La Scuola Macondo nei comuni di Miglianico, Ari e Giuliano Teatino
Più di duecento piccoli studenti delle scuole primarie teatine di Miglianico “C.D’Amato”, Ari “E. Alessandrini” e Giuliano Teatino “Don Ferdinando Cocco” sono pronti a tuffarsi nel magico mondo dei libri e della scrittura e lo fanno attraverso due progetti dedicati e complementari che sanciscono la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo (con i tre plessi) e la Scuola Macondo – L’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta e coordinata dalla Dott.ssa Elisa Quinto: uno dei due progetti è rivolto ai bimbi di prima e seconda classe, e solo ad alcune terze che hanno scelto “Nel mondo del libro”, mentre le altri classi terze, quarte e quinte si dedicheranno al progetto “Piccoli itinerari culturali”.
Si parte il 1° febbraio e saranno circa 30 gli incontri previsti dall’intero programma elaborato dall’operatrice didattica Serena D’Orazio che verrà affiancata, durante le lezioni, dai docenti della scuola primaria: insieme avranno il compito di orientare il lavoro e accompagnare gli studenti in questa esperienza ed in orario scolastico direttamente a scuola o presso la Macondo di Pescara.
Con il progetto rivolto ai più piccoli si desidera avvicinarli al mondo del libro: la scrittura è, assieme alla lettura, un potente mezzo espressivo e cognitivo che permette ai bambini di entrare in profondità nel testo e di educare il loro pensiero alla creatività. “Nel mondo del libro” è un workshop breve pensato per introdurre gli studenti nel mondo della scrittura creativa: una prima parte sarà dedicata alla lezione teorico-pratica sui fondamenti di scrittura (la struttura narrativa, i personaggi, le ambientazioni, i dialoghi), mentre una seconda parte sarà riservata all’attività laboratoriale.
Per “I piccoli itinerari culturali” la Scuola Macondo propone un workshop che mette insieme il potenziale di questa tecnica narrativa con la valorizzazione del territorio. Il progetto vuole infatti lavorare sulla riscoperta del patrimonio storico-artistico coinvolgendo le nuove generazioni, e vuole farlo attraverso l’uso dello storytelling territoriale e la ricerca delle fonti.
I ragazzi verranno divisi in piccoli gruppi di lavoro e ad ogni gruppo verrà attribuita una tappa dell’itinerario, precedentemente definito e illustrato dall’operatore didattico.
“Ogni singolo progetto con la relativa organizzazione – spiega Serena D’Orazio – oltre all’apprendimento ha anche un’altra finalità: la cooperazione, per noi infatti è altrettanto importante che i piccoli imparino a lavorare insieme e ad aiutarsi, anche nelle piccole difficoltà, soprattutto iniziali, che possono creare nuovi progetti”.
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