AL VIA TORNEO PALLAVOLO.  Campionato nazionale universitario

Anche la compagine teramana con le studentesse della Futura

Teramo, 21 febbraio 2023. Con le Qualificazioni alla fase Preliminare del Campionato Nazionale Universitario 2023, 76^ edizione, ha preso il via oggi il torneo di Pallavolo Femminile al quale vi prende parte la compagine del CUS TERAMO, formata da studentesse della Futura Volley ed anche da altre squadre Abruzzesi.

L’esordio nel Palacquaviva è stato positivo per i colori dell’ateneo teramano, visto che la squadra, allenata da Aldo Coccioli, si è imposta facilmente sul Cus Macerata con il finale di 3-0. Davanti al proprio Rettore, Prof. Dino Mastrocola, le atlete teramane hanno dominato le avversarie chiudendo la partita a proprio favore con questi parziali: 25-7; 25-16; 25-9. Con questo successo, in attesa della gara di ritorno prevista a Macerata il prossimo sette Marzo, il Cus Teramo ipoteca il passaggio al turno successivo.

Queste le ragazze che hanno preso parte all’incontro odierno: Giulia Bruno, Chiara Capulli, Joselyn D’Egidio, Daria La Brecciosa, Vittoria Monaco, Francesca Nocera, Marzia Ragnoli, Chiara Peroni, Simona Ventura.




MIGLIOR ALLIEVO degli istituti alberghieri d’Italia

Fabrizio Tucci dell’Ipsaar di Villa Santa Maria medaglia d’argento al concorso nazionale. Con il piatto: Un’idea di baccalà: è tutta questione di testa

Villa Santa Maria, 21 febbraio 2023. Il giovane cuoco Fabrizio Tucci, alunno dell’Ipsaar “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria e socio dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e provincia di Chieti, ha conquistato la medaglia d’argento alla finale nazionale del concorso “Miglior Allievo degli istituti Alberghieri d’Italia”. La competizione, che si è appena conclusa,  è stata organizzata dalla Federazione italiana cuochi e si è tenuta a Rimini, all’interno del padiglione fieristico di “Beer and Food Attraction”.

“Un’idea di Baccalà: è tutta questione di testa” è il nome del piatto – connubio tecnico-concettuale con protagonisti il baccalà e la coppa di suino abruzzese – con il quale Fabrizio Tucci ha rappresentato l’Abruzzo, grazie al sostegno della  scuola alberghiera e del docente di cucina Ermanno Di Paolo che ha guidato  il ragazzo in tutto il percorso di lavorazione del piatto.

Il cuoco si era già aggiudicato, in occasione del secondo memorial Giovanni Spaventa che si è tenuto nella patria dei cuochi, il titolo di  “Miglior allievo dell’Istituto alberghiero Ipssar di Villa Santa Maria”. 

“Una grande soddisfazione per l’associazione e per il territorio – commenta il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e provincia di Chieti Giuseppe Finamore -. Siamo davvero felici del risultato conseguito dal giovane cuoco, a testimonianza dell’eccellenza dell’istituto alberghiero che continua a formare i futuri professionisti della cucina e del riconoscimento che il nostro paese ha in contesti nazionali e internazionali”.

Barbara Del Fallo




BORGONOVO DIRIGE I Solisti Aquilani

Con musiche di Franck e Bartók

L’Aquila, 21 febbraio 2023. Pietro Borgonovo dirige mercoledì 22 febbraio, alle 18 nell’auditorium del Parco all’Aquila, il concerto dei Solisti Aquilani inserito nel cartellone di Musica per la città. L’orchestra si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Il programma prevede la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck (trascrizione di Fabio Vacchi), violino solista Daniele Orlando, e il Divertimento per archi di Béla Bartók.

Quest’ultimo brano assume particolare significato nel momento storico attuale. Il compositore ungherese, infatti, scrisse il Divertimento poco prima di abbandonare nel 1940 il suo Paese, e l’Europa in guerra, per stabilirsi negli Stati Uniti, dove rimarrà fino alla sua morte, nel 1945. “Un salto nell’incertezza da una certezza insopportabile”, così definì in una lettera il suo stato d’animo per l’esilio volontario. Ma il brano non risente di questo clima mesto e si rifà a tecniche di scrittura barocche e neoclassiche.

Pietro Borgonovo si distingue nella direzione di produzioni sinfoniche e operistiche per prestigiosi festival e teatri. Musicista poliedrico, è direttore artistico della Gog (Giovine orchestra genovese) e dal 2003 ha lo stesso ruolo nel Concorso internazionale di musica Viotti di Vercelli.

Sia come solista di oboe che, come direttore d’orchestra, vanta una vasta discografia ottenendo il Grand prix du disque e la segnalazione tra i cinque dischi di musica sinfonica più stimati dalla critica italiana nel 1998.

IL PROGRAMMA

I Solisti Aquilani

Pietro Borgonovo Direttore

Daniele Orlando Primo Violino

César Franck

Sonata in la maggiore per violino e pianoforte (trascrizione di Fabio Vacchi)

Béla Bartók                                      

Divertimento per archi




I PAPI E CELESTINO la presentazione del libro di Angelo De Nicola

Venerdì 24 Febbraio alle 17:30 nella Sala della Musica di Palazzo Corvo

Ortona, 21 febbraio 2023. Ecco la presentazione tratta dalla scheda del libro: Papa Francesco è stato il primo Pontefice in 728 anni che il 28 Agosto ha schiudo la prima Porta Santa della Storia anticipatore anche del Giubileo, riconoscendo il messaggio di Pace di Papa Celestino V (ancor più di attualità in questi drammatici giorni di guerra) per secoli ignorato e ostracizzato dalla Chiesa per quelle sue clamorose dimissioni il 13 dicembre 1294 dopo soli quattro mesi dall’incoronazione all’Aquila, il 29 agosto di quello stesso anno. Per celebrare l’evento epocale, questo libro ripercorre l’atteggiamento che i vari Papi, nel corso della Storia, hanno avuto nei confronti della figura di Celestino V e della Perdonanza, ovvero della Bolla con cui, al momento dell’incoronazione all’Aquila, Fra’ Pietro del Morrone concesse il Perdono da tutti i peccati a chi, sinceramente pentito e confessato, fosse passato sotto la Porta Santa di Collemaggio tra il 28 e il 29 agosto di ogni anno.

Un gesto rivoluzionario perché concesso erga omnes e gratis, cioè anche ai poveri che non potevano permettersi di lucrare l’indulgenza plenaria. Dunque, da Bonifacio VIII, il successore di Celestino, che tentò in tutti i modi di annullare (che per l’epoca voleva dire distruggerla fisicamente) la Bolla del Perdono, senza riuscirvi per la coraggiosa resistenza del popolo aquilano che, infatti, ne custodisce la proprietà morale e materiale da 728 anni e, ancora oggi, promuove e organizza ogni anno la Perdonanza Celestinana con l’apertura della Porta Santa che è stata tenuta, nella versione cosiddetta moderna (ossia dal 1983 in poi) da 39 Cardinali.

Passando per Clemente V che fece santo, e subito, Celestino V ma significativamente non con il nome da Papa, bensì da Eremita: San Pietro Confessore. Fino, in epoca moderna, a Paolo VI, il primo a parlare delle dimissioni come di un gesto eroico; a Giovanni Paolo II e soprattutto a Benedetto XVI che, dopo aver fatto un percorso di riabilitazione della damnatio memoriae di Pietro del Morrone, sostenendo che «seppe agire secondo coraggio e in obbedienza a Dio» e smontando così il marchio di vigliaccheria causato dal famoso verso dantesco (“vidi l’ombra di colui che per viltade fece il gran rifiuto”), fino al punto da dimettersi esattamente come fece il suo predecessore.

E, infine, a Papa Bergoglio che di Celestino V ha detto: “C’è un’idea forte che mi ha colpito, pensando all’eredità di San Celestino V. Lui, come San Francesco d’Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio, e del fatto che la misericordia di Dio rinnova il mondo.”

CHI È ANGELO NICOLA

Laureato in Sociologia, è giornalista professionista dal 1991 dopo essersi iscritto diciannovenne, nel 1984, come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti. Ha iniziato a collaborare a 15 anni, nel 1980, con “Il Messaggero” nella cui redazione dell’Aquila ha svolto la sua quasi trentennale esperienza, salvo brevissime parentesi. Assunto dal Messaggero come praticante nel 1989, dopo essere stato chiamato, nel 1995, a coordinare l’ufficio di corrispondenza di Avezzano, nel 1996 è stato nominato caposervizio della redazione provinciale aquilana; dal giugno 2007 al febbraio 2008 è stato caposervizio della redazione provinciale di Teramo; dal marzo 2008 è stato nominato vicecoordinatore dell’edizione Abruzzo. Per il Messaggero ha seguito alcuni tra i più importanti casi di cronaca nera e giudiziaria della provincia dell’Aquila e in particolare le inchieste sulla Tangentopoli e la Clientopoli abruzzesi negli anni Novanta.

Nel giugno del 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo, La maschera di Celestino (Textus Edizioni, prefazione di Dacia Maraini) la cui presentazione, il 23 giugno 2005, è stata organizzata nel monastero di clausura di San Basilio dell’Aquila per raccogliere fondi a beneficio della missione in Africa, intitolata a Celestino V, delle suore benedettine-celestine. Sui luoghi citati nel libro, dal 22 al 28 agosto 2005, è stato organizzato un tour nell’ambito del programma ufficiale della 711.ma Perdonanza Celestiniana. Lo stesso “tour” è stato effettuato anche per alcune scuole superiori (3 gli istituti che hanno aderito) nell’ambito del Progetto La maschera di Celestino nelle scuole per l’anno scolastico 2005-2006. Sul testo del romanzo, il Teatro d’Innovazione L’Uovo ha realizzato, per la regia di Maria Cristina Giambruno, una rappresentazione teatrale dal titolo L’Epifania di Celestino che è andata in scena, per beneficenza, al Teatro San Filippo dell’Aquila il 6 gennaio 2006 con replica il 4 febbraio 2006. Su “La maschera di Celestino” ha tenuto 26 conferenze e 16 tour.




L’ODORE DEL SELVATICO. Parole di vita con pensieri di montagna

Un libro di Ercole Wild. Prefazione di Stefano Ardito, Postfazione di Domenico Bumbaca

«L’Odore del Selvatico racconta le sensazioni e le emozioni che rimangono addosso, come

l’odore, appunto, dopo un’esperienza con Madre Natura. È avere la montagna dentro, a

ogni passo. È un modo di essere e di vivere che accompagna sempre per donare un respiro

nuovo a qualsiasi momento della vita quotidiana».

Nate dalla penna del creatore di Montagne Selvagge ‒ che organizza escursioni guidate in

tutto il territorio dell’Abruzzo, animata dal desiderio di condividere e far apprezzare le

bellezze di una regione ricca di storia e tradizioni antiche ‒, le riflessioni contenute nel

libro sono nello stesso tempo la cronaca di un’esperienza reale e quotidiana nella Natura,

ma anche il viaggio interiore verso un recupero sano del rapporto tra uomo e montagna,

tra uomo e ambiente.

Il libro è corredato dalle illustrazioni di Annamaria Basso




L’ASTENSIONISMO una breve riflessione

di Domenico Galbiati

21 FEBBRAIO 2023.

Era inevitabile che i risultati delle ultime elezioni, sia politiche generali, sia quelle regionali, facessero risaltare ancora una volta l’entità del fenomeno dell’astensionismo. Un dato su cui hanno, invece, glissato un po’ tutti. Vincitori e vinti.

Entrambi i fronti si sono limitati a parole di circostanza.

L’astensionismo, infatti, fa comodo ad ambedue gli attori del bipolarismo maggioritario, nella misura in cui, contenendo l’elettorato, incrementa il peso specifico dei reciproci perimetri di appartenenza e d’apparato.

Si autoescludono, in sostanza, ampie fasce di un elettorato meno accessibile ai partiti e poco o nulla prevedibile in quanto all’espressione del consenso.

Fa comodo soprattutto a chi intende proporre la riforma “presidenzialista” della Costituzione e trae spunto anche da questa oggettiva difficoltà della rappresentanza. La quale, al contrario, e a maggior ragione,  chiede di scongiurarlo.

È vero che non si può ricusare l’esito di un voto che vede, comunque, compromessa la sua piena valenza e neppure accogliere ciò che suggeriva Massimo Maniscalco nel suo bell’articolo di due giorni fa sul desolante astensionismo. Eppure, il problema dell’astensionismo va affrontato seriamente, non fatto soltanto oggetto di appelli e perorazione alla buona cittadinanza.