VIALE MARCONI: L’APPALTO È TERMINATO o mancano i fondi per gli ultimi quattro semafori?

Corte dei Conti e Prefetto accertino le responsabilità e ripristinino le condizioni di sicurezza

Pescara, 12 gennaio 2023.  Ci avevamo visto giusto, anche stavolta. Rispondendo ad una prima interrogazione dei Consiglieri Comunali di centrosinistra, lo scorso 7 dicembre il sindaco Masci aveva comunicato il termine dei lavori su viale Marconi. Affermazione da noi prontamente confutata sulla base della mancanza di quattro impianti semaforici necessari a bloccare il traffico veicolare e consentire il transito dei mezzi pubblici all’interno delle rotatorie. Una motivazione confermata dallo stesso Masci, il 27 dicembre, in risposta ad una seconda interrogazione da noi presentata. In sostanza, il progetto prevedeva la semaforizzazione di altri quattro incroci: 1) via Spaventa-via Socrate; 2) via Tibullo-via Mazzarino; 3) via Tommaso da Celano-via Corradino d’Ascanio; 4) via Pepe. Semafori che tuttavia – come ammesso dall’Amministrazione comunale – al momento non possono essere installati per motivi strettamente economici.

La domanda è lecita: l’appalto è realmente concluso come afferma Masci oppure sono terminati i fondi?

Per quanto concerne questa seconda possibilità, come già reso noto alla stampa, il 19 dicembre abbiamo inviato una nota espositiva alla Corte dei Conti, che intendiamo integrare con la seconda risposta pervenuta dal Sindaco. Abbiamo inoltre indirizzato una missiva alla Commissione Europea (Politica regionale e urbana), alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le Politiche di Coesione) e all’Autorità di Gestione unica FESR-FSE – che sovrintendono la corretta gestione dei fondi della SUS (strategia urbana sostenibile) – affinché verifichino come il Comune di Pescara abbia utilizzato le risorse per realizzare un progetto scriteriato come pochi e che non risponde ai criteri di sostenibilità.

Dopo 852 giorni di lavori a fronte dei 189 previsti in origine, e dopo aver speso la bellezza di €. 1.560.000,00, e cioè ben circa 590.000,00 euro in più rispetto alla somma inizialmente preventivata pari a 970.078,45 €. il Comune deve ammettere che mancano i fondi necessari al completamento della strada, motivo per cui l’arteria non è ancora pienamente fruibile, come testimoniano le rotatorie transennate e interdette al transito dei mezzi pubblici.

Malgrado le dichiarazioni di Masci, si tratta insomma, dopo 3 anni di opere, di un lavoro terminato solo in maniera fittizia. Per questa ragione solleciteremo anche l’intervento del Prefetto di Pescara, che ha sempre mostrato un occhio di riguardo per le nostre segnalazioni, chiedendogli il ripristino, in tempi celeri, delle condizioni di sicurezza stradale per tutti i fruitori dell’arteria. I pedoni, alle prese con attraversamenti pedonali troppo prossimi agli incroci, criticità che potrebbe essere attenuata attivando almeno per questa finalità i semafori installati. Gli autisti di TUA (che per mezzo dei sindacati hanno iniziato le procedure di raffreddamento e conciliazione), costretti a violare sistematicamente il codice della strada per percorrere viale Marconi, col rischio di vedersi decurtati i punti della patente o di conseguenze penali nel caso di incidenti e relative lesioni. Per terminare con gli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto e i ciclisti, le cui cronache raccontano di inevitabili incidenti.

C’è poi un altro aspetto su cui vogliamo riflettere coinvolgendo la cittadinanza. Nessuno conosce, e non è dato saperlo, quale sarà lo schema di funzionalità degli impianti semaforici. E non è un caso che, ancora oggi, sui quotidiani si ragiona di ipotesi che non trovano appigli formali. Se ci atteniamo agli atti, nella risposta alla seconda interrogazione l’Amministrazione di centrodestra fa sapere di essere in attesa che la TUA – dopo oltre 800 giorni – si doti dei dispositivi di rilevazione a bordo dei bus, ovvero quella strumentazione in grado di segnalare al semaforo l’approssimarsi del mezzo così da avere la priorità sul resto della circolazione, e quindi poter transitare senza intoppi all’interno delle rotatorie. Ad oggi non sappiamo se TUA stia acquistando i dispositivi per tutti gli autobus, ma la domanda che ci poniamo è questa: chi ha diritto a percorrere le corsie riservate e quindi usufruire delle rotatorie tagliate? Stando alla risposta fornita dall’Amministrazione, solo i mezzi dotati di questi dispositivi, dettaglio a quanto pare esplicitato anche nell’ordinanza vigente. Per cui tutti gli altri autobus, privati o da viaggio, gli autoarticolati (come quello che ieri ha bloccato l’incrocio tra via Spaventa e via Marconi), ma anche quei mezzi che le norme regolamentari ammettono senza ordinanza: veicoli di soccorso come le ambulanze, taxi e forze di polizia, saranno dirottati sulla corsia di destra in prossimità del marciapiede? Ma quelle rotatorie non erano state rimodulate proprio per facilitare il transito dei mezzi di grosse dimensioni?

Altra questione: cosa succederà quando l’autobus di TUA non è in transito? I semafori saranno lampeggianti o regolarmente funzionanti? Se un autobus privato, approfittando della mancanza di di controlli e trovando il semaforo lampeggiante, dovesse passare al centro della rotatoria, rischierebbe di collidere con le autovetture che vi girano intorno?

Dubbi che almeno il Prefetto vorremmo ci aiutasse a risolvere, ripristinando intanto le più elementari condizioni di sicurezza per pedoni, ciclisti, automobilisti e autisti TUA.

«La situazione sta scappando di mano – evidenziano i consiglieri comunali Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti -. Di fronte agli incidenti e ai frequenti episodi di mezzi pesanti costretti agli straordinari per aggirare le rotatorie, che dimostrano il pressapochismo e la confusione che hanno contraddistinto questo progetto, l’Amministrazione comunale continua a negare l’evidenza. Potrebbe sembrare una questione risibile se non fosse che i soldi sono stati spesi, e inoltre non si capisce se verranno impiegate ulteriori risorse per completare il tutto. Ad oggi non si intravede una via d’uscita».

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

I Consiglieri Comunali di centrosinistra

Stefania Catalano

Giovanni Di Iacovo

Mirko Frattarelli

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti

Marinella Sclocco