IL PROGETTO PARCO ITALIA

Iniziata in queste ore la messa a dimora delle 3600 essenze previste

Giulianova, 14 febbraio 2023. Intanto, sui pini di via Lepanto, interviene l’assessore Paolo Giorgini:” La perizia tecnica ne definisce 17 a serio rischio di cedimento e ne prescrive la rimozione. Intervenire è un dovere morale e un obbligo legale.”

Ha preso il via, in queste ore, la piantumazione di nuove essenze, come previsto dal progetto Parco Italia. La messa a dimora dei piccoli esemplari, i primi di 3600 complessivi, è in atto nell’area compresa tra via Parini e via Montello.

In merito alla polemica in corso su alcuni pini di via Veneto destinati all’abbattimento, interviene intanto Paolo Giorgini. L’assessore alla Manutenzione del Verde replica alle critiche non con parole sue, ma con quelle contenute nelle trenta pagine della relazione tecnico-valutativa firmata di Matteo Colarossi, dottore agronomo, consulente in materia di verde urbano incaricato dal Comune di Giulianova. Lo studio è in linea con quanto riportato da un ulteriore documento di monitoraggio, redatto, questo, dal dottor Lorenzo Granchelli già nel 2020.

La perizia di Colarossi è scaturita dalla richiesta di verificare la stabilità di 7 pini di Aleppo e 11 pini domestici ubicati sulla banchina stradale di via Veneto. Per redigerla, spiega l’agronomo, “si è presa visione delle condizioni strutturali e fitosanitarie, si è verificata la consistenza legnosa e visionato il colletto di tutti gli esemplari”. Per ciascuno di loro è stata redatta una specifica scheda di valutazione.

Gli alberi analizzati non possono dirsi monumentali, in quanto non inseriti nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo stilato dall’ex Corpo Forestale dello Stato.  La relazione inserisce 17 pini “nella classe di propensione al cedimento con prescrizione d’abbattimento immediato al fine di evitare cedimenti con danni a carico di persone o cose. Le conseguenze di un cedimento – si puntualizza – sarebbero gravi in caso di cadute su persone o cose. ”Solo su uno dei pini è possibile procedere con un’opera di consolidamento e potatura. Il consiglio dell’agronomo è di sostituire gli alberi rimossi con cipressi comuni o con farnie.

“Tutti noi – commenta l’assessore Giorgini – siamo affezionati ai panorami della nostra infanzia e sospiriamo ricordando gli alberi sulla strada di scuola. Più di tutto, però, ci preme preservare oggi la vita dei nostri simili, specie di quelli che, ignari, potrebbero trovarsi a passare sotto i pini di via Veneto in un giorno di vento. Ce lo impongono la coscienza e, giustamente, anche la Legge. Siamo certi, peraltro, che, in caso di cedimenti con effetti nefasti, chi oggi grida allo scempio sarebbe il primo a puntare il dito e ad accusare l’Amministrazione di incuria ed inerzia. Ai 17 pini abbattuti in via Veneto fanno da contrappunto  le migliaia di essenze piantate tra il 2021 e il 2023, pronte ad offrire, ai figli dei nostri figli, un presente di 




UNITI NEL CHIEDERE MAGGIORE ATTENZIONE. Neuropsichiatria, Provincia, Comitato dei sindaci e associazioni

Servono risposte per sostenere famiglie e bambini che hanno diritto a una sanità umana ed efficiente

Chieti, 14 febbraio 2023. Ascolto e risposte, queste sono le priorità emerse dalla conferenza stampa svoltasi stamane in Provincia a Chieti e promossa dall’Ente in sinergia con il Comune e su richiesta delle Associazioni interessate per rappresentare le problematiche urgenti e indifferibili su servizi e prestazioni sanitarie in materia di neuropsichiatria infantile nell’ambito della Asl Lanciano Vasto Chieti. Alla conferenza, hanno preso parte il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti e Sindaco di Chieti Diego Ferrara, la presidente dell’associazione Asperger Abruzzo Maria Helene Benedetti, il presidente dell’Associazione Theate Magnum Federico Gallucci, la presidente dell’Associazione Angsa Abruzzo Alessandra Portinari, il coordinatore del Comitato civico salute pubblica di Chieti, Walter Palumbo e la presidente dell’Associazione Inclusiamo Anna Gloria Di Leo. In collegamento i sindaci di Atessa, Fossacesia, Rapino, Torrevecchia Teatina, Ortona.

“I nostri bambini speciali meritano un’attenzione speciale, da parte nostra e soprattutto dalla Asl – così il presidente della Provincia Francesco Menna – Vanno rafforzati i servizi sul territorio, vanno ascoltate le famiglie, vanno messe le strutture e gli operatori sanitari nelle condizioni di accogliere la grande richiesta di aiuto che viene da questi bambini speciali per crescere meglio. Noi intendiamo collaborare e metterci a disposizione come istituzione, vicini ai nostri cittadini e in ascolto delle loro esigenze. Le Associazioni ci riferiscono di oltre 500 bambini in lista di attesa dai 6 agli 8 mesi, la Asl e la Regione devono investire e dare un segnale chiaro rafforzando gli organici dei servizi sul territorio e consentire anche alle aziende private sociosanitarie di avere un maggiore accreditamento e quindi di aumentare il budget delle loro strutture. Questo significa asciugare le liste di attesa, dare fiducia a queste aziende e allo stesso tempo creare nuova occupazione di profili specializzati in materia. Ringrazio i Sindaci intervenuti e in particolar modo le Associazioni per la loro quotidiana attenzione a migliorare un servizio pubblico nell’interesse esclusivo dei nostri bambini speciali”.

“In questa giornata si concretizza un esempio di cittadinanza attiva che trova la sua più naturale applicazione nel campo della sanità pubblica – così il sindaco Diego Ferrara, presidente del Comitato ristretto dei sindaci Asl  – L’attivismo civico è un bene, perché l’aggregazione e organizzazione di gruppi cittadini, finalizzate a rendere oggettivi i diritti, tutelati i beni comuni e sostenuti i soggetti in condizioni di debolezza, possono portare a soluzione problemi e criticità. Per queste ragioni è doveroso ringraziare le associazioni che ci hanno convocato per parlare della situazione della neuropsichiatria infantile, dei problemi ad avere i servizi e dei veri e propri viaggi della speranza per affrontare patologie che sono dolorose per tutti perché riguardano i bambini.

Non è nostra intenzione puntare il dito contro qualcuno con questo incontro, nessuno dei presenti vorrebbe la spettacolarizzazione delle proprie disavventure e dei propri problemi al fine di trovare un probabile colpevole. Siamo qui per cercare ascolto per una problematica seria e vissuta, sperando in una umanizzazione della sanità capace di superare le logiche aziendalistiche e trovare soluzioni ai problemi in tempi rapidi e non rimandando a domani le azioni che potrebbero rendere veramente utili ed efficaci servizi simili. Un’azione necessaria per una questione etica e anche perché ognuno di noi potrebbe trovarsi in una situazione di bisogno e deve poter contare sulla sanità, sulle tante competenze che abbiamo, ma che male organizzate diventano invisibili e improduttive, su un impegno che diventa realtà”.

“Si tratta di una giornata storica perché stiamo parlando delle difficoltà attraversate da tantissime famiglie che ogni giorno devono combattere una vera e propria battaglia per accudire centinaia di bimbi fragili – spiega Federico Gallucci, dell’associazione Theate Magnum – Vogliamo invitare il sistema sanitario e chi lo rappresenta a dare vita a una serie di incontri per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che riunisca in un dialogo costruttivo tutti i soggetti preposti alla gestione della neuropsichiatria.

Questa la nostra priorità attraverso un incontro che vuole essere apolitico e apartitico, che mette in evidenza una serie di mancanze nella tutela e nell’assistenza dei bambini da parte del sistema sanitario. Si tratta di un’utenza vasta e che ha problematiche di natura articolata e complessa, che affliggono centinaia di figli, in età pediatrica o preadolescenziale in tutta la Provincia, in tutte le loro manifestazioni di rifiuto di contesto sociale, di disagio nell’interazione con i coetanei, di marcati ritardi nell’apprendimento o nel linguaggio o nello sviluppo psico-motorio. Da tempo, le nostre associazioni hanno iniziato una costante e puntuale interlocuzione in materia, ritrovandosi, tutte, nella consapevolezza che la (legittima) domanda di soddisfacimento dei “bisogni di salute mentale della popolazione dell’infanzia”, rivolta dalle famiglie alla ASL 2, territorialmente competente, appare non soddisfacente e non adeguata neppure ai livelli minimi di assistenza (LEA) ex lege stabiliti, con particolare riferimento: alla intempestività degli interventi di diagnosi all’esordio della patologia, alla mancata potenzialità dell’assistenza alle famiglie, alla mancanza di strutture periferiche distaccate sul territorio adeguatamente organizzate, alla carenza di organico specializzato; standard, qualitativi, che sostanziano una integrazione, articolata, di risorse umane e materiali che, evidentemente, ad oggi, la ASL 2 non riesce a garantire”.




ASPETTANDO IL CARNEVALE e Carnival Party

Due appuntamenti per il carnevale 2023. Giochi di prestigio, clown, popcorn, zucchero filato, truccabimbi, sfilata delle maschere e musica

Paglieta, 14 febbraio 2023. Doppio appuntamento  per il Carnevale 2023. Un week-end da non perdere, per gli estimatori del divertimento di qualità. Il primo è in programma sabato 18 febbraio,  il secondo, invece, proprio il giorno di  Carnevale, il 21 febbraio. C’è fermento tra gli organizzatori iscritti all’associazione Pro Loco Paglieta APS, che con la manifestazione Aspettando il Carnevale porteranno in Piazza Roma  allegria, coriandoli e stelle filanti, il tutto arricchito dai fantastici travestimenti dei bambini che indosseranno le maschere dei loro personaggi preferiti dei cartoni animati.

L’evento è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Paglieta  ed ospiterà in Piazza Roma lo spettacolo circo, dalle 15,30 alle ore 16,30 (in caso di avverse condizioni atmosferiche, la manifestazione si svolgerà nella sala polivalente di Via Pertini -Paglieta -).

Sarà un pomeriggio super speciale, un’occasione di gioia e di condivisione di momenti fantastici per il ritorno finalmente di tutti alla vita collettiva, ricca di emozioni e  di ore piacevoli da trascorrere insieme …Aspettando il Carnevale! Giochi di prestigio, clown, fuochi ed illusioni, un mondo magico sempre piacevole e da riscoprire, gustando popcorn e  zucchero filato: questi gli ingredienti che renderanno speciale la manifestazione carnevalesca.

La serata proseguirà nel noto ristorante Il Ritrovo di Paglieta, per una cena rigorosamente in maschera. Il conviviale di Carnevale , che avrà inizio alle ore 19,30,  sarà allietato dal gruppo musicale “I Cugini di Champagne”.  Martedì Grasso, il 21, è di scena lo spettacolo: “Carnival Party”, promosso dal Comune di Paglieta e curato dalla Baldinetti Events Coordinator.

I festeggiamenti  avranno luogo nella sala polivalente di via Sandro Pertini, dalle ore 15:30 alle ore 18:30. E per i protagonisti della festa più bizzarra dell’anno: buona musica,  giochi, zucchero filato, truccabimbi   e la sfilata con fatine, principesse, pagliacci, supereroi e tanti altri personaggi cari ai bambini, con pioggia di coriandoli e stelle filanti.

«Tante iniziative ed attività per accogliere festosamente di nuovo tutti insieme il Carnevale. Saranno due giorni di divertimento, con spettacoli e animazione per piccini, ragazzi e famiglie, con musica, danze e tanti giochi»,  lo afferma il primo cittadino di Paglieta, avv. Ernesto Graziani.




TERAMO A TAVOLA. Una Cucina Italiana

Progetto promosso da Comune di Teramo Italia Nostra

Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana è il primo step di un progetto più ampio del Comune di Teramo per la valorizzazione del patrimonio, materiale e immateriale,  della Città e del suo Territorio, progetto che prevede una riorganizzazione della macchina gestionale che chiama in causa un approccio integrato e innovativo. A tale riorganizzazione si affianca un capitolo digitale, strumento adatto a sanare la frattura fra i cittadini e il proprio patrimonio che si è accentuata dopo i terremoti ed è stata suggellata dalla chiusura degli edifici e dei luoghi di conservazione.

L’obiettivo specifico del progetto Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana, e della mostra che ne sintetizzerà i risultati, è illustrare la storia e le caratteristiche distintive (sostenibilità, matrice rurale, elaborazione borghese), della gastronomia teramana. Di quest’ultima si evidenziano punti di contatto e divergenze rispetto alla storia della gastronomia italiana e si inquadrano di volta in volta i fatti gastronomici in quelli più ampi della storia locale e nazionale al fine evocare, a partire dalla prospettiva del cibo, le vicende della cultura materiale, dello scenario culturale e più in generale della storia della Provincia Teramana.

Il primo passaggio è il lavoro sulla Piattaforma partecipativa. Attraverso un’azione guidata e l’organizzazione di ateliers aperti alla cittadinanza, viene effettuata una ricognizione sull’intero ricettario teramano (inteso in senso ampio, che si estende quindi al territorio provinciale), comprendendo tutti i livelli dalla cucina, da quella della festa alla cucina quotidiana e popolare. Lo strumento, che si configura come modello d’avanguardia e progetto pilota in Italia destinato a dialogare con programmi omologhi a livello europeo, è quello della raccolta dati sistematica sulle ricette (ingredienti e lavorazione) basato sulla partecipazione attiva della cittadinanza, che mediante la piattaforma invia le proprie ricette, anche quelle poco conosciute, le varianti locali e familiari di ricette note e pubblicate, oppure quelle la cui versione accreditata non è giudicata corretta, il tutto in formato scritto, ma anche attraverso contributi audio e video. Sulla piattaforma sarà infatti possibile caricare formati di varia natura o anche richiedere di essere intervistati dal vivo.

L’integralità dei materiali, comprese le registrazioni delle testimonianze orali, sarà oggetto di archiviazione e costituirà in tal modo il primo Archivio pubblico digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano. Lo scopo di questo censimento è arginare il fenomeno di perdita della memoria gastronomica e il repertorio che ne risulterà sarà l’oggetto di un’analisi sistematica, che permetterà di incrociare questi dati con quelli provenienti dalle indagini d’archivio e dalle ricerche storiche.  

Il progetto è infatti il risultato di un lavoro d’équipe complesso, di cui il crowdsourcing non è che il primo passaggio, e che si radica fortemente sul territorio coinvolgendo molti specialisti locali (a partire dagli archivisti dell’Archivio di Stato di Teramo fino ai docenti e agli alunni del Conservatorio di Musica della Città, alla Biblioteca Delfico…). 

A questi si integrano professionisti di fama internazionale, coinvolti nel progetto esclusivamente in virtù della loro riconosciuta competenza sugli argomenti trattati e chiamati a collaborare strettamente con gli enti e gli studiosi locali, al fine di creare le condizioni favorevoli a un “corto circuito virtuoso” e a una circolazione orizzontale della conoscenza che superi la contrapposizione fra centri e periferie del sapere.

Le ricerche condotte da questo gruppo di esperti, al lavoro già da alcuni mesi, hanno dato già risultati entusiasmanti sul versante dei documenti d’archivio e della ricostruzione storica che, assieme ai risultati della campagna partecipativa, consentiranno di restituire al grande pubblico un’immagine totalmente inedita del patrimonio gastronomico teramano e di decretarne l’ingresso sulla scena gastronomica nazionale italiana.

I risultati di questa operazione costruita attorno alla campagna partecipativa, alle indagini archivistiche e alle ricerche storiche, saranno restituiti alla cittadinanza sotto forma di una grande Mostra, il cui catalogo integrerà l’Archivio digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano (che sarà messo a disposizione durante l’evento espositivo e resterà aperto alla fruizione pubblica anche dopo la sua conclusione, in quanto strumento di lavoro essenziale per ogni indagine futura sul patrimonio gastronomico teramano).

Teramo a Tavola. Una cucina italiana è quindi il terreno su cui dimostrare che la Città è in grado di produrre, direttamente, cultura di alto livello e che lo può fare mettendo in piedi un’équipe collaborativa che federa le intelligenze e le competenze del territorio. Ma consente di raggiungere anche altri obiettivi strategici, collocabili su tre livelli differenti.

In primo luogo, la conoscenza della storia gastronomica che sarà veicolata dalla mostra è la base su cui costruire un marchio utile a promuovere chi fa cucina teramana oggi e quindi chi la vende. Perché non si può promuovere un prodotto sul mercato se non lo si conosce a fondo.

La seconda ricaduta è su un altro livello: la collocazione di quest’azione culturale nel gruppo dei pochi progetti pilota di questo genere, gli garantirà una visibilità nazionale ed europea, come hanno sottolineato in occasione della presentazione della piattaforma anche Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato e Massimo Montanari. 

In terzo luogo, su un fronte ancora diverso: la prospettiva italiana, per parafrasare il titolo del progetto, in cui Massimo Montanari intende collocare la storia gastronomica della Città e del territorio teramano (ricordiamo che ci riferiamo qui alla cucina di tutta la provincia e ci aspettiamo pertanto una partecipazione da tutto il Territorio) aprirà la porta di accesso di questa cucina, ancora totalmente locale, al palcoscenico nazionale. Ciò vuol dire far salire la cucina teramana a un livello di interesse nazionale, seguendo la traccia quanto avvenuto in passato per altre cucine italiane, sulle quali si è fatta un’operazione analoga di conoscenza e di valorizzazione (come è il caso delle città emiliane, Parma e Bologna ad esempio).




PROFESSIONI MEDICHE, ultimi posti disponibili per il corso accreditato

Luco dei Marsi, 14 febbraio 2023. Ultimi posti disponibili per il corso Il professionista in ambulanza: responsabilità, competenze e requisiti, accreditato per professioni mediche, professioni sanitarie e farmacisti.

Il corso, organizzato dalla scuola di alta formazione Sapere Aude, presieduta dalla dottoressa Annamaria Di Gianfilippo, in collaborazione con ASD SAM L’Aquila Soccorso, prevede il conferimento di 50 crediti ECM con il rilascio di attestato di partecipazione valido ai fini concorsuali ed aumento di fascia per OSS, Protezione Civile e Volontari afferenti alle diverse associazioni.

Il programma del corso si svolgerà in quattro giornate formative – 2 fine settimana, tra il 18 e il 26 febbraio – nella sede della Scuola , in via Newton, 1, ad Avezzano. Quattro i moduli di formazione previsti:

Trasporto sanitario, dall’organizzazione del servizio di emergenza territoriale alla comunicazione e psicologia dell’emergenza;

Le diverse valutazioni cliniche del paziente, dalla valutazione del paziente con patologia medica al parto in emergenza;

Manovre salvavita, dalle nozioni BLSD adulto alla lettura dell’ECG;

Soccorso al traumatizzato, dal politrauma (PHTSL) alla medicina delle catastrofi alla Protezione civile e gestione “Metodo Augustus”.

Per tutte le info: segreteriaecm@sapere-aude.it 0863472191




IL BAMBOLO IN PLASTICA, rifugio di una Donna

La comica tragedia allo Zambra

Ortona, 14 febbraio 2023. Il Cinema Auditorium Zambra gestito dall’impresa di produzione Unaltroteatro, si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento della stagione teatrale con lo spettacolo Il Bambolo di Irene Petra Zani con Linda Caridi e regia di Giampiero Judica, il volto italiano di Boardwalk Empire al fianco di Steve Buscemi, ha lavorato in serie come Il commissario Nardone e R.I.S. – Delitti Imperfetti, serie Angeli con Raoul Bova e a teatro con Pierfrancesco Favino nelle repliche di Servo per due e non solo.

L’appuntamento con Il Bambolo è per il 18 febbraio alle ore 21.00, ed è così che prosegue una fortunata stagione di riapertura per l’Auditorium di Ortona.

Nome di grande prestigio Linda Caridi: protagonista della terza stagione de Il Cacciatore al fianco di Francesco Montanari nel 2021 è anche nel cast di Supereroi film di Paolo Genovese insieme a Jasmine Trinca ed Alessandro Borghi. E sempre nello stesso anno è sul set di Diabolik 2; attrice, inoltre, in L’Ultima notte di amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, che verrà presentato al 73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special Gala.

Un monologo, scritto dalla stessa Zani, per una Donna e un Bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo. Potrebbe essere estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi. La Donna e il Bambolo stanno insieme da più di diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione.

La plastica è il materiale principale della scena e dei costumi, che rafforzano la dimensione non realistica e l’identificazione nella quale la coppia si trova immersa. Il testo inizia nel momento in cui nella relazione entra l’istruttrice di nuoto, che spezza gradualmente la dualità simbiotica della coppia, portando la Donna a vedere il Bambolo come un oggetto inanimato e ad uscire dall’allucinazione salvifica alla quale si è aggrappata per sopravvivere a una ferita indicibile: un abuso familiare subìto durante l’infanzia.

Il testo affronta anche la patologia dell’anoressia, intesa nella sua accezione di sintomo e difesa a seguito di tale abuso. Il Bambolo è la rappresentazione dell’impossibilità di cicatrizzazione di tale ferita ed è, allo stesso tempo, la rappresentazione della sua rimozione. La Donna, infatti, non ricorda i pezzi più oscuri della sua storia e quando questi affiorano alla sua mente, li attribuisce al Bambolo, proiettando su di lui le parti di sé che non è pronta a vedere.

Il Bambolo è anche la rappresentazione della distorsione percettiva del corpo propria dell’anoressia ed è inoltre una risposta surrogata a una domanda d’amore che fa sentire la Donna al sicuro da un reale incontro con l’Altro. Il monologo è strutturato in tre quadri. Tra un quadro e l’altro passano cinquemila anni. Dal primo al terzo quadro la Donna si libera progressivamente degli strati di vestiti di plastica che ha indosso e il pubblico assiste alla graduale presa di consapevolezza del personaggio e alla conseguente rottura della relazione con il Bambolo, che da partner relazionale diventa sempre più uno spettatore muto che partecipa, insieme al pubblico, al percorso della protagonista.

Quando la Donna riesce a rivelare a sé stessa i segreti della sua infanzia può dire addio al Bambolo, che sgonfia in un abbraccio, ed è pronta per entrare nel mare da sola e, finalmente, nuotare.

Alessandra Renzetti




CARNEVALE al Village Outlet

Lampo e Milady di 44 gatti! saranno a disposizione di bambini e famiglie il 18 e 21 febbraio prossimi

Città Sant’Angelo, 14 febbraio 2023. Dopo il grande successo del Christmas Festival, che ha allietato le giornate di vacanze dello scorso Natale, il Città Sant’Angelo Village Outlet si prepara a festeggiare il Carnevale. Sabato 18 e martedì 21 febbraio, ad accogliere i bambini che saranno presenti al Village Outlet, ci saranno le mascotte ufficiali di Lampo e Milady del fortunatissimo e amatissimo cartone “44 Gatti!”. Diversi appuntamenti nel corso delle giornate, per poter scattare foto e selfie. Sia sabato sia martedì, Lampo e Milady usciranno nei seguenti orari: 10:30-10:55; 11:30-11:55; 12:30-12:55; 15:00-15:25; 16:00-16:25; 17:00-17:25; 18:00-18:25.

Negli ultimi anni, i due protagonisti del cartone “44 gatti!” sono diventati i soggetti di due maschere gettonatissime tra i più piccolini, con moltissimi  bambini e bambine che decidono di vestirsi come Lampo e Milady. Sarà un vero e proprio “Carnevale Super Miao”. Entusiasta per l’evento, il Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “Durante le feste natalizie, tantissime famiglie hanno raggiunto la nostra struttura, per passare ore di spensieratezza e divertimento con i propri figli, grazie ai tanti eventi che abbiamo promosso. Per questo motivo, in accordo con la proprietà, abbiamo voluto dare continuità, organizzando le due giornate di appuntamento con i protagonisti dei 44 Gatti, per festeggiare il carnevale. Siamo davvero contenti perché abbiamo portato due tra i personaggi animati più amati dai bambini. L’auspicio è quello di rivedere moltissime persone. Posso anticipare che non ci fermeremo qui. Stiamo allestendo già un cartellone estivo dedicato a tutti, perché vogliamo continuare a puntare sugli eventi. Vi aspettiamo al Città Sant’Angelo Village Outlet”.




DALLA PARTE DEI BALNEATORI

Avviato percorso comune

Ortona, 14 febbraio 2023. Tengo ad esprimere il massimo supporto nei confronti dei balneatori ortonesi, impegnati nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, che sta mettendo a rischio le concessioni balneari. Il Governo Meloni ha concesso una ulteriore proroga, fino al dicembre 2024, ai titolari delle concessioni e si è dato altri cinque mesi di tempo per compiere una mappatura dettagliata delle concessioni nazionali.

Questo lasso di tempo risulterà particolarmente prezioso al fine di individuare un percorso condiviso e una soluzione definitiva, che siano in grado di soddisfare le legittime rivendicazioni dei balneatori. Fratelli d’Italia, da sempre in prima linea nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, anche questa volta è pronta a fare la propria parte.

Nei giorni scorsi, a Roma, si è tenuto un incontro tra alcuni parlamentari del partito e una delegazione dei balneatori italiani, nell’ambito del quale si è affermata la comune volontà di fare leva su Bruxelles, allo scopo di assicurare la necessaria tutela ad un comparto che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, in termini economici, culturali e occupazionali, per l’intero Paese. 

I confronti, nelle prossime settimane, si intensificheranno e si concentreranno soprattutto sui territori. Fratelli d’Italia, ad Ortona, si rende dunque disponibile a qualsiasi tipo di confronto con le associazioni di categoria e con gli operatori locali, nell’ottica di rafforzare le ragioni della battaglia contro la direttiva Bolkenstein e di centrare l’obiettivo che tutti noi auspichiamo.




SANREMO FESTIVAL della Canzone Cristiana 2023

È andata in scena sabato 11 Febbraio, tra i 22 finalisti dell’ultima serata, figurava anche Giuseppe Maria Bità (l’unico Abruzzese in gara), che ha cantato la sua canzone Sono solo un uomo

Cantautore dall’età di 15 anni, smette di scrivere canzoni all’improvviso nel 2003 e dopo 15 anni di silenzio musicale ed una forte conversione religiosa avvenuta nel 2017, nel 2018 sente nel cuore la frase “Torna a scrivere per me” e ritorna a scrivere canzoni non più per raccontare l’amore del mondo, ma per Dio.

La canzone “Sono solo un uomo”, sembra malinconica all’inizio ma poi si trasforma e diventa incredibilmente una ballata in stile Disco Music anni 90. Forse è per questa sua caratteristica, che ha riscosso tanti applausi e consensi tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico in sala. È piaciuta anche alla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023 presieduta dal Vescovo di Ascoli Piceno Monsignor Giovanni D’Ercole, che gli ha assegnato il Premio Speciale “Festival della Canzone Cristiana 2023”.

Ecco il video della canzone “Sono solo un uomo”

I primi 3 classificati del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023

1 – Anima: Ti verrò a cercare

2 – Silvia Dottori: Lontano da qui

3 – Nova: Passio

Gli altri premi assegnati dalla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023:

Il premio discografico speciale è stato attribuito a Giuseppe Santilli con la canzone” Verbum Dei“,  il Premio della Stampa a Federica Paradiso con la canzone  “Credere – Dammi un’ala di riserva”, il Premio Festival della Canzone Cristiana 2023 a Giuseppe Maria Bità con la canzone “Sono solo un uomo“, il Premio miglior composizione a Irene Coco con la canzone “Luce Gentile“, il Premio Giovanni Paolo II a Nazareno Carchidi con la canzone “Come ti ho visto in quel film”, il Premio Alberto Testo a Piernicola Dallazeta con la canzone “Alla ricerca del mio Dio“, il Premio miglior Testo a Piero Chiappano con la canzone “Una carezza leggera” e il Premio Migliore interpretazione ai Saul City con la canzone “Cosa posso darti” .




UN SUCCESSO dopo l’altro!

Primo a Sanremo Senior, terzo a Sanremo Juke box. Ora al Festival di san Mario per regalarsi l’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool

di W. Centurione

Torrevecchia Teatina ha il suo artista, un altro successo per Davide Morelli in arte Vid che continua a stupire. Da una piccola cittadina è salito nuovamente su un palco, questa volta su quello del teatro Centrale Tebarin.

Se all’Ariston lo scorso novembre aveva trionfato, sabato sera ha conquista un gradissimo terzo posto, al concorso canoro “Sanremo Juke box”, iniziativa che vanta il patrocinio ufficiale di Casa Sanremo Rai e che rappresenta una vera e propria “vetrina” per gli artisti provenienti da tutta Italia.

La seconda affermazione concretizzatasi nel giro di tre mesi certificano che tanto l’interpretazione quanto la canzone di “Che Ppalle” sta riscuotendo successo in ogni dove. Vincere una volta può essere un caso, ma ripetersi no.  

Dunque, una giuria composta da produttori discografici e personalità del mondo dello spettacolo, hanno dato “attraverso” il loro voto una grande possibilità all’artista torrevecchiano: cantare al festival “Una voce per San Marino”, la Kermesse musicale della piccola repubblica indipendente che al vincitore regalerà l’occasione di andarsi a confrontare con i più grandi al mondo all’Eurovision Song Contest 2023 di Liverpool

E allora perché non crederci? La canzone che è già su molti store digitali ed è disponibile anche su Spotify e con il suo video clip ha già superato le 5000 visualizzazioni è destinata ad essere più di un motivetto orecchiabile.

E allora non ci resta che fare il tifo per un cantautore pieno di speranze che il 25 Febbraio da un piccolo paese collinare come Torrevecchia Teatina salirà sul palco del Teatro Nuovo di Dogana della repubblica di San Marino.

Per l’occasione Achille Lauro vincitore della scorsa edizione si esibirà come ospite, mentre Al Bano sarà il presidente della giuria.




A RISCHIO LE STRUTTURE democratiche del paese

di Guido Puccio

14 febbraio 2023

Ha votato meno della metà degli elettori. In Lombardia il quaranta per cento, a Roma città addirittura il trenta. Un crollo verticale che ha largamente premiato il partito che fino a ieri rappresentava la destra estrema.

Viene da chiedersi, come ha fatto recentemente Domenico Galbiati su queste colonne, se questo Paese ha nostalgia del principio di autorità, come quello della borghesia conservatrice postunitaria fino all’assolutismo del ventennio. Dai cannoni di Bava Becccaris fino alla famosa marcia su Roma.

I quarant’anni dei grandi partiti popolari, che ci hanno dato la Costituzione e la più impressionante crescita economica e civile italiana sembrano ormai appartenere un’altra epoca.

Avrà pure un senso il fatto che PD, Terzo Polo e Cinque Stelle insieme non raggiungono i voti del centrodestra. E quest’ultimo ha ben poche sembianze dei conservatori inglesi o della scuola economica austriaca, identificati come moderati e rappresentanti della borghesia tradizionale o del mercato. Hanno capito che il Paese vuole più autorità e presto non ci sorprenderà anche qualche sussulto di sovranismo.

Gravissima la responsabilità del PD che cincischia tra primarie e “bolognine” varie, annunciando un congresso che non arriva mai. Ciò che restava dei grandi partiti popolari, come frazioni dentro il PD, si è rivelato un insieme impotente che ha cambiato dieci leader in quindici anni, agitato e confuso, con capi, capetti e aspiranti capi e aspiranti capetti. In sostanza, incapace di parlare agli elettori.

Ora il rischio è quello di vedere in difficoltà le stesse strutture democratiche, a cominciare dalle fumose intenzioni di revisioni costituzionali della attuale maggioranza, uscita vincitrice alla grande da queste elezioni in due regioni fondamentali.

Con buona pace di quelli che dovrebbero rappresentare le opposizioni, grandi o piccole, che continueranno a litigare come in queste ore già stanno facendo.

Come i polli di Renzo.

Guido Puccio

https://www.politicainsieme.com/ora-sono-a-rischio-le-strutture-democratiche-del-paese-di-guido-puccio/