BENDETTO XVI, profeta incompreso da tanti

Il papa emerito Benedetto XVI, in modo particolare in questi ultimi dieci anni, ha sostenuto la Chiesa nel silenzio e nella preghiera, attraverso l’offerta della sua malattia e delle sofferenze vissute

di fra Emiliano Antenucci

Avezzano, 6 Gennaio 2023. In questi giorni è diventato fortemente mediatico, ma durante gli anni del suo pontificato è stato un “profeta” incompreso da tanti. Più che il papa del “gran rifiuto” è stato il papa della riforma della chiesa, in modo particolare dall’interno, perché come più volte ci ha detto “i nemici sono dentro, non fuori la chiesa”. Il suo grande magistero da “dottore della chiesa” è stato enorme e credo che rimarrà nei secoli. Molte volte ha ricordato il valore e l’importanza del silenzio.

Nel messaggio per la XLVI giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione” del 20 maggio 2012 scrive: “Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall’altro, scegliamo come esprimerci.

Tacendo si permette all’altra persona di parlare, di esprimere sé stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre così uno spazio di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l’espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami. Là dove i messaggi e l’informazione sono abbondanti, il silenzio diventa essenziale per discernere ciò che è importante da ciò che è inutile o accessorio.

Una profonda riflessione ci aiuta a scoprire la relazione esistente tra avvenimenti che a prima vista sembrano slegati tra loro, a valutare, ad analizzare i messaggi; e ciò fa sì che si possano condividere opinioni ponderate e pertinenti, dando vita ad un’autentica conoscenza condivisa. Per questo è necessario creare un ambiente propizio, quasi una sorta di “ecosistema” che sappia equilibrare silenzio, parola, immagini e suoni…  Il silenzio è prezioso per favorire il necessario discernimento tra i tanti stimoli e le tante risposte che riceviamo, proprio per riconoscere e focalizzare le domande veramente importanti… Se Dio parla all’uomo anche nel silenzio, pure l’uomo scopre nel silenzio la possibilità di parlare con Dio e di Dio. “Abbiamo bisogno di quel silenzio che diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e così arrivare al punto dove nasce la Parola, la Parola redentrice”.

Nella visita pastorale a Sulmona il 4 luglio 2010 dice in piazza, ricordando san Pietro Celestino V: “In Maria, Vergine del silenzio e dell’ascolto, san Pietro del Morrone trovò il modello perfetto di obbedienza alla volontà divina, in una vita semplice e umile, protesa alla ricerca di ciò che è veramente essenziale, capace di ringraziare sempre il Signore riconoscendo in ogni cosa un dono della sua bontà… Il silenzio diventa così l’elemento che caratterizza il suo vivere quotidiano. Ed è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che egli riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita. C’è qui un primo aspetto importante per noi: viviamo in una società in cui ogni spazio, ogni momento sembra debba essere “riempito” da iniziative, da attività, da suoni; spesso non c’è il tempo neppure per ascoltare e per dialogare. Cari fratelli e sorelle! Non abbiamo paura di fare silenzio fuori e dentro di noi, se vogliamo essere capaci non solo di percepire la voce di Dio, ma anche la voce di chi ci sta accanto, la voce degli altri”.

https://www.interris.it/rubriche/opinione/bendetto-xvi-profeta-incompreso-da-tanti/



APERTURA CARPE DIEM VITTORIA del coraggio e dell’onestà dei Teatini

Dopo l’atto intimidatorio incendiario di alcuni mesi fa, apre finalmente anche a Chieti Carpe Diem, il marchio delle catene di pizzerie aperte via via in Abruzzo  a partire dal 2012 dal maestro dell’arte bianca napoletana Emilio Brighigna, già titolare dei punti vendita precedentemente inaugurati a Montesilvano, Villa Raspa di Spoltore e L’Aquila.

di Cristiano Vignali

Chieti, 6 gennaio 2023. Alla presenza del Sindaco di Chieti Diego Ferrara, il titolare di Carpe Diem Emilio Brighigna si è sentito di ringraziare tutta la cittadinanza e le istituzioni per la solidarietà espressa in occasione dell’incendio che ha danneggiato il locale e rallentato l’apertura anticipata, alcuni mesi fa. Inoltre, Emilio  ha colto l’occasione per annunciare alcune delle novità che caratterizzano la sede Carpe Diem di Chieti Scalo che sarà aperta anche a pranzo, con braceria di carne nostrane che affiancheranno la tradizionale pizza napoletana Carpe Diem.

Boom di prenotazioni già dai primi giorni di Carpe Diem a Chieti, non solo grazie ai Teatini, ma soprattutto agli studenti che vivono nella zona. Così il titolare ha annunciato che si doterà di ulteriori sessanta posti esterni riscaldati e coperti in inverno.

Carpe Diem si candida ad essere un punto di riferimento non solo per la città di Chieti, ma per gran parte dei Comuni dei centri limitrofi.

Ma, sentiamo cosa ha dichiarato ai microfoni di Cristiano Vignali Emilio Brighigna: https://youtu.be/ebEabzJnyPk

Anche  il Primo Cittadino di Chieti, Diego Ferrara ha espresso la sua soddisfazione per l’apertura di Carpe Diem. A  tal proposito, il Sindaco Ferrara ha dichiarato che l’apertura del locale é la vittoria del coraggio e dell’onestà di gran parte della cittadinanza che non si fa intimidire.

Il Sindaco Diego Ferrara ha definito il locale di Emilio e Gianni, se non il più bello, uno dei più belli della città.

Interrogato sul ruolo di punto di riferimento commerciale di Chieti in Abruzzo, il Sindaco ha ribadito che il Capoluogo Teatino ha una doppia vocazione, quella storica e culturale nel centro storico  e quella commerciale nella parte bassa. Infine il Sindaco ha lanciato un appello affinché la città si svegli dal torpore e dai pregiudizi di chi la vuole dipingere ancora come “Città della Camomilla” perché non corrispondente al vero, come testimoniano le nuove attività che aprono. 

Ma, sentiamo cosa ha dichiarato il primo cittadino ai microfoni di Cristiano Vignali: https://youtu.be/TY2HklwgXYY




IL NUOVO ANNO INIZIA con un derby

La Tombesi attende a Ortona il Sulmona per l’ultimo turno del girone d’andata (fischio d’inizio domani, ore 16). Alessandro Palumbo: «La squadra sta bene e vuole fare risultato. Il merito del mio inserimento positivo in squadra è del mister e dei miei compagni».             

Ortona, 6 gennaio 2023. Riparte domani il campionato di serie B dopo la sosta natalizia. Reduce dalla brillante vittoria sul campo della Napoli Barrese, la Tombesi torna a giocare in casa contro una delle squadre abruzzesi del girone, il Sulmona. Sarà una gara molto interessante anche per motivi di classifica: i gialloverdi di mister Morena sono terzi a -2 dalla coppia di testa formata da Napoli Barrese e Academy Pescara, ma anche il Sulmona è pienamente coinvolto nella lotta per la promozione. Gli ovidiani sono infatti a quota 19 punti, a -7 dalla Tombesi ma comunque in piena zona playoff, dopo un inizio di stagione difficile, una serie di cinque vittorie consecutive e poi la sconfitta prenatalizia contro l’Academy Pescara.

A parlare della sfida di domani è Alessandro Palumbo, innesto del mercato invernale che ha saputo subito calarsi nel suo ruolo a Ortona, siglando anche reti importanti contro Venafro e Napoli Barrese:

«Riparte il campionato e la Tombesi è in un ottimo stato di salute, sia fisica che mentale. Durante la sosta ci siamo allenati duramente con il mister e con il prof. Zampacorta, il nostro preparatore, e abbiamo recuperato da tanti acciacchi e problemi che ci tormentavano. La vittoria contro la Barrese è stata di fondamentale importanza, sia per i tre punti conquistati sul campo della capolista, che erano ancora imbattuta, sia soprattutto perché è arrivata in un momento difficile per noi, in cui eravamo decimati dagli infortuni e senza il nostro mister in panchina. Dal punto di vista personale, ad Ortona mi sono trovato benissimo sin dal primo giorno: ho trovato un ambiente fantastico, la società, i ragazzi e lo staff tecnico mi hanno fatto sentire subito parte integrante della squadra e del progetto. Non ero sicuro dell’impatto che avrei avuto, ma certamente ero sicuro dell’impegno, della  disponibilità e dell’abnegazione che avrei messo quotidianamente negli allenamenti. Il mio avvio positivo con la nuova maglia è dovuto soprattutto al mister e ai miei compagni, un roster di altissima qualità che mi sta mettendo nelle condizioni di rendere al meglio, con loro posso solo migliorare. Domani ci aspetta una gara dura, contro un ottimo avversario, ma siamo determinati a continuare il nostro cammino e sono sicuro che faremo una bella partita».

Giuseppe Mrozek




AGLI ALLARMISMI RISPONDIAMO con i fatti

Nessun rischio per i fondi sul Porto

Chieti, 6 gennaio 2022. “Tocca smentire ancora una volta l’ennesimo finto allarme per quanto riguarda i fondi destinati ai lavori e agli investimenti sul porto di Ortona. Non c’è nessun rischio di perdita dei soldi, le procedure vanno avanti e la giunta Marsilio lavora fianco a fianco con Autorità di Sistema Portuale e ufficio Zes”. È quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia in Regione Mauro Febbo insieme al sottosegretario con delega ai trasporti Umberto D’Annuntiis in risposta alle parole del Segretario Provinciale di Azione, Giovanni Luciano che si è espresso ieri nel corso di una conferenza stampa.

“È necessario sottolineare” – incalzano Febbo e D’Annuntiis – “i risultati emersi da questo lavoro sinergico portato avanti dal presidente Marco Marsilio, il commissario alla Zes Mauro Miccio e il nuovo presidente dell’AdSP Vincenzo Garofalo. Un esempio, la ripresa dei lavori per quanto riguarda il completamento della famosa Bretella di collegamento tra la A14 e il porto di Ortona che rischiava di rimanere un’opera incompiuta, ormai ferma da 10 anni per inerzia della Provincia”.

“Inoltre” – spiegano – “l’AdSP di Ancona ha previsto ingenti investimenti sui porti abruzzesi, in primis su quello di Ortona, cosa mai accaduta in passato e proprio grazie a questo lavoro di confronto costante che coinvolge gli enti a più livelli si sta procedendo con le conferenze dei servizi per la realizzazione di tutte le opere pubbliche in programma nei tempi stabiliti sia per salvaguardare i fondi PNRR che per i fondi “Coesione e Sviluppo”.

“Siamo abituati a sentire continuamente attacchi nei confronti della Regione accusata di perdere fondi ma i fatti smentiscono sempre le “accuse “di chi evidentemente depista solo per dare adito a inutili malintesi che non portano nulla a nessuno” – dichiarano entrambi. E concludono – “si torna a parlare del dragaggio. Anche su questo aspetto gli esponenti di Azione risultano male informati. E noi rinfreschiamo loro la memoria. I fondi per i lavori sui fondali del porto di Ortona furono reperiti dalla giunta regionale Chiodi, purtroppo al momento i lavori risultano fermi per via di contenziosi creatisi a seguito di una serie di scelte procedurali portate avanti dall’allora giunta comunale d’Ottavio. Contenziosi che faticosamente stiamo risolvendo.”

Mauro Febbo, capogruppo Forza Italia

Umberto d’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale




LA CITTÀ DELL’ALBERO. Si accende la scintilla nella Riserva Borsacchio a Roseto degli Abruzzi

Dopo 18 anni, i volontari piantano i primi alberi

Roseto degli Abruzzi, 6 gennaio 2023. Per il diciottesimo compleanno della Riserva Borsacchio , senza gestione e fondi, regaliamo alberi e li mettiamo a dimora

Il 6 Gennaio i Volontari delle Guide del Borsacchio, WWF IAAP, Joya , grazie al contributo della Città Gentile mettono a dimora delle tamerici lungo la ciclo pedonale della Riserva Borsacchio.

Grazie alla Protezione Civile Roseto è stato possibile trasportarli e irrigarli nei mesi a seguire.

Un gesto di speranza per il 2023 che vede l’area protetta compiere 18 anni di esistenza solo sulla carta. Una Riserva non è un articolo di legge è attività, gestione, sostenibilità e progettazione.

Una Riserva per generare il famoso “effetto riserva” , ovvero far fiorire la biodiversità e promuovere ricchezza attraverso economie sostenibili , richiede tempo.

Un primo segnale sul finire del 2022 è stato dato grazie ai primi fondi ordinari. Un piccolo inizio , ma pur sempre un avvio. Ora serve programmare, rendere operativo il PAN e iniziare a costruire un futuro che porti ricchezza naturale e sostenibilità economica.

Prendiamo ad esempio AMP Torre del Cerrano o Oasi WWF di Atri, dopo i primi anni sono diventate motori di tutela ambientale, le specie sono tornate ed il turismo è esploso con nuove opportunità per operatori turistici ed agricoltori.

Queste piante sono un regalo ed un augurio per tutti noi che amiamo la Riserva per un nuovo inizio, per un nuovo futuro.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




USA: LE FARMACIE VENDERANNO la pillola abortiva

Le farmacie degli Stati Uniti sono autorizzate per la prima volta a vendere la pillola abortiva contenente il mifepristone dopo la decisione appena assunta dall’amministrazione Biden.

Italia, 6, gennaio 2023. La prescrizione medica è ancora richiesta, ma d’ora in poi si potrà ritirare la pillola in negozio o per corrispondenza direttamente senza passare dal medico come fino ad oggi richiesto. La Food and Drug Administration (FDA) ha infatti precisato che  il farmaco “può essere dispensato da farmacie certificate e sotto la supervisione di un prescrittore certificato”.

La decisione è giunta nel pieno del grande dibattito aperto negli Stati Uniti sull’aborto a seguito della sentenza della Corte Suprema che ha cancellato il “diritto” federale all’aborto e quelle di molti singoli stati americani che hanno deciso di vietare o di fortemente limitare le pratiche abortive. Nel frattempo, si era subito sviluppato un grande commercio illegale di pillole abortive, spesso comprate sul mercato nero internazionale grazie alle vendite on line, di pari passo con la pratica di molte donne di spostarsi per abortire verso gli stati che non vietano l’aborto (CLICCA QUI).

Secondo varie ricerche, più della metà degli aborti negli Stati Uniti vengono praticati con l’utilizzazione delle pillole piuttosto che con interventi chirurgici.

Usa: le farmacie venderanno la pillola abortiva – Politica Insieme




GUERRA IN UCRAINA le conseguenze economiche

incontro con gli economisti del collettivo coniare rivolta

Pescara, 6 gennaio 2023. La Federazione Abruzzo e Molise dell’Unione Sindacale di Base, in collaborazione con gli economisti del collettivo coniare rivolta e Potere al Popolo! Abruzzo, organizza un incontro incentrato sulle conseguenze economiche della guerra in Ucraina sull’economia europea e italiana che tutti stiamo vivendo.

I componenti del collettivo coniare rivolta ci faranno comprendere il meccanismo per cui, le scelte politiche relative alla guerra in corso, influenzano pesantemente l’economia e condizionano la vita di tutti noi.

Coniare rivolta nasce perché “l’economia ci viene spiegata e narrata ogni giorno come un processo ineluttabile: forze astratte e misteriose – i mercati – influenzerebbero il corso delle nostre vite determinandone le condizioni materiali fino a scandire il ritmo stesso delle nostre esistenze.

Coerentemente con questa narrazione, le scelte di governo dell’economia ci vengono presentate come misure necessarie, rese inevitabili da vincoli oggettivi cui sembrerebbe impossibile sottrarsi.

Nel frattempo, il nostro paese, come l’intera periferia d’Europa, è investito da una crisi di portata storica che fa emergere, in forma violenta, tutte le contraddizioni del particolare ordine economico in cui viviamo. Siamo precari, perdiamo il lavoro o lavoriamo in condizioni pessime ma – come ci viene ripetuto ogni giorno – non si può fare altrimenti.

Questa è la narrazione economica che serve a chi tiene le redini della nostra società. Gli economisti che ce la spiegano sono meri strumenti di propaganda ideologica: raccontano una storia in cui i sacrifici sono necessari ed inevitabili, in cui le soluzioni ai problemi sono solamente tecniche e mai politiche, in cui siamo tutti sulla stessa barca. Una visione armoniosa della società, in cui non vi è spazio per un’opposizione alle leggi del mercato.

Questa è la narrazione economica che vogliamo criticare, per liberare i processi economici dal carattere di necessità che gli è attribuito e dunque aprire la strada al dissenso. Per farlo dobbiamo riprenderci l’economia, e farne uno strumento utile alla comprensione della società in cui viviamo e delle sue contraddizioni. Dunque, uno strumento di lotta, perché i conflitti sociali possono trovare nell’analisi dei processi economici solide basi per essere alimentati, estesi e sostenuti.

Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise

Foto Corriere della Sera




APPROVATO IL PROGETTO di videosorveglianza

A marzo le prime 24 telecamere

Fossacesia, 6 gennaio 2023. La sicurezza dei cittadini è al primo posto nelle preoccupazioni dell’Amministrazione Comunale di Fossacesia, che ha presentato un progetto, approvato nell’ultima riunione della Giunta comunale del 2022, per la videosorveglianza urbana. La proposta è stata inoltrata al Ministero dell’Interno, richiedendo un finanziamento di circa 90 mila euro con una quota a carico del comune pari al 33,53% della spesa prevista per ottenere 10 telecamere ad alta tecnologia, da posizionare nei punti strategici del territorio comunale.

I dispositivi potranno essere utilizzati  per riprese ambientali e per la lettura delle targhe auto, che consentiranno anche di monitorare il traffico in entrata e in uscita dalla città. Le zone dove saranno collocate sono state indicate nel corso di una riunione con i comandanti della Stazione dei Carabinieri e della Polizia Locale e negli uffici di quest’ultima sarà installata la base dove saranno registrate e conservate le immagini. In attesa di conoscere se il Ministero concederà il finanziamento, prossimamente saranno installate 24 telecamere già acquistate dal Comune, che controlleranno molte zone del territorio fossacesiano. Il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore Finoro hanno concordato nel corso di una riunione il programma per le installazioni di queste apparecchiature entro la prossima primavera.

“La videosorveglianza è divenuta lo strumento principale per la prevenzione e il controllo del territorio – afferma il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio -. Metterle in prossimità di incroci, nelle zone strategiche e, ovviamente, sulle strade principali di accesso e di uscita da Fossacesia, Marina e Villa Scorciosa e nel resto del territorio contribuirà ad essere un efficace deterrente per la prevenzione di eventuali abusi o reati contro il patrimonio della città o di qualsiasi altra tipologia di illeciti o crimini ai danni dei cittadini”.

“Siamo a conclusione di un percorso che è frutto del lavoro in stretta sinergia tra Carabinieri e Polizia Locale – commenta l’assessore alla Sicurezza, Giovanni Finoro – Il progetto che abbiamo candidato è la sintesi di uno studio approfondito della nostra città e ci auguriamo che venga accolto positivamente per dotare Fossacesia di un sistema innovativo a beneficio della qualità della vita e della salvaguardia del nostro patrimonio”.




ESAMI DI MATURITÀ 2023

Mancano pochi mesi agli esami, e ad indirizzarli è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha ripristinato molte delle regole che erano in vigore nel periodo precedente la pandemia.

di W. Centurione

Chieti, 6 gennaio 2023. Il neoministro, dunque ha già inviato la circolare a tutte le scuole per informarle delle regole da seguire per gli esami di maturità dell’anno scolastico 2022-2023 per i circa 480.000 studenti che dovranno affrontare le prove finali. Di seguito, ecco cosa prevede la circolare.

Per l’ammissione agli esami di maturità 2023 gli studenti per prima cosa dovranno accumulare un monte ore durante l’anno scolastico pari ad almeno tre quarti di quello svolto in classe. Un altro aspetto di cui si terrà conto è il voto. Gli studenti, infatti dovranno conseguire almeno la sufficienza in tutte le materie, condotta inclusa. Se dovesse comparire un voto pari a cinque allora in quel caso sarebbe il consiglio di classe a decidere in merito all’ammissione dello studente con tanto di motivazione.

Da quest’anno sono state introdotte le prove invalse che per i maturandi si terranno a  marzo, e un altro requisito per poter accedere agli esami di maturità è quello di dover partecipare a tutte e tre le prove proposte, cioè quella d’Italiano, di matematica e d’Inglese.

Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro invece, quest’anno non sarà considerata “necessaria” per poter accedere agli esami di maturità in quanto il decreto “Milleproroghe” del governo Meloni lo ha escluso. La motivazione trova riscontro nel fatto che negli ultimi tre anni è stato impossibile da parte degli istituti e dei licei raggiungere il “target orario previsto” per via della pandemia.

Ma in che cosa consisteranno le prove scritte della maturità 2023? La prova d’Italiano sarà comune a tutte le scuole e a tutti gli indirizzi nelle modalità di svolgimento: 6 ore di durata e scelta da parte degli studenti di una delle 7 tracce proposte. Da ricordare la trasversalità delle tracce: da argomenti artistici a letterali, da storici a filosofici e scientifici, da tecnologici a sociale ed economici. Per la seconda prova vige una novità. Essa verrà scelta dal ministero mediante decreto in pubblicazione entro la fine di questo mese di gennaio e non dalle commissioni come l’anno scorso.

Per l’esame orale invece si prevederà un colloquio interdisciplinare e multidisciplinare. Non ci saranno più le tesine ma il maturando dovrà esaminare e analizzare testi, documenti, problemi ed esperienze con collegamenti sviluppati in maniera critica, utilizzando anche le lingue straniere.

Sull’alternanza scuola-lavoro, anche se non rientra più come requisito di ammissione agli esami, il maturando potrà presentare una relazione o un elaborato a chiusura del percorso formativo.

Le commissioni invece torneranno ad essere composte com’erano nel periodo pre-pandemia ovvero da un presidente esterno, tre membri interni e tre esterni (questi ultimi saranno nominati a maggio).

Il Voto?

Beh, il voto finale sarà espresso in centesimi, ma il credito scolastico tornerà ad avere il limite di 40 punti anziché di 60 (come nel pre-covid). Gli altri 60 punti dovranno maturare grazie alle prove scritte e orali. Il minimo per superare la maturità è come sempre 60 punti.