Il nuovo libro dell’ambasciatore Gaetano Cortese
di Francesco Franza
Con la puntuale cadenza che da anni anima il lavoro dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, ecco un nuovo volume dedicato a “La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi” nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Olanda. Il libro fa parte della prestigiosa Collana libraria dell’Editore Carlo Colombo di Roma, fondata e curata dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, che da anni ormai si dedica con studi e ricerche – diplomatiche, storiografiche e iconografiche – alla realizzazione di questi volumi dedicati alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.
Segue e rivisita con notizie ulteriori e immagini nuove la precedente pubblicazione, “Il Palazzo di Sophialaan”, uscito subito dopo la fine dei lunghi e laboriosi lavori di ristrutturazione e restauro effettuati dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, nella sua missione diplomatica dal 2006 al 2009, in qualità di Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, per riportare la Residenza al suo splendore iniziale a seguito dei numerosi danni subiti con il passare del tempo e di una forte tempesta atmosferica che compromisero seriamente l’utilizzazione dell’edificio demaniale dello Stato italiano. L’autore del volume conosce bene la storica sede, il prestigioso immobile che è la Sede italiana nei Paesi Bassi.
Il libro (Gaetano Cortese, La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, Servizi Tipografici Carlo Colombo, Roma, 2023, pp.484) si apre prima con uno scritto dell’Ambasciatore d’Italia a L’Aja Giorgio Novello su “Il Palazzo e la Città”, poi con un indirizzo di saluto dell’Ambasciatore olandese a Roma, Willem Alexander Van Ee, seguono i contributi dell’Ambasciatore e Consigliere di Stato Rocco Cangelosi su “La lezione di Maastricht trent’anni dopo. Il ruolo d’Italia e Olanda nel processo di integrazione europea”, del Prof. Francesco Perfetti su “Arte e cultura: un felice incontro plurisecolare”, della Dott.ssa Paola Sannucci su “Italia e Olanda: il germogliare di una stretta vicinanza nei secoli XI- XVI”, e dell’architetto Ketty Migliaccio su “Il progetto della Cancelleria diplomatica italiana all’Aja di Florestano Di Fausto”.
La pubblicazione, oltre a ripercorrere la storia della Residenza sotto il profilo architettonico, artistico e diplomatico, ricostruisce la storia delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi dal 1861 al 2022 riportando le visite di Stato e ufficiali dei Reali d’Olanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana nei Paesi Bassi. Gran parte delle immagini di tali visite provengono dall’archivio storico del Quirinale e dall’archivio fotografico dell’agenzia ANSA.
Per gli studiosi di storia diplomatica di particolare interesse risultano gli interventi pronunciati dal Presidente Mattarella, da S.M. il Re Willem-Alexander e dal Ministro Presidente Mark Rutte durante il pranzo di gala offerto dai Reali di Olanda ad Amsterdam e l’incontro con il Primo Ministro olandese, in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei Paesi Bassi dall’8 all’11 novembre 2022. La pubblicazione riporta anche il discorso del Capo dello Stato, tenuto l’11 novembre 2022, alla House of Government di Maastricht sul futuro dell’Europa, in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione Europea.
Nel volume vive in modo ampio la storia dell’Ambasciata nel suo excursus storico e architettonico, ma non mancano ampi approfondimenti sulle splendide opere d’arte esposte via via nel suo interno e nelle varie sale di rappresentanza, opere, arredi e dipinti che sono stati concessi da musei italiani per arredare la Residenza. Non è nuova la notizia che era tradizione della Casa Reale Sabauda di trasferire gran parte dei dipinti, e poi arazzi, sculture, arredi, mobilia e decorazioni, dai propri castelli e regge in Italia alle Sedi Diplomatiche all’estero.
Nutriti approfondimenti di “correspondances” tra arte e cultura italo-olandese si possono trovare nel libro per via di due mostre tenutesi a Roma, vale a dire “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” alle Scuderie del Quirinale e “Domiziano imperatore tra odio e amore”, ai Musei Capitolini di Roma. Non dimentichiamo che quando si tratta di arte e storia, i Paesi Bassi vantano una posizione superba a livello internazionale. Il Paese è conosciuto per i suoi numerosi e importanti musei, con una vasta gamma di artisti e mostre; e le opere dei Maestri Olandesi, conosciute in tutto il mondo, attirano ogni anno migliaia di turisti. I Paesi Bassi vantano il maggior numero di musei per chilometro quadrato, organizzando ogni anno festival di fama internazionale, per la gioia degli amanti dell’arte. La pittura olandese ha subito diverse fasi di sviluppo, ciascuna delle quali è stata caratterizzata dall’opera di famosi artisti.
L’arte olandese, il secolo d’oro e lo stile barocco, ebbero esplosione nel XVII secolo; i Paesi Bassi godettero di un periodo di considerevole prosperità economica. Questo ‘Secolo d’Oro’ fu rilevante dal punto di vista politico, culturale ed economico per l’Olanda, allora chiamata ‘Repubblica dei sette Paesi Bassi Uniti’; la Repubblica trasse vantaggio dalla crescita della fiorente industria navale, e dal parallelo sviluppo delle arti e delle scienze. Questa crescita fu particolarmente evidente nelle opere dei Maestri Olandesi Rembrandt, Hals, Vermeer, Van Ruisdael e Steen; lo stile Barocco, che ebbe origine in Italia, fu la forma d’arte predominante del periodo e durò dal 1660 al 1750. Prendendo le mosse dal Rinascimento, il Barocco in arte si caratterizzò per un estremo realismo, per gli effetti dinamici, le emozioni e i forti contrasti dei colori.
Né è da dimenticare che la guerra d’Olanda, o guerra franco-olandese, fu un conflitto combattuto dal 1672 al 1678 tra Francia e una Quadruplice alleanza composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna, e Province Unite; pertanto l’invasione dei francesi nel 1672 pose una brusca fine al ‘Secolo d’Oro’ dell’arte olandese. A sostegno di questa importante pubblicazione, documento di politica, di storia e di arte, rilievi significanti sul patrimonio diplomatico immobiliare che l’Italia ha nel mondo e ben valorizzato dai Capi Missione, sono stati ben evidenziati dall’ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Franco Frattini – venuto a mancare da poco – nella sua presentazione al volume su “Il Palazzo Borromeo – L’ Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede”.
Così Franco Frattini si espresse: “Da parte di molti dei nostri Capi Missione all’estero la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio immobiliare e artistico di cui è dotata la rete diplomatica è un modo efficace per sottolineare una sorta di volontà collettiva del personale degli Esteri a mantenere, migliorare e utilizzare in maniera razionale ed efficiente gli edifici storici ed artisticamente significativi di cui dispongono. In tutto il mondo le Ambasciate d’Italia stanno divenendo un asset che sempre di più viene considerato a disposizione dei maggiori attori di sistema, delle grandi imprese, come pure delle banche e degli enti territoriali, e che viene inteso in maniera funzionale nell’ottica di una azione coordinata e sinergica delle varie entità che svolgono oggi un ruolo importante in campo internazionale. La specifica cura del patrimonio storico ed artistico di cui dispongono le nostre Rappresentanze è inoltre un modo per caratterizzare una presenza internazionale dell’Italia che non può non portare il segno profondo di una civiltà millenaria e di una eredità culturale ricca, variegata, e profondamente diversificata su base regionale”.
Ora la collana prestigiosa dell’Editore Colombo, diretta dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, si avvale di un volume nuovo e preziosissimo per i diversi risvolti toccati, capace di segnare ancor più la storia tra Italia e Paesi Bassi, incorniciando in modo aureo non solo la diplomazia italiana ed estera, ma soprattutto quel segmento di cultura che lega mirabilmente due paesi come l’Italia e l’Olanda.
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