START IMPRESA, Joseph Balerna con la sua idea di comunità energetica

Energia sostenibile, intelligenza artificiale, turismo, design e fashion: ecco i progetti protagonisti della dodicesima edizione del corso di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria.

Pescara, 10 febbraio 2023. Nato in Canada da una famiglia italiana che è ritornata in Italia nel 1967, ha studiato a Chieti e dopo la maturità scientifica è entrato in Accademia Aeronautica. È restato in Aeronautica Militare per quasi 38 anni. Ora in pensione, vanta anche una lunga esperienza nella gestione dell’azienda agricola di famiglia per la coltivazione di grano, olio e uva.

Joseph Balerna, testa in aria, cuore e mani sulla terra, si definisce “diversamente giovane” ed è lui il vincitore della dodicesima edizione di Start Impresa, il corso gratuito di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria promosso dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara, che premia le migliori idee e offre la possibilità di sviluppare il proprio progetto d’impresa.

CEV Foro srl, (Comunità Energetica di Valle Foro) è un progetto su un tema di grande attualità: nasce dalla necessità di trasferire calore dai mesi estivi a quelli invernali, accumulare energia agendo con l’ambiente e a favore del territorio. Produrrà Pellet di Classe A1 (ecologico e sostenibile), destinato all’utilizzo in un territorio indicativamente entro i 30Km da Pretoro (CH). Il piano di produzione prevede l’acquisto di un’infrastruttura già esistente, la realizzazione di un impianto fotovoltaico e di un impianto di produzione di pellet. L’innovazione consiste nell’intersezione di due classi di energia rinnovabile: biomasse (cippato da legno di faggio) e solare, attraverso una integrazione delle due classi che riguarda gli aspetti progettuali, produttivi e organizzativi. Alfa e omega del suo progetto sono la sorgente del fiume Foro e il bosco, per un territorio eco-sostenibile.

Il suo business plan ha pienamente convinto la giuria riunitasi oggi per valutare l’ultima prova – il discorso di presentazione dei progetti finalisti – del Corso-Concorso confindustriale cui si erano candidati a settembre scorso oltre quaranta aspiranti imprenditori.

Il premio di euro duemila, messo a disposizione dal main sponsor Proger Spa, è stato consegnato dal suo Presidente Umberto Sgambati, il quale ha tributato anche alla neo-imprenditrice finalista Regina Nardini il Premio speciale “Sonia Pantoli” – offerto sempre da Proger Spa, dell’importo di 1.000 euro, dedicato alla giovane e brillante collega scomparsa. Il progetto d’impresa è “Regina Nardini Shoes”. Un marchio di scarpe, di lusso e personalizzate per rendere le donne uniche e speciali come ogni donna vuole sentirsi. Passione, studio e creatività che l’imprenditrice ha voluto riversare in un prodotto-gioiello che faccia sognare, arrivando ad ogni potenziale cliente grazie all’e-commerce e ad un servizio di consulenza ad hoc.

Abbracciano settori diversi ma tutti di grande attualità i restanti progetti finalisti, che hanno ricevuto gli altri premi previsti dal Concorso, consistenti in servizi di pubblicità, segreteria, consulenze e corsi di formazione gratuiti messi a disposizione da Confindustria Chieti Pescara, Secretel Service srl, Innovalley, Radio ISAV,  Uppo e Luca La Mesa.

Mariano D’Amico, con il suo 3Dtutto vuole essere parte del cambiamento in atto nella società contemporanea, propone di utilizzare sé stessi ed i propri bisogni per aiutarsi collettivamente. Come? ha inventato un e-commerce interattivo e autogenerativo dove gli utenti possono acquistare ricambi e prodotti ad alto livello di personalizzazione, stampati in 3D con materiali di recupero con un impatto positivo sull’ambiente. I consumatori diventano anche partecipi del progetto grazie alle possibilità abilitate dalla tecnologia blockchain. Il know how di background comprende 12 anni nei settori dell’ingegneria meccanica-elettronica-energetica-termodinamica, ricerca e sviluppo tecnologico, automotive, robotica, tecnologie additive, informatica e scansione 3D. A lui è andato il premio del partner Uppo.

Federico Evangelista ha presentato la startup IoT GYM, che si propone di risolvere un problema comune nel settore del fitness: l’alto costo dell’aggiornamento dei macchinari delle palestre. Secondo una ricerca fatta da Club Industry e EuropeActive l’utilizzo delle app fitness e dei fitness tracker è quintuplicato dal 2016 ad oggi, e sembra che questo trend si destinato a crescer; inoltre,  gli appassionati di fitness sono sempre più interessati a tracciare i loro progressi.  IoT GYM propone un servizio innovativo business to business alle palestre, basato sull’Internet of Things (IoT): installando sensori sugli attrezzi presenti all’interno delle palestre, e rendendoli “smart”, gli utenti potranno utilizzare il proprio smartphone e un’applicazione dedicata per collegarsi agli attrezzi con i sensori installati. In questo modo, gli attrezzi registreranno e invieranno in tempo reale i dati relativi all’allenamento dell’utente. È stato premiato con 6 mesi di mentorship offerta da Confindustria Chieti Pescara.

Simone Giancaspero ha presentato Studio Skuma: la sostenibilità è una enorme sfida per le imprese di oggi, ma solo poche aziende hanno il know how per affrontarla. Studio Skuma svilupperà attività di ricerca progettuale con le università e costruirà una solida rete di partnership con le maestranze locali. Gli investimenti del gruppo di consulenti, portano allo sviluppo di una economia distribuita sul territorio, promozione della cultura del progetto sostenibile ed inclusivo e costante miglioria dell’offerta proposta ai propri clienti. Un progetto che unisce servizi, design, ingegneria, antropologia e informatica. Questo progetto ha ricevuto in premio 3 mesi di segreteria virtuale offerti da Secretel Service srl.

VIVO Adriatic Summer Emotions, del ventenne Valerio Verrigni si inserisce nel settore turismo: fornirà nella stagione estiva attività che regalano emozioni forti, uniche ed indimenticabili a pochi passi dalle destinazioni turistiche più amate della nostra costa. Tra le tante e diverse tipologie di attività: il Parasailing, il Fly Fishing, il Banana boat, il wakeboard, lo sci nautico e tour turistici su imbarcazioni ecosostenibili. Il tutto con tante attrezzature diverse a seconda delle necessità specifiche di ogni turista. Obiettivo favorire l’attrattività del nostro Abruzzo. Per supportare la realizzazione della sua idea, è stato premiato sia da Luca La Mesa con servizi gratuiti di alta formazione, sia da Radio ISAV con 6 mesi di spot promozionali.

Molto apprezzata da tutti i finalisti di Start Impresa, inoltre, l’importante opportunità che Start Impresa offre per finanziare e mettere a terra le proprie attività, con il pre-screening per l’accesso ai fondi di investimento Invitalia di Innovalley e con un colloquio con i referenti di Venture Capital BHeroes.

“Progetti ben presentati e ricchi di contenuti hanno caratterizzato questa giornata finale”, afferma Paolo De Grandis, presidente della Sezione Servizi Innovativi dell’associazione degli industriali di Chieti Pescara, “tutto ciò ci conferma il grande lavoro di squadra delle imprese coinvolte nel progetto che affiancano i nostri corsisti e ci spingono a continuare in questa iniziativa e favorire l’autoimprenditorialità nel nostro territorio”.

Paolo Campana, Vicepresidente Confindustria Chieti Pescara e referente del progetto ha aggiunto: “Start Impresa ha un piano di studi all’avanguardia suddiviso in moduli didattici e arricchito da testimonianze di successo e approfondimenti formativi. Il tutto supportato da una piattaforma di e-learning sulla quale reperire documentazione, esercitazioni e video lezioni da consultare in qualunque momento e da qualunque dispositivo, in completa sicurezza. L’interazione continua tra docenti e discenti è il fiore all’occhiello di questo percorso”.

“In un periodo di cisi globale e di stretta al credito”, – ha commentato il direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte -. “Confindustria ha attivato e sviluppato questo percorso per dare l’opportunità a giovani e meno giovani che abbiano idee imprenditoriali di formarsi e confrontarsi con imprenditori di lungo corso e di vasta esperienza del Sistema Confindustria”.

All’evento conclusivo di oggi sono intervenuti anche Cristiano Fino, Vice Presidente della Sezione Servizi Innovativi e nella veste di componenti della giuria il presidente della Sezione Turismo Lucio Laureti, il presidente della Sezione Sanità Antonio Monteferrante, Nunzia Salvatorelli Imprenditrice di Auletrepuntozero srl e Amministratore Bcc Valle del Trigno, il direttore commerciale di Fidimpresa Italia Danilo Bracaglia, il Portfolio Manager B Heroes Michele Lia, il direttore di Innovalley Federico Fioriti, Luca La Mesa, uno dei più stimati Social Media Strategist in Italia, l’Area Manager MAW Men At Work s.p.a. con Massimo Cesarino e numerosi altri manager e imprenditori che hanno svolto il ruolo di formatori e componenti della giuria.

Le aziende partner di questa dodicesima edizione sono state: Artheria, Belisario, B Holding, Blue Italy, Claudio Bonasia, TwinDigit di Cristiano Fino, Dinamic Service, Din-Da-Lo, Don The Fuller Jeans, Dyloan, Ecoh Media, Innovalley, Maw, Meta, Nestplan International, Phi Hotels – Xenia, Polymatic, Porta Antisismica, Radio Delta1, Radio Isav, Remu, Secretel Service srl,  Sinergie Education, SLT – Studio Legale e Tributario, Studio Rozzi e Consulmarchi, Sun City, Teknoidea , Top Solutions, Uppo.




INNOVAZIONE CHIAVE DI VOLTA per un’assistenza sanitaria che si prende cura della fragilità in modo sostenibile

Il Ministro Schillaci alla platea del convegno sull’Assistenza Sanitaria Territoriale

Il Vescovo Leuzzi: “Abbiamo bisogno di una nuova cultura della salute come impegno della comunità”.

Teramo, 10 febbraio 2023. “Il miglioramento dell’assistenza sociosanitaria territoriale, con particolare attenzione alle fasce fragili è la sfida che tutti noi siamo chiamati ad affrontare con determinazione e urgenza. Lo ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo oggi al convegno fortemente voluto dal Vescovo Lorenzo Leuzzi proprio sui temi dell’Assistenza Sanitaria Territoriale.

Davanti ad una numerosissima platea di medici, infermieri, assistenti sociali, farmacisti e operatori del settore, il Ministro ha proseguito: “Le parole chiave del convegno organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri – fragilità, prossimità, sostenibilità, comunità, sono perfettamente in linea con l’impegno che guida in nostro governo su questi temi. Nella nostra Nazione si vive più a lungo che nel resto d’Europa – ma l’invecchiamento porta con sé l’incremento delle malattie croniche e soprattutto la necessità di rispondere a bisogni di assistenza sociale e sanitaria: pensiamo agli anziani ai pazienti oncologici, ai disabili, per i quali in particolare una medicina del territorio più forte e più efficiente rappresenta la risposta migliore alla domanda di salute. Obiettivo della riforma” – ha concluso il Ministro Schillaci, “è offrire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno in maniera accessibile ed immediata fornendo un’alternativa all’ospedale che per sua funzione deve occuparsi delle urgenze e delle acuzie”. 

La centralità del territorio, già contenuta nella riforma sanitaria del 1978 torna dunque alla ribalta oggi più che mai, anche in seguito all’esperienza della pandemia che ha evidenziato lacune importanti sul sistema territoriale, che per primo avrebbe dovuto prendere in carico i pazienti in un momento di estrema emergenza.

E allora oggi si riparte dal DM77 che mette a sistema la riforma dell’assistenza territoriale prevista dalla sezione salute del Pnrr con tutta una serie di nuove strutture di moderna costituzione:  case di comunità, ospedali di comunità, centrali operative, che, con i servizi già esistenti, andranno a comporre un nuovo sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, sulla multi professionalità e sulla partecipazione integrata della componente socioassistenziale. 

Il programma di riforma è già stato avviato sul territorio regionale con elementi innovativi, come ha detto l’Assessore Nicoletta Veri nel suo intervento: “La nostra rete territoriale applica gli indicatori del DM 77, ovvero una struttura ogni 50 mila abitanti ma, in considerazione della nostra realtà geografica, abbiamo aperto ulteriori nuclei per dare risposte ai bisogni delle e aree interne e montane. In Abruzzo avremo Case di comunità aperte h24 sette giorni su sette, dove il cittadino troverà risposte a problemi di cronicità e non di emergenza e al più presto sarà attivo un numero telefonico per le emergenze sanitarie (116117) a cui risponderà  personale sanitario specializzato in grado di dare risposte e indicazioni per la presa in carico della patologia o del problema che viene presentato. Il piano sarà completamente operativo entro il 2026”.

“Riportare il malato, la persona sofferente al centro della vita di una comunità è la grande sfida della società contemporanea – ha detto il Vescovo Lorenzo Leuzzi – Oggi c’è una spinta alla guarigione ma poca o scarsa attenzione alla “cura” – ma perché ci sia una diffusione della cura è necessario rilanciare il concetto di salute. Stare bene significa essere accolti in una comunità che ci accompagna soprattutto nei momenti difficili e ancora di più quando non c’è possibilità di guarigione”.

COMITATO SCIENTIFICO ORGANIZZATIVO: Glauco Appicciafuoco, Claudio Di Bartolomeo, Stefano Greco, Giovanni Muttillo, Gabriele Pagliariccio, Domenico Rega, Nicola Serroni, Stefano Vicari, Francesco Visciotti.




LE SENTINELLE DELLE CIVILTÀ in carrozzina

Sei terze medie in passeggiata empatica

Montesilvano, 10 febbraio 2023. Le neo-sentinelle della civiltà della T. Delfico, guidati da Claudio Ferrante, affrontano le difficoltà reali di girare per la città in carrozzina.

Scivoli troppo ripidi, marciapiedi dissestati si trasformano in le trappole quotidiane, ma anche biciclette e monopattini abbandonati nel bel mezzo delle zone di transito costituiscono delle barriere architettoniche.

I ragazzi scoprono di poter essere essi stessi talvolta a crearle e affinano la loro sensibilità per evitare che ciò accada trasformandosi in sentinelle del loro stesso comportamento oltre che di quello altrui.

Questo progetto – dichiara la Dirigente Vincenza Medina – possibile grazie alla collaborazione con il Cav. Claudio Ferrante

Presidente dell’Associazione “Carrozzine determinate” e la Farmacia Russo dott. Domenico in qualità di sponsor del progetto, ha riscontrato un enorme successo, consolidato nel tempo, da parte dei nostri alunni e delle loro famiglie.

I ragazzi seguono con attenzione, entusiasmo e partecipazione sia nella fase teorica, sia durante il percorso seduti in carrozzina, realizzato per far comprendere il vero significato della disabilità e delle barriere architettoniche.

 Lezioni del genere sono altamente formative e promettenti per un futuro migliore.

Da sempre, infatti – prosegue la dirigente – la nostra “mission” è quella di una scuola dove l’inclusione deve rappresentare un processo, una cornice, in cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, siano ugualmente valorizzati e forniti di uguali opportunità. Si tratta di costruire una scuola in grado di formare cittadini responsabili, empatici, flessibili, aperti alla diversità, capaci di coltivare l’umanità di ciascuno.

E’ fondamentale partire proprio dai più giovani che sono il mondo di oggi, ma anche quello di domani”.

“Abbiamo partecipato personalmente al progetto vivendo in prima persona emozioni incredibili insieme a questi ragazzi, siamo fieri e orgogliosi di aver sponsorizzato come Farmacia Russo questo progetto dall’enorme valore umano e civico” così il dott. Francesco Ferro Russo .

Si ringrazia la ditta Orthosan per la fornitura gratuita delle carrozzine per la passeggiata empatica.

Cav. Claudio Ferrante Associazione Carrozzine Determinate




A SANREMO DI NUOVO!

Vid dopo la vittoria a Sanremo senior ci riprova a Sanremo Juke box

di W. Centurione

Torrevecchia Teatina, 10 febbraio 2023.  Dopo aver vinto a Sanremo Senior 2022, Davide Morelli in arte “Vid” sabato 11 Febbraio 2023, serata conclusiva del Festival di Sanremo condotto da Amadeus, al teatro centrale Tabarin di Sanremo nell’ambito degli eventi legati alla kermesse della canzone italiana più famosa al mondo, sarà uno dei protagonisti di Sanremo Juke box con la sua canzone “Che PPalle”, quella che l’ha portato al successo lo scorso novembre sul palco del Teatro Ariston.

L’iniziativa, patrocinata da “Casa Sanremo” come ogni anno dà la possibilità agli artisti che vi partecipano di mettersi in mostra di fronte a una giuria di esperti composta in parte da produttori discografici e in parte da personalità del mondo dello spettacolo.

Il brano dell’artista che è già su diversi store digitali e Spotify vuole essere una provocante reazione ironica a tutti quegli eventi che in successione hanno caratterizzato la sua vita in modo negativo, un brano autobiografico riconducibile al tempo in cui scrisse il testo, ovvero sei anni fa.

Attraverso la musica e la canzone dunque Vid ha trovato momenti di sfogo per liberarsi anche se per qualche istante delle avversità che lo hanno assillato per un periodo della sua vita.

Non di molti giorni fa, l’uscita del video clip di “Che PPalle”, realizzato tra Torrevecchia Teatina suo paese natale e le città vicine di Francavilla al Mare e Pescara, ha riscosso un buon successo tant’è che nel giro di una settimana ha superato le 1500 visuali. 

Il videoclip ufficiale del brano “Che PPalle” è stato prodotto da Rossodisera sotto la regia di Umberto Canino e ad opera di Ulderico Principe che ha curato il video making.

Davide Morelli di Torrevecchia Teatina però non si ferma qui. Sanremo Juke box è soltanto un’altra tappa per poter raggiungere uno dei traguardi che si è prefissato da tempo, infatti dopo questa esperienza parteciperà anche al concorso canoro “Una voce per San Marino” gara che porterà il vincitore a rappresentare la Repubblica all’Eurovision Song Contest 2023 che quest’anno si svolgerà nella città inglese di Liverpool.




L’ITALIA ISOLATA?

Non sarebbe un problema della Meloni ma di tutti noi

di Giancarlo Infante

10 febbraio 2023

Per la seconda volta nel giro di pochi giorni l’Italia è stata esclusa da importanti passaggi condotti da Germania e Francia. Prima, il confronto con gli americani sui cosiddetti “aiuti di stato”. Tema reso ancora più pressante dopo che ieri Joe Biden ha fornito la sua visione di quella “America first” di trumpiana memoria e che è da considerare un inquietante rintocco da campana stonata per l’Europa.

Poi, il più recente “sgarbo” con il vertice tripartito di Parigi, Macron, Scholz e Zelensky, da cui è stata esclusa Giorgia Meloni. Ma con lei, l’Italia. Ed è questo che dovrebbe costituire il vero motivo di riflessione. Non è sufficiente, come abbiamo sentito per tutta la giornata di ieri, fare assurgere la cosa al livello della “vittoria mutilata” di poco più che cent’anni orsono. Tra l’altro, in quella occasione Vittorio Emanuele Orlando, dopo averla clamorosamente abbandonata, dovette ritornare alla Conferenza parigina di pace della Prima guerra mondiale, ma senza che quel ritorno portasse alcunché di positivo per l’Italia.

Anche la reazione italiana non è stata proprio improntata ai canoni correnti della diplomazia internazionale. Quelli che talvolta suggeriscono di incassare in silenzio e di non ingigantire gli inevitabili motivi di frizione tra gli alleati e, semmai riflettere, anche sulle proprie carenze e responsabilità.

Forse, non c’era bisogno di esprimere un pubblico ed esplicito risentimento. Cosa che ha consentito al Presidente Macron, evidentemente libero d’invitare all’Eliseo chi vuole, di rincarare la dose e rendere il “buco” ancora più evidente: sull’Ucraina contiamo noi e la Germania. Questa la sostanza della risposta francese alle rimostranze di Giorgia Meloni forte del fatto, come ha sottolineato il Presidente francese, che Francia e Germania stanno seguendo da otto anni il dopo accordo di Minsk sull’Ucraina. I risultati sono magri, come ha dimostrato l’invasione russa, ma è pur vero che, anche per la latitanza dell’Italia, impegnata a fare acquisti sempre più massicci di gas russo, gli altri due paesi si sentono di rappresentare a pieno l’Europa sulla questione. E senza molti vincoli, purtroppo.

Macron ha poi dato un’altra stilettata quando ha detto papale papale che Zelensky è libero di organizzare i propri incontri con i rappresentanti degli altri paesi europei. E tutti abbiamo visto ieri come sia stato problematico per il leader ucraino dedicare sufficiente tempo a Giorgia Meloni nel corso del vertice di Bruxelles.

Il Ministro degli esteri Tajani dice che l’Italia non è isolata. E questo è vero. Ma attenzione e non riferirsi alla Polonia e al gruppo di Visegrad che non sono affatto teneri nei nostri confronti per altri motivi e, certamente, tendono a guardare tutto da una visione nordica che speso perde la dimensione anche mediterranea dell’intera Europa. Non sta là una eventuale stampella adeguata al ruolo che l’Italia ha sempre avuto tra i “grandi” dell’Europa. Anche se non è certo la prima volta che si conferma la forza tutta speciale del sodalizio franco – tedesco. Appannato ultimamente, ma sempre pronto a riemergere.

Dobbiamo constatare che le due esclusioni sopra menzionate contano. E come. E siccome indicano una brutta china, più che rammaricarsene e lamentarsene pubblicamente, sarebbe il caso di rimediare. E il rimedio parte dal riflettere su ciò che pesa, soprattutto a livello internazionale, e su ciò che ci si aspetta da noi.

Sappiamo bene dell’atteggiamento degli alleati di governo Giorgia Meloni nei confronti della Russia di Putin. Oggi è tutto sottotono, ma c’è stato. E se in diplomazia si è pronti a far finta di dimenticare, la diffidenza resta. E forse si deve anche capire che l’atlantismo, solo recentemente scoperto da molta della destra italiana, viene declinato a Bonn e a Parigi con altri accenti.

Non è da escludere che vi sia, inoltre, un problema di credibilità. Aggravato da recenti fatti a proposito dei quali c’è da dire che non sono stati proprio gestiti con il piglio che ci si attende di caratura internazionale. Il caso Donzelli e Del Mastro, purtroppo, non è rimasto confinato nella polemica politica interna. Ma davvero pensiamo di  aspettarci Scholz, Macron e Zelensky a parlare di argomenti più che delicati, come quelli legati all’impegno a fianco dell’Ucraina, senza il timore di vedersi sbandierare tutto “coram populo” da qualche modesto politicante della nostra periferia?

Il resto del mondo non è come l’Italia. E serve a poco che i giornali e le televisioni fiancheggiatori e fiancheggiatrici della Presidente del consiglio, come accaduto ieri, si sprechino nel pianto per la cocente emarginazione subita. Pianto che, semmai, quella emarginazione fanno diventare ancora più cocente. Noi, purtroppo, rischiamo di restare sempre diversi dal resto del mondo, e non sempre in positivo, cosa cui reagiamo spesso abbandonandoci o al vittimismo o all’autoesaltazione.

La ricerca di una nuova qualità della nostra presenza internazionale deve diventare patrimonio di tutti. Anche dell’opposizione.

Noi non gioiamo dell’isolamento internazionale di Giorgia Meloni e del suo governo perché si tratterebbe dell’isolamento dell’Italia tutta. È cosa cui tutti dobbiamo rimediare e non certo facendosi prendere da un senso persino di soddisfazione per un gesto vissuto  come un’umiliazione.




NUOVA PESCARA. La Regione rimanda la nascita

La creazione di un Ufficio ad hoc, ma da sette mesi non lo istituisce!!!

Pescara, 10 febbraio 2023. “Il centrodestra presenta una legge che condiziona il rinvio della Nuova Pescara alla nascita di un Ufficio per le fusioni che avrebbe dovuto essere istituito 7 mesi fa. Si faccia in modo di favorire la nascita per il primo gennaio 2024 e l’eventuale impossibilità sia rimessa a criteri oggettivi e non dipendenti dalla politica”.

“Da parte del Gruppo Regionale del Partito Democratico c’è sempre stata la volontà di approdare quanto prima alla fusione tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Lo dimostrano le molteplici azioni portate avanti in questi anni contro i provvedimenti finalizzati a differire il termine per l’istituzione della nuova Pescara e quelle orientate a sostenere, dal punto di vista finanziario, la fusione in oggetto”, illustrano i consiglieri del gruppo regionale del Pd Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci nella conferenza stampa tenuta oggi a L’Aquila sull’argomento.

“Il progetto di legge a firma del Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri è volto essenzialmente a rimodulare la data di formazione della nuova municipalità, spostandola al 2027 e a ridefinire – in modo discrezionale e farraginoso – le modalità di costituzione del nuovo Ente – riprendono i consiglieri – A proposito della procedura, ci vorrebbe il Flaiano di “Diario notturno” per spiegarne le ragioni: “Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia – scriveva Flaiano nella sua satira alla lentezza della Pubblica amministrazione – Ringrazia vivamente. Deplora l’assenza del modulo “H”. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all’ufficio competente, che sta creando”.  In effetti, il disegno di legge in questione condiziona il rinvio della nascita di Nuova Pescara al 2027 alla richiesta di differimento da parte di due Consigli comunali, che deve essere valutata dal Presidente della Giunta e dal Presidente del Consiglio entro il 1° settembre 2023, avvalendosi dell’Ufficio per il supporto alle fusioni di Comuni della Giunta regionale e del Servizio Legislativo del Consiglio.

Ebbene, l’Ufficio per il supporto alle fusioni, ovvero quello incaricato di supportare i Comuni nel processo di fusione, istituito con la legge n. 10 del 16 giugno 2022 grazie ad un emendamento proposto dal centrosinistra (Blasioli-Paolucci) e approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale e a cui il Progetto di Legge chiede di valutare se al primo settembre ricorrano o meno le condizioni per la nuova Pescara al 2027, non c’è, perché di fatto non è stato mai istituito.

Tra l’altro, l’Ufficio avrebbe potuto accompagnare le municipalità nella difficile fase di gestazione, ma ciò non è stato possibile perché è da sette mesi in gestazione.

Eppure, durante la seduta della Commissione competente, il 2 febbraio scorso, la Direttrice Grimaldi, a capo del Dipartimento in cui l’Ufficio sulla carta è incardinato, ha fatto sapere di averne richiesta l’istituzione già due volte: il 25 agosto 2022 e nel gennaio 2023, sottolineando, però, come il suo Dipartimento, preposto a fusioni e accorpamenti di Comuni, lamenti da tempo anche la carenza di personale a fronte dell’aumento di mansioni e competenze e pertanto risulterà difficile assolvere un compito così complesso anche per questa ragione.

Nella stessa Commissione sono state fornite rassicurazioni sull’istituzione dell’Ufficio, sebbene con ritardo e a fornirle è stato proprio il Presidente del Consiglio regionale Sospiri; tuttavia, subito dopo quella seduta tramite i sindacati siamo venuti a conoscenza di una Proposta di riorganizzazione della Direzione Generale che però non prevede affatto l’istituzione dell’Ufficio delle fusioni tra Comuni. E’ dunque evidente che non si tratta più di una dimenticanza, ma di un preciso intento di far naufragare ogni ipotesi di sostegno e aiuto alla fusione entro il 1 gennaio 2024. Non solo questo ufficio non ha potuto aiutare i Comuni, che oggi si trovano dinanzi ad un processo di fusione nuovo e complesso, ma se non viene istituito, stando alla citata riorganizzazione pronta ad andare in Giunta, si rischia di non averlo neanche per settembre 2023, questo senza considerare che per la seconda volta sulla sola vicenda della Nuova Pescara Marsilio omette un suo preciso dovere d’ufficio.

Infatti, il Presidente della Giunta regionale non si è attivato, in ossequio alla Legge 26/2018, per la nomina di un Commissario, che avrebbe potuto fare a partire dallo scorso agosto e a cui non ha dato seguito per una precisa scelta politica.

Il mancato rispetto di una legge regionale è un fatto grave, che tradisce la volontà popolare e il risultato del referendum del 2014 e che mette in luce la prevalenza della volontà politica rispetto a disposizioni legislative. Non hanno voluto farlo.

Una circostanza che riteniamo preoccupante per il futuro, vista l’ampia discrezionalità che la proposta di legge in discussione affida al parere del Presidente della Giunta Regionale e del Presidente del Consiglio Regionale circa il possibile posticipo della fusione al 2027. Anche su questo aspetto interveniamo con alcuni dei nostri emendamenti, perché vogliamo che si provi a fare tutto il possibile per arrivare alla Nuova Pescara il 1° gennaio 2024, per questo abbiamo prospettato un percorso di nomina di commissari interni ai Comuni, uno per ogni funzione. Saranno loro a dirci, ad agosto, senza alcuna discrezionalità della politica e senza superpoteri per il Presidente della Giunta e del Consiglio, se questa fusione è realizzabile nei termini. Solo se ciò non dovesse essere possibile e a meno di creare un danno alle comunità, siamo disponibili al rinvio, riempendo però di contenuti il tempo che ci separa dalla fusione dei tre Comuni, per rendere certo e irreversibile questo percorso, non più rinviabile e con uno Statuto che deve essere pronto entro il 2023 e non più rivedibile, se non dai consiglieri che verranno eletti con la Nuova Pescara