bene-e-lei-come-sta-nonna-nerina-a-telefono-col-papa/




UN TREKKING LUNGO 6mila chilometri

Giulia Alberico e Cloris Brosca entrano ufficialmente nel team del Cammino di Margherita

Ortona, 12 dicembre 2022. Entrano ufficialmente nella squadra la scrittrice Giulia Alberico e l’attrice Cloris Brosca che saranno coinvolte in prima persona nelle attività culturali e artistiche riguardanti il Cammino.

È prevista per il 18 dicembre 2022, alle ore 10:00 nella Sala Eden di Ortona (CH) la conferenza stampa per la presentazione ufficiale del progetto europeo “Il Cammino di Margherita – Sotto il cielo degli Asburgo”.

Durante l’evento saranno presentate alla stampa le nuove new entry del gruppo: la Professoressa e Scrittrice Giulia Alberico, che con il libro “La Signora delle Fiandre” è stata presentata al Premio Strega 2021 e l’attrice e personaggio televisivo Cloris Brosca, che ha collaborato con registi e attori come Tino Buazzelli, Gigi Proietti, Eduardo De Filippo, Massimo Troisi e Giuseppe Tornatore.

Per la prima volta ad Ortona, città che ha visto spegnersi la vita della Madama, sarà presentato il libro e l’attrice ne leggerà alcuni passi.

“Un progetto ambizioso e con un respiro europeo, che porterà ad unire il trekking con l’arte, la storia, spettacoli teatrali ed itineranti. Un connubio mai visto prima” annuncia Franco Cespa, responsabile del progetto.

“Stiamo lavorando per farlo diventare il trekking più lungo del mondo e spingere i comuni attraversati dal cammino a collaborare tra loro” rende noto Francesco Bernabeo, il responsabile del tracciamento del percorso e del trekking.

Non mancheranno i patrocini. Primo fra tutti la Regione Abruzzo e a seguire i comuni di Ortona, Tollo e Fossacesia. Un grazie anche agli sponsors della conferenza quali Lab Engineering, International P.M.T, Pasticceria Cantelmi, Il ristorante Doppia Vela, Autotrasporti Nervegna, Libreria Moderna di Fabulinus & Minerva e il prestigioso edificio settecentesco Palazzo Tilli di Casoli.

Le tre associazioni di Ortona SearchGo, Progetto Ortona 2.0 e NoveZeroSei annunciano che la collaborazione con enti ed associazioni sarà il tassello fondamentale per far diventare il Cammino di Margherita un progetto originale, unico ed emozionante per chi lo compie e per tutti noi che lo stiamo costruendo.




TIE-BREAK FATALE: Castellaneta vince 2-3

La futura interrompe la serie di sei vittorie consecutive. Contro le pugliesi arriva un solo punto dopo una partita combattuta

Teramo, 11 dicembre 2022. La LG UmbyRacing Futura cede al tie-break con Castellaneta (2-3), ed interrompe la serie di sei vittorie consecutive. Non son bastati i 32 punti della Lestini, i 17 della Cipriani e gli 11 di Mazzagatti e Di Paolo, per aver la meglio sulla Greenergy.  Ci son volute 2 ore e 12 minuti per vedere uscire vincente la squadra pugliese dal parquet teramano. Una partita dai due volti, visto che le ospiti hanno vinto i primi due set, per poi soccombere nel terzo e quarto parziale. Il tie-break è stato un terno al lotto, con le due squadre a contendersi la vittoria, che vale due punti in più in classifica, fino all’ultima goccia di sudore. Partenza amara per le ragazze di Marcela Corzo che lasciano il primo set alle avversarie sin dalle prime schermaglie.

Castellaneta va avanti 3-9, 8-15-9-16, mantenendo sempre il parziale a proprio favore, fino a chiudere 20-25 in 26 minuti. Nel secondo set, ci si attende la reazione della squadra biancorossa. C’è più equilibrio visto che regna la parità 10-10, 15-15, fino al vantaggio Futura 20-17. Castellaneta reagisce e si porta nuovamente in parità 20-20, ma è ancora la squadra di casa ad avere la chanche di vincere il parziale sul 24-22. Con due palle set a disposizione, le biancorosse consentono alle pugliesi di impattare sul 25-25 e chiudere 25-27 anche la seconda frazione in 31 minuti. Castellaneta subisce il ritorno della Futura.

Il terzo set è tutto di marca teramana con il vantaggio 15-11, 17-14, 20-16, fino a chiudere 25-19 in 24 minuti. Sulle ali dell’entusiasmo, Teramo prova a rientrare in partita. Il quarto set è un susseguirsi di emozioni, visto che le due squadre viaggiano a braccetto sul 12-12 fino al vantaggio ospite 15-18. Ancora reazione teramana con Cipriani, Lestini e Di Carlo che firmano il sorpasso fino al 23-22. Il sestetto ospite non reagisce e soccombe 25-22 in 28 minuti. Il tie-break, come abbiamo descritto è un terno al lotto. Le due squadre si danno battaglia, pallone su pallone e nessuna riesce ad allungare, 4-4, 6-6, 8-8, 9-9. Mette il muso avanti la squadra pugliese 9-11, 10-12, ma trova ancora la reazione Futura 13-13.

Di Carlo e Di Paolo confezionano il 15-15, 16-16, ma alla fine a conquistare i due punti è Castellaneta che vince al fotofinish 16-18 in 23 minuti. La LG UmbyRacing interrompe la serie di vittorie consecutive, conquista un solo punto contro le pugliesi, ma la grinta ed il gioco messo sul parquet per la rimonta quasi riuscita, fanno ben sperare per il futuro. Ora l’ultima gara in trasferta del 2022 sarà quella di Isernia di sabato prossimo. Lo spirito è quello giusto.

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO       2

Peroni, Ragnoli, Cipriani 17, Di Diego 4, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 11, D’Egidio, Mazzagatti 11, Di Carlo 9, Di Sabatino, Ventura, Lestini 32. All. Corzo.

GREENERGY CASTELLANETA (TA)         3

Liguori 15, Rusciano, Iacca 21, Orlando, Lanza 11, Marinuzzi, Montanaro 6, Dakaj 2, Cefalo 1, Leone 31, Cardone, Pagliari, Minervini. All. Presta

ARBITRI: Totò di Grottazzolina e Marini di Ascoli Piceno

Parziali: 20-25; 25-27; 25-19; 25-22; 16-18.

Patrizio Visentin




ALL’AURUM la mostra Physis

Verrà inaugurata il 15 dicembre alle 17, all’Aurum di Pescara, la mostra Physis con le opere di Antonio Pedretti e Silvio Formichetti, a cura del critico d’arte Massimo Pasqualone interverrà con Marianna Scoccia, consigliere regionale, all’evento

Pescara, 11 dicembre 2022.  “Φύσις – scrive Pasqualone nel testo critico che introduce il catalogo della mostra-  è il confronto tra due straordinari protagonisti dell’arte italiana contemporanea, Silvio Formichetti e Antonio Pedretti che, esegeti in modo diverso di un unico cammino ermeneutico, propongono a Pescara una visione rinnovata della possibilità di dire il qui ed ora della vita, della realtà, della storia. Come curatore della mostra ho scelto questo titolo, pregno semanticamente e profondamente forte, che richiama, da un lato, la visione greca della realtà e del mondo, dall’altro si proietta verso una simbologia che vede al centro la natura, per Pedretti, la realtà nella sua complessità per Formichetti. La cifra artistica di Silvio Formichetti è legata alla pratica iconica del maestro peligno, con l’idea che l’opera d’arte davvero può viaggiare nel Cosmos, per organizzare, in una possibilità aniconica, il Kaos dell’oggi, con una estroiettazione psichica che fa leva sulle esplosioni cromatiche e sul segno, sempre e comunque operazione artistica di interpretazione.

  Ecco allora che l’artista, e questo accomuna Formichetti e Pedretti, vive il tempo dell’arte come necessità esegetica ed ermeneutica, come luogo della possibilità di vivere, attraverso le emozioni cromatiche, quel di più che solo l’artista, il vero artista, sa dare alla comunità dei più, troppo superficiale per vivere questi attimi, poco attenta all’urlo che viene dal silenzio dell’anima, con la captazione del frammento che si fa ascolto, impressione sinestetica, dove sembra emergere da un lato il suono di una natura che attraverso il vento parla a chi la sa ascoltare; dall’altro, invece, l’eco di una fissità immobile pervade ogni realizzazione artistica. È la linea seguita da Pedretti, che produce, innanzitutto, una poetica del silenzio, dell’ascolto, dell’elisione del brutto, per un paesaggio che è, innanzitutto paesaggio dell’anima, come è stato opportunamente sottolineato. L’artista Pedretti cerca sé stesso, cerca la pace nella pace della natura, vive, oserei dire, un sentimento di adesione panica, con un’anima inquieta che specchia la sua essenza in profondità: il passare delle stagioni, il cangiamento dei colori, la voglia di appartenere alla natura, attraverso le emozioni cromatiche, fanno di questo percorso uno sguardo esegetico sul senso della vita che sempre si rinnova, mai uguale, pur nella consapevolezza che il naufragio della coscienza avviene solo nel silenzio dell’anima, dove l’artista cerca quella quiete interiore, quella pace così tanto agognata, ma impedita dalla società cosiddetta postmoderna.”

” Mi auguro- scrive Marianna Scoccia-  che questo connubio tra le arti prosegua anche negli anni a venire e si faccia itinerante in modo da offrire a tutti la possibilità di godere di questa straordinaria creatività.”

La mostra resterà aperta fino al 24 dicembre.




LA SIECO VINCE anche contro Bari

Vola momentaneamente in vetta alla classifica del Girone Blu

Ortona, 11 dicembre 2022. La Sieco vince ed approfitta del mezzo passo falso commesso dalla capolista Catania che perde al tie-break contro Casarano. Punti rosicchiati in vista del Big Match di domenica prossima. Ortona che in attesa della gara di recupero dei siciliani si gode dunque il primo posto in classifica. Ed ecco quindi che la sfida di vertice dell’ultima di andata assume un’importanza ancora maggiore.

Una gara giocata al massimo da entrambe le formazioni con gli ospiti che hanno molto da rimpiangere. In primis l’assenza dell’opposto ex-impavida Paoletti, fermo per problemi fisici  la serata storta per il suo sostituto Ciavarella fermo al 34% di positività in attacco. Maluccio per i pugliesi anche il temibile Ferenciac che questa sera non è andato oltre un 36%

Gira tutto bene, invece, per i ragazzi di Coach Lanci. Bulfon non parte nel migliore dei modi, solo il 25% per lui alla fine del primo parziale. Il potente opposto però si sblocca e comincerà a tirare le sue bordate ben servito da un eccezionale Ferrato, autore di 4 importantissimi muri solitari. Monumentali Iorno e Arienti che hanno ben interpretato la scelta di Coach Lanci di intensificare gli attacchi al centro. Sale alle stelle anche Benedicenti che tocca il 71% di ricezione positiva. Dulcis in fundo Marshall e Bertoli ancora una volta decisivi con il braccio che non trema quando c’è da mettere a terra una palla decisiva o di inventarsi un colpo.  Una bella Sieco, insomma che vince meritatamente contro un avversario che ha sempre tenuto il passo degli abruzzesi nonostante i tanti errori personali.

Ora Nunzio Lanci & Co. hanno una settimana di tempo per trovare la formula magica in grado di ammaliare anche i catanesi e tentare il sorpasso al photofinish.

Un primo set piuttosto equilibrato con le squadre che si rincorrono punto su punto alternando il fatidico punto break. Si gioca molto al centro dall’una e dall’altra parte della rete. Ed è proprio dalla rete di Arienti che gli ospiti trovano il fatidico vantaggio di due punti che la Sieco non riuscirà più a colmare.

La Sieco parte meglio nel secondo parziale ma il muro ospite è micidiale e riesce a fermare bene gli attacchi ortonesi che non riescono mai a scavare un margine tanto ampio da smorzare la tensione. Si continua quindi a giocare su un equilibrio sottilissimo fin quando gli ospiti trovano il pareggio proprio sul finale di set. Proprio nel momento di maggiore difficoltà, Marshall sale in cattedra e regala il pareggio ai suoi.

È il Bari a partire meglio nel terzo parziale con la Sieco che soffre il servizio di Ferenciac. Ortona non riesce a chiudere bene a muro così i baresi trovano un vantaggio di tre punti che permette loro di giocare con più tranquillità. Stavolta è la Sieco ad avere il suo turno favorevole al servizio e lo fa con Ferrato. Prima annulla il Gap e poi passa addirittura in vantaggio. C’è una reazione decisa degli ospiti ma la Sieco fa quadrato e con Arienti al servizio trova ancora una buona serie dai nove metri che vale di fatto lo sprint finale per mettere in tasca il primo punto in palio.

Un quarto set all’inizio del quale le squadre si studiano e si rispondono palla su palla. La Sieco tenta e trova il primo affondo e gli ospiti sono costretti a giocare con un gap di tre punti. La stanchezza comincia a farsi sentire e le due squadre diventano sempre più fallose. All’inizio è la SIECO a godere di questa situazione ma gli ospiti riescono a dimezzare lo svantaggio tornando ad essere pericolosi sul 18-17. La Sieco non forza più al servizio e si rivelerà una scelta azzeccata. La ricezione ospite non è perfetta così gli ortonesi trovano un nuovo cospicuo vantaggio da gestire quando si è ormai ad un passo dalla fine. Ospiti che cedono e lasciano ai locali l’intera posta.

PRIMO SET. La Sieco ripropone il sestetto che prevede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli a schiacciare da posto quattro con al centro Arienti e Iorno. Libero Benedicenti.

Gli ospiti rispondono con la diagonale Parisi-Ciavarella, gli schiacciatori Wojcik e Ferenciac, i centrali Persoglia e De Serio e con Rinaldi nel ruolo di libero.

La prima palla è tra le mani di Bertoli  ma il primo punti in pipe arriva da Wojcik. Arienti al centro per il 2-2. Va fuori il servizio di Bulfon 3-3. Ancora fuori Bulfon ma stavolta su attacco 3-4. Fuori l’attacco di Ciavarella 11-11. Bulfon schiaccia forte e la difesa ospite non regge 15-15. Wojcik sbaglia dai nove metri 16-16. Marshall trova un piccolo spazio tra il muro e la rete 17-16. Marshall cerca ma non trova le mani del muro 17-18. Poco dopo anche il video-check conferma la decisione arbitrale. Arienti sbaglia l’attacco al centro e ospiti vanno avanti di due 18-20. Il muro di Ortona non regge e sul 19-22, coach Lanci spende anche il suo secondo time-out. Il mani-fuori di Bertoli accorcia le distanze 22-23. Vojcik conquista il primo set-point 22-24. Ancora Vojcik chiude i conti.

SECONDO SET. Bulfon subisce muro ed è 0-1. Marshall invade la rete 2-3. Ciavarella schiaccia sul nastro 6-4. Di Tullio, subentrato a Bulfon è murato 7-6. Marshall piazza un lungolinea che l’arbitro giudica fuori. Il VAR ribalta la decisione 9-7. Fuori l’attacco dei pugliesi 11-7. Di Tullio riceve bene, la squadra ricostruisce e Marshall finalizza 13-10. Arriva il punto di Arienti 15-13. Muro di Ferrato 16-14. Iorno 17-15. Fuori il servizio di Vojcik 18-16. Sulla rete il servizio di Bulfon 19-18. Bertoli infila la palla tra muro e rete 21-20. Marshall trova una grande giocata, indietreggia salta da fermo e usa il muro alto per trovare il punto del 22-20. Poi lo stesso cubano con una pipe fa anche 23-20. Arienti non trattiene ed il primo set point è annullato 24-21. Fatto trenta, facciamo trentuno, avrà pensato Leo Marshall che con una nuova pipe chiude il set.

TERZO SET. Ferrato in ricezione non tiene la botta che arriva da Persoglia 1-0. Bulfon 2-2. Iorno schiaccia forte e il muro respinge fuori la palla 4-5. Fuori il servizio di Bertoli 5-7. Fuori l’attacco di Arienti 6-9. Bulfon pizzica l’incrocio delle linee 7-9. Muro di Ferrato 10-11. Iorno per ll’11-12. Ferrato batte forte, la palla torna nel campo dell’Ortona e diventa preda ancora di Iorno 12-12. Bertoli sbaglia il servizio 15-14. Marshall schiaccia fuori 16-16. Bertoli ristabilisce le distanze con una diagonale indifendibile 19-17. Murone solitario di Ferrato si Vojcik 22-18. Ace di Arienti 23-18. Ciavarella schiaccia sulla rete 24-18 poi ancora Ferrato mura tutto solo Vojcik ed è vittoria bianco-azzurra.

QUARTO SET. Subito un errore dai nove metri, Iorno poi pareggia i conti 1-1. Bulfon buca il muro 2-2. Pallonetto chirurgico di Marshall 3-3. Ancora un muro di Ferrato 5-3. Bravo Parisi con suo attacco di prima intenzione 6-5. Ancora una palla al centro e ancora un punto di Iorno 8-6. Errore di Ciavarella, schiaccia direttamente sulla rete 9-6. Persoglia ha buon gioco al centro 12-10. Ferrato chiama in causa Bulfon che risponde con la bordata del 13-10. Muro di Bertoli 14-10. Fuori la pipe di Wojcik 15-10. Bertoli aggiusta una palla complicatissima che arrivava da dietro 18-13. Si blocca la Sieco, Marshall schiaccia fuori e il vantaggio è annullato 18-17. Wojcik sbaglia il servizio 20-18. Anche Persoglia serve fuori 22-19. Gli ospiti si lamentano di una eventuale palla spinta di Ferrato, che attaccava di prima intenzione. Proteste vane 23-19. Fuori la pipe di Marshall 23-21. Bulfon trova 3 march point 24-21. Il primo è annullato dal muro dei pugliesi che ben intuisce la pipe di Marshall 24-22. Al secondo tentativo in pipe Marshall chiude con la solita Pipe.

Nunzio Lanci: «Dobbiamo essere consapevoli che le squadre quando giocano contro di noi danno sempre il 110%. Sapevamo quindi che si trattava di una partita difficile ma siamo stati bravi ad interpretarla nel modo giusto. La squadra sta migliorando partita dopo partita. Stiamo cercando di raggiungere quello che sarà il nostro miglior gioco così da raggiungere gli obiettivi che ci eravamo preposti. Domenica contro Catania dobbiamo giocare come se fosse una gara come tutte le altre. Sono convinto che se giochiamo come sappiamo fare i risultati vengono. Quello che ci è mancato fino ad ora è stata la consapevolezza dei nostri mezzi».

Leonardo Ferrato: «Sono contento di come sono andato oggi a muro. Per fortuna mi è capitato di esprimermi al meglio proprio nella partita giusta. Siamo stati bravi perché Bari ci ha dato molto filo da torcere come si è ben visto nel primo set. Complimenti davvero agli avversari ma alla fine bravi noi per aver raggiunto questa vittoria. Il caso ha voluto che il big match tra le prime della classe si giocasse nell’ultima giornata. Che vinca il migliore»

SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA – GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI 3-1 (23-25 / 25-21 / 25-18 / 25-22)

Sieco Service Impavida Ortona: Vindice (L) n.e, Bertoli 13, Benedicenti (L) pos 70% – perf 25%, Iorno 9, Marshal 23, Di Tullio, Bulfon 10, Arienti 8, Ferrato 7, Pollicino n.e., Palmigiani n.e., E.Lanci n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Gruppo Stamplast M2G Green Bari: Parisi 2, Ferenciac 11, Wojcik 20, Persoglia 11, Deserio 8, Rinaldi (L) pos 65% – perf 35%, Martinelli, Petruzzelli V., Ciavarella 11, Ciccolella, Petruzzelli F., Giorgio, Marrone (L2).

Allenatore: Beppe Spinelli. Vice: Francesco Valente

Durata Set: 27’ / 27’ / 26’ / 27’

Durata Complessiva: 1h 27’

Muri Punto: Ortona 8 / Bari 5

Aces: Ortona 1 / Bari 0

% Attacco: Ortona 53% / Bari 48%

% Difesa: Ortona Pos 76% – Perf 47% / Bari Pos 64% – Perf 36%

Arbitri: Autuori Enrico (Salerno), Talento Matteo (Lucca)




LA TOMBESI TORNA alla Vittoria

I gialloverdi piegano 9-7 uno Sporting Venafro mai domo. Massimo Morena: «Vittoria meritata, anche se ci sono stati alcuni errori individuali e disattenzioni. Ma oggi era fondamentale tornare a vincere».            

Ortona, 11 dicembre 2022. La Tombesi reagisce con veemenza alla sconfitta di Casagiove e, pur ancora priva di Moragas e Romagnoli, supera 9-7 una diretta concorrente per la promozione come lo Sporting Venafro. Inizio con il turbo per i padroni di casa, che hanno sbloccato il risultato con Scarinci (minuto 2.46), sono andati sul 2-0 con Iervolino (6.08) e, dopo il momentaneo 1-2 di Fetta, hanno dilagato segnando altre quattro reti in meno di cinque minuti: di Masi, ancora Iervolino, Bordignon e Palumbo le firme dei gol. Sul 6-1 per la Tombesi è iniziata un’altra partita, con lo Sporting che non si è dato per vinto ma anzi, con pazienza, trascinato dal talento dei suoi brasiliani, ha cominciato a giocare continuativamente con il portiere di movimento, rosicchiando vantaggio ai padroni di casa. Prima dell’intervallo sono arrivati il 2-6 dell’ex di turno, Iacovino, e il 3-6 di Foglia; nel secondo tempo, la rete di Zancanaro (4.59) rimetteva ufficialmente in partita gli ospiti. A dare respiro alla Tombesi, che sul 6-3 aveva colpito un palo con Masi, è arrivata l’espulsione per somma di ammonizioni di Fetta e la conseguente superiorità numerica, sfruttata da Scarinci per portare il risultato sul 7-4 (10.27). La partita però era tutt’altro che finita: ancora Iacovino, e poi una sfortunata autorete di Scarinci hanno portato i molisani a un solo gol di svantaggio; nemmeno la rete del momentaneo 8-6 di Palumbo (doppietta al debutto casalingo, minuto 15.33) ha scoraggiato gli ospiti, che a un minuto e mezzo dalla fine hanno trovato il loro settimo gol con la tripletta personale di Iacovino. C’è voluto il gol di Iervolino (tripletta anche per lui), a punire il portiere di movimento con una grande parabola dalla propria area (19.09), per chiudere definitivamente una partita dalle mille emozioni. Complici i risultati dagli altri campi, la Tombesi riconquista con questa vittoria il secondo posto in classifica, a +2 sull’Academy Pescara (che ha però una partita in meno) e a +4 sulla quarta posizione, occupata in questo momento dal Sulmona. Capolista, a +5 sugli ortonesi, la Napoli Barrese sarà il prossimo avversario della Tombesi, nell’ultimo turno dell’anno solare 2022.

«Abbiamo raccolto una vittoria meritata e di importanza fondamentale per il nostro cammino – queste le parole di Massimo Morena –. Siamo partiti molto bene, giocando alla grande nei primi 10-12 minuti, fino al massimo vantaggio sul 6-1. Poi, un po’ sono venuti fuori i nostri avversari, che sono forti e non a caso saranno in lotta fino alla fine anche loro per la promozione; un po’ ci hanno messo in difficoltà con il portiere di movimento; ma soprattutto, abbiamo commesso noi qualche errore individuale di troppo che, su questo nostro campo di Ortona, si paga sempre carissimo. Lavoreremo in settimana su queste disattenzioni, ma al di là di questo credo che la nostra vittoria sia assolutamente meritata, conquistata anche con la capacità di soffrire nei momenti di difficoltà. Dovevamo vincere per reagire agli ultimi due risultati deludenti e per tenere lontano le inseguitrici, sono contento che nel farlo siano stati importantissimi i due nuovi arrivati, sia Andrea Dell’Oso con la sua intelligenza ed esperienza, sia Alessandro Palumbo con la sua doppietta e in generale con il suo atteggiamento e il suo spirito. Settimana prossima andremo sul campo della capolista, ancora imbattuta, ma noi ci andremo con l’obiettivo di raccogliere i tre punti, come è giusto che sia. Dopo la pausa inizierà un nuovo campionato, e noi contiamo di arrivarci con Moragas recuperato, con un Romagnoli finalmente a disposizione, e che di fatto sarà un nuovo acquisto, e magari con qualche arrivo dal mercato in settimana».

Giuseppe Mrozek




DONNA, VITA, LIBERTÀ. Il movimento delle donne in Iran

Donna-Vita-Libertà. Tre parole che hanno una storia millenaria

di Saedeh Lorestani

11, dicembre 2022

Donna-Vita-Libertà, lo slogan creato dopo l’uccisione di Mahsa Amini, una ragazza curda di 22 anni di origine iraniana da parte della Polizia della sicurezza morale e dell’hijab della Repubblica islamica, è oggi diventato il più grande messaggio femminista e di liberazione anti – rivoluzione.

La rivoluzione della Repubblica islamica dell’Iran fu vinta 43 anni fa, l’11 febbraio 1979, sotto la guida di Ruhollah Khomeini. Cancellò l’Iran di Mohammad Reza Shah Pahlavi e del figlio Shah Pahlavi, fino ad allora uno dei primi e più importanti paesi del Medio Oriente nel campo dell’industria, dell’innovazione, dell’istruzione, della fornitura di servizi governativi gratuiti agli studenti, del godimento da parte delle donne dei diritti e dei benefici sociali e della loro significativa presenza nell’alta politica, nel sociale, oltre che ad occupare importanti posizioni culturali ed essere presenti sui posti di lavoro.

Con l’inizio del dominio della Repubblica islamica in Iran, sotto la gestione di leader e funzionari di governo non adeguati alla gestione di un paese vasto e ricco di risorse naturali come l’Iran ed esclusivamente dipendenti dalle loro visioni superstizioni religiose, gradualmente le libertà sociali e il riconoscimento dell’individualità delle donne nella società sono stata limitate e l’hijab è diventato obbligatorio. Alle donne è stato tolto ogni potere di scelta mentre le condizioni dell’economia sono peggiorate a causa alla cattiva gestione delle risorse naturali. Le altre minoranze religiose sono state socialmente isolate, private dei diritti fondamentali, escluse dai lavori governativi, negata loro la possibilità di acquistare e di vendere e, come nel caso della minoranza Baha’i, persino, private di istruzione.

Dopo quarantatré anni di governo dittatoriale della Repubblica islamica in Iran, e anni di lotta da parte di giovani consapevoli dell’oppressione e dell’incompetenza della Repubblica islamica, e dopo l’uccisione di Mahsa Amini da parte della Polizia della sicurezza morale e dell’hijab, le donne iraniane hanno iniziato a combattere per propri diritti sociali fondamentali.

Così è nato il movimento per la libertà delle donne. Un movimento che oggi ha avviato un grande processo rivoluzionario degli iraniani contro il dominio dittatoriale della Repubblica islamica e che vede il sostegno della maggioranza del popolo iraniano. Sempre più cresce la consapevolezza che, oggi, in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi società e paese se non impediamo l’oppressione siamo destinati ad assistere al prevalere della dittatura in diverse forme politiche e sociali.

Per molti anni, la Repubblica islamica dell’Iran è stata in grado di assicurarsi la possibilità di governare solo reprimendo le manifestazioni politiche e sociali, giustiziando e imprigionando, inclusi molti scrittori e intellettuali politici, artisti critici, giornalisti, e attivisti politici e impegnati socialmente. Ancora si continua con queste pratiche violente e dittatoriali. Ma sono tre mesi che giovani informati e istruiti, uomini e donne, appartenenti a diverse classi ed etnie dell’Iran, hanno dato vita ad una lotta consapevole attraverso proteste e scioperi diffusi.

La risposta è stata quella dell’uccisione dei manifestanti contro cui sono state utilizzate armi da guerra di ogni genere. Secondo le statistiche ufficiali, fino al 6 dicembre scorso sono state uccise 473 persone, 64 delle quali bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni, con molti di loro colpiti in pieno viso. Molti i manifestanti, con un numero significativo di studenti, sono stati arrestati e sono adesso in prigione senza poter contare su di un equo processo, senza avere il diritto ad essere difesi da un avvocato e nell’assoluto disprezzo della loro dignità umana, sotto tortura, costretti a confessare. Non possono contare su alcuna regola giudiziaria e rischiano esclusivamente la pena di morte, come sappiamo sia già il caso di 38 di loro. Sfortunatamente, una di queste prime condanne a morte è stata eseguita con un ventitreenne di nome Mohsen Shekari l’8 dicembre, due giorni prima della Giornata internazionale dei diritti umani.




LA SCOMPARSA di Cosimo Savastano

Il ricordo del circolo di arte e cultura Il Quadrivio – premio Sulmona di arte contemporanea

Sulmona, 11 dicembre 2022. Il direttivo del circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, organizzatore del Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea, si unisce al cordoglio per la scomparsa del critico d’arte, Cosimo Savastano.

“Cosimo Savastano è stato un eccellente esponente di quella comunità artistica dell’Alto Sangro (da Teofilo Patini a Lino Alviani) che ha saputo rappresentare con garbo e preparazione”, scrive il direttivo del sodalizio sulmonese, “Profondamente e radicalmente legato alla sua Terra, scrittore e poeta nonché pittore per diletto, divenne con gli anni il massimo studioso della figura patiniana. Impressionante il concorso di pubblico, composto dai suoi concittadini ma anche da tantissimi ammiratori, convenuto nel 2017 alla cerimonia in cui il Sindaco di Castel di Sangro gli attribuì la cittadinanza onoraria alla presenza di Vittorio Sgarbi, suo grande estimatore. Come tutti i grandi uomini di cultura ha avuto anche un ruolo di responsabilità sociale come quello di direttore scientifico della pinacoteca “Teofilo Patini” in palazzo De Petra a Castel di Sangro. Un ultimo esito della sua inesausta ricerca è stata la relazione “Patini e la nascita della pittura sociale in Europa” tenuta l’anno scorso all’interno del ciclo “Conversazioni in teatro” a Castel di Sangro.

In terra Peligna indimenticabile la partecipazione il 3 luglio 2020 a Pratola alla presentazione del libro sul Santuario di Maria SS. della Libera, in cui ha illustrato gli affreschi ivi eseguiti da Teofilo Patini e dai suoi allievi. Nella storia del Premio Sulmona Cosimo ha avuto un ruolo decisivo. Nel 2016 la manifestazione sembrava aver concluso la propria esistenza. Fu lui, assieme a Giorgio Di Genova, Raffaele Giannantonio e l’editore Verdone, a convocare una riunione presso la residenza di Gaetano Pallozzi per convincere quest’ultimo a non lasciar morire la creatura cui tanto aveva dato. La proposta di Giorgio Di Genova di una rassegna in luogo del Premio non ebbe esito ma quella riunione costituì la scintilla grazie alla quale il Premio riprese ad ardere, fra mille difficoltà.

Con il passaggio di Raffaele Giannantonio al ruolo di Presidente, Savastano divenne subito Presidente di Giuria, assicurando, con la sua inossidabile onestà intellettuale, l’equilibrio e la correttezza necessari ad una manifestazione ancora fragile nella fase iniziale della sua seconda “vita”. Serio, preparato, onesto e appassionato, pilastro di un’intera società artistica, personaggio dall’esemplare nitore e dalla nobile qualità di modi: questi sono i tratti della personalità che Cosimo Savastano ci ha lasciato e che sarà impossibile dimenticare”.




LE NUOVE SFIDE CRIMINALI impongono di evolverci più velocemente

Metamorfosi delle mafie, domani il convegno di Fsp Polizia e Università

Teramo, 11 dicembre 2022. “È noto che le ‘vecchie’ mafie, ormai, non sono più il solo modello su cui basarsi nella lotta alla criminalità. Tutt’altro. Le storiche articolazioni malavitose si sono con il tempo sviluppate verso una ‘modernizzazione’ del loro operato che, assieme alle attività delittuose più tradizionali, le rende sempre dominanti nel panorama criminale, non solo per i livelli di alta competenza economico finanziaria a cui sono giunte, ma anche perché, avendo dismesso ogni forma di competizione, le organizzazioni si alleano in cartelli, verso una vera a propria mafia ‘globalizzata’. Si mescolano in un mondo oscuro e complesso, inoltre, tante altre forme di delinquenza organizzata non più emergenti, ma ormai consolidate, tanto da rendere la sfida di combatterle e vincerle sempre più bisognosa di aggiornamenti, studi, evoluzioni rapide, efficaci, sinergiche. Il convegno che si terrà a Teramo si inquadra esattamente in quest’ottica, e certamente rappresenterà un momento di crescita importante per tutti gli addetti ai lavori, oltre che una sollecitazione alla riflessione per le nuove generazioni, che saranno presenti in sala, e che potranno conoscere fenomeni a loro magari sconosciuti, ma subdolamente striscianti nelle nostre società moderne”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, alla vigilia del convegno dal titolo “La metamorfosi delle mafie: le nuove sfide criminali”, che si terrà domani, 12 dicembre, dalle ore 10, nella Sala delle lauree del Polo didattico “S. Spaventa” dell’Università di Teramo, cui parteciperanno anche duecento allievi degli Istituti superiori e cinquanta studenti dell’Ateneo.

Organizzato dall’Università di Teramo e dalla Fsp Polizia di Stato, l’incontro si aprirà con i saluti del rettore, Dino Mastrocola; del segretario generale provinciale della Fsp Polizia, Antonello Giusti; del presidente del Tribunale di Teramo, Carlo Calvaresi; del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Antonio Lessiani; del garante dei detenuti della Regione Abruzzo, Gianmarco Cifaldi; e dal coordinatore del Master in Criminologia, scienze penalistiche e forensi dell’Università di Teramo, Paolo Marchetti.

I lavori saranno presieduti da Salvatore Cimini, ordinario di Diritto amministrativo e direttore generale dell’Università di Teramo, e arricchiti dalle relazioni di: Ettore Picardi, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Roberto Veneziano, gip presso il Tribunale di Teramo; Nicola Pisani, ordinario di Diritto penale all’Università di Teramo; Laura Di Filippo, docente di Criminologia all’Università di Teramo; e lo stesso Valter Mazzetti, segretario generale della Fsp Polizia di Stato. Concluderà i lavori Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della Polizia di Stato e direttore centrale della Polizia Criminale.

In occasione del convegno sarà presentato il libro “Investigare 4.0. Criminologia e criminalistica. Viaggio nel mondo delle indagini” a cura di Vittorio Rizzi e Anna Maria Giannini (Piccin-Nuova Libraria, 2021).




IMPIANTO BAYA VERDE, tra mare e pista ciclabile

Fossacesia Marina, pubblicato bando per la riqualificazione

Fossacesia, 10 dicembre 2022. Un’area di 8.960 mq unica per ampiezza e dimensioni presente lungo i 40 chilometri della Via Verde della Costa dei Trabocchi, da Ortona a Vasto. Queste le caratteristiche di Baya Verde, l’area comunale che si trova a Fossacesia Marina, che per la sua posizione in una località che sta conoscendo negli ultimi anni un’importante crescita turistica, è un’opportunità unica. Per la riqualificazione di Baya Verde è stata indetta una gara ad evidenza pubblica ed a procedura aperta per l’affidamento in concessione, ai sensi di legge, con la formula di finanza di progetto partenariato pubblico/privato. Il progetto di fattibilità è stato predisposto dalla società abruzzese STP Consulting S.r.l. e curato nei particolari dall’Ufficio Tecnico del Comune di Fossacesia, che ha fatto suoi gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale. Per la sua conformazione l’impianto si presta alla realizzazione di un centro sportivo, culturale e turistico, attraverso una serie di strutture e di attività coordinate tra loro.

Per anni l’area è stata data in concessione temporanea, ma questa soluzione ha presentato delle difficoltà perché non offriva quella necessaria continuità al suo reale sviluppo con il risultato che oggi l’intero impianto è da ristrutturare. Il Consiglio comunale, in una seduta del maggio scorso, ha quindi valutato altre soluzioni, individuando come quella più percorribile il progetto di finanza in partenariato pubblico e privato. L’obiettivo è chiaro: trovare investitori che siano in grado di sviluppare iniziative mirate, che includano quelle ludico motorie, percorsi di avviamento sportivo per i più piccoli, attività per bambini e adolescenti, per le famiglie e servizi al turismo. Il nucleo sportivo, la cui estensione è pari a 8.960 mq, costeggia direttamente per  200 metri circa la via Verde della Costa dei Trabocchi e dall’altra parte il Lungomare e la spiaggia di Fossacesia Marina.

L’avviso di gara è stato pubblicato su piattaforma di e-proc. S.TEL.LA. https://stella.regione.lazio.it/Portale/, sul sito istituzionale della Stazione Appaltante, accessibile all’indirizzo www.aric.it sezione “Amministrazione trasparente – bandi di gara e contratti”.

L’Aric è l’Agenzia regionale di informatica e committenza che svolge il compito di soggetto aggregante della Regione Abruzzo per tutte le gare regionali. L’importo complessivo dell’appalto ammonta a € 2.678.191,00. Gli interessati dovranno avvalersi di tecnici qualificati. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 del prossimo 26 gennaio 2023. Responsabile del progetto è il dirigente Aric, dr. Sandro Luigi Giuliano. Responsabile del procedimento comunale, l’ing. Alessandra Ferrante, che dirige il Settore Lavori Pubblici.

“Da parte nostra c’è la massima apertura verso chi ha intenzione di investire e dare sviluppo alle attività sportive, ricreative e turistiche che si possono realizzare a Baya Verde – precisa il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. La struttura, tra l’altro, ha una importante posizione strategica vuoi per la sua vicinanza alla pista ciclopedonale di cui, come presidente della Provincia di Chieti sono stato tra i fautori, vuoi anche perché è in prossimità allo svincolo della Fondovalle Sangro e della stazione ferroviaria Fossacesia-Torino di Sangro e con un’ampia spiaggia, con un mare da anni premiato con la Bandiera Blu della FEE. Ha nelle sue adiacenze 3785 mq di parcheggi e altri 1992 metri quadri sono a disposizione per altri spazi sosta auto”.

Dinanzi a Baya Verde è prevista la grande partenza del Giro d’Italia 2023.




MERCATINI DI NATALE, il regalo sospeso

L’Ente mostra dell’artigianato sceglie la solidarietà

Guardiagrele, 10 dicembre 2022. La calda atmosfera dei mercatini natalizi, a Guardiagrele si tinge dei colori della solidarietà.  L’Ente mostra allestisce fino all’Epifania, all’interno del palazzo dell’artigianato di via Roma (dalle 10.30 alle 12,30 e dalle 15.30 alle 19.30), un mercatino di Natale pieno di oggetti della tradizione locale.

Ma si tratta di un mercatino particolare: una volta tanto, la scelta del regalo giusto, sarà per chi non fa parte della solita cerchia di amici e parenti. Un regalo sospeso, che magari potrà far sorridere un bambino meno fortunato.

Un’iniziativa in sinergia con il comune di Guardiagrele, la Caritas, le parrocchie di Santa Maria Maggiore, San Giuseppe Artigiano e San Francesco d’Assisi e con molti negozianti del centro storico a cui si potrà affidare un dono che i volontari ritireranno per il 6 gennaio, quando la befana solidale li porterà a destinazione.




COMINCIAMO con 1 albero ogni 4 cittadini!

Pescara, 10 dicembre 2022. Secondo Openpolis, nella classifica della spesa pubblica dei Comuni per la tutela, la valorizzazione e il recupero ambientale, Pescara si posiziona, tra gli 8 mila Comuni italiani, al posto n. 1567, con una spesa pro-capite di 24,56 €, per un importo complessivo annuo di quasi 3 milioni di € (anche se il metodo vale per tutti, è bene comunque sottolineare che “nel verde urbano sono inclusi parchi, ville e giardini urbani di grandi dimensioni sia di interesse artistico e storico che paesaggistico e/o di “non comune bellezza”, aree attrezzate (piccoli parchi e giardini di quartiere), arredo urbano (piste ciclabili, rotonde stradali etc.), giardini scolastici, orti urbani, aree sportive all’aperto, aree destinate alla forestazione urbana, aree boschive, verde incolto, orti botanici, giardini zoologici e cimiteri” – Dati ISTAT).

Il PNRR stanzia 300 ml per la realizzazione di boschi nelle aree vaste delle 14 città metropolitane italiane (oltre 21 milioni di abitanti) in ragione del fatto che “i grandi centri urbani risultano particolarmente esposti ad alcuni effetti del cambiamento climatico per via della densità abitativa, del traffico e del conseguente inquinamento. Oltre al fatto che la loro condizione ecologica ha un impatto su un numero più elevato di persone. Una maggiore presenza di foreste aiuterebbe quindi a mitigare molti fenomeni climatici di matrice antropica nocivi come le ondate di calore e la cattiva qualità dell’aria, fornendo così un valido strumento per combattere il cambiamento climatico”. L’obiettivo principale è quindi quello di rinforzare i polmoni verdi delle grandi aree urbane, per contrastare l’inquinamento atmosferico, tutelare la biodiversità e allo stesso tempo garantire una migliore qualità della vita ai residenti.

Il piano, che prevede di mettere a dimora nelle città coinvolte ben 6,6 milioni di alberi, uno ogni 4 abitanti, prova ad ispirarsi alla strategia forestale europea che invece punta a 3 miliardi di alberi entro il 2030 (6 alberi a testa).

Nell’ambito del progetto “Mettiamo radici per il futuro”, con lo slogan “Il tuo albero fa bene a tutti” la Regione Emilia-Romagna sta regalando un albero ad ogni suo cittadino, per un quantitativo totale di oltre 4,5 milioni di piante. Il progetto milanese “ForestaMI” prevede la messa a dimora di 3 ml di alberi nell’area dell’interland al 2030, uno per ogni abitante.

Qualora si volesse adottare questa strategia dell’1×1, a Pescara si dovrebbero piantare, entro il 2030, 120 mila alberi, che divisi per gli otto anni che restano fanno 15.000 alberi l’anno. Ma volendo adottare la proiezione del PNRR per le aree metropolitane, a cui la Nuova Pescara si ispira, il quantitativo si riduce a 30 mila piante, che da qui al 2030 fanno sempre 3.750 alberi l’anno. Con questo approccio “ridotto”, si tratterebbe comunque di aumentare di una volta e mezzo il patrimonio arboreo della città che si aggira intorno a 20 mila alberi, per una superficie, ipotizzando un ingombro per pianta di 10 mq, di circa 30 ettari aggiuntivi di “bosco”: la prima decina di ettari potrebbero venire proprio dall’area di risulta della stazione.

Giancarlo Odoardi

Giornalista, ecologista, ciclista urbano




SOCCORSI dalla Guardia Costiera

Due velisti a Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 10 dicembre 2022. Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura di due velisti rimasti incagliati nel corso della mattinata odierna con la loro unità, nei pressi del pontile di Roseto degli Abruzzi.

I due diportisti non riuscendo a navigare in sicurezza, nel tentativo di avvicinarsi alla costa per ormeggiarsi al pontile, urtavano le barriere frangiflutti ed in procinto di affondare contattavano il numero per le emergenze in mare, il 1530, della Guardia Costiera.

Immediata la risposta dell’organizzazione SAR, con la Sala Operativa della Direzione marittima di Pescara che disponeva l’invio della motovedetta CP 884 dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova ed il contestuale intervento di personale dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto degli Abruzzi da terra, per soccorrere ed assistere i malcapitati che non necessitavano dell’intervento di personale medico.

Il natante a vela di circa 10 metri di lunghezza riportava danni all’albero ed allo scafo ma fortunatamente, nonostante la forte risacca, l’unità veniva assicurata al pontile ed i due malcapitati guadagnavano terra incolumi.

I militari della Capitaneria di Porto, accertata l’assenza di possibile inquinamento marino per la collisione dell’unità con gli scogli affioranti, presidiavano l’area nel corso delle operazioni di recupero del natante che dopo alcune ore, tramite l’ausilio di una gru, veniva riportato a terra in condizioni di sicurezza.

Il Direttore Marittimo in sede vacante Capitano di Vascello Marcello Luigi NOTARO, considerata la burrasca in atto, sconsiglia ai diportisti di intraprendere o proseguire la navigazione e, ad ogni buon fine, dirama il bollettino meteo attualmente in vigore.




EXPECTATIONS. Presentazione del Fumetto di Marco Pace

Venerdì 16 Dicembre 2022 ore  18:00.  Modera Massimiliano Scuderi

Pescara, 10 dicembre 2022. Nuovo appuntamento di A SUD per la presentazione del catalogo di Expectations – che ha visto la partecipazione di Caterina De Nicola, Marco Pio Mucci e Valerio Nicolai – mostra ancora visibile nello spazio di Pescara.

Il progetto si avvale in quest’ occasione del contributo di un quarto partecipante, Marco Pace.

Intriso della cultura e del linguaggio del fumetto, Marco Pace struttura con il suo tratto personale e distintivo, il catalogo della mostra, un dialogo con gli altri amici artisti, sottoforma di un fumetto di fantascienza in un mondo distopico, in cui i quattro artisti provano a dare una lettura alle urgenze e alle inquietudini estetiche e di vita di un’epoca complessa come quella contemporanea.

L’incontro con l’autore sarà moderato da Massimiliano Scuderi, curatore della mostra.

La mostra Expectations con i lavori di Marco Pio Mucci, Caterina De Nicola, Valerio Nicolai, sarà visitabile fino al 7 Gennaio 2023 su appuntamento.

Dicono di lui:

[…] Il mondo di Marco Pace è un mondo che anch’io attraverso e che annoto con altri strumenti, ma è che lui conserva in sé una maniera così primordiale (e che continuamente si chiede il come e il perché l’essere qui, oggi) e amorosa, che la natura che lui conosce, ricerca e percorre, e che ama, cambia ogni volta, e prevale, è gigantesca, immensa, splendida e inesorabile…L’architettura talvolta si confronta, ne subisce la scala e la vastità, e perde la sfida… […] Gianni Pettena

[…] Gli abitanti delle immagini di Marco Pace sono sempre figure della non-appartenenza, della dislocazione, dell’esclusione. Respinti ai margini dalla società civile e dalle culture si ritrovano ad abitare quello spazio inadeguato e fuori scala che le immagini di Pace mettono in forma come una temporanea nicchia protettiva e, allo stesso tempo, incompatibile, contraddittoria. […] Marco Scotini

[…] Non ho i mezzi per condurre la mia riflessione, attentamente, verso l’opera di Marco Pace. Come, d’altronde, nella sua vita. Di Pace ho intuito qualcosa in un bar ristorante la scorsa estate dove avevamo, io, lui, sua sorella e un’amica di sua sorella, quando, accidentalmente, abbiamo scoperto che sulla parete erano esposti alcuni disegni suoi, giovanili, che raccontavano la storia della pizza. Dinanzi a quei disegni avevo come una Epifania. Ho provato raramente questo sentimento, davanti alla Trasfigurazione di Raffaello nei Musei Vaticani, davanti all’Assunta di Tiziano ai Frari, o davanti, ancora, a quegli artisti, rari per me, dove riconosco un talento smisurato, una vocazione irragionevole. .[…] Francesco Lauretta




IL QUADRO POLITICO e il vero bipolarismo

Tante istanze; irrintracciabili quelle del buon senso

Ecco il quadro politico che appare in questo momento: due contendenti al trono del partito democratico che si presentano e dichiarano di volerne prendere la direzione.

Idee, proposte e programmi a parte, quello che emerge chiaro e limpido è però la lontananza dal mondo reale. Un distacco amplificato dalla rete e soprattutto dai media, sempre pronti all’esigenza dei vari poteri, e stranamente indifferenti e sordi alle voci della base, alle istanze dei cittadini, alle reali richieste di quel popolo che non vota e non voterà più.  

Un mondo che non si riconosce nell’attuale quadro politico e nei suoi stravaganti rappresentanti che di volta in volta si susseguono calati dall’alto e all’occorrenza.

Idee, pensieri e tutte le altre cose, a supporto, non fanno che ripetersi e rinnovarsi in un ritmo articolato ma ossessivamente compulsivo. Un ritmo stancante scandito dalle varie crisi che di volta in volta si presentano puntuali a reclamare attenzioni e forse altro ancora [per noi fessi ed inesperti].

Siamo stanchi,  depressi, forse anche po’ disgraziati, ma tutto questo non è abbastanza chiaro, anzi. Lassù oramai sembra dominare la macchina del vuoto. Una sorta di congegno che va perfezionandosi all’ascolto e che genera solo sistemi di perverso potere: bravi gli inventori.  

Danaro crudele, debiti impossibili, bollette impazzite, lavoro malpagato, dolorosi rincari, svantaggi sociali, povertà dilaganti e miserie croniche che emergono all’impazzata qua e là per lo stivale. Il mondo reale quaggiù; esibizionismo, ricchezze e tante altre cose bizzarre lassù: il mondo di chi ha capito tutto.

Un gruppo di decisori che ha capito tutto, dunque, ed un altro che rincorre e cerca invece di poter capire come andare avanti; un bipolarismo sicuramente. Da una parte le dottrine strambe che governano dall’altra il resto che sopporta e cerca di sopravvivere.

Ecco il quadro. Quali politiche vuoi proporre allora?  Quale novità si sentono di proporre questi che appaiono nei riquadri dell’informazione adesso?

Per proporre davvero qualcosa di nuovo si rende necessario almeno scendere quaggiù, fra la gente, nel mondo nudo e crudo per comprenderne anzitutto forme e colori, in definitiva: ambiente e soprattutto linguaggio.

Un popolo vero tiene anzitutto alla vita e alle sue straordinarie relazioni. Un popolo vero organizza relazioni vere che garantiscono e che gratificano tutti. I veri cittadini reclamano un mondo plurale, dunque, e non esclusivo, un mondo d’opportunità aperto a tutti e non a pochi; un mondo di fiducia e condivisione e non di sospetti ed egoismi;  un mondo democratico e popolare e non superbo e d’élite: la gente vera vuole un mondo di bellezza a cui aspirare uniti.

Se si è in grado di rispondere è bene altrimenti meglio il silenzio.

Sembra invece che tutti vogliono riorganizzarsi, da destra a sinistra tutti agitati per sistemare le cose, di chi poi? Mah.

Pd agitata, ma anche Lega, Azione e Italia Viva sembrano attive. Tante istanze, davvero tante in questo momento, anche la sconclusionata terza via, ma quelle del buon senso dove sarà possibile rintracciarle? Vedremo.

Ritornare indietro non è bene sicuramente, ma dopo la ben studiata diaspora dei cristiani democratici degli anni Novanta, dispersi nel nulla di un bipolarismo fatuo e fin troppo allegro e bugiardo, con tutta la buona volontà, ritrovare il vero senso di un impegno politico sembra pressoché impossibile.

Stiamo messi male, proprio male, ma il cammino per il futuro, secondo i dominanti canali d’informazione, è quello che si riesce a scorgere nelle azioni e nelle parole di queste nuove guide: nelle più che sapienti mani di questi nuovi decisori. Mah …

nm

Foto www.24emilia.com




PREMIATI A NATALE dal Comune di Paglieta

Indetto un concorso riservato ai commercianti e ai suoi clienti

Paglieta, 10 dicembre 2022.  Premiati a Natale: è il Concorso indetto dall’Amministrazione comunale di Paglieta in occasione delle festività natalizie. L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore alle attività produttive, Debora Chiavaro, e sostenuta dal sindaco,  avv. Ernesto Graziani, è partita l’8 dicembre scorso, e coinvolge i commercianti del comune di Paglieta e la loro affezionata clientela che durante la durata del concorso, quindi dall’8 dicembre all’8 gennaio 2023, saranno impegnati a vendere,  gli operatori commerciali, e ad acquistare, i clienti.

Quest’ultimi, dal momento delle compere presso i negozi aderenti all’iniziativa, dovranno conservare gli scontrini e le ricevute fiscali rilasciati dagli esercenti, come stabilito dal regolamento del concorso. Si avrà tempo, quindi un mese, per accumulare tutti i documenti fiscali, e nei giorni 11, 12 e 13 gennaio, con il valore di 50 euro cumulativi, si riceverà un numero che consentirà di partecipare all’estrazione finale di

ricchi premi, prevista per domenica 15 gennaio. «L’attività imprenditoriale», dichiara il sindaco Graziani, «è il fulcro dello sviluppo economico che caratterizza un territorio, dobbiamo incentivare il commercio nel nostro paese, aiutare i commercianti che faticano non poco per aprire ogni mattina la serranda della propria bottega: a Natale, e sempre, recatevi a fare gli acquisti, scegliere un regalo, nei tanti punti vendita dei negozi che propongono prodotti  caserecci  ed articoli originali e ricercati.

Non lasciamola sola a Natale e, soprattutto nei giorni futuri, perché la categoria dei commercianti deve essere salvaguardata e non dobbiamo assistere alla sua morte, ma ad un rilancio del commercio al dettaglio e dell’artigianato. Abbiamo chiesto tanti sacrifici ai negozianti, ora dobbiamo essere noi a sostenere la ripresa, nel nostro piccolo; la parte più grande spetta al governo».

C’è anche una singolare iniziativa riservata alle attività che operano sul territorio di Paglieta. L’Amministrazione comunale ha donato, nei giorni scorsi,  a ciascun titolare di un esercizio pubblico del paese,  il cui numero è di 80, un simpatico albero di Natale realizzato con i palloncini rigorosamente in verde smeraldo, il colore della speranza: l’alberello  è andato ad abbellire ciascun locale dei  titolari che lo hanno ricevuto; un simbolo natalizio  che sia di buon auspicio per tutti  i commercianti, ai quali il Comune di Paglieta, con un  piccolo dono, ha voluto dimostrare la sua gratitudine e vicinanza, per ieri, per oggi e per il futuro.

La presidente della Confcommercio di Chieti, la dott.ssa Marisa Tiberio, appresa della proposta attuata dal sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani,   afferma. «L’iniziativa di Paglieta è apprezzabile. In un momento così difficile per il commercio di vicinato, alle prese con le bollette, il rincaro delle materie prime, la concorrenza delle piattaforme on line e la contrazione dei consumi , iniziative di questo tipo aiutano gli “acquisti sotto casa” e tutelano i negozi fisici che sono presidio di decoro e sicurezza della città».




A SAN GIUSTINO IL CONCERTO DI NATALE della Schola Cantorum Settimio Zimarino

La musica come elemento sacro e di rinascita e noto simbolo di una comunità soprattutto in vista del Santo Natale

Chieti, 10 dicembre 2022. Grandi sono le emozioni previste in occasione del Concerto di Natale 2022 che illuminerà la maestosa Cattedrale di San Giustino di Chieti sabato 17 dicembre alle ore 21, un appuntamento immancabile per la città teatina che è rappresentata dalle voci della Schola Cantorum “Settimio Zimarino” diretta dal Maestro Gabriele Di Iorio che anticipa: “Sono particolarmente felice di dirigere questo concerto che prevede un programma ed una formazione straordinari. Si tratta di un progetto regionale. Forse per la prima volta in Abruzzo è nata una collaborazione tra associazioni corali ed orchestrali”. Parteciperà all’evento anche Sua Eccellenza Monsignor Bruno Forte Arcivescovo di Chieti – Vasto.

Dunque, in un unico appuntamento viene concretamente rappresentato tutto l’Abruzzo da quattro realtà provinciali, quasi in un abbraccio ideale e secondo Di Iorio: “La Schola Cantorum ‘Zimarino’ di Chieti, il Coro delle 9 di Pescara, la Corale Novantanove de L’Aquila e l’orchestra B. Marcello di Teramo si sono unite per la realizzazione di un’opera dal titolo ‘Sunrise Mass’ di Ola Gjeilo compositore norvegese che vive in America”. L’autore ne parla come di una composizione che, pur mantenendo la struttura canonica della Messa, è un viaggio spirituale e metafisico dal Cielo alla Terra attraverso ricercate immagini sonore”.

Per la realtà pescarese ed aquilana il Direttore è Ettore Maria del Romano, Leader dell’orchestra teramana è Gianfranco Lupidi: si parte con un Andante festivo di J. Sibelius e si prosegue con l’Overture N.2 BWV 1067 di J.S. Bach.

L’evento è patrocinato dal Comune di Chieti, e dalla Regione Abruzzo: “Quello del 17 Dicembre presso la bellissima Cattedrale di San Giustino di Chieti sarà un appuntamento speciale: per noi tutti il periodo natalizio è sempre un momento magico e forse negli ultimi anni abbiamo imparato ad apprezzare  ulteriormente la bellezza dello stare insieme, poichè il distanziamento ci ha insegnato molto”. – spiega l’Assessore alla Cultura ed al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario.

“L’importanza di un abbraccio o il significato di una stretta di mano: sono simboli di vicinanza che vogliamo recuperare dopo tanta difficoltà vissuta, e seppur con le dovute precauzioni ecco che un concerto di Natale di tale importanza rappresenta il ritorno ad una dimensione intima e sentita e la Schola Cantorum ‘Settimio Zimarino’ di Chieti, diretta dal Maestro Gabriele Di Iorio, ha un compito particolare ossia scaldare le nostre anime che, dopo argomenti forti come emergenza sanitaria o guerra, si sono raffreddate. Torniamo a parlare di ‘festa’ con la consapevolezza che nella vita le difficoltà hanno anche il compito di istruirci e noi tutti sicuramente in questo momento abbiamo bisogno di emozioni che, un simile appuntamento, alle porte del Natale 2022 saprà regalarci, con l’augurio che per tutti possa esserci tanta serenità in vista” – conclude l’Assessore.

L’ingresso all’evento è gratuito.




UNA RIVISITAZIONE del poema Odissea

Prosegue la stagione autunnale del Salotto culturale Prospettiva Persona 2022 (patrocinio  Fondazione Tercas). La serata a cura di Benedetto Di Curzio.

Mercoledì 14 Dicembre 2022 alle ore 18 nella  Sala Annunziata Via N. Palma 31 a Teramo

Teramo, 10 dicembre 2022. L’Odissea è un poema epico attribuito al poeta greco antico Omero. Molto probabilmente composta alla fine dell’VIII secolo a.C., è la seconda opera più antica conosciuta nella letteratura occidentale. (L’opera più antica conosciuta è L’Iliade di Omero , di cui L’Odissea è considerato un seguito). Oggi, la maggior parte degli studiosi accetta che   sia il prodotto di diverse fonti su cui hanno lavorato diversi contributori.

Odisseo (l’Ulisse dei Latini) nasce a Itaca, presso le coste occidentali della Grecia, da Laerte e Anticlea. Secondo una tradizione, però, Anticlea avrebbe dato alla luce Odisseo dopo essere stata sedotta da Sisifo, fondatore di Efira, l’antica Corinto, e prima della sua unione con Laerte. Nell’Odissea si narrano i viaggi e le avventure per mare che Odisseo compie insieme ai compagni dopo aver lasciato Troia: dalla terra dei Lotofagi (mangiatori di loto, fiore dell’oblio) a quella dei Ciclopi; al paese dei Lestrigoni; all’isola della maga Circe; alla lunga permanenza presso la ninfa Calipso; fino ad arrivare all’isola dei Feaci.

Tornato ad Itaca, sotto le spoglie di un mendicante, vi trova però i Proci. Costoro cercano di ottenere la mano di Penelope, sua moglie, per impossessarsi del regno. Rivelata la sua vera identità, Odisseo sconfigge i Proci e torna a governare su Itaca.