19 gennaio 2023
L’ ANSA ha lanciato la dichiarazione con cui Carlo Calenda annuncia, per il prossimo mese di marzo, il varo del Manifesto dei Valori del partito unico dei liberali, dei popolari e dei riformisti.
Un’altra fusione, un altro corsetto rigido e preformato entro cui costringere culture politiche differenti, cosicché invece di dialogare, come sarebbe sicuramente opportuno, si elidono a vicenda, come è successo al PD? Oppure un campo largo anche al centro? Un partito unico per tanti indirizzi, quanti più ne convergano, è un lusso, un carro dei tespi, oppure una tomba ?
Fusione, partito unico, campo largo: la politica italiana sembra alla perenne ricerca di un qualcosa che dovrebbe riordinare il campo articolato e plurale di culture politiche differenti che, a nostro avviso, sono una ricchezza e non uno spreco per l’Italia democratica e repubblicana.
Noi crediamo nello spirito di coalizione.
Lo abbiamo appreso da De Gasperi che ne ha fatto lo strumento politico per la ricostruzione e la rinascita del nostro Paese. E restiamo fedeli al principio di autonomia, cosicché ogni forza esprima al meglio, sul piano dell’indicazione politica, la cultura che le è sottesa e si dichiari all’elettore nella piena trasparenza del suo effettivo e singolare impianto valoriale.
Un’altra considerazione, ci siamo tornati più volte. Il centro di un sistema politico bipolare e decotto potrebbe non essere l’Eldorado se la sua ricerca fosse giocata solamente seguendo la logica del posizionamento.
Siamo alla ricerca, purchessia, di un posto al sole oppure di un equilibrio che significhi, anzitutto, il superamento di abissali diseguaglianze e disparità sociali, nonché la piena restituzione, secondo giustizia, di pari dignità, di uguali opportunità ad ogni cittadino?
È tutto da approfondire.
Se in un sistema simmetrico, centro ed equilibrio possono coincidere e perfettamente sovrapporsi, può essere così anche in un contesto vistosamente asimmetrico come quello in cui viviamo e che, come sosteniamo da tempo, ha bisogno di un deciso incamminarsi lungo quel cammino di trasformazione di cui diciamo nei nostri documenti ufficiali, a partire dal nostro Manifesto Zamagni?
È necessario impegnarsi a rispondere a questa domanda.
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