Aci: responsabili sulle strade. La sicurezza stradale dipende solo ed esclusivamente da noi
Chieti, 6 febbraio 2023. 204.728 feriti, 2.875 morti. Sono i numeri “prodotti” dagli incidenti stradali in Italia nel 2021: un dramma con cui si convive, tanto che non viene neanche più definita emergenza.
Da dove ripartire?
Un canale è l’educazione degli utenti della strada, ripartendo dai più giovani: lo fa l’Automobile Club provinciale di Chieti con il progetto che ha avviato presso il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Lanciano.
Destinato agli studenti di quattro classi prime e seconde dell’Istituto, il progetto ha l’obiettivo di stimolare la sensibilizzazione della compresenza sulle strade, di favorire la conoscenza delle norme del codice della strada ed inoltre di informare dei rischi della incidentalità stradale.
Il corso è articolato in quattro unità didattiche per classe e prevede, al termine, la redazione di un compito di realtà.
«Non sarà educazione stradale arida, ma a 360°, toccando il tema della legalità, l’alimentazione, la fisica, la statistica» ha tenuto a sottolineare Roberto D’Antuono, direttore dell’Automobile Club provinciale di Chieti.
D’Antuono porterà nelle aule, infatti, anche i dati locali: «Sulle strade della provincia di Chieti, nel 2021 si sono registrati 672 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 30 morti e 915 feriti. La situazione pandemica e le misure di contenimento hanno influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale anche nel 2021: incidenti, morti e feriti aumentano rispetto al 2020 (l’anno delle restrizioni Covid), ma fortunatamente risultano ancora inferiori rispetto al 2019. Tuttavia, l’incidenza tra i più giovani è molto alta: un terzo dei feriti in Italia nel 2021 – 63.305 persone – sono ragazzi e ragazze tra i 15 e i 29 anni».
Un dato che D’Antuono ha anche ricollegato all’uso di mezzi diversi dalle automobili: «Penso per esempio a quanti ragazzi utilizzano la bicicletta o i monopattini elettrici senza magari nemmeno conoscere le basi del Codice della strada e senza pensare al fatto che quei mezzi, se usati in modo errato e irresponsabile, possono rappresentare delle armi letali per sé e per gli altri utenti della strada» [anche se vi è da dire che sono ben più frequenti gli incidenti con morti e feriti con gli autoveicoli].
«Ogni giorno un adolescente perde la vita sulle strade italiane. E’ assurdo, in un Paese che sta inesorabilmente invecchiando, che 594 dei morti per incidente stradale abbia meno di 30 anni» ricorda l’avv. Camillo Tatozzi, Presidente dell’Automobile Club Chieti «Spesso sentiamo dire “è stato il caso, il destino”, ma io chiedo: chi doveva allacciare le cinture, chi doveva rispettare i limiti di velocità, chi doveva evitare di rispondere a quella telefonata o a quel messaggio? Noi, o il destino? La sicurezza stradale dipende solo ed esclusivamente da noi. Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi l’importanza del rispetto delle regole, soprattutto quando si è sulla strada. Devono comprendere che trasgredire, guidare a velocità sostenuta, bere e mettersi al volante non li rende più ‘cool’ agli occhi degli amici: è come una ‘roulette russa’ con la quale mettono in gioco la propria vita e quella degli altri».
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