SPECIALE PREMIAZIONE per gli iscritti storici e i giovani ingegneri

All’Ordine Ingegneri di Chieti

Chieti, 28 gennaio 2023. È stata una sala gremita ed entusiasta quella che questa mattina ha ospitato, nell’Auditorium Cianfarani del Museo archeologico nazionale “La Civitella” di Chieti la premiazione degli ingegneri iscritti all’Ordine da oltre 45 anni e di quelli iscritti nel corso dell’anno 2022. L’evento, organizzato contestualmente al seminario di formazione professionale dal titolo “Il ruolo dell’ingegnere tra presente e futuro”, è stato fortemente voluto dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Chieti per mettere a confronto due generazioni di professionisti e proiettarle in un futuro all’insegna del sapere condiviso.

“Un momento emozionante e necessario – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti, Massimo Staniscia – che abbiamo fortemente voluto per sottolineare l’importanza che l’esperienza maturata sul campo degli ingegneri più rodati può essere un punto di riferimento per i nuovi e giovani ingegneri che hanno scelto da poco di intraprendere questa carriera. Spunti utili, ospiti e molte idee per uno scambio che porterà sicuramente a nuovi risultati e a rilanciare anche il valore sociale che gli ingegneri hanno nel territorio e per le comunità”.

Il Responsabile Commissione Giovani e Consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti, Mauro Taraborrelli, seguendo queste riflessioni, ha aggiunto: “Questa giornata è stata un modo per creare sinergie, mettendo al centro della discussione non solo i punti cardine di questa professione, ma anche il valore di costruire relazioni e di progettare interventi, attività e azioni insieme a professionisti locali e nazionali”.

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, è stato un momento di formazione, crescita e riflessione professionale sul presente che si sta vivendo e sul futuro da costruire: di grande forza la premiazione dell’Ing. Luciani Antonio, 102 anni all’anagrafe e iscritto all’albo da ben 70 anni.  

Ai saluti istituzionali oltre al Presidente dell’Ordine, Massimo Staniscia, e del Responsabile Commissione Giovani, Mauro Taraborrelli, hanno partecipato anche l’Assessore all’Urbanistica e Territorio della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, il Consigliere della Provincia di Chieti Filippo di Giovanni e numerosi membri del Consiglio Nazionale degli Ingegneri tra cui il Presidente, Ing. Angelo Domenico Perrini, il Vicepresidente, Ing. Elio Masciovecchio, il tesoriere, Ing. Irene Sassetti e il Consigliere Ing. Alberto Romagnoli. A completare gli interventi la Prof.ssa Francesca Romana D’Ambrosio, che ha delineato le radici dell’ingegneria e ne ha sottolineato l’importanza del ruolo nella società; l’Ing. Antonella Pallotta, che è intervenuta sull’etica e la deontologia di questa professione, soffermandosi sulla centralità delle pari opportunità e l’Ing. Franco Masciulli, membro del Consiglio dell’Ordine di Chieti, con una specifica dissertazione sugli appalti pubblici. Presenti e partecipi ai lavori anche i Presidenti degli Ordini di Napoli, l’Ing. Gennaro Annunziata; di L’Aquila, l’Ing. Pierluigi De Amicis, di Teramo, l’Ing. Leo De Santis, di Pescara, l’Ing. Maurizio Vicaretti, e il Presidente della Federazione Ingegneri della Regione Marche, l’Ing. Massimo Conti.

Una giornata ricca, pertanto, arricchita dagli applausi e dai riconoscimenti espressi ai premiati per ringraziarli dell’attività svolta e per lo spirito di appartenenza con cui si dedicano alla professione.




CITTÀ PLASTIC FREE. Il riconoscimento a Bologna

Oggi la presentazione del GreenTA, cordata per l’abbattimento della plastica. L’Amministrazione: “Orgogliosi della designazione, pronti a fare la nostra parte per centrare l’obiettivo della sostenibilità contenuto nel progetto”

Chieti, 28 gennaio 2023. Chieti ottiene il riconoscimento di Città Plastic Free! L’annuncio durante la conferenza di oggi in occasione della presentazione del progetto GreenTA, progetto “GreenTA”, promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale di Chieti e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito dell’Avviso pubblico “Fermenti in Comune” gestito dall’ANCI e in collaborazione con la Onlus Plastic Free. Il Comune di Chieti, con gli assessorati ad Ambiente e transizione ecologica, Politiche sociali e Politiche giovanili sarà capofila dell’intervento che pèrevede azioni volte alla riduzione della plastica sul territorio ed ha come partner delle realtà operative sul sociale e sulla partecipazione: oltre Plastic Free Onlus, Red Group Srl e le teatine Erga Omnes OdV, TeAtelier ASD-APS, La Cura del Tempo APS, TheaRte Associazione Culturale. Stamane la presentazione della fase operativa da parte del Sindaco Pietro Ferrara e gli assessori Chiara Zappalorto, Mara Maretti e Manuel Pantalone, assieme ai rappresentanti del partenariato progettuale, con Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free e Michela Venditti, docete della d’Annunzio e responsabile della rete delle Università per la sostenibilità.

“Lieto che questo progetto parta in contemporanea con questo importante riconoscimento di Chieti Città Plastic Free, che ci è stato ufficializzato proprio nei giorni scorsi – afferma il sindaco Diego Ferrara – Questo progetto, come tutti gli altri che ci sono stati approvati in due anni e mezzo di lavoro per la città e che stiamo portando avanti in sinergia con tantissime realtà associative non potendo, a causa della penuria dell’organico del Comune, farlo da soli, è la riprova che siamo sulla strada giusta per una crescita sostenibile. Io sono sicuro che questa sinergia con le realtà associative locali e nazionali sia una forza, capace di alimentare a lungo la nostra azione in modo partecipato. Sono ormai oltre 62 milioni le risorse intercettate dal mio esecutivo e dalla struttura comunale, è una cifra importante per un capoluogo come il nostro, pensando che città vicine e con più del doppio dei residenti e organici più nutriti di quello del nostro Comune hanno raggiunto gli 80 milioni. Per questo, il mio grazie ai miei assessori e a tutti i soggetti partner è sentito”.

“È ufficiale, Chieti è una Città Plastic Free, l’11 marzo a Bologna vi consegneremo il trofeo, la designazione è avvenuta il 25 gennaio a Roma, al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, alla presenza del viceministro Vannia Gava e alla struttura governativa – riferisce Luca De Gaetano, presidente dell’associazione nazionale Plastic Free – Abbiamo conosciuto da vicino l’impegno della città sulla sostenibilità, anche attraverso questo progetto e non vediamo l’ora di partire. Fra le tante azioni c’è la fornitura di sei colonnine per erogare acqua, che sistemeremo a breve in altrettante scuole superiori della città perché il progetto si rivolge alla fascia dai 16 ai 35 anni. Ogni filtro può erogare 2.000 litri di acqua, 200 alunni per 200 giorni di scuola in media consumano 40.000 bottigliette l’anno e ogni impianto parte con questo interessante potenziale di riduzione. Erano in lizza 500 città in Italia, 68 sono quelle premiate, solo 2 in Abruzzo, Chieti è l’unico Comune capoluogo (l’altra è Silvi). Crediamo tantissimo nelle collaborazioni e sarà un piacere farlo con le associazioni locali, specie in occasione delle pulizie ambientali previste che hanno un grandissimo riscontro sui social e riescono a sensibilizzare migliaia di persone. Faremo anche sensibilizzazione nelle scuole e all’Università per insegnare la prevenzione alle generazioni future”.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno costruito con noi questo percorso, a cominciare dal consigliere Paride Paci che ci ha spronato a mettere in piedi questo progetto, ANCI e tutte le altre forze in squadra che sono stati la chiave vincente del progetto – così Chiara Zappalorto l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica – Con Plastic Free comincia un cammino comune che andrà oltre questo progetto. GreenTA vuole far fare uno scatto in avanti alla città, soprattutto nell’abbattimento dell’uso della plastica, cammino che sarà segnato da un vero e proprio misuratore in tempo reale dell’obiettivo che renderemo visibile sul sito dell’Ente e sui canali social anche del progetto. La nostra idea è promuovere una cultura della responsabilità ambientale, fatta di tante piccole e grandi azioni. Cominceremo dalle scuole e insieme a questa dimensione ci occuperemo di installare erogatori di acqua purificata che sostituiranno le bottigliette di plastica, ma anche attraverso iniziative di formazione della coscienza ambientale per l’utilizzo della plastica. Sono previste anche giornate a tema insieme a Plastic Free per la pulizia e la raccolta di plastica abbandonata da alcuni luoghi della città. Abbiamo una serie di obiettivi che svilupperemo nel progetto nella cittadinanza dai 16 ai 35 anni, ma sarà l’inizio di un dialogo che comincia dai giovani proprio perché stanno dimostrando di avere una coscienza ambientale maggiore”.

“In due anni e mezzo siamo riusciti a presentare progetti su tutte le iniziative che ci ha proposto il territorio, nonostante tante difficoltà, che cominciano dalla carenza del personale del Comune – così Mara Maretti, assessore alle Politiche sociali – Lo abbiamo fatto riuscendo ad ottenere risorse nella quasi totalità dei casi. Grazie a Paride Paci che ci ha spronati e spinti perché il progetto potesse decollare, un lavoro incentrato sulla promozione della cultura della sostenibilità, diretto a una fascia anche problematica di utenza-interprete e che ci permette di interagire con i giovani, coinvolgendoli attraverso un tema per loro molto caro qual è l’ambiente. Tanti gli scenari possibili e loro avranno la possibilità di proporne ulteriori, facendosi testimoni di sviluppo sostenibile. Anche l’università sarà un partner attivo nella costruzione di scenari che hanno numeri importanti: prevediamo il coinvolgimento di 1.500 giovani, 300 direttamente e avremo un indotto sulle famiglie che allargherà oltremodo l’impatto di quella che è una vera e propria promozione culturale della sostenibilità”.

“Questo progetto avvalora il lavoro di co-progettazione che stiamo promuovendo con la nostra attività amministrativa – così l’assessore alle Politiche Giovanili Manuel Pantalone – Siamo in contatto con il Dipartimento governativo delle Politiche giovanili in un dialogo costante e proficuo che ha già portato a Chieti importanti eventi nazionali. Il progetto ha anche una parte di job creation, perché non si limita all’impianto delle colonnine nelle scuole, ma mette al lavoro i giovani su questo argomento. Lo faremo promuovendo la partecipazione dei giovani ad alcune azioni mirate nei luoghi simbolo della città, saranno interessati soprattutto ragazzi e ragazze residenti o studenti locali, appartenenti alle fasce sociali più fragili o a rischio, il tutto favorendo anche l’avvio di percorsi autoccupazionali nell’ambito dell’economia sostenibile e circolare”.

“C’è un assembramento di cose positive – commenta il consigliere Paride Paci – c’è stata una collaborazione enorme fra i partner, dalla Provincia che opererà per l’installazione delle colonnine nelle scuole superiori che solleciteremo perché avvenga a brevissimo, per creare un cambiamento radicale nella vita degli studenti. La seconda fase sarà quella della sensibilizzazione con le attività sul campo. Chieti si sta muovendo tantissimo su tale fronte, in questi due anni abbiamo fatto molto per mettere la città al passo delle realtà più attive sull’ambiente: siamo riusciti a portare sul nostro territorio il primo Friday for future e coinvolto in tante realtà associative fatte da ragazze e ragazzi che vogliono contribuire a cambiare in meglio il nostro territorio”.




AUTO MODERNE, sicurezze antiquate (?)

Quello che rimane dell’automobile dopo l’incidente stradale di qualche giorno fa a Fonte Nuova, vicino la capitale, sembra tutto riassunto nella fotografia che si riesce ad estrarre dal sito d’informazione locale il Tiburno.

I media nazionali non offrono che foto generiche sulla strada, sui ragazzi e sull’auto lontana, indirizzando l’osservazione esclusivamente in un’unica direzione: lo stato psicofisico dei ragazzi e l’alta velocità.

Più di qualche perplessità sovviene, invece, sulla sicurezza delle automobili e sulla sua tipologia in uso in alcuni autoveicoli attualmente in commercio.

Vista la foto non  possiamo che fissare lo sguardo su quel che resta dell’abitacolo, letteralmente scomparso, e su quelle cinque giovani vite, volate al cielo.

NM




SANT’ANTONIO da Padova e il diavolo

di Don Marcello Stanzione

Gennaio 24, 2023

Antonio di Padova è certamente uno dei santi più popolari tra il popolo cristiano. Fernando Martins, questo è il suo vero nome di battesimo, nasce a Lisbona nel 1195. Tuttavia, l’Italia e Padova sono così legati al suo ministero che si deve considerare italiano e padovano di adozione.

Appartenne prima all’ordine dei canonici regolari della Santa Croce di Coimbra che osservavano la regola agostiniana. Colpito dalla vista dei corpi dei cinque protomartiri francescani martirizzati da una missione fra i mori del Marocco e poi per l’incontro dei francescani, divenne desideroso di soffrire il martirio; perciò, entrò nel convento francescano di sant’Antonio di Coimbra, assumendo il nome del patrono e santo abate. Si imbarcò poche settimane dopo per la missione africana, ma dovette rientrare a causa di una malattia, approdando dopo un naufragio in Sicilia. Frate Antonio partecipò al capitolo generale della Porziuncola nel 1221, dove poté vedere san Francesco. Ricevette l’ordinazione sacerdotale a Forlì come membro della provincia francescana della Romagna. Dopo aver fatto il cuoco, per caso i superiori scoprirono in lui le capacità del predicatore. Così egli predicò in Italia settentrionale e in Francia meridionale contro gli eretici accompagnando la parola con grandi prodigi. Fu il primo a insegnare teologia tra i francescani a Bologna, nominato come lettore di teologia da parte dello stesso san Francesco. Morì il 13 giugno 1231 all’Arcella (sobborgo di Padova), a soli 36 anni e fu canonizzato nella Pentecoste dell’anno seguente da Gregorio IX nella cattedrale di Spoleto.

Riguardo al demonio, il   giovanissimo Fernando secondo la tradizione, disturbato dalla presenza del maligno durante la preghiera, lo scaccia tracciando un segno di croce che rimane inciso sul marmo del pavimento. Del resto, Antonio nel suo ministero, intuì sempre perfettamente, senza mai dar loro grande importanza, i segni dell’azione del disturbatore. Era forse sottilmente presente già nella troppo rumorosa abbazia di Lisbona, e certo terribilmente attivo nel tiranno Ezzelino da Romano, apostrofato dal Santo come “cane rabbioso” spargitore di sangue innocente; nell’avaro con il cuore rinchiuso nello scrigno del denaro; nel peccatore della gola serrata perché non confessi al sacerdote le sue colpe e si converta; addirittura, in certi pastori di Chiesa che pascolano solo se stessi! Con parole che definiremo “moderne”, sant’Antonio paragona il diavolo a un terribile “esattore” che “una volta offrì al nostro progenitore Adamo la moneta del peccato, e adesso non cessa mai di richiederla ogni giorno con gli interessi dell’usura”. Il Santo descrive bene come agisce in noi il tentatore, il quale è un furbissimo “indagatore di mercato”: “Dapprima fa un giro attorno alla terra, cioè alla mente dell’uomo, indaga con molta astuzia a quale vizio sia più incline, e quindi la percorre per tentare ciascuno secondo quanto ha rivelato”.

Impressiona come il Santo analizzi la progressione dell’opera malvagia di Satana, sulla quale l’uomo progressivamente si appiattisce, sempre affermando e difendendo una presunta libertà: “Così il diavolo, prima strappa al peccatore gli occhi, poi lo lega con le catene delle cattive abitudini e quindi lo chiude nel carcere dell’ostinazione, affinché non possa uscire alla luce della confessione”. Ma, secondo Antonio, l’uomo è capace di superare in malvagità addirittura lo stesso suo pessimo maestro: “Vergogna quanto mai sorprendente, che il diavolo debba arrossire di un peccato dell’uomo, peccato che egli non gli ha suggerito, quando l’uomo stesso, disgraziato, di quel suo peccato non arrossisce!”. Sant’Antonio ci mette sulle labbra una preghiera di liberazione, un vero e proprio esorcismo che tutti possiamo compiere con fede e semplicità, invocando: “Ecco la Croce del Signore! Fuggite, potenze nemiche! Vince il Leone della tribù di Giuda, la radice di Davide”. La suggerì egli stesso a una donna che, sopraffatta dalla disperazione, voleva togliersi la vita. Là dove il cattivo suggeritore cavalca le nostre paure per le croci della quotidianità, la Croce di Gesù ci libera, ora e nell’ora ultima della nostra esistenza.




ARMONIZZARE CRESCITA e dimensione umana

L’obiettivo dello sviluppo integrale

28 gennaio 2023

Stefano Zamagni ha rilasciato un’intervista a ilGiornale.it sullo sviluppo umano che non può che essere vista in una visione integrale. L’intervista, che di seguito proponiamo,  è firmata da Andrea Muratore.

Nell’era della corsa alla sostenibilità, il tema dello sviluppo umano integrale può essere la bussola per navigare nella complessità. Ne è convinto Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University. Nominato il 27 marzo 2019 da Papa Francesco Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Zamagni è uno studioso attento del tema dell’economia civile e dell’etica applicata allo sviluppo sociale. Con lui ilGiornale.it discute dei temi strutturali del rapporto tra etica e economia.

Professor Zamagni, il tema dell’etica legata allo sviluppo economico è ultimamente sempre più discusso. Come si mettono in connessione i due campi?

“Innanzitutto, farei una premessa. Il tema dell’etica ai giorni nostri ha assunto nuovamente una centrale rilevanza. Ma il tema fondamentale è chiedersi: quale etica? In Italia spesso non si approfondisce il fatto che l’etica è un concetto che va aggettivizzato. Abbiamo di fronte a noi tre tipi di etica: quella utilitaristica, quella deontologica e quella delle virtù. Esse fanno riferimento a tre scenari storici e contesti differenti”.

https://www.politicainsieme.com/zamagni-armonizzare-crescita-e-dimensione-umana-lobiettivo-dello-sviluppo-integrale/




REGULAR SEASON al terzo posto

L’Amicacci Abruzzo chiude la stagione

Giulianova, 28 gennaio 2023. Si è conclusa sabato la regular season di Serie A della Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che con la vittoria casalinga su Porto Torres si conferma al terzo posto del Girone A. La squadra guidata da coach Carlo Di Giusto troverà nei quarti di finale dei play-off il Millennium Padova, seconda classificata del Girone B.

Il cammino della squadra abruzzese nella tornata di ritorno è iniziato con due sconfitte in match molto ostici, contro la Dinamo Lab al Palacastrum e sul parquet della Santo Stefano. La sfida con i sassaresi ha visto l’Amicacci sempre all’inseguimento senza impensierire un avversario forte dell’esperienza di giocatori con grande esperienza ad alto livello come l’ex Berdun, Esteche e Poggenwish. Buona la reazione sul parquet della Santo Stefano, grande favorita per la conquista del titolo, dando battaglia ad armi pari ai portopotentini con una grande prestazione dell’eterno Cavagnini e dell’israeliano Barbibay. Soltanto nel finale la squadra di coach Ceriscioli piazza lo strappo decisivo per battere l’Amicacci, guidata dell’azzurro Giaretti, autore di un trentello.

Dopo la sosta natalizia, con in mezzo la storica conquista della Supercoppa Italiana, capitan Galliano Marchionni e compagni hanno inanellato tre successi consecutivi. L’ottima prestazione di squadra nella trasferta di Varese è stata seguita dalla meno agevole vittoria tra le mura amiche su Bergamo, con una grande prestazione di Vigoda che ha sfiorato la tripla doppia, a superare le resistenze dei lombardi guidati dai ventelli degli argentini Gabas e Villafane. Da batticuore è stato invece l’ultimo impegno contro Porto Torres, sempre al Palacastrum. La squadra sarda si porta al comando nel corso del primo tempo, trascinata dai 32 punti della canadese Dandeneau, per poi subire il ritorno dell’Amicacci con un gran terzo quarto di Benvenuto, Marchionni e Barbibay. La gara sembra chiudersi sulle giocate di Vigoda e Cavagnini ma nel finale la squadra di coach Malik Abes si riporta avanti con Dagamin a pochi secondi dal termine. Il canestro decisivo lo segna un sempre più fondamentale Gabriel Benvenuto con tutto il suo talento, a regalare il successo agli abruzzesi.

Il calendario adesso vede il campionato lasciare spazio alle coppe europee, con le qualificazioni alla Champions Cup, suddivise in tre gironi. La Deco Metalferro volerà a Bilbao (Spagna) dove dal 2 al 5 febbraio affronterà i padroni di casa del Bidaideak Bilbao, gli inglesi del Manchester Revolution, i turchi del Galatasaray e i francesi del Le Cannet Hornets, a comporre il Gruppo A. Le prime due classificate accedono alla seconda fasse della competizione mentre la seconda e la terza rispettivamente alle finali di Eurocup 1 e 2. Sarà una grande sfida per l’Amicacci che non vede l’ora di tornare a misurarsi a livello continentale dopo tre anni.

Serie A 2022/2023

Risultati girone di ritorno

Deco Metalferro Amicacci – DinamoLab Banco di Sardegna 47-59

Santo Stefano Kos Group – Deco Metalferro Amicacci 66-53

Amca HS Varese – Deco Metalferro Amicacci 47-71

Deco Metalferro Amicacci – Special Bergamo Sport Montello 75-58

Deco Metalferro Amicacci – GSD Porto Torres 78-77

Girone A – Classifica

Kos Group Santo Stefano – 20

Banco di Sardegna DinamoLab – 16

Deco Metalferro Amicacci – 12

Special Bergamo Sport – 8

GSD Porto Torres – 4

Amca HS Varese – 0

Girone B – Classifica

UnipolSai Briantea84 Cantù – 18

Self Group Millennium Padova – 16*

Menarini Volpi Rosse Firenze – 12*

Farmacia Pellicanò Reggio Calabria – 8

PDM Treviso – 4

Giovani e Tenaci ITOP – 0

* una gara in meno

Play-off – Quarti di Finale

Andata 11/02 – Ritorno 18/02

Farmacia Pellicanò Reggio Calabria – Santo Stefano Kos Group

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Self Group Millennium Padova

Menarini Volpi Rosse Firenze – Dinamo Lab Banco di Sardegna

Special Bergamo Sport Montello – UnipolSai Briantea84 Cantù

Stefano D’Andreagiovanni




PROGETTO NUOVA LINEA FERROVIARIA a Roseto e nella Riserva Borsacchio

Proposta di modifica e confronto con RFI, Regione, Ministero e Comune  

Roseto degli Abruzzi, 28 gennaio 2023. Nella giornata del 27/1/2023 , grazie ai nostri legali, abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale a RFI, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Ministero delle infrastrutture e Comune di Roseto degli Abruzzi.

Pochi conoscono l’argomento ed è ora che diventi di dominio pubblico. RFI ha presentato a settembre 2022 un progetto preliminare diviso in fasi di attuazione per potenziare e creare bypass e reti ferroviarie di supporto e miglioramento dell’attuale linea adriatica.

Il tratto in oggetto della nostra richiesta è Alba Adriatica – Roseto degli Abruzzi. Tale progetto prevede un bypass lungo le colline di queste città per poi, tramite viadotti e gallerie, rientrare proprio nel cuore della Riserva Borsacchio riallacciandosi sul tratto costiero poco prima della Pineta Mazzarosa.

Il progetto prevede anche gallerie sui colli,  colle magnone compreso,  passaggi terrestri proprio in prossimità delle zone di pregio costiere. Ovviamente nella relazione di RFI non c’è traccia che tale zona sia una Riserva e che sia una intensa area di produzione agricola.

Ovviamente un simile progetto, seppur meritevole , va ad impattare drammaticamente in una zona agreste e in una Riserva Naturale sottoposta a vincoli paesaggistici . Penalizzando la natura e le attività agricole cuore dell’area protetta e su cui si costruirà parte dell’economia sostenibile  di Roseto 2050.

Ma da questo problema può nascere una grande opportunità. RFI , almeno così riporta nei documenti presentati al ministero, è aperta ad ascolti con il territorio per mitigare impatti naturali e migliorare ed ottimizzare il grande impiego di fondi.

Solo per questo tratto : Alba Adriatica – Roseto degli Abruzzi sono disponibili oltre un miliardo di euro.

Da qui nasce una grande opportunità. Nella nostra missiva oltre che enunciare le criticità di un passante ferroviario in una zona a vocazione agricola ed all’interno di una Riserva Naturale apre a una idea che davvero può cambiare la città di Roseto degli Abruzzi in maniera sostenibile, preparandola non al prossimo decennio, ma al prossimo secolo.

Abbiamo chiesto di valutare un tracciato prossimo all’autostrada il più possibile o comunque prevedere uno spostamento della ferrovia dal centro città.

Come noto la Città di Roseto è congestionata ed è stata pienamente urbanizzata. Non esistono spazi per nuove vie, aree verdi, collegamenti ciclabili .

Immaginiamo , come successo in altre città  ad un arretramento ed utilizzo del tracciato attuale per piste ciclabili, navette di collegamento, aree verdi, attraversamenti mare-statale pedonali e ciclabili diffusi e quanto sarà possibile realizzare in tali spazi liberati per i cittadini e turisti.

I fondi in campo sono considerevoli. Aprire un tavolo con una simile idea è un compito arduo ma è l’unica possibilità che ha la città di Roseto degli Abruzzi per realizzare un’idea che in molti hanno avuto negli ultimi 30 anni ma che nessuno ha potuto realizzare per via degli ingenti costi.

Ora RFI impiegherà oltre un miliardo di euro per aggiornare la linea.

Il momento di costruire la città di Roseto degli Abruzzi 2050 è adesso. E’ una sfida che lanciamo agli enti per il progresso della città.

Siamo a disposizione ovviamente di chiunque , nelle sedi deputate a tali scelte, vogliano immaginare una nuova città.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




BOB AND ROBERTA SMITH sposare un inglese

Sabato 28 Gennaio 2023 ore 18.00, a cura di Massimiliano Scuderi

Pescara, 28 gennaio 2023. Il 23 giugno 2016 il Regno Unito ha tenuto un referendum sulla sua appartenenza all’Unione Europea. La Brexit ha determinato così l’uscita dell’Inghilterra e conseguentemente una serie di problematiche che, ad oggi, hanno provocato scioperi e proteste ed un disagio diffuso in tutta la Gran Bretagna.

Bob e Roberta Smith, al secolo Patrick Brill OBE RA è artista, attivista, scrittore, autore, musicista, sostenitore dell’educazione artistica ed è uno tra i principali oratori britannici contemporanei. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi slogan colorati, è un convinto sostenitore dell’arte come strumento fondamentale per la vita democratica e nella mostra allo spazio A SUD propone la soluzione per salvare l’Inghilterra dalla Brexit: sposare un inglese!

Lo spazio pescarese, co-fondato da Sabrina Zimei e da Massimiliano Scuderi, quest’ultimo curatore anche della mostra, è allestito da numerose opere dell’artista prodotte per l’occasione, una wunderkammer di oggetti di uso quotidiano che diventano il correlativo oggettivo degli slogan dipinti a mano, il cui messaggio rende lo spazio espositivo immerso in un’atmosfera pacificante ed amorevole, una sorta di agenzia matrimoniale composta da object trouvè.

Evidente anche la relazione con un’altra grande opera di Marcel Duchamp, le Grande Verre (1915/1923), il Grande Vetro, definita dalla critica mondiale come uno dei capolavori dell’arte contemporanea. Come per l’opera di Duchamp, che poneva al centro metaforicamente la sposa messa a nudo e gli scapoli sottoforma di macchine celibi, il nucleo di opere in mostra a Pescara di Bob and Roberta Smith mirano ad affermare il principio che, come l’artista è libero di creare la propria arte, lo è lo spettatore di interpretarla.

Tra le mostre di Bob and Roberta Smith ricordiamo le recenti personali del 2022 presso la TATE Modern di Londra, la personale presso il museo la Panacee di Montpellier, PS1 MOMA di New York, la partecipazione alle mostre collettive Altermodern a cura di Nicolas Bourriaud, allo ZKM di Karlsruhe, al CCAC  di San Francisco a cura Ralph Rugoff tra le altre.

La mostra sarà visitabile fino al 25 Marzo 2023 su appuntamento.




TORNA LA MUSICA al Teatro Talia

Domenica 12 febbraio alle ore 18:00 sul palco del Talia un tributo al cantautore italiano Fabrizio De André con il concerto “André-A” di Andrea Fiorentini.

Tagliacozzo, 28 gennaio 2023. Dopo l’apertura di stagione a suon di Beatles, il Teatro Talia di Tagliacozzo questa volta torna con un concerto per celebrare uno dei più grandi cantautori italiani: Fabrizio De André.  Andrà in scena, infatti, domenica 12 febbraio alle ore 18:00 “André-A” il concerto tributo a Faber nato da un’idea di Andrea Fiorentini nel 2019. Quest’ultimo appassionato di De André e con in dono una voce molto simile, decide di far diventare realtà un sogno cullato praticamente dal giorno dopo la scomparsa del cantautore: quello di dedicargli dei concerti.

Lo spettacolo ha come riferimento gli arrangiamenti della PFM (Premiata Forneria Marconi) ma anche l’ultima apparizione video del cantautore genovese: quella del 13 e 14 febbraio 1998 al teatro Brancaccio di Roma, come ricorda in maniera evidente la scenografia che la band porterà sul palco. Una vera e propria immersione nel mondo di Faber, un viaggio in musica, video e poesia che ha avuto il prestigioso patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André Onlus di Milano, presieduta da Dori Ghezzi.

Sul palco insieme Andrea Fiorentini – voce, chitarra e tastiere – saliranno altri nove talentuosi musicisti: Giampaolo Cavalieri – chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra classica, mandolino, bouzouki, ukulele; Lucio Cesari – basso, cori; Simone Gaggioli – batteria; Marco Gubbini – chitarra acustica, chitarra classica; Lucrezia Sannipoli – violino; Lucia Mancini – violino, cori; Valentina Notari – voce, cori; Reuben Oliver Jacob Pompei – clarinetto, sax contralto e tenore, flauto traverso e dolce; Angelo Provvedi – percussioni.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




CONCERTO per la Memoria

Le note dell’orchestra dell’istituzione Musicale Abruzzese

Luco dei Marsi, 28 gennaio 2023.  Un concerto per non dimenticare, per ricordare la storia e ripercorrere nella mente e nel cuore i passi dolenti e tragici che condussero all’annientamento e alla morte milioni di vittime innocenti, travolte dal disegno criminale del regime nazifascista, e onorarne il ricordo.

É il Concerto per la Memoria – Shoah. Per non dimenticare, a cura dell’Istituzione Musicale Abruzzese, realizzato in collaborazione con il Comune di Luco Dei Marsi e la Fondazione Cassa Di Risparmio dell’Aquila, in programma per domani, domenica, 29 gennaio, alle  17:30, nella Casa dell’Amicizia, in via Alessandro Torlonia, a Luco dei Marsi. Nella formazione, diretta dal M° Francesco Fina, i solisti Benedetto Agostino, tenore, Falvio Troiani, Oboe; voce recitante, Antonio Pellegrini, attore.

“Certe note richiamano, istintivamente, il pensiero ai luoghi e alle storie che hanno segnato dolore e morte per milioni di bambini, donne e uomini, per il criminale disegno del regime nazifascista, e nulla forse, come la musica, sa rappresentare, nel suo linguaggio immediato e universale, quelle storie, con tutto il loro carico di emozioni e significato”, spiega la sindaca Marivera De Rosa.

“É con commozione e vicinanza a quelle storie e, ci auguriamo, con la medesima rivolta morale contro quei crimini, che ci accingiamo a condividere questo appuntamento. Lo faremo nella bellezza delle struggenti note dell’Orchestra dell’Istituzione Musicale Abruzzese, diretta dall’eccellente Maestro Fina, nell’occasione accompagnato anche da straordinari solisti. Invito tutti a partecipare – sottolinea la Sindaca – Tanto più lontano appare quel tempo, tanto più cresce il pericolo dell’oblio, per questo ritengo ancor più importante farci tutti parte attiva nella riflessione e nella trasmissione della Memoria”.

L’Istituzione Musicale Abruzzese riunisce artisti che provengono da aree musicali diverse e collaborano per realizzare progetti nei più svariati settori artistici, soprattutto con l’intento di contribuire alla diffusione della cultura musicale e all’ascolto di vari generi musicali.




FOSSACESIA IN ROSA a cento giorni dalla Grande Partenza

Fossacesia con i trabocchi Pesce Palombo e Supporter Punta Rocciosa illuminati di rosa e la Via Verde della Costa dei Trabocchi sui media di tutta Europa.

“Una grande e probabilmente irripetibile pubblicità sulla nostra città a 100 giorni dal via dal Lungomare della Marina, della Grande Partenza dell’edizione 106 del Giro d’Italia – afferma raggiante il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Vedere le foto dei nostri trabocchi sui giornali e tv così autorevoli accostate a quelle su piazza di Plebiscito di Napoli, di Fontana di Trevi a Roma o delle Dolomiti, solo per citare alcune delle località sedi di tappa della corsa che si sono illuminate di rosa è motivo di orgoglio. Ed è solo l’inizio per un evento che raggiungerà il culmine il 6 maggio prossimo con la crono sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi, da Fossacesia ad Ortona. Quel giorno l’interesse di milioni di appassionati di ciclismo sarà rivolto a Fossacesia ed alla Costa dei Trabocchi, con i media che coglieranno le nostre bellezze per proiettarle in tutto il mondo – sottolinea Di Giuseppantonio – Un evento per l’Abruzzo, che ospiterà la Grande Partenza del Giro d’Italia. Fossacesia e Roma, legate insieme da un filo rosa che si snoderà per 21 tappe su e giù per l’Italia, per una corsa che fa parte non solo della storia sportiva, soprattutto del nostro Paese”.