CHIACCHIERATA CON GINO BUCCI l’Abruzzese fuori sede

Autore di Rime toscibili. Venerdì 3 febbraio ore 18 Museo Michetti – Mu.Mi piazza San Domenico 1

Francavilla Al Mare, 31 gennaio 2023. Fonderie ARS, associazione di promozione sociale che si occupa di arte, teatro e cultura, organizza una chiacchierata con Gino Bucci, meglio conosciuto come L’abruzzese fuori sede, autore di Rime toscibili, edito da Ricerche & Redazioni.

L’autore seguitissimo e spassoso ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo come lo ha definito Donatella Di Pietrantonio, evoca con ironia un sentimento di appartenenza e di attaccamento all’Abruzzo e tutte cose.

Un pomeriggio all’insegna della riscoperta delle nostre radici, con protagonisti indiscussi l’Abruzzo e le rime, circondati dalla bellezza delle tele del pittore Francesco Paolo Michetti, altro abruzzese doc. L’appuntamento è per venerdì 3 febbraio alle ore 18 nella sala ipogea del Museo Michetti. Modera la bibliotecaria e storica dell’arte Silvia Checchia, letture di Annalica Bates.




CARI GIOVANI, vi scrivo nel giorno dell’anniversario della mia nomina a vescovo

Vi confesso che per me fu una vera sorpresa. Da tempo desideravo tornare nella Chiesa di Trani dove avevo imparato a camminare nella mia Parrocchia e nella vita sociale della mia città.

Sono passati undici anni! Sembra ieri!

Sono molto amareggiato per le notizie di crescita delle difficoltà delle nuove generazioni a vivere questo nostro tempo.

Tanti suicidi, tanti psicofarmaci…

Tutti ne siamo consapevoli.

Insieme dobbiamo e possiamo invertire la rotta, perché continuo a incontrare giovani bravi, intelligenti e desiderosi di impegnarsi.

Da dove cominciare?

Vorrei affidarvi il motto di san Berardo: ora et labora, prega e lavora.

Pensando al cammino percorso quando avevo la vostra età vorrei condividere con voi la scelta di non contrapporre libertà e responsabilità!

È il vero significato del motto ora et labora.

Oggi siamo tutti invitati a separare la libertà da ogni forma di responsabilità: o l’una o l’altra.

La libertà senza responsabilità conduce alla delusione! Quanti uomini e donne si sono illusi di poter vivere senza assumersi alcuna responsabilità.

Ma anche la responsabilità vissuta senza libertà conduce all’automatismo e, quindi, alla perdita della propria identità.

Mercoledì 22 febbraio avrà inizio la Quaresima.

È un tempo importante di verifica e di ripartenza per la nostra vita.

Sono davvero libero? Sono davvero responsabile?

Sono davvero io il protagonista della mia vita o le altre forze che dall’esterno mi spingono senza sapere dove mi conducono?

Porto sempre nel cuore le parole di Gesù nel capitolo sesto di Matteo (Mt 6, 1-18) che sarà proclamato nella celebrazione del Mercoledì delle Ceneri: quando preghi o fai l’elemosina o digiuni non farti vedere dagli altri!

È il segreto della vita!

Gli uomini liberi e responsabili sono umili e semplici costruttori della propria vita e della comunità. Non si fanno vedere! Operano ma senza aver bisogno di essere osannati.

La libertà è sinonimo di amore: solo chi ama è libero.

La responsabilità è sinonimo di speranza: solo chi spera è responsabile.

Cari giovani,

fidatevi di Gesù, che vuole camminare con ciascuno di noi, giorno per giorno.

È Lui che può illuminare il nostro percorso di vita evitando di cadere nella delusione e di intraprendere strade che conducono al nostro fallimento.

Io mi sono fidato di Lui!

Prego per tutti voi perché siate coraggiosi, uomini e donne liberi e responsabili.

Tutti confidano in voi in questo momento difficile nella storia dell’umanità.

Ma noi non siano soli!  

Il Signore Gesù ci invita a stare con Lui nel tempo quaresimale.

La Sua resurrezione, nel giorno di Pasqua, sarà la vera vittoria sulle nostre delusioni e sui nostri fallimenti.

Vostro,

+ Lorenzo, vescovo

Incontri del Vescovo con i giovani nelle Foranie:

Forania di Isola del Gran Sasso

Lunedì 27 febbraio ore 19.00

Santuario di San Gabriele – Isola del Gran Sasso




VALPELIGNA, LE OPPORTUNITÀ dell’Europa per le aziende agricole

Coldiretti incontra produttori per illustrare la nuova politica comunitaria. Domani 1° febbraio ore 18.00

Sulmona, 31 gennaio 2023. Le opportunità collegate alla riforma della politica agricola comune per i produttori della Valpeligna. È previsto domani 1° febbraio alle ore 18.00 a Sulmona (Hotel Meeting, piazza Ginaldi 3) l’incontro di Coldiretti L’Aquila con i produttori agricoli per illustrare gli indirizzi a livello comunitario e i nuovi scenari che si aprono per il settore primario anche alla luce delle tante difficoltà scaturite dalla guerra in Ucraina e collegate al caro energia. Al centro dell’approfondimento ci saranno le produzioni tipiche quali cereali, vino e aglio rosso di Sulmona. All’incontro, aperto dai saluti del sindaco Gianfranco Di Piero, saranno presenti il Vicepresidente di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione, il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli  e la Presidente della sezione di Sulmona Francesca De Feo.

“L’incontro di Sulmona rientra nel tour che stiamo organizzando in provincia per far conoscere le opportunità collegate alla PAC – dice il Direttore Domenico Roselli – in seguito alla guerra in Ucraina e al caro energia le aziende vivono un momento particolarmente drammatico. Si tratta di problemi comuni a tutti i settori ma particolarmente sentiti dall’agricoltura da cui dipende il patrimonio di biodiversità che caratterizza il nostro Paese.

Nonostante i dati incoraggianti dell’export e della maggiore attenzione dei consumatori verso ciò che mangiano, è a rischio un patrimonio importantissimo che va tutelato e supportato in questa fase così difficile. Da questi presupposti l’esigenza di approfondire la nuova Politica agricola comunitaria, il sistema di aiuti, le opportunità nonché i cambiamenti previsti dalla riforma.

È necessario che gli agricoltori conoscano e vengano informati sui cambiamenti in atto. In questo incontro raccoglieremo inoltre le loro istanze per una condivisione delle problematiche e per l’attuazione delle future strategie con particolare riferimento a cerealicoltura, viticoltura e produzione di aglio rosso”.




I RICCHI (ALCUNI) e la responsabilità sociale

31 gennaio 2023

Carlo III, il monarca del Regno Unito, si è impegnato a destinare al “bene pubblico generale”, e non alla famiglia reale, un miliardo di sterline di profitti derivanti dallo sfruttamento di sei nuovi centrali eoliche offshore di proprietà della Crown Estate.

Nel corso dell’annuale incontro di Davos 205 milionari provenienti da 13 paesi sparsi per il mondo  hanno chiesto ai governi di tutto il mondo di essere tassati di più ” per aiutare miliardi di persone alle prese con la crisi del costo della vita”. Spingono per introdurre tasse sul patrimonio non per masochismo ma perché è necessario affrontare la grave situazione sociale creata dalla ” estrema disuguaglianza” che caratterizza tante società dei nostri tempi. I milionari in questione hanno inviato una lettera ai riuniti a Davos dal titolo “Il costo della ricchezza estrema” per lamentare la mancanza d’azione da parte dei legislatori a fronte di una situazione che definiscono preoccupante.

Due notizie che ci dicono di come, nonostante tutto, sopravviva il senso del sociale anche tra chi certamente non può lamentarsi delle proprie condizioni finanziarie e che, invece solo di godersi una vita assolutamente caratterizzata da agi, si preoccupa del contesto umano in cui si ritrovano comunque a fare i conti.

Colpisce la loro sollecitazione, e denuncia, per i governi che invece non intervengono. Evidentemente, altri “milionari” la pensano diversamente ed operano per la latitanza della politica. E questo nonostante sia oramai appurato che i due terzi della nuova ricchezza accumulata dall’inizio della pandemia sono andati all’1% della popolazione mondiale. Secondo Oxfam i già ricchi hanno incassato 26 trilioni di dollari alla fine del 2021. Ciò che rappresenta il 63% della nuova ricchezza totale. Il resto è andato al 99% degli esseri umani.

https://www.politicainsieme.com/i-ricchi-alcuni-e-la-responsabilita-sociale/




LA LEGGENDA DEL LAGO di Scanno

Puntata di Macchemito

Secondo una leggenda raccontata dallo scrittore Peppe Millanta davanti alle telecamere rai di Sem Cipriani, in origine al posto del Lago di Scanno nella Valle del Sagittario, c’era una pianura con il castello di Madama Angiolina, una maga potentissima: un giorno però giunge in questa zona il negromante Pietro Baialardo, alchimista e possessore del libro del comando, scritto dal Demonio in persona; Baialardo, innamorato di Angiolina manda degli uomini per rapirla e farla sua, ma Angiolina fa nascere un lago ai loro piedi e questi muoiono ma il negromante non si arrende e prosegue nelle sue intenzioni e alla morte della maga sul fondo del lago, preso dal rimorso fa costruire la Chiesa della Madonna del Lago.

Tutto ciò, e tanto altro ancora, caratterizza la puntata odierna di Macchemito a cura di Paolo Pacitti, andata in onda su Buongiorno Regione. “Tutti noi abbiamo bisogno di credere nel potere salvifico e magico di un oggetto, di un talismano, di un amuleto, di un nostro aiutante nel momento del bisogno – spiega l’etnoantropologa Adriana Gandolfi – ed è importante perché ci fa sentire protetti”.

Nei sentieri della zona di riferimento ci sono ancora tracce di tante tradizioni conservate anche nel museo di Frattura a Scanno, ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/899193394840776.

Alessandra Renzetti




SEQUESTRO DEL CANILE SANITARIO e garante per la tutela degli animali

M5s Pescara porta il tema in consiglio comunale

Pescara, 31 gennaio 2023. Un’interrogazione del consigliere Paolo Sola riaccende l’attenzione sul tema del mondo animale e della sua gestione, tornata al centro del dibattito cittadino dopo la vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro preventivo del canile sanitario della ASL di Pescara e all’iscrizione nel registro degli indagati di varie figure di riferimento, con le accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico e soppressione illecita di animali. A questa vicenda si lega la mancanza, ancora oggi, nel Comune di Pescara della figura del Garante per la tutela degli animali, la cui nomina annunciata mesi fa non ha avuto più seguito.

“Già nell’ottobre scorso – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – avevo presentato un’interrogazione per chiedere conto della mancata nomina di questa figura, per cui era stata aperta una procedura di presentazione delle candidature da oltre un anno, senza che si fosse pervenuti ad una nomina. Nomina che il regolamento rimette direttamente alla scelta del Sindaco, tra persone di comprovata esperienza, competenza e professionalità in materia di diritti degli animali”.

A quella interrogazione lo stesso Sindaco, nella seduta del 26 ottobre 2022, aveva risposto indicando che la scelta era ricaduta su uno dei due candidati, che da allora però pare non abbia mai sottoscritto l’accettazione dell’incarico. L’esplosione della vicenda del canile sanitario e del suo sequestro è stata l’ulteriore passo che ha riportato ora d’attualità il tema di dotarsi, come amministrazione comunale, di una figura di sostegno nella gestione del mondo animale e dei rapporti con i volontari e le associazioni del territorio.

È incomprensibile che ad oggi, dopo che lo stesso Sindaco ha dichiarato mesi fa di aver individuato la figura da nominare – prosegue il consigliere Sola – questa non si sia ancora insediata, in un momento così delicato per la tutela del mondo animale, dopo la vicenda che sta vedendo protagonisti il canile sanitario ed i suoi dirigenti. Una struttura che avrebbe dovuto, e dovrebbe, garantire assistenza agli animali e sostegno alle associazioni del nostro territorio e che invece, a quanto pare, sembrerebbe nascondesse una bottega degli orrori. Ed è gravissimo che il Sindaco – prosegue Sola – abbia potuto sminuire questa vicenda definendola non di interesse per Pescara perché il canile sanitario è ubicato a Città Sant’Angelo. Una dichiarazione che fotografa perfettamente il menefreghismo e l’ignoranza di un’intera classe politica rispetto al tema del mondo animale”.

Il riferimento è al fatto che, infatti, il canile sanitario serve l’intera provincia di Pescara e ogni animale, recuperato o abbandonato, deve necessariamente transitare in questa struttura della ASL per le prime cure mediche, prima di essere accolto in uno dei canili del territorio, che quasi sempre è proprio quello di Pescara in Via Raiale. Perplessità anche sulla figura che il Sindaco Masci avrebbe individuato per rivestire il ruolo di garante, ad oggi dirigente proprio della ASL veterinaria, nonostante il primo cittadino abbia dichiarato che fosse in pensione. È irragionevole – conclude il consigliere pentastellato – che oggi si possa ancora pensare di scegliere come garante per i diritti degli animali un dirigente che ha lavorato e sta lavorando fianco a fianco con alcuni degli indagati per dei fatti abominevoli. Situazione che comunque porrebbe probabilmente anche lui in una posizione quantomeno inopportuna, anche nel caso in cui il Comune di Pescara dovesse decidere di costituirsi parte civile qualora quella orribile vicenda portasse ad un processo”




RIUNITO IL DIRETTIVO della Pro Loco Pescara Aternum

Si è riunito presso la Galleria d’arte e cultura Spazio Bianco, il direttivo della Pro Loco Pescara Aternum.

Pescara, 31 gennaio 2023. Il presidente Guerino D’Agnese (foto), ed il direttivo composto da Massimo Pasqualone, Simone D’Angelo, Gisella Bianco, Vittorio Pace e Laura Di Russo sono pronti a ripartire con il nuovo anno promuovendo momenti di valenza artistico culturale e di attrattività turistica che promuovano il territorio metropolitano e l’intero Abruzzo.

Numerose le proposte sul tavolo tra le quali la rassegna trimestrale Conosciamo l’Abruzzo, Cinema in Tenuta Coppazzuccari, la Mostra del  noto giornalista Mediaset Remo Croci al Porto Turistico di Pescara e la mostra del noto showman Dario Ballantini.

“Tantissimi gli eventi organizzati nel 2022 – sottolinea il presidente Guerino D’Agnese – con successo di critica e di pubblico, che ci spingono a lavorare ancora meglio”.




BISOGNA FERMARE GLI ABBATTIMENTI di alberi e le potature selvagge

Il WWF: approvare subito il Regolamento del Verde Pubblico e Privato

Ortona, 31 gennaio 2023. Nelle ultime settimane sono giunte diverse segnalazioni, da parte di cittadini, all’Associazione WWF in merito a potature selvagge ed abbattimenti di alberi nel Comune di Ortona.

Capitozzature sono state effettuate in via D. Caraceni ed in piazza Porta Caldari. Ancora capitozzature selvagge in via Rapino ed in via G Primavera. Non sono risparmiate neppure le aree meno centrali: via Marina e contrada Gagliarda Alta hanno subito la stessa sorte. Tutti interventi grossolani, posticci, con taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. È noto come interventi di questo tipo rendano gli alberi più fragili e malati e dunque, paradossalmente, aumentino il rischio di crolli.

Queste potature selvagge sono state probabilmente effettuate, per conto del Comune, da personale senza alcuna competenza e formazione in merito. 

In questi giorni, inoltre, 14 esemplari dei bellissimi pini di Via Giro degli Uliveti sono stati abbattuti perché, così dice la Determina dirigenziale del Settore Lavori Pubblici, le radici hanno danneggiato sia il manto stradale che il marciapiede.

L’Amministrazione di Ortona ha valutato soluzioni che potevano essere alternative al taglio degli alberi? In altri Comuni si stanno applicando, sempre più spesso, tecnologie di rifacimento del manto stradale che favoriscono un’adeguata crescita di piante e che evitano l’abbattimento degli alberi, così come accaduto per la riqualificazione di via Pepe a Pescara. 

Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina: «È evidente come non sia più possibile attendere ancora che da parte dell’Amministrazione Comunale venga approvato un Regolamento per la gestione del Verde Pubblico e Privato; Ortona è l’unica città con più di 20.000 abitanti a non averne uno».  

Nel frattempo chiediamo al Comune di Ortona di interrompere le azioni di depauperamento e di dissesto del Verde Pubblico e di avvalersi, per i futuri interventi di manutenzione e potatura, esclusivamente di personale qualificato, così come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020 sui Criteri Ambientali Minimi per la gestione del Verde Pubblico.

Ines Palena

Presidente Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina OdV




ALESSANDRO GIULI INCONTRA la stampa abruzzese

3 febbraio 2023 ore 11

L’Aquila, 31 gennaio 2023. Venerdì 3 febbraio alle 11:00 il presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli, incontrerà i colleghi della stampa abruzzese a conclusione della sua prima visita istituzionale in Abruzzo, tre giorni densi di incontri con le istituzioni e le eccellenze culturali ed economiche del territorio.

Elisa Cerasoli




CONTINUA L’ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE delle scuole Angolane

Si conclude oggi la tre giorni del progetto “sentinelle della civiltà” del cav. Claudio Ferrante patrocinato dall’associazione Carrozzine Determinate.

Città Sant’Angelo, 30 gennaio 2023. Fortemente voluto dalla dirigente Lorella Romano per tutti gli ordini di scuola del proprio Omnicomprensivo, in questa occasione ha visto coinvolti gli studenti liceali.

“Partendo dalla giornata internazionale dell’Educazione 2023, il 24 gennaio, le tre classi terze H – D – I del Liceo Bertrando Spaventa, si scoprono desiderose di essere testimoni credibili del percorso Sentinelle di Civiltà dell’associazione Carrozzine Determinate e del suo “capitano” Claudio Ferrante. Alle classi del Liceo si aggiungeranno a breve le tre classi quinte della Primaria Fabbiani e le tre classi terze della Secondaria di primo grado Nicola Giansante del Centro storico.

È un investimento convinto del Comune di Città Sant’Angelo e dell’istituto Omnicomprensivo. Ci affidiamo alle parole di J. Dewey che già nel 1916 affermava che “non esistono autentiche conoscenze e comprensioni se non come frutto del fare”. Ogni persona deve intervenire, partecipare, modificare le condizioni critiche dei diversi contesti di vita. Questa è la lezione anche di Claudio Ferrante, del suo particolare laboratorio sulla felicità, delle passeggiate empatiche. “E questo è il messaggio per la comunità scolastica, educante: democrazia ed istruzione, educazione ed inclusione, solidarietà e merito, valorizzazione delle diversità e dei molteplici talenti” così si è espressa la dirigente romano.

In un’atmosfera a tratti perfetta, i ragazzi sono partiti dall’analisi di loro stessi, della loro felicità e della loro posizione nel mondo per arrivare ad autodefinirsi e a comprendere da quale parte stare, se essere barriere o facilitatori, scegliendo consapevolmente di lavorare insieme per un mondo inclusivo dove la disabilità e la diversità costituiscono una risorsa per un mondo migliore.

Ai primi giorni in aula tenutisi nella sala polifunzionale “Osvaldo Mazzocchetti” messa a disposizione dell’amministrazione comunale, che ha visto ospite anche Donatella Ruggeri della Accessibilità e Eventi Deaf APS per parlare dell’inclusione delle persone sorde, è seguita oggi la passeggiata empatica in carrozzina e il percorso per non vedenti realizzato da Valentina Lanti, socia non vedente delle carrozzine, a cui hanno assistito anche i ragazzi della seconda media del plesso Giansante.

Abbattere le barriere sociali e culturali, contribuire fattivamente all’abbattimento di quelle architettoniche, queste le sfide per i liceali.

Si ringrazia la ditta Orthosan per la fornitura gratuita delle carrozzine per la passeggiata empatica.

Claudio Ferrante, Associazione Carrozzine Determinate




UN’ONDATA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE alla d’Annunzio

La Commissione Europea promuove INGENIUM

Chieti, 30 gennaio 2023. Dopo tre anni di intenso lavoro svolto con convinzione e passione l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha ricevuto un importante finanziamento dall’Unione Europea per costruire i presupposti che porteranno alla realizzazione di una Università Europea. Il progetto, denominato INGENIUM, finanziato con un contributo da 15 milioni di Euro, è un’alleanza transnazionale composta da 10 università alla quale partecipano l’Università di Oviedo (Spagna), l’Université de Rouen Normandie (Francia), il Karlsruhe Institute of Technology  (Germania), il Munster Technological Institute (Irlanda), l’University of Skövde (Svezia), la South-Eastern Finland University of Applied Sciences (Finlandia),  la Sofia Medical University (Bulgaria), la Gheorghe Asachi Technical University of Iasi (Romania) e  la University of Crete (Grecia).

Dal 24 al 26 gennaio scorsi, ad Oviedo (Spagna), si è svolto con successo il Kick off Meeting di INGENIUM, alla presenza del Rettore della locale Università e dei rappresentanti degli altri Atenei coinvolti per discutere l’implementazione del progetto nei prossimi quattro anni. Il progetto prende le mosse da una delle priorità dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027, che prevede la creazione di 60 Università Europee. Le “European Universities” apriranno la strada all’università del futuro, promuovendo i valori e l’identità europei e rivoluzionando la qualità e la competitività dell’istruzione superiore europea.  Per l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, lo sviluppo del progetto è coordinato dal professor Marcello Costantini con un gruppo di lavoro composto dalle professoresse Francesca Ferri, Enrichetta Soccio, Francesca Scozzari, dal professor Maurizio Bertollo e dal dottor Glauco Conte, responsabile del Settore Internazionalizzazione ed Erasmus.

Lo scopo di INGENIUM – spiega il professor Marcello Costantini, coordinatore del progetto per la d’Annunzio – è di consolidare e istituzionalizzare la cooperazione internazionale tra i partner in didattica, ricerca e terza missione, inclusa la transizione ecologica. INGENIUM – sottolinea il professor Costantini – sarà in grado di rilasciare titoli di studio europei, aumentare la competitività della ricerca nello spazio europeo e aumentare le sinergie tra università e mondo del lavoro non solo nei contesti locali, ma a livello internazionale.

Maurizio Adezio




ENNESIMO VILE ATTACCO ad una sede della Cgil

Le scritte infamanti di sedicenti gruppi non meglio identificati presso la sede di Ortona

Ortona, 30 gennaio 2023. Scritte e simboli già utilizzati in altre sedi CGIL in Abruzzo e più in generale in Italia. Esprimiamo il più totale sdegno nei confronti del vile gesto, le nostre sedi sono da sempre presidi di democrazia e libertà e quanto accaduto non ha niente a che fare con il dissenso o pensiero critico, ma ci riporta direttamente agli anni più bui della storia del nostro Paese.

Tali continui episodi che hanno visto qualche mese fa anche l’affissione di manifesti offensivi innanzi la sede della CGIL Chieti, dimostrano che esiste un tentativo nemmeno tanto velato di voler forse intimidire chi, quotidianamente è a contatto con cittadini, pensionati e lavoratori., cercando di dare sempre risposte a problemi sempre più grandi di questa fase storica di crisi economica e sociale.

La CGIL continuerà ad essere sempre un luogo dove chi ha bisogno può rivolgersi, pronti a dare la nostra mano e non ci faremo certo intimorire da fatti di questo tipo.

Esiste però un sempre più crescente bisogno di vigilanza, controllo e rispetto delle regole democratiche da parte di tutte le istituzioni e delle forze di pubblica sicurezza.

Segnali come questi non vanno sottovalutati, per tali ragioni chiediamo a tutte le Istituzioni di mobilitarsi contro il clima di crescente odio immotivato che colpisce in maniera ingiustificata le sedi del sindacato forse anche perché rappresentano, oggi più che mai, presidi e luoghi di aggregazione e discussione democratica ci cittadini e lavoratori.

Francesco Spina

Segretario della Cgil di Chieti




IL RICATTO del voto utile

di Domenico Galbiati

30 gennaio 2023

L’unico, vero voto utile è quello effettivamente libero che l’elettore esprime entro un ventaglio di opzioni che, per quanto contenute, almeno non lo catturino forzosamente nella camicia di forza del bipolarismo maggioritario. Laddove si esprime un consenso in cui, a quelli di appartenenza ideologica, si sommano voti di opinione e, dulcis in fundo, altri che potremmo definire “a dispetto”, attribuiti ad una delle due parti solo per impedire il successo elettorale di quella avversa.

Tutto sommato non c’è da sorprendersi che siano così numerosi coloro che rifiutano di recarsi alle urne. Ad un ventaglio ampio di orientamenti culturali, tipici di un contesto plurale, corrisponde un’ offerta politica artefatta, anchilosata e costretta dentro schieramenti che si definiscono soprattutto in funzione di una contrapposizione più tattica e funzionale al consenso che non realmente strategica.

Il confronto si svolge in un clima, ad un tempo, esasperato e grigio che non dà respiro ad una rappresentanza che riproduca, nelle sedi istituzionali, traducendole sul piano della proposta politica, la molteplicità delle visioni che pur attraversano una comunità articolata come la nostra. Non a caso – sta succedendo anche in Lombardia – quanto più si avvicina l’appuntamento con le urne, tanto più cresce l’appello al cosiddetto voto utile, inteso come fuoco di interdizione, una sorta di contraerea diretta ad intercettare il nemico.

Sia la destra che la sinistra pensano evidentemente che argomentare le loro proposte, sollecitare l’adesione critica al loro progetto, promuovere un consenso convinto ed attivo, sia meno appagante che non l’ostracismo verso il dirimpettaio. Si tratta di un gioco a somma zero che assume, come necessario presupposto, una considerazione infelice della maturità civile e politica dei rispettivi elettori che, anziché essere invitati a concorrere al discorso pubblico, vengono, in un certo senso, aizzati contro l’altra parte, di cui, a questo punto necessariamente, si deve dare un’immagine almeno caricaturale, se non peggio.

Insomma, l’arma segreta che gli uni e gli altri pensano di sfoderare nel rush conclusivo della campagna elettorale è la delegittimazione della controparte, l’invettiva piuttosto che il confronto. È evidente come ci si ponga su una china scivolosa che porta verso una sordità reciproca che incarta il confronto politico e lo allontana dal piano di una effettiva aderenza alla realtà sociale del Paese.

L’impegno dei nostri candidati, impegnati in Lombardia a sostegno della candidatura di Letizia Moratti, va esattamente in senso contrario a questa spirale involutiva. La quale, peraltro, trova la sua ragion d’essere nella convenienza tra le due parti, reciproca, sottaciuta, ma sostanzialmente alimentata di comune intesa, finalizzata a circoscrivere il campo alla loro diretta contesa, cercando di escludere ogni altro possibile interlocutore.

Succede, d’altra parte, che questa coartazione artificiosa del confronto politico-programmatico non sia, appunto, in grado di rappresentare quelle linee di frattura che, secondo vari ordini di effettiva rilevanza tematica, attraversano il corpo sociale e sono incomprimibili, cosicché, in mancanza d’altro, si scaricano, pur di appalesarsi, all’interno della composizione articolata di ciascuno dei due poli. Rendendoli, a loro volta, più frastagliati di quanto non appaia, talvolta tormentati, spesso attraversati da una sottile rivalità interna, pronta a cogliere l’occasione utile a marcare un dissenso. E concorrendo, in tal modo, anche da parte di quelle che vorrebbero essere le colonne portanti del confronto democratico, a rendere di fatto precario il complessivo equilibrio del nostro sistema politico-istituzionale.

In definitiva, a sinistra ed a destra, concordemente, l’appello al voto utile rappresenta il tentativo di ricondurre, di fatto, alla logica bipolare e maggioritaria, il quadro politico anche quando un più ampio ventaglio di proposte ne propone il superamento.

https://www.politicainsieme.com/il-ricatto-del-voto-utile-di-domenico-galbiati/




IL VALZER DEGLI APPALTI ASL fatti sulla pelle dei lavoratori

Il valzer degli appalti della sanità pubblica fa un altro giro

Pescara, 30 gennaio 2023. Nella ASL2 Lanciano-Chieti-Vasto è appena andato in porto il passaggio dell’affidamento del servizio ADI, penalizzando i lavoratori che si sono visti negati per accordo sindacale (l’USB non presente alla contrattazione), superminimi o trattamenti di miglioramento contrattuali acquisiti con la precedente azienda.

E ci si appresta all’appalto di altri servizi, come le pulizie dei presidi ospedalieri e delle mense, attraverso bandi emessi dall’ARIC.

Le vittime di questi continui cambi appalto sono i lavoratori, costretti a pregare che nulla gli venga tolto rispetto alle condizioni contrattuali maturate con le ditte precedenti e senza dover ricorrere, come spesso accade, ad un giudice del lavoro per farsi pagare il dovuto dalle aziende .

Negli appalti delle pulizie molti lavoratori, a larga maggioranza donne, hanno contratti part time ma svolgono molte ore di lavoro supplementare che vengono retribuite ma che non permettono la maturazione degli istituti contrattuali come ferie, permessi, Tfr, tredicesima, contributi.

L’USB ha chiesto alla ASL e all’ARIC di essere convocata ai tavoli sindacali in cui si discute dei passaggi di affidamento dei servizi e farà certamente sentire la voce dei lavoratori esasperati da una vita lavorativa precaria e sottopagata.

Oltre ai lavoratori a pagarne le spese sotto forma di abbassamento della qualità del servizio sanitario sono gli utenti, i cittadini che pagano le tasse, e non sono certamente da imputare ai lavoratori che subiscono condizioni di lavoro pesanti, contratti e retribuzioni molto bassi, le difficoltà del nostro servizio sanitario regionale.

A chi conviene tutto ciò? Perché continuare con queste girandole di appalti che non portano risparmi nelle casse pubbliche e creano solo lavoro precario e con retribuzioni basse?

L’USB si batte per la reinternalizzazione di questi servizi e per l’assunzione da parte della ASL dei lavoratori in balia degli appalti. La Regione Abruzzo, Il Presidente Marsilio, l’Assessore Verì prendano atto del fallimento prodotto dal sistema di appalti e subappalti, e ne traggano le dovute conseguenze a tutela del servizio pubblico sanitario e dei lavoratori che meritano stabilità e riconoscenza per quanto sofferto negli anni.

Romeo Pasquarelli                                        

Il Coord. USB Lavoro Privato Abruzzo e Molise




CUORE IMPAVIDO. La Sieco non molla

Vince al tie break contro un sorprendente Marcianise

Ortona, 30 gennaio 2023. Una giornata particolare dove le prime della classe si sono scontrate contro squadre tenaci e mai dome. Se la Sieco vince a Marcianise soltanto al tie-break, non può di certo sorridere neanche Catania costretta a raggranellare soltanto un punto casalingo contro Sorrento. La vittoria al tie-break della Sieco in trasferta contro Marcianise potrebbe sembrare ai più un’occasione gettata alle ortiche. È vero che Ortona, con una vittoria da tre punti avrebbe annullato il vantaggio della capolista, ma è vero anche che contro la Marcianise vista in campo questa sera, quelli conquistati questa sera sono punti d’oro. La Sieco senza dubbio incappa in una serata non particolarmente brillante e ciononostante riesce ad avere la meglio su un avversario che ha dimostrato con i fatti che il suo reale valore non rispecchia quel penultimo posto in classifica. Una gara altalenante che ha visto l’aggiudicarsi il primo set di misura per poi subire il roboante ritorno dai padroni di casa che vincono due set consecutivi mettendo in tasca il primo punto in palio. A questo punto era normale aspettarsi il colpo di grazia e invece la Sieco trova la forza, fisica e mentale di reagire.

Marshall è chiamato spesso e volentieri dai suoi compagni di squadra e lui stringe i denti e ancora una volta porta, supportato dalla squadra, la Sieco alla vittoria che mette in tasca due punti.

Buone notizie arrivano da Catania dove la capolista subisce uno stop inatteso ad opera della Sherdipharma Sorrento che vince 2-3 e fa rallentare i Siciliani. Il Gap tra Catania ed Ortona è nuovamente a due punti e la sfida continua.

IN BREVE

Inizio di gara equilibrato con le due squadre che si studiano. Ortona non sfrutta un paio di occasioni nitide in free-ball per aumentare il divario permettendo agli avversari di rimanere in scia. Il muro dei padroni di casa funziona meglio di quello degli abruzzesi e a metà parziale le squadre sono ancora impegnate in un emozionante testa a testa. I padroni di casa tentano la fuga quando i set volge al termine. Coach Lanci chiama tempo e la Sieco rientra in campo con le idee più chiare e trova subito un contro sorpasso con un parziale di 0-3. I padroni di casa non mollano la presa e c’è bisogno di un Arienti prolifico a muro per mantenere le distanze dagli avversari in un momento topico del parziale: 21-23. Tentano un’ultima resistenza i padroni di casa ma è Bertoli a chiudere il primo parziale.

Nel Secondo Set la Sieco mostra una ricezione scricchiolante che permette ai padroni di casa di prendere il largo. La Sieco è quindi costretta a stringere i denti e tentare un recupero. La terna arbitrale commette quel che sembra un pasticcio. I padroni di casa protestano per uno scippo di punti ma nonostante questo si trovano in vantaggio 13-9 anche se il tabellone elettronico continua ad indicare il 10-9. Continua la rincorsa ortonese ma Marcianise è brava a mantenere le distanze. Alla fine del secondo set, Marcianise può gestire un importante vantaggio di quattro punti. Vantaggio che addirittura cresce proprio sul finale.

Terzo Set. Ferrato cerca spesso riparo in Marshall ma anche il cubano nulla può. Bulfon illude ma sono i padroni di casa a trovare la via del vantaggio. Ortona ancora costretta alla rincorsa. Mentre gli ospiti scavano un solco sempre più ampio, si arriva alla metà del parziale. Ortona subisce molto l’efficacia del muro dei campani.

Nel Quarto Set, Ortona dà l’impressione di poter tornare in partita ma commette ancora qualche banale errore di distrazione, concedendo agli avversari un fallo di posizione che poi darà il la. Ad una momentanea rimonta. Marshall dovrà spremere a fondo le sue risorse per togliere le castagne dal fioco e trovare una nuova striscia vincente che porterà la Sieco a +4 quando si è appena a metà del parziale. La Sieco macina gioco ma spreca malamente dilapidando un vantaggio importante, saltano le coperture e Marcianise torna vicinissima con solo un punto di ritardo. Ortona soffre ma resiste anche ad una giornata decisamente no e riesce a trovare il guizzo finale per portare la gara al tie-break.

Parte meglio Ortona nel tie-break ma subito Marcianise torna a macinare gioco conquistando prima il pareggio e poi addirittura il vantaggio. Nella prima parte di quest’ultimo e decisivo set si gioca punto su punto.

PRIMO SET

La Sieco scende in campo con il palleggiatore Ferrato e l’opposto Bulfon. Schiacciatori Capitan Marshall e Bertoli. Al centro Arienti e Fabi. Libero Benedicenti. I padroni di casa della Volley Marcianise schierano invece con Ciardo al palleggio e Lucarelli Opposto. Centrali Vetrano e Bonina, Schiacciatori Ruiz e Libraro. Libero Vacchiano.

Si parte con la Sieco al servizio. Bertoli darà quindi il via all’incontro. Il primo punto però è di Ruiz 1-0. Marshall subisce un muro ma è invasione di Bonina 1-1. Arriva il primo punto anche per Bulfon 2-2. Dal servizio di Bulfon arriva una free-ball per la Sieco che con Arienti fa 2-3. Benedicenti è sorpreso da una palla appoggiata, Ortona perde la possibilità del contrattacco e subisce il 4-4. Out la pipe di Marshall 5-4. Il muro di Bertoli rimbalza sulla testa di Libraro 5-6. Lucarelli evita il muro ortonese 7-7. Fuori la diagonale di Marshall 8-8. Nel suo attacco Libraro pesta la linea 8-10. Ancora murato Marshall 10-10. Passa Bulfon sul muro di Libraro 11-12. Buona l’intesa di Ferrato con il centrale Arienti 12-13. Ace di Libraro 14-13. Ancora un muro di Marcianise 15-13. Muro solitario di Bulfon 15-15. Ciardo attacca fuori ma l’arbitro chiama comunque i quattro tocchi per un precedente rimpallo 16-17. Stavolta è Bulfon a subire il muro da Ruiz 18-17. Ace di Marcianise con Lucarelli che sorprende Benedicenti 19-17. Marshall mura Bonina 19-19. Sorpasso Ortona, Ruiz schiaccia in rete e con un parziale di tre a zero ribalta la situazione 19-20. Arienti ferma Ruiz 19-21. Bertoli non tiene il servizio di Ruiz 21-21. Al tentativo successivo, lo spagnolo batte sulla rete 21-22. Arienti mura Libraro 21-23. Lucarelli passa sul muro di Marshall e Arienti 22-23. Bulfon trova il punto del set-point 22-24. Annullato il primo set-point quando il muro di Ortona finisce fuori. Bertoli passa tra le mani del muro e chiude il primo set 23-25.

SECONDO SET

Batte Libraro ma il primo punto è di Fabi 0-1. Lucarelli segna il punto del pari 1-1. Fuori l’attacco di Arienti ma Coach Lanci chiede un controllo al check. In effetti il tocco c’è, punto ad Ortona 1-2. Bonina trova il mani-fuori 2-2. Marshall risolve una situazione complicata e ha buon gioco sul muro campano 3-3. Ferrato mura Ruiz 3-4. Bulfon murato da Libraro 6-4. Ace di Ruiz 7-4.  Ruiz continua a mettere in difficoltà la ricezione di Ortona e scappa avanti 8-4. Ruiz si ferma quando serve sul nastro 9-5. Muro di Ferrato 9-6. Bonina batte fuori 10-7. Fabi riesce a mettere la palla a terra, grazie anche ad un pasticcio difensivo di Marcianise. 10-8. Lucarelli schiaccia sul nastro, l’arbitro chiama quattro tocchi ma i padroni di casa chiamano un controllo al check. Il VAR dopo lungo esame dice che la palla è contesa. Arienti fa Ace ma di nuovo i padroni di casa chiamano check  per una pestata dai nove metri. I due arbitri, in confusione, si consultano. Una pausa lunghissima, non si riesce a capire quale sia il punteggio esatto. Alla fine si riprende con il 10-10. Incomprensione in campo ortonese la palla cade ed è punto per Marcianise. Tuttavia cambia ancora il punteggio senza giocare ed ora il tabellone indica 10-9 per Marcianise. I padroni di casa reclamano più punti per loro e meno per Ortona. E se in campo Bertoli e Libraro ridono e scherzano sotto rete, gli arbitri, riuniti al tavolo del segnapunti, stanno passando un momentaccio. Si riprende di nuovo, ma stavolta la palla è di Marcianise. Bertoli murato. Lucarelli trova il lungo linea del 13-9. Out anche il servizio di Bertoli 14-10. La diagonale di Lucarelli è vincente 15-11. Invasione di Ciardo 16-13. Bertoli schiaccia direttamente in rete, non servito in maniera impeccabile da Ferrato 18-13. Ace di Ruiz 19-13. Entra Pollicino così che Bertoli possa respirare un po’. Pollicino tocca a muro 20-14. Bulfon schiaccia davvero forte 20-16. Bulfon beffato dal muro 22-16. Ace di Bertoli, rientrato al momento del servizio 22-18. Al secondo tentativo Bertoli però la tira lunga 23-18. Ruiz piazza la palla al centro del campo 24-19. Ruiz trova il mani-fuori che vale il pareggio in termini di set.

TERZO SET

La rotazione di partenza è sempre la stessa. C’è Bertoli dai nove metri per la Sieco. Fischiata invasione a Marshall che giura di non aver commesso fallo. È solo il primo punto e così Coach Lanci non rischia il check 1-0. Lucarelli sbaglia il servizio 1-1. Fuori l’attacco di Marshall 3-1. Bulfon 3-3. Ancora Bulfon 4-5. Lucarelli fa un importante break ed è 7-5. Lucarelli ferma Bertoli 10-6. Marshall trova una pipe vincente 10-7. La diagonale di Lucarelli va fuori 10-8. Murato Marshall 13-9. Marshall è chiamato sempre a sbrogliare situazioni complicate 14-12. Bertoli tira di prima sorprendendo tutti 14-13. Invasione di Bertoli 16-13. Libraro trova il muro fuori che vale il 19-14. Piazzata di Ruiz 21-14. Il muro di Fabi finisce fuori 22-16. Fuori la diagonale di Bertoli 23-16. Fuori il servizio di Ortona 24-17. Lucarelli fa il 25-17 e Marcianise guadagna il primo punto della gara.

QUARTO SET

Il primo punto è di Marshall 0-1. Fuori la diagonale stretta di Ruiz 1-2. Ancora fuori la schiacciata di Ruiz ma Marcianise chiede un controllo. In effetti il tocco viene rilevato quindi 2-2. Buona la parallela di Bulfon 3-4. Bertoli finalizza bene quella che è stata una serie di carambole 4-7. Anche un fallo di formazione a funestare la serata ortonese 6-7. Fuori la schiacciata di Fabi ed è 7-7. Bulfon 8-8. Fuori l’attacco di Lucarelli 10-8. Ace di Vetrano 11-13. Bulfon 11-14. In campo il muro di Ortona ma i padroni di casa vogliono esserne sicuri. Il punto è per Ortona 13-16. Fuori la parallela di Libraro 13-17. Ancora al centro Ruiz e Marcianise torna in gioco 17-18.  L’attacco di Marshall è fuori e stavolta è Nunzio Lanci a chiamare un check. In effetti la palla è dentro 18-20.

Muro di Marshall 19-21. Lungo l’attacco di Lucarelli 20-23. Fortunoso ace di Marshall che aiutato dal nastro fa 20-24. Ruiz serve in rete e la gara si allunga al tie-break.

QUINTO SET

Si parte con Marcianise al servizio con Lucarelli. Bulfon passa in mezzo al muro 0-1. Muro di Arienti 0-2. Muro di Marshall su Ruiz 1-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Il muro di Ortona finisce fuori 4-3. Non riesce il recupero a fondo campo di Bulfon 6-5. Ancora una volta tocca a Marshall in pipe 7-7. Ancora Marshall 7-8 ed è cambio campo. Ace sporco di Bertoli, non riesce il recupero ai padroni di casa 7-9. Ancora ace di Bertoli, stavolta la palla è sulla linea 7-10. Ciardo tiene in gioco i suoi 9-11. Ace di Ruiz 10-11 e Nunzio Lanci chiama tempo. Lo stesso spagnolo poi pretende troppo da sé stesso e manda la palla in rete 10-12. In rete anche la battuta di Bonina 11-13. Ruiz in pipe 12-13. Bertoli trova la carambola giusta sul muro e la palla va fuori 12-14. Marshall ancora lui. Con la pipe del Cubano la gara si chiude 2-3.

Volley Marcianise – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (23/25 – 25/20 – 25/17 – 21/25 – 12/15)

Sieco Ortona: Fabi 5, Vindice (L) n.e., Bertoli 16, Benedicenti (L) 69% pos 6% perf, Iorno 1, Marshall 24, Di Tullio n.e., Bulfon 14, Arienti 10, Ferrato 3, Pollicino, Palmigiani n.e., Lanci E. n.e.

Volley Marcianise: Lucarelli 32, Orlando n.e., Vetrano 4, Vacchiano (L) 62 % pos 21% perf, De Luca n.e., Bizzarro, Libraro 13, De Pisco, Siciliano n.e, Cucino n.e, Leone n.e, Ciardo, Bonina 9, Riuz 20.

Durata Set:  25’ / 36’ / 25’ / 31’ 17’

Durata Complessiva: 2h 14’

Muri Punto: Ortona  15 / Marcianise 10

Aces: Ortona 4 / Marcianise 8

% Attacco: Ortona 43% / Marcianise 50%

% Difesa: Ortona pos 67% perf 18% / Marcianise pos 67% perf 23%

Arbitri: Lanza Claudia e Capolongo Antonio




IL COMUNE RICORDA LA SHOAH: rappresentazioni teatrali

Gruppo poesie e brani  e testimonianza tratta dal diario del deportato Nicola Sorgini di Fossacesia

Paglieta, 30 gennaio 2023.  Con la frase di Primo Levi scritta sul poster realizzato dal Comune di Paglieta: “ Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”,  si ufficializzano le iniziative promosse per il 27 gennaio,  in ricordo delle vittime della Shoah, nell’anniversario della data in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono i superstiti, circa 9mila prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, nel 1945. Testimonianze, letture, performance teatrali: è nutrito  il programma degli eventi che L’Amministrazione comunale di Paglieta, la  Biblioteca comunale, il Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni”, il Gruppo Senza Età. Semplicemente donna  hanno organizzato in occasione del “Giorno della Memoria 2023”, che si celebra domani, venerdì 27 gennaio.

All’incontro,  parteciperanno anche gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “B. Croce “ di Paglieta. A rendere più toccante la manifestazione dedicata alla ricorrenza del Giorno della Memoria,  che si terrà a partire dalle ore 17,30,  presso il Teatro comunale di Via Sandro Pertini, la testimonianza dell’ingegner Bruno Sorgini, che parlerà ai presenti della vicenda del padre, Nicola Sorgini, originario di Fossacesia, Medaglia d’oro alla memoria,  deportato nei campi di concentramento in Germania nel periodo 1943-1945.  Nicola Sorgini aveva narrato le sue memorie in un diario,  ereditato dal figlio, Bruno Sorgini, nel quale sono descritte le atrocità subìte dal padre.  Con queste parole il sindaco , avv. Ernesto Graziani, si sofferma sul significato della ricorrenza dell’Olocausto e dichiara: « La Shoah è  una delle pagine più buie e tristi  della nostra storia, ed è nostro dovere ricordare, far conoscere alle nuove generazioni quanto è accaduto, per riflettere e agire su ciò che non dovrà mai più accadere. Riflettere  sui fatti storici aiuta a comprendere e vivere in modo più consapevole il presente. L’iniziativa del “Giorno della Memoria”, seguita anche dagli alunni delle scuole cittadine  impegnati in una serie di riflessioni su testi sulla Shoah,  con letture e testimonianza finale da parte  dell’ingegner Bruno Sorgini, figlio di un deportato, che ringrazio,  sarà preceduta da un minuto di raccoglimento  per le vittime della Shoah».




EMOZIONANTE DERBY, neroverdi vincono 24 a 18

Meta nel finale di partita con il Paganica al Fattori

L’Aquila, 30 gennaio 2023. Non  tradendo le aspettative della vigilia, grandi emozioni ha regalato il derby allo stadio Tommaso Fattori, valevole per la prima giornata di ritorno del campionato di serie B, girone 4, tra Rugby L’Aquila e Polisportiva Paganica, con i neroverdi dell’head coach Massimo Di Marco, che tornano alla vittoria con il risultato di 24 a 18, ottenuta con una meta nel finale di partita che ha ribaltato l’esito della gara.

Man of the mach, Francesco D’Antonio, mattatore della competizione. Spalti gremiti, anche grazie alla bella giornata di sole, dai sostenitori di entrambe le squadre, e centinaia sono state le visualizzazioni della diretta streaming della pagina Facebook neroverde.

La Rugby L’Aquila interpreta subito la partita in chiave offensiva, con una touche ottenuta vicino alla linea di meta, vanificata da un calcio in avanti, e sfiorando la segnatura dopo una fuga sulla fascia, con Suarez che non riesce a finalizzare. I neroverdi passano però in vantaggio con un calcio piazzato, da posizione centrale di D’Antonio, che poi a stretto giro concede il bis, con un secondo calcio piazzato, portando il punteggio sul 6 a 0.

Accorcia le distanze il Paganica con un calcio piazzato di Stefano Rotellini.

Rugby L’Aquila riesce a schiacciare i rossoneri nella loro metà campo, pur peccando in scarsa precisione ed efficacia, in particolare nelle touche e nel possesso in gioco aperto. Perde l’occasione di ripristinare le distanze con un terzo calcio piazzato D’Antonio, che finisce fuori dai pali, ma si riscatta con un quarto calcio piazzato questa volta centrato, con il risultato della prima metà della gara che si conclude 9 a 3 per i padroni di casa.

Il secondo tempo per i neroverdi inizia nel migliore dei modi: lanciato da un calcio in avanti del solito D’Antonio, vola in meta il tallonatore Andrea Mastrantonio, al suo esordio in campionato, meta non trasformata da D’Antonio. Siamo sul 14 a 3 e la Rugby L’Aquila dilaga, con un altro calcio piazzato di D’Antonio, che porta ancor più avanti il tabellino, sul 17 a 3.

Non si fa però attendere il ritorno e lo scatto di orgoglio del Paganica, che accorcia le distanze con una bella meta di Cialente, che sfonda la difesa neroverde grazie al sovrannumero creato da pacchetto offensivo. Non trasforma Rotellini. I neroverdi sventano una meta a pochi centimetri dalla linea dopo una micidiale incursione di Anitori, ma nulla possono contro la successiva percussione, con Del Zingaro, che va a schiacciare a meta e con Rotellini che trasforma.

Il Paganica passa così in vantaggio, 17 a 18.

Il finale di partita si fa infuocato: Rugby l’Aquila non si perde d’animo, e si gioca il tutto per tutto, ma i rossoneri resistono alle ripetute e rabbiose avanzate negli ultimi 5 metri, con D’Antonio e Suarez fermati a pochi centimetri dalla segnatura, dalla massiccia e solida difesa rossonera. Infine, a pochi minuti dalla fine, la meta liberatoria di Di Marco, lanciato anche in questo caso da un calcio in avanti di D’Antonio, che fa esplodere di gioia i sostenitori neroverdi sugli spalti del Fattori. A trasformare, portando il risultato al definitivo 24 a 18, ancora una volta D’Antonio.

Per la compagine neroverde, del presidente Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno Gas& power, si tratta di una provvidenziale vittoria, che inverte e lascia alle spalle il ciclo negativo, segnato dalle sconfitte contro la capolista Rugby Roma olimpic e il Messina Rugby, entrambe in trasferta. Per di più contro il Paganica, una delle migliori squadre del campionato, scesa in campo come quarto in classifica (con una partita in meno), e dovendo fare a meno degli infortunati Pertrolati, Sansone e Pupi.

 A coronare una bella giornata di sport, e rinnovare l’amicizia sportiva ed umana tra atleti e tifosi aquilani e paganichesi, il terzo tempo a cura del ristorante Pisellino uova e farina.




LA TERZA PIETRA D’INCIAMPO posizionata a Giulianova

L’inaugurazione ieri pomeriggio, in corrispondenza dell’ ingresso del municipio, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria

Giulianova, 30 gennaio 2023. Giulianova ha da ieri la sua terza pietra d’inciampo. Dedicata alla memoria del giuliese Flaviano Poltrone, la preziosa testimonianza simbolica, è stata inaugurata, ieri pomeriggio, in corrispondenza dell’ingresso del municipio. Dopo la cerimonia, promossa nell’ambito delle celebrazioni per il “Giorno della Memoria” 2023, sono state consegnate in sala Buozzi le Medaglie alla Memoria ai familiari di Poltrone e a quelli di Flaviano Martinelli e Roberto Loggieri, internati nel lager nazisti. Ancora in sala Buozzi, è stato ricordato e commentato, da Elso Simone Serpentini e da Walter De Berardinis, il libro del deportato giuliese Lino Manocchia “Frammenti di un prigioniero”.

Alla cerimonia di inaugurazione della pietra d’inciampo, benedetta dal parroco di San Flaviano, ha presenziato il Vicesindaco di Giulianova Lidia Albani. Con lei, l’assessore del Comune di Castellalto Valeria Manelli, il Capitano Nicolò Morandi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova, il senatore Antonio Franchi, presidente dell’ Anpi teramana, Ottavio Di Stanislao, Presidente dell’Istituto di Ricerche storiche, le associazioni combattentistiche e d’ Arma, la Protezione Civile, numerosi cittadini. Ha coordinato e curato tutte le iniziative il ricercatore storico Walter De Berardinis.

La pietra d’inciampo appena collocata reca il nome del giuliese Flaviano Poltrone, giustiziato a 57 anni dai tedeschi in ritirata per non aver voluto consegnare il suo cavallo, prezioso per la sussistenza della famiglia.

“È questo l’ennesimo segno di riconoscenza che Giulianova dedica ai suoi caduti – ha sottolineato il Vicesindaco Lidia Albani – Giulianova, città della memoria, città che non dimentica e onora tutte le vittime della violenza e della guerra. Questo, da sempre, l’obiettivo dell’ Amministrazione Comunale, che stasera scrive un’ ulteriore pagina della nostra storia. Anche questa pietra d’inciampo, infatti, vuol essere un punto di riferimento per chi, visitando la città, è disposto a ripercorrere e conoscere anche le vicende più dolorose. In modo particolare, ci rivolgiamo ai ragazzi. È fondamentale, infatti, che siano loro i primi ad “inciampare”, a fermare il passo, per riflettere e assicurare a questa e alle future comunità che mai più si ripetano fatti simili, che si rinnovi nell’animo umano tanta cieca bestialità”.




TUTTO ESAURITO AL KURSAAL, per il monologo di Michele Santoro

Il giornalista, salutato da un lungo applauso. La serata, primo appuntamento della rassegna Parole in circolo

Giulianova, 29 gennaio 2023. Kursaal gremito, questa sera, per il monologo di Michele Santoro La speranza al potere. Il sogno di un partito che non c’è.

Hanno preceduto l’incontro con il giornalista, data zero di un ciclo di incontri italiani,  i brevi interventi di Alessandra Angelucci, organizzatrice della rassegna Parole in circolo che ospita l’evento, e dell’assessore alla Cultura Paolo Giorgini. Entrambi hanno ringraziato il direttore della sede Rai abruzzese Massimo Liofredi, e Valerio Di Mattia, che ha curato i contatti.

Poco dopo le 18, Giulianova, città pronta all’ ascolto, città aperta, come l’ha definita Giorgini, ha accolto con un grande applauso l’entrata in scena di Santoro.

Prove spirituali di trasmissione: la serata, ha detto il  giornalista, rientra in una serie di tappe, in una nuova esperienza professionale motivata da ragioni intime, psicologiche, da un personale bisogno di tornare a guardare i volti, sentire i battiti del cuore della gente.

Punto di  partenza del suo discorso, la constatazione, condivisibile, di star  vivendo una politica che è il grande ignoto dell’Italia di oggi. Troppo facile, dinanzi alla scissione tra disillusione e speranza, parlar male di quel che c’è. Più difficile, ma più accattivante, provare a decifrare il desiderio collettivo di ciò che si vorrebbe che fosse, provare a sognare il partito che non c’è.




LA TOMBESI SI CONFERMA al secondo posto

8-0 al Junior Domitia dopo un primo tempo complesso. Esteno Pierdomenico: «Non è stato facile sbloccare la partita, nel secondo tempo tutto più facile. Contento soprattutto per i più giovani e per il loro contributo».            

Ortona, 29 gennaio 2023. La Tombesi non stecca la seconda gara consecutiva in casa e torna a vincere davanti al proprio pubblico in campionato, dopo averlo già fatto mercoledì in coppa. Contro il Junior Domitia non è stata però una gara semplice, come il risultato finale potrebbe far pensare, perché i campani, che già nel turno precedente avevano ben figurato contro l’Academy Pescara, hanno saputo mettere in difficoltà i padroni di casa, specie nel primo tempo.

Contro un avversario attento e ben schierato, che occupava tutti gli spazi e attendeva gli ortonesi, la Tombesi si è dovuta affidare ai colpi dei singoli per sbloccare la partita: prima il perfetto sinistro sul secondo palo di Bordignon (1-0 al minuto 11.24) poi, a trenta secondi dall’intervallo, la grande giocata di Moragas, che spalle alla porta ha saltato due avversari e superato in pallonetto il portiere ospite. Nel secondo tempo, con maggiori spazi a disposizione, la Tombesi ha dilagato, trovando i gol, nell’ordine, di Bordignon, Moragas, Palumbo (ex della gara) e ancora Moragas (20 gol in campionato per lui).

Sul 6-0, spazio ai giovani e gloria anche per Giuseppe Nervegna, autore del settimo gol, e per Paolo Romagnoli, alla prima rete stagionale dopo aver saltato tutta la prima parte di campionato per infortunio. La Tombesi sale a quota 35 punti, mantenendo il secondo posto in coabitazione con la Napoli Barrese, a -5 dall’Academy Pescara, ma in compenso vedendo aumentare il vantaggio sulla quarta, il Frosinone, bloccato in casa dall’Ischia.

«Il primo tempo non lasciava certo presagire un risultato finale così ampio – questo il commento di Esteno Pierdomenico, che ha sostituito in panchina lo squalificato mister Morena – Abbiamo faticato a sbloccare la partita, ci siamo affidati alle qualità dei nostri giocatori e alla fine abbiamo trovato i due gol nel primo tempo. Il 3-0 all’inizio della ripresa ha di fatto chiuso la partita e siamo stati contenti di poter dare spazio ai ragazzi della nostra Under 19, non solo Nervegna che ha pure segnato, ma anche Mariani e Mejzini, che hanno fatto molto bene. Ci tenevamo anche al gol di Paolo Romagnoli, che lo rincorreva già da qualche partita e si meritava di ritrovare questa gioia. Siamo tutti soddisfatti, ora testa alle prossime partite con l’obiettivo di continuare a fare bene».

Giuseppe Mrozek




LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO, 72esima edizione

Sfilano cinquanta trattori. Benedizione ed offertorio per ricordare legame tra agricoltori e comunità cristiana

Nereto, 29 gennaio 2023. Cinquanta trattori hanno assediato fin dalle prime ore di questa mattina il centro di Nereto per festeggiare la Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti, la tradizionale manifestazione nata nel 1951 per ricordare lo stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana.

Adulti e bambini, agricoltori, allevatori e semplici cittadini anche provenienti dalle comunità limitrofe, si sono ritrovati  tra decine di bandiere gialle per il raduno dei mezzi agricoli in piazza Cavour e piazza Allende e per partecipare, come consuetudine alla santa messa officiata quest’anno nella chiesa della Madonna del Suffragio da Don Paolo di Mattia, direttore problemi sociali e lavoro, giustizia e pace della diocesi di Teramo-Atri che ha ricordato il forte rapporto tra gli agricoltori e la comunità cristiana. Come da rituale, durante la celebrazione eucaristica, l’offertorio dei cesti stracolmi delle produzioni tipiche della provincia teramana tra cui pecorino abruzzese, salami teramani, conserve, pane e pasta, olio e vino ma anche ortaggi e verdure di stagione che sono state donate alla parrocchia per le famiglie più bisognose.

Presenti il presidente di Coldiretti Emanuela Ripani, il direttore regionale Roberto Rampazzo e i presidenti di sezione insieme ai dirigenti provinciali di Coldiretti Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati, oltre a numerose autorità tra cui il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi, il sindaco di Campli Federico Agostinelli, il presidente della Terza commissione Agricoltura della Regione Abruzzo Emiliano Di Matteo e i consiglieri regionali Dino Pepe e Marco Cipolletti.

“La Giornata del Ringraziamento – spiega la presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, che durante la celebrazione ha letto la Preghiera dell’agricoltore  – è un appuntamento molto sentito per i produttori della provincia di Teramo. Quest’anno, abbiamo fatto coincidere la giornata con il primo dei tre giorni della merla, che la tradizione considera i più freddi dell’anno. La coincidenza è simbolica e ricorda lo stretto rapporto tra l’esito del raccolto annuale e le condizioni climatiche. Mai come in questo momento storico, caratterizzato da siccità e da un clima sempre più imprevedibile, l’agricoltura soffre. La Giornata del Ringraziamento è stata quindi un momento di gratitudine per il raccolto concesso negli scorsi mesi ma anche un augurio e una preghiera per quello che verrà”.

Lo stretto legame tra l’agricoltore e la natura è stato anche al centro dell’omelia, seguita come consuetudine dai saluti dei dirigenti di Coldiretti. Il Direttore Roberto Rampazzo si è soffermato sul “cibo come strumento etico di condivisione e di tradizione” evidenziando una forte preoccupazione sulla possibile diffusione del cibo sintetico. “Sembra un problema lontano ma anche sul futuro della tradizione agricola teramana pesa il “pericolo” del cibo prodotto in laboratorio – ha detto Rampazzo – in tal senso il cibo in provetta , presentato spesso come opportunità per l’ambiente e per la salute, è in realtà una strategia di annullamento del cibo inteso come condivisione, come legame con la storia e la cultura. Il rischio è l’estinzione del nostro patrimonio agroalimentare e di tutte le tradizioni ad esso collegate”.

La mattina si è conclusa con la benedizione dei mezzi agricoli in piazza tra canti e balli tradizionali.

Alessandra Fiore




GIRO D’ITALIA, grande partenza

Provincia e comune bussano alla regione per finanziamenti strade e stazione

Fossacesia, 29 gennaio 2023. In occasione della Grande Partenza del Giro d’Italia da Fossacesia Marina il 6 maggio prossimo, il presidente della Provincia,  Francesco Menna, il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio richiamano l’attenzione della Regione Abruzzo sulla necessità di procedere a interventi per migliorare alcune strade interessate dal transito della carovana rosa. La Provincia d’intesa con il Comune ha stilato di recente per la Regione una serie di opere da eseguire sul percorso da Fossacesia ad Ortona, chiedendo, appunto, contributi alla Regione.

“In particolare, abbiamo chiesto il rifacimento del manto d’asfalto dell’intero Lungomare di Fossacesia Marina, sul quale si svilupperà la cronometro che darà di fatto il via alla 106ma edizione del Giro e lungo il quale troveranno ospitalità il Villaggio Rosa nonché i bus delle squadre, le officine e le autovetture al seguito dei corridori – tiene a specificare il sindaco Di Giuseppantonio – Inoltre, è di massima urgenza mettere in sicurezza il muro di contenimento sulla parte iniziale della provinciale,  all’incrocio con la SS 16 Adriatica, che sovrasta l’area dell’ex stazione ferroviaria, che mostra evidenti segni di cedimento. Ci aspettiamo in quel luogo la presenza di molti spettatori in quanto, stando al tracciato della cronometro, i ciclisti, dopo aver percorso il Lungomare, prenderanno da lì la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per raggiungere Ortona. È un punto di osservazione particolare e ambito e lo sarà anche per il 7 maggio, per il transito dei corridori per la tappa in linea Teramo-San Salvo”. Inoltre, si dovrà procedere a coprire le stazioni di Fossacesia e San Vito, che producono un’impressione estetica sgradevole.




ZELENSKY A SANREMO e la propaganda di guerra

di Massimo Brundisini

29 gennaio 2023

Questo intervento potrebbe avere vari titoli:

Cervelli all’ammasso;

Sul Titanic si cantava allegramente…come a Sanremo;

La propaganda ossessiva e fuorviante è un male tragico e colpevole;

Atlantismo: fede cieca, acritica, masochista e talebana;

Scontri tra tifosi del Milan e del Napoli: così in alto come in basso, ricordando Ermete Trismegisto;                                Le bistecche sugli occhi, se non peggio, di troppi commentatori;

Angela Merkel ammette, con Kissinger: accordi di Minsk sabotati da noi per permettere all’Ucraina di riarmarsi;

Ahi, serva Italia di dolore ostello…;

Qualcuno si ricorda del Terzo Segreto di Fatima o delle profezie di Medjugorje?

Per spiegare questo ultimo titolo, e ricordando le parole di San Giovanni Paolo II a Fulda, ecco di seguito l’ultimo messaggio della Madonna. Medjugorje 25 Gennaio 2023 – Messaggio della Regina della Pace. Semplice ma chiarissimo e spaventoso

“Cari figli!

Pregate con me per la pace perché satana vuole la guerra e l’odio nei cuori e nelle nazioni. Perciò pregate e, nelle vostre giornate, fate sacrifici con il digiuno e la penitenza perché Dio vi doni la pace. Il futuro è al bivio perché l’uomo moderno non vuole Dio. Perciò l’umanità va verso la perdizione. Voi, figlioli, siete la mia speranza. Pregate con me affinché si realizzi ciò che ho iniziato a Fatima e qui. Pregate e testimoniate la pace nel vostro ambiente e siate uomini di pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Scendendo sulla Terra, e tralasciando l’Apocalisse di Giovanni e anche Nostradamus, ecco la petizione firmata da illustri personaggi che contestano la spettacolarizzazione e militarizzazione del Festival di Sanremo. Secondo i sottoscrittori la musica non deve avere nulla a che fare con la propaganda bellica. Se qualcuno la condivide e vuole aderire.

A proposito di atlantismo, meravigliano non poco le affermazioni di Giuseppe Sacco nel suo recente articolo. Cito: “Non che non esistano in Italia gruppi o singole personalità intellettuali che dissentono per ragioni politico ideologiche dalla decisione occidentale di sostenere costi quel che costi l’Ucraina di Zelensky. Tutto ciò esiste, anche se misura assai minoritaria”.

Con tutta evidenza, e dispiace rilevarlo, Sacco non segue i sondaggi, o ne ha i suoi privati, per cui insiste su affermazioni che appaiono più delle forzate illazioni che hanno il neanche tanto velato intento di influenzare l’opinione pubblica. Ecco, per fare chiarezza, l’ultimissimo sondaggio di Euromedia apparso su La Stampa del 28 Gennaio.

Prosegue poi Sacco: “Nel complesso, però, il corpo elettorale italiano, e l’opinione pubblica generale, non crede possibile un ordine mondiale veramente multipolare, e nemmeno un sistema- mondo ruotante attorno ad una potenza diversa negli Stati Uniti. Non crede sia possibile realizzare attorno ad una potenza diversa dall’America un ordinato raggruppamento di paesi del mondo in cui quelli non-egemoni possano non solo godere di un forte grado di libertà interna e nazionale, ma possano anche in qualche misura influire sulle decisioni del paese leader”.

Questa frase è un evidente maldestro tentativo di arrampicata estrema sugli specchi: ci si chiede se Sacco creda veramente alle cose che scrive, visto che vanno contro ogni evidenza. Non si può non rimanere sconcertati ed allibiti di fronte a simili apodittiche affermazioni, frutto di una visione degli assetti mondiali ormai superata dai fatti e non più proponibile: viste le forze in campo risulta evidente a chiunque che l’unica maniera perché possa essere conservata l’egemonia degli Stati Uniti rimanga, business as usual, l’uso della forza e quindi, in questo caso, la guerra mondiale totale e forse terminale.

A mio avviso, è da ribaltare completamente l’ultima affermazione e, parafrasando Sacco, affermare quindi che l’opinione pubblica crede possibile un ordine mondiale veramente multipolare, e che si dovrebbe cominciare da subito a lavorare affinché sia possibile realizzare un ordinato raggruppamento di paesi del mondo in cui quelli non-egemoni possano non solo godere di un forte grado di libertà interna e nazionale, ma possano anche in qualche misura influire sulle decisioni del paese leader. Due visioni agli antipodi, e magari potrebbe essere utile un sondaggio in tal senso, a scanso di affermazioni gratuite senza fondamento reale.

A qualcuno può non far piacere, e forse anche spaventare, questo cambiamento dell’assetto mondiale, ma un mondo multipolare ben armonizzato è l’unica speranza di salvezza per l’Umanità, ed è questa la visione che dovrebbe guidare le azioni di tutti noi, l’unico modo per rispondere in maniera adeguata all’accorato appello della Regina della Pace.

Di seguito alcune notizie forse utili a fare ulteriore chiarezza sugli avvenimenti e spingere verso la fine delle ostilità. La prima riguarda le osservazioni dell’ex cancelliera tedesca, Angela Merkel, in un’intervista al quotidiano Die Zeitung che hanno suscitato scalpore tra i commentatori: gli accordi di Minsk del 2014 sono stati un tentativo di dare tempo all’Ucraina, ha ammesso. E ha usato quel tempo per diventare più forte, come puoi vedere oggi. L’Ucraina del 2014/2015 non è l’Ucraina di oggi.

La seconda riguarda invece Oleksij Arestovich, uno dei consiglieri del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva subito duri attacchi per aver affermato che il missile russo che aveva provocato una strage in un condominio di Dnipro era caduto sull’edificio residenziale perché deviato da un impatto con un razzo dei sistemi di difesa ucraini. Si è dimesso, pare per aver detto la verità, quindi vittima del dovere di propaganda. Sembra che siano poi partite da lui le accuse di corruzione con conseguente arresti di dieci funzionari governativi: nell’articolo parla di odio degli ucraini contro gli ucraini.

Per finire, il nostro Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha affermato che un eventuale attacco diretto a Kiev

rappresenterebbe una linea rossa invalicabile per la NATO, forse dimenticando che l’Ucraina non è nell’alleanza. Altre linee rosse erano state indicate dai russi, del tutto disattese. Forse il compito dell’Italia dovrebbe essere quello di aiutare i contendenti, grandi e piccoli, ad uscire dal pantano in cui si sono cacciati, anche approfittando della presenza del Vaticano e in proficua sintonia con le Nazioni Unite, come espresso di recente, seppur troppo timidamente e con eccessiva prudenza, dal nostro Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Segnalo in proposito quanto affermato da Kissinger nell’intervista su La Stampa del 25 Gennaio scorso: ” Io credo che, comunque finisca in Ucraina, la Russia debba essere senza dubbio inclusa nel quadro europeo”.

Nel frattempo, la guerra in Etiopia ha fatto circa 600000 vittime civili, ma non si trova sul campo nessun valoroso cronista a darci qualche informazione a riguardo.

Massimo Brundisini

Zelensky a Sanremo e la propaganda di guerra – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




POLITICHE E STRATEGIE delle società calcistiche

Corso dell’università che partecipa alla prima edizione del calciomercato-international transfer market

Teramo, 29 febbraio 2023. Il Corso di formazione dell’Università di Teramo in Politiche e strategie delle società calcistiche parteciperà a Roma alla prima edizione del Calciomercato-international transfer market – organizzato dall’Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi (ADICOSP) con il supporto di Lions H Corporate – che si terrà all’Hilton Rome Airport il 30, 31 gennaio e 1° febbraio prossimi.

Il Corso di formazione in Politiche e strategie delle società calcistiche, attivato dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo per l’anno accademico 2022/2023, ha ottenuto l’accreditamento della Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi della FIGC. Al termine del Corso gli iscritti che lo avranno frequentato con esito positivo saranno ammessi direttamente all’esame di abilitazione a Direttore Sportivo in ambito FIGC (Elenco Speciale Direttori Sportivi ex lege 91/1981).

L’appuntamento di Roma prevede un programma fitto di impegni per gli aspiranti direttori sportivi, con appuntamenti istituzionali, lezioni e occasioni di condivisione e socialità.

Si comincerà la mattina del 30 gennaio con la sessione di aggiornamento per dirigenti delle società professionistiche. Seguirà nel pomeriggio il Football Forum’s Catch Up alla presenza di importanti componenti del The football forum (TFF), il movimento internazionale di agenti, calciatori e allenatori che si confronteranno sul nuovo regolamento degli agenti FIFA.

Il programma del 31 gennaio prevede, tra gli altri appuntamenti, una tavola rotonda sul calcio femminile, che per la prima volta parteciperà al calciomercato.

Nella mattinata del 1° febbraio ci saranno gli stati generali dello sport che discuteranno dello Sport tra riforme e sostenibilità, ai quali parteciperanno anche il rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola e il presidente ADICOSP Alfonso Morrone.




SALOTTO CULTURALE. Il regista François Truffault

Mercoledì 1° febbraio 2023 alle ore 18  nella  Sala dell’Annunziata

Teramo, 29 gennaio 2023. Proseguono gli incontri culturali settimanali  del Salotto Prospettiva Persona (patrocinio  Fondazione Tercas). Dopo aver ricordato  l’ex presidente Claudio Torreggianti, a dieci anni dalla scomparsa, il Salotto focalizza l’attenzione sul regista François Truffaut, a cura di Benedetto Di Curzio, con trasmissione di brani antologico-didattici.

Approfondimento

Biografia

Truffaut nasce nel 1932 e già a 16 anni la passione per il cinema lo spinge ad aprire un cineclub che, gestito in maniera imprudente, gli procura la prima condanna di fronte ad un giudice. Bazin riesce a farlo liberare e ad introdurlo nel giro dei Cahiers du cinema. Ma anche questo periodo non dura molto a causa dei suoi obblighi di leva: si arruola volontario per l’Indocina e poi, proprio alla vigilia della partenza, sparisce. Altri guai con la giustizia, altro intervento risolutivo di Bazin. Di nuovo in libertà, Truffaut inizia a collaborare come critico “stroncatore” su diverse riviste. Il suo stile, critico e pungente, suscita non poche polemiche.

Il salto sul set avviene presto: nel 1955 gira La visita e nel ’57I monellacci. Il cinema di Truffaut è già chiarito. L’ambiente che sceglie per la lavorazione è uno scenario naturale, gli interpreti sono giovani esordienti, il tema affrontato è l’adolescenza, colta in quell’insieme di solitudine e infelicità che convive con la scoperta dei sentimenti, della donna, dell’amore.

Il successo e i riconoscimenti (miglior regia a Cannes) arrivano con I quattrocento colpi (1959), in cui l’attenzione di Truffaut è ancora su un adolescente vispo e dall’aria un po’ triste, che prende il nome di Antoine Doinel.

Questo personaggio sarà il protagonista di diversi film di Truffaut: l’episodio Antoine e Colette del film L’amore a vent’anni (1962), Baci rubati (1968), Non drammatizziamo… è solo questione di corna (1970) e L’amore fugge (1979). Un intero ciclo che descrive prima un corteggiamento timido, poi la fase di maturazione e l’incontro con la donna della vita, di seguito la noia del matrimonio e i sottili piaceri dell’adulterio, infine il divorzio, la professione di scrittore e il racconto, tratto dai film precedenti, della vita passata.

I Film

Ogni film vede la partecipazione degli stessi personaggi, si svolge sempre negli stessi contesti, prolunga il disagio adolescenziale fino alle sue conseguenze in età più adulta. Tutti insieme sono uniti da una linea di coerenza costituita sia dai richiami che il film successivo fa al precedente, sia da quell’andamento monotematico che miscela stilisticamente i toni della facile commedia con quelli, più latenti del dramma.

I film di Truffaut riscuotono un buon successo di pubblico, anche grazie ad una maniera di far cinema, ad una poetica che, all’interno di tutta la generazione della Nouvelle Vague, è la più tradizionale. Inoltre, i temi che ispirano questa poetica sono le cose che, se stanno a cuore al regista francese, sono anche quelle più sentite da tutti: i bambini, anche se descritti nei loro disagi, le donne – Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Jacqueline Bisset, Isabelle Adjani, solo per citarne alcune – tutte bellissime e alle quali Truffaut dedica spesso intere sequenze che sono veri e propri atti d’amore.

Grazie a questo favore del pubblico, Truffaut è uno dei pochi registi che la storia del cinema ricordi indipendente economicamente: dopo i primi successi fonda la casa di produzione «Les Films du carosse» che gli permette di girare tranquillamente i suoi film.

In presenza: Sala ‘Annunziata’, via N. Palma, 31, 64100- Teramo

a distanza: Google meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com




IL TRAGUARDO dei 100 anni

La signora Gaetana Pazienza, nata il 28 Gennaio 1923

Dopo la Messa di ringraziamento, la festeggiano la famiglia, la parrocchia, gli amici, il quartiere Annunziata. Il segreto della sua longevità, la propensione al bene del prossimo.

Giulianova, 29 gennaio 2023.  La Messa celebrata alle 10 nella chiesa di San Gabriele, e subito dopo la festa nei locali parrocchiali, sono stati i momenti centrali della mattinata odierna per Gaetana Pazienza e la sua famiglia. Il giorno, d’altro canto, è di quelli che non si dimenticano. Cento anni fa, la signora Gaetana veniva infatti alla luce e oggi, a festeggiarla, erano davvero in tanti. Amorevolmente vicini, come sempre, i figli Grazia, Antonio e Luigi, le nuore Elena e Clara, il genero Leonardo Silvestris, i nipoti Gianluca, Marco, Fabio, Stefania, Viviana e Camilla.

Don Ennio Di Bonaventura, parroco dell’ Annunziata,  ha accolto nella sua chiesa una grande comunità di amici e di persone che, a questa arzilla signora, campionessa di generosità, vogliono un gran bene.

Ha portato il saluto dell’ Amministrazione Comune il Vicesindaco Lidia Albani. Nella pergamena donata , gli auguri affettuosi ad una “moglie, mamma, lavoratrice e cittadina esemplare”.

Il segreto della longevità della neo-centenaria non starebbe tanto nella dieta o in particolari pratiche quotidiane, quanto in una propensione totale e convinta al bene del prossimo. Gaetana Pazienza, non a caso, è una figura storica della Charitas parrocchiale. La sua, anzi, è una presenza fissa. Instancabilmente, con altre volontarie, ha realizzato lavori all’uncinetto e ai ferri destinati ai periodici mercatini di beneficenza.

” Ha una grande fede – ha sottolineato don Ennio – Nel suo breve discorso, durante la Messa, il nome  pronunciato più volte è stato Gesù”. I presenti hanno confermato, da parte loro, le sue grandi doti di disponibilità e dolcezza. Un cuore grande, quello di Gaetana. I suoi battiti, dopo cento anni, sono ancora forti e  nitidi, udibili  alla perfezione da chi ha bisogno di lei o, più semplicemente, da chi la conosce, la stima e la ama davvero.




ENNESIMA MORTIFICAZIONE per la città di Pescara

Area ex Fea: a 4 anni dall’aggiudicazione del bando, la bonifica è in stallo e gli uffici regionali fanno “ambarabaciccicocò” sulla competenza.

Pescara, 29 gennaio 2023. L’ex Fea sul Lungomare Matteotti è il segno tangibile del disinteresse della Giunta regionale di centrodestra nei confronti della città di Pescara. È possibile lasciare all’abbandono uno spazio così sul lungomare di Pescara? Loro ci sono riusciti e quando manca ormai un anno alla fine di questa consiliatura regionale dobbiamo registrare l’ennesimo fallimento della Giunta Marsilio e il silenzio assordante dei consiglieri regionali di Pescara e del Sindaco della città.

Questo spazio di ben 4mila 500 metri quadrati costituiva lo storico terminale della stazione Ferroviaria Elettrica Adriatica che, dal litorale adriatico, si inoltrava sino a Penne passando per Montesilvano e Loreto Aprutino, con piccole stazioni e punti di raccolta dei pendolari. Il complesso edilizio degli anni ’30 (che va assolutamente conservato), a seguito della dismissione della ferrovia nel 1963, è stato utilizzato come deposito tecnico degli autobus di linea urbani. Di fatto lo stato di di abbandono ha cominciato a materializzarsi negli anni ’90, con la dismissione totale, divenendo l’ennesimo spazio di risulta, un ricettacolo di malintenzionati. Fu proprio l’allora assessore comunale Blasioli ad adibirlo a parcheggio, per circa 70 posti, nel 2009, al fine di concedere una boccata d’ossigeno ai residenti e a chi si recava al mare. Poi la Giunta a guida D’Alfonso iniziò a considerare un bando per la riqualificazione. Questi furono i provvedimenti adottati dal centrosinistra quando era al governo di Comune e Regione.

Sono trascorsi 4 anni dall’aggiudicazione del bando per la valorizzazione turistica del complesso ex Fea, 2 anni da quando la società assegnataria ha preso in consegna il cantiere, pregiudicando la fruibilità del parcheggio, e 20 mesi invece dalla comunicazione agli organi competenti della presenza nel sito di sostanze inquinanti oltre i valori consentiti dalla legge.

Da allora l’unica azione intrapresa sono stati i lavori di messa in sicurezza mediante il barrieramento idraulico, interventi eseguiti dalla stessa società concessionaria malgrado non fosse minimamente responsabile per l’inquinamento, mentre nessun provvedimento sulla bonifica è stato adottato dalla Regione Abruzzo, impedendo di fatto la riqualificazione dell’area.

Per questo motivo lo scorso ottobre 2022 abbiamo interrogato la Giunta Regionale con una specifica interpellanza consiliare, ricevendo però in cambio dall’Assessore all’ambiente della Giunta Marsilio risposte scontate che confermano l’inattività della Regione e ci inducono a temereche quell’area possa restare così ancora per anni.

Dal successivo accesso agli atti presso gli uffici regionali è emersa una situazione ancora più paradossale, di cui vi daremo conto nella conferenza di questa mattina, organizzata assieme ai consiglieri comunali dei gruppi di centrosinistra.

Ricostruiamo la vicenda attraverso un breve excursus. Il progetto originario (datato 2018) della società concessionaria, la soc. coop. Consorzio fra Costruttori, vincitrice del bando per la valorizzazione dell’area indetto dal precedente Governo regionale di centrosinistra, si snodava attraverso tre assi tematici: il recupero della vecchia stazione e della piccola rimessa (nel rispetto delle proprie caratteristiche architettoniche) da destinare a incubatore culturale, la realizzazione di una piazza nell’area ultimamente adibita a parcheggio e di un distretto del gusto per la somministrazione di eccellenze enogastronomiche. Due anni dopo (2020) l’impresa ha presentato la richiesta di permesso a costruire in deroga, con una serie di modifiche progettuali, sintetizzabili in un museo e in un giardino tematico. Il Consiglio comunale ha approvato la variante progettuale nel febbraio 2021.

Il 3 marzo 2021, a seguito delle analisi ambientali disposte dalla società Immotrading – nel frattempo divenuta coaffidataria insieme alla società SII srl della realizzazione delle opere – e propedeutiche all’avvio dei lavori, è emersa la potenziale contaminazione del sito industriale dismesso ai sensi degli artt. 245 e 249 del D.lgs 152/2006, noto come Testo Unico Ambiente. Accertati il superamento nelle acque di falda delle CSC (Concentrazioni Soglia di Contaminazione) per quanto riguarda il cloruro di vinile (sostanza cancerogena presente negli idrocarburi) e la presenza di alcuni serbatoi sotterranei, la nuova società Fea srl, subentrata come concessionaria a CFC e Immotrading, è stata invitata dall’Arta ad attuare le opere di messa in sicurezza, articolate in un intervento di barrieramento idraulico e nella rimozione delle cisterne interrate.

Successivamente la Fea srl ha approntato un piano di caratterizzazione ambientale finalizzato al risanamento dell’area, che è stato poi sottoposto al vaglio di una Conferenza di servizi convocata dal Servizio Geologia, Siti contaminati, Vas e Beni ambientali del Comune di Pescara, che ha visto la partecipazione dei soggetti pubblici coinvolti. In tale sede, come si evince dal verbale, la società ha ribadito come, a distanza di due anni dalla consegna del sito, non avesse ancora la facoltà di avviare i lavori di riqualificazione nonostante l’esborso di circa €. 200.000,00 per indagini ambientali e opere di messa in sicurezza. Reclamando – anche in virtù dell’ulteriore aggravio economico seguito all’implementazione del piano di caratterizzazione – il rimborso delle spese sostenute e una proroga di due anni per la conclusione dei lavori, motivata sia dal Covid che dell’inquinamento rinvenuto.

Richieste che hanno dato avvio ad un poco edificante rimpallo di responsabilità tra enti e uffici regionali. La Regione, proprietaria dell’area, ha risposto in un primo tempo tramite il Servizio Patrimonio, che ha subito demandato ogni responsabilità al Servizio Infrastrutture (ritenendolo competente del rapporto di concessione in virtù dell’appartenenza passata dell’area alla Gestione Governativa). A risolvere – o a complicare ulteriormente la questione – è intervenuta, lo scorso agosto, una Delibera di Giunta Regionale, che ha stabilito e distinto le competenze: la gestione del contratto di concessione al Servizio Beni e Attività Culturali, la nuda proprietà al Servizio Patrimonio. A testimonianza di un continuo rimpallo di competenze tra gli uffici regionali che fa sì che una risposta non giunga mai, e a conferma dell’evidente disinteresse di politica regionale e comunale.

Nel corso di questi anni abbiamo presentato in Regione risoluzioni, interpellanze, conferenze stampa, lettere, accessi agli atti ma non è cambiato nulla.

In tutto ciò non abbiamo notizie sull’avvio da parte della Provincia di Pescara del procedimento d’individuazione del soggetto inquinatore, che con ogni probabilità corrisponde proprio alla Regione, in virtù di una partecipazione totalitaria in TUA che è subentrata alla GTM, erede a sua volta della vecchia FEA. Possibile che debbano trascorrere anni per appurare che la vecchia Fea sia responsabile della contaminazione? Possibile che quell’area, che da bando avrebbe dovuto essere ristrutturata entro 4 anni dalla sottoscrizione del contratto tra la Regione e il Concessionario, debba invece ancora essere bonificata, nonostante la presenza di un potenziale rischio sanitario – evidenziato dalla Dott.ssa Stella della Asl di Pescara – che potrebbe estendersi all’esterno del sito.

Un fallimento su tutta la linea che dimostra come in questa consiliatura non siano neanche riusciti a dare avvio ai lavori.

In uno sprint di dignità chiediamo alla Regione almeno di individuare un percorso che possa far ripartire l’intervento di riqualificazione. Mentre al Sindaco Masci di cui ricordiamo il trionfale annuncio: “È un altro passaggio importante per una città che si candida a essere un polo culturale e non solo realtà vocata al turismo e ai servizi. La posizione privilegiata dell’ex Fea, sul lungomare nord di Pescara, fa sì che l’area sia destinata ad essere meta preziosa e privilegiata per gli amanti dell’arte e del bello a due passi da mare, che è l’elemento naturale in cui la nostra comunità si riconosce”. Il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, preannuncia con queste parole la nascita di un complesso museale lì dove un tempo vi era la stazione ferroviaria; una struttura da troppo tempo abbandonata a sé stessa tanto da essere luogo di ritrovo di senza-tetto e sbandati” chiediamo di farsi valere e di battersi per Pescara, e di cercare, se la bonifica non dovesse partire questa estate, almeno di ripristinare il parcheggio per i tre mesi estivi e compatibilmente con la bonifica da fare.

Il Consigliere Regionale

 Antonio Blasioli

E i Gruppi consiliari Pd, Sclocco Sindaco e

Città Aperta al Comune di Pescara




PREMIO NAZIONALE GIOVANNI GRILLO ottava edizione

Si è svolta in Senato mercoledì 25 gennaio la cerimonia

Atri, 29 gennaio 2023. In ricordo di tutti gli Internati Militari, – La MEMORIA contro la sopraffazione: la conoscenza genera rispetto, istituito dall’omonima Fondazione in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del Merito e con il patrocinio di: Ministero della Cultura, Aeronautica Militare, Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Rai Per la Sostenibilità e Media Partnership di Rai Cultura e Rai Scuola.

Sono intervenuti alla cerimonia:

Sen. Alberto Balboni -Presidente 1° Commissione Affari Costituzionali;

Sen. Isabella Rauti – Sottosegretario di Stato alla Difesa;

On. Le Paola Frassinetti – Sottosegretario di Stato all’istruzione e al Merito;

 Dott. Roberto Natale – Direzione Rai Per la Sostenibilità ESG;

Dott. Giuseppe Giannotti- Direzione Rai Cultura e Educational- Direttore Storia e Anniversari;

Dott.ssa Michelina Grillo- Presidente Fondazione Premio Giovanni

Per gli Istituti secondari di primo grado sono stati premiati con:

Menzione al video clip 3 minuti per pensare… realizzato dalle classi 1°G –  2°D – 2°E – 2°F, 2°G 3°D- 3°E- 3°G della Scuola Media – Istituto Comprensivo Basile – Don Milani – Parete (Caserta)

Premio al video clip La Madonnina della Speranza realizzato dalle classi 3°A e 3°B  Scuola Media  Valerio Catullo  1°Istituto Comprensivo Desenzano- Desenzano del Garda

Per gli Istituti secondari di Secondo Grado  sono stati premiati ex aequo:

Videoclip Less scars more flowers– realizzato  da Ludovica Bronico – Francesca Castagna – Lorenzo Mattucci – Chiara Secone – e Rita Sorgentone delle classi 3°F – 2°G – 5°D Istituto d’Istruzione Superiore “Adone Zoli” di Atri (Teramo)

Cortometraggio: “La grande onda” realizzato dalle studentesse: Marta Cilli e Alice Negrente della classe 3^F Istituto d’Istruzione Superiore “Caravaggio” Liceo Artistico Roma

Tutti gli intervenuti hanno lodato i lavori premiati. In particolare, la Presidente del Premio, Michelina Grillo, si è così rivolta alle scolaresche che hanno affollato la prestigiosa Sala Zuccari di palazzo Giustiniani: “Ho voluto riservare questo Premio al mondo della scuola perché la scuola è il luogo dove si formano le coscienze e si tramettono i valori, si insegna la promozione dei valori civili e morali, si formano i cittadini di domani. Un luogo sacro, ragazzi, come il Parlamento. La scuola sia per voi sempre maestra di vita e stella polare del vostro cammino. Rispettate e siate sempre grati ai vostri insegnanti, che vi guidano nella crescita umana e intellettuale. Le nostre speranze nelle giovani generazioni sono ben riposte. Lo avete dimostrato nell’affrontare il tema del concorso di quest’anno, un tema difficile da interpretare e mettere in scena: La Memoria contro la sopraffazione: la conoscenza genera rispetto”.

Ebbene, la Commissione di Valutazione è rimasta colpita dal livello di maturità, d’inventiva, di creatività, di consapevolezza racchiusa nei vostri lavori. Meglio, nei vostri “piccoli capolavori”. Ecco perché vi dico grazie. Perché ci avete insegnato, ci avete arricchito, ci avete regalato emozioni. Ha scritto un grande poeta: Io ho ciò che ho donato. E il vostro dono, ragazzi, ci resterà nel cuore a lungo”




SPECIALE PREMIAZIONE per gli iscritti storici e i giovani ingegneri

All’Ordine Ingegneri di Chieti

Chieti, 28 gennaio 2023. È stata una sala gremita ed entusiasta quella che questa mattina ha ospitato, nell’Auditorium Cianfarani del Museo archeologico nazionale “La Civitella” di Chieti la premiazione degli ingegneri iscritti all’Ordine da oltre 45 anni e di quelli iscritti nel corso dell’anno 2022. L’evento, organizzato contestualmente al seminario di formazione professionale dal titolo “Il ruolo dell’ingegnere tra presente e futuro”, è stato fortemente voluto dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Chieti per mettere a confronto due generazioni di professionisti e proiettarle in un futuro all’insegna del sapere condiviso.

“Un momento emozionante e necessario – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti, Massimo Staniscia – che abbiamo fortemente voluto per sottolineare l’importanza che l’esperienza maturata sul campo degli ingegneri più rodati può essere un punto di riferimento per i nuovi e giovani ingegneri che hanno scelto da poco di intraprendere questa carriera. Spunti utili, ospiti e molte idee per uno scambio che porterà sicuramente a nuovi risultati e a rilanciare anche il valore sociale che gli ingegneri hanno nel territorio e per le comunità”.

Il Responsabile Commissione Giovani e Consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti, Mauro Taraborrelli, seguendo queste riflessioni, ha aggiunto: “Questa giornata è stata un modo per creare sinergie, mettendo al centro della discussione non solo i punti cardine di questa professione, ma anche il valore di costruire relazioni e di progettare interventi, attività e azioni insieme a professionisti locali e nazionali”.

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, è stato un momento di formazione, crescita e riflessione professionale sul presente che si sta vivendo e sul futuro da costruire: di grande forza la premiazione dell’Ing. Luciani Antonio, 102 anni all’anagrafe e iscritto all’albo da ben 70 anni.  

Ai saluti istituzionali oltre al Presidente dell’Ordine, Massimo Staniscia, e del Responsabile Commissione Giovani, Mauro Taraborrelli, hanno partecipato anche l’Assessore all’Urbanistica e Territorio della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, il Consigliere della Provincia di Chieti Filippo di Giovanni e numerosi membri del Consiglio Nazionale degli Ingegneri tra cui il Presidente, Ing. Angelo Domenico Perrini, il Vicepresidente, Ing. Elio Masciovecchio, il tesoriere, Ing. Irene Sassetti e il Consigliere Ing. Alberto Romagnoli. A completare gli interventi la Prof.ssa Francesca Romana D’Ambrosio, che ha delineato le radici dell’ingegneria e ne ha sottolineato l’importanza del ruolo nella società; l’Ing. Antonella Pallotta, che è intervenuta sull’etica e la deontologia di questa professione, soffermandosi sulla centralità delle pari opportunità e l’Ing. Franco Masciulli, membro del Consiglio dell’Ordine di Chieti, con una specifica dissertazione sugli appalti pubblici. Presenti e partecipi ai lavori anche i Presidenti degli Ordini di Napoli, l’Ing. Gennaro Annunziata; di L’Aquila, l’Ing. Pierluigi De Amicis, di Teramo, l’Ing. Leo De Santis, di Pescara, l’Ing. Maurizio Vicaretti, e il Presidente della Federazione Ingegneri della Regione Marche, l’Ing. Massimo Conti.

Una giornata ricca, pertanto, arricchita dagli applausi e dai riconoscimenti espressi ai premiati per ringraziarli dell’attività svolta e per lo spirito di appartenenza con cui si dedicano alla professione.




CITTÀ PLASTIC FREE. Il riconoscimento a Bologna

Oggi la presentazione del GreenTA, cordata per l’abbattimento della plastica. L’Amministrazione: “Orgogliosi della designazione, pronti a fare la nostra parte per centrare l’obiettivo della sostenibilità contenuto nel progetto”

Chieti, 28 gennaio 2023. Chieti ottiene il riconoscimento di Città Plastic Free! L’annuncio durante la conferenza di oggi in occasione della presentazione del progetto GreenTA, progetto “GreenTA”, promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale di Chieti e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito dell’Avviso pubblico “Fermenti in Comune” gestito dall’ANCI e in collaborazione con la Onlus Plastic Free. Il Comune di Chieti, con gli assessorati ad Ambiente e transizione ecologica, Politiche sociali e Politiche giovanili sarà capofila dell’intervento che pèrevede azioni volte alla riduzione della plastica sul territorio ed ha come partner delle realtà operative sul sociale e sulla partecipazione: oltre Plastic Free Onlus, Red Group Srl e le teatine Erga Omnes OdV, TeAtelier ASD-APS, La Cura del Tempo APS, TheaRte Associazione Culturale. Stamane la presentazione della fase operativa da parte del Sindaco Pietro Ferrara e gli assessori Chiara Zappalorto, Mara Maretti e Manuel Pantalone, assieme ai rappresentanti del partenariato progettuale, con Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free e Michela Venditti, docete della d’Annunzio e responsabile della rete delle Università per la sostenibilità.

“Lieto che questo progetto parta in contemporanea con questo importante riconoscimento di Chieti Città Plastic Free, che ci è stato ufficializzato proprio nei giorni scorsi – afferma il sindaco Diego Ferrara – Questo progetto, come tutti gli altri che ci sono stati approvati in due anni e mezzo di lavoro per la città e che stiamo portando avanti in sinergia con tantissime realtà associative non potendo, a causa della penuria dell’organico del Comune, farlo da soli, è la riprova che siamo sulla strada giusta per una crescita sostenibile. Io sono sicuro che questa sinergia con le realtà associative locali e nazionali sia una forza, capace di alimentare a lungo la nostra azione in modo partecipato. Sono ormai oltre 62 milioni le risorse intercettate dal mio esecutivo e dalla struttura comunale, è una cifra importante per un capoluogo come il nostro, pensando che città vicine e con più del doppio dei residenti e organici più nutriti di quello del nostro Comune hanno raggiunto gli 80 milioni. Per questo, il mio grazie ai miei assessori e a tutti i soggetti partner è sentito”.

“È ufficiale, Chieti è una Città Plastic Free, l’11 marzo a Bologna vi consegneremo il trofeo, la designazione è avvenuta il 25 gennaio a Roma, al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, alla presenza del viceministro Vannia Gava e alla struttura governativa – riferisce Luca De Gaetano, presidente dell’associazione nazionale Plastic Free – Abbiamo conosciuto da vicino l’impegno della città sulla sostenibilità, anche attraverso questo progetto e non vediamo l’ora di partire. Fra le tante azioni c’è la fornitura di sei colonnine per erogare acqua, che sistemeremo a breve in altrettante scuole superiori della città perché il progetto si rivolge alla fascia dai 16 ai 35 anni. Ogni filtro può erogare 2.000 litri di acqua, 200 alunni per 200 giorni di scuola in media consumano 40.000 bottigliette l’anno e ogni impianto parte con questo interessante potenziale di riduzione. Erano in lizza 500 città in Italia, 68 sono quelle premiate, solo 2 in Abruzzo, Chieti è l’unico Comune capoluogo (l’altra è Silvi). Crediamo tantissimo nelle collaborazioni e sarà un piacere farlo con le associazioni locali, specie in occasione delle pulizie ambientali previste che hanno un grandissimo riscontro sui social e riescono a sensibilizzare migliaia di persone. Faremo anche sensibilizzazione nelle scuole e all’Università per insegnare la prevenzione alle generazioni future”.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno costruito con noi questo percorso, a cominciare dal consigliere Paride Paci che ci ha spronato a mettere in piedi questo progetto, ANCI e tutte le altre forze in squadra che sono stati la chiave vincente del progetto – così Chiara Zappalorto l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica – Con Plastic Free comincia un cammino comune che andrà oltre questo progetto. GreenTA vuole far fare uno scatto in avanti alla città, soprattutto nell’abbattimento dell’uso della plastica, cammino che sarà segnato da un vero e proprio misuratore in tempo reale dell’obiettivo che renderemo visibile sul sito dell’Ente e sui canali social anche del progetto. La nostra idea è promuovere una cultura della responsabilità ambientale, fatta di tante piccole e grandi azioni. Cominceremo dalle scuole e insieme a questa dimensione ci occuperemo di installare erogatori di acqua purificata che sostituiranno le bottigliette di plastica, ma anche attraverso iniziative di formazione della coscienza ambientale per l’utilizzo della plastica. Sono previste anche giornate a tema insieme a Plastic Free per la pulizia e la raccolta di plastica abbandonata da alcuni luoghi della città. Abbiamo una serie di obiettivi che svilupperemo nel progetto nella cittadinanza dai 16 ai 35 anni, ma sarà l’inizio di un dialogo che comincia dai giovani proprio perché stanno dimostrando di avere una coscienza ambientale maggiore”.

“In due anni e mezzo siamo riusciti a presentare progetti su tutte le iniziative che ci ha proposto il territorio, nonostante tante difficoltà, che cominciano dalla carenza del personale del Comune – così Mara Maretti, assessore alle Politiche sociali – Lo abbiamo fatto riuscendo ad ottenere risorse nella quasi totalità dei casi. Grazie a Paride Paci che ci ha spronati e spinti perché il progetto potesse decollare, un lavoro incentrato sulla promozione della cultura della sostenibilità, diretto a una fascia anche problematica di utenza-interprete e che ci permette di interagire con i giovani, coinvolgendoli attraverso un tema per loro molto caro qual è l’ambiente. Tanti gli scenari possibili e loro avranno la possibilità di proporne ulteriori, facendosi testimoni di sviluppo sostenibile. Anche l’università sarà un partner attivo nella costruzione di scenari che hanno numeri importanti: prevediamo il coinvolgimento di 1.500 giovani, 300 direttamente e avremo un indotto sulle famiglie che allargherà oltremodo l’impatto di quella che è una vera e propria promozione culturale della sostenibilità”.

“Questo progetto avvalora il lavoro di co-progettazione che stiamo promuovendo con la nostra attività amministrativa – così l’assessore alle Politiche Giovanili Manuel Pantalone – Siamo in contatto con il Dipartimento governativo delle Politiche giovanili in un dialogo costante e proficuo che ha già portato a Chieti importanti eventi nazionali. Il progetto ha anche una parte di job creation, perché non si limita all’impianto delle colonnine nelle scuole, ma mette al lavoro i giovani su questo argomento. Lo faremo promuovendo la partecipazione dei giovani ad alcune azioni mirate nei luoghi simbolo della città, saranno interessati soprattutto ragazzi e ragazze residenti o studenti locali, appartenenti alle fasce sociali più fragili o a rischio, il tutto favorendo anche l’avvio di percorsi autoccupazionali nell’ambito dell’economia sostenibile e circolare”.

“C’è un assembramento di cose positive – commenta il consigliere Paride Paci – c’è stata una collaborazione enorme fra i partner, dalla Provincia che opererà per l’installazione delle colonnine nelle scuole superiori che solleciteremo perché avvenga a brevissimo, per creare un cambiamento radicale nella vita degli studenti. La seconda fase sarà quella della sensibilizzazione con le attività sul campo. Chieti si sta muovendo tantissimo su tale fronte, in questi due anni abbiamo fatto molto per mettere la città al passo delle realtà più attive sull’ambiente: siamo riusciti a portare sul nostro territorio il primo Friday for future e coinvolto in tante realtà associative fatte da ragazze e ragazzi che vogliono contribuire a cambiare in meglio il nostro territorio”.