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LA DIFESA D’UFFICIO di Mauro Febbo al suo alleato Leo Castiglione

Il vero responsabile della mancata escavazione dei fondali del porto di Ortona, con la Regione Abruzzo distrattasi in maniera imbarazzante. Una gestione politica ed amministrativa che penalizza non solo la città ma anche l’Abruzzo per come vengono affrontate le questioni serie

Ortona, 8 gennaio 2023. Precisando che la correttezza procedurale dell’operato dell’Amministrazione D’Ottavio è stata cristallizzata dalla Magistratura competente, serve riepilogare ogni passaggio, alla luce di tanta approssimazione.

Riepiloghiamo i vari passaggi: a fine 2012 il Comune di Ortona riusciva a salvare il finanziamento per l’escavazione dei fondali del Porto di Ortona presentando quasi alla scadenza il progetto preliminare;

– nell’ambito del programma PAR FAS 2007-2013, con deliberazione n. 917 del 9.12.2013, la Giunta Regionale d’Abruzzo concedeva al Comune di Ortona (quale soggetto attuatore) il finanziamento di euro 9.350.000,00 per la escavazione dei fondali del Porto di Ortona, approvando, anche lo schema di convenzione per la regolazione del rapporto tra la Regione Abruzzo ed il Comune per la gestione del finanziamento;

– il 14.04.2014 veniva sottoscritto dai rappresentanti della Regione Abruzzo e del Comune di Ortona il disciplinare di concessione del finanziamento relativo al progetto “Escavazione ed approfondimento dei fondali del bacino portuale di Ortona”;

– con Determinazione dirigenziale del Settore Attività Tecniche e Produttive n. 15 del 27/01/2016 veniva disposta l’aggiudicazione definitiva dell’appalto in favore della costituenda A.T.I. LA DRAGAGGI srl – MARITER S.r.l. – SAPIR Engineering S.r.l., per l’importo complessivo netto per lavori, oneri di progettazione definitiva, esecutiva e oneri sicurezza non soggetti a ribasso di euro 5.283.087,45;

– avverso tale aggiudicazione veniva proposto ricorso dinanzi al Giudice Amministrativo da parte della seconda classificata Nuova Co.Ed.Mar. s.r.l.;

– il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 2689/2018 del 07.05.2018,  accoglieva l’appello proposto dalla Dragaggi s.r.l. e respingeva il ricorso di primo grado proposto dalla Nuova Co.Ed.Mar. s.r.l.;

– il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 7205/2018 del 21.12.2018, dichiarava altresì inammissibile il ricorso per revocazione della suddetta sentenza n. 2689/2022 proposto dalla Nuova Co.Ed.Mar. s.r.l.

Concludendo, ad oltre 4 anni dalla fine del relativo contenzioso, cioè nel corso della prima amministrazione Castiglione, con la Magistratura che ha accertato la correttezza dell’operato dell’Amministrazione precedente, non sono ancora iniziati i lavori in questione, con gravi ripercussioni per l’economia portuale e cittadina, nonché rischiando di arrecare un danno economico agli operatori portuali che, facendo affidamento sugli annunci dell’Amministrazione comunale di un imminente avvio dei lavori in oggetto, hanno effettuato importanti investimenti per il potenziamento delle attrezzature logistiche in previsione di un aumento dei traffici portuali derivante dall’aumento della profondità dei fondali del bacino portuale.

Solo grazie all’attuale opposizione, nel corso della prima seduta del Comitato Porto, tenutasi il 7 dicembre 2022, su richiesta della stessa minoranza, il sindaco Leo Castiglione ha dovuto ammettere pubblicamente che ci sono gravi ritardi dell’amministrazione comunale in merito ai lavori di escavazione dei fondali e all’iter di approvazione del piano regolatore portuale.

Eppure, bastava leggere le carte…

Solo Ortona Nella Testa

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