IL PONZIO PILATO da Bisenti

La nuova puntata di Macchemito! Viaggio nell’Abruzzo fantastico

Un personaggio controverso, Ponzio Pilato, a cui sono legate però molte leggende della tradizione abruzzese esplorate nella puntata odierna dedicatagli con il format “Macchemito” di Paolo Pacitti su Buongiorno Regione, con le riprese Rai di Sem Cipriani, e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Sempre secondo la leggenda, Pilato sarebbe originario di Bisenti (Te), appartenente alla famiglia sannita dei Ponzi: un suo avo avrebbe partecipato alla congiura che uccise Giulio Cesare e per questa ragione venne mandato in esilio a Bisenti. C’è un edificio che, secondo la credenza popolare, è la casa di Ponzio Pilato, proprio nel comune teramano, dove sono visibili le caratteristiche di una domus romana preesistente.

“Nel Medioevo nascono leggende con personaggi realmente vissuti – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – si tratta prevalentemente di persone legate alla vita di Gesù e proprio per motivi politico religiosi, anche in Abruzzo avvengono determinati fenomeni un po’ come in tutta la Penisola”.

Alcune cronache raccontano che nel marzo del 1580 dentro uno scrigno trovato ad Amiternum er custodito un documento eccezionale ossia, la sentenza di morte scritta da Pilato contro Gesù, infame sentenza portata con sé dopo il rientro dalla Giudea ma per saperne di più è possibile guardare la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1706324866510111.

Alessandra Renzetti




IL BRIGANTAGGIO IN ABRUZZO e la resa di Civitella del Tronto

Opere di Renato Coccia. 13 febbraio – 5 marzo 2023. Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 13 febbraio 2023. Venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 17:30, alla Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si è tenuto il convegno inaugurale della mostra “Il brigantaggio in Abruzzo e la resa di Civitella del Tronto. Opere di Renato Coccia” in esposizione dal 13 febbraio al 5 marzo.

L’esposizione delle opere del pittore e incisore Renato Coccia, promossa e realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Pasquale Celommi, curata da Nino Falini e Krizia Di Edoardo, ha come oggetto il brigantaggio nel teramano e la resa della Fortezza di Civitella del Tronto. È possibile ricostruire idealmente i volti, le figure, l’abbigliamento, il contesto naturale e storico in cui si collocano personaggi e vicende narrate che, nei quadri e nei disegni di Renato Coccia, riacquistano autenticità e identità inconfondibili, oltre che un valore documentale, visto che il brigantaggio e la resa della fortezza hanno scarse tracce iconografiche.

Renato Coccia si presenta con questa rassegna come narratore figurativo di importanti episodi del Risorgimento teramano, mostrando il popolo in scene corali, i soldati borbonici, i briganti, come protagonisti di una storia complessa che merita di essere conosciuta. Restituire un volto ai briganti teramani è un’opera di carattere artistico e insieme di valore storico-antropologico. L’artista ha approfondito conoscenze documentali e ricerche sul campo degli scenari naturali e urbani che ha poi riprodotto nelle tele e nei disegni. I briganti teramani, nelle opere di Coccia, rappresentano anche le contraddizioni di ieri e di oggi.

Nel corso del convegno inaugurale sono intervenuti Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo, Viriol D’Ambrosio, Presidente Fondazione Pasquale Celommi, Fausta Gallo, ordinario di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Teramo, Angelo Massimo Pompei, già docente di storia, Emidio Di Carlo, critico d’arte, Giovanni Stramenga, storico locale.

La mostra è patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale – Abruzzo, dalla Regione Abruzzo, dai Comuni di Pescara, di Montesilvano e di Civitella del Tronto.

Inoltre, in collaborazione con il Liceo Classico d’Annunzio di Pescara l’I.I.S. Alessandrini di Montesilvano, l’I.I.S. Delfico – Montauti di Teramo, nei giorni di apertura della mostra gli studenti dei rispettivi istituti saranno guide attive per i visitatori, svolgendo il percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO).

L’ingresso alla mostra è libero.

L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì 9:00 – 12:30, mercoledì e venerdì 17:00 – 20:00, sabato e domenica 16:00 – 20:00.

Foto storicamente.org




RADDOPPIO FERROVIA Pescara-Roma

Incontro con il comitato Comfer. Le dichiarazioni del sindaco di San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, 13 febbraio 2023. Importante incontro sabato mattina a Chieti c/o l’Auditorium Cianfarani, organizzato dal comitato COMFER, sulla tematica importante del raddoppio ferroviario PESCARA – ROMA.

In platea presenti alcuni esponenti della politica Nazionale e molti esponenti della nostra politica regionale e locale, sindaci e delegati dei territori.

Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, ha ribadito con forza e tenacia l’idea che da anni viene portata avanti e che contraddistingue una battaglia del territorio contro un’opera importantissima da un punto di vista strategico e di crescita, ma che può essere realizzata senza deturpare e dividere i territori interessati.

“Ancora oggi siamo qui tutti insieme, compatti, a difesa di una realtà che RFI ha deciso di trasformare e deturpare con un’opera pubblica, sicuramente di grande valore, ma che non può essere realizzata senza il rispetto di cittadini e ambiente. È importante sapere che anche i nostri rappresentati politici, a livello nazionale e regionale, hanno compreso l’impatto negativo di questo progetto così come previsto da ferrovie ed i danni strutturali e ambientali che questo porterebbe con sé e che stanno scendendo al nostro fianco per sostenere un unico fronte contro la scelleratezza e il non ascolto di quanto da noi tutti ribadito infinite volte. San Giovanni Teatino continuerà a lottare fino alla fine. Dopo essere stata: tagliata a fette dalla lottizzazione del Consorzio che sta vincolando ancora oggi lo sviluppo del territorio; condizionata dall’asse attrezzato che ha creato una sorta di barriera, con espropri ad oggi non ancora pagati; condizionata da un aeroporto che sta per prendersi altri 400mt  per allungare la pista oltre i confini, con una decisione tra l’altro presa dall’alto senza essere stati interpellati e senza aver magari  preventivato e progettato  un collegamento diretto tra aeroporto e asse attrezzato che  solleverebbe il nostro territorio  da un inquinamento ambientale già ormai al limite e darebbe  una sicurezza nella viabilità, che è al collasso. Dopo tutto questo non possiamo abbassare la guardia e permettere che anche la ferrovia divida e distrugga la nostra amata città. I tecnici da noi incaricati per il progetto alternativo dell’opera, il Prof. Avv. Francesco Vetrò ed il Prof. Ing. Ivo Vanzi , stanno portando avanti il lavoro che sarà presentato presto alla cittadinanza. Combatteremo fino alla fine.  Per il bene di San Giovanni Teatino, per il bene di tutti noi cittadini”




BIT 2023. Apnea: DisabilidAmare, il successo è servito

Ilenia Colanero porta l’Abruzzo in Sicilia

Lanciano, 13 febbraio 2023. Come far sparire la disabilità tramutandola in normalità assoluta: Ilenia Colanero, abruzzese di Lanciano, campionessa del mondo di apnea per disabili sarà nuovamente alla guida insieme a Fabrizio Pagani (campione del mondo in apnea per disabili) e Stefano Makula, pluricampione del mondo, normodotato, di ‘DisabilidAmare’, il format della Gianfaby che porta in acqua un gruppo di 15 ragazzi e ragazze disabili insegnando acquaticità, tecniche di respirazione ed apnea.

La Bit, Borsa internazionale del Turismo, di Milano è stato lo scenario dove il Comune di Castellammare del Golfo (Tp) ha presentato il progetto che si terrà tra il 18 e il 21 maggio prossimo in collaborazione con la Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), la Guardia Costiera e la Rai.  “DisabilidAmare è il nostro segno distintivo attraverso il quale, da diversi anni, ci proponiamo di dare una luce nuova al il mondo della disabilità – ha spiegato il Sindaco, Nicolò Rizzo – e non potevamo non chiedere ad Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani di tornare a lavorare in Sicilia. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le distanze, eliminare le barriere nel segno della totale inclusione: vedremo i ragazzi salire anche a bordo delle imbarcazioni della Lega Navale, interagire e dimostrare che le barriere esistono solo nelle teste di chi non riesce ad “andare oltre” e sarà una tra le cose più emozionanti che potremo registrare”.

Gli fa eco Ilenia Colanero, atleta azzurra dell’Apnea Team Abruzzo che in occasione dei Giochi del Mare 2021 ha stabilito il suo primo record del mondo: “È un onore per me tornare tra Castellammare e Scopello, portare il ‘mio’ Abruzzo in Sicilia. I miei record, gli sforzi fisici e gli allenamenti servono a poco se non sono seguiti dal travaso di competenze verso chi – disabile o no – ha voglia di raggiungere in acqua nuovi traguardi. Sarò emozionata e al tempo stesso concreta con la certezza di tornare a casa con un meraviglioso bagaglio di emozioni”.




ESSENZIALE. Matta in Scena 2023

Rassegna di teatro, danza e altri linguaggi

Promosso da artisti per il Matta. Teatro  a cura di  Annamaria Talone. Danza a cura di Anouscka Brodacz. Atelier matta a cura di Monica Ciarcelluti. Con il contributo di  fondazione Pescarabruzzo in convenzione con soci coop alleanza 3.0

Pescara, 13 febbraio 2023. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara

Prosegue Matta in Scena 2023  con la sezione danza a cura di Anouscka Brodacz.

“Essenziale” è il tema dell’ ottava edizione della rassegna di teatro, danza e altri linguaggi  in omaggio al pensiero di Peter Brook, scomparso lo scorso anno e che aveva fatto  del “togliere di scena” un principio di rivoluzione del linguaggio performativo. «Posso prendere un qualunque spazio vuoto e chiamarlo nudo palcoscenico. Un uomo attraversa questo spazio vuoto e un altro lo guarda. E non c’è bisogno di altro perché sia il teatro» diceva il più grande maestro del teatro del secondo novecento.

Il secondo appuntamento della rassegna è con lo spettacolo SHOCKING che vuole, attraverso il doppio senso contenuto nel titolo, la tonalità di colore dei fenicotteri, e lo shock subito dall’intera umanità per la pandemia, la conseguente situazione paradossale a cui ha sottoposto l’umanità, e di cui probabilmente loro, gli animali, hanno vissuto il lato migliore, quello della libertà, svilupparsi attraverso due linguaggi artistici che perfettamente si sposano, la musica e la danza. Le due arti gemelle si fondono nel tentativo di volo, quello estremo del sogno e quello reale del viaggio, entrambi meticolosamente preparati e vissuti contestualmente.

Il nostro viaggio, ispirandosi al Codice del volo di Leonardo Da Vinci, vuole trovare soluzioni per consentire all’essere umano di volare, librarsi nell’aria e diventare leggero.

La metafora del fenicottero ci consente di ricercare un nostro codice di risoluzione ai pesi della vita ed elaborare un manuale personale di volo, munito di indicazioni e avvertimenti, utile a tutti coloro che desiderano intraprendere con noi questo viaggio nella bellezza, nella natura, nell’umano.

Dal volo parte il nostro viaggio! Sentiamo l’urgenza di fare un passo indietro e ripartire con una nuova rotta, piantare nuovi semi per far crescere piante nuove e migliori, rispettare i nostri luoghi, imparare ad apprezzarli e a riconoscerne la bellezza e l’unicità.

Incentriamo la nostra ricerca su qualcosa che esiste, che vive attorno a noi, nella sua estrema, semplice, complessità, nel suo meccanismo unico che appartiene al regno degli animali, dal quale abbiamo scelto il FENICOTTERO ROSA.

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Francesca La Cava Formazione artistica: ASMED di Cagliari, Accademia Nazionale di Danza di Roma, borsa di studio London Contemporary School. Nel 1999 si Laurea all’Università D.A.M.S. di Bologna. Docente di tecnica della danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza di Roma.Vince il premio Vignale Danza.

È stata co-direttore Artistico e assistente alla coreografia della compagnia Danzare la vita di Elsa Piperno e Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Lirico D’Abruzzo – Teatro Marrucino di Chieti. Ha danzato con numerose compagnie di Danza Contemporanea in Italia e all’estero.

Dal 2004 è Direttore Artistico del GRUPPO e-MOTION, Compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero della Cultura. Le sue creazioni sono state ospitate in numerosi Festival e stagioni teatrali nazionali e internazionali in Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Bosnia, Messico, Brasile, USA.

Giorgia Maddamma Danzatrice, coreografa, docente. Diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove insegna dal 2017 e presso la Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch dove ha studiato con grandi maestri come Jean Cébron, Malou Airaudo, Susanne Linke, Lutz Forster, Libby Nye, Dominique Merci.

Ha danzato per oltre venticinque anni in Italia e in Germania con compagnie di teatri stabili e freelance spaziando dal Repertorio della modern dance americana al Teatrodanza e alla danza contemporanea, per poi approdare a produzioni proprie in cui si mescolano vari linguaggi artistici. Nel 2005 ha fondato Koreoproject, compagnia di cui è direttore artistico, sostenuta dalla Regione Puglia, dal TPP e dal Comune di Lecce, con cui crea annualmente produzioni di Teatrodanza, dal 2013 organizza il campus e festival Uni-Tanz e dal 2017 opera nel sociale creando spettacoli teatrali con i detenuti della Casa Circondariale di Lecce.

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Matta In Scena 2023

Sezione Danza a cura di Anouscka Brodacz

Spettacolo SHOCKING

19 FEBBRAIO 2023, ORE 21.00 | SPAZIO MATTA

Produzione Gruppo e-Motion e Koreoproject

con il contributo del MIC, della Regione Abruzzo, del Comune dell’Aquila e Operazione RESTART della Regione Puglia, residenze Spazio Matta (Pescara), BarrakkArt (Puglia), Dance screen in the land (Lazio), Danssabeel (Egitto), Asmed (Sardegna)

regia, coreografia e interpretazione Francesca La Cava e Giorgia Maddamma

– aiuto alla drammaturgia e ideazione luci Anouscka Brodacz

– musica originale Globster

– disegno luci Michele Innocenzi




BUONI DA MORIRE, la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti

Domenica 26 febbraio alle ore 18:00 sul palco del Teatro Talia

Tagliacozzo, 13 febbraio 2023. Dopo l’appuntamento musicale della scorsa domenica con “André-A” – il concerto tributo al celebre cantautore italiano Fabrizio D’André – torna sul palco del Talia di Tagliacozzo, la prosa. Andrà in scena domenica 26 febbraio alle ore 18:00 “Buoni da Morire” la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti.

Lo spettacolo ci racconta le vicende di una coppia borghese, lui cardiochirurgo, lei moglie in ansia per un figlio allo sbando, che decidono di passare una Vigilia di Natale diversa, unendosi a dei volontari che portano dei generi di conforto ai vari barboni sparsi sui marciapiedi o sotto i colonnati della città. Una notte piena di gratificazione, di linfa vitale per un rapporto evidentemente stanco, annoiato. E la coppia sembra riscoprire un modo nuovo di condividere le cose semplici, ma fondamentali della vita: fratellanza, compassione, solidarietà.

L’esperienza induce quindi la coppia a una riflessione più ampia sul senso stesso della vita e a provare, per la prima volta dopo tanto tempo, una strana sensazione di appagamento. Essere buoni non è poi così difficile. È con questo sapore che Emilio e Barbara si coricano e, probabilmente, dopo tanto tempo tornano a fare l’amore.

Al mattino seguente, il giorno di Natale, il campanello di casa squilla. Sulla porta Ivano, cinquantenne, decisamente alticcio, con tanto di dreadlocks e abbigliamento sudicio. Ivano è un vecchio compagno di classe di Emilio e Barbara ed ha rintracciato l’indirizzo perché un biglietto da visita di Emilio è inavvertitamente caduto dal suo portafogli. Fuori sta scendendo la sera e una tempesta di neve sta spazzando la città.

È la dura realtà a bussare la mattina di Natale al portone di Emilio e Barbara. Non è più una semplice digressione esistenziale quella che hanno davanti ai loro occhi. C’è da prendere una decisione. Il divano Chesterfield da migliaia di euro sembra impallidire di fronte a quell’ammasso di stracci pestilenziali! Che fare?

Con la regia di Emilio Solfrizzi e l’assistenza alla regia con Viviana Altieri e Giorgio Melone, il disegno luci è di Pietro Sperduti, i costumi di Sandra Cardini, le scene di Alessandro Chiti e le foto di Riccardo Bagnoli.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




CREDIBILITÀ E CONSENSO in un’Europa diversa da quella che è

di Giancarlo Infante

13 febbraio 2023

Giorgia Meloni sembra alla continua ricerca di credibilità e di consenso. Componenti varie s’intrecciano in uno stato psicologico che pare influenzare l’azione politica, internazionale e interna, della Presidente del consiglio. Noi riteniamo che il mondo sia mosso dalla forza delle cose e, così, siamo restii alla personalizzazione dei fenomeni politici. Lasciamo quindi agli psicologi di professione l’esame di quanto il carattere e la sedimentazione intima propria di chi guida un paese possa finire per influire sulla sostanza della propria azione di governo.

Giorgia Meloni, comunque, è frutto di una lunga stagione di marginalizzazione dalla politica che conta, ma è riuscita a materializzare attorno a sé un malcontento che, finora, non ha ricevuto altra risposta valida, e questo non dovrebbe impedire di recepire i segnali che giungono dal mondo.

Ieri abbiamo dato un certo rilievo al tormento che sta nuovamente arrovellando gran parte del Regno Unito a due anni dalla Brexit. Le cose non vanno bene da quel fatidico 1° febbraio del 2020 in cui essa divenne realtà sulla scia di grandi ambizioni e previsioni, già allora tutte da verificare.

Anche scorporando gli effetti negativi della pandemia, e la parziale influenza dell’impennata dei costi delle materie prime energetiche, visto che il Regno Unito è produttore di petrolio ed ha, per quanto vecchi, 15 reattori nucleari in funzione, i dati macroeconomici, e le conseguenze pratiche che hanno sconvolto importazioni ed esportazioni dopo l’uscita dall’Unione europea, non sono buoni al momento e, soprattutto, non lasciano presagire niente di meglio per il futuro.

Inoltre, c’è un elemento che non può essere sottovalutato nell’ambito importante delle relazioni all’interno del mondo occidentale e che riguarda i britannici, ma anche Giorgia Meloni nel caso pensasse di appoggiarsi oltre Oceano. Gli Stati Uniti, su cui pensavano di poter contare anche i sostenitori della Brexit, precisano sempre meglio una visione asimmetrica della loro geopolitica mondiale. Se viviamo una fase di grande rinascita della Nato, è altrettanto evidente come gli Usa stiano perseguendo propri specifici disegni in altre aree del mondo e una politica economica all’insegna di quella “America first” che pure Joe Biden sostiene, sia pure con accenti diversi da quelli di Trump.

In qualche modo, si fa sempre riferimento alla globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni. Ma riassumendo la presenza di quei fenomeni studiati dal Braudel che, nel suo “I Tempi del mondo”, vol. III, parla di una coesistenza vissuta tra più numerose “economia -mondo”. In questo quadro, l’entità economica europea continua ad avere una sua forte valenza, anche se, l’Europa, fatica a procedere nella messa in comune di una politica estera condivisa e, con essa, di altrettanto comuni politica di difesa e della fiscalità.

Ecco perché gli esiti della Brexit riducono gli spazi di manovra a tutto quel sovranismo di cui ci parla Guido Puccio. Un sovranismo che, comunque, prova a rialzare la testa dopo la clamorosa sconfitta incassata alle ultime elezioni europee di tre anni fa. E qualcuno pensa di provarci dall’Italia, sia pure camuffando il confronto con Francia e Germania come questione personale che riguardi Macron e Scholz?

E a questo riguardo è doveroso riconoscere che l’Europa si è sviluppata all’interno di una collaborazione – competizione che non è una novità scoperta, e sofferta, da Giorgia Meloni. Ne sappiamo abbastanza sulla “concorrenza”, a volte anche condotta con colpi bassi, che ha sempre interessato un po’ tutti i settori vitali del nostro come degli altri principali paesi fondatori. Petrolio, chimica, settore bancario e assicurativo, grande distribuzione, cantieristica. Lungo sarebbe l’elenco di fronte al quale la cena da cui è stata esclusa Giorgia Meloni appare davvero come poca, se non pochissima cosa.

E tutto ciò nel contesto della vigilia del progressivo disimpegno della Bce dal vincolo “draghiano” del sostegno al debito pubblico con i consistenti acquisti dei titoli di stato dei singoli paesi. Basteranno le dichiarazioni di Giorgia Meloni, comunque sono in continuità con l’impegno italiano degli anni scorsi, per giungere ad ottenere il riconoscimento di un “debito comune europeo”? E allora, è buona cosa continuare con questa polemica estrema con Francia e Germania? Quando sappiamo che i primi ad andarci contro sulle questioni di finanza pubblica che contano saranno quegli improbabili alleati di polacchi ed ungheresi, oltre ad altri del cosiddetto patto di Visegrad?

Attenzione, dunque, ad immaginarsi la realtà non per quello che è ma per quello che ci vogliamo immaginare. In particolare, questo riguarderà l’Europa e le relazioni complessive con gli Stati Uniti. Interessati certo ai rapporti con ogni singolo paese, ma senza rinunciare a salvaguardare il quadro d’insieme, che è poi quel che realmente interessa a Washington.

Mentre l’Italia ha continuato a battere l’accento sulla questione degli immigrati, con l’attenzione rivolta solo agli sbarchi e alle ricollocazioni, che è comunque cosa santa e giusta, francesi e tedeschi hanno preferito cominciare a ragionare sugli aiuti di stato, avviando il loro confronto in solitudine con Washington. Non è forse questa cosa molto più rimarchevole da considerare rispetto allo sgarbo ricevuto in occasione della cena con Zelensky?  E gli aiuti di stato seguono l’apertura della strada alla nazionalizzazione di taluni settori vitali, quali quelle delle reti per l’approvvigionamento energetico verso cui procedono Germania e Francia.

C’è da chiederci quanto ci sia di costruttivo per noi dichiarare il superamento della cosiddetta “linea Draghi”, che ovviamente non è la Bibbia. Ma un tale preannuncio potrebbe significare l’andare oltre l’intenzione d’introdurre quelle modifiche al Pnrr e prospettare persino una modifica negli equilibri interni all’Unione? I sei mesi perduti per le elezioni anticipate fanno risaltare i ritardi che l’Italia conferma nell’utilizzo dei fondi. Questo sarà un altro tema di cui saremo chiamati a rispondere dagli altri dell’Unione giacché già ci si interroga sulla capacità di non perdere un qualcosa che vale già 40 miliardi degli oltre 200 che ci sono stati assegnati, se non di più.

Da italiani, da contribuenti, non possiamo quindi che aspettarci una realistica analisi della situazione visto che decisioni prese sulla base di errori di prospettiva possono comportare danni seri per un Paese in cui si disertano i seggi come segno più evidente di una sfiducia e una rassegnazione che non sfuggono neppure a chi ci osserva da fuori e che pone davvero il problema della credibilità.

Giancarlo Infante

https://www.politicainsieme.com/credibilita-e-consenso-in-uneuropa-diversa-da-quella-che-e-di-giancarlo-infante/

Foto linkiesta




IN PIENA MESSA un sacerdote evita un tentato omicidio

Padre Adrián Marzilli, un parroco argentino, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio

di Esteban Pittaro

Un sacerdote e i fedeli hanno evitato una tragedia senza precedenti in una parrocchia di Lanús, nella zona metropolitana di Buenos Aires (Argentina). Padre Adrián Marzilli, parroco della parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio.

Per evitare l’omicidio, padre Adrián si è fatto avanti, e con l’aiuto di alcune persone che stavano assistendo alla Messa è riuscito a proteggere la vittima e a disarmare l’assalitore, che ha anche minacciato il sacerdote.

Di fronte a quanto stava accadendo, la donna ha azionato un dispositivo antipanico che aveva con sé e ha chiamato la Polizia. L’assalitore era il suo ex marito, sul quale pesavano già denunce per molestie e violenza e che ha aspettato il momento della Comunione per avvicinarsi e cercare di attaccare la donna.

Quando la signora, di nome Dolores, ha cercato di difendersi, l’aggressore ha provato a ferire il sacerdote puntandogli un coltello alla nuca, riferisce il portale Infobae. Ha anche cercato di ferire sé stesso, cosa che è stata evitata dai membri della comunità.

“È stato un episodio tremendo, e se non fosse stato per l’intervento del sacerdote e dei vicini che erano a Messa oggi staremmo parlando di un altro femminicidio nel Paese”, ha commentato alla stazione radiofonica XLFM Diego Kravetz, capo di Gabinetto e segretario per la sicurezza di Lanús.

L’aggressore, di nome Oscar, è stato arrestato.

La parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori è stata eretta nel 2019, e fino a quell’anno funzionava come cappella dipendente da un’altra parrocchia, Nostra Signora di Fatima.

Situata in un’umile zona residenziale di lavoratori, è a pochi isolati dalla casa natale di Diego Armando Maradona. Il suo primo parroco è padre Adrián, che è anche il vice-consulente nazionale del Movimento Familiare Cristiano.

https://it.aleteia.org/2023/02/12/un-sacerdote-evita-un-tentato-omicidio-in-piena-messa/




RFI – LE STORIE di ordinaria discriminazione si susseguono

Lo avevamo già denunciato, è accaduto di nuovo!

Montesilvano, 13 febbraio 2023. L’ascensore della Stazione FS di Montesilvano è nuovamente rotto. Il diritto alla mobilità delle persone con disabilità calpestato, persone costrette ed essere prese in braccio per salire e scendere dai binari.

L’8 giugno 2022 a Montesilvano ad essere prese in braccio era una ragazza di Pescara. La settimana successiva alla stazione di Portanuova di Pescara una bambina con la sua carrozzina. A Silvi, il 22 aprile un ragazzo con disabilità con la sua carrozzina è stato trasportato su e giù per le scale perché la stazione è priva di ascensore. 

È Giovedì 9 febbraio 2023 e l’ascensore della stazione di Montesilvano è nuovamente guasto!  RFI affigge un cartello con l’indicazione che il servizio sarà ripristinato il 3 marzo. 

Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese.

Un mese di vita, un mese di diritti umani compressi, un mese di mancanza di mobilità per le persone con disabilità.

Non è soltanto una grave discriminazione, è una vera e propria presa in giro perché sul sito ufficiale di RFI si legge: “in applicazione del Regolamento CE 1371/2007 su “diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario” – ci impegniamo per garantire l’accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini. Dedichiamo una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità”. 

Ora basta! Denunciamo il ripetersi continuo di tali disservizi. Chiediamo che si proceda immediatamente alla riparazione dell’ascensore della Stazione FSI di Montesilvano e che e venga predisposto un piano di manutenzione costante per evitare che gli ascensori in tutte le stazioni, si fermino anche per una sola ora!

E mentre a tutte le persone con disabilità RFI metta a disposizione un mezzo alternativo accessibile e gratuito che possa consentire di rispettare il diritto alla mobilità di tutti quei cittadini che a causa di quell’ascensore sono discriminati ed umiliati.

L’associazione Carrozzine Determinate rivolge un appello al Sindaco del Comune di Montesilvano Ottavio De Martinis e al consigliere delegato alle politiche per l’accessibilità Giuseppe Manganiello, affinché anche la Giunta di Montesilvano e l’intero consiglio comunale prendano distanze da tale comportamento di RFI e pretendano di mettere fine al danno che l’intera città di Montesilvano subisce!

Cav. Claudio Ferrante, Associazione Carrozzine Determinate




IL PCI DI ORTONA sull’impianto fotovoltaico

Pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile                                                                                          

Ortona, 13 febbraio 2023. Il Partito Comunista di Ortona in linea con le tesi e il programma della propria segreteria nazionale, ribadisce il suo pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile, pur facendo alcune precisazioni e in particolare sulla questione dell’impianto fotovoltaico galleggiante, passato in discussione nell’ultimo consiglio comunale dell’11 febbraio 2023.

Per noi comunisti è importante rimarcare il nostro principio che, i beni comuni non possono essere soggetti a profitto privato, così come per i servizi sociali fondamentali, essi devono essere pubblici e questo a maggior ragione per un’opera che dovrebbe sorgere su demanio marittimo.

Riteniamo che si debba insistere sulla necessità che settori strategici come quelli dell’energia e dell’acqua siano sotto il controllo di aziende nazionali pubbliche e chi si avvii un nuovo modello di sviluppo, dove lo Stato si riappropri delle conoscenze e delle strategie industriali che vadano nell’interesse unico della soddisfazione dei cittadini, ivi comprese le compatibilità con le fragilità ambientali ed economiche del territorio.

Il triste e sterile dibattito sollecitato da alcuni consiglieri di maggioranza e dal sindaco, si è risolto nel solito teatrino che ormai da molti anni si ripresenta nella nostra città ogni qual volta si debbano prendere delle decisioni impattanti per il futuro del nostro territorio.

L’autosufficienza e la retorica utilizzata nei loro discorsi, si fa scudo sempre e in nome del “bene dei cittadini “. Forti del loro debole mandato elettorale, dimenticano che alle ultime amministrative, su 22.098 cittadini Ortonesi aventi diritto al voto, la metà di essi non è andata a votare oltre quelli, che ci sono andati, e hanno votato scheda bianca. Questo dato incontrovertibile è purtroppo sempre più in crescita e dovrebbe far riflettere tutti anche la minoranza e domandarsi del perché più di 11.000 cittadini Ortonesi non si sentono attratti dalle loro politiche.

 Noi comunisti e comuniste, pur come forza extra istituzionale-comunale intendiamo sottolineare che, come per il fotovoltaico, è altre questioni riteniamo sia fondamentale coinvolgere la popolazione nella sua interezza con tutti mezzi, anche attraverso il funzionamento dei Comitati di Quartiere mai attualizzati da questa amministrazione. Siamo tra quei cittadini che sono stanchi di dover pendere dalle labbra del feudatario e del consigliere vassallo di turno per le decisioni che riguardano il futuro del proprio territorio.

 Il PCI di Ortona invita il vero popolo della sinistra a prendere coscienza degli enormi pericoli di questo appiattimento della vita democratica del nostro paese e di cogliere in questo l’apertura di inediti spazi per riaprire la lotta per il socialismo e unire le forze per un radicale cambiamento. Ricordiamo che è aperta la campagna d tesseramento 2023.

PCI Ortona




UNA SIECO VIETATA ai deboli di cuore

Completa la rimonta e vince al tie-break contro l’Aurispa Lecce

Ortona, 13 febbraio 2023. Continua la striscia consecutiva di vittorie della Sieco, anche se in quel di Lecce c’è davvero mancato poco che si interrompesse nel peggiore dei modi. Bravissimi i ragazzi di Coach Nunzio Lanci che cancellano un avvio di gara scellerato e riescono a passare letteralmente dalle stalle alle stelle. Una prova che dimostra quanto i ragazzi impavidi siano coesi, resilienti, tenaci e soprattutto capaci di tutto.

Una Sieco già sotto per due set a zero, che anche all’avvio del terzo e decisivo set non dava segni di risveglio aveva fatto mettere il cuore in pace a molti tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Chissà in quanti l’avranno data per spacciata, dimenticando che la Sieco è decisamente imprevedibile.

Una serata di gran spolvero per i padroni di casa che, impeccabili in ogni fondamentale e spinti da un monumentale Vaskelis non hanno lasciato scampo al gioco degli Impavidi che sembravano in effetti non pervenuti. E dire che la partenza dei ragazzi di Nunzio Lanci non era stata poi così male tentando per primi una mini fuga. Mini fuga che però è durata relativamente poco grazie ad una ottima fase difensiva dei salentini sfruttata al meglio dal già citato Vaskelis ma anche dall’ex Ferrini e dal centrale Fortes. E chi si aspettava una reazione dagli abruzzesi è rimasto deluso anche dal secondo set. Molti sfortunati errori individuali concentrati nella stessa gara hanno contribuito a mettere nei guai i bianco azzurri, che sembrano essere quasi spettatori non paganti dell’incontro.

Linea piatta anche nelle prime battute del terzo set ma poi qualcosa comincia a cambiare.

Qualcosa di importante accade in campo: la Sieco si sveglia da un insolito torpore e comincia a macinare gioco. Lo svantaggio si riduce ed ora sono gli ortonesi a fare la voce grossa. Non che gli avversari fossero sulle gambe, tutt’altro. L’Aurispa Lecce continua a picchiare forte contro una Sieco che però diventa letteralmente invalicabile. Cresce il muro e cresce l’efficacia della ricostruzione. Anche il servizio è completamente cambiato con Bertoli che picchia dai nove metri, fiaccando la difesa dei padroni di casa. Bulfon si fa perdonare un secondo set sotto tono e con la complicità di Ferrato riaccende le speranze di Ortona. La Sieco diventa imprendibile e per quanto gli avversari provino a star dietro agli abruzzesi non ci riescono. Gli scambi si fanno lunghi ed intensi, nessuna delle due squadre vuole mollare l’osso. L’Impavida però è più lucida e con sangue gelido trova il cambio palla sul momento migliore delle Libellule. La tensione è spezzata e i ragazzi di Coach Lanci raggiungono il tie-break che vale, ancora una volta, la sicurezza di aver sempre conquistato punti in questo campionato.

Questa volta sono i tifosi pugliesi a rimanere delusi, quando i propri beniamini non riescono a trovare la tanto sperata reazione. Ancora una volta Marshall è un porto sicuro, Bulfon picchia forte e mura altrettanto bene. Lo stesso fa Arienti e alla fine Ortona ribalta una gara che sembrava compromessa.

Finisce quindi 2 set a 3 con la Sieco che vendica la sconfitta patita in casa nel girone di andata, quando Lecce si impose al tie-break dopo essere stata in vantaggio anche allora per due set a zero.

Leonardo Ferrato: «Siamo partiti troppo tesi. È un difetto che ci portiamo avanti da un po’ di tempo a questa parte di non giocare bene nei primi set. In più tutte le squadre che ci affrontano sono portate a dare il massimo perché siamo quelli da battere. Paradossalmente è quando passiamo da essere quelli favoriti a quelli sfavoriti che cominciamo a dare il meglio di noi. Una che mi rende particolarmente felice perché dimostra che noi non molliamo mai soprattutto contro una squadra che ha giocato veramente bene. Di certo dobbiamo continuare a lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nei nostri mezzi e a sfruttarli sempre. D’altronde se abbiamo vinto così tante partite di seguito non siamo poi così malaccio. Soddisfatto della mia prestazione, è sempre una soddisfazione far punto, soprattutto a muro». E poi una dedica «Oggi sono stati sei i miei muri e li dedico tutti alla mia mamma».

IN BREVE

Un avvio di primo se molto equilibrato ma è la Sieco la prima a mettere a segno il primo punto break. L’Ortona grazie ad un muro attento riesce a limitare di molto le azioni offensive di Lecce e dopo il break trova subito una mini-fuga sul e 5-9. Dura poco però il vantaggio ortonese, Lecce riprende a giocare a trova subito il pareggio 10-10 e così la partita si incanala su un binario di equilibrio. Sul finire del set è l’Aurispa a tentare la sorte con una mini-fuga con un Vaskelis decisamente in giornata. Ancora in difficoltà gli ortonesi, che con due errori individuali di troppo perdono il contatto con gli avversari che vanno a vincere il primo parziale addirittura aumentando il divario: 25-21.

Le primissime azioni del secondo set sono una sfida Marshall – Vaskelis e la Sieco trova il primo punto break. Proprio come nel set precedente, una volta trovato il punto break la SIECO si ferma e gli ospiti non solo recuperano ma dilagano 11-6. Dopo essersi fermata, la SIECO sparisce dal campo e gli ortonesi sono in balia dei padroni di casa avanti 15-8 quando la metà del set è superata. Ortona è in evidente difficoltà, Ferrato si rifugia spesso su Marshall che però non può far tutto da solo, soprattutto contro una Libellula così attenta in difesa e ricostruzione. Come se Vaskelis non fosse sufficiente anche Ferrini trova un gran set e da il colpo di grazia alla Sieco. Nonostante un terzo set vinto in rimonta, quando la Sieco ha ripreso ad avere una buona fase muro/difesa/ricostruzione

Nel terzo set Lecce vuole chiudere la pratica e sul pronti-via trova subito un bel vantaggio. Questa volta sono bravi i ragazzi impavidi a ricucire lo strappo e a stringere le maglie della difesa. Nell’ultima parte del parziale Ortona trova anche la via del recupero che mantiene accese le speranze. Vaskelis e Ferrini però continuano a giocare benissimo e l’impresa è ardua. Cresce l’efficienza di Ortona nel fondamentale del muro e finalmente gioca ad armi pari con gli avversari. Cresce anche Bertoli che con il suo servizio impensierisce non poco gli avversari.

La Sieco appare grintosa nel quarto set. La tensione è alta e questo rende gli atleti abruzzesi più attenti e reattivi. Ortona conquista subito un piccolo margine di vantaggio. Le due squadre danno vita ad una serie di scambi lunghi ed intensi con un Bulfon che sembra essere entrato in partita. Il muro di Ortona si fa più efficace e quando non ferma completamente gli avversari, smorza le bordate della coppia Ferrini/Vaskelis. Cresce anche Bertoli e la rimonta comincia a sembrare più alla portata. Ma per festeggiare bisogna fare i conti con un avversario mai domo e proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i salentini tornano a macinare gioco facendo sentire il fiato sul collo ad Ortona. Ci prova la Sieco a mettere ulteriore distanza tra sé e l’avversaria ma non riesce a capitalizzare le ricostruzioni, anche perché i palloni sono di difficile gestione. Ci riesce invece Lecce che proprio quando sembrava fatta per la Sieco riduce pericolosamente uno strappo piuttosto ampio fino al 22-23.

Equilibratissimo anche l’avvio del Tie-Break. Ortona subito sul +2 con un formidabile Bertoli ma avversari bravissimi a recuperare. Equilibratissimo così come gli ultimi due set anche questo parziale. Ortona è finalmente in grado di giocare al massimo. Un eccezionale Ferrato trova il nono punto personale e le maglie tornano a stringersi rendendo la vita difficile ai padroni di casa. Lecce prova a sfondare al centro ma la Sieco risponde bene con un intramontabile e soprattutto incontenibile Leo Marshall.

PRIMO SET:

Coach Nunzio Lanci affronta la difficile gara di Lecce con il classico schieramento che vede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono gli schiacciatori di posto tre mentre al centro ci sono Fabi e Arienti. Libero Benedicenti.

Per il sestetto iniziale, i padroni di casa si affidano a Tulone in regia, al centro Fortes e Agrusti, Vaskelis opposto, i martelli Mazzone e Ferrini, Giaffreda libero.

Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime del violento terremoto in Turchia, la prima palla spetta ai padroni di casa che vanno al servizio con Turone ma il primo punto è di Fabi. Batti e ribatti la Sieco si mangia il punto break e il punto è di Lecce 1-1. Fischiato un fallo al palleggiatore leccese 2-4. La pipe di Marshall si infrange sul muro 4-4. Ferrini riceve e schiaccia ma ferrato lo ferma con un buon muro 4-6. Bertoli trova una precisa palla piazzata 5-7. Muro di Bulfon 5-8 ma l’arbitro fischia invasione allo schiacciatore. Punto, comunque, ad Ortona: 5-9 e time out per la Libellula. Vasquez attacca forte e il muro non trattiene 6-9. Fuori il primo tempo di Fabi 9-8. Bertoli sbaglia il servizio 9-10. Sempre Vasquez con una diagonale stretta 11-10. Potente la diagonale di Marshall 13-13. Bulfon dalla seconda linea trova le mani del muro e la palla schizza fuori 13-14. Ferrato fermato dal muro a tre alzato da Ortona 15-16. Fortunato l’ace dei padroni di casa, il nastro ferma il servizio e la palla cade a piombo sul campo di Ortona 17-16. Fischiati quattro tocchi ad Ortona, ma Lanci chiede un controllo. Alla fine, l’azione va rigiocata, Lanci aveva ragione. Murato Bertoli 18-16. La diagonale di Marshall finisce nei tre metri 19-18. Fabi serve fuori, seppur di poco 20-18. Ferrato sbaglia completamente un palleggio per Bulfon e mette la palla direttamente fuori 21-18. Bulfon appoggia la palla sulle mani del muro 21-19. Errore al servizio per il N.1 Mazzone 22-20. Bertoli trova il mani-fuori 22-21. Marshall sbaglia il servizio 23-21. Ace di Vaskelis 24-21. Bulfon murato da Bulfon 25-21.

SECONDO SET

C’è Bertoli al servizio, la rigiocata di Marshall finisce fuori 1-0. Al secondo tentativo Marshall si riscatta e fa 1-1. Ancora Marshall che gioca a carambola con il muro 2-2. Muro di Ferrato 2-3. Arienti attacca direttamente una free-ball 3-4. Ancora Marshall ma stavolta il pipe 3-5. Bulfon murato 6-6. Ace di Ferrini 7-6. Fuori l’attacco di Bertoli 8-6. Nessuno tra gli impavidi interviene e la palla cade mollemente a terra 9-6. Vaskelis trova il muro e la palla schizza fuori 10-6. Pregevole pallonetto di Vaskelis che da posizione impossibile elude il muro 11-6. Bertoli trova il cambio palla 11-7. Dopo lunga azione è sempre Vaskelis 14-8. Fabi sbaglia il servizio 16-9. La palla è fuori ma Bertoli d’istinto alza le mani, la tocca e il punto va a Lecce 17-10. Primo tempo di Arienti 19-12. Ferrato sfiora la palla a muro 20-12. Ferrini 23-13. Ace per Bertoli 23-15. Ancora Vaskelis ed il primo punto finiscono in tasca all’Aurispa Lecce.

TERZO SET

Si parte con il primo punto per Marshall 0-1. Bulfon torna al punto con un mani-fuori 1-2. Ferrini schiaccia forte e Benedicenti non riesce a trattenere 3-2. Arienti fa invasione 4-2. Ancora invasione, stavolta di Marshall 5-2. Vaskelis ferma Marshall 6-2. Bertoli subisce il muro dell’8-5. Fuori il lungo linea di Vaskelis 8-7. Errore di Benedicenti che offre un ghiotto assist a Lecce 11-9. Fuori l’attacco al centro di Arienti 14-12. Errore anche per Bertoli che chiude troppo la sua diagonale che si spegne sulla rete 15-12. L’invasione stavolta è del Lecce 15-14. Arienti serve bene e Ferrato attacca la palla di ritorno 15-15. Mani fuori di Bertoli, Ortona è in vantaggio 15-16. Ferrini schiaccia fuori la sua parallela 15-17. Bulfon è attento a muro 17-20. Ancora un muro per Ortona, stavolta l’autore è Iorno 17-21. Ace per Bertoli 17-22. Marshall non riesce a fermare Vaskelis 18-22. Ancora l’opposto salentino 19-22. Errore al servizio anche per Lecce con Turone 19-23.  Il solito Vaskelis tira forte in diagonale 21-23. Bulfon trova il cambio palla che vale il set-point 21-24. Leonardo Ferrato trova un buon muro che permette alla Sieco di rimanere a galla 21-25.

QUARTO SET

Ortona deve continuare su questi binari, possibilmente facendo ancora meglio, dato che l’avversaria è in serata. Si parte con Bertoli ma il primo punto è per Lecce. Check richiesto sul punto di Marshall e alla fine, dopo un doppio controllo (chiamata di Lecce e contro Chiamata di Ortona) l’elettronica decide per dare il punto a Ortona perché se il muro non ha toccato la palla, la schiacciata di Marshall è dentro 1-3. Muro di Bulfon 1-4. Ricezione errata di Mazzone 1-5. Out l’attacco di Marshall 2-5. Potente il primo tempo di Arienti 2-6. Ferrato blocca Ferrini 3-8. Ace del mai domo Vaskelis 5-8. Bertoli picchia forte 6-10. Vaskelis attacca sulla linea di fondo campo 8-11. Iorno fa cambio palla 10-12. Potente l’attacco di Marshall, indifendibile per Mazzone 11-13. Fuori la Pipe di Mazzone 11-14. Vaskelis tira forte e il muro finisce fuori 12-14. Ottima la pipe di Bertoli 12-15. Fuori Vaskelis dai nove metri 13-16. Ottimo attacco di Bulfon 14-17. Ferrini grazia Bulfon toccando una palla che sarebbe finita fuori 16-19. Riesce una ricostruzione ad Ortona che grazie a Marshall trova il 16-20. Errore al servizio per Mazzone 17-21. Giocata di prima intenzione di Ferrato 18-22. Bertoli schiaccia forte ma viene murato 21-23. Marshall conquista il primo set point 22-24. Ancora Marshall attacca una pipe davvero scomoda e la Sieco trova il pareggio.

QUARTO SET – TIE BREAK

Si comincia con la palla tra le mani di Mazzone ma il primo punto è di Marshall. Poi tocca a Bertoli attaccare in Pipe 1-2. Ancora Bertoli, ancora in Pipe 1-3. Marshall fermato dal muro 2-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Fuori l’attacco di Iorno che aveva intercettato un pallone di ritorno 4-4. Ancora un punto per Ferrato di prima intenzione 4-5. Muro di Ferrato 4-6. Ferrato con questo punto va in doppia cifra. Fortunato Vaskelis che riceve male ma la palla arriva a toccare uno spigolo del campo ortonese: 6-7. Marshall trova il tocco del muro di Mazzone che ammette. Si cambia il campo sul 5-8. Muro di Bulfon 5-10 ma poi l’elettronica trova un’invasione ed è quindi 6-9. Ci riprova Bulfon e stavolta è buonissima 6-10. Errore al servizio per Bertoli che da vero impavido forza la battuta: 7-10. Marshall infermabile 7-11. Primo tempo ottimo per Agrusti 8-11. Pallonetto spinto di Vaskelis 9-11. Fuori il muro di Vaskelis su Marshall 9-12. Bertoli toglie le castagne dal fuoco trovando una carambola con il muro di casa 11-14. Mazzone mani e fuori per il 12-14. È Iorno a chiudere la gara con un attacco preciso al centro 12-15.

Aurispa Libellula Lecce – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (25-21 / 25-16 / 21-25 / 22-25 / 12-15)

Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 4, Vindice n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos. 55% perf 24%, Iorno 6, Marshall 24, Di Tullio n.e., Ceccoli n.e., Bulfon 19, Arienti 8, Ferrato 9, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 8, Morciano n.e., Ferrini 13, Tulone 2, Carachino, Davide Coppola, Vaskelis 35, Fortes 12, Giacomini, Pepe 1, Del Campo 6, Agrusti 7, Giaffreda pos: 81% – perf: 65%, Bello n.e. Allenatore: Peppe Bua. Vice: Luca Bramato

Durata Set: 28’ / 25’ / 29’ / 33’ / 21’

Durata Complessiva: 2h 16’

Muri Punto: Ortona 14 / Lecce 10

Aces: Ortona 2 / Lecce 5

Errori Servizio: Ortona 9 / Lecce 7

Ricezione: Ortona: Ortona Pos: 58% – Perf: 31% / Lecce Pos: 72% – Perf: 40%

Attacco: Ortona 50% / Lecce 45%

Arbitri: Palumbo Christian (Cosenza) e Colucci Marco (Matera)